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Beni durevoli, intenzioni di acquisto ai massimi da 12 mesi

L’Osservatorio mensile Findomestic (gruppo BNP Paribas) di marzo ha rilevato una crescita delle intenzioni di acquisto per i prossimi tre mesi dell’8,9%. Era da marzo 2024 che la propensione all’acquisto non raggiungeva questi livelli. Una ripresa sostenuta, nell’ultimo mese, in particolare dalla volontà di acquistare auto nuove (+18%) e grandi elettrodomestici (+15,7%). “In un quadro che resta di incertezza e preoccupazione – afferma Claudio Bardazzi, Responsabile Osservatorio Findomestic – aumenta sensibilmente la propensione al consumo per il futuro a breve termine: l’86% degli intervistati dichiara di avere almeno un progetto di acquisto e sale al punto più alto da 12 mesi la percentuale (14,6%) di chi sta valutando l’acquisto di un’auto nuova”. Se l’andamento delle intenzioni di acquisto è variabile negli ultimi mesi, il livello di preoccupazione delle famiglie resta, invece, stabile con inflazione e potere d’acquisto sempre in cima ai pensieri negativi per oltre 6 italiani su 10, come rilevato dall’Osservatorio Findomestic. Il 73% del campione intervistato percepisce prezzi in crescita e la situazione economica resta problematica per 4 famiglie su 10. “Nonostante il contesto – aggiunge Bardazzi – salgono al 29% i consumatori convinti che quello attuale sia un momento propizio per effettuare acquisti importanti e le famiglie sembrano recuperare la voglia di fare progetti e investire sul proprio futuro, un elemento che deve essere sostenuto e che si riflette nel rialzo delle intenzioni d’acquisto per i prossimi tre mesi”.

EFFICIENZA ENERGETICA ED AUTO FANNO DA TRAINO
Nell’ultimo mese le intenzioni di acquisto di impianti di isolamento termico sono aumentate del 23,5%, l’incremento più marcato registrato a marzo tra tutte le categorie merceologiche monitorate dall’Osservatorio Findomestic di marzo. All’interno del settore dell’efficienza energetica per la casa cresce la propensione all’acquisto anche di caldaie a condensazione (+9,4%), ristrutturazioni (+8,2%), impianti fotovoltaici (+6%), pompe di calore (+5,9%) e infissi (+0,9%). In crescita anche il numero di italiani che sta pensando alla sostituzione dell’auto: si guarda principalmente al nuovo (+18% di propensione all’acquisto) che tocca i livelli massimi da un anno a questa parte mentre l’usato risulta sostanzialmente stabile (+0,4%). Andamento opposto per le due ruote, tra i pochi settori in negativo a marzo: -19,2% per i motoveicoli, -10,5% per le e-bike, -24,2% per i monopattini elettrici. Il comparto tecnologico viaggia, invece, a due velocità diviso tra segmenti in positivo come i tablet (+15,5%), gli smartphone (+11,8%) e le TV (+7,5%), altri in stallo come i PC (-0,7%) e altri ancora in caduta come le fotocamere (-18%). La primavera e l’avvicinarsi dell’estate sostengono la voglia di concedersi un viaggio (+3,2%) e la propensione ad acquistare attrezzature per lo sport (+11,1%) e per il fai da-te (+11,8). Per quanto riguarda la casa, infine, crescono per il secondo mese consecutivo le intenzioni di acquistare mobili (+9,8%). In positivo anche piccoli (+2,8%) e grandi elettrodomestici (+15,7%).

Beni durevoli in calo dell’11,4%. L’analisi Findomestic

 

Nel 2020, annus horribilis, i consumi si rivelano ondivaghi e riservano delle sorprese: la spesa per i veicoli, infatti, si riduce del 15,7%, ma cresce il valore di segmenti chiave legati alla trasformazione tecnologica della casa come l’Information Technology (+23,5%) e i piccoli elettrodomestici (+9,5%). Secondo quanto emerge dalla 27esima edizione dell’Osservatorio Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia, gli acquisti di beni durevoli scendono nel 2020 a 61,3 miliardi di euro con una contrazione dell’11,4% rispetto al 2019, in linea con il trend dei consumi tout court. I cali più pesanti si registrano in Lombardia (-12,7%), Veneto (-12,4%) e Marche (-12%).

«Si interrompe così la dinamica positiva che durava da sei anni consecutivi – commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic -. L’andamento dei consumi riflette i cambiamenti radicali innescati dall’emergenza sanitaria. L’esplosione dello smart working e della didattica digitale integrata ha restituito centralità alla dimensione familiare, orientando il lifestyle verso la funzionalità, la sicurezza e il comfort degli ambienti domestici. Lo spiegano chiaramente due dati: il +30% dei congelatori e il +37% dei wine cabinet. La casa diventa, al contempo, un rifugio e uno spazio sempre più votato al benessere».

Andamento regionale

I beni durevoli (veicoli, mobili, elettrodomestici e hi-tech, ecc.) monitorati da Findomestic, società di credito al consumo del Gruppo BNP Paribas, pesano per il 6,3% sui consumi totali, un valore sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno (6,4%). Nei primi due trimestri dell’anno i durevoli hanno subito un calo rispettivamente del 20,8% e del 31,1%, per arrivare poi al rimbalzo del 13% nel periodo compreso fra luglio e settembre. Con una spesa complessiva di 12,3 miliardi di euro, la Lombardia rimane la regione con la maggiore incidenza in valore assoluto (7,5%) sui consumi dei durevoli, davanti al Lazio con 5,9 miliardi (3,6%) e al Veneto con 5,8 miliardi (3,5%). Il territorio lombardo, tuttavia, è anche quello che patisce il calo percentuale più consistente (-12,7%), seguito dal Veneto (-12,4%) e dalle Marche (-12%). La contrazione si rivela, invece, meno marcata in Molise (-7,9%), Friuli Venezia Giulia (-8,4%), Puglia e Trentino Alto Adige (-8,7% per entrambe).

Il mercato dei veicoli

Il comparto (auto nuova, usata e due ruote) – di fatto azzerato durante il lockdown – riesce a scongiurare il tracollo grazie agli ecoincentivi statali, che hanno determinato una ripresa significativa del settore a partire soprattutto dal mese di agosto, anche se la decelerazione delle perdite era già cominciata a giugno: il 2020, secondo l’Osservatorio Findomestic, si chiuderà a quota 33,5 miliardi. Naturalmente in basa alla tipologia di veicolo, il panorama cambia. Partiamo dall’usato: per le famiglie italiane le auto usate, pur in flessione del 13%, continuano a rappresentare la voce di spesa più consistente con 17 miliardi di euro totali. Le compravendite stimate per la fine dell’anno saranno 2.494.500, il 13,6% in meno rispetto al 2019. La Lombardia guida la classifica con quasi 370.000 passaggi di proprietà nonostante il calo più marcato in Italia (-16%). Seguono il Lazio con circa 250.000 (-13,8%) e la Campania con poco meno di 244.000 auto usate vendute (-11,8%). L’unica regione con un tasso di decremento ad una sola cifra è la Sicilia (-9,2%).

Per le auto nuove acquistate da privati la contrazione della spesa si attesta al 19,3% per un valore complessivo di 14,8 miliardi di euro, in calo di 3,5 miliardi rispetto al 2019. In base alle proiezioni, a fine anno le famiglie italiane avranno immatricolato 862 mila vetture (-21,3%) all’interno di un mercato, che includendo la domanda aziendale, chiuderà il 2020 con 1.336.355 pezzi venduti (-30,7%). A livello regionale, con oltre 227.000 immatricolazioni la Lombardia si conferma il primo mercato, seguita da Trentino Alto Adige con 192.000 auto vendute e il Lazio con 132.600. Le flessioni più elevate riguardano il Trentino (-35,5%), Sardegna e Valle d’Aosta (entrambe a -34,4%). Più contenuto il decremento per Liguria (-24,5%) e Toscana (-25,7%).

Il rilancio del mercato dell’auto nel post-lockdown si tinge di verde: la crescita delle vetture ad alimentazione alternativa – GPL, metano, ibride ed elettriche – si attesta all’8,9% dopo i primi 9 mesi dell’anno. È green una vettura su quattro tra quelle di nuova immatricolazione, con una conseguente erosione delle quote di mercato sia dei veicoli a benzina (40% delle vendite, in calo del 39,4% sul 2019) che di quelli diesel (35% del totale, con un passivo del 44,1%). Nel segmento della mobilità sostenibile, le auto a motorizzazione elettrica sono protagoniste di un vero e proprio boom con una crescita del 73% sull’immatricolato; perdono appeal, al contrario, i veicoli alimentati a Gpl (-39,9%) e, in parte, anche quelli a metano (-12,4%).

Il segmento dei motoveicoli risente in misura relativa dello scenario di crisi: il ridimensionamento del fatturato si ferma all’8,3%, per un valore complessivo di 1,6 miliardi. Le vendite di due ruote hanno fatto registrare un incremento particolarmente sensibile in estate e in particolare a giugno (+35,4%) e agosto (+41,4%): un effetto della revisione dei paradigmi della mobilità in tempi di emergenza pandemica, che comporta una crescente preferenza per gli spostamenti senza mezzi pubblici. La Lombardia, che con 44.795 pezzi venduti vale quasi il 20% del mercato, registra una flessione minima (-1,5%) a differenza del Trentino Alto Adige dove il calo in volumi raggiunge il 36,8%. Le regioni meridionali, favorite dal clima, registrano, invece, vendite in aumento con incrementi consistenti in Puglia (+13,1%) e Calabria (+14,8%).

Il settore casa

I due grandi comparti del settore casa evidenziano andamenti divergenti: alla dinamica negativa dei mobili (-10,6%) fa da contraltare la perfetta stabilità della tecnologia consumer (-0,1%), come rileva l’Osservatorio Findomestic.

L’arredamento aveva iniziato il 2020 con il piede giusto: il +2% di gennaio e il +2,9% di febbraio sono stati annullati dalle gravissime perdite innescate dal lockdown primaverile, con il -53,4% di marzo e addirittura il -85,5% di aprile. La risalita è lenta e faticosa, ma la tendenza pare ormai avviata in maniera definitiva sui binari della ripresa: il mercato raggiungerà i 13,6 miliardi alla fine dell’anno. L’analisi regionale restituisce la misura precisa del cospicuo contributo al comparto da parte della Lombardia: 2,71 miliardi, in decrescita dell’11%. Nettamente distaccate le regioni al secondo e terzo posto, ovvero il Lazio con 1,31 miliardi (-9,8%) e il Veneto con 1,25 miliardi (-10,9%). Le perdite percentuali più consistenti si registrano in Sardegna (-13%), Basilicata (-12,8%) e Calabria (-12,6%). Il canale online con una crescita del 32% arriva a pesare il 13% all’interno di un mercato in cui le famiglie italiane, da tradizione, continuano a preferire i punti vendita fisici.

Nell’ampio paniere della tecnologia consumer, le performance dei mercati risultano particolarmente variegate. L’impennata dell’information technology (+23,5%) alimenta un giro d’affari complessivo da 2,4 miliardi di euro: si tratta dell’unico segmento con bilanci positivi in tutti i singoli mesi del 2020, con un picco di crescita del 47,8% a maggio. Tra i prodotti di maggior successo figurano le webcam (+60,3%), i pc portatili (+53,1%) e anche i tablet (+20,7%): un chiaro esito della svolta smart del lavoro e dell’istruzione. Dei 2,4 miliardi spesi dagli italiani in I.T., 480 milioni sono concentrati in Lombardia (+30%), 248 in Veneto (+20,9%) e altrettanti in Emilia Romagna (+22,1%). La regione che fa segnare la crescita maggiore è la Liguria con +32,1% (74 milioni totali), mentre nel Lazio l’espansione del mercato si ferma al 17,9% (a quota 202 milioni). Ai numeri dell’I.T. contribuisce lo sviluppo dell’e-commerce, che incide sugli acquisti con una quota del 26,5% segnando un’accelerazione del 53% rispetto allo scorso anno. Nel comparto tech, anche l’andamento dei piccoli elettrodomestici è decisamente favorevole: con un bilancio in aumento del 9,5% il segmento tocca un valore di 1,7 miliardi di euro. La variazione positiva è maturata soprattutto tra maggio e giugno (rispettivamente +36,5% e +36,7%) grazie in particolare alle vendite di tagliacapelli (+60,6%) e robot da cucina (+28,2%), riflesso delle nuove esigenze sviluppate durante il lockdown scattato a marzo. Anche per i piccoli elettrodomestici è in forte crescita l’apporto degli acquisti tramite l’e-commerce: +53,9% in valore e incidenza al 34,8%.

È in sofferenza, invece, il mercato dei grandi elettrodomestici, che scivolano a 3 miliardi complessivi con una contrazione del 5,5%, nonostante lo sprint di prodotti come i congelatori (+30,1%) e le wine cabinet (+36,7%). Negativa è anche la performance della telefonia, che perde il 6,9% arretrando a 5,3 miliardi complessivi, nonostante il boom degli acquisti sul web: +61,9% per un’incidenza del 14%. Pesa, in particolare, il calo degli smartphone (-6,9%), che non è compensato dal notevole incremento delle cuffie (+47,7%) e dei dispositivi wearables (+8,7). Le regioni dove la frenata è più brusca sono l’Umbria (-10,4%), le Marche (-9,1%), il Lazio e la Toscana (entrambe a -9%). La Lombardia guida il giro d’affari del segmento telefonia con una spesa di 1,03 miliardi, in flessione del 6,5%. Più contenuto è il calo dell’elettronica di consumo, che perde il 3,1% in valore attestandosi a 1,8 miliardi di euro: segnano il passo i televisori (-2,8%) e aumentano le casse (+3,6%), mentre tornano in ascesa i droni (+54%). Per i prodotti di elettronica diventano sempre più rilevanti gli acquisti online, con una progressione annua del 41,1% e un peso del 21% sul totale dei consumi del segmento.

La scalata dell’e-commerce

Oggi oltre la metà degli italiani – per la precisione il 56% – preferisce comprare su Internet anziché in negozio. È la prima volta che i canali digitali scavalcano quelli fisici nelle intenzioni d’acquisto. Tendenza che, seppur condizionata da variabili contingenti come le chiusure delle attività o le limitazioni alla mobilità, si è andata via via consolidando anche con l’allentamento delle restrizioni tant’è che oggi il 44% dichiara di acquistare di più su web rispetto all’era pre-Covid. Da marzo ad oggi, sono tanti gli italiani che hanno acquistato online prodotti mai acquistati precedentemente sul web: il 22% ha fatto per la prima volta la spesa alimentare, l’11% ha acquistato piccoli elettrodomestici, il 10% ha ordinato telefoni, libri, cosmetici e articoli per il fai-da-te e l’8% ha comprato giocattoli e prodotti informatici. Ad aver beneficiato di più del contributo dell’online è proprio il mercato della tecnologia consumer dove l’incremento della spesa sul web (+46%) è riuscito a compensare nei primi 9 mesi dell’anno la riduzione dei consumi sul canale fisico (-8%) permettendo all’intero comparto di chiudere sui livelli del 2019 (-0,1%).

Il credito al consumo

Come certificano i dati Assofin, il mercato registra dopo i primi 10 mesi dell’anno una flessione delle erogazioni del 22,2%: un inevitabile contraccolpo della caduta dei consumi determinata dalla crisi pandemica. Findomestic mostra, alla fine di ottobre, un andamento leggermente migliore rispetto alla media: -20,6%. «Il 2020 era partito con uno slancio positivo – spiega il direttore generale di Findomestic, Gilles Zeitoun -. Nei primi due mesi dell’anno, infatti, si era rilevata una crescita rispetto al 2019. L’effetto lockdown ha frenato la domanda, innescando un calo che, a livello di mercato, ha raggiunto il 65,7% ad aprile. La ripresa è stata difficoltosa, ma Findomestic si è dimostrata in grado di rispondere alle esigenze del pubblico mettendo a punto una strategia imperniata su reattività, adattabilità e concretezza, nel quadro di quella responsabilità che da sempre rappresenta la stella polare delle azioni della nostra società: proprio per questo abbiamo accolto circa 60 mila richieste di sospensione rimborsi e abbiamo proposto ai nostri clienti nuovi prodotti in grado di garantire maggiore flessibilità nella gestione dei rimborsi e completa accessibilità anche attraverso i canali digitali».

CarNext.com apre il suo primo Delivery Store di proprietà in Italia

CarNext.com, brand specializzato nella vendita di auto usate e garantite di alta qualità del Gruppo LeasePlan Italia, leader mondiale nel noleggio auto a lungo termine, apre a Milano (in Via Giovanni Battista Cassinis, 23) il suo primo Delivery Store di proprietà in Italia.

Per promuoversi sul territorio e inaugurare al pubblico il suo nuovo punto vendita milanese, CarNext.com si è affidata a The Big Now, agenzia creativa full-service del Gruppo Dentsu Aegis Network, che in questi ultimi mesi ha realizzato un articolato piano di comunicazione con l’obiettivo di incrementare la brand awareness, portare traffico sulla piattaforma CarNext.com e incentivare le persone a visitare il nuovo store durante 4 giorni di eventi che si svolgeranno a partire dal 19 gennaio per 4 sabati consecutivi: il 19 e 26 gennaio e il 2 e 9 febbraio.

Durante i giorni dell’inaugurazione (dalle 10:00 alle 19:00), i tre piani del CarNext Delivery Store ospiteranno 4 corner esperienziali a tema food, beauty, gaming e ‘fai da te’ e vedranno la partecipazione di ospiti ed esperti di settore come Erica Liverani, vincitrice della quinta edizione di Masterchef Italia, Simone Belli, make-up artist di fama internazionale, BrazoCrew, gamer & YouTuber e Stefano il Falegname, maker & DIY YouTuber.

Insieme a loro, a intrattenere e coinvolgere il pubblico in store, anche la cronista sportiva e conduttrice TV Barbara Pedrotti in veste di speciale digital reporter degli eventi.

Ai soli partecipanti degli opening del CarNext Delivery Store sarà inoltre possibile partecipare al concorso “Un auto in premio per te” che metterà in palio una Nissan Qashqai 1.5 Dci 110 Business usata, semplicemente registrandosi in store.

La comunicazione

Suddivisa in due fasi, la strategia di comunicazione interamente curata dalla unit guidata da Alessia Oggiano, Co-founder e Managing Director di The Big Now, ha preso il via nel mese di dicembre con una campagna di brand awareness pianificata da Carat su stampa, affissioni statiche e dinamiche, digital e social. Mentre da gennaio, a supporto dell’apertura del nuovo punto vendita, l’agenzia ha ideato una campagna di in-store activation con affissioni nelle città di Milano, Varese e Como, un mini-sito dedicato agli eventi e una campagna digital geolocalizzata e targettizzata sulla base dei 4 temi d’interesse (food, gaming, beauty/make-up e ‘fai da te’).

E ora sul web si vende anche l’auto: Smart lancia la shopping experience ad personam

Smart debutta proprio sul mercato italiano con un’innovativo progetto di e-commerce, gestito da Gruppo Roncaglia.  Ci mancavano proprio solo le auto a poter essere acquistate online. Non parliamo dei siti di compravendita, molto attivi già da anni sul web, ma di una primaria azienda del settore auto come Mercedes-Benz che decide di vendere auto, nuove, online, e per farlo pensa a una shopping experience ad hoc, originale e personalizzata.smart lancia il primo e-commerce automotive e sceglie l’Italia come Paese pilota affidando il progetto al Gruppo Roncaglia. Il risultato è un concentrato di innovazione allo stato puro: il primo marchio automobilistico in Italia a scegliere l’e-commerce come canale e la creazione della prima live experience di acquisto online in cui il contatto virtuale è in grado di essere altrettanto gratificante rispetto all’esperienza di acquisto nel mondo ‘reale’.

Il sito di e-commerce si chiama www.smartforstore.it e segue il cliente dalla scelta delle singole caratteristiche dell’auto passo passo, fino alla consegna della vettura, che avviene direttamente a casa.

«Abbiamo costruito un vero e proprio set, uno studio televisivo che ospita una smart fortwo – spiega Andrea Troiani, responsabile del progetto per il Gruppo Roncaglia. Il cliente può quindi guardare l’auto in tempo reale direttamente da casa sua tramite un semplice browser. Inoltre, ha a disposizione un personal shopper, fisicamente presente accanto alla smart, che lo aiuta a scoprire la vettura e tutte le sue caratteristiche, attraverso un’interazione audio-video in tempo reale».

Quattro telecamere inquadrano la vettura per realizzare uno streaming in alta definizione consente di vedere l’auto in ogni momento. Una vera e propria regia a disposizione dell’utente 24 ore al giorno, tutti i giorni dell’anno, in diretta ed in tempo reale.

 

Lancio sui social e anteprime

A pochi giorni dal lancio è stata venduta la prima vettura e continuano con successo le vendite anche sui nuovi modelli di smart cabrio, in anteprima sulla piattaforma e-commerce, e le nuove smart fortwo pois e pinstripe, primi esemplari di una “capsule collection” realizzata da smart in Italia con la collaborazione di Garage Italia Customs, “officina creativa” di Lapo Elkann, con lo scopo di “vestire” le auto con pattern e texture esclusivi. Il lancio del servizio è stato supportato da una campagna promozionale online che ha visto la produzione i 14 diversi soggetti creativi, dedicati a vari segmenti di pubblico e in linea con la precisione della targettizzazione garantita dai sistemi di programmatic advertising più evoluti. La campagna ha generato ad oggi 450mila visite al sito, 3,5 milioni di utenti su twitter e oltre 43 milioni di persone raggiunte sui social network.

 

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