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Coca-Cola abborda il mercato salutista con il latte “premium”

La campagna pubblicitaria per il pre-lancio del latte di Coca-Cola è stata molto criticata sui social: sarà ripresa anche per il lancio nazionale?

fair-life-purely-nutritious-milk-family-shotUn latte “migliorato”, che contiene il 30% in meno di zuccheri, niente lattosio, più calcio e proteine, e che costa il doppio di quello normale. È questo l’ultimo prodotto di Coca-Cola, che sarà lanciato in tutti gli USA a dicembre. Si chiama Fairlife (la vita bella, giusta) ed è in poche parole un latte “pilotato” per essere utilizzato anche da chi è intollerante al lattosio (i tre quarti degli adulti secondo l’OMS), grazie  a un sistema di filtraggio delle molecole e di “ricombinazione” delle stesse. Il consumo di latte è diminuito dell’8% nell’ultimo decennio e un adulto americano su due non lo beve.

La campagna di lancio richiama più i gloriosi anni ’50 con icone quali Marilyn e Jane Russell o le pin-up che fattorie e verdi campagne ed è stato considerato da molti consumatori troppo “osé” e sessista (e poco centrato sul prodotto, questo va da sé).

Le bevande gassate fanno male, le campagne per ridurne l’utilizzo si intensificano, i nuovi stili di vita non le prevedono? Coca Cola, dopo la linea di succhi di frutta, ci prova con il latte e prevede che sulla compagnia “pioveranno fiumi di denaro dopo i primi due anni in cui investiremo per rafforzare il brand” ha dichiarato il global chief customer officer di Coca-Cola Sandy Douglas alla Morgan Stanley Global Consumer Conference.

Per ora il Milk-Cola (come è già stato ribattezzato) sarà venduto sono negli Stati Uniti.

Sainsbury’s riduce l’alcol nel Prosecco

Il Prosecco di Conegliano Sainsbury’s è stato riformulato per avere un contenuto alcolico minore, senza influenzarne il gusto, passando da una gradazione di 11% a 10,5%: questo, secondo la catena della Gdo britannica, porterà i clienti a consumare annualmente un milione di unità di alcol in meno. Il vino, best seller nella linea alto di gamma di Sainsbury’s “Taste the Difference”, è prodotto da Cantine Riunite ed è un DOCG. La riformulazione della gradazione alcolica rientra nella campagna 20×20, con la quale il colosso britannico della grande distribuzione ha deciso di raddoppiare le vendite di “vini leggeri”, ovvero con un titolo alcolometrico basso.

La corporate responsability fa così un ulteriore passo avanti, e dopo essersi preoccupata che i produttori e manufattori dei prodotti venduti seguano buone pratiche sociali ed ambientali, si occupa della salute dei propri clienti.

L’enologo di Sainsbury’s Ryan Carter ha spiegato: “Prendiamo molto sul serio il fatto che i nostri clienti imparino a bere responsabilmente e le loro richieste. Siamo stati i primi ad adottare le linee guida del dipartimento della Salute sull’etichettatura degli alcolici, e abbiamo introdotto all’inizio dell’anno l’indicazione delle calorie sui vini che commercializziamo con il nostro marchio. Questo nuovo spumante è il risultato della collaborazione tra il nostro team interno di enologi e quello di Cantine Riunite. La riduzione della gradazione alcolica è stato un processo impegnativo dal punto di vista tecnico, ma sono felice di poter dire che la nuova versione nei test sul gusto fatti con i nostri clienti è risultata alla pari con la versione con titolo alcolometrico di 11% “.

Sainsbury’s ha anche incassato l’apprezzamento del ministero della Salute britannico Jane Ellison, che si è augurata che altre catene mettano in atto “iniziative simili”.

Anna Muzio

Pompadour presenta le tisane invernali

L’arrivo dei primi freddi è previsto nelle prossime settimane e Pompadour propone di alleviare il contraccolpo con la sua gamma di tisane ideate apposta per la stagione invernale.

Tre le referenze che utilizzano le proprietà aromatiche di frutti, erbe e spezie per donare benessere e serenità. Senza caffeina, possono essere usate anche di sera.

Magic Emotion è un infuso aromatizzato al gusto di arancia, cannella e uvetta al rum, che ricorda i profumi e i sapori dell’inverno in montagna d’altri tempi.

Garofano e Cannella, grazie all’aroma intenso di spezie e arancia, riscalda corpo e anima durante le lunghe serate invernali.

1001 Notte dai caratteristici ingredienti “orientali” quali cannella, zenzero e cardamomo, uniti all’aroma di vaniglia e arancia, emana una suggestiva fragranza esotica che trasporta verso Paesi lontani.

Pompadour è la filiale italiana del gruppo Teekanne, primaria azienda tedesca produttrice di tè in bustine, fondata a Dresda nel 1882.

L’irresistibile ascesa della stevia: +14% nel 2014

La stevia piace sempre di più, ed è sempre più utilizzata dall’industria: secondo la società di consulenza britannica Zenith International le vendite mondiali aumenteranno nel 2014 del 14% raggiungendo le 4.670 tonnellate, per un valore di mercato di 336 milioni di dollari.

Non è insomma solo la Coca Cola con la sua versione verde, la Coca Cola Life, ad avere pensato di utilizzare la stevia per ridurre l’apporto di calorie e dare un’immagine più salutista. L’estratto della pianta sudamericana, conosciuta in Brasile e Paraguay da millenni ma giunta da noi solo pochi anni fa, è ormai utilizzato per dolcificare bevande, ma anche yogurt, dolcificanti sostitutivi dello zucchero e perfino medicinali. “Oggi sempre più consumatori controllano gli ingredienti di alimenti e bevande – ha detto Simon Redwood, Zenith Market Intelligence Consultant -. Per i produttori è fondamentale ridurre il loro contenuto di zucchero, e dal momento che i consumatori stanno iniziando anche ad evitare i dolcificanti artificiali la provenienza naturale della stevia e il suo contenuto calorico vicino allo zero sono dei grandi vantaggi”. In effetti per il solo mercato delle bevande gassate, da tempo nel mirino delle campagne contro l’obesità e a favore di stili di vita più sani,  è previsto un calo del 14% entro il 2018 secondo Euromonitor.

Per contro, Zenith prevede che il mercato mondiale della stevia raggiungerà nel 2017 le 7.150 tonnellate, per un valore di 578 milioni di dollari. “Le preoccupazioni salutiste sono ancora poco sentite nei mercati chiave asiatici quali India e Indonesia, e ci vorrà qualche anno prima che la stevia prenda piede in questi Paesi. Ma quando lo farà, realizzerà a pieno tutto il suo potenziale”, ha concluso Redwood.

Cresce il consumo di bevande: tè e acqua in bottiglia al top

chart2-zenithÈ il tè è il liquido più bevuto al mondo, e anche quello con i tassi di crescita maggiori, seguito dall’acqua in bottiglia e dal latte: lo rivela l’analisi sui volumi globali di 24 categorie di bevande, alcoliche e non, stilata da Zenith International, società britannica di consulenza del food and beverage.

Complice la crescita economica globale, negli ultimi dieci anni gli acquisti di bevande in 72 Paesi (bevande alcoliche, latte, bevande calde e fredde) sarebbero aumentati del 42% nel 2013 rispetto al 2003, mentre la popolazione mondiale è aumentata “solo” dell’11%.

I dati, riuniti nel database (a pagamento) globaldrinks.com, parlano in particolare di una crescita negli ultimi cinque anni del consumo di acqua in bottiglia e tè, che da soli coprono più di metà (55%) del consumo totale. Di Camellia sinensis, dalle cui foglie si ricava la bevanda più diffusa in assoluto, se ne sono consumati 62 miliardi di litri in più. Mentre l’acqua in bottiglia in cinque anni ha visto un aumento di 83 miliardi di litri. A sorpresa, al terzo posto spicca il latte, con una crescita di 20 miliardi di litri tanto da superare le bevande gassate. Segue il caffè, con 16 miliardi di litri in più consumati, che gli hanno permesso di scavalcare in questa particolare classifica la più blasonata birra.

L’incremento dei consumi ha riguardato in misura minore anche altre categorie: succhi a basso contenuto di frutta, bevande gassate, birra, succhi di frutta con contenuto tra il 5 e il 25% e tè freddo.

L’andamento dei consumi potrebbero essere spiegato da una maggiore ricerca di salutismo, ad esempio, oppure dalla migrazione da alimenti solidi verso bevande energetiche come il latte.

“Quando si esaminano i dati degli ultimi cinque anni emergono due dati – ha commentato l’Ad di Zenith Richard Hall.  “Il primo è che le bevande gassate sono passate dietro il latte, che è salito al terzo posto. Il secondo che il caffè ha superato la birra. Va poi sottolineata l’ampiezza della scelta a disposizione dei consumatori al giorno d’oggi, con l’aumento di gusti, miscele, formati e dolcificanti, ma anche dei canali di vendita. Per il 2018 prevediamo un aumento ulteriore del 17% e il superamento dei due trilioni di litri di bevande consumate nel mondo”.

 

Anna Muzio

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