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Supercentro, bilancio solido e performante nel 2022 (+16 mln di euro)

Presente in Puglia, Basilicata e Calabria, Gruppo Supercentro oggi può contare su una rete di circa 140 punti vendita a marchio Sisa, di cui 38 diretti, oltre a 4 cash&carry con insegna Stop&Shop, occupando oltre 500 dipendenti su una superfice di vendita complessiva di quasi 60 mila mq. I dati del bilancio certificano la crescita delle vendite e delle performance economiche, rafforzano il percorso di crescita e sviluppo del Gruppo e consolidano la competitività dell’azienda, consentendole di posizionarsi, nel mercato di riferimento, tra le prime società quanto ad indicatori di crescita.

Le vendite del Gruppo, sia nel canale ingrosso che in quello retail, hanno registrato una crescita notevole rispetto all’anno precedente (+16 milioni di euro), superando le aspettative e confermando l’efficacia delle strategie aziendali. Si registra inoltre un significativo incremento dell’EBITDA che migliora di oltre un punto percentuale rispetto al 2021, grazie a una gestione finanziaria oculata e a una solida strategia di controllo dei costi, consentendo alla Supercentro di investire in nuove opportunità di crescita e di migliorare la posizione finanziaria complessiva, nonostante condizioni esogene non favorevoli.

“Nel 2022 tutte le performance economiche di Supercentro sono state positive” ha dichiarato il Direttore Generale Antonio Bonucci. “Questo risultato è stato ottenuto grazie all’impegno dei nostri dipendenti e all’adozione di nuovi processi di gestione e budgeting ad opera del management di Gruppo, che hanno permesso di raggiungere una maggiore efficienza operativa e maggiori ricavi dalle vendite, contribuendo nel complesso alla nostra performance positiva. La strada tracciata dal piano industriale si conferma la nostra “bussola”, continuiamo a percorrerla con tenacia e impegno”,

“L’azienda dimostra essere sempre più solida e performante, in grado di rapportarsi nel mercato come soggetto affidabile e attrattivo” ha aggiunto il Presidente Paolo Michele Macripò. “Guardiamo al futuro contando sulle nostre capacità di mantenere saldi i contatti con la realtà dei territori e affrontare le sfide che ci attendono, conservando intatti la nostra fiducia e l’entusiasmo per poter raggiungere nuovi traguardi”.

Conad Adriatico, aumentano fatturato e investimenti

Conad Adriatico archivia il 2022 con un fatturato di 2.001 milioni di euro, registrando un incremento del 8,19% rispetto al 2021 e un patrimonio netto consolidato di 278,4 milioni di euro. Negli ultimi dieci anni la cooperativa ha mantenuto un trend di sviluppo costante, con una crescita del fatturato del 120%.

Nonostante la crisi energetica e l’aumento dell’inflazione che hanno influenzato negativamente i consumi, anche nel 2022 Conad Adriatico ha ottenuto risultati incoraggianti raggiungendo una quota di mercato del 18,13% nel territorio di sua competenza: Marche (Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Ancona città e alcuni comuni della provincia stessa), Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata. Conad Adriatico si conferma primo gruppo distributivo in Abruzzo con una quota di mercato del 32,6% e prima azienda top della grande distribuzione nella Regione Marche e la seconda per valore assoluto in Regione nella classifica stilata dalla Fondazione Aristide Merloni e dall’Università Politecnica delle Marche.

Nel corso del 2022 l’azienda si è dedicata con impegno al sostegno della sua base sociale e del potere d’acquisto dei consumatori, offrendo opportunità di risparmio attraverso una solida politica di supporto per i prodotti a marchio e iniziative di fidelizzazione, generando complessivamente oltre 84 milioni di euro di risparmio per i clienti. In particolare, è stata potenziata l’iniziativa “Bassi e Fissi”, che consiste in un’ampia selezione di prodotti a marchio Conad che soddisfano le esigenze quotidiane dei consumatori. Questo ha comportato l’ampliamento del paniere a oltre 500 articoli e una riduzione dei loro prezzi di vendita, rendendoli competitivi anche rispetto ai canali discount. L’iniziativa, completamente finanziata da Conad Adriatico senza influenzare i profitti dei punti vendita, ha portato a un risparmio di oltre 37 milioni di euro per i clienti a dimostrazione dell’impegno dell’azienda nel garantire prodotti di qualità ad un prezzo accessibile a tutti. L’operazione ha portato ad un significativo aumento della quota di vendita dei prodotti a marchio nei territori di Conad Adriatico che si attesta ad oltre il 30%, superando la media del mercato di riferimento del 14%.

Durante il 2022, la Cooperativa ha dedicato inoltre sforzi significativi per sostenere la propria base sociale, attraverso il riconoscimento di un contributo economico straordinario ai suoi soci imprenditori alle prese con l’aumento dei costi energetici e dei prodotti, che hanno messo a dura prova la sostenibilità delle imprese.

“L’anno appena trascorso è stato caratterizzato da un impegno costante per proteggere il potere d’acquisto dei nostri clienti e sostenere lo sviluppo delle nostre imprese” ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Conad Adriatico Antonio Di Ferdinando. I risultati ottenuti nel 2022 confermano il nostro impegno nel promuovere uno sviluppo sostenibile, focalizzato sul benessere delle persone e dei territori in cui operiamo, mantenendo la nostra posizione di riferimento nella distribuzione moderna. Il successo del nostro modello cooperativo ci dimostra ancora una volta che l’unione e la collaborazione sono le chiavi per un’azienda vincente, sostenibile e che crea valore per il territorio. Guardando al futuro, ci impegniamo a continuare a crescere e consolidarci come punto di riferimento nella distribuzione moderna, innovando nei modelli di business e promuovendo un ambizioso piano di sviluppo”.

Il Piano di Sviluppo Quadriennale 2022-2025
Per il quadriennio 2022 – 2025 Conad Adriatico ha definito un ambizioso piano di sviluppo con investimenti per 352 milioni di euro con interventi mirati alla crescita e alla competitività. Gli investimenti riguarderanno le nuove aperture e l’efficientamento dei punti di vendita, la qualificazione dell’offerta commerciale e l’ottimizzazione del network logistico, a partire dall’apertura del nuovo hub logistico di Grottaglie (TA), prevista per i primi mesi del 2024. ll nuovo polo logistico sarà dedicato principalmente alla gestione del freddo e si distinguerà per la forte attenzione agli obiettivi di sostenibilità ambientale a partire dagli innovativi sistemi di efficientamento energetico e all’ottimizzazione della catena di distribuzione, che garantiranno importanti benefici in termini di riduzione degli sprechi e delle emissioni climalteranti.

Bilancio in crescita per Multicedi, nel 2022 sfiorati i 900 mln di euro

Il Gruppo Multicedi chiude il 2022 con un bilancio di esercizio in crescita che si attesta a 890 milioni di euro (1,4 mld alle casse), con una previsione di crescita per il 2023 stimata nel 10% dei ricavi puntando quindi al miliardo di fatturato in cessioni. Il patrimonio netto di 104 milioni di euro e un risultato economico di 13,2 milioni di euro confermano tutta la solidità economica di Multicedi, realtà da tempo affermata del panorama GDO in Area 4 e sempre più proiettata con ambizione verso futuri progetti di sviluppo.

Nel 2022 si è registrato un incremento dei volumi di produzione di circa il 16,65%, il valore della produzione del Gruppo, relativamente al risultato di quanto riclassificato secondo il metodo del valore aggiunto, è di 925 milioni di euro circa (793 mln nell’esercizio 2021) con un incremento in valore assoluto pari a 132 milioni di euro circa. L’Ebitda del consolidato è pari a 27,3 milioni di euro circa ed il risultato ante imposte del consolidato è pari ad euro 18,9 milioni circa, entrambe in linea con quanto rendicontato nell’esercizio 2021. Il risultato di esercizio del Gruppo Multicedi 2022 si attesa a 13,4 milioni di euro.

Nonostante la sensibile crescita del fatturato, Multicedi non ha incrementato i propri utili preferendo sostenere la redditività dei propri affiliati già colpiti nel corso del 2022 da un forte rincaro dei costi energetici. Con la contemporanea crescita dell’inflazione da parte dell’industria alimentare e dei comparti dei trasporti e dei materiali di confezionamento, Multicedi ha agito tramite un assorbimento parziale dei fattori inflattivi sui listini di cessione e il sostanziale mantenimento dei margini di immesso a chi opera sotto le proprie insegne. Tale scelta di politica commerciale ovviamente è andata a detrimento della potenziale crescita dell’ultima linea ma, per Multicedi, il mantenimento e il sostegno della propria clientela è considerato il primo fattore del suo successo.

Nei suoi 30 anni d’attività, Multicedi ha costruito e consolidato la propria organizzazione partendo dalla Campania dove oggi detiene una quota di mercato del 13,5% (GNLC Nielsen 02/2023) e sviluppandosi poi successivamente nelle regioni limitrofe. Oramai è una realtà interregionale presente in 7 regioni nel centro sud. Nel 2022 sono stati attivati 55 nuovi punti vendita di cui 22 aperti in Campania, ben 16 nel Lazio, 13 in Puglia, 4 in altre regioni del sud Italia. Ad oggi l’insegna ammiraglia Decò conta oltre 360 punti vendita, ai quali si affiancano 21 Dodecà (insegna EDLP) e 21 Sebòn. Completano la compagine anche le insegne Flor do Cafè, Quarì e l’insegna pet Ayoka. Nel 2023 le nuove aperture sono già 18, tra queste si annovera anche il quinto AdHoc Cash&Carry, il primo aperto in formula franchising, inaugurato il 5 giugno ad Altamura (Ba).

“Sono orgoglioso del lavoro e dell’impegno che tutte le persone di Multicedi mettono ogni giorno in campo” dichiara Claudio Messina, Amministratore Delegato di Multicedi. “Queste rappresentano il motore dell’azienda ed è grazie a loro che Multicedi, di anno in anno, conquista traguardi importanti. Quest’anno Multicedi festeggia i suoi 30 anni e poterlo fare con la consapevolezza e l’orgoglio di essere diventata nel tempo una delle realtà distributive più importanti del sud Italia, ci rende fieri e ci spinge ogni giorno a fare di più”.

L’aumento del prezzo dello zucchero spinge il fatturato di Coprob a 187,4 mln di euro

Coprob (Cooperativa Produttori Bieticoli), unico produttore nazionale di zucchero 100% italiano presente sul mercato col marchio Italia Zuccheri, chiude il sessantesimo esercizio con un utile di 2,45 milioni di euro. Quello del 2022 è un bilancio positivo nonostante diverse criticità sopraggiunte, dalla continuazione della pandemia al conflitto in Ucraina che ha innescato una crisi energetica con relativo aumento dei costi, sino alla siccità record, la più grave nella storia di Coprob, ha causato la riduzione della produzione di zucchero del 35%. D’altro canto però il costante aumento del prezzo medio dello zucchero ha consentito alla Cooperativa di raggiungere un fatturato pari a 187,4 milioni di euro. Il bilancio, approvato dai Soci al termine di 4 assemblee separate, è completato da un consolidato del Gruppo Coprob, che include Italia Zuccheri Commerciale, con un fatturato pari a 269 milioni di euro e un utile netto di 4,1 milioni di euro.

“Un risultato di grande soddisfazione che ha riscosso il pieno consenso dei Soci intervenuti alle assemblee” – afferma Claudio Gallerani, Presidente di Coprob-Italia Zuccheri. “Questo dà un nuovo impulso alla bietola che nel 2023, grazie all’attuale prezzo zucchero, ha anche il più alto prezzo di sempre: 63 €/ton per bietola convenzionale e 93 €/ton per bietola bio”.

La bieticoltura italiana rappresentata da Coprob-Italia Zuccheri quindi ha oggi ampie possibilità di sviluppo supportata dal prezzo e dalla necessità di rotazione prevista dalla PAC. La Cooperativa, grazie al proprio servizio di sperimentazione agronomico e alla sinergia con gli attori della filiera, punta a una bieticoltura più semplice, con meno input, con un periodo di semina differenziato per andare incontro alle esigenze delle aziende, alle condizioni pedoclimatiche dei territori e per cercare di far fronte a un cambiamento climatico sempre più veloce.

“Siamo passati da 30 mesi di grande siccità alle alluvioni devastanti di questi giorni che hanno causato morti e danni incalcolabili a case, aziende e all’agricoltura” – prosegue Gallerani. “Il dolore, le sofferenze e la devastazione causati dall’alluvione che ha colpito la nostra Regione hanno indotto Coprob-Italia Zuccheri ad annullare l’evento annuale con i Soci che si sarebbe dovuto svolgere il prossimo 9 giugno perché adesso è il momento di aiutare soci e collaboratori che hanno subito danni”. La manifestazione pubblica – con la partecipazione delle Istituzioni regionali e nazionali che avevano già anticipato il proprio intervento – avrebbe dovuto celebrare sessanta anni di innovazioni coraggiose e proiettare la Cooperativa nel futuro, a partire dalla prossima campagna produttiva, ma il Consiglio di Amministrazione ha deciso di devolvere quanto destinato all’organizzazione dell’evento a iniziative a sostegno dei soci danneggiati dalla calamità. “Tutti noi siamo impegnati a portare avanti il nostro lavoro con sempre maggior impegno e responsabilità con l’auspicio che quanto prima vengano ripristinate le migliori condizioni di vita e di lavoro” conclude Gallerani. 

Rincari e inflazione non fermano Maiora, nel ’22 sfiorato il miliardo di affari alle casse

Nel 2022 Maiora Despar Centro-Sud ha consolidato il proprio percorso di crescita con un bilancio di esercizio che ha registrato un giro di affari alle casse pari a 987 milioni e una crescita dei ricavi che si attesta sul +7,2% rispetto all’anno precedente. Il Gruppo pugliese con sede a Corato (Ba), attivo nella Gdo in Puglia, Basilicata, Molise, Calabria, Campania, Abruzzo e Lazio con oltre 500 punti vendita (diretti e indiretti) e 7 Cash & Carry, ha confermato dunque il trend in ascesa nonostante l’aumento esponenziale dei costi energetici che hanno gravato pesantemente per tutto l’anno sulla gestione economica. L’estrema incertezza sul fronte interno e internazionale, unita all’aumento considerevole dell’inflazione che ha determinato un rialzo dei prezzi sui beni alimentari, non hanno scalfito i piani di Maiora e la credibilità nei confronti dei consumatori. Massimo è stato l’impegno per difendere il potere d’acquisto delle famiglie mediante una politica di contenimento dei prezzi e di rinuncia a una più alta marginalità.

Piano d’investimento e ingresso nel canale discount
Il 2022 è stato caratterizzato da un importante impulso alla ristrutturazione della rete e alle nuove aperture, consolidando il piano di restyling dei punti vendita. Nell’anno precedente sono stati investiti circa 20 milioni, aumentando la somma programmata. Con questo trend di spesa, sarà superato considerevolmente lo stanziamento di 70 milioni previsti dal piano quinquennale 2021/2025 di Maiora, finalizzato allo sviluppo della rete Despar al Centro-Sud. Nel 2023 è programmata l’apertura di 40 nuovi punti vendita (tra gestione diretta e indiretta) e la ristrutturazione di 32 store (diretti e indiretti). Il piano di crescita riguarderà anche il canale Cash & Carry che, nel mese di giugno, vedrà salire a 8 i punti vendita Altasfera nel Mezzogiorno con l’apertura a Reggio Calabria (a cui si aggiungono i negozi di Corato, Molfetta, Manfredonia, Laterza, Crotone, Monopoli e Lecce), potenziando così il presidio in Calabria.

Il piano di sviluppo 2023 prevedrà anche la nascita di un nuovo Centro di Distribuzione in Campania che sarà attivo nel secondo semestre dell’anno. Maiora ha inoltre ufficializzato l’ingresso nel canale Discount grazie alla joint venture con Ergon, partita nello scorso gennaio da cui è nata ARDita, una società che ha come obiettivo la realizzazione di punti vendita Ard Discount sia diretti che affiliati in Puglia e nelle altre regioni presidiate già da Maiora. Obiettivi prestigiosi per la nuova realtà, tra cui l’apertura nel 2023 di circa 10 nuovi punti vendita, oltre ai 3 già attivi.

Un nuovo piano assunzioni e l’equità salariale
Le risorse umane sono una delle voci più importanti del piano di sviluppo di Maiora che conta, ad oggi, oltre 2.500 dipendenti (di cui il 50% donne). Nel 2023 l’azienda prevede l’inserimento di oltre 100 assunzioni, da impiegare nella gestione delle nuove aperture. Maiora è stata la prima azienda della Grande Distribuzione italiana ad aver ottenuto nel 2022 la certificazione “Equal Salary”, con cui si certifica l’assenza di gap retributivo tra i collaboratori, donne e uomini, che a parità di qualifica, svolgono uguali mansioni. La strada tracciata nel rispetto delle sue politiche di equità salariale rappresenterà anche nel 2023 l’incentivo ad una gestione aziendale naturalmente paritaria, fondata su equità e meritocrazia.

«L’anno che ci siamo lasciati alle spalle – spiega Pippo Cannillo, Presidente e Amministratore Delegato di Maiora – non è stato particolarmente clemente ma siamo andati avanti seguendo i nostri piani, senza alcun tentennamento. Noi imprenditori abbiamo l’obbligo di continuare ad investire e pensare al futuro. Maiora ha un ruolo importante nel territorio e oltre agli investimenti in sostenibilità, ha portato avanti una politica di contenimento dei prezzi in tutta la rete per difendere il potere d’acquisto della nostra comunità. La nostra attenzione è rivolta tanto ai clienti quanto alla nostra popolazione aziendale, come attestato anche dall’ottenimento della certificazione Equal Salary e dai diversi progetti in cantiere».

Bilancio in crescita per CIA-Conad, le vendite nel ’22 superano i 2,8 miliardi di euro

Nonostante le difficoltà economiche legate alla guerra e all’inflazione, il 2022 è stato per CIA un anno di tenuta che ha visto lo sforzo e l’impegno della Cooperativa a sostegno dei propri soci imprenditori e dei clienti. Le vendite alle casse dei supermercati hanno superato i 2,66 miliardi di euro (+9,74% in assoluto e +8,1% in omogeneo), attestandosi a oltre 2,8 miliardi se si comprendono anche tutti gli 84 concept tematici e l’ecommerce. La Cooperativa ha venduto merce ai propri soci per oltre 1,8 miliardi di euro (+11,7%). Il patrimonio netto si attesta sopra quota 824 milioni di euro, dei quali oltre 111 milioni come capitale sociale. Il valore aggiunto, che dà la misura della ricchezza che CIA contribuisce a creare e distribuire con la sua attività ai vari portatori di interesse, è stato di 120.098.978 euro, la maggior parte dei quali è andata a remunerazione dei soci imprenditori (52,76%), del personale (23,99%) e dell’azienda (13,70%). Entro l’inizio dell’estate è previsto inoltre il trasferimento nel nuovo quartier generale di Forlì, che sorge nelle vicinanze della attuale sede e che sarà ufficialmente inaugurato il prossimo autunno.

“Il 2022 è stato un anno imprevedibile sotto molti punti di vista” — dichiara l’Amministratore Delegato di CIA-Conad Luca Panzavolta. “Non eravamo ancora fuori dal Covid quando è esplosa la guerra russo-ucraina che ha portato devastazione e ripercussioni anche di ordine economico a livello mondiale. L’inflazione, legata alla crescita enorme delle spese per le materie prime e dei costi energetici, ha contribuito a rendere più difficile la chiusura dell’anno. In questo scenario la Gdo ha però saputo tenere e CIA ha messo a frutto le scelte di anni, in materia di convenienza continuativa, di tenuta dei punti vendita, di scelte assortimentali e di radicamento della propria rete nei territori e nelle comunità. Non è stato semplice e siamo pronti ad affrontare mesi che non saranno ancora facili, anche alla luce dell’emergenza alluvione che ha flagellato in questi giorni la nostra regione con una carica distruttiva impensabile. Siamo vicini a tutte le persone duramente colpite dall’emergenza di questi giorni e impegnati direttamente nella messa a disposizione di derrate alimentari e beni di primaria necessità, oltre che in una capillare raccolta fondi nei supermercati fino al prossimo 28 maggio. Inoltre la Fondazione Conad erogherà 500mila euro di pronto intervento in attesa di adottare strutture pubbliche del territorio interessato dall’alluvione che necessitano di essere ripristinate”.

La rete vendita
Commercianti Indipendenti Associati è una delle cinque cooperative che compongono il sistema nazionale Conad. La fotografia al 31/12/2022 ritrae una mappa di 266 punti vendita e 84 “concept store”: 27 bar e ristoranti “Con Sapore”, 21 parafarmacie, 7 distributori di carburante, 21 petstore e 8 negozi di ottica. Il territorio della rete CIA si estende dalla Romagna (Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini) a San Marino alle Marche settentrionali (Pesaro-Urbino e Ancona in parte); comprende il Veneto (Padova, Rovigo, Venezia, Belluno, Treviso, alle quali si aggiunge lo Spazio Conad di Bussolengo-VR), il Friuli Venezia Giulia e parte della Lombardia, dove è presente a Milano (città e provincia), oltre che in alcuni comuni come Curno (BG) e Merate (LC).

I dati sull’occupazione
Nel complesso, tra negozi, cooperativa e società del sistema, lavorano più di 11.300 persone (+2%), con contratti nella larga maggioranza dei casi a tempo indeterminato (oltre il 90%). Sulla rete la forza lavoro femminile incide per il 67,5% e oltre 1.600 sono i giovani under 30. Grande attenzione è stata data anche del 2022 alla formazione, con una stima di circa 15.000 ore/uomo erogate. La carenza di personale formato si è confermata uno dei principali problemi evidenziati dai soci, in crescita rispetto al passato anche nei concept di cura persona quali Ottico e Parafarmacia. Per venire incontro a questa situazione CIA-Conad ha lanciato il progetto “Scuola dei Mestieri”, attraverso cui nel 2022 ha formato un centinaio di potenziali nuovi addetti per i reparti pescheria, banco salumi latticini/gastronomia e macelleria.

Sviluppo e logistica
Le nuove aperture di punti vendita nel 2022 sono state 6: il Conad City di Gambettola (FC), il Conad di Meldola (FC), lo Spazio Conad a Ronchi dei Legionari (GO), lo Spesa Facile di San Martino di Lupari (PD), il Superstore del quartiere Ronco a Forlì (FC) e quello di Morciano (RN). Sono inoltre stati inaugurati 8 nuovi concept tematici, che hanno completato l’offerta commerciale in altrettanti punti vendita: un distributore di carburanti a Meldola (FC), una parafarmacia a Viserba (RN), 4 PetStore (Mira, VE – Osimo Fornace, AN – Castelfidardo, AN – Ronchi dei Legionari, GO), un Sapori&Sorrisi allo Spazio Conad di Fano (PU) e un Con Sapore a Morciano (RN). CIA-Conad ha nel corso dell’anno ulteriormente efficientato la propria logistica, con interventi di miglioramento gestionale e organizzativo dei magazzini generi vari di Forlì e con l’avvio del progetto tracciabilità di lotto e scadenza per i magazzini dei freschi e surgelati. È stata inoltre avviata la costruzione a Martellago (VE) del nuovo magazzino di oltre 10mila metri quadri. In totale sono 8 i magazzini della cooperativa, per complessivi 139.833 metri quadri.

Sostenibilità e la nuova sede a Forlì
CIA-Conad ha in corso il progetto di arrivare alla redazione del bilancio di sostenibilità nell’arco del prossimo anno. Numerosi i progetti relativi ad ambiente e sostenibilità proseguiti anche nel 2022: sopra i magazzini forlivesi è stato installato un nuovo impianto fotovoltaico da 1,2 MW destinato alla copertura dei consumi della nuova palazzina uffici, arrivata a completa realizzazione e caratterizzata da scelte costruttive e impiantistiche innovative e in grado di limitare i consumi e l’impatto ambientale. Il trasferimento dagli attuali uffici di via dei Mercanti è previsto a inizio estate, con inaugurazione a settembre. Da segnalare l’iniziativa di sistema per il potenziamento del fotovoltaico sui tetti dei negozi, l’incremento delle colonnine per le ricariche elettriche in molti parcheggi dei punti vendita della rete, la riduzione della carta con la limitazione dei volantini stampati e buone prassi di risparmio energetico attivate capillarmente per abbattere significativamente consumi ed emissioni. In crescita anche il ricorso a mezzi di trasporto meno impattanti per le consegne ai supermercati, nell’86% dei casi Euro 5, Euro 6 e a Gas Naturale Liquefatto (GNL). Sul fronte della sostenibilità economica si segnala l’attenzione al coinvolgimento di numerosi fornitori locali di filiera corta: il progetto “Siamo” ne coinvolge più di 130, tra aziende agro-alimentari di dimensioni prevalentemente medio-piccole, che trovano una importante valorizzazione e mercato per i propri prodotti nel canale Gdo.

Mutualità esterna
Nel corso del 2022 le risorse impiegate nelle iniziative di mutualità esterna (sport, cultura, solidarietà, salute), distribuite da CIA come sponsorizzazioni ed erogazioni sono state oltre 1,3 milioni di euro, ai quali si aggiungono quelle dei punti vendita. Il recupero della merce invenduta, devoluta a onlus per finalità benefiche, ha raggiunto il valore di 4,85 milioni di euro tra soci e Cooperativa, confermando la sensibilità diffusa alla riduzione degli sprechi alimentari.

Conad Card e prodotto a marchio
Il numero delle Conad Card nel 2022 è cresciuto del 4,82% sull’anno precedente, arrivando a quasi 172mila pezzi per un valore di spese pagate con questo sistema di 475 milioni di euro. In crescita significativa anche la Carta Insieme Digitale (251mila). Straordinario successo nell’anno ha riscontrato anche la Prepagata Conad (329mila pezzi), con picchi record di produzione nel mese di dicembre. Ai cardisti è riservata l’iniziativa “Sanità più veloce”, integrata dalla convenzione con la Rete ComeTe. Il prodotto a marchio Conad vale in CIA (Super) il 40,6% delle vendite, ampiamente sopra il valore medio di mercato (22,1%).

Salov, eguagliati i volumi di vendita 2020 e 2021, fatturato a +30%

L’assemblea ordinaria dei soci di Salov, società che opera nel settore oleario, ha approvato il bilancio consolidato 2022, chiuso in positivo sia in termini di crescita che di consolidamento. Il Gruppo Salov, a cui fanno capo i marchi storici Filippo Berio e Sagra, ha archiviato l’esercizio 2022 confermando i volumi di vendita record raggiunti nel 2021 e 2020, pari a circa 120 milioni di litri. Il fatturato consolidato, soprattutto a causa dell’inflazione dei costi di produzione, ha fatto segnare un incremento annuo del 30%, passando da 376.769.000 a 491.456.000 € e l’EBITDA, dai 19.417.000 € del 2021, è salito a quota 20.081.000 € (+4,1%).

I risultati raggiunti da Salov nel 2022 sono ragguardevoli soprattutto considerando il contesto in cui sono maturati. Se, infatti, il 2021 era stato sino all’ultimo trimestre un anno di sostanziale assestamento dei mercati dopo lo sconvolgimento della pandemia, il 2022 è stato pesantemente condizionato dalla volatilità della situazione geopolitica e da fattori climatici avversi. Il deflagrare della crisi ucraina ha innescato una spirale al rialzo dei costi energetici e delle commodities (vetro, plastica, carta). Inoltre, l’incertezza sulla disponibilità di materia prima negli oli di semi, specie quello di girasole, ha spinto molte aziende utilizzatrici di grassi vegetali a spostare i loro consumi da semi a oliva, concorrendo, con i loro acquisti, a un forte aumento dei prezzi. A ciò si sono sommati i problemi del comparto logistico, con le difficoltà nel rispettare i tempi di consegna dovuti alla limitata disponibilità di mercantili e portacontainer, frequentemente bloccati nei porti cinesi a causa dei lockdown.

A destabilizzare definitivamente il mercato degli oli d’oliva è stato l’andamento della campagna agricola nell’area del Mediterraneo occidentale. Le premesse primaverili per un raccolto 2022/23 buono o comunque superiore al 2021, infatti, sono state compromesse da un’estate eccezionalmente torrida e siccitosa. Di conseguenza in Paesi come Spagna, Italia, Portogallo e Tunisia si è assistito a un drastico ridimensionamento nelle previsioni di produzione di olive, solo in minima parte compensato dai risultati di Grecia e Turchia. L’effetto finale è stato un costante incremento nei prezzi degli oli di oliva come mai in passato.

“In un anno tanto caotico e travagliato riuscire a confermare tutti i parametri finanziari e reddituali cogliendo il corretto compromesso tra gli aspetti puramente economici, finanziari e di equity non è stato affatto scontato” commenta l’Ing. Fabio Maccari, Amministratore Delegato di Salov. “Abbiamo dato prova di essere reattivi nel gestire i vari mercati mantenendo elevato il nostro livello di competitività. Indubbiamente, gli investimenti industriali e le attività commerciali e di marketing messe a terra negli ultimi anni ci hanno ripagato, consentendoci di crescere sia in Italia che all’estero e di non subire passivamente la forte volatilità dei mercati”.

La crescita in Italia e nei mercati esteri
In Italia, Salov si conferma in crescita, con i marchi Filippo Berio, premiato recentemente agli Olive Oil Awards, e Sagra che, complessivamente, portano le quote di mercato a volume detenute dal Gruppo al 3,4% nella categoria olio di oliva e al 6,2% negli oli di semi. Per quanto riguarda la presenza di Salov sui mercati esteri, spicca il cambio di paradigma nelle attività commerciali in Belgio, dove il presidio del Gruppo è diventato diretto tramite una propria risorsa resident che si interfaccia direttamente con i retailer locali. Di assoluto rilievo sono anche le performance fatte registrare da Salov in Brasile, con la filiale di São Paulo che, a soli tre anni dalla costituzione, ha migliorato sensibilmente la distribuzione del prodotto e ha più che raddoppiato il suo giro d’affari. Peraltro, la crescita di Salov nel corso del 2022 è testimoniata anche dalle nuove assunzioni di personale: 8 in Italia e 3 nelle filiali estere che sottolineano ancora una volta l’attenzione alle persone e all’organizzazione aziendale del prossimo futuro nonostante la complessa congiuntura economica e di mercato. Ne è una dimostrazione il progetto Talent Garden, iniziativa che ha visto coinvolti per circa sei mesi 25 giovani in attività di formazione finalizzate a individuare punti di forza e aree di miglioramento, creando supporto a percorsi di crescita individuale e di sviluppo professionale.

Investimenti
Nel 2022 Salov ha proseguito la politica di costanti investimenti sia industriali, indirizzati a incrementare l’efficienza delle linee di produzione e degli stoccaggi, sia di digitalizzazione, ambito nel quale il percorso aziendale è giunto ad un livello di avanzamento molto elevato. Nella seconda metà dello scorso anno, inoltre, il Gruppo ha partecipato a diversi bandi nell’ambito del PNRR con l’obiettivo di potenziare e anticipare i progetti già previsti tra cui l’incremento delle capacità di stoccaggio dell’olio extra vergine e l’adeguamento dell’area ecologica per facilitare le attività di gestione, separazione e stoccaggio dei rifiuti aziendali. In totale, tra interventi implementati e investimenti programmati, l’impegno finanziario dell’Azienda si colloca nell’ordine dei 20 milioni di euro.

Sostenibilità
Nel corso dell’esercizio 2022, Salov ha concretizzato il proprio percorso sostenibile, iniziato alcuni anni fa, in un Piano di Sostenibilità finalizzato a individuare i pillar e le macro-azioni da sviluppare nel breve e medio periodo per potenziare il proprio sviluppo in questo ambito. Dopo una valutazione e un benchmark di settore e dei competitor, è stata realizzata un’analisi dello status aziendale e sono state identificate le aree in cui Salov si distingue e quelle da implementare ulteriormente. Il Piano di Sostenibilità prevede 41 progetti in molti ambiti e reparti aziendali. Il 2022 inoltre, sarà rendicontato da Salov con il suo secondo Bilancio di Sostenibilità, che uscirà a settembre 2023.

Nova Coop, bilancio 2022 col segno più (6,8 milioni di euro)

Il bilancio 2022 di Nova Coop presenta un valore della produzione che si attesta a 1,159 miliardi di euro e un utile netto di 7,277 milioni di euro. Il patrimonio netto finale ammonta a 822 milioni di euro, con un incremento rispetto alla gestione precedente di 6,8 milioni di euro. Il ritorno alle abitudini di acquisto del passato e la ripresa graduale dei servizi di ristorazione ha portato a osservare nell’anno una forte crescita degli scontrini battuti (+6,09%) a rete assoluta e una flessione della spesa media effettuata sia per la rete ipermercati (- 5,21%), sia per quella supermercati (-1,88%). Il canale e-commerce www.coopshop.it ha contribuito ai risultati di bilancio con vendite lorde per oltre 12 milioni di euro e raggiunto nuove aree di copertura, fino a servire 400 comuni piemontesi (+100 rispetto al 2021), con la consegna della spesa a casa nelle province piemontesi di Torino, Asti, Alessandria, Biella, Cuneo, Novara e Vercelli, l’apertura di un nuovo Coop Drive per il ritiro della spesa con la macchina presso l’Ipercoop di Casale Monferrato e l’installazione di nuovi Coop Locker presso gli Ipercoop di Ciriè, Chieri, Pinerolo, il superstore di Alessandria e il supermercato Coop di Torino – Corso Belgio. Le quattro stazioni di carburante a marchio Enercoop hanno prodotto un fatturato di 114 milioni di euro.

Il bilancio consolidato 2022 del Gruppo Nova Coop registra un valore complessivo della produzione consolidata di 2,802 miliardi di euro e un utile netto consolidato pari a 7,277 milioni di euro. Meritevole di menzione è il risultato raggiunto nel 2022 da Nova Aeg, la società di vendita di luce e gas del Gruppo Nova Coop, che nel contesto di un mercato dell’energia caratterizzato da estrema volatilità, ha registrato un forte aumento di fatturato a 1,687 miliardi di euro sostenuto anche da un incremento dei volumi venduti, che hanno superato i 6 TWh (+16% rispetto al 2021), permettendo alla compagnia di registrare un utile netto di 5,2 milioni di euro. Nel corso della gestione sono state superate le 40 mila forniture dirette a clienti domestici con i marchi EnerCasa Coop ed EnerWeb Coop previste dal piano pluriennale. Il rispetto rigoroso dei termini d’offerta dei contratti di fornitura a prezzo fisso sottoscritti prima dell’aumento dei costi dell’energia ha consentito di garantire ai clienti domestici Soci Coop un risparmio stimabile in 8 milioni di euro rispetto ai prezzi di mercato, risparmio di cui ha beneficiato anche Nova Coop per i consumi di energia elettrica e gas naturale relativi alla propria rete di vendita, per un valore pari a 28 milioni di euro.

Nell’ambito dell’esercizio 2022, la Cooperativa ha proseguito il percorso per mantenere un’alta capacità di presidio del mercato piemontese, rafforzare l’attitudine a offrire servizi sempre più qualificanti e difendere il potere di acquisto di Soci e clienti assorbendo gran parte dei rincari di listino dovuti al crescente fenomeno inflattivo – cresciuti nella media dell’anno di oltre 7 punti percentuali e assorbiti per circa il 4% – che ha determinato un incremento dei costi di funzionamento e l’aumento di quelli di produzione. I risparmi di cui hanno potuto usufruire i Soci Coop ammontano a oltre 96 milioni di euro, erogati attraverso promozioni mirate, offerte dedicate e punti catalogo. I 4.616 dipendenti di Nova Coop e i loro familiari hanno potuto beneficiare invece di misure previste dal piano di welfare aziendale per un importo pari a 1,4 milioni di euro.

In un’ottica di valore per il territorio, è stata rinnovata per il terzo anno l’iniziativa “Prodotti in Piemonte” dedicata ai fornitori regionali per favorire il consumo di qualità e il sostegno alle filiere dell’economia locale; l’iniziativa nazionale “Coop per la Scuola” ha coinvolto 3235 istituti piemontesi di ogni ordine e grado ai quali sono stati corrisposti 6.757 premi, per un valore complessivo superiore ai 630 mila euro mentre più di 14 mila studenti hanno preso parte alle iniziative organizzate per le scuole; il progetto “Buon Fine” ha permesso di recuperare prodotti non più vendibili ma ancora consumabili pari a circa 1.000 tonnellate, per un corrispettivo di valore di circa 6,9 milioni di euro, destinati ad associazioni del territorio per la preparazione di pasti presso le mense sociali o altre azioni di contrasto alla povertà alimentare.

L’ammodernamento ed efficientamento dei negozi è proseguito con un investimento complessivo di poco superiore a 6 milioni di euro. Gli interventi principali hanno riguardato la ristrutturazione con la trasformazione in Superstore dei punti vendita di Luino (Va) e Intra Verbania (Vco) e l’apertura del Drive di Casale Monferrato. A fine anno erano 86.425 i soci prestatori della Cooperativa (+0,47% rispetto al 2021), con un’incidenza sul totale della base sociale del 14,42%. L’indice del rapporto tra prestito raccolto e patrimonio netto della cooperativa è di 0,89, un dato nettamente migliore rispetto alla media nazionale delle cooperative di consumo che, alla fine del 2022, era di 1,37.

«Il 2022 è stato un anno complicato dai fenomeni inflattivi che hanno condizionato in maniera rilevante la gestione di tutto il settore della grande distribuzione. Nova Coop ha reagito in maniera determinata alle nuove sfide, intraprendendo azioni per tutelare il potere di acquisto dei Soci e mantenere una marginalità adeguata. Questo bilancio presenta una Cooperativa in salute, capace di presidiare il mercato piemontese e introdurre elementi di innovazione nella politica commerciale; un’impresa che realizza un altro passo nel percorso di consolidamento e miglioramento dei propri indicatori economici e che, grazie alla sua capacità di generare ricchezza nelle diverse gestioni, ha scelto di iscrivere a bilancio il proprio portafoglio finanziario a valore di mercato, anziché a quello di carico come un decreto consentiva, per allineare a valori più reali e trasparenti la sua consistenza nell’ambito delle politiche di bilancio della Cooperativa» ha commentato Ernesto Dalle Rive, il Presidente di Nova Coop.

Consorzio Prosciutto Toscano DOP, il 2022 ha visto crescita di produzione e fatturato

Per il comparto del Prosciutto Toscano DOP, che raggruppa 21 aziende con circa 4.000 addetti tra lavoratori diretti e legati all’indotto, il 2022 si conferma un anno di stabilità.  Secondo i dati forniti dall’ente di certificazione IFCQ, l’anno scorso i prosciutti avviati alla produzione sono stati 337.295, +18,45 % rispetto all’anno precedente, per un volume di 4.722.130 Kg, una crescita supportata anche dall’ingresso di un nuovo player nel consorzio e in vista di nuove prospettive per l’export. Il valore alla produzione è di oltre 47 milioni di euro mentre il fatturato al consumo, considerando il prodotto etichettato, sfiora i 75 milioni di euro.

GDO e cash & carry si confermano il principale canale di distribuzione del Prosciutto Toscano DOP: 4 Prosciutti Toscani DOP su 5, circa l’80% del totale, vengono commercializzati in questo segmento. Horeca e piccoli dettaglianti rappresentano invece il restante 20%. Guardando alla produzione delle vaschette di Prosciutto Toscano DOP nel 2022 sono state circa 3.350.000, in flessione del 4,8% rispetto all’anno precedente, un dato però influenzato dalla maggiore produzione realizzata nel 2021 legata ad una attività di supporto agli indigenti organizzata dal MASAF, che aveva portato ad un aumento di produzione delle vaschette. Il segmento del pre-affettato, nel 2022, mantiene quindi buoni livelli anche senza l’attività relativa ai contributi statali.

Le vaschette rappresentano circa il 25% delle vendite a volume di Prosciutto Toscano DOP, una referenza che continua ad essere apprezzata perché favorisce il consumo immediato e quello fuori casa, azzera inoltre gli sprechi ed è garanzia di sicurezza alimentare. Grazie alle grammature ridotte la vaschetta è perfetta anche per le famiglie mononucleari e velocizza l’acquisto all’interno del punto vendita permettendo di apprezzare sempre le qualità organolettiche del prodotto.

Sui mercati esteri, il Prosciutto Toscano DOP nel 2022 mantiene stabile la quota export che incide per il 15% del fatturato al consumo del comparto. A livello geografico, le vendite di Prosciutto Toscano DOP sono destinate al 70% area UE e 30% area extra UE. I principali partner commerciali europei si confermano la Germania e i Paesi del Nord Europa. Per quanto riguarda l’area extra UE, a parte Stati Uniti e Canada che mantengono buone performance, i Paesi dove il Prosciutto Toscano DOP riscuote il maggiore successo sono Regno Unito, Giappone, Australia e Nuova Zelanda.

Come spiega Fabio Viani, Presidente del Consorzio del Prosciutto Toscano DOP, «il 2022 è stato un anno di crescita per la produzione del Prosciutto Toscano DOP, sostenuta dall’ingresso di una nuova realtà nel Consorzio e dalla prospettiva di estendere le opportunità per l’export. Tra le sfide per il 2023 ci sarà quello di fronteggiare l’aumento delle materie prime, un fenomeno iniziato già nel 2022, con conseguente impatto significativo sulla marginalità delle aziende. I Paesi Europei si confermano i principali importatori ma particolarmente positivo continua a rilevarsi l’interesse del mercato nordamericano. Proprio in prospettiva di continuare a puntare su questo territorio, a fine giugno il Consorzio parteciperà al Summer Fancy Food Show di New York, ultimo appuntamento del progetto Europeo “Cut & Share”, realizzato insieme al Consorzio Tutela Pecorino Toscano DOP con la partecipazione a fiere b2b di settore e attività di promozione in store”.

MD, +11% dei ricavi, fatturato a quasi 3,4 miliardi di euro

MD ha chiuso il 2022 con ricavi in crescita dell’11% superando i 3,4 miliardi di euro di fatturato. Sale il patrimonio netto a 513 milioni di euro (+10,40% rispetto al 2021) mentre l’EBITDA Margin normalizzato, si attesta a 202,17 milioni di euro (6,07%) e l’utile netto tocca i 72,4 milioni di euro (2,7%). Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio sulla Gdo italiana e internazionale realizzato dall’Area Studi Mediobanca, MD si conferma campione di crescita nel settore tra il 2017 e il 2021 grazie a un incremento medio annuo quasi a doppia cifra: +9,7%.

“Questi risultati sono il frutto del grande impegno di tutta la squadra di lavoro che ringrazio” commenta Patrizio Podini, Presidente di MD. “Il difficile periodo che stiamo attraversando ci impone scelte ponderate e volte alla creazione di maggiori opportunità per tutti. Vogliamo contribuire attivamente alla costruzione di un futuro migliore mettendo al centro della nostra visione imprenditoriale i clienti, i collaboratori, i fornitori e l’ambiente circostante. Vogliamo rimanere coerenti con i nostri ideali e con la nostra vocazione originaria, continuando a proporci come punto di riferimento di qualità e di convenienza a tutela del potere d’acquisto degli italiani”.

Nonostante il 2022 sia stato caratterizzato da un forte incremento dei costi energetici e delle materie prime, MD ha contenuto i rincari assorbendone una parte a beneficio dei propri clienti. Gli investimenti nell’ultimo anno hanno sfiorato i 200 milioni di euro (197). Per supportare la crescita prevista nei prossimi anni, MD potrà contare sulla piena operatività del polo logistico di Cortenuova (Bg) e sulla realizzazione di un silos automatizzato presso la sede di Gricignano di Aversa (Ce) in grado di stoccare circa 15.000 posti pallet, pienamente funzionante dallo scorso marzo. Un investimento di 15 milioni di euro. Gli investimenti fatti hanno portato alla creazione di nuovi posti di lavoro: nel 2022 ci sono state 1.352 nuove assunzioni che hanno portato il numero dei collaboratori a 8.517 unità. Per il 2023 è previsto un importante piano di formazione professionale.

Per rafforzare la propria presenza sul mercato e proseguire nel percorso intrapreso, MD prevede nel 2023 investimenti per oltre 170 milioni di euro destinati all’apertura di 38 nuovi negozi, di cui 28 diretti e 10 in affiliazione, oltre al proseguimento del piano di ammodernamento della rete e della formazione del proprio personale di punto vendita per offrire un servizio sempre più qualificato.

“Pubblicheremo nella seconda metà dell’anno il nostro primo bilancio sulla sostenibilità, con il claim La buona spesa non solo a parole. Questo primo bilancio rappresenterà il mezzo per diffondere una sensibilità ed un impegno alla sostenibilità che MD sta già implementando in tutti i suoi processi aziendali e per condividere con i suoi stakeholder i progetti e le iniziative introdotte negli ultimi anni e gli obiettivi futuri” ha concluso la Vice Presidente Maria Luisa Podini.

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