CLOSE
Home Tags Bilanci

Tag: Bilanci

Cresce il fatturato di IDB Group che punta a 75 milioni di ricavi nel 2025

A Rovigo, nel polo produttivo di panettoni e lievitati per le feste di IDB Group – Industria Dolciaria Borsari, il fatturato si conferma in crescita. La realtà, guidata dalla Famiglia Muzzi dal 2000, è in continua espansione come dimostrano i numeri: sette marchi di proprietà (l’ultima acquisizione è stata La Torinese nel 2018), 5 pasticcerie (una a Milano, una in Umbria e tre in Veneto, di cui una aperta a marzo di quest’anno in provincia di Verona), oltre 21 milioni di lievitati venduti nel 2022 e un fatturato complessivo che sfiora i 67 milioni di euro (di cui 8 derivanti dai profitti delle pasticcerie).

“I ricavi 2022 hanno registrato un +6,8%: l’incremento, dettato anche dalla spinta inflazionistica, ha bilanciato la leggera flessione delle vendite a volume che ha accompagnato l’intero comparto dei dolci delle ricorrenze” commenta Andrea Muzzi, Amministratore Delegato di IDB Group. “Oggi, il nostro obiettivo per il 2023 è di incrementare il fatturato di un 5%, per poi raggiungere 75 milioni entro i prossimi tre anni”.

È una prospettiva di crescita ambiziosa quella di IDB Group che oggi produce e distribuisce panettoni, pandori, colombe e altre specialità, presidiando in particolare il canale della Grande distribuzione col marchio milanese Giovanni Cova & C. e quello retail con Muzzi, il brand di famiglia. I piani di sviluppo proseguono nel segno della continuità con quanto fatto fino ad ora: preparazioni che rispettano le ricette tradizionali dell’arte pasticcera, incarti pregiati fatti a mano e utilizzo di ingredienti di qualità, come i Pistacchi verdi di Bronte DOP e le nocciole del Piemonte IGP o di materie prime con certificazioni di sostenibilità come il cioccolato di Fairtrade Cocoa Programme o di Rainforest Alliance.

Positivi e incoraggianti anche i dati sul fronte estero. Seppur tradizionalmente concentrato sulle vendite in Italia, IDB Group prosegue il percorso di internazionalizzazione puntando specialmente sui brand Tommaso Muzzi e Breramilano 1930 (corrispettivo, all’estero, del brand Giovanni Cova & C. impiegato unicamente nel mercato italiano). “L’export genera quasi il 20% del fatturato complessivo e trova negli States e in Europa i mercati più profittevoli. Quest’anno il fatturato estero è cresciuto del 7,6%, complice anche l’ingresso in nuovi mercati, specialmente nel Sud-est asiatico. Nel futuro puntiamo a crescere in paesi con forte presenza di cultura latina e a ottenere un maggiore presidio in mercati che oggi sono serviti marginalmente, come Sudafrica e Giappone” conclude Muzzi.

MARR, ricavi in crescita nel primo semestre ’23 (oltre 1 miliardo di euro)

Il Consiglio di Amministrazione di MARR S.p.A., società che opera nella commercializzazione e distribuzione al foodservice di prodotti alimentari e non-food, ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023.

I primi sei mesi del 2023 si chiudono con ricavi totali consolidati a oltre 1 miliardo di euro, pari a 1.003,2 milioni di Euro, in crescita rispetto agli 874,3 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Confermato il miglioramento della redditività operativa con il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato del primo semestre 2023 pari a 53,4 milioni di Euro rispetto ai 35,0 milioni del 2022 e ai 56,3 milioni ante pandemia del 2019. L’EBIT di periodo è di 34,7 milioni di euro e si confronta con i 18,3 milioni del primo semestre 2022 (42,0 milioni di euro nel 1 semestre 2019). Alla fine dei primi sei mesi del 2023 l’Utile netto, che risente di maggiori oneri finanziari netti per effetto dell’aumento del costo del denaro a partire dalla seconda metà del 2022, si attesta a 18,7 milioni di euro e si confronta con i 10,5 milioni del primo semestre 2022. Il Capitale Circolante Netto Commerciale al 30 giugno 2023 è pari a 198,6 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 233,5 milioni del 31 marzo 2023 e ai 211,5 milioni della fine del primo semestre 2022.

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2023 è di 250,1 milioni di Euro e si confronta con i 270,6 milioni del 31 marzo 2023 e i 228,7 milioni della fine del primo semestre 2022. Si osserva che nel periodo 1 luglio 2022 – 30 giugno 2023 sono stati effettuati investimenti per 22,9 milioni di Euro, di cui 14,8 milioni relativi alla costruzione di una nuova filiale in Lombardia la cui attivazione è prevista nella prima metà del 2024. Al netto degli effetti dell’applicazione del principio contabile IFRS 16 la Posizione Finanziaria Netta (PFN) alla fine del primo semestre 2023 è di 172,4 milioni di Euro e si confronta con 192,3 milioni del 31 marzo 2023 e i 147,2 milioni della fine del primo semestre 2022. Il Patrimonio Netto consolidato al 30 giugno 2023 è pari a 332,2 milioni di Euro (327,0 milioni alla fine del primo semestre 2022) ed include una Riserva sovraprezzo azioni per 7,3 milioni di Euro relativa all’acquisto, a partire dalla fine di maggio 2022, di 609.210 azioni proprie ad un prezzo medio di 12,45 Euro e pari allo 0,92% del Capitale Sociale.

Le vendite del Gruppo MARR nei primi sei mesi del 2023 hanno raggiunto i 986,2 milioni di euro e si confrontano con gli 860,2 milioni del pari periodo 2022 e i 779,7 milioni di quello ante pandemia del 2019. L’andamento delle vendite del primo semestre 2023 ha risentito anche delle dinamiche inflative nel settore del foodservice che si sono manifestate in modo più accentuato a partire dal secondo trimestre 2022 e si sono progressivamente attenuate nel secondo trimestre 2023. L’incremento dei prezzi di vendita nel corso dei primi sei mesi 2023 è stato inoltre mitigato da fenomeni di trading down che, seppur con modalità diverse, si sono evidenziati in tutti i segmenti di clientela. Le vendite ai clienti della Ristorazione (categorie dello Street Market e National Account) del primo semestre 2023 sono pari a 883,4 milioni di Euro e nel confronto con i 734,1 milioni del 2022 (+20,3%) beneficiano per circa 7,5 milioni, di cui 2,4 milioni relativi al primo trimestre 2023, del contributo della società Frigor Carni S.r.l., consolidata dal 1 aprile 2022.

In base alle rilevazioni dell’Ufficio Studi di Confcommercio (Congiuntura n. 7, luglio 2023) i consumi a quantità, esclusa quindi la componente inflativa, della voce “Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa” in Italia sono cresciuti rispetto al pari periodo 2022 rispettivamente del +18,9% nei primi tre mesi del 2023 e del +2,5% nel secondo trimestre 2023. Giova ricordare che la diversa dinamica nel primo e secondo trimestre 2023 è da correlare al fatto che la prima parte del primo trimestre 2022 aveva risentito degli effetti della pandemia. Le vendite ai clienti della categoria dei “Wholesale” (per la quasi totalità di prodotto ittico congelato a grossisti) nel primo semestre 2023 sono pari a 102,7 milioni di Euro e nel confronto con i 126,1 milioni del pari periodo 2022 hanno risentito di quella temporanea indisponibilità di prodotto ittico di cattura che ha caratterizzato la seconda parte dell’esercizio 2022 e anche la prima metà del 2023.

L’andamento delle vendite ai clienti della Ristorazione nel mese di luglio è coerente con gli obiettivi di crescita per l’esercizio 2023 confermando il progressivo recupero di marginalità già evidenziatosi anche nel corso del primo semestre 2023. I risultati di luglio sono stati conseguiti in un contesto di consumi alimentari fuori casa che continua a beneficiare del positivo contributo del turismo straniero, in particolare nelle grandi città. L’intera organizzazione si conferma focalizzata su attività per il recupero di redditività operativa, che si prevede, anche sulla base dell’andamento dei primi sette mesi, possano consentire di riapprossimarsi già nell’esercizio in corso ai livelli in valore assoluto di margine operativo lordo ante pandemia. Rimane inoltre forte l’attenzione al controllo dei livelli di assorbimento di capitale circolante commerciale al fine di attenuare il costo per il suo finanziamento.

Decimo bilancio di sostenibilità per Selex, un asset chiave nelle strategie del Gruppo

Il Bilancio di Sostenibilità, pubblicato da Selex e giunto alla sua decima edizione, rappresenta un ulteriore passo avanti che evidenzia come il Gruppo abbia raggiunto una piena maturità in quest’ambito.

“Da molti anni lavoriamo affinché la sostenibilità economica sia sempre più integrata alla sostenibilità ambientale e sociale delle nostre aziende” ha affermato Maniele Tasca, Direttore Generale Gruppo Selex. “Gli imprenditori sono naturalmente orientati a dare grande importanza ai territori in cui operano e su questa base stiamo costruendo, attraverso processi sempre più strutturati, gli obiettivi di costante e ambizioso miglioramento di tutte le dimensioni della sostenibilità”.

L’ultimo Bilancio di Sostenibilità mira a raccontare gli impatti generati dalla Centrale Selex e dalle sue 18 imprese socie, tenendo in considerazione l’ambiente, le persone tra cui dipendenti, fornitori, clienti e comunità locale. Nel 2022 Gruppo Selex ha investito risorse per un valore totale di oltre 7 milioni di euro in attività sociali, sportive e culturali a sostegno del territorio e a supporto del Terzo Settore. Tra i progetti di valore, “Tutti per l’Ucraina” che ha permesso di devolvere a Medici senza Frontiere un valore complessivo pari oltre 730.000 euro e che grazie a un ulteriore sviluppo a livello locale ha ottenuto ben 1 milione e 200 mila euro di donazioni. Sempre in ottica di sostegno alle tante emergenze umanitarie e ambientali, Il Gruppo è sceso in campo anche con la campagna “Tutti per l’Emilia-Romagna” che ha raccolto oltre 500.000 euro a favore delle comunità colpite dall’alluvione. Inoltre, il progetto, grazie al sostegno di iniziative regionali promosse da alcuni soci, è arrivato così ad oltrepassare complessivamente la somma di 1 milione e 300 mila euro di donazioni.

Selex è in prima linea anche nella lotta allo spreco alimentare: grazie alla collaborazione con partner del Terzo Settore su numerose iniziative, anche digitali, per il recupero delle eccedenze alimentari, il Gruppo ha potuto salvare e donare oltre 2 milioni di kg di prodotti, compreso il fresco non venduto. Un incremento del +20% rispetto al 2021. Ottimi risultati anche nella conversione a packaging sostenibili. Quasi l’80% delle confezioni sono state modificate riducendo l’impatto sull’ambiente e favorendo l’impiego di materiali di riciclo. La MDD vanta il 95% di fornitori di origine italiana e nell’ultimo anno sono aumentati del 93% i partner con certificazione d’origine. Come ulteriore testimonianza di trasparenza e impegno concreto verso i propri clienti, il Gruppo Selex ha sottoscritto la “Carta dei Valori”: un programma certificato da un ente terzo che attesta gli impegni e gli obiettivi di sostenibilità assunti da Selex per la MDD. Infine, rispetto all’anno passato, Selex ha registrato un + 20% di emissioni eluse grazie all’installazione di impianti fotovoltaici. L’apporto di fonti di energia rinnovabile ha consentito la produzione oltre 18.000.000 kWh di energia “pulita” evitando l’emissione in atmosfera di oltre 5.800 tonnellate di Co2. A questo si aggiunge il risparmio registrato da parte della Centrale Selex grazie alla scelta, ormai per il terzo anno consecutivo, di acquistare esclusivamente energia verde certificata tramite Garanzia di Origine.

“Il decimo Bilancio di Sostenibilità rappresenta per noi un traguardo importante, di crescente consapevolezza rispetto ai temi della Responsabilità Sociale d’Impresa” aggiunge Alessandro Revello, Presidente di Gruppo Selex. “A guidarci è proprio il senso di responsabilità che sentiamo verso i nostri clienti che ogni giorno, in tutt’Italia, ci accordano la loro fiducia. È per loro che, in un‘ottica di sostenibilità economica e sociale e con l’obiettivo di proteggere il potere d’acquisto dei consumatori dalla spinta inflattiva, abbiamo lanciato Spesa Difesa. La campagna ha permesso alle famiglie italiane di riuscire a risparmiare oltre 22 milioni di euro sui prodotti a marchio Selex. Per noi un motivo di soddisfazione e orgoglio che ci spinge quotidianamente a supportare tanti progetti che creano valore condiviso sul territorio a supporto della collettività”.

Fatturato in crescita per MD (3,4 miliardi), presto anche bilancio di sostenibilità

MD ha chiuso il 2022 con ricavi in crescita dell’11% superando i 3,4 miliardi di euro di fatturato. Sale il patrimonio netto a 513 milioni di euro (+10,40% rispetto al 2021) mentre l’EBITDA Margin normalizzato, si attesta a 202,17 milioni di euro (6,07%) e l’utile netto tocca i 72,4 milioni di euro (2,7%). Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio sulla GDO italiana e internazionale realizzato dall’Area Studi Mediobanca, MD si conferma campione di crescita nel settore tra il 2017 e il 2021 grazie a un incremento medio annuo quasi a doppia cifra: +9,7%.

“Questi risultati sono il frutto del grande impegno di tutta la squadra di lavoro che ringrazio. Il difficile periodo che stiamo attraversando ci impone, ancora di più, scelte ponderate e volte alla creazione di maggiori opportunità per tutti” commenta Patrizio Podini, Presidente di MD. “Vogliamo contribuire attivamente insieme a tutta la squadra MD, alla costruzione di un futuro migliore mettendo al centro della nostra visione imprenditoriale i clienti, i collaboratori, i fornitori e l’ambiente circostante. Qualità, prossimità e servizio al cliente, sono i valori sui quali ci vogliamo concentrare. Vogliamo rimanere coerenti con i nostri ideali e con la nostra vocazione originaria, continuando a proporci come punto di riferimento di qualità e di convenienza a tutela del potere d’acquisto degli italiani”.

Investiti 200 milioni per rafforzare la rete di vendita
Nonostante il 2022 sia stato caratterizzato da un forte incremento dei costi energetici e delle materie prime, MD ha contenuto i rincari assorbendone una parte a beneficio dei propri clienti. Gli investimenti nell’ultimo anno hanno sfiorato i 200 milioni di euro (197). Per supportare la crescita prevista nei prossimi anni, MD potrà contare sulla piena operatività del polo logistico di Cortenuova (BG), e sulla realizzazione di un silos automatizzato presso la sede di Gricignano di Aversa (CE), in grado di stoccare circa 15.000 posti pallet pienamente funzionante dallo scorso marzo. Un investimento di 15 milioni di euro.

L’occupazione
Gli investimenti fatti hanno portato alla creazione di nuovi posti di lavoro: nel 2022 ci sono state 1.352 nuove assunzioni che hanno portato il numero dei collaboratori a 8.517 unità. Per il 2023 è previsto un importante piano di formazione professionale.

I progetti per il 2023
Per rafforzare la propria presenza sul mercato e proseguire nel percorso intrapreso, MD prevede nel 2023 investimenti per oltre 170 milioni di euro destinati all’apertura di 38 nuovi negozi, di cui 17 diretti e 10 in affiliazione, oltre al proseguimento del piano di ammodernamento della rete e della formazione del proprio personale di punto vendita per offrire un servizio sempre più qualificato.

“Nella seconda metà dell’anno pubblicheremo il nostro primo bilancio sulla sostenibilità, con il claim “La buona spesa non solo a parole”. Questo primo bilancio rappresenterà il mezzo per diffondere una sensibilità ed un impegno alla sostenibilità che MD sta già implementando in tutti i suoi processi aziendali e per condividere con i suoi stakeholder i progetti e le iniziative introdotte negli ultimi anni e gli obiettivi futuri” ha aggiunto la Vice Presidente Maria Luisa Podini.

I buoni risultati conseguiti da MD si riflettono su quelli della holding Lillo SpA, di cui la catena MD è il principale asset affiancato dalla seconda attività industriale del Gruppo, Dedagroup, che nel 2022 ha registrato una crescita del 9,25% superando i 317 milioni di fatturato con la marginalità operativa lorda che supera i 36 milioni di euro. Lillo SpA dunque archivia il 2022 con ricavi a quota 3,7 miliardi di euro e una marginalità lorda che si attesta a 202,17 milioni di euro, confermandosi anche con questo esercizio tra i principali Gruppi italiani.

“In esecuzione del progetto pluriennale di riassetto partecipativo nella Holding, l’assemblea degli azionisti ha approvato all’unanimità l’adozione di un nuovo statuto sociale, finalizzato a rafforzare la guida della famiglia al vertice del Gruppo. Questa scelta di responsabilità risponde alla precisa volontà di garantire il futuro degli oltre 11.000 dipendenti oggi in forza al gruppo e alle loro famiglie, con una precisa scelta valoriale, preparando già oggi i giovani ad una successione ordinata e saldamente ancorata ai valori ed ai principi di uguaglianza, equità, onestà e responsabilità sociale che da sempre la nostra famiglia ha considerato come veri driver delle proprie iniziative imprenditoriali. Pertanto, mio fratello Marco ed io, abbiamo trasferito la nuda proprietà di una quota pari al 72% del capitale sociale in misura paritaria ai discendenti in linea diretta dei nostri due rami familiari, rappresentanti della quarta generazione della famiglia, pur rimanendo, senza alcuna variazione, a nostro favore i diritti amministrativi. In tale occasione tutti noi azionisti, abbiamo fortemente voluto, in segno di tributo e riconoscenza, nominare nostro padre e nonno Cav. Patrizio Podini quale Presidente Onorario a vita della capogruppo Lillo Spa” conclude Maria Luisa Podini.

Conad, Francesco Avanzini alla guida del Gruppo

I dati del Sistema Conad evidenziano una solida crescita che consente di confermarsi leader della Gdo italiana con una quota del 14,96%. Il fatturato della rete Conad è arrivato a 18,49 miliardi di euro, in aumento dell’8,7% rispetto all’anno precedente, continuando una crescita iniziata 16 anni fa. Il patrimonio netto è salito a 3,25 miliardi di euro (+5% sul 2021), mentre la marca del distributore è salita al 32,2% (+1,2 punti percentuali sull’anno precedente) nel canale ‘super’ (Fonte Circana), circa 10 punti al di sopra della media del mercato italiano.

Prosegue il piano di investimenti triennale 2022/2024 da 2,08 miliardi di euro per gli interventi di modernizzazione della rete di vendita e per i progetti di digitalizzazione, mentre è già in preparazione il nuovo piano triennale di investimenti 2025/2027. La rete Conad mette oggi a disposizione dei consumatori 3.328 punti vendita, con 74.432 i collaboratori, di cui oltre 66.000 collaboratori di rete. Completano la struttura del Sistema Conad 54 Centri Logistici. Conad comunica anche il riassetto organizzativo voluto dal nuovo Consiglio di Amministrazione, che prevede una governance dell’azienda semplificata: il Presidente Mauro Lusetti e il Direttore Generale Operativo Francesco Avanzini hanno assunto la guida dell’azienda, con una nuova definizione degli ambiti di attività. Sono stati confermati nei loro incarichi e nelle loro responsabilità i Direttori e i Dirigenti, con l’obiettivo di confermare più a lungo possibile il primato nella Gdo italiana conseguito dal 2019.

“Conad cresce e si conferma leader di mercato anche in un anno attraversato da eventi drammatici come la guerra in Ucraina, l’impennata dei costi dell’energia e la conseguente inflazione” ha dichiarato Mauro Lusetti, Presidente Conad. “Il sistema Conad è solido in ogni sua componente, come dimostrano i dati. L’impegno dei nostri Soci e delle Cooperative ha affermato un modello che meglio di altri è in grado di soddisfare le attese dei consumatori, anche in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo”.

“Negli ultimi anni la squadra di Direttori e Dirigenti del Consorzio ha contribuito all’affermazione del piano strategico pluriennale dell’insegna, fondato su quattro elementi: multicanalità, marche proprie, sostenibilità e digitalizzazione” ha aggiunto Francesco Avanzini, Direttore Generale Operativo di Conad. Nel 2022 abbiamo dato vita a un nuovo canale di prossimità urbana, TuDay Conad; ampliato la nostra offerta di prodotti a marchio del distributore, considerando sia l’innovazione di prodotto sia il rapporto con i prodotti dei territori dove operiamo; avviato decine di progetti di sostenibilità ambientale, economica e sociale con il programma “Sosteniamo il futuro”; creato l’app “Hey Conad”, un ecosistema digitale che ci consentirà di avviare un dialogo sempre più personalizzato con i nostri clienti. Infine stiamo allargando i nostri orizzonti, entrando in nuovi segmenti di offerta di servizi, forti della fiducia che 11,6 milioni di clienti ci danno ogni settimana entrando nei negozi con la nostra insegna”.

Fatturato in crescita per Apicoltura Piana (+11%)

Apicoltura Piana, azienda conosciuta e apprezzata per la lavorazione e il confezionamento dei prodotti dell’alveare e per l’allevamento ed esportazione di api regine, ha chiuso l’esercizio fiscale 2022 con 24 milioni di euro di fatturato, +11% rispetto all’anno precedente. Il bilancio evidenzia parametri positivi per i principali indicatori economici. L’Ebitda si attesta a 778 mila euro e l’utile netto a 431 mila euro, anche se entrambi i valori hanno in parte risentito dei maggiori costi sostenuti per l’acquisizione del nuovo stabilimento produttivo.

Da rilevare, inoltre, il miglioramento della Posizione Finanziaria Netta che scende al 2,78%, nonostante Apicoltura Piana abbia sostenuto i propri fornitori di miele, in un periodo caratterizzato da diverse criticità, anticipando loro liquidità per oltre 1 milione di euro. Il buon andamento di Piana è stato principalmente determinato dalle ottime performance dell’innovativa linea Squeeze che, grazie al pack in polietilene PET riciclato al 50%, è in grado di ridurre significativamente l’impatto sull’ecosistema, rispondendo così alla crescente domanda di prodotti salutari e sostenibili. Infine, per sostenere i piani di espansione per i prossimi anni, l’azienda ha già inserito nel proprio organico due nuove figure professionali.

“Siamo orgogliosi di festeggiare i 120 anni di attività aziendale con un fatturato in crescita e l’obiettivo di proseguire questo percorso di sviluppo” ha commentato Massimo Mengoli, Amministratore Delegato di Apicoltura Piana. Considerando il quadro generale, condizionato dalla carenza di materie prime e quindi da una contrazione delle marginalità, possiamo ritenerci soddisfatti dei buoni risultati ottenuti. Per il prossimo anno puntiamo a incrementare il trend di sviluppo, l’obiettivo è realizzare un’ulteriore crescita a valore di circa 6 punti percentuali e un consolidamento della redditività. Per centrare questi traguardi, continueremo a puntare sull’alta qualità dei nostri mieli che si unisce all’innovazione e alla sostenibilità ambientale”.

Crescita consolidata per Coal, il fatturato ’22 supera i 300 mln di euro

Nonostante le tante problematiche che hanno afflitto il 2022, su tutti il conflitto sul fronte ucraino, Coal, cooperativa marchigiana che opera nel mondo della distribuzione alimentare e impresa socia di Gruppo VéGé, ha registrato una discreta crescita di fatturato (+3,10%) che l’ha portata a superare la soglia dei 300 milioni di euro di vendite al lordo di sconti e premi e del ristorno mutualistico ai soci.

La costante crescita e i buoni risultati ottenuti negli ultimi anni sono riconducibili alla validità del modello imprenditoriale, basato su un sistema cooperativo solido e partecipativo, su una continuità e univocità di visione degli amministratori e sulla motivazione e capacità dei soci, tutti operanti nelle regioni del Centro Italia.

Il risultato operativo lordo della cooperativa nel 2022 è stato di 5,8 milioni di euro, mentre l’EBITDA supera gli 8 milioni di euro. L’utile netto è pari a 1,2 milioni di euro, interamente accantonato a riserva fatto salvo il 3% da destinare ai fondi mutualistici. Il patrimonio della cooperativa, anch’esso in significativo incremento, ha toccato i 68 milioni di euro. Tutto questo dopo aver liquidato ai propri Soci e affiliati premi per oltre 16 milioni di euro e ai propri soci un ristorno mutualistico di 3 milioni di euro. La posizione finanziaria netta della società permane in equilibrio nonostante i rilevantissimi investimenti operati, che negli ultimi anni hanno raggiunto la cifra di quasi 40 milioni di euro (considerando anche gli incrementi di partecipazioni societarie).

I dati dell’esercizio 2022 testimoniano una crescita che si consolida anno dopo anno e che conferma il successo del modello di sviluppo adottato da Coal, coerente con le esigenze aziendali e del territorio in cui opera. Con la sua rete di vendita, che conta oltre 300 punti vendita in 6 regioni e nella Repubblica di San Marino con i marchi Coal, Eccomi ed il Buongustaio nel 2022 il Gruppo ha espresso un fatturato alle casse di circa 450 milioni di euro.

Gruppo VéGé cresce ancora, fatturato del ’22 chiuso a 12,7 miliardi (+6,7%)

Gruppo VéGé chiude il bilancio 2022 in forte crescita, confermando il trend in atto da nove anni. Il Gruppo ha raggiunto una quota di mercato del 7,9% mentre il fatturato al consumo è salito da 11,95 a oltre 12,7 miliardi di € (+6,7% rispetto al 2021). Il risultato più importante, in linea con la mission di garantire sempre più convenienza nella qualità, è stato il risparmio reale trasferito ai propri clienti, che è stato di circa 677 milioni. Risparmio per gli italiani, ottenuto attraverso il Piano Promozionale Nazionale, composto da centinaia di prodotti scontati, ogni settimana dell’anno e applicato a tutta la rete sull’intero territorio italiano.

“Confermare ancora una volta il trend di crescita è motivo di grande soddisfazione, tanto più nel contesto di un 2022 che definire complesso è usare un eufemismo” commenta Giovanni Arena, Presidente di Gruppo VéGé. “Nonostante le pressioni a rivedere al rialzo i listini e la contrazione nei volumi di acquisto che ha interessato circa il 28% delle famiglie italiane, le nostre imprese hanno scelto responsabilmente di investire per attutire gli effetti della spirale inflattiva confermando, allo stesso tempo, gli interventi programmati di ammodernamento e potenziamento delle reti di vendita. Non solo, ma in futuro, accentueremo l’interesse verso il canale dei consumi fuori casa, oltre ad acquisizioni e ristrutturazione della rete di vendita esistente”.

Il focus sull’impegno di Gruppo VéGé nel contenere l’inflazione assicurando nel contempo ai clienti sia la convenienza sia un’esperienza d’acquisto sempre migliore e accessibile a tutti è ribadito da Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato di Gruppo VéGé: ”Il risultato più significativo, coerente con la mission di garantire sempre più convenienza nella qualità alle famiglie, è stato il risparmio reale trasferito ai nostri clienti, pari nel 2022 a 677 milioni di euro. Si tratta di un risparmio tangibile ottenuto attraverso il Piano Promozionale Nazionale, composto da centinaia di prodotti proposti a prezzi scontati ogni settimana dell’anno e applicato a tutta la rete sull’intero territorio nazionale.”

“I risultati raggiunti dal Gruppo sono notevoli, soprattutto tenendo conto del difficile contesto economico in cui ci siamo trovati tutti, dagli operatori del settore ai consumatori” aggiunge Edoardo Gamboni, Direttore Commerciale di Gruppo VéGé. “Il nostro rapporto con l’industria di marca è positivo, in quanto tutti i fornitori riconoscono alle imprese del nostro Gruppo, una lealtà commerciale encomiabile. Certo, non mancano a volte elementi dialettici, derivanti sostanzialmente dalla nostra richiesta ai fornitori di non esagerare con gli aumenti di listino che mettono in crisi innanzitutto la già esigua marginalità delle nostre imprese e poi, in seconda battuta, non contribuiscono al raffreddamento della dinamica inflativa, penalizzando i cittadini. Dal dialogo con i fornitori, ci attendiamo le migliori opportunità che possono presentarci, per ricominciare a crescere anche a volume e non solo a valore”.

Prospettive di crescita
Gruppo VéGé è determinato a proseguire nel proprio percorso di crescita lineare e organica secondo tre direttrici chiave. In primis, puntare all’aumento delle vendite, possibilmente per ogni unità di vendita, attuando politiche che attraggano la clientela e marchino la differenza rispetto ai punti vendita della concorrenza mediante tutta una serie di servizi nell’area convenience. Contemporaneamente Gruppo VéGé mira ad alimentare la crescita attraverso il lancio di punti di vendita intra impresa creati ex novo o con il restyling di supermercati, ipermercati, drugstore o superette esistenti, in modo da renderli più caldi, accoglienti e captive, con un focus particolare su freschi e freschissimi. L’obiettivo è fare delle insegne del Gruppo un riferimento eminente nella mappa mentale del cliente e nei processi decisionali finalizzati al soddisfacimento delle sue esigenze. La terza direttrice di crescita consiste nel far entrare nuove imprese all’interno della compagine del Gruppo e, allo stesso tempo, aiutare le imprese con dimensioni minori ad accorparsi e a sviluppare maggiori sinergie allo scopo di combattere il livello dei costi della supply chain.

Aicube 4.0 e le alleanze future
Nell’assemblea dei Soci svoltasi pochi giorni fa è stato fatto il punto anche sul destino dell’alleanza con Carrefour nella centrale d’acquisto Aicube 4.0. I vertici della Centrale hanno confermato la dismissione di Aicube 4.0, che cesserà formalmente di operare il prossimo 31 dicembre. Alle origini della decisione consensuale di non rinnovare ulteriormente l’accordo c’è la scelta di Carrefour France di creare una super centrale d’acquisto internazionale interna a Carrefour, con sede a Madrid e denominata Eureka: un progetto del tutto legittimo, ma che di fatto ha reso impraticabile la prosecuzione di una collaborazione che è stata mutualmente più che soddisfacente. Gruppo VéGé ha mantenuto il riserbo su eventuali trattative in corso per una nuova aggregazione, lasciando solo intendere che a breve ci saranno importanti novità in merito.

La crisi non scalfisce il bilancio di PAC 2000A Conad, sfiorati i 5 miliardi di euro

PAC 2000A Conad presenta i risultati dell’esercizio 2022, chiuso con un giro d’affari complessivo di 4.829 milioni di euro, in crescita dell’8,52% rispetto al 2021, un patrimonio netto di 918 milioni di euro e un utile netto di 37 milioni di euro. In un anno di grande complessità e incertezza, segnato dalla scia della crisi economica dovuta al perdurare della pandemia da Covid-19, ma anche dallo scoppio del conflitto in Ucraina che ha agito come detonatore della crisi energetica, del rialzo di prezzi e dell’inflazione, PAC 2000A ha registrato un miglioramento generale delle performance economiche. La rete di vendita, composta da 1.496 punti vendita e 93 concept store, ha raggiunto un fatturato di oltre 6.5 miliardi di euro, dai 6 miliardi dell’anno precedente, con una quota di mercato, nei territori in cui opera, del 20,29%, confermando la leadership dell’insegna in Umbria (32,65%), Lazio (29,85%) e Calabria (25,91%) e la seconda posizione in Sicilia (15,33%) e Campania (15%).

Al valore economico generato si somma quello sociale del Gruppo, che si manifesta attraverso l’occupazione di 27.007 addetti, in crescita del 5,8% rispetto al 2021, la collaborazione con 944 imprese fornitrici locali di beni e servizi, che genera un giro di affari di oltre 1,4 miliardi di euro nei territori in cui opera, il finanziamento, per oltre 1 milione di euro, di iniziative di carattere solidale e culturale che si vanno ad aggiungere al supporto alla nascita di Fondazione Conad ETS, ente no profit che raggruppa le iniziative per il terzo settore del Consorzio e delle Cooperative territoriali, che nel 2022 ha lanciato progetti per un valore complessivo di 1.5 milioni di euro insieme ad Unisona, all’Associazione Viva Vittoria OdV e a Croce Rossa Italiana.

“Nonostante il contesto macroeconomico ancora delicato, anche nel 2022 abbiamo raggiunto e superato i nostri obiettivi” dichiara Claudio Alibrandi, Presidente di PAC 2000A. “Per continuare a crescere e consolidare la nostra attività, ci impegniamo ad affrontare ogni giorno le sfide con grande determinazione e ad essere “Persone oltre le cose” in ogni scelta che prendiamo e gesto che facciamo. Essere impresa per la comunità significa svolgere azioni che vadano oltre i confini dei nostri supermercati, valorizzando le piccole imprese del territorio, tutelando l’ambiente e sostenendo la comunità”.

I risultati, ottenuti nell’anno del 50° anniversario dalla fondazione testimoniano la capacità del Gruppo di fronteggiare e superare anche le sfide più difficili. Il supporto della Cooperativa ai 1.083 Soci, che hanno continuato a riporre sempre grande fiducia nel Sistema di cui sono parte integrante, è stato particolarmente importante. Oltre, infatti, ai 210 mln di premialità, nel 2022, si sono aggiunti 25 mln di ristoro per le difficoltà affrontate a seguito del rincaro dell’energia e la decisione di destinare alla base sociale la quasi totalità dei profitti della Cooperativa, circa 90 milioni di euro, portando il valore complessivo restituito ai Soci a 325 mln di euro.

“Il 2022 per PAC 2000A ha rappresentato anche un nuovo traguardo nella crescita e nel fatturato, avvicinando di molto la soglia dei 5 miliardi di euro che rappresentano il nostro prossimo obiettivo” afferma Danilo Toppetti, Amministratore Delegato di PAC 2000A. “Formazione, innovazione e sperimentazione sono le direttrici che hanno ispirato il nostro lavoro e che continueranno a indirizzare il nostro futuro. Abbiamo definito e avviatoun piano di sviluppo con investimenti per oltre 457 milioni di euro con l’obiettivo di accrescere l’efficienza gestionale e dei servizi, la redditività, di rafforzare l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, sostenere la continua formazione dei Soci e dei collaboratori. Tutto questo con un unico obiettivo: continuare a crescere, rispondendo in maniera efficace e proattiva alle esigenze del mercato, reagendo ai cambiamenti e cogliendo le opportunità che si presenteranno”.

“In questi anni abbiamo compreso bene le sfide da affrontare e siamo riusciti a trovare soluzioni innovative per soddisfare le esigenze dei nostri clienti, mantenendo al contempo una solida base finanziaria e rimanendo competitivi in un mercato in continua evoluzione. Continuiamo a progettare nuovi approcci, come la revisione strategica degli assortimenti, per intercettare al meglio le esigenze del mercato, e l’avvio di un Ecosistema Omnicanale attraverso un’offerta distintiva di servizi per rafforzare la relazione con la nostra clientela. Inoltre siamo fortemente impegnati nella transizione energetica sia con la riqualificazione dei nostri punti vendita, attraverso accordi con operatori qualificati del settore, per supportare i Soci in tutte le fasi del processo, e con player di primaria importanza del mondo finanziario, per facilitarne l’accesso al credito, che dei centri logistici con ammodernamenti, innovazioni tecnologiche e processi di automazione. Queste azioni genereranno un importante ritorno sia in termini di risparmio sui costi energetici sia in termini ambientali, con un indotto e molte ricadute positive sul territorio” conclude Francesco Cicognola, Direttore Generale di PAC 2000A.

Selex, il bilancio del ’22 oltrepassa i 18 miliardi di euro (+7,7%)

Selex chiude il bilancio 2022 con tutti gli indicatori chiave in crescita, a partire dal fatturato al consumo complessivo che, con un +7,7% rispetto al 2021, raggiunge i 18,2 miliardi di euro. Con una presenza capillare grazie ai suoi 3.266 punti vendita (attivi al 31.05.2023) distribuiti in tutte le regioni d’Italia e una quota di mercato che si attesta al 14.8%, il Gruppo si conferma come secondo attore protagonista nel panorama della distribuzione moderna (fonte Circana: gennaio 2022 – canali I+S+St+D). Alla base dei risultati, un modello di business che si conferma efficace anche in periodi di grandi cambiamenti grazie al costante adattamento delle formule commerciali delle insegne del Gruppo ai territori in cui operano.

Anche nei primi 5 mesi del 2023, il fatturato del Gruppo Selex sta facendo registrare una crescita significativa: +13,7% (fonte Nielsen: progressivo 2023 – I+S). “Un bilancio decisamente positivo in un anno estremamente complesso. Un risultato non scontato, frutto della capacità di fare sistema e del lavoro sinergico di tutte le imprese del Gruppo” commenta Alessandro Revello, Presidente di Selex Gruppo Commerciale. “L’obiettivo prioritario, condiviso da tutti i Soci, è stato rassicurare i nostri clienti impegnandoci attivamente a contenere i rincari e contrastare la spinta inflattiva attenuandone l’impatto sul potere d’acquisto delle famiglie. Come Gruppo siamo particolarmente attenti a questi temi e in prima linea nel sensibilizzare l’intera filiera e le istituzioni al riguardo”.

“In uno scenario di consumi in calo, le Imprese del Gruppo continuano a investire per contenere l’inflazione, ammodernare la rete di vendita ed innovare assortimenti e servizi” aggiunge Maniele Tasca, Direttore Generale di Selex Gruppo Commerciale. Un impegno importante che conferma la determinazione degli imprenditori Selex a migliorarsi e migliorare l’esperienza d’acquisto per i Clienti e l’accessibilità di prodotti e servizi per tutti”.

Nel corso del 2022 le marche del distributore hanno consolidato ulteriormente il proprio ruolo, offrendo prodotti di qualità a un prezzo inferiore rispetto a quelli di marca. Le MDD nel Gruppo Selex hanno registrato un incremento a doppia cifra (+18,5%), con picchi nelle linee specialistiche e di primo prezzo. L’ampia e profonda gamma dei prodotti a marchio del Gruppo – che ha raggiunto oggi nell’insieme di tutti i marchi oltre 7.500 referenze – contribuisce ad aumentare la competitività e il valore dell’offerta al consumatore. Particolare importanza è inoltre attribuita alle alleanze strategiche del Gruppo Selex con la centrale acquisti ESD Italia e la centrale internazionale EMD, collaborazioni destinate a rafforzarsi ulteriormente nel 2023.

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare