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Cresce l’assortimento dei prodotti Germinal Bio

Produttore di riferimento del biologico, Germinal Bio opera all’insegna del benessere dell’uomo e della sostenibilità ambientale utilizzando, principalmente, materie prime italiane provenienti da filiere corte e la sua offerta spazia dai prodotti dolciari da forno ai piatti freschi pronti.

Tante le referenze proposte nel banco frigo: si va dalle lasagne alle zuppe e vellutate; dalle polpette ai medaglioni vegetali; dagli spalmabili ai dessert. Tutti prodotti biologici, buoni, facili da preparare e pronti in poco tempo per una pausa pranzo veloce o per una cena salutare.

È un assortimento in continua e rapida evoluzione, pensato per assecondare le aspettative di un consumatore che sempre più cerca delle alternative gustose e naturali alle proteine animali. Resta immutata la vocazione al biologico e alla riscoperta della ricchezza semplice e naturale dei prodotti della terra.

Tre le principali novità in fase di lancio: Nuggets di ceci, Cotoletta con Spinaci e Lasagna con Spinaci.

Sulla scia dei finger food, sono nati i Nuggets di ceci Germinal BIO,una proposta appetitosa e vegana. Sono bocconcini 100% vegetali ispirati a quelli americani a base di pollo, ma preparati con ceci e una miscela di spezie e piante aromatiche. La panatura è fatta con farina di ceci da filiera italiana senza alcun tipo di frittura. Ricchi in fibre, si preparano facilmente in pochi minuti: basta riscaldarli in microonde, direttamente nella loro confezione, o semplicemente in padella. Sono deliziosi come aperitivo o come secondo piatto sfiziosoda far provare anche ai bambini.

Novità anche nel comparto primi piatti pronti. Germinal Bio lancia la Lasagna con spinaci, una delle ricette più amate della tradizione gastronomica italiana. È un primo piatto ricco in proteine, preparato con spinaci e besciamella vegetale. Delicato ma ricco di sapore, è fonte di proteine e può essere consumato anche da chi segue una dieta senza glutine.

Ai secondi piatti già in assortimento come i Burger Spinaci & Quinoa e i Medaglioni Rapa Rossa & Lenticchie, oggi Germinal Bio affianca la Cotoletta con Spinaci, una proposta semplice, leggera ma saporita, preparata con spinaci, farina di ceci, quinoa. Ricca in proteine, con una lista ingredienti corta, una panatura realizzata con farina di ceci da filiera italiana e nessuna frittura:un piatto pronto vegetariano e biologico, che mette d’accordo tutta la famiglia.

La famiglia Chocobella si allarga in occasione del Natale

Quest’anno a Natale anche il più classico dei panettoni può trasformarsi, grazie a Chocobella, Chocobella Noire alla linea Golosa Pistacchio o Nocciola, in un trionfo di sapore e golosità, ma sempre con un occhio alla salute.

Si potrà scegliere fra il sale di Trapani IGP o cioccolato di Modica IGP. Tra la cannella, l’arancia e il peperoncino: Chocobellae Chocobella Noir, le creme spalmabili realizzate solo con nocciole italiane provenienti da agricoltura biologica e cacao fairtrade, diventano, in occasione del Natale 2021, una famiglia con ben sette diverse varianti: dalla versione più classica, per chi rimane fedele alla tradizione, alla versione Noir al peperoncino, per gli amanti dei veri peccati di gola. E sempre in tema di peccati di gola arrivano anche le nuove creme della Linea Golosa a base di crema bianca al latte: la Golosa alla Nocciola e la Golosa al Pistacchio.

Realizzata con nocciole italiane biologiche e cacao proveniente da coltivazioni fairtrade, Chocobella è qualcosa di più di una crema spalmabile. È sufficiente aprire il vasetto la prima volta per accorgersene e cogliere la differenza con tutto ciò che si è provato fino ad oggi: la bontà e la qualità delle sue materie prime, accuratamente selezionate, si avverte grazie ad una fragranza unica, intensa e avvolgente. Un profumo che cambia con ciascuna delle nuove versioni, tutte realizzate senza l’uso di olio di palma e con solo zucchero di canna fairtrade.

Quando poi arriva il momento di spalmarla (su una fetta di panettone, di pane o una fetta biscottata) se ne apprezza tutto il sapore pieno e rotondo che si accompagna alla consapevolezza di un prodotto sano, biologico e gluten free. Una rotondità che nella versione Noir (che contiene ben il 45% di nocciole e che,essendo priva di latte, si rivolge anche al mondo vegan), si trasforma in un piacere sensuale che non ha rivali. Ne basta appena un tocco per deliziare il palato e assaporare, per merenda o a fine pasto, un piccolo istante di felicità.

Le confezioni regalo per il Natale 2021 (tutte disponibili sul sito www.damianorganic.it che fino a domenica 28 novembre, in occasione del Black Friday, saranno tutte scontate del 20%) sono molte, ma tre spiccano su tutte:

Chocobella Noir Box Degustazione: quattro Chocobella Noirin vasetti da 200 grammi l’uno, rispettivamente all’arancia, al sale di Trapani IGP, alla cannella e al cioccolato di Modica IGP.

Duo Golosa: le due creme al cioccolato bianco rispettivamente alla nocciola (200 grammi) e al pistacchio (130 grammi). La prima col 34% in meno di zuccheri e la seconda col 30% in meno. Ideali da sole come momento di sana golosità o da spalmare a piacere su panettoni, pane tostato e qualunque cosa possiate avere sottomano.

Big Choco Box: per chi vuole esagerare e fare un regalo davvero strepitoso: tre vasetti di Chocobella (classica, Noir all’arancia e Noir alla cannella); quattro confezioni di mandorle Damiano ricoperte, rispettivamente, di cioccolato al latte, di cioccolato fondente, di cioccolato fondente e peperoncino e di cioccolato fondente e cannella.; una confezione di nocciole dei Nebrodi ricoperte di cioccolato fondente.

Margherita rinnova logo, sito e packaging e lancia diverse novità

Margherita Srl rilancia la propria identità aziendale attraverso un restyling generale che muove dal logo al sito internet fino ad arrivare al packaging. L’azienda rinnova il dialogo con i clienti a partire dai valori che ne hanno decretato il successo.

Progettato con grande attenzione al visual e alla userexperience, il nuovo sito accompagna l’utente alla scoperta del mondo di Margherita regalando, sia da desktop che da mobile, una navigazione piacevole e immediata. Attraverso l’equilibrata sintesi di immagine e parole, la piattaforma delinea i plus che hanno consentito all’azienda di Fregona di raggiungere un posizionamento di eccellenza, basato su valori come qualità, sostenibilità e artigianalità, ma anche un contesto paesaggistico che la posizione tra le acque montane e il verde della foresta del Cansiglio, la seconda più grande d’Italia. Un ecosistema di contenuti studiato per racchiudere e presentare al meglio una storia che dura da oltre cinquant’anni, dal primo impasto del 1972 alla sede iniziale del 1991, fino agli attuali quattro siti produttivi.

Il nuovo packaging rispetta tutte le caratteristiche di un prodotto di alta gamma. Grazie alla bellezza del facing si distingue a scaffale e nel banco frigo attirando l’attenzione e trasmettendo da subito il valore e la qualità del prodotto. È progettato per instaurare da subito una relazione di fiducia con il consumatore, a partire dalla chiara indicazione degli ingredienti e dall’applicazione di un QR code che consente di accedere ad ulteriori focus e approfondimenti. La foto del prodotto richiama al primo sguardo il forno di casa, dove è possibile preparare in pochi minuti una pizza buona come quella di pizzeria.

“Abbiamo scelto di innovare la nostra immagine – spiega Andrea Ghia, Amministratore Delegato di Margherita srl – per offrire ancora più risalto ai tratti peculiari che caratterizzano i nostri valori e le nostre produzioni. Qualità, artigianalità, trasparenza, condivisione sono tra i fattori chiave di una crescita costante, dove la modernità non ha intaccato quel legame alla tradizione che rende di fatto Margherita la più grande pizzeria d’Italia”.

Le novità

La linea biologica
Margherita è in procinto di lanciare sul mercato una nuova linea con l’obiettivo dichiarato di veicolare nel segmento bio l’esperienza, la tradizione e la bontà della vera pizza italiana. “Il nostro dipartimento di ricerca e sviluppo è sempre attento e attivo nel monitorare il mercato e nell’intercettare le richieste esplicite o implicite dei consumatori. Dopo mesi di analisi in Italia eall’estero caso abbiamo constatato una certa insoddisfazione nel mondo bio e in particolar modo, una scarsità d’offerta a livello quantitativo e qualitativo”.

La nuova linea, dedicata al mercato italiano ed estero della Grande Distribuzione, Ho.Re.Ca e Retail comprende 3 ricette di margherita: una a base bianca, una a base integrale e una multicereale/farro. L’ingredientistica, dalle farine al topping, proviene da filiera certificata bio e da realtà riconosciute a livello nazionale per la qualità e la sicurezza dei propri prodotti. Altro file rouge e valore aggiunto della gamma è l’impasto: con lievito madre a lievitazione 24 ore garantisce un eccezionale sviluppo della pizza rendendola ancora più saporita e digeribile. La miscela di farine e grani antichi e orzo maltatosprigionaprofumi e sapori inconfondibili, mentre la lavorazione effettuata completamente a mano conduce a una stesura perfetta e ad un’alveolatura ben sviluppata, indice di un’ottima idratazione e lievitazione. Il cornicione extra alto, morbido dentro e croccante fuori, riporta alla mente la migliore tradizione della pizza come in pizzeria, così come l’assaggio ne evoca il gusto caratteristico.

La pinsa farcita
La pinsa farcita è un prodotto di fascia premium dedicato al mercato della Grande Distribuzione, Ho.Re.Ca. e Retail e al Bakery. Sia in versione surgelata che nel fresco, la referenza si afferma per proprietà uniche e una qualità globale comprendente molteplici elementi a partire dall’impasto. L’utilizzo di materie prime selezionate come farine e grani antichi e la lavorazione completamente realizzata a mano, risultato dell’esperienza dei maestri pizzaioli con anni di formazione in azienda, conducono allo sviluppo di un impasto saporito, digeribile e capace di garantire dopo la cottura, sia in padella che in forno, un elevatissimo grado di crunch, elemento distintivo di ogni autentica pinsa. A questo aspetto si somma la qualità del topping, di un’ingredientistica che da anni l’azienda arricchisce e perfeziona selezionando le migliori materie prime presenti sul territorio. Esempio di questa capacità di ricerca è l’utilizzo su varie referenze della gamma Re Pomodoro degli Champignon del Consorzio funghi di Treviso che grazie al processo di brasatura mantengono intatte le caratteristiche organolettiche sprigionando tutto il loro sapore.

Pizza “Metodo a doppia lievitazione”
La pizza “metodo a doppia lievitazione” è un prodotto di fascia premium dedicato a Grande Distribuzione, Ho.Re.Ca. e Retail, ma anche il mondo Bakery, con caratteristiche uniche: il doppio impasto con lievito madre a lievitazione 24 ore garantisce un eccezionale sviluppo dell’impasto, rendendolo ancora più saporito e digeribile. La miscela di farine e grani antichi e orzo maltato riporta profumi e sapori inconfondibili, quelli della vera pizzeria italiana.

La lavorazione effettuata completamente a mano, frutto dell’esperienza dei maestri pizzaioli con anni di formazione in azienda, è la garanzia di una stesura perfetta e un’alveolatura ben sviluppata, indice di un’ottima idratazione e lievitazione. Il cornicione extra alto, morbido dentro e croccante fuori, così come la farcitura manuale di ogni singola pizza, riportano alla mente la migliore tradizione della pizza come in pizzeria, così come l’assaggio ne evoca il gusto caratteristico.

Sarchio acquisisce Vital Nature e consolida il posizionamento nel biologico

Sarchio cresce per linee esterne. L’azienda di Carpi, che dal 1982 propone un’alimentazione sana e naturale a base di prodotti biologici, senza glutine e vegan, ha annunciato di aver finalizzato, in data 1° ottobre, il processo di acquisizione di Vital Nature, società modenese che, con un fatturato di 5 milioni di euro, rappresenta una realtà storica nella commercializzazione di alimenti bio. Le linee di prodotto Vital Nature verranno realizzate nei plant produttivi Sarchio.

Due aziende dal DNA green, tra i pionieri del biologico: Sarchio è stata fondata a Carpi 39 anni fa, mentre Vital Nature è attiva a Modena dal 1989. L’idea alla base della fondazione delle due società è la promozione di uno stile di vita che parte da una corretta alimentazione a base di cibi biologici, coltivati senza sostanze chimiche di sintesi, nel pieno rispetto della fertilità del suolo, della salute dell’uomo e dell’ambiente. L’acquisizione del 100% di Vital Nature consente, inoltre, a Sarchio di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento integrando il marchio Vital Nature, che sarà rilanciato nel 2021 attraverso un intenso piano di comunicazione e di valorizzazione che prevede il lancio di proposte biologiche innovative.

“Sono particolarmente orgoglioso di annunciare l’acquisizione di uno dei marchi storici del biologico della nostra regione. L’accordo è stato perfezionato in un periodo difficile, come quello attuale, caratterizzato dall’emergenza sanitaria. È stato un percorso lungo, ma sono felice dell’integrazione in Sarchio di una realtà importante come Vital Nature che condivide i nostri stessi valori, promuovendo uno stile di vita fondato su un’alimentazione sana e naturale, senza rinunciare al gusto. Grazie a questa operazione l’area modenese consolida il proprio ruolo come punto di riferimento nel settore del biologico. Per noi era importante che Vital Nature continuasse a restare nel territorio emiliano romagnolo e non venisse acquisita da gruppi internazionali” ha commentato Cesare Roberto, Presidente di Sarchio.

Yogurt Scaldasole, per una colazione appagante e sana

È ancora tempo di smart working e di colazioni lente, assaporate con i giusti ritmi e con un approccio che mixa il comfort food a esigenze healthy. Se il 2021 sta volgendo al termine, con le sue limitazioni ma anche con la riscoperta di nuovi valori, certe consuetudini sono entrate a regime nelle nostre routine casalinghe. La colazione è proprio una di queste: mantiene il suo accento goloso, a cui noi italiani non rinunciamo, ma si conferma essere sempre più bio, sana e “low impact”.

Lo sa bene Scaldasole che, da oltre trent’anni, dà voce al suo manifesto green a favore della natura e dell’agricoltura sostenibile e biodinamica. Il suo impegno inizia proprio dalla selezione del latte, proveniente solo da fattorie “locali” tra Lombardia e Piemonte, comprese quelle Biodinamiche che, da disciplinare, dedicano almeno il 10% della loro superficie aziendale alla promozione della biodiversità. I suoi Yogurt biologici nascono con una connotazione cremosa, hanno gusti ricchi ma mai troppo ricercati e regalano una coccola di sano piacere. In particolare, le sue proposte al caffè, alla nocciola e al cremino sanno essere appaganti ma salutari, energiche ma sempre naturali e autentiche.

Scaldasole al caffè è un booster di vitalità per chi ha sempre voglia di caffeina: l’aroma intenso del caffè si unisce alla cremosità dello yogurt biologico intero.

Scaldasole alle nocciole IGP abbina alla leggerezza dello yogurt magro l’aroma vellutato delle nocciole del Piemonte con Indicazione Geografica Protetta. Ogni assaggio riporta alla mente i sapori genuini che solo la natura sa donare.

Ultimo nato in Scaldasole è lo yogurt Cremino: un omaggio ad una delle eccellenze dolciarie italiane più amate da grandi e piccini. La raffinatezza delle nocciole e la voluttuosità del cacao si tuffano nello yogurt intero per farne una vera e propria leccornia ma sempre in chiave healthy.

I tre Yogurt al Caffè, alla Nocciola e al Cremino sono proposti in un vasetto da 250 grammi che consente un consumo anche in più occasioni, in un’ottica di zero sprechi.

I nuovi piatti pronti di Alce Nero

Gusto, benessere, praticità: un connubio possibile e sempre più ricercato. Le abitudini di consumo cambiano, gli stili di vita si evolvono ed Alce Nero continua ad intercettare prontamente le rinnovate esigenze dei consumatori.

In vista dell’autunno, Alce Nero lancia sul mercato una ricetta assolutamente innovativa, a basso contenuto di grassi saturi e fonte di proteine, a base di ingredienti biologici vegetali. Nascono così i piatti pronti biologici surgelati fonte di proteine Alce Nero, preparabili in soli otto minuti di cottura. Due le referenze: Orzo e Spinaci in crema di Ceci e Farro e Cavolo Nero in crema di Borlotti. Studiate per offrire sapori, consistenze e nutrienti diversi in un unico piatto, uniscono la cremosità dei legumi e delle patate ai cereali e verdure in pezzi. Le materie prime utilizzate sono tutte biologiche, 100% italiane, coltivate nelle zone più vocate della penisola. Sono accuratamente selezionate e controllate in ogni fase, dalla coltivazione alla raccolta, fino alla trasformazione. La preparazione inizia con la cottura dei legumi, delicatamente lavorati insieme alle patate. Si ottiene così una cremosa purea, che viene successivamente surgelata in forma di piccole sfere, e unita ai cereali e alle verdure per realizzare il prodotto finito.

Perfetti per tutta la famiglia, i nuovi piatti pronti fonte di proteine Alce Nero rappresentano una soluzione molto versatile e completa, ideale anche per una pausa pranzo a casa, gustosa e rapida. Ottimi anche in purezza, possono essere esaltati da un filo d’olio extra vergine di oliva a crudo. Questi mix di ingredienti diversi sono stati studiati da Alce Nero per poter essere gustati come piatto principale, senza affiancare altre portate.

Orzo e Spinaci in crema di Ceci Alce Nero è una pietanza che unisce il sapore delicato dell’orzo alla dolcezza dei ceci.

Farro e Cavolo Nero in crema di Borlotti Alce Nero combina invece il sapore deciso dei borlotti al cavolo nero in foglie e al farro, per un gusto pieno e intenso.

I nuovi piatti pronti biologici surgelati fonte di proteine Alce Nero sono disponibili in formato da 350 grammi, confezionati in buste 100% riciclabili nella carta.

FederBio, il bio Made in Italy cresce del 5,1% ma meno del resto d’Europa

Superfici, operatori e consumi bio ancora in crescita. È questo il dato principale che emerge dalle analisi presentate alla 33esima edizione di SANA – Rivoluzione Bio 2021. I numeri forniti da SINAB per il Mipaaf, confermano che la superficie biologica nel 2020 è aumentata rispetto all’anno precedente di +5,1 punti percentuali, evidenziando tuttavia un trend di sviluppo più modesto rispetto ai maggiori Paesi europei. I terreni coltivati a biologico hanno attualmente superato i 2,1 milioni di ettari. In crescita, inoltre, il numero degli operatori del settore che ha raggiunto le 81.731 unità, con un incremento dell’+1,3%.

Anche gli andamenti del mercato confermano la rilevanza del biologico. Secondo i dati dell’Osservatorio SANA, promosso da Bologna Fiere e curato da Nomisma, nel 2021 (anno terminante a luglio) i consumi interni hanno registrato una crescita del 5%, rispetto all’anno precedente. La spesa delle famiglie italiane si è attestata a 4,6 miliardi di euro: 9 famiglie su 10 hanno acquistato almeno un prodotto biologico nell’anno in corso. Negli ultimi dieci anni i consumi interni hanno registrato un’impennata del 133%. Notevole l’incremento dell’export che, sempre nell’ultimo anno, è aumentato dell’11%, raggiungendo quota 2,9 miliardi di euro, con una crescita negli ultimi dieci anni del 156%. L’Italia si posiziona al secondo posto per export dopo gli Stati Uniti.

“Il biologico si conferma fondamentale per il rilancio del sistema agroalimentare italiano, anche se il tasso di crescita della SAU bio si è rivelato inferiore a quello dei maggiori Paesi Ue. Considerando che in questo momento si stanno definendo le scelte prioritarie del Piano strategico Nazionale della PAC post 2022 che determineranno lo sviluppo del settore agricolo e alimentare per i prossimi dieci anni, riteniamo che sia il momento ideale per intervenire e colmare il gap di crescita con gli altri Paesi. Crediamo dunque che sia imprescindibile un’immediata approvazione della legge sul biologico per avere a disposizione tutti gli strumenti necessari, a partire dal Piano d’Azione, per affrontare le sfide del settore. Il biologico è essenziale per l’affermazione di un modello agricolo che rispetti l’ambiente, contribuisca a mitigare l’impatto climatico, creando inoltre nuove opportunità di occupazione, in particolare per i giovani e le donne”, ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio.

Bio: crescono i consumi durante il lockdown. Bene anche il Km0

Frutta e verdura bio: crescono i  consumi durante la pandemia e per il 60% dei responsabili acquisti l’origine 100% italiana acquisirà ulteriore centralità nelle scelte scelta di frutta e verdura. Ne è conferma l’elevata importanza attribuita ai prodotti ortofrutticoli a km zero o del territorio (45%). Anche la ricerca di adeguate garanzie di controllo e rintracciabilità lungo la filiera genera interesse (45%). Tra gli altri valori determinanti, ci sono i prodotti biologici (34%) e salutistici (32%), con un occhio anche alla sostenibilità, grazie alle confezioni in materiali riciclabili o ecosostenibili (30%).

Questi i primi dati di Organic F&V Monitor, l’Osservatorio – promosso da AssoBio e Alleanza Cooperative Italiane e curato da Nomisma – che nasce nell’Anno Internazionale della frutta e della verdura promosso dall’ONU.

Durante il lockdown,  infatti, i consumatori sono andati alla ricerca di prodotti naturali, biologici, con etichette chiare, a conferma di una tendenza di crescita già in atto.

Rispetto agli altri paesi dell’Unione Europea, l’Italia è il Paese in cui la propensione al consumo di frutta è più elevata. Nel complesso, l’81% della popolazione in Italia assume almeno una porzione di frutta o verdura al giorno, ma il primato riguarda anche le quantità, oltre che la frequenza. Nel 2020, secondo le elaborazioni di Nomisma, il consumo pro capite annuo (at home + away from home) di ortofrutta fresca in Italia è stato di 160 kg, di gran lunga superiore rispetto a quello di molti paesi europei come la Germania (che si ferma a 109 kg) o il Regno Unito (101 kg). 

Nell’anno della pandemia una famiglia su quattro ha acquistato ortofrutta online dai siti della grande distribuzione, con una domanda potenziale ancora maggiore e non soddisfatta a causa di una forte intensità delle richieste (durante il lockdown il 16% ha provato a effettuare un ordine senza successo). Per l’ortofrutta il canale on line non si esaurisce con la GDO: un ulteriore 15% ha acquistato da siti di produttori o mercati agricoli on line.

Fonte: Nomisma su Osservatorio The World After Lockdown

Bio in GdO 

Le vendite di ortofrutta veicolate dalla distribuzione moderna evidenziano un incremento nell’anno della pandemia: +9,1% a volume rispetto al 2019 (fonte: Nielsen, perimetro confezionato a peso imposto) e +8% a valore (oltre 4,5 miliardi di euro).

L’ortofrutta è da sempre la categoria elettiva del consumatore interessato al bio a cui afferisce il maggior giro d’affari del segmento: 208 milioni di euro le vendite a peso imposto realizzate nella distribuzione moderna nel 2020 – divisi quasi perfettamente a metà tra frutta (48%) e verdura (52%). Vendite che hanno registrato un balzo del +8% a valore rispetto all’anno precedente – crescita quasi doppia rispetto all’intero paniere bio (+4,5 a valore rispetto al 2019). Libero servizio piccolo (LSP) e discount registrano le performance più brillanti (+9 e +28% rispettivamente).

Ma ci sono ulteriori potenzialità di mercato visto il crescente interesse del consumatore, le vendite bio sul totale dell’ortofrutta pesano ancora solo il 4,6% sul totale (5,6% nella categoria frutta e 3,9% nella verdura).

Il progetto Organic F&V Monitor 

Nel costruire le prospettive e quindi le politiche strategiche del mondo ortofrutta bio, però, occorre monitorare anche tutti gli altri canali, dedicando particolare attenzione ai consumi nell’away from home, oltre che ampliare il dettaglio per categoria nell’analisi del peso variabile. Per queste ragioni Nomisma e Assobio hanno deciso di proseguire le attività dell’Osservatorio Ortofrutta, inaugurato già nel 2018, che intende superare la carenza di informazioni in merito all’andamento vendite e al ruolo del comparto bio, nelle singole categorie di ortofrutta a peso imposto e peso variabile nei diversi canali.

In questo articolato contesto proseguono i lavori di F&V Organic Monitor – il progetto curato da Nomisma, promosso da AssoBio con il supporto di ACI (Alleanza Cooperative Italiane) – che ha l’obiettivo di:

  1. mappare le reali dimensioni delle vendite di ortofrutta in Italia, estendendo il monitoraggio anche al peso variabile sia per quanto riguarda i consumi domestici (distribuzione moderna, negozi specializzati in prodotti bio ed e-commerce) che quelli fuori casa (ristorazione commerciale e collettiva)
  2. individuare il reale ruolo del biologico sul totale delle vendite in Italia
  3. identificare il peso dei diversi canali di vendita
  4. valutare l’andamento delle vendite per categorie e varietà

Gli attori della filiera aderenti (produttori, retailer, operatori ristorazione, operatori e-commerce) saranno coinvolti nella raccolta dati, che verranno poi codificati e aggregati a disegnare un quadro d’insieme dell’Osservatorio.

“Il segnale che il consumatore italiano ci manda è inequivocabile – osserva Roberto Zanoni, Presidente di AssoBio – nell’anno del lockdown le scelte hanno premiato i prodotti biologici e biodinamici, la vendita di ortofrutta bio è cresciuta dell’8%. Riteniamo per questo che sia il momento opportuno per rilanciare l’attività dell’Osservatorio Organic F&V Monitor insieme a Nomisma, riconoscendo il giusto peso e dignità a ciascun canale di vendita, dallo sfuso al fuori casa, fino alla ristorazione collettiva, per fornire agli operatori uno strumento informativo completo, utile per supportare il loro sviluppo commerciale e strategico nel comparto”.

“Il progetto di ricerca rappresenta per l’intero comparto ortofrutticolo un’importante occasione di studio e di sviluppo futuro – commenta Andrea Bertoldi, Consigliere AssoBio. “I Numeri danno la misura della rilevanza commerciale, restituiscono la valenza della filiera e consentono di raccogliere le informazioni sugli aspetti produttivi e di vendita, in ottica di efficientamento e sostenibilità. La necessità degli operatori è quella di incrociare le esigenze della domanda di frutta e verdura con le inevitabili risposte dell’offerta produttiva e della filiera commerciale, così da elaborare un rapporto sulle tendenze e di mettere in atto le scelte migliori per il futuro”.

“Oggi solo il 19% degli italiani segue le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che prevedono l’assunzione di almeno 4 porzioni di frutta e verdura al giorno. Se a questo si aggiunge il fatto che il 46% degli over 18 anni è in sovrappeso o obeso, appare cruciale l’azione di sensibilizzazione del consumatore per consolidare sili di vita alimentari salutari” osserva Silvia Zucconi Responsabile Market Intelligence Nomisma. “Il contesto pandemico ha contribuito ad orientare le scelte dei consumatori verso prodotti espressione di valori quali salutismo, tracciabilità, garanzie di qualità. Avere dati che misurano e monitorano le dinamiche di mercato dell’ortofrutta diventa così – non solo uno strumento fondamentale per le imprese della filiera – ma anche contributo addizionale per supportare la definizione di policy di prevenzione e la promozione di campagne a sostegno della comunicazione degli attributi valoriali dell’ortofrutta e del biologico, proponendo iniziative concrete proprio nell’Anno Internazionale della frutta e della verdura”.

Benessere personale, il più amato dagli italiani

Prodotti di profumeria e di automedicazione, articoli per lo sport e piccoli elettrodomestici: sono alcune delle merceologie del largo consumo che hanno retto meglio alla contrazione del budget destinato dagli italiani all’acquisto di beni e prodotti non alimentari. A rivelarlo è l’Osservatorio Non Food 2020 di GS1 Italy.

Tra i 13 comparti analizzati, a mostrare una maggiore vivacità sono stati quelli legati al benessere personale. Infatti, se complessivamente il “paniere” rilevato ha registrato una crescita annua delle vendite di +0,2%, raggiungendo i 103 miliardi di euro, superiori alla media sono state le performance dei prodotti di profumeria (+2,9%), dei prodotti di automedicazione (+1,9%), degli articoli per lo sport (+1,2%) e dei piccoli elettrodomestici (+5,9%).

Biologico, “clean label” e beauty experience

Il comparto dei prodotti di profumeria ha chiuso il 2019 con 6,1 miliardi di euro di vendite e un trend annuo di +2,9%, arrivando a mettere a segno un +10,9% nel quinquennio 2015-2019 e confermandosi un settore aciclico, capace di rispondere alla perdurante crisi del mercato interno. Molto si deve all’evoluzione della proposta delle aziende del settore e al cambiamento avvenuto nei canali di vendita, con l’affermazione dei drugstore e la crescita di +20% dell’online, anche se ancora marginale (5,2% di quota). È cambiato anche l’approccio degli italiani alla cosmesi e ai prodotti di profumeria: si stanno affermando i valori della sostenibilità (cosmetici bio, pack ecosostenibili o ricaricabili) e della bellezza “pulita” (riduzione o eliminazione di additivi o componenti critici), la semplificazione della beauty routine e la trasformazione dei punti vendita, in particolare delle profumerie, in veri e propri luoghi esperienziali.

Bike e calzature da trekking: shopping  en rose

Il comparto degli articoli per lo sport ha chiuso il 2019 con oltre 6,2 miliardi di euro di vendite, in crescita di +1,2% rispetto all’anno precedente. Si conferma, così, uno dei settori più dinamici tra quelli rilevati dall’Osservatorio Non Food di GS1 Italy visto che nel quinquennio 2015-2019 ha registrato un aumento delle vendite di +9,4%. È un universo in continua evoluzione e il trend degli acquisti rispecchia i cambiamenti sociali in atto: cresce il peso delle acquirenti donne, grazie all’aumento delle sportive e alla crescita dell’athleisure, ed è sempre più determinante la spinta delle innovazioni tecniche e tecnologiche, che permettono di combinare app, attrezzature e dispositivi wearable.

Lo dimostra la crescita ininterrotta delle vendite di attrezzature sportive (+5% nel 2019, +11,8% tra 2015 e 2019), che sono arrivate a generare il 34,4% delle vendite del comparto e che vengono acquistate sempre più spesso online (12,5% di quota). In termini di prodotti, i numeri più interessanti sono quelli delle bici e delle e-bike, grazie alla riscoperta delle “due ruote” da parte degli italiani sia per lo sport sia per la mobilità quotidiana. 

Vento in poppa anche per il segmento delle calzature sportive, le cui vendite continuano a crescere: +1,5% nel 2019 e +10,7% nel quinquennio 2015-2019. Decisivo l’apporto dell’e-commerce, arrivato al 16,2% di quota e cresciuto di +118,2% negli ultimi cinque anni. Nell’ultimo anno si conferma le performance positive delle vendite di sneaker, sia sul mercato interno che su quelli esteri, e si registra il boom delle calzature da trekking e outdoor.

Integratori, la “healthy routine” degli italiani

L’attenzione alla cura e al benessere da parte degli italiani è confermata anche dall’incessante crescita (+11,6% tra 2015 e 2019) del mercato dei prodotti di automedicazione, ossia farmaci acquistabili senza prescrizione medica e integratori notificati dal Servizio sanitario nazionale. Nel 2019 le vendite hanno sfiorato i 7 miliardi di euro (+1,9% annuo) e la performance migliore è stata quella degli integratori: +3,1% a valore e +1,1% a volume. Questi prodotti consentono agli italiani di prendersi cura del proprio benessere, sono disponibili in un ampio assortimento e sono spinti dal consiglio dei professionisti del settore, come medici e farmacisti. E proprio le farmacie restano il punto di vendita preferito e dominante, visto che canalizzano l’87,4% delle vendite dei prodotti di automedicazione e, nel corso dell’ultimo anno, hanno aumentato sia il fatturato che la quota di mercato. Invece gli altri canali, ossia parafarmacie e corner della grande distribuzione organizzata (con presenza di farmacista), cumulano una quota di mercato che si aggira sul 10%, con dinamiche annuali molto marginali.

Piccoli elettrodomestici

Con un aumento annuo di +5,9% delle vendite (+14,8% nel quinquennio), arrivate a 1,7 miliardi di euro, sono stati i piccoli elettrodomestici il segmento più vivace del comparto degli elettrodomestici. Il trend positivo del 2019 è legato soprattutto alla crescita delle performance dei prodotti per la cura della casa e di quella per la cura personale. Elettrodomestici che rendono meno faticose le pulizie (come gli aspirapolvere senza filo), che permettono di concedersi anche in casa momenti di piacere extradomestici (come le macchine per il caffè) o che aiutano a prendersi cura della propria estetica e salute, come gli asciugacapelli di nuova generazione e i prodotti legati all’igiene dentale.

Quanto ai canali, se si analizzano le vendite relative all’ultimo quinquennio, Internet segna un trend positivo a tre cifre: avvisaglia di come i luoghi e le modalità di acquisto da parte delle famiglie italiane, per quanto riguarda questa categoria di prodotti, stiano radicalmente cambiando.

Nota:

L’osservatorio si avvale dell’analisi micro e macro economica svolta da REF Ricerche, e delle previsioni delle vendite per canale e alla ricerca sul punto di vista del consumatore svolte da Metrica/TradeLab.

 

Per approfondire: nonfood.gs1it.org.

Mellin lancia la linea bio “Viaggio d’Italia:” eccellenze regionali a misura di bimbo

Mellin lancia la linea di alimenti per bambini biologica “Viaggio d’Italia”, un’esperienza alla scoperta delle eccellenze e dei sapori unici del nostro Paese.
L’elemento che contraddistingue i nuovi prodotti è, infatti, l’aver utilizzato materie prime biologiche scelte lungo tutto lo Stivale, per accompagnare il bambino in un percorso alla scoperta delle tradizioni alimentari della nostra penisola.
Mellin entra nell’alimentazione biologica con una modalità sicuramente distintiva: ponendo al centro del suo prodotto l’origine degli ingredienti, scelti con cura nelle regioni Italiane che offrono le migliori condizioni per la loro produzione e dove la loro coltivazione rappresenta una vera e propria tradizione ed eccellenza. L’elemento di continuità è la garanzia di sicurezza e specificità che gli alimenti per bambini riescono a garantire rispetto agli alimenti per adulti.
Mellin, da sempre attenta a quelle che sono le esigenze dei bambini e le richieste dei genitori, ha deciso di fare un ulteriore passo in avanti in questo ambito e ha basato lo sviluppo della nuova linea su 3 principi: le eccellenze regionali italiane, il biologico e la sostenibilità. Secondo le ultime ricerche*, oltre il 74% della popolazione italiana ha grande interesse per il tema della sostenibilità, trend in continua crescita, e il 90% è preoccupata per i danni alla salute provocati dai pesticidi usati in agricoltura, portando il 52% a prediligere prodotti da agricoltura biologica.
Le materie prime sono state selezionate tra le eccellenze regionali italiane per fare scoprire ai bambini il gusto unico della nostra terra, sin dallo svezzamento, e per questo l’azienda ha viaggiato lungo tutta la penisola e raccolto quelle che secondo gli standard Mellin sono delle eccellenze in diverse regioni italiane. Il Biologico si esprime nella ricerca e utilizzo di ingredienti coltivati rispettando la natura, offrendo prodotti buoni e semplici, preservando il sapore originario delle materie prime. Infine, la sostenibilità, perché è fondamentale salvaguardare l’ambiente nel quale cresceranno i piccoli.
Grande attenzione è stata data all’eccellenza nella scelta dei fornitori, tutti di fiducia e tutti selezionati rigorosamente secondo elevati standard di qualità e sicurezza tra coloro in grado di fornire materie prime italiane di eccellenza. Tra queste Farro, Grano Duro Cappelli e Riso che saranno i protagonisti dei primi prodotti della gamma:

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