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Pam amplia l’assortimento bio, arrivano piantine aromatiche e monoporzioni

Pam Panorama punta al bio ampliando la gamma delle sue referenze MDD: tra le ultime novità dell’assortimento i triangolini di mais in monoporzioni, le birre biologiche blanche e bionde, una vasta gamma di prodotti studiati per la colazione, dal riso soffiato integrale alla granola con frutta secca, le esclusive referenze pet food biologiche a marchio Zóa e i prodotti per la cura della casa della linea Eco, grande novità dell’ultimo anno.

Da novembre, in tutti i punti vendita sarà anche disponibile una selezione di piantine aromatiche a marchio Bio Pam Panorama, perfette per dare un tocco di sapore ai propri piatti: il basilico per un pesto home-made, il coriandolo per vellutate dal gusto esotico, il timo per insaporire risotti e secondi piatti a base di carne o pesce e, infine, il rosmarino, per impreziosire arrosti e verdure al forno. Le piantine sono in vendita in pack completamente biodegradabili, dal vaso al film di confezionamento.

Inoltre, per far fronte alla stagione fredda, soddisfare il bisogno di praticità e al tempo stesso la ricerca di benessere e gusto, Pam Panorama è il primo ad aver introdotto in tutti gli store le zuppe fresche Bio in comodi bicchieri monoporzione. Sono cinque le referenze disponibili, studiate per incontrare i gusti e le necessità di ognuno: dal classico passato di verdura, alla crema di patate e porri per un pasto più sfizioso, fino alle zuppe ricche di verdure e cereali quali la quinoa, l’orzo, il farro e il riso rosso. Con l’autunno, inoltre, cresce anche l’offerta di legumi secchi Bio di origine 100% italiana, ideali per creare la propria zuppa o vellutata, oppure per preparare contorni all’insegna del benessere.

Novità anche sul ftonte non food grazie alla linea Arkalia Bio, che presenta otto nuove referenze pensate per una beauty routine tutta naturale: le salviette struccanti disponibili in due formati, due bagnodoccia, al cocco e all’Argan per garantire la massima idratazione, due shampoo con una formulazione specifica per i capelli grassi e per quelli fragili e due prodotti per l’igiene intima.

Tra i progetti ancora in sviluppo c’è poi una linea a marchio interamente dedicata all’alimentazione dei più piccoli, per portare sulle tavole la qualità dei prodotti Pam Panorama fin dallo svezzamento.

“Siamo orgogliosi che il nostro assortimento biologico continui a crescere, sempre nell’ottica di soddisfare le esigenze mutevoli dei consumatori. Infatti, ogni giorno siamo impegnati a instaurare collaborazioni con fornitori certificati e di qualità, fedeli al nostro obiettivo di offrire sempre il meglio a prezzi convenienti – ha spiegato Fulvio Faletra, Direttore Customer Engagement Pam Panorama -. Oggi abbiamo più di 200 referenze Bio, ma nel futuro ci piacerebbe riuscire a coprire sempre più, con il nostro assortimento, tutti i momenti della giornata.”

Rapporto Bio Bank 2018: continua l’avanzata del biologico, vola la cosmesi

Sempre più diffuso, al di là delle mode e degli integralismi: stiamo parlando del biologico e una conferma del suo successo viene dai numeri del nuovo rapporto Rapporto Bio Bank 2018, che verrà presentato ufficialmente al Sana di Bologna il 7 settembre e che pubblica e analizza i dati riferiti alle 10.001 attività censite da Bio Bank nel 2017: 9.075 per l’alimentazione e 926 per la cosmesi.

Un settore quello del biologico che ha superato i 5 miliardi di euro nel 2016 tra Italia ed estero, con un incremento del 16,3% rispetto all’anno precedente.

 

Aumentano le attività, nella cosmesi +177%

Negli ultimi cinque anni il numero di attivitàdelle otto tipologie monitorate nel Rapporto per gli Alimenti ècresciuto di oltre il 6%. A volare sono invece le tre tipologie di attivitàmonitorate per la Cosmesi, cresciute del 177%.


Per gli Alimenti ancora in testa gli e-commerce di alimenti bio, passati dai 147 del 2013 ai 344 del 2017, con una crescita del 134%, e i ristoranti bio, passati da 350 a 556, con una crescita del 58,9%. Seguono i 1.437 negozi specializzati di alimenti bio (+12,5%), le 1.311 mense scolastiche (+6,1%), i 238 mercatini (+3%), mentre le 2.879 aziende con vendita diretta crescono appena dell’1,5%. In calo gli agriturismi a quota 1.497 (-4,5%) e i gruppi d’acquisto solidale a 813 (-8,3%).

Per la Cosmesi guidano ancora il trend le profumerie bio, balzate dalle 49 del 2013 alle 245 del 2017 (+400%). Notevole lo sviluppo degli e-commerce di cosmesi bio, passati da 70 a 255 (+264,3%). Ma è significativo l’aumento delle aziende di cosmesi bio e detergenza eco certificate, che raddoppiano passando da 215 a 426 (+98,1%).

 

Lombardia prima della classe

La classifica delle regioni leader per numero assoluto di attivitàbio nel 2017 riconferma la Lombardia con ben 1.417 attività, prima per numero di gruppi d’acquisto, negozi, mense, aziende ed e-commerce di cosmesi. Al secondo posto ancora l’Emilia-Romagna con 1.312 attività, che primeggia con vendita diretta, mercatini, e-commerce di alimenti e ristoranti. Al terzo la Toscana con 1.126 realtà, regina incontrastata, e non ci sorpende, degli agriturismi. Anche alla guida della classifica per densitàdi attivitàsi riconfermano le stesse tre regioni del Centro Italia: le Marche con 397 attivitàper milione di abitanti, l’Umbria con 347 e la Toscana con 301.

Tra le regioni leader in Italia solo una èpresente sia nella classifica per numero sia in quella per densitàed èla Toscana. Tra le regioni leader in una singola tipologia entra per la prima volta il Sud, con la Campania, leader per numero di profumerie bio.

 

Polarizzazione tra basico e di alta qualità

Diecimila attivitàsono una fetta importante del biologico italiano, dall’alimentazione, dove il bio ha visto il suo esordio, alla cosmesi, dove la sua diffusione èpiùrecente. Dai canali storici, come i negozi specializzati, a quelli emergenti, come l’e-commerce.
Il perimetro del Rapporto Bio Bank non comprende quindi tutto il biologico – che ormai non ha più confini e si trova ovunque – ma fornisce dati quantitativi e qualitativi per leggere il cambiamento in atto e affrontare le nuove sfide. Oggi che sono entrate nel bio sia le multinazionali, sia grandi, medie e piccole aziende agroalimentari, si assiste a una polarizzazione. Da una parte il bio basico, che rispetta il regolamento europeo e si accontenta dell’Eurofoglia. Dall’altra le aziende storiche del bio, che continuano la scalata dei valori nel segno della qualità totale. Ma che in qualche modo diversificano e specificano, accogliendo nuove suggestioni: ecco allora nascere il biologico legato all’origine delle materie prime (locale, regionale, made in Italy), il biologico che si evolve in biodinamico, il biologico che fa filiera (assciurando un giusto prezzo ai produttori e una distribuzione equa del valore lungo tutta la catena), il biologico etico (attento alle condizioni di lavoro nelle campagne, avvelenate dalla piaga del pizzo e del caporalato), il biologico equosolidale, attento al sociale.

Nel rapporto è posisbile trovare l’andamento delle vendite bio negli ultimi dieci anni, i Trend 2013-2017 del numero di attività bio per le di 11 tipologie monitorate, le regioni Leader 2017 per numero assoluto e per densità, l’analisi puntuale di otto tipologie di attività per gli Alimenti e di tre per la Cosmesi, anche con dati storici. Le 58 pagine sono consultabili liberamente su Issuu.

Il biologico tra Gdo e negozi specializzati, l’analisi di Biobank

Cresce in Italia il mercato dei biologico, e lo fa grazie soprattutto ai supermercati, che un tempo erano indietro rispetto ai negozi specializzati. Ora i rapporti di forza tra i due canali si sono invertiti ma questo non è un dato né definitivo né immodificabile, visto che si tratta di un settore che premia coloro che sono più aperti al cambiamento. Quindi i negozi specializzati hanno ancora molte frecce al proprio arco.

Il pareggio nel 2015, poi la forbice s’allarga

L’analisi del settore è fatto dal rapporto “Supermercati&Specializzati 2018” di Focus Bio Bank, alla sua seconda edizione. Secondo lo studio l’anno zero del settore è stato il 2015, quello in cui le vendite di prodotti biologici nella grande distribuzione organizzata hanno praticamente pareggiato quelle nei negozi dedicati: 873 milioni di euro nei “super” e 862 nei negozi bio, in un mercato interno che valeva 2.660 milioni. Nel 2016 il divario si è accentuato: 1.191 milioni venduti nei supermercati e 892 nei negozi, in un mercato interno da 3.093 milioni complessivi.

Negli ultimi anni molte catene di ipermercati e supermercati si sono dotati di private label di alimenti biologici e le referenze sono passate dalle 644 del primo censimento Bio Bank del 2001 alle 3.529 del 2017. Oggi le prime tre catene per numero di referenze sono Coop (marca Vivi Verde Coop con 604 prodotti), Iper (marche iNaturale Bio e iNaturale Zerotre Bio, con 371 articoli) e Carrefour (Carrefour Bio, 308). Prodotti che ovviamente si sommano a quelli a marchio dei produttori. Dieci invece le catene con private label equosolidali, per un totale di 62 referenze.

Interessante lo studio degli approcci comunicativi dei prodotti di marca bio, che sono secondo Bio Bank essenzialmente quattro: il trasversale, che mette al centro lo stile di vita; il dedicato; il bollino biologico, che compare anche sugli articoli convenzionali; e il no logo scelto da Todis che non adotta un marchio particolare. Fermento intorno alla cosmesi naturale e bio: sono otto le catene che hanno una “private label” dedicata, con 135 referenze in tutto.

Quanto ai negozi specializzati, quarantaquattro anni dopo l’apertura del primo a Milano, “Il Girasole”, sono ormai 1.437, con Roma, Milano e Torino in testa tra le province con il maggiore numero assoluto e Imperia, Bolzano e Rimini con il maggior numero di insegne per abitanti.

E il futuro? L’Italia probabilmente seguirà l’esempio degli altri Paesi europei come le Francia, dove Carrefour vanta ormai 15 punti vendita specializzati e dove Leclerc ha annunciato addirittura 200 negozi bio.

Il report digitale Focus Bio Bank – Supermercati & Specializzati 2018 si può sfogliare, leggere e consultare liberamente su Issuu all’indirizzo https://bit.ly/2k4AWZ1.

Parte da Milano durante la Milano Food City la Festa del Bio, kermesse Federbio

Promuovere la conoscenza e il consumo dei prodotti biologici nel rispetto dell’ambiente, dell’uomo e della biodiversità: è questo l’obiettivo della Festa del Bio, organizzata da FederBio, che ritorna anche quest’anno e comincia il suo tour, che coprirà da maggio a settembre 2018 cinque grandi città italiane, da Milano. 

Il taglio ufficiale del nastro è previsto nella centralissima Via dei Mercanti il prossimo 12 maggio, dalle 10 alle 19, nell’ambito di Milano Food City, in partnership con Fiera Milano/Tuttofood. FederBio si è inserita nel ricco calendario di eventi della Settimana meneghina del Cibo per raccontare e vivere il cibo e la cultura dell’alimentazione naturale incontrando un pubblico estremamente vario, al quale raccontare l’importanza del consumo di cibo biologico certificato.

L’evento è uno spazio aperto di confronto, ricerca, comunicazione e arricchimento reciproco, disponibile a tutti e coinvolge da mattina a sera produttori, aziende, consumatori, giornalisti, blogger, esperti, studenti, adulti e bambini con un nutrito programma di attività informative e ludiche.

Tra le iniziative, il talk show dal titolo “Il valore del benessere animale in agricoltura biologica” per evidenziare che il principio guida degli allevamenti biologici è il miglioramento delle condizioni di vita degli animali in linea con gli standard predisposti da FederBio. L’altro talk, intitolato “#ipesticididentrodinoi: la scelta per la salute nostra e del pianeta è in mano alle donne”, sarà una tavola rotonda al femminile per parlare di chi non fa uso di pesticidi e fertilizzanti di sintesi sui campi, di chi produce e vende alimenti puliti e vede un altro futuro per il Paese.

Non manca il concorso. “Dal Campo allo Scaffale, dal Produttore al Consumatore” coinvolgerà studenti e gruppi di lavoro delle facoltà di Agraria, Economia e Commercio e Scienze della Comunicazione delle città in cui si svolgerà la Festa del Bio. Le idee e i progetti prodotti dagli studenti saranno valutati da una giuria di esperti e sarà premiato il progetto migliore di ogni singola tappa. In occasione dell’appuntamento finale del tour a Bologna sarà selezionato il vincitore assoluto. I progetti e le idee ammessi al concorso devono rientrare in una delle tre categorie: Amici del Territorio, tra sostenibilità e creatività; Impresa e Reti d’impresa Bio; Comunica il Bio.

Insieme a focus group, incontri con i media, istituzioni e mondo della ricerca, il Villaggio del Bio ospita anche innumerevoli spazi espositivi per presentare un’ampia gamma di prodotti e servizi del mondo biologico e dialogare con il pubblico: un nutrito programma di intrattenimento ludico e informativo invita a trascorrere alcune ore all’interno del Villaggio per imparare a leggere un’etichetta Bio, capire il significato di agricoltura biologica e biodinamica, conoscere i benefici derivanti dal consumo di alimenti biologici. Il tutto condito da momenti di convivialità, come il concorso fotografico #scattailatoBIO, gli eventi dedicati ai più piccoli all’interno del Baby BIOpark, come il laboratorio Esperienza Tattile, curato da Fileni BIO, che prevede il coinvolgimento dei bambini in un’esperienza tattile/sensoriale alla scoperta della filiera biologica o la merenda Bio a cura di Rigoni di Asiago, Barilla e Granarolo con le loro linee di prodotti biologici.

Sempre nell’ottica della valorizzazione delle eccellenze del biologico Made in Italy, viene organizzato l’altro concorso “Buono è Bio” per promuovere la formazione dei cuochi del futuro e avvicinarli all’uso in cucina di prodotti biologici certificati. In questo caso ad essere coinvolti saranno gli studenti di cinque Istituti alberghieri che realizzeranno un Bio Menù, che sarà costruito con la selezione dei piatti più meritevoli realizzati in diretta nel corso di alcuni show cooking.

“L’obiettivo della Festa del BIO che ben si identifica con la mission di FederBio – sottolinea il presidente di FederBio, Paolo Carnemolla – è avvicinare il maggior numero di persone al mondo del biologico, trasmettere i valori dell’agricoltura biologica e biodinamica e diffondere la cultura del consumo di cibo sano e prodotto senza agenti chimici. Per rendere sempre più edotti e consapevoli i consumatori circa il valore della scelta biologica, ritengo che l’idea di organizzare un originale e dinamico road show, aperto al pubblico per offrire momenti di comunicazione, convivialità e degustazione, sia quella giusta”.

Dopo la tappa milanese, la Festa del Bio si sposterà a Torino (26 maggio), Roma (9 giugno), Verona (23 giugno) per chiudere a Bologna (8 settembre).

 

Cresce la concorrenza per gli specialisti del bio

I prodotti naturali non conoscono crisi. Stando alle rilevazioni condotte da Nomisma, nel 2014 ben il 59% dei consumatori ha acquistato almeno un prodotto alimentare a marchio bio; nel 2012 il dato si fermava al 53%, nel 2013 al 54,5%. In altre parole, in soli due anni si sono contati 1,7 milioni di famiglie acquirenti in più. È quanto scrive Manuela Falchero nell’ultimo numero disponibile online di inStore.

Ma non è tutto. Sempre secondo Nomisma, è infatti aumentata anche la spesa pro-capite degli italiani, passata dai 28 euro del 2011 agli attuali 39 euro in linea con una tendenza che non sembra essere esaurita se si considera che il 17% dei consumatori prevede di aumentare nel 2015 il budget destinato ad alimenti naturali.

E così negli ultimi mesi, le catene di più lungo corso hanno spinto sull’acceleratore dell’espansione.

E nuovi player si sono affacciati sul mercato. I casi di NaturaSì, Almaverde Bio Market e Bio c’Bon.

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Da Mangiarsano Germinal nuova linea di biscotti bio vegan

I prodotti per la prima colazione sono il vero core business per Mangiarsano Germinal, il gruppo veneto specializzato negli alimenti biologici, salutistici e funzionali, formatosi nel 2007 dopo l’acquisizione di Germinal da parte di Mangiarsano. Sono oltre 200 le referenze biologiche e salutistiche presenti nel portafoglio dell’azienda, ognuna con caratteristiche nutrizionali e funzionali particolari: dai prodotti vegan a quelli senza glutine, senza lievito, senza latte e uova, fino a formulazioni mirate all’apporto di specifici nutrienti, come fibre, betaglucani, antiossidanti, proteine.

In questi giorni lancia sul mercato la gamma Germinal Bio Vegan con due nuove proposte, i Biscotti alle Gocce di Cioccolato e al Tè Verde.

Uno dei trend di consumo più sorprendenti degli ultimi due anni è il boom dei prodotti vegani, animato da nuove e crescenti consapevolezze da parte di una nicchia di consumatori alla ricerca di un nuovo rapporto tra alimentazione e salute, che critica l’insostenibilità ambientale attuata dagli allevamenti intensivi, a favore del rispetto dei “diritti degli animali”. Anche se solo lo 0,5% della popolazione italiana si dichiara vegana questa nicchia cresce al ritmo del 15% all’anno. In aggiunta un ulteriore 6,5% di persone segue una dieta vegetariana e il 20% dichiara di ridurre il consumo di carne, uova, latte e derivati per questioni etiche o salutistiche (Fonte: Eurispes 2014).

Nel 2014 il Gruppo MangiarsanoGerminal ha fatturato oltre 25 milioni di euro, per un 33% dettaglio specializzato (Ecor, Probios e altri), 31% Gdo con il marchio Germinal Bio, Mangiarsano e BioBimbo BioJunior, 16% private label, 14% estero, 4% canale farmacia e infine 2% horeca.

Aperto a Milano il primo temporary store di Nattura

NATTURA - Temporary Store Stazione Centrale Milano 3Resta aperto fino al 2 novembre, al piano terreno della Stazione Centrale di Milano, Casa Nattura propone a viaggiatori e non tutti i prodotti della linea con le ultime novità dedicate a un’alimentazione sana ed equilibrata.

È stato creato un ampio spazio in vetro e legno bianco, con un tappeto di erba artificiale che evoca la terra e la natura. Il vasto assortimento dei prodotti Nattura, quasi cento referenze, è disponibile in un unico punto vendita, per rispondere alle esigenze nutrizionali e ai gusti più variegati: prodotti vegetali, senza glutine, senza latte e uova, senza lievito, di kamut e altro ancora.

Il visitatore potrà scegliere con tranquillità i prodotti che più rispondono ai propri gusti, facendo una spesa di genuinità e salute che lo accompagni in tutti i momenti della giornata: da una colazione buona e nutriente a una pausa di gusto e leggerezza, da bevande dissetanti e depuranti fino a un pasto creativo e salutare.

La produzione Nattura è basata sulla ricerca di ingredienti selezionati con attenzione, biologici, escludendo l’utilizzo di organismi geneticamente modificati e di sostanze chimiche.

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