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Carrefour lancia “Clic solidale” a sostegno di progetti alimentari sul territorio

Unisce solidarietà e attenzione al territorio ma anche logiche social che coinvolgono i clienti il progetto “Clic Solidale” organizzato da Carrefour Italia a favore di 42 Associazioni No profit attive in diverse regioni d’Italia. Fino al 5 Giugno, i punti vendita italiani dell’insegna francese divulgheranno i progetti sull’alimentazione e la nutrizione solidale di associazioni No profit territoriali
Il contributo totale, pari a 200.000 euro, andrà ai 20 progetti più cliccati sul sito clicsolidale.carrefour.it, dove i clienti e i sostenitori delle diverse associazioni partecipanti potranno scegliere e votare il progetto preferito.
I progetti ammessi alla votazione hanno come filo conduttore il tema dell’alimentazione e della nutrizione solidale e ciascuno ha come principale sponsor uno o più tra i 148 punti di vendita di tutti i formati Carrefour presenti sul territorio che si sono mobilitati per la loro candidatura e che li sosteranno durante tutta la fase di votazione.

Al termine dell’iniziativa, il 5 giugno, alle 20 Associazioni no profit che avranno ricevuto più clic, la Fondazione Carrefour devolverà una somma con l’obiettivo di valorizzare e realizzare concretamente i progetti proposti, e ne seguirà avanzamento e realizzazione nei mesi successivi.
Il progetto “Clic Solidale” ha come valore distintivo e peculiare quello di sostenere in maniera concreta e diretta le reali necessità e bisogni di diversi territori, quali le mense per i poveri, i negozi solidali, l’educazione alimentare e gli orti nelle scuole, la produzione agricola in contesti socialmente utili e la forniture di materiali e di tecnologie per l’alimentazione e la raccolta di eccedenze alimentari.
«Siamo felici di annunciare oggi il lancio del progetto “Clic Solidale”, un’iniziativa per noi di Carrefour molto importante. Grazie a questo progetto riusciremo a dare il nostro contributo concreto, e speriamo di poter coinvolgere e sensibilizzare quante più persone in tutta Italia, avvicinandole al mondo delle onlus e ai loro progetti» ha dichiarato Flavia Marè, Coordinatrice CSR Carrefour Italia.

Carrefour e Regione Piemonte, accordo sul latte a Km zero: nasce “Piemunto”

Valorizzare tutti i prodotti realizzati con latte proveniente dagli allevamenti piemontesi: è il senso della campagna della Regione Piemonte “Piemunto”  cui ha aderito, primo tra gli attori della Gdo, Carrefour Italia.

L’insegna francese ha firmato un accordo che prevede che tali prodotti siano contrassegnati dal logoPiemuntonato lo scorso 14 marzo su iniziativa della Regione Piemonte, in più di 100 punti vendita ad insegna Carrefour della regione. Si tratta di più di 150 referenze che spaziano dal latte, allo yogurt, ai formaggi, e che saranno sottoposti a stringenti controlli di qualità da parte degli enti certificatori e della Regione Piemonte.

“Il senso di Piemunto è il forte legame che il marchio crea con il territorio. Vale per il latte e i formaggi, ma in generale anche per il vino, il riso, e tanti altri prodotti. Non siamo per il protezionismo: siamo per iniziative che aumentino la trasparenza della filiera di un prodotto, in modo che il consumatore possa scegliere con maggior consapevolezza. Questo rappresenta anche un elemento di maggior competitività e valorizzazione del Piemonte” ha dichiarato Sergio Chiamparino, Presidente della Giunta della Regione Piemonte.

Un accordo secondo Grégoire Kaufman, Direttore Commerciale e Marketing Carrefour Italia, che “va nella direzione che stiamo perseguendo da tempo, ovvero valorizzare la qualità dei prodotti di filiera italiana, garantendo in questo modo un’offerta di eccellenza per i propri clienti e, nel contempo, sostenendo i piccoli medi produttori italiani nel fronteggiare un momento ancora difficile per molti di loro”.

Sullo sfondo, le grosse difficoltà che in tutta Europa sta vivendo il settore lattiero caseario e in particolare gli allevatori, messi in difficoltà da prezzi bassissimi. “Questa è anche una risposta alle richieste di aiuto avanzate dai produttori di latte e dai trasformatori piemontesi di fronte alle grosse difficoltà in cui versa il settore. Il Piemonte produce 10 milioni di quintali di latte all’anno, di cui due milioni sono trasformati in formaggi Dop. La valorizzazione della qualità del latte piemontese – ha spiegato Giorgio Ferrero, Assessore dell’Agricoltura e promotore dell’iniziativa –  è un passaggio fondamentale per fare fronte alla forte concorrenza che viene anche da tante parti dell’Europa. Con questa campagna la Regione continua nella sua politica di sostegno e valorizzazione delle nostre produzioni e consegna al settore uno strumento di promozione che può dare una mano concreta al mercato lattiero-caseario piemontese”.  

Un sistema virtuoso che potrebbe essere adottato in futuro anche da altre regioni italiane.

Chiamalo, se vuoi, Gourmet 2.0: a Milano si rinnova il format “premium” di Carrefour

Un mercato del nuovo millennio, con isole “tematiche” che invitano ad acquistare prodotti complementari, tante possibilità di comprare cibo già pronto ma preparato al momento, etnico ma non solo, soluzioni digitali come l’ampio uso di schermi e le proiezioni a pavimento, ma anche le etichette digitali. È il nuovo format di Carrefour Gourmet, rinnovato con tante soluzioni in più rispetto ai 16 aperti in precedenza, che debutta a Milano in viale Bezzi, circonvallazione esterna e zona “di frontiera” tra un quartiere molto borghese e una zona un po’ più popolare. La concorrenza, non dichiarata ma evidente, e con la vicina Esselunga, alla quale si prova a “scippare” un cliente foodie ed altospendente.

I nuovi trend sono tutti coperti: dal free-from al biologico, dall’etnico al dolce che strizza l’occhio al cake design, con una sezione dedicata dove trovare tutto ‘occorrente, dalle basi alle decorazioni, alle teglie. Non manca la possibilità di ordinare online e ritirare la spesa in negozio, ma anche di farsela consegnare a casa. Tra i servizi offerti c’è la lavanderia, ma anche un bar aperto per colazione, pranzo ed aperitivo, dove si possono anche consumare i piatti pronti acquistati nel supermercato, dalle insalate agli udon.

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Carrefour Italia collabora con MSC per offrire prodotti ittici da pesca sostenibile

Offrire ai consumatori, sempre più attenti alle problematiche ambientali, prodotti ittici certificati sostenibili che garantiscano la salute dei mari e tutelino l’attività della pesca per le generazioni future: è l’obiettivo della collaborazione attivata tra Carrefour Italia e MSC Pesca sostenibile.

msc-pescasostenibileIl marchio blu MSC (Marine Stewardship Council) assicura che i prodotti ittici siano realizzati con materie prime certificate sostenibili secondo i più alti standard riconosciuti a livello mondiale per la pesca sostenibile. La certificazione secondo gli standard MSC non si esaurisce a una valutazione della sostenibilità in acqua (secondo tre principi: la salute dello stock, l’impatto sull’ecosistema e l’efficace gestione dell’attività di pesca) ma certifica l’intera filiera produttiva in modo da poter tracciare ogni singolo prodotto dal mare al piatto e dal piatto al mare.

Il marchio blu MSC aiuta i consumatori ad effettuare un acquisto sostenibile in modo semplice senza preoccuparsi di dover valutare all’atto di acquisto alcuni elementi fondamentali per la sostenibilità, ma che talvolta sono complessi per chi non ha conoscenze specifiche. Area di pesca FAO, attrezzo di pesca, taglia minima, pesca illegale, catture accessorie sono solo alcuni degli aspetti coperti dal programma MSC Pesca Sostenibile.

Nei prossimi mesi, nei punti vendita Carrefour si potranno trovare diversi prodotti con il marchio blu MSC di differente tipologia (surgelati, inscatolati e refrigerati). Diverse le specie coinvolte: acciughe, platessa, merluzzo, salmone selvaggio e gamberi boreali e anche una referenza di tonno in scatola Alalunga. Ma l’impegno di Carrefour non si esaurisce nell’offerta di prodotti con marchio blu MSC. L’idea dell’insegna francese è quella di creare un sistema virtuoso spingendo i propri fornitori a certificarsi ed approvvigionarsi di materie prime certificate MSC. Aumentando infatti la domanda di prodotti sostenibili, si ha l’effetto immediato di incentivare i nuovi pescatori a entrare nel Programma MSC mettendo in atto pratiche di pesca sostenibili.

«Dobbiamo tutti prendere coscienza che gli oceani e le risorse marine non sono una fonte illimitata e che l’unico modo per garantire nel tempo la possibilità di dare accesso a questi alimenti a tutte le popolazioni del mondo è solo ed esclusivamente la pesca realizzata in modo sostenibile. L’impegno di Carrefour verso la sostenibilità ittica è iniziato nel 2007, con l’adesione all’appello del WWF di fermare la commercializzazione del tonno rosso ed è continuato nel tempo attraverso la lotta alla pesca illegale e la verifica costante delle taglie minime. Con l’adesione al programma di certificazione MSC Pesca Sostenibile, oggi, Carrefour continua a dimostrare il suo impegno per la sostenibilità e la salvaguardia delle risorse marine» spiega Flavia Mare, responsabile Qualità e CSR manager Carrefour Italia.

«Il mercato Italiano è immaturo per quanto riguarda la sostenibilità rispetto agli altri mercati europei ma sta dando segnali molto positivi. La nostra esperienza in Europa ci dimostra che i retailer possono essere il vero motore verso la sostenibilità ittica. Benvenuto a bordo Carrefour» dice Francesca Oppia, direttore MSC Pesca Sostenibile.

Secondo Fish Forward (progetto del Wwf cofinanziato dalla Ue), il 29% degli stock ittici mondiali è sovra sfruttato e il 61% è pienamente sfruttato.

Carrefour apre a Carugate il primo ristorante Terre d’Italia: è giunta l’ora dei grocerant?

Riapre totalmente rinnovato e ripensato l’ipermercato Carrefour di Carugate, con tante novità, tra cui la più “succulenta” è senz’altro il primo ristorante targato “Terre d’Italia”, la private label del gruppo francese dedicata ai prodotti del territorio, selezionati e d’alta gamma. Una piccola anteprima in questo senso si era avuta quest’estate a Genova con il bistrot del Carrefour Market di via XX Settembre. Esselunga dal canto suo sembra puntare molto anche nelle nuove aperture sui bar Atlantic, nati un po’ in sordina e che ormai hanno superato la soglia delle 80 unità. La possibilità di mangiare o rifocillarsi nel punto dove si fa la spesa (la logica del “grocerant”, ibrido tra supermercato e ristorante) del resto rientra nell’ottica di invitare un cliente sempre più frettoloso a passare più tempo all’interno del punto vendita dandogli più motivi per “attardarsi” (vd L’avanzata dei “Grocerant”: John Lewis apre altri ristoranti Rossopomodoro).

Ma non è solo il ristorante la novità del punto vendita, che si trova all’interno del centro commerciale Il Carosello in un’area di 12.000 mq, e che ha segnato l’ingresso della catena francese in Italia nel 1972. Il completo restyling, che promette di rinnovare la shopping experience un po’ appannata del formato ipermercato, segue in molto punti il modello recentemente presentato a Mons. Freschi, tessile casa e mondo digitale sono i tre punti focali su cui si basa il nuovo layout.

Cinque sensi allertati: stimolati tutti i sensi a partire dalla vista, grazie ai colori che si alternano lungo tutta la barriera delle casse e che compaiono in ogni reparto; dall’olfatto, inondato dai profumi del pane e dei dolci preparati sul posto; al tatto, stimolato dall’ampia selezione di prodotti touch screen a libero servizio nel reparto tecnologia; al gusto, stuzzicato dalle degustazioni di prodotti artigianali oltre che dal ristorante; e infine l’udito con la diffusione di musica rilassante a creare un ambiente sereno.

Quattro macro aree: “Moda” e “Novità” sono animate da dispositivi tecnologici e digital (tra cui sono presenti il gaming e il chiosco editoriale), mentre “Mercato” e della “Spesa Quotidiana” presentano varie offerte di prodotti che ricordano per tradizione e genuinità il tradizionale mercato di provincia. Un nuovo corner propone frutta e verdura di alta gamma mentre un mercato che richiama il suq medio-orientale offre spezie e aromi. Il pesce trova spazio nel “Sushi Daily”, nel corner e ne banco pescheria con preparati di pesce fresco secondo ricette create ad hoc. I salutisti apprezzeranno il Juice point e l’ampio reparto di prodotti biologici e dedicati alle intolleranze alimentari.

Tecnologia in vendita e in negozio: sono 42 i monitor presenti un po’ ovunque nell’ipermercato dedicati alle novità di prodotto e offerte speciali, ma c’è anche il Digital Mirror nel reparto Moda. AI Grandi Elettrodomestici è possibile testare le ultime frontiere della cucina creativa (Master Chef docet) con gli estrattori di succo e gli slow cooker, e non mancano le novità mobile e wearable e neppure i droni e le applicazioni della domotica.

Tutto per la casa: rinnovati l’offerta dedicata alla casa, che comprende un ferramenta auto con un tintometro per creare la propria tintura ecosostenibile personalizzata. Nel reparto libri, DVD, CD, edicola e carta regalo presenta un’area relax per adulti e bambini che include un corner Lego, sorta di “shop in shop”, e un ampio gamma di giocattoli.

Fatto sul posto. Dal pane cotto a legna, alla mozzarella fatta al momento al corner “Cake design”, largo all’artigianalità alimentare secondo i dettami dalla genuinità e della trasparenza degli alimenti. E per dare un servizio in più anche il reparto macelleria propone prodotti marinati preparati su richiesta.

Un format che sarà replicato? Così sembra a sentire le parole di Grégoire Kaufman, direttore commerciale e marketing Carrefour Italia: «Siamo fiduciosi del successo che avrà nei prossimi mesi [il nuovo ipermercato] perché l’Italia è uno dei mercati ad avere clienti tra più esigenti in Europa. La combinazione di innovazione e tradizione, oltre che di forte coinvolgimento del cliente, offerte per la prima volta in Italia da questo nuovo ipermercato, ci permetteranno di segnare un importante traguardo in termini di mercato e creare un interessante precedente anche per futuri punti vendita sul territorio italiano».

Carrefour a Mons testa l’evoluzione dell’ipermercato: iperconnesso e con lavorazioni a vista

Sembra essere la shopping experience completamente rivisitata la ratio che guida il nuovissimo ipermercato che Carrefour ha aperto a Mons, in Belgio. Un po’ piazza del mercato, un po’ libreria, sala giochi e pizzeria, concepito per aree o “universi”, è un ambiente allo stesso tempo sociale ma iperconnesso. Inoltre, propone prodotti e servizi completamente nuovi, che non si trovano in nessun’altra grande superficie in Belgio.

https://youtu.be/PzVF5OhZoNo

La novità più d’impatto sono senz’altro i prodotti preparati, come vuole lo spirito dei tempi, davanti ai clienti, al momento, sul posto e in piena trasparenza, da “dipendenti (in tutto sono 270)-artigiani”. Novità assoluta è la preparazione nel pdv della birra, ma ci sono anche la pizza, la pasta fresca, il pane e il cioccolato, pasticceria, gastronomia (240 ricette preparate in una cucina a vista che focalizza lo sguardo al centro dello spazio). Altre originalità sono il salmone affumicato e il caffè torrefatto sul posto.

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Pantagruelico l’assortimento dell’ipermercato di Mons les Grands Prés, che, su un’area di vendita di 11.700 mq, presenta 600 tipi di birra e 1000 etichette di vino, tra cui 150 grand cru. Sul fronte etnico, 2000 referenze specie di prodotti italiani e americani, scelti pensando al tipo di utenza del punto vendita. Grande la varietà anche dei prodotti senza glutine (210), biologici (600), senza zucchero (120) o dietetici.

Nonostante ciò, il cliente non ha l’impressione di essere intruppato nelle corsie di un gigantesco e freddo ipermercato, ma piuttosto di passeggiare da un negozietto all’altro. E questo anche grazie all’uso dei colori e dei materiali naturali e di scaffali bassi che consentono di abbracciare lo spazio con uno sguardo. Ma anche grazie al fatto che i prodotti sono raggruppati per genere (nello spazio infanzia si trova ad esempio dal biberon all’abbigliamento).

 

Le ultime novità del digitale sono qua
Tutto ciò si accompagna alle più avanzate dotazioni tecnologiche. All’entrata ad esempio un muro digitale consente di ordinare gli articoli pesanti (come l’acqua) per farseli spedire a casa. Ma il negozio è disseminato di terminali dove è possibile ordinare tutto ciò che al momento non si trova nel punto vendita, sia esso un libro o un grande elettrodomestico, un giochi elettronico o un dvd/blu ray. Ma dove si possono anche ottenere informazioni sui vini e gli accostamenti. O creare poster o asciugamani di carta con le proprie foto inviate dal cellulare. Non poteva mancare lo specchio digitale, per guardarsi da tutti i lati e chiedere parere agli amici sui social. Gli spazi dedicati alla ristorazione e i bar sono dotati di wi-fi gratis e di postazioni per la ricarica di cellulari e tablet.

 

Toccare con mano
Il cliente è continuamente invitato ad assaggiare, provare, giocare: in una parola a vivere lo spazio e divertirsi. Numerose le aree dedicate, dallo spazio bimbi con le costruzioni alla sala giochi e video, dall’area lettura in libreria al corner per degustare whisky ai due caffè e due spazi per la ristorazione.

La ristrutturazione di Mons segue il rinnovo dei 44 ipermercati Carrefour belgi che in quattro anni ha portato a un investimento di 150 milioni di euro.

 

Carrefour lancia “Tous AntiGaspi”, la private label antispreco e sostenibile

Prodotti che andrebbero altrimenti gettati perché di forma o aspetto difettoso, riutilizzati e immessi sul mercato: da gennaio faranno parte di una private label dedicata allo spreco zero di Carrefour in Francia, battezzata “Tous AntiGaspi”.
L’iniziativa, in collaborazione con il collettivo Les Gueules cassées già protagonista di varie azioni in passato con la GDO francese (vd il nostro articolo) è stata anticipata da “Le Figaro” che ha indicato come i primi prodotti del nuovo marchio, dei cereali per la colazione, saranno messi i vendita in 228 ipermercati Carrefour del Nord-Ovest della Francia. Ma l’insegna francese già quest’anno aveva commercializzato dei camambert invendibili perché “fuori taglia” rispetto allo standard, sempre in collaborazione con la “mela che ride” simbolo di Les Gueules cassées.
«Per essere venduti nei nostri supermercati sotto questo marchio un prodotto dovrà seguire alcuni criteri» ha chiarito a “Le Figaro” Bertrand Swiderski, direttore responsabilità sociale e ambientale Carrefour – deve essere stato prodotto seguendo la stessa ricetta e avere le stesse garanzie di sicurezza alimentare del suo equivalente “bello” (ovvero non alterato); essere venduto in un pdv che si trovi nella stessa regione della fabbrica; costare circa il 30% meno dell’”originale». Infine, non ci sarà alcuna garanzia sulla disponibilità del prodotto “perché per definizione questi prodotti sono scarti di produzione; non ci pensiamo nemmeno a produrre sistematicamente partite difettose!” Un centesimo di ogni prodotto venduto della nuova linea andrà inoltre a fondi e iniziative per la lotta contro la fame nel mondo.
Carrefour non è nuovo ad iniziative anti-speco: ad esempio ha già tolto o prolungato la data di scadenza da tutta una serie di prodotti a marchio (vd il nostro articolo).

Che la lotta allo spreco sia una questione reale sul banco di istituzioni e aziende in vari Paesi lo dimostra anche l’attenzione suscitata dal progetto Les Gueules cassées, pronto a sbarcare in altri Paesi tra cui USA (con il nome Ugly Mugs), Inghilterra, Giappone e Germania. E che ha appena attirato 6 milioni dal fondo di investimento americano Global Emerging Markets per lo sviluppo del concept in America del Nord e del Sud e in Medio Oriente. Affascinati anche loro, evidentemente, da questa “buona idea di buon senso” come la sintetizza il fondatore Nicolas Chabanne.

Terzo trimestre “eccellente” per Carrefour. Anche in Italia

Carrefour ha diffuso oggi i dati di vendita consolidati del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2015, che la nota del retailer definisce eccellente, con una crescita organica del 4,2% nel terzo trimestre. Ci soffermiamo però sul periodo più lungo.

Il gruppo ha registrato vendite nei primi nove mesi pari a 63.864 milioni di euro, di cui 33.926 all’internazionale, che cresce più della Francia (a variazione organica: +4,5% contro 1,7%). Nel complesso la crescita delle vendite del gruppo nei nove mesi si assesta su +3,4%. Sfavorevole è l’impatto dell’evoluzione del prezzo dei carburanti: le vendite dei punti vendita con distributore, infatti, registrano risultati inferiori al resto della rete.

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In particolare la Francia nei nove mesi consolida la crescita già positiva nel 2012 e 2013 in tutti i formati (ipermercati compresi): +1,7% la variazione organica e +1,6 a rete confrontabile. Consistenti le performance dei punti vendita di prossimità, anche se, ovviamente, pesano meno del 20% del giro d’affari totale.

Con 33.926 milioni di vedite, l’internazionale fa segnare una crescita organica nei nove mesi del 4,5% e a rete confrontabile del 3,2%, più rallentata in Europa, che vale circa il 50% delle vendita (+1,4 e +1,6 rispettivamente), in forte crescita in America Latina (+15,7% quella organica e +11,6% a rete confrontabile). In asia le vendite in organica sono in discesa dell’8,8%, ma quelle totali rescono dell’8,6% grazie all’impatti favorevole dei cambi.

In Italia si torna a crescere

Per quanto riguarda l’Italia, il terzo trimestre segna una svolta e una forte accelerazione delle vendite: +5,9% a rete confrontabile: 5,6% coprendendo anche la vendita di benzina. Ma le vendite totali crescono del +11,4%. Nei nove mesi il trend è sempre positivo per quanto riguarda le vendite totali (+6%), ma a rete confrontabile hanno ancora il segno meno davanti: -0,2%. La ripresa dei consumi nel terzo trimestre si fa quindi sentire sui conti del colosso d’oltralpe, dopo gli ultimi anni difficili.

Qui potete scaricare il comunicato originale

In Piazzale Siena Milano il primo Carrefour Gourmet 24/24

Ha aperto dopo una breve ristrutturazione il Carrefour di Piazzale Siena a Milano. Il pdv, poco più di 1000 mq,  è stato riposizionato come Carrefour Market Gourmet, il secondo del capoluogo lombardo e il primo del format aperto 24 ore su 24. «È un supermercato normale con qualcosa in più: nella fattispecie 600 referenze frutto di un’attenta selezione in tutte le categorie food. Ma non vogliamo ghettizzare, nel fresco ad esempio c’è l’alto di gamma servito con proposte particolari ma anche il confezionato per chi è di fretta o il classico ortofrutta e peso. Non c’è un percorso obbligato, lasciamo al cliente libertà di scoprire nuovi prodotti anche un po’ “folli”» spiega Roberto Simonetto, direttore vendite Carrefour Market.

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La sfida dell’apertura no-stop come sta andando? «Al di là di ogni aspettativa – dice Simonetto -. Abbiamo deciso di non vendere nessun tipo di alcolici nel turno notturno, e questo ci ha evitato parecchi problemi. È un luogo protetto, illuminato a giorno, sicuro. Abbiamo un flusso di clienti continuo, è uno snodo di passaggio, e c’è tutto un popolo della notte che va o torna dal lavoro e si ferma qui a fare la spesa. Sono giornalisti, medici, taxisti, una clientela eterogenea. Poi c’è Expo naturalmente, volevamo dare un servizio in più e dimostrare che Milano è una città sempre aperta. Tanto che nei prossimi mesi sono previste altre due aperture 24/24 che si aggiungeranno a piazzale Siena e piazzale Clotilde, già aperta da qualche anno, in modo da presidiare tutta la città».

Carrefour testa lo scanner per la spesa (in Belgio)

Dopo Izy, il sistema adottato da Chronidrive/Auchan, Carrefour Belgio testa la sua versione dello scanner per fare la spesa online, da casa, e averla consegnata o ritirarla in store: Connected Kitchen. La “cucina connessa” permette di fare la lista della spesa in tempo reale scansendo il codice a barre o dettando il prodotto al dispositivo. Il data base ha a disposizione 1,3 milioni di codici compresi quelli della “concorrenza”, per i quali verranno proposte delle alternative tra i 17mila articoli presenti nel paniere dell’e-commerce Carrefour. Il dispositivo, in fase di test da aprile, sarà poi messo a disposizione della clientela.

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