Si è chiuso con un fatturato di 2,133 miliardi di euro (+5,9% rispetto all’anno precedente) l’anno fiscale 2024-2025 di Metro Italia, azienda di distribuzione specializzata nel commercio all’ingrosso nel settore Horeca. Un risultato trainato da tutti i canali di vendita in un anno che la stessa Metro definisce come “caratterizzato da importanti investimenti a supporto della strategia multicanale e aggiornamenti della rete ispirati a principi di sostenibilità di lungo periodo”.
Metro Italia conta 46 punti vendita in 16 regioni, 3 depositi per il canale FSD (Food Service Distribution) e circa 3.600 dipendenti. A livello globale il Gruppo Metro ha registrato un fatturato di oltre 32,4 miliardi di euro.
LEGGERE CRESCITA PER IL C&C, ACCELERA LA CONSEGNA DIRETTA
Entrando nel dettaglio delle performance dei canali, nel 2024-2025 il Cash & Carry, che rappresenta il 75% delle vendite totali dell’azienda, ha registrato un fatturato di 1,591 miliardi di euro leggermente in crescita rispetto al 2023-2024 (+4,2%). Il Food Service Distribution – FSD, il canale di consegna diretta presso le attività di ristorazione, ha chiuso l’anno a 513 milioni di euro (+10% rispetto al 2023-2024).
Il Mercato Online – operativo anche in Germania, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi e Francia – ha raggiunto un fatturato di 29 milioni di euro (+38% rispetto al 2023-2024). Il marketplace aperto a tutti offre oltre 250.000 attrezzature professionali di circa 200 aziende partner.
LA QUOTA DELLA MDD SALE AL 36%
Positivo anche l’anno dei quasi 5.000 prodotti a marchio Metro, forniti da circa 400 fornitori. Nel 24-25 il fatturato è stato di 754 milioni di euro (+12,7% sul 2023-2024), pari al 36% di quello totale dell’azienda.
I prodotti ultrafreschi (carne, pesce, ortofrutta) hanno toccato i 547 milioni di euro (+8,3%), mentre i localismi hanno registrato vendite per 101 milioni di euro (+8,6%).
NEL FOOD SPAZIO AI PRODOTTI LOCALI
Metro Italia vanta un assortimento di circa 30.000 referenze, di cui circa 22.500 food e circa 8.000 non food. Sul totale delle referenze food, 7.000 sono quelle locali (23%), messe a disposizione grazie a una rete di circa 725 fornitori partner distribuiti sul territorio italiano. Circa 200.000 sono infine i clienti.
“Il 2024-2025 è stato un anno ricco di sfide e importanti evoluzioni in linea con l’implementazione della nostra strategia multicanale, volta a supportare i professionisti dell’Horeca a navigare i cambiamenti del mercato – afferma David Martínez Fontano, Ceo di Metro Italia (nella foto in alto) –. Nell’anno appena iniziato proseguiremo l’attuazione della Strategia 2030 concentrandoci su tre priorità fondamentali: consolidare il nostro business multicanale nei territori di potenziale, far evolvere i nostri punti vendita per garantire servizi sempre più efficienti e un’esperienza d’acquisto sempre migliore, offrire assortimenti in linea con le mutevoli esigenze dei clienti valorizzando le eccellenze locali del Made in Italy. Sempre con il focus sulla sostenibilità futura dell’azienda”.
LE PRIORITÀ PER IL PROSSIMO ESERCIZIO FISCALE
Metro Italia prevede un nuovo anno all’insegna della continuità degli investimenti e dell’attenzione alla sostenibilità aziendale. La strategia multicanale integrerà ancora più strettamente i tre canali di vendita per offrire ai clienti Horeca un’esperienza d’acquisto fluida e servizi sempre più personalizzati. Gli investimenti saranno mirati al rafforzamento logistico, seguendo la recente apertura del nuovo deposito FSD di Pontedera, che amplifica la capacità distributiva e la capillarità delle consegne in Toscana e bassa Liguria.
L’azienda annuncia, inoltre, che evoluzione degli store secondo il modello MFC – Multichannel Fulfillment Center – come il nuovo punto vendita di Olbia, sarà pienamente operativa: spazi concepiti per integrare logistica avanzata, digitalizzazione dei processi e un’esperienza d’acquisto fluida tra canale fisico, delivery e marketplace online.
DALLO STORE MANAGER AL TERRITORY MANAGER
All’insegna della multicanalità sarà anche l’evoluzione che vivrà la forza vendita di Metro, con lo Store Manager che diventerà Territory Manager: non più guida del singolo punto vendita, ma punto di riferimento di tutti i colleghi e le colleghe operativi sul territorio limitrofo al punto vendita.
Nel 2025-2026 la digitalizzazione dell’Horeca sarà uno dei pilastri dell’attività di consulenza ai clienti. Metro specifica che la sua piattaforma Dish fornisce servizi innovativi, sistemi di pagamento digitali e strumenti per la gestione dei tavoli e della delivery. Allo stesso modo, proseguiranno le attività di formazione per gli operatori Horeca attraverso le Metro Academy, definite dall’azienda hub di competenza e aggiornamento su trend, sostenibilità e nuove tecnologie.
Nel corso del nuovo anno verranno portate avanti anche le collaborazioni in essere con la Fondazione Banco Alimentare, a cui nell’ultimo anno sono state donate eccedenze di prodotti per 7 milioni di euro, e con l’organizzazione Azione Contro la Fame per coinvolgere l’intero settore della ristorazione nella lotta contro la povertà alimentare.


“Questo accordo rappresenta un passo avanti importante nella concretizzazione del nostro modello commerciale – sostiene 


“L’obiettivo degli interventi di ristrutturazione a Bologna e Dalmine è stato quello di consolidare e aggiornare gli storici punti di forza dell’insegna GrosMarket in termini di expertise nel canale ingrosso, di completezza e qualità degli assortimenti, con servizi in linea e rispondenti all’evoluzione nelle abitudini di acquisto della clientela Horeca, che oggi contribuisce a circa l’80% del fatturato dei nostri cash and carry” commenta Flavio Zago, Direttore canale GrosMarket. Che aggiunge: “Il nuovo format di cash & carry che stiamo portando avanti vede la convergenza tra punto vendita fisico e accesso digitale attraverso la nostra piattaforma di e-commerce B2B e l’app dedicata e servizio delivery. Una visione “full service” che la clientela professionale dimostra di apprezzare molto e che sta già dando ottimi risultati”.
A Bologna un’esperienza di acquisto tutta nuova
Dalmine: più spazio a un nuovo concetto di ingrosso
A partire dal primo cash & carry inaugurato a Corato (Bari) nel 1991, che proprio quest’anno ha visto l’importante rinnovamento dei reparti freschi, durante questi 33 anni l’insegna ha ampliato la propria rete nei territori di Molfetta nel 2007, Laterza nel 2014, Manfredonia nel 2016, Crotone nel 2017, Monopoli e Lecce nel 2020 e Reggio Calabria lo scorso giugno. Nel tempo, il crescente investimento da parte di Maiora ha portato alla definizione di un team Altasfera, dedicato esclusivamente a questa unità di business nelle aree acquisti, vendite e marketing. Grandissima attenzione è riservata alle risorse umane: rispetto a due anni fa c’è stato un incremento del personale di oltre il 52%, arrivando a un numero pari a oltre 190 collaboratrici e collaboratori sempre più preparati grazie alla continua formazione che viene svolta sia in accademia che in store.

