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Sarà un Natale di acquisti digital (+13%): da smartphone, su Instagram e nella CyberWeek

Anche a Natale, la festa più tradizionale (ma anche, diciamocelo, più consumistica) dell’anno l’influenza del digital sugli acquisti è sempre maggiore: con il 68% delle visite ai portali e-commerce da smartphone, le raccomandazioni d’acquisto basate sull’Intelligenza Artificiale che incideranno fino al 35% del totale delle vendite (+25% rispetto alla stagione invernale 2017), quattro acquisti online su dieci effettuati durante la Cyber Week e il traffico e-commerce da Instagram in aumento del 51% secondo Salesforce, azienda leader mondiale nel CRM. Che ha pubblicato insight e previsioni relativi al comportamento dei consumatori nell’imminente periodo dello shopping natalizio 2018.
I dati provengono dall’analisi combinata del comportamento d’acquisto di 500 milioni di consumatori (in 53 Paesi del mondo) e miliardi di transazioni gestite con la soluzione Commerce Cloud di Salesforce, con i dati del settore retail del report annuale Shopper-First Retailing.

È stato inoltre calcolato che il fatturato proveniente dal commercio elettronico previsto per le festivitànatalizie del 2018 cresceràdel 13% rispetto allo scorso anno, merito soprattutto delle raccomandazioni d’acquisto generate dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale, attualmente responsabili del 35% degli incassi. 

 

Mobile first

A dominare saràlo shopping da mobile: si prevede che per la prima volta gli acquisti da smartphone supereranno quelli da PC e da tablet. Il 46% di tutti gli ordini verrà concluso via smartphone, il 44% da computer e solo il 9% da tablet. Il mobile saràresponsabile per il 68% di tutto il traffico e-commerce della stagione, un nuovo massimo storico (+19% rispetto al 2017). Il traffico proveniente da mobile raggiungeràil picco nel giorno della vigilia di Natale, quando i consumatori ricorreranno ai loro smartphone, andando a rappresentare il 72% delle visite totali ai portali di e-commerce e facendo registrare il 54% degli ordini per l’intera giornata.

 

Aspettando il Black Friday
Negli ultimi anni hanno preso piede anche in Europa i fenomeni statunitensi del Black Friday e del Cyber Monday, relativamente il venerdì e il lunedì successivi al giorno del Ringraziamento che negli Stati Uniti danno il via alla stagione degli acquisti natalizi. Quest’anno la cosiddetta “Cyber Week”, ossia l’intera settimana che precede il “lunedì cibernetico” ormai quasi interamente dedicata agli sconti online, varràil 40% di tutte le entrate e- commerce dell’intera stagione natalizia a livello globale. Il Black Friday si prepara a essere di nuovo la migliore giornata per lo shopping online nel mondo, conquistandosi da solo il 10% di tutte le entrate della stagione festiva, mentre il Cyber Monday rappresenterà l’8% delle vendite. I cinque giorni migliori per lo shopping online (classificati in base alle vendite registrate a livello globale) saranno il Black Friday, il Cyber Monday, il giorno del
Ringraziamento e il sabato e la domenica immediatamente successivi (che negli Stati Uniti sono già stati rinominati Cyber Saturday e Cyber Sunday). In ogni caso, il 50% dello shopping online natalizio del 2018 verràcompletato entro il 2 dicembre, un giorno in anticipo rispetto all’anno scorso.

 

Instagram star dei social anche per gli acquisti

La vera grande novitàdello shopping natalizio di quest’anno saràInstagram, che si attesta come il canale social in piùrapida crescita per il traffico digitale dei siti di e-commerce: registreràun aumento del traffico del 51% rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente, mentre Facebook subiràun calo del 7%. Nel periodo natalizio, il traffico e-commerce generato dai social supereràil 5%, registrando un aumento del 17% rispetto all’anno scorso.
Tra i consumatori, è chi acquista prodotti per la bellezza e il benessere il più propenso a utilizzare Instagram per arrivare su un sito di e-commerce in cui effettuare l’acquisto.

Infine, la spedizione gratuita saràun must per l’intera stagione: il 72% di tutti gli ordini verrà effettuato ricorrendo a questa modalitàdi spedizione, registrando un sensibile aumento rispetto all’anno scorso.

La ricerca di Publicis.Sapient e Salesforce èstata sviluppata tramite un sondaggio tra i consumatori includendo domande presenti nella ricerca elaborata lo scorso anno e nel sondaggio Salesforce Connected Shopper del 2017, oltre a nuove domande elaborate per affrontare il tema delle nuove tecnologie emergente e delle nuove tendenze nel retail. Il sondaggio ha analizzato le risposte online di 6.000 persone, con età superiore ai 18 anni e selezionate in base alla frequenza di acquisto nei negozi e online, in 6 paesi (1.000 partecipanti in ciascun paese): Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Canada e Australia.

 

Arriva Alexa, e con l’ordine vocale di Amazon la spesa (e la vita) non sarà più la stessa

Ci sono voluti anni e non solo ingegneri ed esperti di intelligenza artificiale ma anche linguisti per “tradurre” Alexa, l’assistente virtuale e riconoscitore vocale di Amazon, in italiano, ma ora ci siamo.
La mente dei dispositivi Echo, con il quale fare ordini vocali ma anche chiedere le notizie e le previsioni del tempo e controllare i dispositivi di casa, dalle luci alla macchina del caffè, arriva per i clienti di lingua italiana (dopo USA, dova ha debuttato nel 2014, e attualmente disponibile in tedesco, francese spagnolo e giapponese) insieme a quattro dispositivi speaker a controllo vocale interamente progettati attorno alla voce, con integrazione Alexa: Amazon Echo, Echo Plus, Echo Dot ed Echo Spot. Amazon lancia anche un dispositivo che si associa a Echo: Echo Sub e un nuovo dispositivo per la Casa Intelligente: Amazon Smart Plug. I clienti possono preordinarli ora ma la consegna partirà dal 30 ottobre.

La “mente”, ovvero l’intelligenza artificiale, è Alexa: risiede nel cloud ed è dunque in grado di autoapprendere e migliorare le sue prestazioni. Basta chiedere e Alexa risponde alle domande, riproduce la musica, legge le notizie, controlla la Casa Intelligente, aggiunge attività alla Lista delle cose da fare, e molto altro ancora. Con il controllo vocale a lungo raggio è possibile avviare queste funzionalità anche dall’altra parte della stanza, usando semplicemente la voce. senza muovere un dito.

Una modalità che promette di farci fare un ulteriore salto nelle nostre abitudini di vita quotidiana, e nel modo in cui facciamo la spesa e gli acquisti in genere, già rivoluzionate dall’uso dello smartphone.

 

Localizzata per l’Italia

“Questa esperienza di Alexa è stata creata appositamente per l’Italia: è completamente nuova e l’abbiamo costruita partendo dalle fondamenta per rendere omaggio alla lingua e alla cultura italiana, consentendo ai clienti di chiedere in modo semplice di ascoltare la musica, sapere il meteo e le notizie, controllare la propria Casa Intelligente, gestire l’agenda della famiglia, avere suggerimenti di ricette per il pranzo domenicale, e altro. Con Echo Spot, Alexa può anche mostrare delle immagini: puoi guardare il tuo Sommario quotidiano delle notizie da Sky Tg24 o Ansa Videogiornale, visualizzare le immagini dalle telecamere di sicurezza compatibili, effettuare videochiamate ad amici e parenti che possiedono un Echo Spot o l’App di Alexa, e altro ancora” ha detto Jorrit Van der Meulen, Vicepresidente Amazon Devices International.

 

Cosa si può fare con Alexa?

Creare Liste della spesa e cose da fare Alexa aiuta nell’organizzazione creando e gestendo le Liste della spesa e delle cose da fare. “Alexa, aggiungi funghi alla mia lista della spesa” o “Alexa, aggiungi ‘buttare la spazzatura’ nella mia Lista delle cose da fare”.

Ascoltare le notizie Alexa può leggere le notizie e fornire aggiornamenti personalizzati in base alle preferenze. Si possono scegliere gli organi di stampa preferiti per ascoltare le notizie, come Repubblica, IlSole24Ore e TGCOM24, oppure conoscere i risultati della squadra di calcio del cuore. Basta dire “Alexa, quali sono le novità?” o “Alexa, qual è il risultato della partita del Napoli?”.

Sapere che tempo fa È possibile conoscere le previsioni del tempo a livello locale, nazionale e internazionale. Basta chiedere: “Alexa, pioverà domani?”, “Alexa, che tempo fa a Milano?” oppure “Alexa, che tempo fa a Roma questo weekend?”

Ascoltare la musica Alexa offre un’esperienza musicale senza l’uso delle mani con i principali servizi musicali come Amazon Music, Spotify Premium e Deezer. È possibile controllare il volume e la riproduzione di milioni di brani pronunciando le frasi “Alexa, alza il volume” o “Alexa, salta questa canzone”. Se non si è sicuri del brano in riproduzione, basta semplicemente dire “Alexa, che canzone è questa?”. I controlli vocali attraverso Alexa rendono ancora più semplice e naturale per i clienti poter richiedere di ascoltare della musica in base al proprio stato d’animo, al periodo e a diversi altri criteri. Si può anche ascoltare la musica in più stanze, raggruppando più dispositivi Echo per ottenere in ogni stanza uno streaming musicale sincronizzato. Basta usare l’App Alexa per creare gruppi di due o più dispositivi Echo e dar loro un nome, ad esempio “soggiorno”. Una volta creato il gruppo è sufficiente pronunciare “Alexa, riproduci la musica in soggiorno”.

Controllare la Casa Intelligente Con Alexa è possibile alzare il termostato prima di alzarsi dal letto o abbassare le luci dal divano quando si desidera guardare un film, il tutto usando solo la propria voce. Alexa lavora con una varietà di prodotti compatibili che funzionano con il Wi-Fi come luci, termostati, prese intelligenti e interruttori di marche come Philips Hue, IKEA, BTicino/Legrand, Netatmo, TP-Link e Hive. Attraverso la praticità aggiunta dello schermo di Echo Spot si potranno vedere in tempo reale le immagini da una videocamera connessa dal giardino o dal terrazzo, o vedere chi ha suonato alla porta di casa, utilizzando le Skill per Casa Intelligente create da NETGEAR, myDlink, Ring, Logicircle e altro.

La funzione Routine consente di automatizzare una serie di azioni personalizzabili utilizzando un singolo comando vocale a propria scelta. Ad esempio, dicendo “Alexa, buonanotte”, Alexa spegnerà le luci e riprodurrà suoni che conciliano il sonno. È possibile creare Routine basate sull’ora del giorno, impostando, per esempio, una Routine con cui Alexa, ogni giorno infrasettimanale alle 6 del mattino, e alle 9 di sabato e domenica, accenda le luci della cucina, avvii la macchina del caffè e legga le previsioni del tempo. Aggiungendo Routine basate su temperatura e movimento, Alexa si attiva quando la temperatura di una stanza è troppo alta o troppo bassa, o quando viene rilevato un movimento.

Effettuare chiamate e inviare messaggi senza mani Con Echo si può parlare a chiunque disponga di un dispositivo Echo compatibile o l’App Alexa senza dovere usare le mani: non serve toccare o fare ricerche. I contatti sentiranno e vedranno il nome nel momento in cui ricevono la chiamata sapendo così chi li sta chiamando. Inoltre, è possibile inviare messaggi vocali o di testo a chiunque possieda di un dispositivo Echo compatibile o l’App Alexa. Basta dire “Alexa, chiama papà” o “Alexa, manda un messaggio a Bianca”. Utilizzando Drop-In sui dispositivi Echo compatibili si può controllare cosa succede in soggiorno oppure ci si può connettere rapidamente con parenti vicini e lontani.

Fare domande È possibile fare ad Alexa qualsiasi tipo di domanda, incluse quelle riguardanti persone famose, date, luoghi, calcoli matematici, conversazioni, spelling, informazioni locali e molto altro. Per esempio: “Alexa, chi è il Presidente della Repubblica?”, “Alexa, dov’è Aci Trezza?”, “Alexa, cos’è la bagna cauda?”, oppure è possibile chiedere ad Alexa di recitare una poesia dicendo “Alexa, recita San Martino di Giosuè Carducci”.

Seguire gli sport preferiti Chiedere ad Alexa punteggi in tempo reale o a partita finita, scoprire quando la squadra del cuore gioca la prossima partita e altro ancora. “Alexa, dove posso vedere la Juventus?”, “Alexa, chi è in testa alla classifica di Serie A?”.

Impostare timer e sveglie Impostare con la voce molteplici sveglie e timer, inclusa l’impostazione di ripetizione. Basta dire “Alexa, svegliami alle 6 di domani mattina”, “Alexa, quanto tempo è rimasto sul mio timer?” oppure “Alexa, imposta un allarme ripetuto per martedì alle 9”.

Oltre al lancio di Alexa ed Echo in Italia, Amazon annuncia oggi che gli sviluppatori e i produttori di dispositivi stanno rendendo disponibili centinaia di Skill Alexa e dispositivi con integrazione Alexa. Gli sviluppatori in Italia e nel mondo utilizzano già Alexa Skill Kit (ASK) e Alexa Voice Service (AVS) per creare nuove esperienze e dispositivi Alexa per clienti in Italia, come speaker intelligenti, sound bar, cuffie, router e Smart TV. Le Skill e i dispositivi saranno disponibili per i clienti in Italia dal 30 ottobre.

Il Viaggiator Goloso lancia la recensione a scaffale

La recensione degli utenti in bella vista sullo scaffale: è l’innovativo sistema lanciato per i prodotti del Viaggiator Goloso, brand premium di Unes, con l’iniziativa “Vota VG” che per la prma volta porta i giudizi dei consumatori direttamente sotto il prodotti nel punto vendita.

Collegandosi al sito www.ilviaggiatorgoloso.it, gli utenti possono esprimere la loro opinione sui prodotti firmati VG. La media del punteggio ottenuto (da 1 a 5 stelline), ma anche alcune recensioni, sono riportate in un’apposita etichetta elettronica visibile negli store a insegna il Viaggiator Goloso a fianco di quella del prezzo. Il numero di etichette elettroniche installate cresce sempre di più per coprire l’assortimento, ed è presente nei tre punti vendita a insegna il Viaggiator Goloso di Milano Viale Belisario, Milano 3 Basiglio e Buccinasco.

 

Già 80mila recensioni
L’iniziativa è stata apprezzata dai fan del brand premium di Unes, a giudicare dalle oltre 80.000 recensioni finora pubblicate sul sito. Con Vota VG, gli utenti possono esprimere la loro opinione su tutte le referenze del brand, assegnando a ciascun prodotto un punteggio da 1 a 5 stelle e lasciando un commento in cui descrivere liberamente la propria esperienza di gusto con i prodotti il Viaggiator Goloso. Alcuni commenti sono riportati nelle etichette elettroniche di maggiori dimensioni.
“Quest’iniziativa è un perfetto esempio di virtuosa integrazione tra la presenza digitale dell’insegna e i punti vendita fisici – ha commentato Rossella Brenna, Direttore Vendite, Marketing e Comunicazione di Unes -. È la prima volta che ciò avviene nella Gdo italiana. Le recensioni dei clienti influenzano positivamente gli acquisti di altri clienti, guidano lo sviluppo e il miglioramento dei prodotti, oltre a essere fonte di ispirazione per le nostre attività di comunicazione offline.”
Dal 4 ottobre al 4 novembre 2018, i consumatori che voteranno i prodotti firmati il Viaggiator Goloso potranno scaricare un buono sconto di 5 euro da utilizzare sulla spesa in uno dei 120 punti vendita diretti a insegna U! Come tu mi vuoi, U2 Supermercato e il Viaggiator Goloso, oltre che negli ipermercati Iper, La grande i.

Transazioni digitali per tutti, senza banca: MyPos punta all’Italia e apre uno store a Milano

Consentire la gestione di transazioni digitali come fossero contanti alle piccole e medie imprese, negozi, parrucchieri, bar, ristoranti, professionisti freelance, insomma il cuore produttivo del Belpaese, senza passare dalle banche: è questo l’obiettivo di myPos, realtà britannica in Italia dal 2014 che ha aperto ieri a MIlano il suo primo punto vendita, quarto in Europa dopo Londra, Amsterdam e Sofia.

La scarsa digitalizzazione dei pagamenti nel nostro Paese tradisce una difficoltà di molte piccole imprese ad accettare pagamenti non in contanti. myPos propone un terminale per accettare pagamenti con carte magnetiche, chip e dispositivi contactless come smartphone e altri device nel modo più efficace e conveniente su ogni canale (sia sul punto vendita che online o tramite mobile) e di gestire i loro flussi di cassa senza fare affidamento su istituti bancari tradizionali.

I vantaggi li spiega il country manager Massimo Terreni: “Siamo l’unica realtà che accredita immediatamente sul conto gli importi delle transazioni, quando normalmente tramite banca sono necessari da tre a cinque giorni lavorativi. Non abbiamo un canone mensile, il Pos si acquista una volta sola e poi c’è un costo sulla transazione che sostanzialmemte dipende dai volumi delle vendite”.

Oltre al Pos, sono disponibili gratuitamente alcuni servizi aggiuntivi, tra cui la richiesta di pagamento al cliente non in negozio tramite e-mail o sms con un link per effetturlo, la gestione di gift card, la possibilità di ricaricare schede telefoniche, il sistema per l’accredito delle mance, la pre-autorizzazione.

Il negozio di Milano in corso Europa 11 “è, più che un luogo di vendita, un experience store, un posto dove venire a provare i terminali, chiedere informazioni. Vogliamo anche far capire come funziona il mondo delle transazioni ai piccoli esercenti, che spesso li vedono come un problema piuttosto che come un’opportunità, tanto che stiamo anche pensando di organizzare dei workshop” dice Terreni.

Ambiziosi i progetti sul nostro Paese: “vogliamo arrrivare a 100mila clienti in quattro anni, e aprire nuovi store a Roma, Napoli, Firenze, forse in Sicilia”. Il Centro-Sud al momento è infatti l’area del Paese con il maggior numero di clienti.

 

Starter kit in un box

L’offerta (contenuta in un box con prezzi che, a seconda del tipo di Pos, vanno dai 99 ai 349 euro + iva) comprende un POS di nuova generazione con una connessione 24/7, l’integrazione online e una carta di credito gratuita appoggiata a un relativo conto online myPOS che offre tutte le funzionalità di un conto tradizionale, gestibile completamente anche tramite App. Insieme all’acquisto di un terminale POS sono compresi una carta di debito VISA Business gratuita e un conto business online dove vengono accreditati i fondi dai pagamenti accettati in pochi secondi. Il tutto è attivabile in  10-15 minuti.

Tutti i terminali POS sono mobili e dispongono di una propria SIM card completamente gratuita per la connessione a Internet in tutta Europa. Il sistema infatti può funzionare ovunque all’interno dell’area SEPA, e può essere facilmente spostato, in caso di necessità (ad esempio per partecipare a fiere al’estero) in altri Paesi senza ulteriori passaggi burocratici.

“Abbiamo creato myPOS con l’obiettivo specifico di consentire alle imprese indipendenti di qualsiasi dimensione e tipologia l’utilizzo di soluzioni leader di mercato per il pagamento con carta. La nostra missione è porci al servizio del business – dice Christo Georgiev, Ceo e Founder di myPOS -. Siamo molto felici di arrivare qui a Milano con il nostro primo store in Italia, un Paese che riteniamo strategico, ricco di bellissime realtà imprenditoriali che speriamo di sostenere. In un mercato ormai interamente connesso, la digitalizzazione è un asset cruciale e la nostra offerta ne facilita davvero la diffusione.”

myPOS è utilizzato da oltre 55.000 imprese in Europa (di cui 12mila in Italia, secondo mercato dopo l’Olanda) con un risparmio previsto di oltre 10 milioni di euro in tasse e commissioni. Le prossime aperture di negozi sono previste a Parigi, Zurigo, Barcellona e Anversa.

 

 

San Marco aiuta a scegliere come dipingere la casa, in negozio, con la realtà virtuale

I visori per la realtà virtuale entrano finalmente in negozio, e chissà che non ci restino per un bel po’ di tempo: l’iniziativa più recente, tra le prime in Italia parte da San Marco, azienda di pitture e vernici per l’edilizia professionale, che presenta una strumentazione innovativa per aiutare il cliente a selezionare e scoprire gli abbinamenti migliori in base al proprio stile.

 

Un milione di combinazioni possibili

Grazie a questa tecnologia, realizzata dalla start-up Experenti, la decisione tra il rosa pesca o il giallo canarino in salotto non sarà più un azzardo. Finora per sapere veramente come sarebbe venuta la tinteggiatura di casa non c’era che armarsi di pennello. Ora ci si potrà avvalere della prima esperienza di realtà virtuale mai sperimentata prima d’ora in Italia in questo ambito. Nei corner dedicati all’interno di punti vendita selezionati, il cliente potrà provare questa nuova tecnologia immersiva che lo catapulta in una realtà parallela per vivere un’esperienza coinvolgente e interattiva. Potrà inoltre scegliere lo stile più vicino al proprio gusto e selezionare la stanza e gli effetti decorativi della gamma San Marco da applicare osservando da vicino oltre un milione di combinazioni di colori possibili.

Basta indossare la maschera a disposizione nell’area espositiva per ritrovarsi all’interno di un appartamento 3D e vivere il colore o l’effetto preferito: durante il viaggio virtuale il cliente ha a disposizionesei soluzioni di arredo studiate da professionisti del settore, che ricreano ambienti quanto più vicini ai gusti dell’utilizzatore. In ogni scenario – minimal, urbano, moderno, classico, contemporaneo o naturale– ci si può muovere tra soggiorno in open space con angolo cucina, camera da letto e bagno, per un totale di 18 stanze ultra realistiche in una definizione video ben superiore all’HD, con oltre 1.000 oggetti presenti all’interno. A seconda dello stile della propria abitazione, il cliente può sperimentare concretamente le soluzioni che più lo rappresentano tra oltre 250 tinte o decorativi visualizzabili.

“Abbiamo chiesto al team di giovani talenti di Experenti Inc. di realizzare un progetto in grado di differenziare la nostra azienda e spiccare all’interno del mercato– dice Annamaria Rizzato, marketing director di San Marco -. Il cliente finale è il protagonista di questa avventura e vogliamo che il momento dell’acquisto in negozio diventi un’esperienza forte, in grado di impressionare e difficile da dimenticare. Si tratta di una strategia di business nuova nel nostro settore, ma riteniamo che sia una scelta vincente perché l’innovazione tecnologica facilita l’incontro fra l’azienda e chi entra nel punto vendita”.

La nuova strumentazione di realtà virtuale diventa infatti la chiave di volta di un’esperienza d’acquisto in-store che sempre più ha il compito di emozionare il cliente, con la massima flessibilità ed elevato livello di personalizzazione.

“La realtà virtuale rivoluzionerà il modo di concepire il processo d’acquisto del consumatore consentendo una decisione più consapevole – commenta Amir Baldissera, docente di Business Management all’Università di Padova e CEO di Experenti Inc. -. Per San Marco credo sia una grande opportunità per affermarsi, non solo come azienda leader del settore delle pitture, ma anche come azienda promotrice dell’innovazione digitale.”

Rinascente estende il personal concierge su WeChat e punta a un miliardo di cinesi

Obiettivo Cina, e per affronatre il mercato cinese Rinascente punta ancora sulla tecnologia: dopo il successo di On Demand, il servizio di instant messaging che consente di cercare nel flagship di Milano i prodotti richiesti e a spedirli ovunque desideri il cliente, l’insegna presenta WeChat On Demand. L’obiettivo èestendere il servizio di personal concierge, lanciato quasi un anno fa sul canale WhatsApp, anche alla piattaforma WeChat. Stiamo parlando di numeri da capaogiro: un miliardo di utenti attivi al mese in Cina, di cui l’83% fa acquisti on line.
“I clienti stranieri rappresentano circa il 50% del totale fatturato di Rinascente – spiega Pierluigi Cocchini, Amministratore Delegato Rinascente -. In particolare quelli di nazionalitàcinese sono i primi nel ranking delle top nationalities. Lo scontrino medio èdi circa 250 euro ed èin continua crescita e solo in questa prima metàdell’anno si contano piùdi 275 mila loro transazioni. Con il riposizionamento del nostro Department Store verso il lusso accessibile, il nostro pubblico si è arricchito e diversificato. L’introduzione del servizio WeChat On Demand dimostra come Rinascente non sia solo il luogo dove vivere un’esperienza di shopping unica e gratificante, ma sia anche una realtà impegnata quotidianamente a intercettare le esigenze di tutti i target e a superarne le aspettative.”
La fruizione del nuovo servizio èla stessa di On Demand, ma mentre WhatsApp viene utilizzato dal cliente per inoltrare la propria richiesta e ricevere le informazioni necessarie per effettuare l’acquisto, WeChat offre un’esperienza più: viene infatti impiegato da Rinascente anche per condividere informazioni e promozioni. Rappresenta quindi un ulteriore passo verso una relazione omnichannel, intesa come capacità di interagire con il cliente utilizzando tutti i canali disponibili: fisici e digitali.

Partner del progetto è Digital Retex, trusted partner di Tencent, gruppo cinese leader globale nell’innovazione digitale, che nel 2011 ha lanciato WeChat. L’azienda è speicalizzata nella gestione nelle azioni necessarie per portare brand europei in Cina, facendo leva sulle potenzialità della piattaforma. Il nuovo servizio viene quindi comunicato attraverso engagement digitale e in store, tramite totem touch screen e QRcode. Sul punto vendita sono inoltre presenti sei concierge di nazionalità cinese per facilitare l’onboarding del progetto.

Il nuovo servizio viene quindi comunicato attraverso engagement digitale e in store, tramite totem touch screen e QRcode. Sul punto vendita sono inoltre presenti sei concierge di nazionalità cinese per facilitare

Rinascente conferma dunque la volontàdi ampliare il concetto di customer care e di estendere sempre piùi propri orizzonti internazionali.

Buoni sconto, passione anti crisi, valgono 11,8 miliardi di euro

Quanto “pesano” le newsletter promozionali con buoni sconto sui consumi in Italia? Non poco, 11,8 miliardi di euro, pari all’1,1% dei consumi delle famiglie secondo lo studio commissionato da Newsletter2Go a BEM Research intitolato “Impatto delle newsletter sui consumi delle famiglie italiane”.

I buoni sconto ricevuti per email sono utilizzati da oltre la metà dei residenti in Italia: circa il 55% ha effettuato speseutilizzandoli, per un importo medio mensile di 23 euro. Una quota che aumenta nel Centro-Sud, con acquisti pari mediamente a 26 euro al mese, mentre il Nord si ferma a 19 euro. Curiosamente, nel Centro-Sud sono soprattutto gli uomini a spendere di più (38 euro) mentre le donne in assoluto spendono meno (15 euro). Non si riscontra invece alcuna diversa attitudine al consumo tra uomini e donne residenti in Italia settentrionale. Sarà dovuto al digital divide?

“La crisi finanziaria ed economica degli ultimi anni ha scosso pesantemente le famiglie italiane – commenta Carlo Milani, direttore di BEM Research –. Sulla base dei dati Istat emerge come circa il 15% delle famiglie italiane non si possa permettere di consumare carne o pesce ogni due giorni, il 16,5% di riscaldare adeguatamente la casa e il 46% di trascorrere una settimana di ferie in un anno. A fronte di queste difficoltà le famiglie italiane hanno ricercato nuove opportunità per aumentare il loro potere d’acquisto, e ciò è avvenuto soprattutto nel Mezzogiorno, l’area del Paese che più ha sofferto in termini di carenza di posti di lavoro”.

Ad effettuare acquisti 1 o 2 volte negli ultimi 3 mesi a fronte di un buono sconto ricevuto per email sono principalmente i soggetti di età compresa tra i 45 e i 54 anni, mentre le frequenze di acquisto 3-5 e 6-10 volte si concentrano di più nella popolazione più giovane. In termini di importo medio, gli acquisti inferiori ai 50 euro sono effettuati in misura maggiore dai soggetti con età compresa tra 25 e 34 anni, mentre quelli tra 50 e 99 euro e tra 100 e 499 euro sono più frequenti tra i soggetti di età compresa tra 35 e 44 anni.

“L’utilizzo di buoni sconto ricevuti per email appare una pratica sufficientemente diffusa in Italia tra giovani e meno giovani – aggiunge Margherita Grizzo di Newsletter2Go – Con la crescita dell’e-commerce, che oggi in Italia interessa solo il 29% della popolazione contro il 55% dell’Area euro, il 66% della Francia e il 74% della Germania, le occasioni per utilizzare i buoni sconto per risparmiare sugli acquisti di beni e servizi aumenteranno notevolmente. Ci attendiamo quindi che il mercato italiano delle newsletter, che già ha raggiunto una buona dimensione, tenderà a crescere ulteriormente nei prossimi anni”.

Lo studio può essere scaricato in formato PDF a questo link

Prestazioni online, Iper in testa nella Gdo, Decathlon e Coop sul podio

Anche a luglio arriva la conferma, e grazie al mix di visibilità e prestazioni nelle ricerche su web Ipermercati Iper resta in testa alla classifica dei migliori brand del settore della grande distribuzione in termini di performance sul web secondo la graduatoria stilata da BEM Research.

La catena di distruzione italiana, che a inizio anno aveva perso la prima posizione, da alcuni mesi si conferma invece come il miglior brand della Gdo. Al secondo posto si piazza Decathlon, che scala alcune posizioni rispetto al mese precedente. Coop mantiene invece il gradino più basso del podio, mentre Esselunga perde alcune posizioni. Bricocenter chiude la classifica dei migliori 5 brand. Tra i Top 10 si trovano poi Despar, Gamestop, Leon Supermercati, Primark e Crai Supermercati.

La media del BEM Rank a luglio 2018 per i 34 brand della Gdo considerati è pari a 28,1 punti, in leggera flessione rispetto al mese precedente (-0,2%), ma in aumento del 5,3% rispetto a un anno prima. La media generale dei circa 450 brand monitorati con il BEM Rank ha visto invece a luglio 2018 un aumento dello 0,7% rispetto al mese precedente e una riduzione dell’1,4% se paragonato a un anno prima.

Considerando i due macro-aggregati che compongono il BEM Rank, si osserva che Ipermercati Iper sembra eccellere per la capacità di essere rintracciata sul web (visibilità online) o perché gli utenti cercano direttamente il brand oppure perché appare nelle prime posizioni di Google Italia per ricerche relative a parole chiave generiche ad alto traffico. Tra i brand con un’ottima visibilità rientrano, oltre ad alcuni già citati in precedenza, anche Carrefour e Primark.

Relativamente alle prestazioni dell’homepage, ovvero alla velocità di caricamento e all’usabilità, conquista la posizione più alta Leon Supermercati. Buone anche le prestazioni di Migros, Cisalfa, Mediaworld e Unieuro.

“La grande distribuzione italiana continua a mostrare un ottimo dinamismo, con una netta crescita dell’interesse e dell’attenzione verso il mondo digitale – commenta Carlo Milani, direttore di BEM Research –. I marchi della Gdo sono oramai consapevoli che le scelte di consumo degli italiani prendono sempre più spunto dal web. Web e social a oggi sono per lo più utilizzati per informarsi, mentre gli acquisti avvengono poi in un negozio fisico. Solo il 29% degli italiani acquista direttamente online, contro il 55% della media europea. Nei prossimi anni c’è però da aspettarsi un’impennata nella diffusione dell’e-commerce anche nel nostro paese, soprattutto quando gran parte della generazione dei millennials raggiungerà l’età adulta. Per la sopravvivenza delle aziende del settore è quindi fondamentale essere pronte alla competizione sul mercato digitale”.

Sono di Pinko, Furla e Patrizia Pepe le migliori perfomance digitali nel fashion

Specchio specchio delle mie brame, chi è il brand italiano con le migliori prestazioni digitali? A questa domanda ha risposto la ricerca di Netcomm e Contactlab, che ha analizzato le performance di 19 marchi italiani in campo digitale i quali, in generale, mostrano significative competenze nell’esperienza di navigazione sui siti, molte iniziative sui social anche attinenti all’acquisto e un ottimo livello di localizzazione nei Paesi europei e in Russia.

Tra le aree “grigie” o comunque migliorabili ci sono invece la capacità di espandersi al di fuori dall’Europa, l’offerta di servizi Cross Channel, lo Style Advisory e la trasparenza sull’origine dei prodotti.

La Digital Competitive Map, provata metodologia Contactlab  che dal 2014 analizza e valuta il posizionamento digitale dei marchi del Lusso sia da una prospettiva strategica di globalizzazione sia dell’esperienza cliente, viene per la prima volta estesa al mondo del Contemporary Fashion. La ricerca Netcomm-Contactlab è stata presentata in occasione di Netcomm Focus Fashion & Lifestyle, appuntamento di riferimento per la trasformazione digitale e l’e-commerce delle aziende del fashion, del beauty e del design tenutosi a Milano.

L’analisi, condotta tra febbraio e giugno di quest’anno, riguarda 189 parametri suddivisi in una matrice tra “Digital Strategic Reach” che copre gli aspetti più strategici: in quanti Paesi e su quali canali vendere via e-commerce nel mondo, con quale ampiezza di gamma, con quale trasparenza sul Paese di origine dei prodotti, e in “Digital Customer Experience” ovvero tutti gli aspetti inerenti alla qualità ed efficacia dell’interazione tra brand e clientela come la navigazione sui siti, l’esperienza di acquisto online, la comunicazione via Direct Marketing e Social, fino ai servizi Cross-Canale online/offline offerti.

Tre marchi si mettono particolarmente in luce: Pinko, che dalla somma dei punteggi emerge come il marchio più competitivo, con un ottimo bilanciamento sui due assi della matrice; Furla, che si distacca molto sull’asse verticale “Digital Strategic Reach” per il significativo livello di globalizzazione raggiunto non solo in Europa, ma anche in Asia e Stati Uniti e Patrizia Pepe, che offre alla clientela una  piacevole esperienza di navigazione e interazione digitale.

Per quanto riguarda la copertura e-commerce attraverso canali diretti, il panel performa molto bene in Europa (Italia, Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Polonia), bene in Russia, ma al momento è meno presente negli Stati Uniti e nei Paesi Asiatici.

Rispetto ai marchi del Lusso, il panel Contemporary Fashion è meno presente sugli E-tailer specializzati nel Fashion & Luxury come Net-a-Porter, LUISAVIAROMA e Mytheresa. È invece più presente su Amazon Moda, probabilmente una scorciatoia per raggiungere i consumatori, nonostante l’esperienza di navigazione e il posizionamento dei marchi possa risultare molto confusa. Infatti, similarmente a quanto si riscontra sui grandi E-tailer cinesi come JD.com, risulta assai arduo dare una identità ai negozi “ufficiali” dei brand, differenziandoli dai distributori non ufficiali e senza incappare nel rischio di falsi.
“Il Panel Contemporary Fashion risulta molto attivo sui social, non solo a livelli di posting, ma anche di vendita diretta tramite Facebook e Instagram, rispetto ai brand del mondo del Lusso” spiega Marco Pozzi, Senior Advisor di Contactlab -. Note dolenti invece sulla cross-canalità da online a negozi fisici, con pochi brand pronti a offrire servizi come l’acquisto online con ritiro in negozio o la possibilità di rendere o cambiare in store quello effettuato sul web, mixando l’aspetto digitale e quello reale ”. Solo Falconeri, Patrizia Pepe e Pinko permettono di verificare la disponibilità in negozio da sito web, mentre Elisabetta Franchi consente di prenotare un appuntamento in negozio dal sito.

Un vero peccato infine che online la trasparenza sul Paese di produzione dei prodotti sia molto limitata. Questo rappresenta un mancato vantaggio competitivo soprattutto per i marchi che desiderano espandersi nei Paesi asiatici, dove la trasparenza è apprezzata e richiesta da una clientela amante della qualità italiana e francese. Falconeri e Patrizia Pepe rappresentano eccezioni positive.

Aldi punta sul vino con un nuovo sito web, e incassa un premio per l’Amarone

Punta su un’enoteca con una buona selezione di vini, ma anche sul consiglio, tallone d’Achille delle proposte di vino nella Gdo, Aldi con due iniziative: un nuovo sito web vinoteca.aldi.it e una brochure interamente dedicati al mondo dei vini, disponibile all’ingresso in tutti i negozi ALDI. 
Una vetrina online completamente dedicata ai diversi vini a scaffale e una guida cartacea utile all’esperienza d’acquisto sono i nuovi strumenti che ALDI ha realizzato pensando ai propri clienti. Sia gli esperti più preparati, che desiderano approfondirne la conoscenza, sia coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo del vino possono conoscere le proposte di ALDI e il loro ottimo rapporto qualità-prezzo e individuare facilmente la bottiglia che meglio soddisfi le loro esigenze. Nel sito web e nella brochure, l’assortimento è infatti organizzato secondo l’occasione d’uso: per tutti i giorni, per un aperitivo, un’occasione importante, un dopocena, una festa o come regalo. Uno “stratagemma” per semplificare la scelta dell’etichetta ideale e accompagnare perfettamente il momento in cui si vuole degustare un buon vino, che facilita anche chi non è un esperto sommelier e comunque accelera la scelta a tutti.

 

Un premio all’Amarone

La grande attenzione che ALDI presta alla qualità dei propri vini è stata premiata: lo scorso 5 luglio il vino Amarone della Valpolicella San Zenone DOCG da 750 ml ha ricevuto il “Premio New Entry 2018” nella categoria Alcolici e birra, in occasione della nuova edizione dei Brands Award. Attraverso questa iniziativa, che nella prima metà dell’anno individua le migliori performance dei prodotti lanciati sul mercato della Gdo, sono stati proprio i clienti di ALDI a riconoscere l’interesse che il brand pone nei confronti dei propri prodotti enologici. L’Amarone della Valpolicella San Zenone DOCG è presente tutto l’anno in assortimento.
La Vinoteca ALDI è presente in ogni punto vendita ed è consultabile sia online sia attraverso la brochure dedicata. L’assortimento conta circa un centinaio di referenze tra vini rossi, bianchi, rosé, spumanti e frizzanti che incontrano i gusti più diversi e si adattano a ogni occasione d’uso. Nella scelta dei vini, ALDI ha puntato su un assortimento italiano che lascia spazio a tutte le aree di produzione d’Italia e alle principali varietà di uva.

 

Un punteggio dal sommelier

Proprio a dimostrazione della particolare attenzione che viene riservata al vino, il brand collabora con l’analista sensoriale Luca Maroni, punto di riferimento della degustazione enologica in Italia, che ha assaggiato dal 1987 a oggi oltre 300.000 vini. Grazie a questa collaborazione, ALDI offre ai clienti un percorso di scoperta, consentendo di apprezzare al meglio consistenza, equilibrio e integrità dei vini, misurati tramite una scala di punteggio da 0 a 99 ideata da Maroni stesso e chiamata “Indice di piacevolezza”.

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