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L’Area del Futuro di FICO punta sulla comunicazione digitale

Il Gruppo Masserdotti, aggiunge un altro traguardo alla sua attività. Questa volta parliamo delle sue implementaioni all’interno di FICO, che –  con i suoi  100.000 mq di superficie, e le sue 5 aree tematiche – è ormai una realtà a tutti gli effetti.

La collaborazione con CRA

Per affrontare l’ennesima sfida sotto gli occhi del pubblico internazionale, infatti all’interno della Didattica, proprio al cento del parco, lo Studio Carlo Ratti Associati (CRA) si è avvalso, come partner tecnico per la comunicazione visiva del Gruppo Masserdotti, che ha realizzato le stampe e il relativo allestimento nell’Area del Futuro. Uno spazio che ospita la giostra multimediale interattiva “L’Uomo e il Futuro – Hortus” e un percorso immersivo nel mondo dell’agricoltura idroponica progettata e realizzata, appunto, da Cra.

Il Gruppo Masserdotti

Centro di produzione di stampa digitale di grande formato all’avanguardia a livello europeo, il Gruppo Masserdotti opera in qualità di partner industriale per la realizzazione di progetti di comunicazione visiva a valore aggiunto. Come ha fatto collaborando con CRA, dalla selezione accurata dei materiali di stampa all’installazione in loco, realizzando prespaziati e scritte in forex intagliato e producendo centinaia di mq di grafiche adesive Wall Wrap specifiche per pareti. Per garantire stampe ad altissima qualità è stata utilizzata la tecnologia HP Latex, scelta per le prestazioni eco-friendly idonee all’utilizzo indoor e particolarmente in linea con l’anima green di FICO.

L’Area del Futuro

Ideata con l’obiettivo di unire il rispetto della tradizione alimentare con lo spirito di innovazione, coinvolgerà i visitatori in un innovativo progetto di educazione alimentare che li metterà nelle condizioni di poter coltivare direttamente il proprio cibo, piantando i propri semi per poi seguirne la crescita giorno dopo giorno tramite una app. È lo stesso Carlo Ratti, titolare dello studio CRA, che spiega le finalità perseguite: “Offrendo la possibilità di osservare la crescita, dal germoglio alla pianta, sarà un po’ come scoprire la magia della vita”.

Essere coinvolti in una commessa di questa portata dallo Studio Carlo Ratti Associati, sinonimo di avanguardia a livello mondiale, è un’ulteriore conferma della nostra volontà di trasferire ai clienti affidabilità, serietà, puntualità e competenza. Asset che si traducono in un servizio che dalla mera stampa si orienta alla consulenza specializzata”, commenta Alberto Masserdotti, CEO dell’omonimo Gruppo. “Inevitabile riconoscere che arricchire il nostro portfolio con il coinvolgimento in un progetto unico a livello mondiale come FICO Eataly World consolida il nostro obiettivo di proporci come eccellenza Made in Italy a servizio della visual communication”.

 

Uno smartphone ci cambierà, porta unica al web per un italiano su quattro

Foto Jaelynn Castillo on Unsplash.

È sempre più mobile: ormai per accedere al web un italiano su quattro utilizza unicamente lo smartphone. E le aziende dovranno tenere conto di questo cambiamento nei comportamenti, essendo ormai appurata l’influenza determinante della rete nelle decisioni d’acquisto. È quanto emerge dalla ricerca internazionale sull’uso dei dispositivi mobili per il 2017 di comScore, “Global Mobile Report”. La relazione si basa su dati multi-piattaforma relativi a 14 mercati internazionali (oltre all’Italia, Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Argentina, Brasile, Messico, Cina, India, Indonesia e Malesia) per evidenziare trend globali e differenze regionali nell’utilizzo dei dispositivi mobili.

Non solo: l’80% del tempo trascorso su dispositivi mobili avviene tramite app, e le 30 principali applicazioni in ciascun mercato rappresentano tra il 41 e il 61% dei minuti mobile complessivi.

 

Crescita globale, in Italia 62% dei minuti online è mobile

La ricerca evidenzia come l’accesso “mobile-only” (ovvero con utilizzo esclusivo di smartphone o tablet, senza alcun accesso da desktop nell’arco di un mese) riguarda il 70% della popolazione digitale in India ed è passato dal 22% al 29% in Brasile nel corso dello scorso anno. E messaggistica istantanea e Social Media rappresentano oltre un quarto della totalità dei minuti mobile nei mercati oggetto dello studio.

La supremazia di Facebook nei vari mercati.

Il Mobile ha conquistato una posizione di primo piano in tutto il mondo: conta per oltre la metà dei minuti complessivi spesi online in 13 Paesi, con quote che superano il 75% in Messico, India e Indonesia. In Italia questa percentuale si ferma al 62%, in linea con i dati di USA e Regno Unito. Ma nel Belpaese una percentuale significativa della popolazione internet italiana è fortemente dipendente dai dispositivi mobili: una su quattro ovvero il 26% della popolazione italiana accede al web esclusivamente da Mobile. Una percentuale molto più alta di paesi come Germania, Regno Unito e Stati Uniti (rispettivamente 4%, 8% e 12%), mercati in cui la maggioranza accede da più piattaforme.

L’Italia risulta anche il mercato più polarizzato in assoluto per quanto riguarda l’utilizzo di app: oltre l’87% del tempo trascorso via mobile è infatti speso all’interno di un’app, ma solo 11 app riescono a raggiungere un livello di audience consistente (attorno al 20% di penetrazione) contro le 20 degli USA o le 17 del Regno Unito).
«L’adozione del mobile avviene in maniera tutt’altro che uniforme a livello globale – ha commentato Will Hodgman, Executive Vice President of international sales presso comScore -. Questa relazione dimostra che identificare le aree in cui il consumo digitale tende a concentrarsi sulle piattaforme mobili permette a proprietari di media, inserzionisti e relativi centri media di portare alla luce nuove opportunità potenziali in termini di audience e contenuti. Con l’ampliamento della misurazione delle audience mobile a livello granulare e basata su dati panel, comScore intende perseguire l’intento di individuare nuovi trend da azionare».

 

Carrefour Banca lancia Fitbit Pay, da oggi si paga anche con il polso

Senza portafoglio d’accordo, ma ora si può lasciare a casa anche lo smartphone, e prendersi una bevanda o uno snack entrando nel supermercato e pagando con il wearable che misura le nostre perfomance durante l’allenamento: Carrefour Banca ha annunciato la disponibilità di Fitbit Pay  per i suoi consumatori in Italia su Fitbit Ionic, il nuovo fitness smartwatch dell’azienda americana.

I clienti di Carrefour Banca potranno collegare le proprie carte di credito Carta Pass Mastercard a Fitbit Ionic, per effettuare pagamenti direttamente dal proprio polso in migliaia di negozi abilitati ai pagamenti contactless in Italia.

«Il servizio consente non solo di eseguire pagamenti in modo ancora più rapido ed efficiente, ma contribuisce a rafforzare l’immagine di Carrefour in quanto retailer all’avanguardia e sensibile alle esigenze e alle innovazioni che trasformano il mercato» ha detto Vincenzo Grimaldi, Country Manager Carrefour Banca.

 

Ci vuole l’app

Fitbit Pay può essere facilmente configurato su Fitbit Ionic seguendo alcuni semplici passi sull’app Fitbit per dispositivi Android, iOS e Windows e aggiungendo una carta di credito o debito al Wallet Fitbit. Effettuare pagamenti nei negozi dotati di tecnologia contactless è davvero semplice: basta mantenere premuto il tasto sinistro di Fitbit Ionic fino a quando la carta di debito o credito viene visualizzata sul display, e appoggiare lo smartwatch al terminale di pagamento attendendo la conferma di avvenuto pagamento sullo schermo.
Le transazioni effettuate tramite Fitbit Pay presentano sistemi di sicurezza avanzati. Grazie a una piattaforma di tokenizzazione conforme agli standard di settore, le informazioni sensibili sulla carta dell’utente vengono protette e non rivelate o condivise con i commercianti o con Fitbit. Durante la fase di configurazione di Fitbit Pay viene inoltre richiesto all’utente di impostare un PIN, ad ulteriore protezione delle informazioni sensibili.

Digital Week anche per caffè Vergnano, cinque giorni per cinque prodotti

Il mese più digitale dell’anno, quello che fa capo al Black Friday, è contagioso e anche un brand storico come Caffè Vergnano quest’anno si cimenta con la sua prima Digital Week.

Semplice la formula: cinque giorni (dal 13 al 17 novembre), cinque prodotti, cinque offerte: dalle macchine per caffè in capsule TRÈ alle confezioni di capsule compostabili e compatibili con macchine ad uso domestico a marchio Nespresso, dal caffè macinato alle prelibatezze dei dolci piaceri Caffè Vergnano.

Si parte lunedì 13 novembre e ogni giorno della settimana sarà dedicato a una speciale offerta su un unico prodotto. Ogni giorno, per sole 24 ore, un prodotto della gamma Caffè Vergnano sarà in offerta a un prezzo speciale. Allo scattare della mezzanotte, una nuova offerta sarà attiva su un prodotto diverso, fino al termine ultimo dell’iniziativa commerciale previsto per venerdì 17 novembre alle 23:59. Ogni offerta non è cumulabile con altre promozioni.

L’iniziativa è rivolta a tutti i consumatori. Con questa particolare campagna commerciale, Caffè Vergnano vuole premiare i suoi clienti e tutti gli appassionati del caffè, che contribuiscono a rendere la più antica torrefazione italiana un punto di riferimento nel Bel Paese e nel resto del mondo. 

PierApp più scontrino, e il “passaparola” diventa digitale (e remunerativo)

Fare da “pierre” per il proprio negozio preferito in cambio di sconti e rimborsi.  È l’idea alla base di PierApp, l’applicazione premiata come soluzione più innovativa per la categoria “Progetto Outsider” in occasione della call4ideas “NextPOSition 2017” lanciata da Epson.

Tutto si basa sul potere del passaparola. L’applicazione, ideata da FullOver, sfrutta le potenzialità della tecnologia QR-code e della cassa intelligente Epson. Gli esercizi commerciali dotati di quest’ultimo strumento possono stampare in fondo allo scontrino un QR-code identificativo del punto vendita che contiene un ammontare in denaro. Che può essere “sbloccato” e utilizzato dal cliente se questi lo condivide con un contatto della propria rubrica o di uno dei social network e l’amico utilizza il buono sconto ricevuto. In pratica si tratta di un passaparola tecnologico e social che trasforma i clienti in veri “brand ambassador” delle proprie insegne preferite. Peraltro il meccanismo può essere replicato all’infinito, moltiplicando sia l’effetto pubblicitario sia i vantaggi per il cliente. Cliente che in ogni momento piò visualizzare i propri rimborsi nel suo portafoglio virtuale. Il rimborso del valore accumulato è sempre in denaro e fruibile direttamente sul conto corrente indicato dagli utenti al raggiungimento di una soglia prestabilita. PierApp è personalizzabile in base alle esigenze di ogni esercente, che può decidere sia l’importo del denaro da riconoscere al cliente PR sia l’entità del buono sconto. 

La premiazione al NextPOSition 2017.

PierApp spunta dal concorso di idee lanciato da Epson per dare seguito e sviluppare il “ExPOSition Events around you”, il progetto di geo-marketing in mobilità che trasforma lo scontrino in un veicolo di informazione e promozione, sviluppato in occasione di Expo 2015 da Epson e CEFRIEL per ampliare i servizi offerti ai clienti sul punto cassa e offrire in primis al settore retail e horeca, ma non solo, un efficace strumento di fidelizzazione della clientela, attraverso la segnalazione di eventi e iniziative in tempo reale.

«La collaborazione con Epson – ricorda Giancarlo Cassani di FullOver – è iniziata nel 2015 con il progetto Saltacassa. Lo sviluppo di PierApp era in cantiere già da diverso tempo e siamo orgogliosi che il premio NextPOSition ne abbia riconosciuto l’innovazione e la creatività. L’obiettivo è quello di trasformare i clienti abituali in veri e propri PR, che pubblicizzano l’esercizio commerciale attraverso un innovativo sistema di “pierraggio” che prevede una sorta di passaparola via web attraverso un’App dedicata. Grazie all’utilizzo molto trasversale adatto a diverse tipologie di esercizi commerciali e alla semplice implementazione che richiede solo un rapido settaggio della stampante, prevediamo di passare nell’arco di un anno dalle 50 installazioni del lancio a ben 500 installazioni in tutta Italia».

Il nuovo sito Lavazza tra eCommerce e interazione con l’utente

È il primo passo della nuova strategia digitale e segna l’avvento del brand nell’eCommerce lavazza.it, il nuovo sito di Lavazza pensato per creare una relazione diretta con i consumatori, con particolare attenzione ai più giovani.

La piattaforma riunisce in un solo luogo 120 anni di storia della storica azienda italiano di caffè con tutte le novità del mondo Lavazza, nella forma e nel linguaggio più contemporaneo.

Tre i pilastri su cui è stato sviluppato il progetto: un menù semplificato, ripensato per essere più vicino al punto di vista del consumatore, che consente agli utenti di trovare il più rapidamente possibile i contenuti e le informazioni che cercano, rendendo la navigazione fluida, semplice e piacevole.

I suggerimenti personalizzati che accompagnano l’utente nella navigazione, attraverso un’interfaccia che “parla” direttamente con lui, dialogando e fornendo indicazioni su contenuti e prodotti. L’obiettivo è di alimentare, attraverso le informazioni raccolte sulla sua navigazione, strumenti di progressive profiling che permettano di costruire una relazione personale e diretta con il singolo utente ed essere sempre più vicini e rilevanti rispetto ai suoi interessi.

Infine, un percorso di acquisto arricchito da contenuti di brand e storytelling dei prodotti che rendono anche l’acquisto un’esperienza più ricca e differenziante, senza compromettere la priorità di un processo di checkout semplice e funzionale.

«La nuova piattaforma è la risposta a una forte necessità di innovazione da parte di Lavazza. Una tappa fondamentale nella strategia di posizionamento che l’azienda ha intrapreso sui territori del mondo Digital e che si inserisce in un più ampio processo di rinnovamento del brand, volto a rivoluzionare l’approccio nei confronti degli utenti e ad ingaggiare anche un pubblico più giovane – ha spiegato Andrea Beloni, Head of Digital del Gruppo Lavazza –. Oggi, più che mai, gli utenti si aspettano esperienze personalizzate per vivere in maniera immersiva l’interazione con i brand. Scegliere i prodotti di un’azienda significa anche scegliere la sua storia e i suoi valori, per questo bisogna raccontarli nel miglior modo possibile».

Il progetto è stato curato da AKQA, agenzia digital del Gruppo WPP, che ha affiancato Lavazza in tutti i momenti di progettazione e implementazione mettendo in campo gli strumenti tecnologici più innovativi che consentissero di creare un’esperienza unica e di qualità superiore per tutti gli utenti del brand.

 

Strategia digital

Il sito è il primo e fondamentale tassello della strategia digital del brand perché è il luogo in cui viene offerta agli utenti la migliore customer experience Lavazza e su cui convergono tutte le altre attività online. In parallelo è stato disegnato un nuovo ecosistema digitale che comprende: una Data Strategy come abilitatore di un’offerta sempre più rilevante e personalizzata, una Content Strategy che permette di dare vita a contenuti interessanti per ogni utente anche e soprattutto i social media, e una nuova strategia di Performance Marketing, volta a massimizzare l’efficacia e l’efficienza degli investimenti media.

Il sito italiano rappresenta il primo rilascio di un piano che prevede nel corso del 2018 il lancio in oltre 45 Paesi, in 27 lingue diverse.

«L’evoluzione dei modelli di business porta una global coffee company come Lavazza ad affrontare nuove sfide anche dal punto di vista tecnologico. Occorre trovare nuove soluzioni per fornire esperienze personalizzate, ma con le performance e la velocità che tutti si aspettano – ha detto Fabrizio Andrisani, IT Digital & Innovation Manager del Gruppo Lavazza. Questo richiede un ecosistema di strumenti e soluzioni molto variegato. Per la realizzazione della nuova Digital Platform, completamente in cloud, ci siamo avvalsi di partner e soluzioni leader di mercato».

 

La spesa più personale (e soddisfacente)? La sa l’inconscio, eBay sperimenta a Londra

È una grande notizia per gli eterni indecisi che impiegano ore a scegliere il colore della gonna o dei calzini da acquistare, mentre qualcuno penserà subito a un futuro distopico di controllo delle menti, dove non saremo neppure più in grado di decidere ciò che vogliamo acquistare: di certo è un esperimento affascinante quello fatto da eBay a Londra all’inizio del mese con il pop up “The Art of shopping”. L’ultima frontiera della personalizzazione. Obiettivo: “riportare l’ispirazione nello shopping” combinando neuromarketing, scienza e opere d’arte. Come a dire: solo l’inconscio conosce i nostri più reconditi desideri, anche di acquisto, e le neruoscienze ce li possono rivelare meglio di noi stessi.

In uno spazio che era una galleria d’arte curata da Saatchi Art i visitatori venivano incoraggiati a guardare le opere con una fascia in testa che monitorava le loro reazioni. A questo punto una tecnologia detta MyndPlay creava un carrello su misura de cliente, con una serie di prodotti consigliati. Perché – è il sottinteso – una esperienza di shopping piena e ispirata darebbe lo stesso piacere che può suscitare il godimento di un’opera d’arte, o di un corridore di formula 1 quando giunge alla fine del circuito.

 

Come ha detto il Vicepresidente di eBay UK, Rob Hattrell: «eBay incoraggia i consumatori e rigettare le cose noiose e grigie e smetterla di fare la spesa come tutti gli altri. Vogliamo che i consumatori siano più coraggiosi ed esprimano la loro individualità».

Pe inciso secondo eBay sarebbero circa la metà dei consumatori britannici quelli che sarebbe pronti a un approccio più personalizzato agli acquisti mentre gli altri preferiscono seguire il branco e restare nella comfort zone; ai primi punta eBay.

Fantascienza? Forse, ma intanto il pioniere delle aste online entro fine anno ha intenzione, secondo il Daily Mirror, di lanciare una homepage basata sull’intelligenza artificiale e il machine learning per assicurare un livello di personalizzazione mai raggiunto negli acquisti.

Si diffondono i pagamenti con App anche in Gdo, Coop Lombardia adotta Satispay

Proseguono a ritmo serrato le novità nel campo dei pagamenti digitali, e anche le insegne della Gdo si stanno muovendo in tal senso: Coop Lombardia, ad esempio, ha annunciato l’abilitazione del servizio di pagamento tramite app Satispay nei suoi 57 punti vendita affiancandoli al portafoglio di opzioni di pagamento elettronico presenti nella rete di vendita Coop. Entro questa settimana, il servizio sarà inoltre reso disponibile nei sette ipermercati di Coop Liguria per poi attivarsi, entro fine ottobre, anche nei 36 supermercati della Cooperativa. E sono già avviati i lavori con altre società cooperative del sistema Coop Italia.

I clienti Coop potranno pagare alla cassa e/o alle postazioni self-service attraverso l’app Satispay installata sul proprio smartphone, qualsiasi sia la marca e il sistema operativo (iOS , Android o WP), semplicemente selezionando il punto vendita in cui si trovano (che all’apertura dell’app comparirà come il primo della lista), digitando l’importo e, con un singolo tocco, inviando il pagamento che sarà automaticamente riconosciuto dalla cassa in cui si trova il cliente e accettato.

«Aderire a un circuito come Satispay per Coop ha una triplice valenza – ha commentato Alfredo De Bellis, Vice Presidente di Coop Lombardia -. Significa guardare sempre avanti per offrire ai nostri clienti la migliore esperienza d’acquisto, dall’ingresso fino all’uscita dal supermercato, e contribuire alla diffusione di un sistema di pagamento come Satispay, nato in Italia sulla base delle più innovative tecnologie, proponendolo ai nostri clienti e ai nostri soci, che oggi sono più di 8,5 milioni, un ulteriore modo di interpretare la nostra responsabilità sociale. Favorirne infatti la diffusione significa favorire la legalità, oltre che l’accesso democratico per tutti a un mondo di offerte, chiare e convenienti. È in quest’ottica che, per la partenza del servizio su Coop Lombardia, abbiamo deciso di offrire ai nostri clienti che pagheranno con Satispay un importante cashback del 25% per una settimana ad ottobre, che proseguirà per alcune settimane successive con il 10%».

Oggi sono oltre 330.000 i download dell’app Satispay (in crescita di 600 al giorno), 180.000 gli utenti privati attivi e circa 20.000 gli esercenti aderenti al circuito, con un incremento medio di 70 al giorno. «Poter lavorare con Coop è un ulteriore decisivo passo nel nostro percorso di crescita che conferma l’attenzione del mondo Gdo rispetto alla nostra soluzione di pagamento. Ancora di più, conferma come tutti, dai piccoli esercenti indipendenti ai più grandi operatori leader, siano ormai pronti ad abbracciare le soluzioni di pagamento innovative e indipendenti. Per arrivare qui abbiamo compiuto un serio percorso di sviluppo che ci ha portato ad essere oggi una realtà strutturata in grado di gestire progetti complessi per offrire ai clienti la più semplice e fluida delle esperienze di pagamento» ha detto Alberto Dalmasso, co-founder e CEO di Satispay.

Lidl ricerca sul web nuovi talenti e li incontra in tutta Italia

Opportunità di lavoro presso Lidl Italia: l’insegna tedesca, premiata per il terzo anno consecutivo con il riconoscimento di “Best Workplace” dal Great Place to Work Institute, per attrarre nuovi talenti sceglie il digitale con una campagna video di employer branding. Protagonisti proprio i collaboratori, che raccontano in prima persona perché lavorare per Lidl sia un’esperienza di lavoro unica. 

La campagna si articola in circa sei video: a partire dal primo filmato introduttivo di respiro internazionale, fino alle clip nazionali dove compaiono i volti e le testimonianze di dipendenti provenienti da tutta Italia. Veicolata dal 20 settembre sul sito www.lavoro.lidl.it, sarà visibile anche sui canali social di Lidl con aggiornamenti settimanali. Un format moderno e interamente digitale, che dà voce ad una pluralità di persone, ognuna con un ruolo e un vissuto differente, ma tutte accumunate dalla voglia di condividere la loro esperienza lavorativa in Lidl. Il risultato dovrebbe dunque consentire anche a chi non vive Lidl dall’interno di coglierne immediatamente la cultura distintiva.

 

Opportunità nel commerciale e nella logistica

Scopo dichiarato della strategia di videotelling è quello di far breccia nel mondo dei Millennials. Lidl è infatti alla costante ricerca di giovani che vogliano mettersi in gioco ed intraprendere una carriera nella Gdo. Solo nell’ultimo semestre sono entrate a far parte del team di Lidl circa 1.000 persone e l’azienda prevede l’inserimento nei prossimi mesi di nuove risorse con sede di lavoro in tutta Italia, sia per ruoli in punto vendita sia negli uffici. Le posizioni maggiormente ricercate appartengono alla sfera commerciale, come ad esempio la figura dell’addetto vendita, del commesso specializzato o del capo filiale. Ma vi sono ruoli aperti anche per l’area logistica, acquisti o immobiliare, che troveranno collocazione nelle 10 direzioni Regionali o nell’Headquarter di Arcole (VR). La ricerca si rivolge sia a chi si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro, sia a profili con un’esperienza consolidata, con contratti sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato, in base al profilo del candidato.

Tutte le ricerche di personale attive sono visibili on line sul sito www.lavoro.lidl.it. Ogni annuncio è accompagnato da una breve scheda, corredata dalle caratteristiche del profilo ricercato e da tutti i dettagli relativi alla posizione. La candidatura avviene in forma digitale compilando l’apposito form in corrispondenza del ruolo per il quale si desidera proporsi.

 

Al via i primi sei recruiting days

Dal digitale al reale, Lidl ha pianificato nei prossimi mesi numerosi eventi/recruiting days in tutta Italia rivolte a coloro che, colpiti dalla campagna “Perché Lidl”, vorranno incontrare di persona questa i responsabili dell’azienda. 

Tutti gli appuntamenti a cui è possibile partecipare (previa iscrizione on line) sono pubblicati nella pagina eventi del sito lavoro di Lidl. Il programma è in continuo aggiornamento, ecco alcune delle date fissate in calendario: 

29/09 – Job Meeting Milano (MUDEC Milano)

05/10 – Job Meeting Torino (Palazzetto dello Sport – Parco Ruffini)

18/10 – Job Meeting Napoli (Università Federico II)

19/10 – AL Lavoro Roma (Palazzo dei Congressi)

26/10 – AL Lavoro Bari (Palaflorio)

Integrazione multicanale, l’App Ovs ora recupera la taglia e la recapita instore

Spingono sull’omnicanalità le nuove funzioni integrate nell’App di Ovs, con l’obiettivo di armonizzare lo shopping on line e quello off line per offrire un servizio in grado di soddisfare tutte le richieste dei propri clienti.

Mentre la funzione “Cerchi la taglia?” permette ai clienti di individuare nel catalogo online il capo o accessorio OVS non disponibile in negozio, con il Collect&Pay, è possibile farsi consegnare in negozio i capi acquistati in tempi brevi e senza costi aggiuntivi, con pagamento tramite smartphone o al ritiro in negozio.

Di più: il serviizo è veloce e intuitivo perché basta scansionare il codice a barre riportato sul cartellino del capo tramite la APP OVS del capo non disponibile in negozio nella taglia o nel colore desiderato, e, oltre a scoprire tutte le caratteristiche del capo scelto, si potrà verificarne la disponibilità online o negli store vicini. Tramite la APP o in negozio con il supporto degli addetti alla vendita, sarà inoltre possibile procedere all’acquisto scegliendo di farlo recapitare gratuitamente in store con pagamento al ritiro, attraverso la nuova modalità Collect&Pay.

Recentemente premiata per la digital shopping experience che integra l’esperienza on e off line del cliente con il “Netcomm e-Commerce Award 2017” nella sezione Abbigliamento e Accessori – Omnichannel, OVS pone da sempre forte attenzione all’innovazione tecnologica. Su ovs.it e in store i clienti possono infatti vivere una digital shopping experience a 360° grazie a servizi innovativi quali i camerini virtuali, gli Interactive Kiosk e la “Mini Magic Room”, gli assistenti alla vendita muniti di iPad, il servizio collect&pay.

L’APP dedicata consente inoltre di accedere ad ogni tipo di informazione riguardante i prodotti, collezionare virtual point, ricevere Fashion Message (notifiche personalizzate con logiche di proximity marketing) e pagare direttamente dal proprio smartphone, anche in modalità contactless.

 

 

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