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Vino e GDO: tavola rotonda virtuale a Wine2Wine

Vino e Grande distribuzione di fronte al cambiamento”, questo il titolo della 16° edizione della tavola rotonda tematica organizzata da Veronafiere. Originariamente programmata in aprile a Vinitaly 2020, si terrà lunedì 23 novembre, dalle ore 11,00 alle 12,30, on line nell’ambito della manifestazione Wine2Wine Exhibition.

Verrà presentata la ricerca elaborata da IRI per Vinitaly che analizza l’andamento delle vendite del vino italiano nel canale della Grande distribuzione (Gdo) nei primi 10 mesi del 2020, con tendenze discontinue tra primavera, estate e autunno, causate dall’intensità variabile della pandemia Covid. Favorite anche dalla chiusura, totale o parziale, di ristoranti, bar e affini (il canale HoReCa), le vendite del vino sono complessivamente aumentate nella Gdo del 6,5% a volume.

Saranno esaminati l’andamento dei vari formati, dei vini a denominazione d’origine, degli spumanti e del prosecco in particolare, del vino a marchio del distributore (MDD), del vino biologico ed altro ancora. Il dibattito che seguirà la presentazione della ricerca cercherà di individuare le tendenze d’acquisto dei consumatori, di prefigurare lo scenario del 2021 e le possibili sinergie tra cantine e insegne della Grande Distribuzione.

Il programma

La tavola rotonda sarà aperta dalla presentazione della ricerca da Virgilio Romano, Business Insight Director di IRI e seguita dagli interventi dei discussant, con la conduzione di Luigi Rubinelli, Direttore di RetailWatch:

  • Federvini, Mirko Baggio (Responsabile vendite canale Gdo Italia di Villa Sandi)
  • Unione Italiana Vini, Enrico Gobino (Marketing Director del Gruppo Mondodelvino Spa)
  • Carrefour, Gianmaria Polti, Responsabile Beverage
  • Conad, Alessandra Corsi, Direttore marketing dell’offerta e MDD
  • Coop Italia, Francesco Scarcelli, Responsabile Vini, Birre, Bevande Alcoliche
  • Gruppo Selex, Fabio Sordi, Direttore commerciale.

Modalità di partecipazione

La tavola rotonda è gratuita e aperta a tutti;  per collegarsi sarà sufficiente collegarsi al link seguente:

https://www.vinitaly.com/it/wine2wine-exhibition-digital-edition/?utm_source=Fanini&utm_campaign=Wine2Wine20&utm_term=26&utm_content=digitaledition

 

 

MD: due nuove aperture nel torinese

SDue nuove aperture  MD nel torinese, a Orbassano e a Leinì: si tratta rispettivamente del 18° e del 19° store nella provincia rendendo ancora più capillare l’offerta della “buona spesa” a un prezzo concorrenziale. Troveranno lavoro complessivamente 33 nuovi dipendenti sottolineando ancora una volta una spiccata sensibilità per la valorizzazione del territorio e dell’occupazione giovanile.

Leinì ortofrutta

In questi punti vendita sarà possibile trovare una selezione di specialità regionali dal Dolcetto di Ovada D.O.C. alla Toma Piemontese D.O.P. o ancora i Grissini Torinesi. MD infatti promuove i prodotti locali ed è proprio in quest’ottica che nel 2019 nasce la linea Lettere dall’Italia, una selezione di eccellenze gastronomiche certificate – DOP, DOC e IGP., etichetta sotto la quale si trovano molti dei prodotti regionali disponibili.

L’apertura di questi punti vendita è una conferma del percorso di crescita della catena: pur avendo dovuto rallentare, causa Covid, il proprio piano di sviluppo, MD ha continuato anche in questi mesi ad investire nel Paese, ancor più consapevole del ruolo della distribuzione nel garantire alle famiglie italiane sicurezza, qualità e accessibilità ad un bene primario come la spesa alimentare.

Il punto vendita di Orbassano (foto d’apertura) sorge su una superficie di circa 990 metri quadri, in una zona strategica di accesso alla città in strada Gerbido/Strada Rivalta e dà lavoro a 16 dipendenti di età media 31 anni.

A Leinì lo store MD occupa un’ampia superficie di circa 1153 metri quadri, vi trovano lavoro a 17 dipendenti con un’età media di 30 anni.

 

Aldi: doppietta a Milano in location ad elevata frequentazione

ALDI arriva a Milano con una doppia apertura: in via Luigi Galvani 12, zona Stazione Centrale, e in via Carlo Troya 6, zona Giambellino:  posizioni strategiche e facilmente raggiungibili, all’interni del contesto urbano.

Poco più di 500 m2 fanno del punto vendita di via Luigi Galvani 12 il più piccolo store ALDI in Italia, situato a pochi passi dalla Stazione Centrale.

Collocazione geograficamente opposta, ma comunque significativa per il negozio di  via Carlo Troya 6/A, in zona Giambellino, che trova spazio su una delle arterie principali del traffico cittadino.

Le due aperture impiegano 42 collaboratori per un totale di 584 collaboratori ALDI assunti in Lombardia e dislocati tra i 27 punti vendita della regione (compresi i nuovi di Milano) e il nuovo polo logistico del Gruppo a Landriano (PV), inaugurato a maggio 2020.

Quello nel capoluogo meneghino è un debutto importante che segna un’ulteriore tappa nell’espansione nel tessuto locale italiano. Insieme al bis di Milano, infatti, ALDI ha recentemente inaugurato anche il primo negozio di Villorba (TV), raggiungendo un totale di 93 punti vendita ALDI in Italia.

Michael Gscheidlinger, Country Managing Director Italia, ha commentato: “Arriviamo a Milano consapevoli del contesto molto competitivo e forti della nostra offerta discount che sta riscuotendo successo in ogni territorio. I milanesi possono ora conoscere e apprezzare la qualità della proposta ALDI. Non portiamo solo qualità e freschezza, ALDI opera in modo responsabile e sostenibile dialogando con le comunità locali e la filiera agroalimentare italiana, patrimonio così ricco di gusto e tradizione”.

 

 

 

GiTre: debutta a Lodi la nuova insegna every day low price

Riapre a Lodi in Viale Milano 52, con la nuova insegna GiTre, un supermercato che, dopo i difficili avvicendamenti legati alla precedente gestione, torna a vivere con un nuovo format Every Day Low Price.
Chiuso dal settembre 2018, in seguito all’uscita dell’azienda Superdì, il nuovo supermercato è uno spazio di 2.500 mq nel quale riprenderanno a lavorare con contratto a tempo indeterminato tutti i 25 dipendenti, dopo che la Rialto Spa, rilevando la struttura, ha ricollocando tutti i suoi lavoratori in questo progetto. 
GiTre è un concetto innovativo di supermercato, caratterizzato dalla garanzia dei prezzi bassi su oltre 10.000 prodotti delle grandi marche. Qui il risparmio sarà garantito ogni giorno dell’anno, non solo sui prodotti alimentari ma anche sugli articoli di tecnologia e abbigliamento.
La qualità sarà garantita non solo dalla presenza dei prodotti delle grandi marche ma anche dalla scelta di partnership con Il Gigante (del Gruppo Selex).

Gruppo Crai: +12% nel primo semestre del 2020

Un 2019 decisamente positivo per Il Gruppo CRAI con un giro d’affari consolidato intorno ai 6 miliardi, realizzato grazie agli oltre 3.100 punti vendita di cui i due terzi alimentari e i restanti specializzati nei prodotti per la cura della persona e della casa. Lo scorso anno, inoltre, sono stati inaugurate 148 nuove aperture di negozi food e 80 nuove aperture di negozi specializzati in home e personal care.

Ma ancor più rilevante è stata la performance dei primi 6 mesi del 2020. Nel primo semestre, infatti, i risultati di CRAI sono stati superiori al trend di mercato grazie alla consolidata e capillare presenza a livello locale e su tutto il territorio nazionale. In particolare, i dati alla fine di giugno sanciscono un + 12% rispetto alla media di mercato mentre considerando la sola offerta alimentare il divario sale a 19 punti. Da marzo, infine, il Gruppo è primo in Italia come aumento dei ricavi: a parità di rete Crai segna un +15,2% contro il +3,1% del mercato e nel food registra un +22% in un mercato che cresce del 3,2%. 2020 tra l’altro che è iniziato con l’ingresso nella centrale Crai di un nuovo importante Ce.Di – Gruppo Di Palo – azienda operante in Campania e specializzata nella distribuzione alimentare all’ingrosso ed al dettaglio.

Questi numeri sono in parte da ascrivere agli effetti dell’evoluzione delle abitudini di acquisto degli italiani, da un lato progressivamente focalizzati sulla qualità reale, dall’altro sempre più attenti al rapporto umano nei negozi. Questi due aspetti, sempre più integrati, fanno parte del DNA di CRAI ed oggi, in una situazione particolare dal punto di vista economico e sociale, sono ancora più centrali. Perciò, il Gruppo ha definito per i prossimi mesi un piano commerciale e di marketing per consolidare il rapporto di fiducia con il consumatore.

In questo periodo si è anche assistito ad una autentica rivoluzione nell’e-commerce, che in CRAI è essenzialmente ‘di prossimità’: a fine giugno 2020, il servizio Crai Spesa Online ha registrato un + 1.025% rispetto al periodo gennaio-giugno 2019 con oltre 60.000 spese. Attualmente, il servizio è attivo in 172 negozi, distribuiti in 14 regioni, con una media di 1.500 ordini al giorno. La previsione per l’anno è di circa 8 milioni di euro. Nel 2021, l’ambizione è di arrivare a 250 negozi, ampliando il raggio di consegna e permettere il ritiro direttamente sul punto vendita.

Per ciò che riguarda il private label, la quota sul è pari al 18,2%, con punte in alcune regioni del 28%. È in continua crescita e prevediamo anche per il 2021 e per gli anni successivi un aumento dell’incidenza. Per l’assortimento di questa, spazio ai prodotti ad alto valore aggiunto come linea bio, salutistica e piatti pronti. Mentre entro la fine dell’anno è prevista la rivisitazione del brand alto di gamma Piaceri Italiani, puntando sull’ampliamento della gamma e sull’assortimento, oltre che su un packaging maggiormente accattivante.

Lo sviluppo passa anche per l’ampliamento della rete: entro la fine del 2020 Crai prevede, tra canale food e canale drug, l’apertura di oltre 200 nuovi punti vendita.

Bennet con Tiendeo punta sul volantino online

Il lockdown causato dal COVID-19 ha trasformato lo scenario del retail italiano, con conseguenze importanti sia sul comportamento d’acquisto dei consumatori sia sul media mix attuato dai dipartimenti di marketing. Con il risultato che i volantini promozionali cartacei sono stati improvvisamente interrotti.

Bennet ha reagito, investendo sul canale digitale come principale alleato per mantenere una comunicazione flessibile ed efficace.

Prima del periodo del lockdown la strategia pubblicitaria dell’insegna comprendeva per una discreta parte la comunicazione di promozioni attraverso la stampa e la distribuzione massiccia di volantini e cataloghi promozionali in forma cartacea. Da gennaio 2020, anche grazie alla collaborazione con Tiendeo, Bennet ha ulteriormente accelerato il suo percorso nell’implementazione del volantino online, come parte del suo progetto di trasformazione digitale, vedendo così ridursi la stampa e la distribuzione di volantini e cataloghi promozionali.

La sospensione della produzione dei supporti cartacei durante la quarantena, ha spinto Bennet a ridisegnare la sua strategia di diffusione media: lontani dal frenare il proprio investimento pubblicitario davanti all’incertezza della situazione e grazie a flessibilità e rapidità nel prendere decisioni, l’azienda ha deciso di applicare una ridistribuzione del budget destinato al marketing virando verso la comunicazione online e rafforzando l’investimento su questo canale.

Bennet si è affidata anche a Tiendeo per ridisegnare una strategia online drive-to-store, moltiplicando per 10 la distribuzione online di volantini e cataloghi attiva fino a quel momento. Una forte scommessa per il digital attuata per incrementare la visibilità delle promozioni, la loro reach e per generare un’audience di valore.

Simone Pescatore, Direttore Marketing e Comunicazione di Bennet, afferma: «Se da una parte è evidente che il lockdown ha rappresentato una grande sfida per il settore, in Bennet l’abbiamo accolto come un’opportunità per potenziare il nostro piano di trasformazione digitale moltiplicando i propri investimenti sull’online attraverso una mirata e impattante strategia di digital marketing.»

I risultati ottenuti in soli tre mesi hanno dimostrato l’alta efficienza delle azioni online implementate:

Quadruplicata la reach dei consumatori potenziali: a causa della quarantena, il canale online ha guadagnato grande protagonismo nella pianificazione degli acquisti dei consumatori, diventando in questo momento il mezzo ideale per raggiungere un target interessato intercettandone i micromomenti di attenzione. Il posizionamento premium delle offerte di Bennet nei distinti canali di Tiendeo con il fine di incrementare la visibilità delle sue promo ha permesso di raggiungere un’audience potenziale altamente qualificata in un momento decisivo della customer journey.

Decuplicato l’interesse per i suoi prodotti e le sue promozioni: oltre alla comunicazione nei canali propri della piattaforma, Tiendeo invia notifiche di nuove promozioni e sconti dei negozi Bennet attraverso tutti i canali disponibili: e-mail, annunci geo targettizzati e notifiche push a consumatori potenziali che si trovano vicini al negozio. Il risultato ottenuto è l’incremento delle interazioni, moltiplicando per 10 le letture dei suoi cataloghi e con un aumento del 30% nel CTR dei click per prodotto.

Mantenute le visite ai negozi fisici: si è continuato a generare affluenza di clienti verso i punti vendita, il grande obiettivo dei retailer italiani durante la quarantena.

Grazie alla forte scommessa per promuovere le sue offerte nel canale online con una strategia drive-to-store, Bennet ha potuto mantenere il traffico dei suoi clienti abituali e addirittura aumentare le visite da parte dei clienti potenziali.

La sospensione della distribuzione di promozioni cartacee e il forte incremento dell’uso del canale online nella pianificazione degli acquisti, negli ultimi mesi hanno accelerato la transizione digitale già iniziata dai principali attori del retail. Formati come il catalogo online, apportano una grande flessibilità e consentono di raggiungere risultati misurabili, dimostrando di poter offrire un’alta efficienza.

Rallentano le vendite in GDO. L’analisi di Nielsen

Lieve variazione segnalata da Nielsen, per i consumi in Grande Distribuzione: nel periodo compreso tra lunedì 25 maggio a domenica 28 giugno, infatti, rallenta la crescita per le vendite rispetto al periodo di lockdown e alle prime tre settimane di fase 2:+0,3% a parità di negozi. Questo trend si rispecchia anche nell’andamento delle vendite per area geografica, che tendono a stabilizzarsi.
A registrare una crescita maggiore è il Sud Italia (+1,1%), seguito da Nord Est e Nord Ovest (entrambi +0,8%). Il Centro Italia mostra invece un trend negativo del -1,3%, probabilmente influenzato da minori flussi turistici rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
“Dopo le vendite straordinarie registrate negli scorsi mesi iniziano a manifestarsi i primi segnali negativi per la GDO, come ci dimostra la performance di giugno – dichiara Romolo de Camillis, Retailer Service Director di Nielsen Connect in Italia – Il rallentamento delle vendite è riconducibile a diversi fattori. Da una parte, la ripartenza del settore Ho.Re.Ca e, in generale, dei consumi fuori casa incide negativamente sulle performance
retail, ma non è l’unica causa della frenata; rispetto allo stesso periodo del 2019 manca infatti anche il contributo positivo che il turismo e le vacanze apportano al settore. In aggiunta, l’accelerazione dei discount sottolinea la crescente esigenza di risparmio delle famiglie con ridotto potere di spesa.”

 

 

I canali distributivi

Gli Specialisti Drug si confermano come il format più dinamico nella fase postlockdown, registrando una crescita del +6,8%. Continuano a crescere a ritmi rilevanti anche i Discount (+3,3%), mentre frena il Libero Servizio (-2,4%), il canale di vendita cresciuto maggiormente durante il periodo di lockdown.
Anche i Supermercati rallentano fortemente rispetto al periodo di lockdown e inizio fase 2, con vendite in calo del -0,2%, mentre gli Ipermercati restano tendenzialmente stabili rispetto all’andamento di maggio (-0,4%).
Si conferma inoltre il trend negativo delle vendite nel format Cash & Carry:-16,9%, anche se in miglioramento rispetto al periodo precedente.
Al contrario, il canale eCommerce prosegue la sua ascesa: il trend delle vendite di prodotti di largo consumo online da lunedì 25 maggio a domenica 28 giugno è di +140,3%.

I giorni della spesa in GDO
A seguito dell’allentamento delle misure restrittive, così come evidenziato per il mese di maggio, stiamo assistendo a un riequilibrio dei giorni in cui si concentrano maggiormente gli acquisti della GDO: il sabato si conferma come giorno più importante, con un peso del 19,5% sulle vendite settimanali. Crescono ulteriormente anche gli acquisti della domenica, grazie a un numero maggiore di punti vendita aperti in questa giornata rispetto al periodo di lockdown, con un peso di oltre il 10% sulla settimana.

Le categorie

Alcuni driver di spesa, innescati durante la pandemia non sembrano ancora  caduti nel dimenticatoio, vediamo alcune delle evidenze principali emerse nel periodo 25 maggio – 28 giugno 2020:

1. Effetto “prevenzione e salute”, in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato: detergenti superfici (+20,2%), sapone per le mani solido e liquido (+28,7%), alcol denaturato (+234,9%), guanti (+33,8%), candeggina (+11,7%), salviettine (+12,1%).

2. Effetto “stock”, in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato: caffè macinato
(+17,1%), olio extra vergine di oliva (+11,8%), olio di semi (+19,3%), pasta (+11,7%), conserve rosse (+16,4%). I comparti della dispensa non alimentare maggiormente in crescita sono invece: detergenti lavastoviglie (+26,3%), carta casa (+11,9%), contenitori per alimenti (+29%), avvolgenti alimentari (+22,1%), sacchetti per la spazzatura (+12,8%).

3. Cuochi a casa, il paniere degli ingredienti base, in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato: ingredienti per pasticceria (+59,5%), uova di gallina (+14,1%), farine (+54,6%), formaggi freschi uso cucina (+37,2%), burro (+15,1%), mascarpone (+55,8%), zucchero (+13,3%) e panna fresca (+39,3%).

4. Comfort food, il paniere dell’indulgence,quindi tavolette di cioccolato (+18,5%), patatine (+13,2%), creme spalmabili dolci (+12,6%), cola (+4,8%), e miele (+14,6%), olive (+3,7%),pasticceria (+32,3%). A differenza del periodo precedente, calano invece le vendite di gelati (-3,7%). Continua a crescere anche il comparto degli alcolici, con vino (+12,4%), birre alcoliche (+9,6%), superalcolici (+30,1%) e champagne/spumante (+28%) e aperitivi alcolici (+33,7%)

Supermercato24 cambia nome e diventa Everli

Supermercato24 cambia nome e diventa Everli: una decisione strategica che si inserisce in un ampio progetto di riposizionamento aziendale e punta verso un’ulteriore espansione internazionale.

Sono trascorsi sei anni da quando nasceva a Verona la realtà di Supermercato24, con l’obiettivo di rispondere a un’esigenza tanto semplice quanto importante: fare la spesa in meno tempo. Dal 2014, l’azienda ha raggiunto la leadership nel mercato italiano, con oltre 100 partnership tra distributori e produttori, e consegnato più di un milione di spese in 50 province italiane. Nell’ultimo anno, inoltre, l’acquisizione di Szopi e il conseguente ingresso nel mercato polacco hanno segnato il primo, importante traguardo per l’espansione internazionale della scale-up italiana.

L’obiettivo di ampliare ulteriormente l’offerta per i clienti e il processo di internazionalizzazione sono alla base di questa importante strategia di riposizionamento aziendale: Everli risponde all’esigenza di un nome e di un brand globale, semplice da ricordare anche per un pubblico non italiano, e all’obiettivo di garantire a chi si affida alla piattaforma un’esperienza di totale serenità, prima, durante e dopo la spesa. Non più, quindi, solo la semplice comodità del risparmiare tempo, ma una soluzione smart per rendere più serena la vita delle persone e ridurre le complessità della spesa per tutti gli stakeholder coinvolti nel processo: clienti, shopper, partner commerciali.

“Abbiamo deciso di attuare un cambio così importante perché vogliamo avviare una nuova era per il nostro brand – dichiara Federico Sargenti, CEO di Everli – Vogliamo diventare un brand di riferimento per il mercato internazionale, con un nome facile da ricordare per tutti e che infonda in chi ci sceglie un senso di serenità, quella che gli inglesi chiamano Peace of Mind. Basti pensare al profondo cambiamento che l’emergenza Coronavirus ha comportato nell’utilizzo della spesa online: non è più una semplice comodità, ma una soluzione necessaria per eliminare le complessità. Con Everli vogliamo offrire un servizio che mantenga i tratti distintivi che ci hanno portato fino a qui, portandoli a un livello superiore, con un’offerta più ampia e un’esperienza più semplice e gratificante per i clienti. Everli significa serenità, un nuovo modo di vivere la spesa, una mano pronta a rispondere alle esigenze di tutti”.

Il cambio di nome, infatti, si traduce anche in un completo rinnovamento grafico, con una nuova palette di colori, una nuova tipografia e un nuovo logo: “Mano”, una linea chiusa e continua che disegna una mano con un prodotto, e che evoca il nuovo concetto creativo del “Ciao ciao spesa”, un nuovo modo di vivere la spesa, focalizzandosi solo sulla parte più piacevole dell’esperienza di acquisto.

“In questi anni — e soprattutto nell’ultimo periodo di emergenza sanitaria — abbiamo capito che ogni ordine è in fondo una richiesta di aiuto” – afferma Nicolò Bertoncin, Brand&Communication Designer di Everli – “Un aiuto per risparmiare un po’ di quel tempo che non basta mai, un aiuto contro l’impossibilità di portare carichi pesanti, un aiuto per stare al sicuro in casa o anche solo per avere un po’ di leggerezza. Insomma, un aiuto per far sì che la spesa non sia più un pensiero. Questo ci ha portato a capire come la nostra mission sia ancora più ampia rispetto al solo risparmio di tempo: vogliamo liberare sempre di più i nostri utenti dalle complessità del fare la spesa e offrire loro un’esperienza smart e piacevole”.

Tra le novità ci saranno nuove funzionalità: i nuovi colori affiancheranno il verde brillante del logo per evidenziare i contenuti più interessanti, le promozioni, i nuovi filtri di navigazione e le label dei prodotti. I clienti avranno la possibilità di monitorare costantemente lo status del proprio ordine e del pagamento e avere un maggior controllo sulle eventuali sostituzioni dei prodotti, con la possibilità di modificare il carrello fino a pochi minuti prima del completamento dell’ordine. Gli Shopper, sempre più qualificati, saranno dotati di un nuovo kit e borse ancora più efficaci per la conservazione dei prodotti freschi e surgelati e la consegna della spesa a casa.

 

Etruria Retail: il fatturato 2019 raggiunge i 219 milioni

Etruria Retail, azienda leader della distribuzione alimentare che gestisce oltre 292 negozi a marchio Carrefour e La Bottega nell’Italia centrale, chiude il bilancio 2019 con un fatturato netto di 219 milioni di euro, di 370 milioni di euro alle casse. Visto il risultato economico, 3,2 milioni di euro netti, l’assemblea ha deciso la distribuzione di oltre 2 milioni di euro di utili ai soci. I principali risultati economici dell’anno sono stati presentati e approvati dai 214 soci riuniti nelle tre sedi di Siena, Pisa e Perugia collegate in videoconferenza. Un anno segnato dall’avvio di una nuova avventura nel segno di Carrefour che ha permesso il passaggio dei 292 punti della rete distribuiti su 15 province dell’Italia centrale. Il gruppo senese punta oggi a far crescere ancora di più la rete di negozi, prevedendo già dalle prossime settimane 6 nuove aperture e 14 ristrutturazioni tra Toscana, Umbria e Alto Lazio.

I principali dati economici del 2019

I ricavi da vendite e prestazioni consegnano ai soci una gestione economica in salute, con un fatturato di 219 milioni di euro grazie all’incremento ottenuto nei settori freschi. Resta solida anche la situazione patrimoniale dell’azienda, che oggi può contare su una rete di 292 punti vendita distribuiti in 15 province. Il capitale investito è pari agli oltre ai 55 milioni di euro e il patrimonio netto supera i 40 milioni di euro, consentendo una copertura vicino al 73% dell’intero capitale investito.  Cresce il patrimonio netto per effetto dell’accantonamento di utili e supera i 40 milioni di euro. Il dato più significativo è la diminuzione dell’indebitamento finanziario netto che scende a 15 milioni di euro, con una riduzione di ben 9 milioni di euro nel triennio. Sul fronte occupazionale, il gruppo Etruria Retail – di cui fanno parte la Cooperativa senese, le cinque controllate che operano nei settori retail, del food service e gestione diretta di punti vendita e la rete di vendita, i soci e i loro dipendenti dà lavoro complessivamente a circa 3mila persone.

La composizione delle vendite

Guardando nel dettaglio la composizione merceologica delle vendite, i generi vari rappresentano il 49%, il settore salumi e latticini (24%), seguiti dalle vendite nell’ortofrutta (12%), carni (10%) e surgelati e pesce fresco (5%). La quota maggiore delle vendite si realizza nell’area di Arezzo, Grosseto e Siena (54%), mentre il 32% si registra nella Toscana del Nord e la Spezia e oltre il 14% in Umbria, Lazio e Abruzzo. Il fortissimo incremento delle vendite (nei primi cinque mesi dell’esercizio 2020 le vendite sono aumentate di oltre il 20%) ha impegnato il gruppo e i soci nella gestione dei punti vendita e nel rifornimento dei prodotti, oltre che nella applicazione di tutte le misura di sicurezza necessarie e obbligate dai decreti. Il sistema retail è sempre più solido e può contare su un’organizzazione distributiva su 3 depositi per un totale di 25mila metri quadrati di superficie dedicati all’ortofrutta, alle carni, ai generi vari, ai salumi, latticini e ai surgelati che garantisce un sistema logistico e distributivo efficace sia nella gestione dei prodotti che nella selezione dei fornitori.

“Il nostro 2020 si è aperto con l’avvio di una nuova avventura nel segno di Carrefour. Nel mese di gennaio abbiamo riconvertito la nostra rete di negozi su tutte le 15 province del Paese- ha ricordato Graziano Costantini, dg di Etruria Retail- Poi è arrivata l’emergenza sanitaria e di fronte a un momento drammatico per tutto il Paese, non ci siamo tirati indietro e abbiamo scelto di abbracciare ancora più stretto i nostri territori e di scendere in campo a favore dei produttori locali lanciando “Sapori & Valori”. Un impegno concreto per promuovere il lavoro di tutta la filiera che ci vede a fianco dei produttori locali di qualità, per garantire la freschezza dal campo al carrello, sostenere l’economia del territorio, consolidando il legame autentico che da sempre ci lega ai fornitori locali. Siamo consapevoli che siamo di fronte a una situazione difficile per tutto il Paese, ma siamo anche orgogliosi di tutti i nostri uomini e le nostre donne che, in questi mesi, sono stati e sono in prima linea. Oggi consegniamo ai soci un bilancio in salute che ci permette di guardare con fiducia al futuro, per crescere tutti insieme, investendo in nuove aperture e nel sostegno alle economie locali”.

 

Fase 3: il supermercato di condominio continua a crescere

Con la Fase 3 gli italiani hanno riacquistato molte delle loro libertà, ma alle comodità non si rinuncia e il fenomeno del “Supermercato di Condominio” prende sempre più piede: FrescoFrigo, -la startup nata con l’idea di sviluppare un nuovo concetto di retail di 1mq, accessibile 24/7, tecnologico e di prossimità- installa altri 11 frigoriferi intelligenti in 7 condomini di 3 cooperative milanesi. A partire da questa settimana gli oltre 2.000 residenti delle cooperative Uniabita, Abitare e Deltaecopolis troveranno a loro disposizione negli spazi comuni i frigoriferi intelligenti di FrescoFrigo, da cui rifornirsi di prodotti freschi a marchio Coop come: frutta, verdura, latte, uova, farina, pasta, sughi e piatti pronti, allo stesso prezzo dei punti vendita tradizionali.

Enrico Pandian, fondatore di FrescoFrigo ha commentato: ‘ Il particolare momento che sta vivendo il nostro Paese e il mondo in generale ci spinge sempre di più ad ampliare e migliorare la nostra offerta di “supermercato di condominio”, che risulta particolarmente apprezzato nelle realtà in cui è già presente, anche dopo la prima fase dell’emergenza. Ci auguriamo di poter portare questo utile servizio in sempre più complessi residenziali e offrire alle persone un vero e proprio supermercato sotto casa in cui fare acquisti di prodotti di qualità in modo sicuro e in tutta comodità”.

Nei sette stabili dove la popolazione condominiale è in prevalenza anziana i cooperatori hanno pensato di offrire supporto all’acquisto, mettendo a disposizione della portineria carte di credito prepagate, per rendere accessibile il servizio anche a chi ha poca dimestichezza con lo smartphone e con le app.

I condomini possono visionare i prodotti dalla grande vetrina frontale, sbloccare e aprire il frigo tramite mobile app o carte prepagate, scegliere i prodotti di cui necessitano e concludere l’acquisto semplicemente chiudendo la porta del frigo. Sarà il sistema a rilevare l’operazione e addebitare al cliente il costo dei prodotti scelti, direttamente sulla carta.

Il servizio, nei complessi residenziali dove è già presente FrescoFrigo continua ad essere molto apprezzato e i dati lo dimostrano. A Cascina Merlata il 52% dei residenti ha fatto la spesa almeno una volta, di questi il 77% ha riutilizzato il servizio più volte e la fascia oraria preferita di utilizzo è quella tra le 17 e le 20. I prodotti più acquistati sono nell’ordine: uova, verdura e frutta fresca, salmone affumicato, tortellini freschi, latte, snack, formaggio spalmabile e latte di soia. Inoltre, nelle ultime settimane con il cambio di stagione si sta registrando un incremento degli acquisti di frutta di stagione come fragole e ciliegie e cibi freschi come prosciutto crudo e mozzarelle. Infine, il graduale ritorno alla normalità si vede anche dal fatto che crescono le vendite di prodotti “Ready to eat” come per esempio piatti pronti e insalate.

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