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Selex chiude un altro anno di crescita significativa

Selex conferma anche nel 2016 una crescita significativa, testimoniata da un fatturato pari a 10.350 milioni di euro ( + 4%) e da una quota di mercato salita all’11,7% (IRI: iper+super+superette+C+C). Nel 2017 è prevista un’ulteriore crescita del + 4,2% che porterà il giro d’affari a 10.780 milioni. Un andamento in controtendenza rispetto al mercato, a conferma del dinamismo delle imprese socie del Gruppo Selex.

I dati sono emersi dall’assemblea dei soci di fine anno svoltasi nella sede della Centrale del Gruppo a Trezzano sul Naviglio (Milano), nel corso della quale sono stati presentati anche il programma di sviluppo e il budget per il 2017.

Le imprese socie hanno stanziato 215 milioni per realizzare nel prossimo anno 57 nuovi punti di vendita in tutta Italia e per la ristrutturazione e l’ampliamento di 53 unità esistenti, con la creazione di centinaia di nuovi posti di lavoro. Le aperture interesseranno le principali tipologie di vendita e in particolare i supermercati tra 1.500 e 2.500 mq di superficie, format di punta del Gruppo Selex.

“Guardiamo con fiducia al futuro partendo dai buoni risultati delle aziende del Gruppo e, pur non mancando le difficoltà, continuiamo ad investire per innovare e migliorarci – ha commentato Dario Brendolan, Presidente del Gruppo Selex – Anche nel 2017, le nostre imprese proseguiranno nel loro cammino di sviluppo. Negli ultimi dieci anni, tra aperture e ristrutturazioni, il nostro Gruppo ha investito oltre 2 miliardi di euro”.

Per il prossimo anno sono previsti investimenti rilevanti anche nella comunicazione delle marche del distributore Selex, che ricoprono una parte sempre più importante dell’offerta commerciale, segnando incrementi di anno in anno. Premiate dai consumatori soprattutto le linee specialistiche del bio, del salutistico e dell’alto di gamma, che registrano una crescita del + 15%. Una parte importante del budget 2017 è riservata poi allo studio di nuove formule commerciali e nuovi formati, per rispondere ai rapidi cambiamenti delle abitudini di acquisto e di consumo.

“I risultati del 2016 hanno grande valore perché ottenuti in un anno difficile, caratterizzato da forte deflazione  – ha sottolineato Maniele Tasca, Direttore Generale del Gruppo Selex – Anche gli indicatori economici e patrimoniali delle imprese socie sono in progressione e ci spingono a continuare nel lavoro avviato da qualche anno di forte rinnovamento dei punti di vendita e dell’offerta”.

Conad si aggiudica il premio “Il logistico dell’anno 2016”

Conad si aggiudica il premio Il logistico dell’anno 2016 (Istituito da Assologistica e Euromerci ) per aver dematerializzato la consegna del prodotto a marchio con il supporto di un progetto Di.Tech sulla piattaforma Delivering.

Il progetto Delivering ha determinato una totale dematerializzazione dei documenti di trasporto (ddt) coinvolgendo tutti gli attori della filiera (supply chain e amministrazione, 3PL e trasportatori, fornitori mdd), che possono, ora, disporre di tutte le informazioni sull’esito della consegna, in tempo reale e in formato digitale.

«È stata una grande soddisfazione per noi ricevere questo premio – commenta Andrea Mantelli, responsabile Supply Chain Conad – quale riconoscimento per il prestigioso progetto di dematerializzazione. Per il prodotto a marchio Conad, il processo di digitalizzazione della logistica è iniziato, sempre in partnership con Di.Tech, anni fa con l’introduzione dell’Edi che ci ha poi permesso di allargare al DesAdv. Da tre anni, abbiamo introdotto nei nostri magazzini del fresco la tecnologia RFid attraverso l’utilizzo di tag e abbiamo fatto investimenti per creare varchi per la lettura dei tag RF in uscita agli Hub e in ingresso sui CeDi. Ora abbiamo completato questa evoluzione, introducendo le informazioni di ritorno (RecAdv) attraverso il progetto Di.Tech sulla piattaforma Delivering».
«Il progetto Delivering in Conad per noi rappresenta una fondamentale tappa di quel percorso di digitalizzazione che promuoviamo costantemente nel mondo retail», dice Ennio Comini, amministratore delegato Di.Tech. «Il successo di questo progetto è dovuto al fatto che con Conad avevamo avviato da tempo, a partire dal progetto EDI, il processo di trasformazione digitale e nella fase decisiva siamo stati in grado di superare con efficacia le possibili difficoltà della collaborazione fra diversi attori della filiera, favorendo una sinergia che ha generato grandi risultati in termini di risparmio e ottimizzazione non solo nel processo logistico, ma anche amministrativo».

Come funziona
Con l’introduzione di Delivering, in fase di preparazione del carico dal magazzino viene generato il ddt elettronico, sia in formato DesAdv sia in formato leggibile pdf, e un Pin associato alla consegna. All’atto di presa in carico della merce il conducente, che ha ricevuto il Pin tramite sms, firma elettronicamente il documento, sfruttando il device mobile reso disponibile dal magazzino. In fase di ricevimento, sempre tramite interfaccia mobile, la cooperativa annota in digitale gli eventuali vizi apparenti, arricchendo, eventualmente, con foto la documentazione e con riscontro diretto del conducente con l’uso del PIN. Successivamente, terminati i controlli sulla presenza dei vizi occulti e alla chiusura del carico, dalla cooperativa viene generato il documento elettronico RecAdv che contiene il dettaglio completo della merce accettata e la segnalazione delle anomalie riscontrate con le specifiche causali. La nota di contestazione viene resa disponibile anche in formato leggibile pdf. In questo modo tutte le comunicazioni avvengono in tempi molto veloci, in modalità strutturata e senza possibilità di errori.

I vantaggi

La tempestività delle indicazione delle non conformità dovuta alla digitalizzazione delle informazioni e la drastica riduzione dei contenziosi, hanno migliorato significativamente il monitoraggio del processo di ricevimento merce e velocizzato il processo amministrativo, minimizzando le note di credito.
Infine il progetto Delivering in Conad si è confermato un vero e proprio progetto green, con il risultato stimato di -30 tonnellate/anno di CO₂.

Unicomm apre due nuovi punti vendita a Gubbio e a Monselice

Il Gruppo Unicomm di Vicenza apre due nuovi punti di vendita: un supermercato Emi a Gubbio (Perugia) e un Famila Superstore a Monselice (Padova).

“I nuovi punti vendita di Gubbio e Monselice – ha dichiarato il cav. Marcello Cestaro, Presidente del Gruppo Unicomm – come tutte le ultime realizzazioni del Gruppo, si caratterizzano per le molteplici soluzioni adottate per ridurre al minimo l’impatto ambientale e i consumi energetici. Il format del nuovo supermercato è infatti un concentrato di soluzioni intelligenti e rispettose dell’ambiente, perché concepito e realizzato proprio nell’ottica della sostenibilità”.

A Gubbio è stato inaugurato il nuovo Supermercato Emi, gestito dalla controllata di Unicomm GMF Spa. Il punto di vendita si sviluppa su una superficie di 1.800 mq di vendita, ha 48 dipendenti e sarà aperto da lunedì a domenica dalle 8,00 alle 21,00 dal venerdì al sabato e la domenica dalle 9,00 alle 21,00. I reparti freschi sono il suo punto di forza: un reparto ortofrutta con arrivi quotidiani, un ampio banco pescheria, la macelleria e la gastronomia con le migliori proposte del territorio e nazionali a prezzi convenienti. E inoltre sono in offerta 11.500 articoli confezionati per la dispensa, bibite, birre, surgelati, prodotti per la persona e per la casa. Infine è presente una cantina vini particolarmente fornita, un reparto petfood con un vasto assortimento e un’area salutistica con un’ampia scelta di prodotti senza glutine e oltre 500 articoli biologici, per vegani e in generale per il benessere.

A Monselice in provincia di Padova, ha aperto il nuovo supermercato a insegna Famila Superstore. Il negozio si sviluppa su una superficie di circa 2.500 mq, di cui 950 dedicati ai reparti freschi e freschissimi. I dipendenti sono 52 e 9 le casse a disposizione dei clienti (aperto con orario continuato da lunedì a sabato dalle 8,30 alle 20,00 e la domenica dalle 9,00 alle 20,00).

Il negozio è dotato di un reparto ortofrutta di 150 metri quadrati per un’offerta completa: il servizio di pane caldo, sfornato tutto il giorno, una macelleria con carne accuratamente selezionata e controllata, una gastronomia con un’ampia selezione di salumi e formaggi locali e nazionali ed infine una pescheria con personale qualificato e pronto a consigliare i clienti sulle migliori ricette. Non manca un ampio assortimento di prodotti confezionati: dolce, salato, bibite, birre, vino, cura della casa, cura della persona.

Particolare spazio e risalto è riservato ai prodotti salutistici, facilmente individuabili grazie ad un nuovo progetto di evidenziazione in-store del reparto, dove si possono trovare oltre 1.500 articoli dedicati, di cui 500 biologici. Un’area importante è quella dedicata ai prodotti per gli animali: oltre 1.000 articoli specializzati per tutte le necessità di razza, età e taglia. Infine una cantina di circa 100 metri quadrati e oltre 750 vini: una vera e propria enoteca nella quale trovano spazio circa 200 etichette del territorio.

MD continua i suoi investimenti con uno store in provincia di Mantova

MD investe in provincia di Mantova con un nuovo punto vendita a Quistello. Lo store è destinato a servire un vasto bacino di utenza tra il basso mantovano e la zona più a nord della provincia di Modena.
Il nuovo MD è caratterizzato dal format di punto vendita concepito a inizio anno dall’azienda e via via in applicazione a tutti i nuovi store del Gruppo. La sua realizzazione, interamente su terreno di proprietà, è stata affidata alla MD Immobiliare S.p.A: 1.400 metri quadri di superficie totale a pianta rettangolare, ampie vetrate d’ingresso, 6 corsie simmetriche, oltre 2000 referenze a marchio privato. Il tutto perfettamente illuminato da impianti LED di ultima generazione e a basso impatto, nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale.

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All’ingresso si notano subito gli oltre 100 metri quadri dedicati a frutta e verdura, consegnate giornalmente con referenze provenienti anche da agricoltura biologica. Il percorso continua poi con i reparti assistiti di gastronomia e macelleria – con carni selezionate sia a livello locale sia nazionale – e panetteria, dove i clienti possono fare affidamento sull’alto livello di professionalità dei dipendenti MD.
L’offerta prosegue con un’ampia scelta di prodotti “no food”. Elettronica, ma non solo, anche casalinghi ed elettrodomestici a prezzi estremamente vantaggiosi per articoli che di solito si trovano solo dagli specialisti di settore.

Coop Alleanza 3.0 per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

In occasione della Giornata Internazionale contra la violenza sulle donne (che ricorre il 25 novembre), Coop Alleanza 3.0 partecipa con la campagna solidale “Noi ci spendiamo, e tu?”, a supporto delle realtà che sostengschermata-2016-11-23-a-14-51-17ono le vittime di soprusi e maltrattamenti. Nelle giornate del 25, 26 e 27 novembre, in 358 negozi, l’1% delle vendite dei prodotti a marchio Coop (incluse le linee Fior Fiore, Vivi Verde, Solidal, BeneSì, Crescendo, Club 4-10 e Senza Glutine) verrà donato a 44 Onlus che operano nei territori in cui la Cooperativa è presente, per la realizzazione di progetti di tutela e sostegno alle donne vittime di violenza. L’iniziativa coinvolge anche 5 ipercoop di Distribuzione Centro Sud e 16 negozi di Coop Sicilia, società controllate da Coop Alleanza 3.0, per un totale di 379 punti vendita, in 11 regioni, dal Friuli alla Sicilia.

Nel 2015, la campagna – che si è svolta nella sola giornata del 25 novembre – ha consentito di raccogliere oltre 40 mila euro.

Presso tutti i punti vendita coinvolti sarà affissa una campagna informativa. Inoltre, in alcuni negozi Coop Alleanza 3.0, in collaborazione con le Onlus coinvolte, organizzerà eventi a tema, per dare ancora maggior visibilità all’iniziativa e raccontare ai consumatori i progetti e gli interventi che potranno essere realizzati grazie al loro contributo.

 

 

 

 

 

 

 

E alla fine, anche da noi è Black Friday-mania

Folle con sacchi a pelo fuori dalle porte dei grandi magazzini pronti ad affrontare la notte che avanza, con i fiocchi di neve che cadono. Obiettivo: shopping. Succede solo negli USA, d’accordo, ma non solo per l’arrivo dell’ultimo prodotto Apple o consolle di giochi. Succede una volta l’anno, da 50 anni circa, in occasione del Black Friday, il venerdì dopo il giorno del ringraziamento quando tradizionalmente i negozi americani applicano sconti pazzi prima delle feste di Natale. Alle prime luci dell’alba livida di novembre, perché l’apertura è anticipata anche alle 4 di mattino, parte l’epocale parapiglia, con corse sul filo della rissa per accaparrarsi gli affari migliori.

Poi arriva Amazon, grande scardinatore di usi e costumi consolidati, con due conseguenze: il Black Friday esce dalla cultura tipicamente anglosassone e invade il mondo. Ma anche, da giorno solitario dove far follie e rischiare il malleolo per accaparrarsi quell’imperdibile promozione da ora o mai più, segno dei tempi e della crisi del commercio, il Venerdì Nero s’allunga a dismisura e prolunga sconti e promozioni ad una o due settimane. Seguito da negozi fisici, supermercati, marchi di cosmesi e chi più ne ha più ne metta.

In calo di consensi il Cyber Monday “puro”, il giorno degli sconti nei siti di e-commerce, relitto di un’epoca in cui gli acquisti si facevano non da smartphone, come fanno tutti ora, ma dal computer dell’ufficio, il lunedì dopo il fine settimana dedicato alle spese natalizie. Si comprava ciò che non s’era trovato in negozio, oggi è piuttosto il contrario. Il New York Times consiglia addirittura di evitare folla e stress del venerdì fatale e comprare tutto online, che tanto i migliori “bargain” si trovano oramai lì, giorno e notte e senza orari.

Pare proprio insomma che questo sia l’anno del Black Friday in salsa italica, non se n’è mai parlato tanto qui da noi. Amazon l’ha allungato a 11 giorni, Carrefour propone due giorni di sconti al 20%. Un cambio netto di prospettiva, se si pensa al sistema dei saldi italiano (che son sempre partiti, rigorosamente, dopo Natale). Un sistema tuttora imposto per legge (cui l’e-commerce comunque sfugge).

E, se come sempre Amazon ha fatto strada, ed è già nel pieno della campagna sconti che culminerà proprio venerdì prossimo, non è certo il solo: secondo Rocket Fuel, agenzia di marketing digitale, “il 35-40% dei nostri clienti, ovvero tutti gli e-commerce di Retail&Shopping, stanno pianificando offerte e budget ad-hoc per i cinque giorni che vanno da uno/due giorni prima del Black Friday fino al Cyber Monday. In media ogni cliente che opera nell’e-commerce sta pianificando il 20% in più del budget che normalmente pianifica in un mese. Tutto da concentrare in questi giorni con messaggi pubblicitari specifici” spiega Enrico Quaroni, Regional Director Southern Europe e MENA Region di Rocket Fuel Inc.
Intanto Google ci mette lo zampino, e, in vista del traffico aumentato tipico del venerdì nero, lancia una nuova funzione: la segnalazione dell’affollamento di negozi, bar, musei, e ristoranti in tempo reale, basata sul conteggio anonimo degli utenti. Compare come barre rosse negli Orari con il maggior numero di visite in Google Search e Map. Come dire: sovraffollamento? Se lo consoci, lo eviti.

Come si diceva, in Italia il periodo precedente l’apertura ufficiale dei saldi (inizi di gennaio) è regolamentato da leggi regionali, che impediscono di effettuare promozioni. In Lombardia ad esempio vige il divieto di fare sconti dal 25 novembre (proprio il giorno del Black Friday) al 5 gennaio, primo giorno di saldi. Tanto che Confcommercio Varese ha organizzato una giornata di sconti per giovedì 24. Anche quest’anno si prevedono infrazioni, mentre l’anno scorso sono arrivate multe anche salate ai commercianti. che chiedono, quanto meno, regole condivise per tutti, piccoli negozi e grandi catene.

 

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Ma perché “Venerdì nero”?

Il nome ha origine controversa; la tesi più accreditata riguarda il fatto che solo il primo vero giorno di shopping natalizio i commercianti registrino conti in positivo ovvero in nero, m il nome potrebbe anche derivare dal giorno nero per il traffico cittadino, e sarebbe stato coniato dalla polizia di Philadeplhia all’inizio degli anni ’80. Ora, per i corsi e ricorsi della storia, il venerdì nero del traffico potrebbe trasferirsi dai centri città alle autostrade: un parlamentare britannico ha lanciato l’allarme per la sicurezza stradale posto da centinaia di guidatori di camion e Tir costretti a lavorare anche 20 giorni di fila per consegnare pacchi degli acquisti e-commerce, su e giù per il Paese.

Customer- centricity: la parola d’ordine per conquistare la nuova domanda

Customer- centricity: ecco la nuova parola d’ordine per il futuro dell’omnicanalità.

Se i retail vogliono infatti continuare a essere competitivi non possono prescindere dall’offrire ai propri clienti esperienze d’acquisto sempre più  altamente locaLizzate e personalizzate.

Lo spiega bene la nuova survey “Merchandising 3.0: Why Retailers Need to Find the Perfect Blend of Art + Science to be Relevant to Shoppers” condotta da JDA Software Group, Inc. in collaborazione con la società di ricerche EKN.

“Dalla survey si evince che le strategie omnichannel tradizionali non sono più sufficienti per rimanere competitivi e che i retailer stanno iniziando a riconsiderare il loro approccio alla pianificazione, che deve essere guidata da dati storici sui comportamenti di acquisto per affinare le capacità previsionali”, ha infatti dichiarato Anand Medepalli, Vicepresidente Retail Planning Product Strategy di JDA.

“Le aziende  focalizzate su strategie di prodotto, con organizzazioni  funzionali disallineate, stanno perdendo terreno rispetto a quei retailer maggiormente allineati sulla comprensione e soddisfazione delle esigenze dei clienti”, ha poi precisato Gaurav Pant, Senior Vice President Research e Analista capo di EKN Research. “Benché oggi ogni azienda disponga di enormi volumi di dati sui clienti, la maggior parte dei retailer riconosce di non riuscire a sfruttare completamente queste informazioni e ha elaborato piani per migliorare sensibilmente le proprie capacità di analisi”.

I problemi più diffusi
Ma quali sono le principali criticità?  Il 53% degli executive indica la  focalizzazione sui prodotti  tra gli ostacoli principali al raggiungimento della customer-centricity.

E non basta: secondo il 32% degli intervistati, infatti, la struttura organizzativa ostacola l’allineamento del business rispetto alle priorità  condivise nell’ambito della customer satisfaction.

Cosa fare?
Be’ pare CHE i retailer stiano prendendo in considerazione la revisione della propria struttura organizzativa. Sebbene solo l’8% degli intervistati abbia dichiarato la presenza in azienda della funzione di Chief Omni-Channel Officer, il 73% intende creare questa posizione entro i prossimi due anni. Ben il 53% dei retailer intervistati dispone già di un Chief Customer Experience Officer e un altro 39% creerà questa posizione entro il 2018.

Inoltre, nel corso dei prossimi due anni ben l’82% dei retailer si concentrerà sul miglioramento dell’esperienza di acquisto in-store.

In che modo?
Ma come comprendere a fondo le esigenze dei clienti? La maggior parte del campione si è rivelata concorde nel riconoscere l’importanza fondamentale dei dati e dell’analisi.

Infatti il 51% ha citato analisi e profili dei clienti come un’importante area di focalizzazione per il prossimo anno.

Carenza di esperti e di strumenti

Peccato però che le figure specializzate non siano sempre presenti in azienda: a lamentare questa carenza, infatti, è il 20% degli intervistati. La ricerca, inoltre,  ha messo anche in evidenza che oggi meno del 20% dei retailer impiega un data scientist.

E poi mancano gli strumenti: il 55% cita infatti come principale difetto dell’attuale sistema di pianificazione retail un “reporting limitato”. Nonostante i software di analisi e reportistica continuino a registrare rapidi e significativi miglioramenti alle proprie funzionalità, solo il 37% degli intervistati, infatti, ha aggiornato la propria tecnologia di pianificazione negli ultimi tre anni.

“La sfida per i retailer risiede nel trasformare le enormi quantità di dati dei clienti in informazioni fruibili in grado di promuovere vendite e profitti maggiori, eppure non sfruttano la tecnologia. Questo è esattamente il motivo per il quale abbiamo ripensato da zero la pianificazione retail e lanciato JDA Retail.me, coniugando l’arte e la scienza della pianificazione e consentendo ai retailer di allineare la selezione dei prodotti e le decisioni su acquisti e assortimenti in base esigenze della clientela, grazie all’impiego di funzionalità avanzate di big data intelligence “, ha dichiarato Medepalli di JDA.

 

 

 

Metodologia della ricerca
“Merchandising 3.0: Why Retailers Need to Find the Perfect Blend of Art + Science to be Relevant to Shoppers” è il risultato di una survey che ha coinvolto 60 executive statunitensi del merchandising, condotta da EKN e JDA a settembre 2016. 42 partecipanti hanno rappresentato i retailer del settore Softlines e 18 quelli del settore Hardlines. E’ possibile scaricare la survey completa qui.
JDA Software Inc.

Checkpoint Systems lancia Smart Control, il software proattivo

Checkpoint Systems Italia presenta Smart Control, un nuovo software pensato per monitorare tutti i sistemi installati nel punto vendita.

Prodotto in Italia, Smart Control controlla in maniera continuativa il funzionamento delle antenne e degli altri dispositivi Checkpoint presenti nello store e scambia dati con altri oggetti connessi sulla stessa rete.

Questo perché la tecnologia avanzata di Smart Control sfrutta la connessione remota con un server collegato al punto vendita, attivo 7 giorni su 7 – 24 ore su 24 e ogni ora esegue una scansione degli impianti. Tale sistema garantisce un servizio di “telemanutenzione proattiva” in tempo reale.

Come funziona Smart Control

Smart Control raccoglie informazioni sullo stato di funzionamento – acceso o spento – o su tutti gli altri eventi. Dopo questa prima verifica, aggrega i big data rilevati per fornire informazioni avanzate. Quindi, il sistema crea in automatico delle soglie e, se ne calcola più di una, segnala al team di Checkpoint Systems di intervenire, da remoto, per correggere la disfunzione segnalata.

La novità di Smart Control è che, grazie al suo particolare meccanismo, il funzionamento di dispositivi e di sistemi installati nei punti vendita non è più un problema per il Retailer perché è direttamente monitorato da un Team di professionisti, che lavora e studia soluzioni su misura.

 

 

Forum Retail: il 29 e il 30 novembre darà spazio al negozio del futuro

Forum Retail, evento ideato e sviluppato da IIR – Istituto internazionale di Ricerca – si svolgerà il 29 e 30 novembre a Milano presso l’Atahotel Expo Fiera. L’appuntamento di quest’anno, giunto alla sedicesima edizione darà spazio, come da tradizone,  al mondo Retail per confrontarsi, condividere idee e vivere l’esperienza del “negozio del futuro”. Tema trainante dell’evento sarà: innovazione instore e mobile experience per l’engagement del cliente.schermata-2016-10-19-a-16-30-14

I contenuti di Forum Retail 2016 sono stati studiati e sviluppati grazie al contributo strategico di 5 Advisory Board – 4 in più rispetto alla passata edizione – composti da team manager di aziende del mondo del Retail.

I temi clou

L’edizione 2016 affronta temi strategici, sviluppati nelle due Sessioni Plenarie e nelle due Board Room in programma che vedranno protagonisti CEO e AD di prestigiose aziende operanti nel mercato nazionale e internazionale, che daranno interessanti contributi su tematiche come il ruolo della tecnologia nel punto di vendita, le previsioni su quanto accadrà nei prossimi tre anni nel mondo retail e l’individuazione delle reali esigenze del cliente. Si confronteranno inoltre sul Travel Retail e sulla diversificazione di prodotto e canale.

I partecipanti

Forum Retail vedrà la partecipazione di 120 Speaker Retailers, tra cui diversi Top Speaker:

 

Paolo Denti Amministratore Delegato THUN,

Ilaria Abrate Head of Marketing and Communication BURGER KING RESTAURANTS ITALIA,

Fabrizio Ascoli Amministratore Delegato NASHI ARGAN,

Maniele Tasca General Manager SELEX GRUPPO COMMERCIALE,

Riccardo Sciutto CEO SERGIO ROSSI,

Marco Dellapiana Country General Manager TALLY WEIJL,

Cristian Biasoni Managing Director CHEF EXPRESS,

Alessandro Lazzaroni CEO DOMINOS’ PIZZA ITALIA,

Mario Gasbarrino Amministratore Delegato UNES

Pietro Migliori Amministratore Delegato Bricocenter Italia

Roberto Valvo Amministratore Delegato Tiger Italy 2

Olga Iarussi Regional General Manager South Europe & Member of Board Triumph

Marco Porcaro CEO Cortilia

Fabrizio Brogi Presidente e Fondatore nau!

Antonio Ferreira de Almeida Vice President South Europe Natuzzi Italia

Gianni Gozzi Co-Founder e Creative Director viadurini

Marco Montemerlo General Manager Zodio

Carlo Palmieri Amministratore Delegato Pianoforte Holding (Carpisa e Yamamay)

Federica Ronchi Direttore Generale Monclick

Roberto Zanoni Direttore Generale ECORNATURASI’

Gianluca Tesolin Managing Director Bofrost Italia

Mattia Riva Co-Ceo e Fondatore Dalani.it

Marco Farnetani Direttore Marketing & Retail Bata

Stefano Ferro Executive Chairman Castaldi Lighting – CdA Gianfranco Lotti

Giuseppe Miroglio Presidente Gruppo Miroglio

Filippo Maffioli Amministratore Delegato Promos

Nikolai Yanev Responsabile 3P per l’Italia Amazon Prime Now

 

Il programma completo è consultabile sul sito ufficiale dell’evento: www.forumretail.com   #forumretail

RED Scalo, la libreria con food è un social network fisico

Debutta con il punto vendita RED Feltrinelli di Scalo Milano la partnership strategica tra Gruppo Feltrinelli e CIR food.  L’accordo prevede l’ingresso di CIR food in AFSF – che assumerà la denominazione di FC Retail – attraverso un aumento di capitale di 4 milioni di euro (+20%), che porterà entro la fine del 2017 ad una partnership paritaria con quote societarie al 50%. La società in partnership gestirà oltre ai punti vendita RED, il format di store esperienziale nato nel 2012 che coniuga offerta editoriale, intrattenimento e ristorazione, i locali AFSF (Antica Focacceria San Francesco), il marchio di qualità legato alla cucina di tradizione siciliana, e gli spazi food & beverage di tutti i negozi La Feltrinelli.

Ambizioso il piano di sviluppo, che prevede l’apertura di oltre 20 punti vendita gestiti direttamente entro il 2020. Dopo Scalo Milano entro fine anno dovrebbe debuttare un RED a Verona, seguito di un punto vendita a Padova.

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RED è uno stile di vita, un format basato sull’integrazione tra cultura, socialità ed esperienza. Un “social network fisico” come lo ha definito Alberto Rivolta, direttore operativo Feltrinelli che ha aggiunto: “C’è il wi-fi libero e le prese USB ma qui l’attenzione alla tecnologia non è così spinta come sarà in uno spazio urbano. In realtà volevamo concentrarci più sull’aspetto esperienziale, il luogo, la ristorazione, gli eventi».

«La ristorazione porta nei nostri 100 punti vendita già dai 65 ai 70 milioni di euro ogni anno – ha detto in occasione dell’inaugurazione Roberto Rivellino, Amministratore Delegato del Gruppo Feltrinelli -. Entro il 2020 vogliamo raddoppiare questi numeri. Con Focacceria San Francesco pensiamo invece a uno sviluppo in franchising. Con Cir abbiamo raggiunto una piena armonia perché è un grosso operatore con cui abbiamo vari punti in comune, la cultura, la sostenibilità. Come Gruppo proseguiamo con la nostra strategia, avviata un paio di anni fa, di partnership con realtà che hanno più competenze di noi in quel campo specifico. È stato così con Gruppo Messaggerie, Coin e Sky, e ora con Cir Food».

Il senso della partnership per CIR Food, storico operatore della ristorazione collettiva che ha recentemente approcciato la ristorazione commerciale con l’esperienza di Expo, lo ha spiegato la Presidente Chiara Nasi:

«Questa alleanza strategica nasce per sviluppare RED, un concept innovativo tra cibo e cultura nel quale convergono le visioni comuni di Feltrinelli e CIR food. Entrambe crediamo nella centralità delle persone, nell’etica, nel rispetto delle regole, nella sostenibilità e nella promozione di una nutrizione di qualità. Dopo Expo, che ha visto la massima espressione dei nostri modelli di ristorazione commerciale, vogliamo continuare a sviluppare la nostra filosofia di servizio anche attraverso il format RED per raggiungere entro il 2020 gli obiettivi previsti del nostro piano strategico».

Giuliano Gallini, direttore commerciale CIR Food.  «Oltre all’offerta di caffetteria ci sarà una proposta giornaliera. È un posto dove si potrà mangiare da mattina a sera, con prodotti del territorio, stagionali. L’apertura di Verona sarà in un centro direzionale con Unicredit e Glaxo. A Padova invece debuttiamo in una città più piccola, ma che è la seconda città che ha più lettori d’Italia, dopo Milano. Poi vogliamo aprire a Roma entro i primi sei mesi del 2017. È una formula sostanzialmente urbana, quindi apriremo sostanzialmente in centri urbani».

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