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Gruppo Lillo: obiettivo 3 miliardi di fatturato

Davanti a 700 responsabili dei punti vendita e affiliati a insegna MD Discount e LD Discount (questo destinato a sparire) riuniti sulla MSC Preziosa per la convention annuale, il presidente di Gruppo Lillo Patrizio Podini ha tracciato le linee guida dello sviluppo prossimo venturo.

«Tra cinque anni non saranno più di 5 o 6 gli operatori del discount in Italia: quelli che avranno saputo mettere al centro il consumatore, sempre più informato, preparato, esigente e tecnologico e addestrato alla ricerca dell’acquisto migliore, capace di riconoscere la qualità al prezzo giusto. Noi saremo all’appuntamento – ha dichiarato Podini dal palco – perché da sempre abbiamo rispettato la filosofia del risparmio di qualità, della qualità che costa meno».

Grandi superfici vetrate accoglieranno i clienti MD del prossimo futuro e li introdurranno in spazi di vendita razionali e luminosi, dal lay out moderno e invitante, il cui fiore all’occhiello sarà l’ortofrutta all’inizio del percorso. Biglietto da visita della freschezza e qualità di tutta l’offerta food del Gruppo Lillo, garantita dalla provenienza e dagli accurati controlli a cui i prodotti sono da sempre sottoposti fin dall’origine.

Gli assortimenti saranno completamente rinnovati e vi troveranno posto il bio, la gastronomia, le carni selezionate. Ampliato lo spazio destinato al non food, che dalle zone di produzione, italiane o estere che siano, fino ai cestoni promozionali sarà seguito passo passo in un rigido controllo di tutta la filiera.

Questa la visione dalle parole di Podini e dei suoi più stretti collaboratori: il direttore generale  Angelo Dell’Anna, la direttrice marketing e responsabile acquisti no food Anna Campanile e il vice direttore generale Nicola Borrelli che ha la responsabilità del progetto nuovo format.

Sono stati riconfermati i piani di sviluppo da poco annunciati: investimenti per innovazione tecnologica all’insegna della sostenibilità, della razionalizzazione ulteriore della logistica e degli acquisti, oltre che per la costruzione di punti vendita su terreni di proprietà: non meno di 60 nei prossimi 5 anni che daranno lavoro a oltre 1.200 persone. “Veleggiando verso l’obiettivo dei 3 miliardi di euro” ha concluso Podini.

 

Ingenico lancia il Pos con cassa in un unico dispositivo

Racchiude in sé le funzioni di più dispositivi: registratore di cassa con memoria fiscale, POS bancario e sistema di fatturazione elettronica predisposto all’invio telematico dei corrispettivi l’ECR-Pos presentato da Ingenico per la prima volta in Italia.

Le nuove iniziative di legge prevedranno la semplificazione degli adempimenti fiscali sfruttando le leve della tecnologia e il nuovo terminale Ingenico è stato progettato in linea con queste tendenze.

ECR-POS è un Misuratore Fiscale piccolo, leggero e portatile (è alimentato a batterie). Ha touch-screen a colori (che può anche trasmettere filmati informativi o pubblicitari), stampante veloce, connettività GPRS ed elevato livello di sicurezza. In grado di emettere anche fatture elettroniche, è già predisposto per l’eventuale trasmissione dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate, in sostituzione degli obblighi di registrazione.

Utile per consegne a domicilio (e-commerce o click and collect) o attività fuori sede, per vending machine (che dal gennaio 2017 saranno obbligate a trasmettere i corrispettivi), e anche per “alleggerire” le code alle casse o al ristorante, per pagamenti al tavolo, e in generale per tutti i commercianti. Consente anche la dematerializzazione dello scontrino lato merchant, perché gli importi sono salvati in un archivio centralizzato.

In qualità di POS, il nuovo terminale ECR-POS è progettato per accettare ogni strumento di pagamento, sia bancario che privativo: carte a chip, a banda magnetica, contactless, telefoni NFC, e-wallet e, in futuro,  ApplePay.

“ECR-POS è un ottimo esempio di come l’innovazione tecnologica possa agevolare gli esercenti nella gestione quotidiana della propria attività. Ingenico ha sviluppato non solo un prodotto certificato e in linea con gli obblighi di legge, ma anche il dispositivo più innovativo con la soluzione di business più compatta disponibile sul mercato” ha commentato Luciano Cavazzana, presidente e amministratore delegato di Ingenico Italia.

Il dispositivo wireless ECR-POS (denominato Ingenico iWE280) è il primo di una nuova linea di terminali di ultima generazione che Ingenico svilupperà con le funzionalità di misuratore fiscale e di POS bancario, che rappresenteranno una grande opportunità per aggiornare e semplificare le attività del punto cassa.

Sullo sfondo la “War on Cash” che da tempo stanno operando Banca d’Italia e Governo, con una serie di iniziative di legge volte a ridurre l’utilizzo del contante, anche in funzione anti evasione fiscale. “Sette anni fa in Italia il 95% delle transizioni era in contanti – ha detto Cavezzana – oggi siamo oltre l’80%. Sempre 30 punti percentuali in più della Ue. La carta è usata solo per spese elevate, questi dispositivi possono aiutare a introdurre i pagamenti quotidiani digitali”.

Il nuovo Mondadori Megastore, libreria dei servizi e luogo d’incontro

Il nuovo Mondadori Megastore di via San Pietro all’Orto a Milano è un luogo d’incontro tra persone e libri, dove l’esperienza di acquisto diventa per i visitatori un percorso di scoperta ed esplorazione: al libro, cuore dell’offerta, si affianchano infatti proposte di intrattenimento, servizi e un’area Café.

Il Megastore è il primo esempio del nuovo format di store di Mondadori (leggi anche La libreria infinita prossimamente da Mondadori Store), caratterizzato da un innovativo concept di arredo e da una diversa formula di offerta. Con l’apertura di questo punto vendita, che va ad aggiungersi a Duomo e Marghera, già presenti nel centro di Milano, continua il piano di consolidamento delle attività Retail del Gruppo Mondadori, che può vantare la più estesa rete di librerie in Italia, con oltre 600 store sul territorio.

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«Il lancio del nuovo format di Megastore rappresenta una tappa importante nel processo di crescita delle nostre attività nel settore Retail, uno dei nostri core business» ha dichiarato Ernesto Mauri, amministratore delegato del Gruppo Mondadori. «Siamo leader nel mercato dei libri e, per un editore come noi, poter contare su una catena di librerie così diffusa sul territorio è certamente uno straordinario patrimonio strategico e uno strumento privilegiato per essere in contatto diretto con i consumatori, oltre 20 milioni di persone che ogni anno entrano nei nostri negozi e dialogano con noi», ha concluso Mauri.

«Sviluppo dell’offerta, esperienza di acquisto, valorizzazione del prodotto, servizi, comfort dell’ambiente: sono questi gli elementi che ci hanno guidato nel percorso di innovazione della libreria tradizionale verso un modello che permetta di avvicinarsi con maggiore frequenza e gratificazione al mondo della cultura e del divertimento», ha dichiarato Mario Maiocchi, amministratore delegato di Mondadori Retail.

Il progetto architettonico e di allestimento del Mondadori Megastore di via San Pietro all’Orto è stato sviluppato con Mondadori Retail dallo studio milanese Migliore + Servetto Architects. Articolato su 3 livelli, per una superficie totale di 750 metri quadrati, lo spazio è caratterizzato da un sistema espositivo che nella leggerezza del disegno e nella ricchezza cromatica e materica mette in risalto i veri protagonisti della scena, i libri. Un’ampia scala centrale crea un legame verticale tra i tre piani conducendo il visitatore attraverso un racconto tra contemporaneità e tradizione, dove il rosso Mondadori – segno distintivo della scala e di tutta la comunicazione grafica – incontra il verde e il bianco dei metalli.

Il progetto intreccia spazi di accoglienza e di esposizione, costruendo un’innovativa relazione con il visitatore libero di muoversi a seconda delle proprie esigenze e dei propri interessi.

Il nuovo Mondadori Megastore è un luogo dove sostare e ritornare, per chi ama leggere approfittando di comode sedute e di un ricco assortimento che va dalla letteratura al fumetto, ai libri in lingua originale, ed è suddiviso su tre livelli

– il piano terra ospita il Marketplace con le ultime novità editoriali, prodotti di cartoleria e gift box, ma anche prodotti di tecnologia, accanto al nuovo servizio di assistenza e post vendita Help;

–  il primo piano è dedicato a Books&Café, in cui trovano spazio l’ampia libreria dello store, con l’area Comics e la cartoleria, e Mondadori Café, realizzato in collaborazione con Cibiamogroup, società leader nella ristorazione veloce di qualità: uno spazio di relazione, all’interno della libreria, che accoglierà adulti e bambini tutti i giorni, dalle ore 9 alle ore 23, con prodotti selezionati e ricette semplici, aperitivi compresi. Il Café farà inoltre da scenario per incontri con autori e presentazioni di libri;

– il piano -1 prevede inoltre una zona Kids rivolta a bambini e ragazzi: un’area che unisce dimensione fisica e digitale grazie ai nuovi touchwall, pensati per divertire e stimolare la fantasia dei più piccoli attraverso il disegno e il gioco di gruppo.

L’attenzione al cliente non si ferma allo spazio fisico del Megastore, ma vive anche attraverso servizi e strumenti digitali, in un sistema integrato con il sito Mondadoristore.it e con la nuova appMondadori Card: disponibile per smartphone Apple e Android, permetterà ai soci Mondadori Card di gestire ancora più comodamente il proprio profilo e, con la nuova funzione storelocator, ricevere informazioni sulle iniziative in corso negli store Mondadori più vicini.

I clienti dello store potranno inoltre presto accedere al nuovo servizio di book on demand che metterà a disposizione dei lettori un catalogo di oltre 7 milioni di titoli provenienti da tutto il mondo.

Gruppo italiano vini rilancia nel Prosecco e potenzia la produzione di spumanti

Dopo la decisione di Carpenè Malvolti di chiudere la collaborazione (v. Carpenè Malvolti chiude la partnership con Giv e distribuisce in diretta), e dopo i successi ottenuti all’estero con i propri Prosecco Bolla e Lamberti, il Gruppo italiano vini ha deciso di seguire il trend in forte crescita e di sviluppare ed ampliare la propria gamma di spumanti Prosecco sia nel segmento della denominazione Doc sia in quello della prestigiosa Conegliano Valdobbiadene Docg per replicare i successi internazionali anche nel mercato interno.

Si tratta di un progetto che prevede una gamma di spumanti Prosecco più ampia e ben diversificata per canale di vendita. «La quinquennale collaborazione con Carpenè Malvolti – dichiara Corrado Casoli, Presidente di Gruppo Italiano Vini (nella foto di apertura) – ci ha permesso di conoscere ancora più a  fondo il trend e le dinamiche dei vini spumanti e di affrontare così con competenza e convinzione il mercato nazionale. Sono certo che grazie ai nuovi spumanti Prosecco che presenteremo al mercato continueremo ad ottenere i successi conseguiti in questi anni di collaborazione con Carpenè».

Per celebrare i 10 anni di continua crescita della cantina Bolla dopo la sua acquisizione dall’americana Brown-Forman, Gruppo italiano vini presenterà presto un nuovo Bolla Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG destinato al canale off-trade.

U2, continuano le conversioni: riapre rinnovato il pdv di Cassina de’ Pecchi (Mi)

Qualità, prezzi convenienti tutti i giorni, tutela dell’ambiente e lotta allo spreco: è questa la formula di U2 di Unes che l’11 giugno inaugurerà il suo 113° punto vendita a Cassina de’ Pecchi (Mi).

L’ex punto vendita Unes in piazza Europa 16 aperto 7 giorni su 7 con orario continuato, aderisce ora alla formula EDLP (Every Day Low Price) di U2 che, coniugando il low price con l’high value, ha avuto un ottimo riscontro tra i clienti che apprezzano l’assenza di promozioni, offerte a termine, volantini e raccolte fedeltà e prediligono prezzi convenienti tutti i giorni, che garantiscono risparmi medi (con una percentuale di risparmio che si attesta fra il 15 ed il 50% su tutta la merce), e un assortimento ampio e vario, particolarmente nel reparto fresco. Forte di 7700 referenze fra le quali 300 di gastronomia e panetteria, insieme a un ampio assortimento di frutta e verdura, carne, surgelati, latticini, scatolame e prodotti non food. Per un totale di 650 referenze freschissime e di 7050 referenze a scaffale.

La Panetteria Pane Sfuso offrirà dei prodotti genuini appena sfornati. E sarà in vendita la gamma “Altromercato” del commercio equo e solidale.
Tra le misure ecosostenibili adottate nel nuovo supermercato U2 di Cassina de Pecchi spicca la macchina schiaccia bottiglie, che emette uno scontrino/buono da scontare sulla spesa alla cassa di un cent ogni bottiglia. Un modo, molto diffuso all’estero, per risvegliare nei clienti la voglia di riciclo. Inoltre, il pdv dispone anche di contenitore Humana per la raccolta di indumenti, utilizza barre denominate “Cliente successivo”, nate dal recupero di 108 bottiglie PET, vende solo lampadine a basso consumo e bottiglie d’acqua senza imballo, per proseguire l’impegno nella riduzione dei rifiuti.
L’impianto luci a risparmio energetico permette un risparmio del 50% sul consumo dell’energia elettrica.

U2 Supermercato è risultata, da un’indagine condotta da Altroconsumo su 909 punti vendita tra ipermercati, supermercati e discount distribuiti sul territorio nazionale, la più conveniente in Italia per quattro anni consecutivi (2011 – 2012 – 2013 – 2014), nelle categorie sia dei prodotti di marca sia dei prodotti a marchio commerciale, ottenendo il punteggio 100, ovvero l’indice massimo della convenienza.

Les Gueules Cassées, la lotta antispreco che arriva dalla Francia

La lotta contro lo spreco alimentare si fa largo in molti Paesi. Mentre la legge francese che sanziona la distruzione dei prodotti invenduti da parte della distribuzione solleva alcune perplessità, come segnala  Enrico Colla su Tendenzeonline, relative soprattutto al fatto che già oggi la gdo d’Oltralpe ha in atto buone pratiche antispreco, tanto da essere responsabile (solo)  dell’11% degli sprechi, contro il 67% dei nuclei famigliari, dalla Francia si segnala una iniziativa che merita un approfondimento.

base line changé_PASTILLE_OKSi tratta di un sistema anti spreco che si chiama Les gueules cassées (le facce rotte, che potremmo tradurre con “brutti ma buoni”) che si occupa di immettere sul mercato i prodotti (ortaggi, prodotti confezionati, formaggi, ecc) brutti da vedere ma decisamente commestibili. L’iniziativa, finanziata in crowdfuding, è stata fondata da due figli di agricoltori, ha creato una propria etichetta e in soli otto mesi di attività ha venduto più di 10 mila tonnellate di frutta e legumi. Certo, le pere sono un po’ macchiate e le carote e melanzane non sono perfette e non hanno lo stesso calibro, ma sono ugualmente commestibili.

Lo stesso si dica poi del camembert di latte crudo prodotto in Normandia che, per la sua forma non regolare, non può fregiarsi del marchio di denominazione o dei cereali per la prima colazione troppo grandi o troppo piccoli rispetto alla norma. Tutti però hanno un comune denominatore. Costano al consumatore il 30% in meno dei prezzi normalmente esposti. Il che spiega il rapido aumento di notorietà in tutta la Francia e l’inserimento della gamma di questi prodotti nelle maggiori insegne: Carrefour, Leclerc, Monoprix, Franprix, Casino, Spar et Vival.

7778640852_1L’ultima novità sono i prodotti freschi. Con l’etichetta Les Gueules Cassées costano il 50% in meno, rimangono sullo scaffale fino alla data di scadenza e i retailer non devono sopportare i costi del ritiro.

L’iniziativa sarà presto estesa anche al dettaglio tradizionale e ha attirato l’attenzione di ben 18 Paesi esteri e entro giugno è annunciato un incontro con una delegazione dagli Stati Uniti.

Alla Rinascente il 50,1% di KaDeWe

Sembra quasi un modo per festeggiare i 150 anni: La Rinascente acquisterà il 50,1% dell’attività retail del gruppo di grandi magazzini KaDeWe dall’austriaca Signa.

L’annuncio è stato fatto dal gruppo austriaco guidato dall’investitore immobiliare Rene Banko, aggiungendo che Signa e La Rinascente investiranno entrambe una somma nell’ordine di centinaia di milioni di euro nel business, che comprende il flagship store KaDeWe di Berlino e punti vendita ad Amburgo e Monaco.

Signa aveva comprato KaDeWe l’anno scorso con l’obiettivo di crescere nel settore del retail del lusso, programmando di espandersi nel mercato interno e in Repubblica ceca, Germania e Svizzera.

Il gruppo è stato anche coinvolto in una battaglia per rilevare la catena tedesca di grandi magazzini Kaufhof. (Reuters)

Assemblea Confcommercio: la ripresa c’è, ma solo al Centro-Nord

“La ripresa c’è, ma restano dubbi sulla sua intensità”. Lo dice l’Ufficio Studi di Confcommercio nelle “Note economiche” diffuse in occasione dell’Assemblea Generale della Confederazione tenutasi ieri a Milano, sottolineando da un lato le variazioni congiunturali e tendenziali del Pil “finalmente positive” del primo trimestre e i buoni dati di aprile per ICC (Indicatore dei consumi Confcommercio)(+0,5%) e occupati (+0,7%), ma dall’altro i cali del clima di fiducia di famiglie e imprese a maggio.

Per il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli “siamo finalmente davanti ai primi segnali di ripresa, anche se  timida” e in più in una situazione in cui “l’estero conta tanto, sia in negativo che in positivo”. Ma al di là delle statistiche “molte famiglie e imprese fanno ancora fatica a percepire la ripartenza dell’economia nella realtà quotidiana”.

È una situazione che per l’Ufficio Studi dipende dalle difficoltà sul versante dei conti pubblici e dallo “spettro delle clausole di salvaguardia che incombono sul futuro fiscale degli italiani”. In ogni caso, sono confermate le previsioni di crescita all’1,1% per il 2015 e all’1,4% per il 2016 che però “favoriranno solo un moderato recupero di quanto perso negli anni della recessione in termini di produzione di ricchezza, di reddito disponibile e di consumi delle famiglie”. In valori pro capite, tra il 2007 ed il 2014 gli italiani in media hanno infatti “patito una riduzione in termini reali del 12,5% per il Pil, del 14,1% per il reddito disponibile e dell’11,3% per i consumi”.

Schermata 2015-06-09 alle 09.43.06Al ritmo attuale di crescita, il recupero di quanto perso è stimato al 2027 per il Pil pro capite, al 2030 per la spesa delle famiglie e addirittura al 2032 per il reddito disponibile.

Quanto alla natimortalità delle imprese, nel 2015 e 2016 è previsto un miglioramento, con “un ridimensionamento del saldo negativo a circa 17mila unità, determinato prevalentemente da un incremento delle iscrizioni”.

Infine l’eterno “problema Sud”, che al contrario del Centro-Nord dovrebbe restare in recessione almeno fino al prossimo anno. Una soluzione a portata di mano sarebbe quella del turismo, se si considera che dei circa 30 miliardi di euro all’anno che mediamente, negli ultimi quindici anni costituiscono la spesa dei turisti stranieri sul territorio italiano, solo poco più di 4 miliardi arriva nel Mezzogiorno. “Il rilancio del turismo, soprattutto nel Sud, magari con l’occasione dell’Expo – afferma l’Ufficio Sudi – potrebbe essere una strada davvero percorribile per iniziare un processo di riduzione dei gap macro-regionali, questa volta nella direzione di un livellamento verso l’alto”.

Cooperativa Etruria apre a Capalbio un Simply a risparmio energetico

SimplyCapalbio_Interno1Ecoattento è il termine coniato da Cooperativa Etruria per definire i suoi Punti Simply attenti all’ambiente e al risparmio energetico e alla valorizzazione del territorio. Così, dopo quello di Grosseto è ora la volta di Capalbio, dove il nuovo punto vendita ha appena aperto al pubblico.

Un progetto innovativo che unisce rispetto per l’ambiente, valorizzazione dei prodotti locali, incentivazione di comportamenti virtuosi e convenienza. Il nuovo supermercato Ecoattento di Capalbio è stato realizzato per massimizzare la riduzione dei consumi e la conseguente emissione in atmosfera di Co2 attraverso innovazioni tecniche che vanno dalla scelta dei materiali per la struttura, all’utilizzo di illuminazione, impianti e attrezzature a basso consumo che pongono il nuovo edificio in classe energetica A.

Il mix di interventi tecnici e soluzioni innovative va dall’utilizzo di tamponamenti realizzati con pareti ventilate, copertura in legno lamellare e pavimento su vespaio areato, agli interventi sull’illuminazione e all’utilizzo di attrezzature a basso consumo. Per quanto riguarda gli impianti è stato scelto un sistema di climatizzazione con pompa di calore e unità di trattamento aria e installato un impianto fotovoltaico con potenza 20Kw per la produzione di energia elettrica. Dal magazzino ai reparti, dall’area vendita alle casse, il risparmio energetico ha coinvolto tutti i livelli di illuminazione con l’adozione di lampade a Led. L’uso più efficiente della luce comporterà un consumo energetico inferiore di oltre il 50%. Per mitigare il consumo della refrigerazione alimentare, tutti i frigoriferi all’interno del negozio sono chiusi, migliorando anche la qualità di conservazione dei prodotti. L’utilizzo delle coperture vetrate sia per i banchi murali TN (temperatura normale) che per le isole BT (bassa temperatura), insieme all’impiego di una centrale frigoriferi ad altissimo rendimento, consentiranno un risparmio annuo di oltre il 40%.

L’attenzione per l’ambiente si è tradotta anche nell’adozione di materiali di riciclo. Così i carrelli e i cestini presenti nel punto vendita sono realizzati dal recupero degli scarti di produzione del nylon delle industrie tessili. I risparmi sono significativi: 12 kg di Co2 non emessa per ogni carrello e 1 kg per ogni cestino. A ridurre la quantità di rifiuti e le emissioni di Co2 in atmosfera contribuiscono anche i distributori self- service di prodotti sfusi per l’acquisto di cereali, vino e cibo per animali.

Guardando all’offerta, nel nuovo supermercato ecoattento è stato selezionato il meglio dei prodotti del territorio – dal vino all’olio, passando per la carne, la frutta e la verdura, i salumi, i formaggi e i prodotti da forno – segnalati dal logo “Sapori&Valori”, che ne esalta l’identità e il legame con i fornitori locali.  L’assortimento comprende anche oltre 100 referenze bio, di cui fanno parte i prodotti Bioitalia e la linea Bio Simply. Presenti anche i prodotti “Benessere Più” e oltre 100 referenze di alimenti senza glutine.

 

Lotta allo spreco: Tesco parte in Uk e si fa aiutare da un’App

Anche Tesco si impegna per lottare contro lo spreco alimentare: è partito in dieci pdv del Regno Unito il programma FareShare FoodCloud per recuperare il cibo scaduto o prossimo alla scadenza che non può più essere venduto, ma è ancora buono e può essere utilizzato da persone in difficoltà. L’accordo è stato messo in atto con le associazioni di volontariato FareShare e FoodCloud che si occupano di povertà e indigenza. Grazie a un’apposita App, i manager dei negozi avvisano gli enti benefici indicando precisamente il tipo e la quantità di alimenti disponibili, così da poterne organizzare facilmente ritiro e ridistribuzione.

Sebbene Tesco “elimini” solo l’1% di alimenti, stiamo comunque parlando di cifre importanti: nei pdv Tesco britannici l’anno scorso sono stati eliminati 55.400 tonnellate di cibo, 35mila tonnellate delle quali erano ancora commestibili. Il reparto più interessato è la panetteria, seguito da frutta e verdura e alimenti pronti quali sandwich e insalate.

Dopo la legge passata in Francia (vedi In Francia una legge contro lo spreco alimentare nel retail), anche il parlamento britannico sta pensando di introdurre norme che obblighino la Grande distribuzione a prendere misure concrete per arginare il problema. I numeri sono sconfortanti: 1,3 miliardi di tonnellate di cibo buttato ogni anno, sufficiente per sfamare quattro volte gli oltre 800 milioni di persone che muoiono di fame ogni anno.

La GDO è responsabile dell’1% dello spreco alimentare totale, che avviene in gran parte alla fonte (agricoltura e distribuzione) e presso l’utente finale. Per questo Tesco già in passato ha deciso di eliminare le promozioni “2 per uno” e ha inserito nei packaging della propria private label informazioni e consigli su come sprecare di meno in modo da sensibilizzare il consumatore. In Italia Coop, firmataria del Protocollo di Milano che ha tra i suoi obiettivi proprio la riduzione dello spreco (con l’abbattimento del 50% entro il 2020), segue il programma “Buon fine” e “Brutti ma buoni” in 544 punti vendita che ha donato ad enti benefici 4.604 tonnellate di alimenti (dati 2012). Ma chi più chi meno, tutte le grandi catene hanno programmi di riutilizzo, che spesso passando per associazioni quali Banco Alimentare, Croce Rossa o anche la parrocchia più vicina: mancano per lo più dei programmi centralizzati e monitorati. Ultimamente poi molte insegne hanno deciso di mettere in vendita a prezzo fortemente scontato i prodotti prossimi alla scadenza, e a livello europeo si sta ragionando su come eliminare o prolungare la dicitura Termine minimo di conservazione (TMC) dagli alimenti a lunga conservazione.

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