CLOSE
Home Tags E-commerce

Tag: e-commerce

Coop Lombardia va con Supermercato24: spesa a casa in giornata

Nuova partnership per Supermercato24, il primo player Italiano della spesa online con consegna a domicilio: da ora la spesa con “personal shopper” si potrà effettuare in 27 punti vendita di Coop Lombardia (19 supermercati e 8 Ipercoop) nelle province di Milano, Bergamo Brescia, Monza Brianza e Varese.

La spesa acquistata online arriverà dunque direttamente a casa in giornata o anche entro un’ora, agli stessi prezzi del punto vendita e con la possibilità di scegliere i prodotti tra uno dei più vasti assortimenti della spesa online in Italia.

L’accordo renderà disponibili sulla piattaforma di Supermercato24 un totale di 22.000 referenze tra gli store Coop e IperCoop. Tra questi, disponibili sulla piattaforma ci sono 1.300 i prodotti in offerta (500 negli store Coop e 800 in quelli IperCoop) e oltre 900 i prodotti freschi (400 nei punti vendita Coop e 500 in quelli IperCoop). Vasto anche l’assortimento di private label: 3.700 prodotti (1.800 su Coop e 1.900 su IperCoop) di rinomati brand pensati per chi ama mangiare sano ed equilibrato, come Bene.Sì, o per chi ricerca la qualità della gastronomia italiana, come Fior Fiore, fino a quelli a basso impatto ambientale, come Vivi Verde, o equo-solidali, come Solidal.

Supermercato24 è l’unica piattaforma per la spesa online che consente di scegliere il proprio supermercato di fiducia, dove un personal shopper si recherà e farà la spesa, consegnandola poi a casa o all’indirizzo desiderato entro l’orario concordato. Sarà cura dello stesso personal shopper contattare telefonicamente il cliente per ogni necessità. Il servizio è attivo 7 giorni su 7, dalle 9 alle ore 20, a un costo di consegna di 4,90 euro.

La partnership tra Coop Lombardia e Supermercato24 soddisferà i nuovi e ormai irrinunciabili fabbisogni dei consumatori di oggi: risparmio di tempo, comodità e velocità, unendo all’innovazione tecnologica il plus di un personal shopper dedicato.

“Siamo entusiasti di aver siglato questo accordo con Coop Lombardia, un partner fondamentale e prestigioso, che ci consentirà di ampliare e rafforzare la nostra capillarità sul territorio lombardo, raggiungendo sempre più persone e differenziando ulteriormente il nostro servizio – ha dichiarato Federico Sargenti, Amministratore Delegato di Supermercato24 -. Vogliamo garantire ai nostri clienti una scelta sempre più ampia e di qualità, e per questo siamo convinti che questa partnership, grazie all’inclusione di tante referenze e dei marchi private label che da sempre contraddistinguono la qualità di Coop, sarà strategica e avvalorante per entrambi”

Caffè: chi dove, quando, come e quanto? Lungo, espresso o moka?

Se si dovesse scegliere una bevanda nazionale italiana, fortissima sarebbe la tentazione di indicare il caffè. Non a caso, infatti, a berlo abitualmente è il 95% dei nostri connazionali (Fonte: Coffee Monitor Nomisma, 2018).

Ma dove vanno, per l’esattezza, le preferenze degli italiani? Ha cercato di mappare le macro tendenze in fatto di espressi, macchiati,  cappuccini, moka e macchinette automatiche, idealo, il portale internazionale di comparazione prezzi per gli acquisti digitali.

Il primo dato intressante è il crescente bisogno di “conoscere”: emerge infatti che l’attenzione dei consumatori digitali italiani alla ricerca di informazioni, prezzi e opinioni a tema caffè ha registrato nel 2017 un picco del +124,3% rispetto all’anno precedente, segnando una tendenza del +64% nel corso del 2018 (idealo ha analizzato la macro-categoria “preparazione del caffè” sul portale idealo.it nel periodo compreso da Gennaio 2017 a Maggio 2018). Sintomo che la tematica coinvolge massimamente anche il settore online, a testimonianza del fatto che l’e-commerce è ormai uno specchio della quotidianità.

Moka o macchina per l’espresso?

Pare proprio stia vincendo la seconda con un 35,8% di preferenze  rispetto alla moka, che però gode ancora di una nutrita schiera di sostenitori e si attesta attorno al 10,8%. Le performance migliori sono quelle delle macchine da caffè in capsule che nel corso del 2017 hanno registrato una crescita di interesse del 310,8% rispetto all’anno precedente. Trainando con sé anche l’intero comparto delle capsule che, nel 2017, ha generato un aumento di interesse superiore del 150% rispetto al 2016.

Lungo o espresso?

In questo caso, non c’è storia. Secondo idealo, infatti, in Italia c’è un appassionato di caffè lungo ogni 78 amanti di caffè espresso. Dato schiacciante, in contro tendenza rispetto al resto d’Europa, dove in media il rapporto è di 1:4.

Le ricerche on line

I tre prodotti più desiderati dagli internauti italiani sono le macchine per caffè espresso (35,8%), le macchine per caffè a capsule (35,5%) e le caffettiere moka (10,4%). Ossia, nel loro ordine di ricerca, i prodotti più costosi relativi alla categoria, sintomo che l’e-consumer usa il canale online per verificare le offerte e valutare se c’è la possibilità di ottenere un risparmio.

A tale riguardo, l’e-commerce viene in aiuto degli amanti di caffè anche quando si parla di risparmio, basti pensare che i prodotti più costosi della categoria – le macchine per caffè espresso da 1000€ in su – possono costare in media fino al 25,8% in meno se acquistate online.

La geografia degli appassionati

La ricerca di idealo mostra come si tratti di un settore che interessa quasi in egual misura uomini e donne (52,6% vs. 47,4%) e che coinvolge principalmente gli under-44 (quasi il 60%). I consumatori digitali appassionati di caffè si concentrano tra Lazio, Lombardia e Toscana. Ma ciò che stupisce è probabilmente il quarto posto che premia la Campania,  tendenzialmente lontana dal podio quando si parla di e-commerce ed, invece, ben rappresentata quando si parla del “suo” caffè (Dati: Google Analytics. Periodo: Febbraio 2017 – Maggio 2018. Paese: Italia)

 

Supermercato24 e Maxi Di: ora anche a Mantova, Brescia e Varese

È una partnership già testata nel 2017 su Verona quella tra Supermercato24, il primo player italiano della spesa online con consegna a domicilio, e Maxi Di Srl (Gruppo Selex, insegna Famila) che ora sbarca anche nelle province di Mantova, Brescia e Varese.

Si allarga la base di utenti che potranno fare la spesa online, dunque, agli stessi prezzi dei loro punti vendita Famila preferiti, scegliendo tra le oltre 15.000 referenze presenti sulla piattaforma, compreso un assortimento di oltre 500 prodotti freschi, 1.500 prodotti in offerta e 1.500 articoli private label (dalla cura del corpo all’enogastronomia).
I clienti riceveranno poi la spesa all’indirizzo desiderato, in giornata o anche entro un’ora, direttamente dal personal shopper che l’ha realizzata al posto loro. Il servizio è attivo 7 giorni su 7, dalle ore 9 alle ore 20, ad un costo di consegna di 4,90 euro, senza alcun canone aggiuntivo di iscrizione al servizio. Il personal shopper, diventa così un “moderno maggiordomo” che si reca a fare la spesa al posto del cliente e lo contatta telefonicamente quando necessario per realizzare al meglio gli acquisti, liberandolo così dall’incombenza di questo impegno.

In un mercato sempre più digitale, dove risparmio di tempo, comodità e velocità del servizio sono ormai irrinunciabili per i consumatori, il servizio di Supermercato24 è assai apprezzato anche dagli operatori della Gdo, che hanno l’opportunità di ampliare i servizi offerti alla propria clientela nella duplice ottica di soddisfarne al meglio i fabbisogni e al contempo fidelizzarli alla propria insegna.

“In un contesto in continua evoluzione, dove tutti sono sempre più propensi all’uso delle tecnologie digitali in grado di migliorare la qualità della propria vita, diventa per noi fondamentale conseguire una capillare copertura del territorio nazionale e raggiungere così con Supermercato24 sempre più persone – ha dichiarato Federico Sargenti, Amministratore Delegato di Supermercato24 -. Siamo molto orgogliosi di questo nuovo accordo con un operatore importante come Maxi Di, ci permette di potenziare e ampliare ulteriormente l’offerta del nostro servizio in importanti città e continuare così a perseguire i nostri obiettivi aziendali e quelli dei nostri partner”.

“Siamo da sempre attenti ai bisogni dei nostri clienti e con la collaborazione di Supermercato24 soddisferemo le richieste del mercato – ha detto Mauro Muraro, direttore Marketing di Maxi Di Srl -. L’utilizzo del digitale per fare la spesa anche nelle province di Brescia, Mantova e Varese dopo la fase pilota del 2017 nella provincia di Verona ci consente di dare maggiore servizio ai nostri clienti e di competere con più forza nel canale e-commerce”.

Il settore delle vendite e-food in Italia è in costante crescita, nell’ultimo anno si è registrato un +19%. Supermercato24 è secondo una ricerca Nielsen, uno dei primi tre e-commerce grocery in Italia e ha chiuso il 2017 triplicando i suoi volumi di vendita e il fatturato.
Supermercato24 è attualmente attivo in 23 provincie e oltre 400 comuni su tutto il territorio nazionale.

Carrello della spesa: è trionfo dei super food. I dati Nielsen

Carrello in evoluzione per i consumatori italiani, anche se il suo valore rimane stabile.

Vediamo le principali evidenze segnalate da Nielsen. In primo luogo, dopo 3 anni di crescita sostenuta dei fatturati e dei volumi di vendita nel largo consumo, si evince come i primi 4 mesi del 2018 abbiano fatto registrare un trend del + 1% nel giro d’affari e del +0,4% nei volumi rispetto allo stesso periodo del 2017. Si evidenzia, quindi, un rallentamento generale delle vendite rispetto all’aprile 2017, quando l’incremento a valore era stato del +2,2% e dello 0,9% a volume rispetto ai primi 4 mesi del 2016.

Quali le cause di questa frenata?

Una spiegazione è il calo deciso dei prodotti collegati ai primi piatti tradizionali (pasta riso condimenti legumi) in Area  4 (Sud e Isole) e ai trend contenuti in Area 1. A fronte di questo trend negativo, si nota invece che i prodotti più richiesti negli ultimi mesi sono quelli salutistici e gourmet (prodotti tipici di alta qualità).  A seguire l’andamento dei mercati ad aprile 2018:

primi piatti tradizionali: – 1,1%;

primi e secondi pronti: +7,1%;

aperitivo in casa: +3,8%;

gourmet: +7%

benessere  / salute: +5,6%.

Invece il  trend per aree merceologiche nei primi 4 mesi del 2018 è così delineato:

grocery: +1,0 (valore), +0,4  (volume);

bevande: +0,9, -0,2;

cura casa: –1,3, -0,5;

cura  persona: +0,4,  +0,7;

food confezionato: -0,7, -1,0;

freddo: +0,1, -0,6;

fresco: +4, +2,6;

pets: +0,9, +0,2.

Aumentano a valore i seguenti ingredienti: mandorla +14,6%, mirtillo +6%, avena +4,8%, farro +16,1% zucchero di canna +10%, cocco +5%, stevia +19,2%, quinoa +43,1, farina di riso +8,4%, zenzero +91,6%, semi di lino +51,5%.

Attenzione alla salute

L’attenzione al benessere, alle intolleranze e alla responsabilità sociale implicano una crescita importante di prodotti che certificano direttamente sulla confezione la loro peculiarità. I claim “Senza…”, “Ricco di…”, “Bio”, “Veg” e certificati sono cresciuti in maniera significativa nel 2017. Nel dettaglio, i prodotti “ricchi di…” (Rich in) sono cresciuti dell’8% nel 2017 (+5,4 % nel 2016), i “Senza…” (Free from) del +2,3% (idem nel 2016), i prodotti per Intolleranti del +4,4% (+1,1% nel 2016). I prodotti certificati (CSR) fanno registrare nel 2017 una crescita del 3,6% (+8,4% nel 2016), i Lifestyle del +10,7%  (+10% nel 2016) con performance importanti per il Bio (+14,9%) e il Veg (+9,8%). Fonte: Nielsen Comm-On Pack Iper+super 2017

Nuovi formati

Oggi lo scenario competitivo si compone di varie forme di retail che presentano performance differenti. I cambiamenti e la trasformazione della domanda richiedono nuove modalità di analisi sulla base delle quali Nielsen ha riformulato le principali variabili di segmentazione: non più solo la metratura ma le politiche commerciali adottate dai distributori. Nei primi 4 mesi dell’anno, i negozi a bassa intensità promozionale fanno registrare a valore un trend del +0,6% (2017: +2,7%),  quelli ad alta intensità  del -0,1% (2017: +1,8%). Dal punto di      vista del prezzo, i leader (negozi con prezzi più bassi) fanno registrare un calo del –2,5% (2017: +0,4%), i  campioni  del FMCG (negozi più performanti) un calo deciso, del -1,8%   (2017: +1,4%), gli stagionali estivi del –0,9% (2017:+2,7%). I metropolitani, infine, del -2,7% (2017: +0,3%).

La crisi dei top 20

Continua la crescita delle vendite della Marca del Distributore (MDD) e dei piccoli brand, mentre i più grandi continuano a perdere terreno, generando così una sempre maggiore frammentazione del largo consumo. Nei primi quattro mesi dell’anno emerge un trend negativo (-1,9%) delle vendite a valore dei «top 20» (escluse le  MDD).  Trend  negativo anche  dei «follower», dalla 21esima  posizione alla 200 che calano del -1,4% (nel 2017: +2,6%). Continua il trend positivo dei «follower» dalla posizione 201 in giù: +4,6% (+3,6% nel 2017). Crescita del +3,8% per la MDD (discount inclusi).

Valori generazionali

Nei millenials (fino a 34 anni) il claim più recepito è il “cruelty free”, davanti a “bio” e “dop”. Per quanto riguarda la generazione X (35-49 anni) vince il “bio” davanti al “cruelty free”, tra i baby boomers (50–64 anni) gli indici di penetrazione più elevati sono quelli di “bio” e “dop”, tra i greatest gen (over 65) è superiore quello “dop” mentre il “bio” e il “cruelty free” sono inferiori alla media.

Nuovi scenari

Ai consumatori si presenta uno scenario sempre più frammentato dove la competizione delle parti si intensifica e la componente digitale (e-grocery, food delivery) è fondamentale per competere sul mercato. Alla base di questi rallentamenti di inizio anno ci sono anche 3 rilevanti vettori  che hanno condizionato il trimestre: la ripresa del «fuori casa» (il 64% ha mangiato fuori casa almeno una volta), la moda dell’e-food channel (8% ha acquistato cibo a domicilio almeno una volta al mese) e l’apertura verso nuove culture culinarie.

Commentando i risultati della survey, l’amministratore delegato di Nielsen Italia, Giovanni Fantasia, ha dichiarato: «Stiamo assistendo a un’evoluzione nel mondo dei consumi nella grande distribuzione. Non possiamo eludere il dato che siamo davanti a un andamento più contenuto del processo di crescita, sia dei volumi sia dei valori, pur mantenendoci in territorio positivo. Sondando le ragioni alla base di tale trend, siamo dell’idea che l’Italia, come il resto delle grandi economie, è uscita da un periodo di crisi decennale. D’altra parte, il percorso che ci attende non è privo di ostacoli. Pensiamo per esempio alle ampie sacche di povertà ancora presenti sul territorio nazionale e all’accentuazione della polarizzazione degli status sociali. Occorre dunque che il mondo della gdo sappia affrontare la sfida di un carrello della spesa sempre più variegato, ricco di prodotti che escono dal perimetro dei consumi ordinari (primi piatti tradizionali e primi e secondi pronti) e che rilevano abitudini di consumo più personalizzate e meno prevedibili che non necessariamente rispettano la logica dei volumi attesi all’interno di una congiuntura favorevole. Infine, non possiamo prescindere da un contesto socio economico non privo di incertezze. Per potere fare leva sul processo di crescita è necessario dunque essere aderenti alle esigenze dei consumatori tenendo conto della complessità dei fattori in gioco quando si decide di acquistare un prodotto».

E ora Prime a Milano consegna in giornata, Amazon lancia Consegna Oggi

La sfida delle consegne veloci è sempre più agguerrita: e ad alzare l’asticella è ancora Amazon che lancia, per i clienti Prime, il nuovo servizio Consegna Oggi, senza costi aggiuntivi, disponibile dal lunedì al venerdì nell’area di Milano su oltre un milione di prodotti.

I clienti Amazon Prime possono effettuare il proprio ordine nel corso della mattina, tipicamente entro l’una, e tutti gli ordini superiori ai 29 Euro, idonei alla Consegna Oggi, saranno consegnati tra le 18.30 e le 21.30 del giorno stesso, senza costi aggiuntivi. Tra i prodotti disponibili per la Consegna Oggi si trova la gran parte delle categorie presenti nel sito, dall’elettronica ai giocattoli, ai film. Il servizio include anche centinaia di migliaia di prodotti da aziende che utilizzano il servizio Logistica di Amazon.

“I clienti Prime amano le spedizioni veloci, senza costi aggiuntivi, su milioni di prodotti. Oggi siamo entusiasti di rendere Prime ancora più veloce, offrendo ai clienti la consegna in giornata senza costi aggiuntivi, oltre ai tanti vantaggi inclusi nel loro abbonamento, come lo streaming illimitato di film e serie TV o l’archiviazione di foto con Prime Foto, tutti senza costi aggiuntivi – ha dichiarato Lou Santini, Director Eu Prime di Amazon -. “I clienti Prime residenti nell’area di Milano e hinterland possono trovare un’ampia selezione di prodotti disponibili per la consegna in giornata, e ricevere ciò di cui hanno bisogno, o che semplicemente desiderano, entro la sera stessa”.

Un’opzione utile soprattutto per alcuni acquisti last minute, come il regalo per una festa o un nuovo telefono per sostituire quello che si è appena rotto. Ma anche per prodotti di uso quotidiano essenziali quali salviette per neonati, ricariche per pannolini, latte artificiale, dentifricio, shampoo, deodoranti, detergenti, barrette di cereali eccetera

Due i modi per trovare i prodotti disponibili con Consegna Oggi. I clienti Prime possono semplicemente cercare il logo Consegna Oggi nelle pagine dei prodotti idonei, aggiungere articoli per un totale di ordine superiore ai 29 Euro e scegliere l’opzione di Consegna Oggi senza costi aggiuntivi al momento del check-out. Oppure possono utilizzare la funzione “Ricevi oggi”, situata nel menu dei filtri, per trovare i prodotti idonei alla Consegna Oggi durante la ricerca.

 

Tre opzioni di consegna veloce

I clienti Prime possono scegliere ora tra tutte queste opzioni, nelle aree in cui sono attivi i rispettivi servizi:

Prime Consegna Oggi: i clienti Prime di Milano e hinterland possono ordinare al mattino, tipicamente entro l’una, e ricevere i propri acquisti tra le 18.30 e le 21.30 del giorno stesso, senza costi aggiuntivi, con un minimo d’ordine di 29 Euro, dal lunedì al venerdì.Al di sotto di questo valore minimo dell’ordine, l’opzione di consegna in giornata è disponibile per 6,99 Euro per ordine e per i clienti non Prime la consegna in giornata è disponibile per 8,99 Euro per ordine. Gli ordini del pomeriggio saranno consegnati il giorno successivo.
Prime Now: i clienti Prime residenti nell’area di Milano e hinterland possono scegliere la consegna entro un’ora al costo di 7,99 Euro o la consegna in finestre di due ore, tra le 8 e la mezzanotte dello stesso giorno, sette giorni alla settimana, senza costi aggiuntivi per gli ordini con un valore minimo di 50 Euro su migliaia di prodotti.
Prime Consegna in un giorno: i clienti Prime in Italia possono continuare a usufruire delle consegne illimitate in un giorno su un milione di prodotti di tutte le categorie.

Walmart si espande ancora e si prende Flipkart, gigante indiano dell’e-commerce

Walmart, la più grande insegna “fisica” del mondo, mette le mani sul 77% di Flipkart, gigante indiano dell’e-commerce. E sfida Amazon sul suo terreno. Dopo l’accordo con Sainsbury’s sul mercato britannico questa volta la catena americana è pronta a pagare per l’operazione 16 miliardi di dollari (13,4 miliardi di euro): l’investimento più alto della sua storia.

“India è uno dei mercati più vivaci al mondo per il retail per dimensioni e tassi di crescita, e il nostro investimento è un’opportunità per allearsi con l’azienda che sta guidando la trasformazione dell’e-commerce nel mercato – ha detto Doug McMillon, presidente e Ceo di Walmart -. Come azienda ci stiamo trasformando a livello globale per incontrare le superare le esigenze dei consumatori e non vediamo l’ora di lavorare con Flipkart per crescere in questo mercato critico, ma anche con Tencent, Tiger Global e Microsoft (azionisti di Flipkart, ndr),che saranno partner strategici e tecnologici. L’India grazie al nostro investimento beneficerà di beni a buon rezzo e di qualità per i consumatori, nuovi lavori qualificati e opportunità per i piccoli fornitori, aziende agricole e imprenditrici donne”.

Fondata nel 2007, Flipkart ha guidato la rivoluzione dell’e-commerce in India, che ci si aspetta crescerà di quattro volte rispetto al retail fisico, attraverso l’uso delle ultime tecnologie tra cui l’intelligenza artificiale. Leader nella vendita di elettronica di consumo ed elettrodomestici ha sviluppato un sistema integrato fatto di servizi locale, grande conoscenza del mercato interno e una supply chain di prim’ordine, eKart, che serve più di 800 città effettuando 500,000 consegne al giorno. Nell’anno fiscale conclusosi il 31 marzo, Flipkart ha registrato un volume lordo delle merci di 7,5 miliardi di dollari e vendite nette di 4,6 miliardi, con una crescita rispetto all’anno precedente superiore al 50%. 

“Questo investimento è di immensa importanza per l’India e aiuterà ad alimentare la nostra ambizione di approfondire la nostra connessione con i consumatori e venditori e per creare la prossima onda del retail nel Paese – ha commentato Binny Bansal, co-fondatore e Ceo di Flipkart -. Anche se l’e-Commerce rappresenta ancora una parte relativamente piccola del retail indiano, vediamo un grande potenziale di crescita. Walmart è il partner ideale per la prossima fase del nostro viaggio”.

Bloomberg invece vede l’accordo come una sconfitta di Walmart, che per rimanere nel mercato indiano sarebbe stata di fatto obbligata ad acquisire Flipkart. Presente sul mercato indiano da 11 anni l’insegna americana – come tutte le insegne straniere che hanno cercato di approcciare il mercato, come Carrefour – è stata soggetta a innumerevoli paletti e limitazioni da parte dei governi indiani, come l’obbligo di entrare in partnership con insegne locali, la limitazione della presenza in grandi centri con più di un milione di abitanti e l’obbligo di rifornirsi da piccole aziende locali per il 30% del totale.

Conviviale e piacevole, come un capo di alta moda: è il vino online secondo Vente-Privee

Chi è e cosa vuole l’acquirente di vino online? Ce lo dice un’indagine di vente-privee, sito pioniere e leader delle vendite evento online. A trainare l’e-Commerce nel settore enogastronomico sono in particolare i Millennials: sul sito vente-privee, gli acquisti di vino in Italia sono effettuati nel 37% dei casi da donne under 35 e nel 26% da uomini under 40 “anticonvenzionali, anti establishment e attenti alla sostenibilità” che privilegiano fare acquisti da smartphone e tablet (sul sito vente-privee l’80% del traffico e il 66% del fatturato nel 2017 sono stati generati da dispositivi mobili) e si contraddistinguono per paradigmi di consumo ben diversi dai baby boomers, influenzando a loro volta le categorie più alte.

 

Già noto e conviviale

Nel valutare l’acquisto di una bottiglia emerge l’attenzione verso etichette e cantine già conosciute (58%), seppure le vendite-evento nel settore Vino & Gastronomia suscitino spesso il desiderio di esplorare nuovi sapori, come conferma il 32% dei clienti intervistati.
Centrale è l’idea di “condivisione” e l’“esperienza”. Il valore di una bottiglia di vino va insomma oltre a quello meramente commerciale, includendo territori, persone, chiacchiere e racconti: il 46% dichiara infatti che il miglior modo per gustare un calice di vino è in buona compagnia, condividendo questo momento nella realtà ma anche attraverso i propri canali social (72%), dove Instagram domina la scena (45%), seguito da Facebook (33%).

 

Vino come la moda: acquisto piacevole e d’impulso

L’esperienza passa anche nel momento dell’acquisto, sempre più spesso avviene online, che su vente-privee anche per un prodotto come il vino segue lo stimolo dell’impulso, proprio come se fosse un capo di moda o una calzatura: secondo il 48% degli intervistati mettere nel carrello una bottiglia di vino è piacevole come selezionare un abito o un accessorio. Questo comportamento porta anche, nella dimensione online, a un’apertura maggiore verso nuovi sapori: per il 36% dei clienti vente-privee una vendita-evento di vino permette di conoscere, provare e affezionarsi a etichette mai assaggiate al ristorante o in enoteca.

È una mutazione antropologica insomma  quella che ha vissuto Il rapporto tra consumatori ed enogastronomia negli ultimi anni, complice soprattutto il web e la pletora di informazioni e stimoli veicolati dalla rete. I dati dell’Osservatorio e-Commerce del Politecnico di Milano ci parlano di un mercato Food&Grocery online in Italia cresciuto del 37%, entrato sempre più nello stile di vita dei consumatori italiani, trainato da un crescente entusiasmo e curiosità nei confronti del comparto, oltre che dal dinamismo dei player coinvolti.

OVS debutta su Martha’s Cottage, per vestire le damigelle della sposa

OVS lancia il suo temporary store OVS kids su Martha’s Cottage, il più grande e-commerce dedicato al mondo dei matrimoni in Europa. Si celebra così una partnership esclusiva nel mondo del wedding.
In seguito a questo accordo, una collezione di abiti da bambina per la cerimonia sarà disponibile in
esclusiva su marthascottage.com e ovs.it: una serie di proposte 3-10 anni, abiti eleganti e allegri al tempo stesso, per vestire damigelle e piccole ospiti per le cerimonie della prossima primavera-estate.
Per Martha’s Cottage, l’accordo con OVS fa parte di una strategia di allargamento dell’offerta, attraverso collaborazioni con retailer tradizionali. L’obiettivo è diventare la one stop solution del matrimonio in cui le future spose potranno trovare proposte in grado di soddisfare ogni loro esigenza organizzativa.
“La scelta di stringere una partnership con OVS nasce dall’esigenza di rispondere alle richieste delle nostre clienti che sempre più frequentemente ci chiedono di integrare la nostra gamma di prodotti con una linea dedicata alle piccole damigelle” – ha dichiarato Salvatore Cobuzio, Founder e AD di Martha’s Cottage – “La collezione di OVS, in tal senso soddisfa a pieno questa domanda grazie a una collezione che incontra diversi stili e a prezzi molto competitivi”.
Martha’s Cottage offre agli utenti un catalogo di oltre 1.500 prodotti e nel 2017 l’ecommerce ha contribuito alla realizzazione di circa 50 matrimoni al giorno, che corrispondono a oltre 20mila ordini spediti nell’arco dell’anno, numeri che confermano la start up siracusana l’azienda leader dei matrimoni in Europa.

Bennet, al via il decimo drive a Pavone Canavese: entro fine 2018 saranno venti

Prosegue la strategia di Bennet verso l’e-commerce versione drive, con l’apertura del decimo punto di raccolta: si tratta del Bennet Drive di Pavone Canavese al debutto giovedì 26 aprile.

Con questo servizio l’insegna intende venire incontro alle esigenze della clientela per agevolarla in un momento fondamentale della vita di tutti i giorni, quello della spesa. Si rivolge infatti a chiunque abbia la necessità di fare la spesa in modo pratico e rapido, scegliendo comunque e sempre i prodotti migliori e di qualità offerti da Bennet.

Il suo utilizzo, gratuito, è molto semplice: basta cliccare su www.bennetdrive.it da qualunque dispositivo 24 ore su 24, scegliere i prodotti da portare a casa e passare a ritirarli nell’apposita piattaforma in qualsiasi momento della giornata. La spesa viene caricata direttamente in macchina da un addetto senza costi aggiuntivi. È possibile effettuare il pagamento alla consegna tramite Pos, evitando di scendere dall’auto.

Sul drive dell’insegna comasca sono disponibili le stesse offerte presenti nel punto vendita, con la possibilità di ordinare anche i prodotti freschissimi (ortofrutta, macelleria, pescheria) e i prodotti di produzione Bennet (panetteria, pasticceria, rosticceria e cucina).

Il lancio del Bennet Drive di Pavone Canavese è supportato da un’intensa attività di comunicazione e da una dinamica promozionale dal forte impatto commerciale che prevede dal 26 al 29 aprile il rimborso del 25% in buoni sconto utilizzabili sul totale della spesa dal 30 aprile al 13 maggio, presentando la Carta Bennet Club, con una soglia minima di spesa pari a 50 euro.

 

Venti entro fine 2018

Il servizio Bennet Drive tocca ancora il Piemonte in una nuova provincia, Ivrea, dopo Nichelino e Chivasso nell’area di Torino, ed è già realtà anche nei punti vendita di Anzano del Parco e Cassina Rizzardi nel comasco, Vaprio d’Adda, Cornaredo e Vanzaghello nel milanese, San Martino Siccomario in provincia di Pavia e Lentate nella provincia di Monza Brianza. A maggio è prevista l’attivazione nei punti vendita di Cantù e Tavernola.

“Vogliamo estendere questo servizio ad oltre 20 punti vendita entro il 2018 – fanno sapere dalla sede di Bennet – la nostra strategia è arrivare ad attivare gradualmente il servizio su tutta la rete aziendale”.

 

 

 

Di prossimità, in provincia e sostenibile: arriva la spesa online di CRAI

Il primo è partito a gennaio a Signoressa di Trevignano, 2mila abitanti in provincia di Treviso, ed entro fine anno saranno 250: sono i negozi del gruppo CRAI che hanno attivato l’e-commerce, in modalità consegna a domicilio o click&collect, o entrambe. Il servizio è disponibile sul sito Crai spesa online.

I 250 store che attiveranno il servizio.

“Iniziamo dal “cuore dell’Italia” dice l’Ad Marco Bordoli – che è poi il cuore della nostra rete, non dalle grandi città. Sono mercati non maturi, stiamo parlando della provincia italiana, piccoli centri spesso non coperti dai servizi delle maggiori insegne che hanno bisogno di essere coinvolti. Ma ci aspettiamo molto dalla fiducia che ripongono nei nostri associati, per questo abbiamo chiesto di mettere le foto dei dipendenti del negozio sul sito, perché sono loro che preparano la spesa e a loro si può fare riferimento”.

Un micro test sui primi store attivati vede i consumatori effettuare una spesa simile a quella del punto vendita fisico con una buona presenza di freschi,  e uno scontrino medio superiore. Il 37% degli ordini avviene da mobile, anche se non c’è ancora un’app dedicata. La fascia di età è giovane, con il 55% degli utenti che hanno 25-44 anni e il 60% donne.

L’obiettivo di fine anno è di arrivare a quattro ordini al giorno per punto vendita con una media di 35 euro a spesa, necessarie per raggiungere la sostenibilità economica del servizio. Un servizio al quale il 25% dei clienti si è detto molto o abbastanza interessato.

Il progetto è stato realizzato con la collaborazione del Politecnico di Milano, scelto da CRAI per l’analisi e la progettazione del sistema di spesa online.

 

Fatturato 2017 a +5%

Nel 2017 il gruppo CRAI ha fatturato quasi 6 miliardi di euro, con una crescita del 5% a rete corrente e a conferma di una crescita costante negli ultimi 10 anni, “anni in cui il giro d’affari è triplicato, in un mercato non certo facile” ha detto Bordoli. Sono oltre 3400 negozi distribuiti in tutta Italia, guidati da oltre un migliaio di imprenditori.

Grande impegno è stato posto al rinnovo dei format: in corso l’adeguamento dei punti vendita di ultra-prossimità in Cuor di CRAI (oggi sono 30) e l’apertura delle grandi superfici CRAI Extra, anche queste a 30 punti vendita. Anche l’insegna Pellicano, acquisita nel 2016, è ormai attiva con 54 negozi presenti soprattutto al Sud.

Oltre al canale alimentare (65%), il 35% dei punti vendita sono specializzati nella distribuzione di prodotti drug/toiletries (igiene per la casa e la persona), facendo del Gruppo CRAI il secondo operatore del settore in Italia. Queste le seguenti insegne del canale drug/toiletries: Beautytù, BeautyStar, Cad, Caddy’s, Determarket, IperSoap, Pilato, Proshop, Risparmio Casa, Saponi&Profumi, Smoll e Target.

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare