Natale è dietro l’angolo e la corsa ai regali è sul nastro di partenza. Quali le previsioni di acquisto degli italiani? Per dare una risposta al quesito, Toluna, società leader nel digital market research ha condotto uno studio su 1.000 individui in Italia, focalizzandosi sugli acquisti dedicati ai bambini.
Ne è emerso che per la metà dei rispondenti il budget di spesa sarà uguale a quello del 2016, il 25% dichiara che spenderà di più (in particolare il 30% degli uomini contro il 21% delle donne), per il restante 25% invece il budget sarà inferiore. Risulta inoltre che ben il 76% degli intervistati considera l’online come possibile canale di acquisto contro solo il 5% che non inserisce l’eCommerce tra le scelte possibili (non si riscontra alcuna differenza tra i vari livelli di educazione).

Regali: la distinzione di genere detta legge
In ottica socio-culturale, Toluna riscontra la persistenza di atavici tabù collegati al gender gap: ben il 49% degli intervistati dichiara infatti di essere influenzato dal genere (maschio o femmina), e il 43% dichiara che poterebbe prendere in considerazione di regalare un gioco da femmina a un maschio solo in relazione al tipo di gioco. Emerge dunque una diffusa mentalità stereoptipata che rischia di dare un imprinting obsoleto alle nuove generazioni.
Vediamo nel dettaglio l’indagine Toluna.
Se i bimbi non esprimono un desiderio, gli adulti sono per lo più così orientati: giochi di società ed elettronici per i maschi, bambole e cucine per le femmine.
Davanti a esplicite richieste non “allienate” ecco invece la risposta del mondo “adulto”.
I regali per i maschietti…
Solo il 3% dei genitori sarebbe disposto a regalare ai propri figli maschi dei trucchi (un punto in più per gli zii), sale all’11% chi è propenso a regalare bambole a un maschietto, con oscillazioni geografiche interessanti: il 15% dei rispondenti nel nord ovest la regalerebbe, l’11% al centro, il 10% al sud e solo il 7% al nord est. Regalare una cucina risulta invece più apprezzato (ovvia la complicità di programmi come Masterchef o Cucine da Incubo che hanno sdoganato le attività ai fornelli): infatti il 20% dei genitori è disposto a regalare una cucina ai propri figli maschi, solo il 14% ai figli maschi dei propri amici e il 17% ai propri nipoti. In tutti i casi sono le rispondenti femminili ad alzare sensibilmente la media (25% delle mamme vs i 15% dei papà) e permane tra i genitori dei maschi un’ampia distanza tra nord e sud, nel primo la percentuale sale al 26% al nord ovest, mentre al sud la percentuale crolla al 16%. 
… e quelli per le femminucce
D’altro canto, anche fra i genitori delle femmine non si riscontra grande apertura: solo il 7% accetterebbe di regalare un’arma giocattolo e il 20% un dinosauro. Anche in questo caso si possono notare delle differenze territoriali tra i genitori con 8 punti percentuali di differenza tra il nord (qui il 25% dei rispondenti accontenterebbe la richiesta) e il centro sud (che si ferma al 17%).





La corsa verso l’uso dei dispositivi mobili continua senza sosta, soprattutto durante la stagione di picco. Nell’ultimo trimestre il 57% del traffico mobile si è convertito nel 34% degli ordini, dimostrando che l’intenzione di acquisto via smartphone è maggiore rispetto a quella via web (dati Shopping Index), e dunque la stagione dello shopping natalizio sarà indubbiamente caratterizzata da un massiccio utilizzo del mobile. Proprio durante la scorsa campagna natalizia il traffico via smartphone ha per la prima volta in assoluto superato quello via desktop: il 52% di tutte le visite infatti è avvenuto da smartphone. In occasione della Cyber Week, poi, ha catturato il 53% di tutto il traffico (nel 2015 si è fermato al 44%), mentre la quota di ordini è passata dal 25% del 2015 al 31%. Durante il Black Friday, la quota di ordini da dispositivo mobile ha raggiunto il picco negli orari compresi tra le 21 e le 22, rappresentando il 60% di tutte le transazioni in quel momento.








