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Tag: elettronica

Con Be Human Unieuro chi gioca accumula punti grazie alla gamification

Accumulare punti sulla propria carta fedeltà non solo tramite gli acquisti, ma anche giocando: è questa la innovativa logica che sta al cuore del mondo di Be Human, la gamification realizzata dal Gruppo Roncaglia per la nuova edizione di Unieuro Club.

Il programma fedeltà di Unieuro che si è rinnovato dal primo marzo scorso e conferma la collaborazione, ormai pluriennale, fra le due aziende.

Tratto distintivo del progetto è una forte impronta creativa e interattiva incentrata sul tema della tecnologia. All’interno della nuova Be Human, che proseguirà fino a febbraio 2019, ci sono quattro aree di intrattenimento: Be passionate, Be original, Be trendy, Be ready. Attraverso i percorsi e gli aneddoti di queste nuove attività, i clienti Unieuro possessori della Unieuro Card possono scoprire i piccoli segreti che rendono la tecnologia una nostra utile alleata.
La nuova edizione mira a rafforzare l’integrazione della piattaforma loyalty all’interno del sito e-commerce. Ma resta la centralità dello store fisico, che anzi quest’anno è ancor più protagonista grazie a una serie di attività nel punto vendita che richiedono l’interazione dell’utente tramite il proprio smartphone e l’app Unieuro.
“Per Unieuro abbiamo ideato decine e decine di attività, integrando sempre di più i diversi canali di comunicazione – spiega Paola Langella, Loyalty & Promotion Specialist del Gruppo Roncaglia -. Quest’anno possiamo dire di aver raggiunto un livello ottimale, che permette al brand di comunicare con i suoi clienti attraverso il sito internet, il punto vendita e una app dedicata, il tutto sempre in ottica mobile oriented”.
Un loyalty program ancora più ricco secondo Santa Maccarone, CRM Director di Unieuro, “ci consente di avere una relazione continuativa sui vari canali con i nostri clienti e di premiarli quotidianamente grazie a un’intensa attività di gamification”.
Perché, come rileva Giulia Roncaglia, azionista del Gruppo, “per i brand è sempre più strategico puntare sull’engagement della propria audience, perché un programma loyalty efficace non è più fatto di raccolte punti, ma riguarda le idee, i processi, le tecnologie e le interazioni che coinvolgono i consumatori con il brand”.

Da Brico Io debutta il corner Inkloud, smartphone e tablet riparati in un’ora

Un corner dedicato ai dispositivi elettronici più usati, da smartphone e tablet alle sempiterne stampanti, alla loro riparazione e alla vendita di usati garantiti, all’interno dei punti vendita Brico Io: si chiama Inkloud. Il primo è stato inaugurato sabato 24 marzo, con un simbolico taglio del nastro, all’interno del Negozio Brico io di Concorezzo.

 

Smartphone riparato in un’ora

Lo spazio di circa 40 metri quadri, contiene un laboratorio per la riparazione degli smartphone, in cui tecnici specializzati sono in grado di risolvere i problemi e i danni più comuni nel giro di un’ora o poco più, giusto il tempo di fare un giro in negozio per gli acquisti o rivolgersi al personale per richiedere consulenze e preventivi.

È inoltre possibile richiedere la valutazione e l’eventuale ritiro del proprio dispositivo, magari per sostituirlo con un modello più recente usato e garantito, a prezzi decisamente vantaggiosi. All’interno del corner è possibile trovare oltre 1.000 accessori e oltre 3.000 cartucce di ricambio per stampanti; consegnando al personale una cartuccia esausta, si ottiene uno sconto del 10% su quella da acquistare aderendo al nuovo sistema di fidelizzazione chiamato “Sticker”.

Prossimamente il corner Inkloud andrà ad arricchire l’offerta di altri due punti vendita, quello di Alessandria e quello di Formia (LT). 

 

Allarme Ocse: 143 miliardi di fake nell’Ict, falsi un telefono su 5 e una console su 4 online

Un telefono cellulare su cinque acquistato all’estero e spedito via corriere o posta è contraffatto. La percentuale sale a livelli ancora più allarmanti per le console di videogiochi: una su quattro è un fake. Lo rivela un report dell’Ocse, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico che raggruppa 35 Paesi occidentali, che analizza il crescente fenomeno della contraffazione nel commercio di strumenti elettronici e di telecomunicazione.

Il report, redatto in occasione del forum 2017 sulla lotta alla corruzione e sull’integrità globale in corso in questi giorni, registra che i consumatori di batterie per lo smartphone, di caricabatterie, memory cards, carte con banda magnetica e lettori musicali sono sempre più spesso preda dei contraffattori. In base media il 6,5% del commercio globale dell’ICT (information and communication technology) riguarda prodotti “taroccati”. Un fenomeno favorito dall’insaziabile domanda di smartphone e di accessori ICT. I prodotti più contraffatti sono le console da videogiochi (quasi il 25% di quelli spediti all’estero sono falsi), telefoni e relativi accessori (poco meno del 20%) e i lettori musicali (poco meno del 10%), mentre il fenomeno riguarda molto meno strumenti per il controllo remoto, laptop, tablet e batterie.

I danni dell’elettronica taroccata sono di vario genere. Prima di tutto economico: i prodotti contraffatti infrangono i trademark e costituiscono un mancato guadagno per le aziende produttrici. Il rapporto stima che il fatturato dei prodotti ICT contraffatti ammontasse nel 2013 a 143 miliardi di dollari, con mezzo milione di sequestri fatti nel periodo 2011-13, ma il dato sarà nel frattempo certamente cresciuto. Il settore dell’ICT fattura globalmente circa 2.400 miliardi di dollari e cresce di circa il 6% all’anno. Quasi due terzi dei prodotti falsi sono spediti tramite servizi postali, ciò che complica non poco la ricerca e le indagini. Le aziende più danneggiate sono quelle statunitensi: quasi il 43% dei prodotti contraffatti sono di marchi americani, il 25% di finlandesi e il 12% di giapponesi. Il Paese da cui proviene il maggior numero di prodotti ICT contraffatti è la Cina. Inoltre beni contraffatti minano la fiducia del consumatore nei confronti di brand consolidati in un mondo in cui la reputazione dei marchi è un valore sempre più prezioso. Infine creano rischi per la salute, la sicurezza e la privacy del consumatore. Possono contenere sostanze pericolose come piombo e cadmio, i caricatori possono danneggiare gli impianti elettrici e provocare corti circuiti e incendi.

Nearly one in five mobile phones and one in four video game consoles shipped internationally is fake, as a growing trade in counterfeit IT and communications hardware weighs on consumers, manufacturers and public finances, according to a new OECD report.

Trade in Counterfeit ICT Goods finds that smartphone batteries, chargers, memory cards, magnetic stripe cards, solid state drives and music players are also increasingly falling prey to counterfeiters. On average, 6.5% of global trade in information and communication technology (ICT) goods is in counterfeit products, according to analysis of 2013 customs data. That is well above the 2.5% of overall traded goods found to be fake in a 2016 report.

Launched just ahead of the 2017 OECD Global Anti-Corruption and Integrity Forum on March 30-31, the report says the high value of smartphones and ICT accessories and insatiable demand makes them a lucrative target for counterfeiters, and cautions that the number and range of affected products is growing.

Counterfeit ICT goods entail health and safety risks, service outages and loss of income for companies and governments. China is the primary source of fake ICT goods, and US manufacturers are the most hit by lost revenue and erosion of brand value. Almost 43% of seized fake ICT goods infringe the IP rights of US firms, followed by 25% for Finnish firms and 12% for Japanese firms.

Counterfeits are goods that infringe trademarks. In an industry that relies heavily on intellectual property rights, ICT counterfeiting preys on consumers’ trust in established brands and poses risks to their health, safety and privacy. Counterfeit phones can contain more hazardous substances like lead and cadmium than genuine ones, while fake phone chargers can mean fire and electric shock risks. Fake intermediary ICT devices and components, including transistors, printed circuits and radio masts, are also being shipped.

The report estimates the value of global trade in counterfeit ICT goods at USD 143 billion as of 2013, based on data from nearly half a million customs seizures around the world over 2011-13. Almost two-thirds of counterfeit ICT goods are shipped by express and postal services, significantly complicating the screening and detection process.

©OECD

 

The ICT sector accounted for 5.5% of total value added in the OECD area in 2013, equivalent to about USD 2.4 trillion. World exports of manufactured ICT goods grew 6% per year from 2001 to 2013 to USD 1.6 trillion, with China exporting almost a third of the total.

The report estimates the value of global trade in counterfeit ICT goods at USD 143 billion as of 2013, based on data from nearly half a million customs seizures around the world over 2011-13. Almost two-thirds of counterfeit ICT goods are shipped by express and postal services, significantly complicating the screening and detection process.

The ICT sector accounted for 5.5% of total value added in the OECD area in 2013, equivalent to about USD 2.4 trillion. World exports of manufactured ICT goods grew 6% per year from 2001 to 2013 to USD 1.6 trillion, with China exporting almost a third of the total.

Al centro dell’attenzione il cliente: dall’e-commerce al punto vendita, con Radionovelli Conviene

Radionovelli lancia la campagna “2017 Radionovelli Conviene” e si concentra sul punto vendita al fine di farlo diventare il migliore negozio di elettronica della capitale.

Radionovelli è da 60 anni punto di riferimento della Capitale per gli appassionati di elettronica, di audio ad alta fedeltà e, più in generale, di ogni tipo di novità tecnologica. Vanta un’offerta di oltre 80 mila prodotti in vendita online sul sito www.radionovelli.it, consegnando il prodotto dove il cliente desidera. Su Roma poi è attivo l’esclusivo servizio Roma1Hour, che garantisce la consegna in un’ora.

All’interno del punto vendita (due piani di allestimento, 8 vetrine su strada, con l’esposizione di prodotti esclusivi di alta qualità da poter provare con l’ausilio di personale specializzato) è disponibile l’attrezzato spazio cucina dove settimanalmente si tengono i corsi di cucina e una sala d’ascolto per gli appassionati dell’alta fedeltà.

In questo modo l’azienda rende unico il rapporto con i consumatori, mettendo a disposizione tutta la professionalità e la garanzia di chi da sempre è leader nel settore dell’elettronica di consumo, sia per coloro che vivono direttamente l’esperienza all’interno del punto vendita sia per chi naviga sul web.

Il commercio elettronico in Italia sta crescendo a ritmi sostenuti e nel 2016 ha visto una crescita del 18% per un valore complessivo di circa 20 miliardi di euro (fonte Osservatori Politecnico Milano), con un significativo +28% per l’informatica e l’elettronica di consumo.

“Rappresentiamo oltre 90 brand internazionali e stiamo definendo altre rappresentanze per ampliare la nostra offerta con l’obiettivo di arrivare a 100 mila prodotti entro il primo semestre di quest’anno – afferma Paolo Novelli, titolare dello storico store – Crediamo che l’e-commerce sia indispensabile per competere oggi sul mercato, ma sosteniamo fortemente la presenza sul territorio, con i tanti servizi ed iniziative messe in campo per il pubblico.”

 

Samsung e Apple guidano il mercato smartphone, ma Huawei cresce del 140%

Otto italiani su 10 scelgono uno smartphone Samsung o Apple ma la maggior crescita si registra dall’outsider Huawei, mentre la penetrazione di smartphone sul mercato nazionale ha raggiunto nel mese di maggio 2016 il 68,7%, con 30,6 milioni di utenti, in crescita del 17% rispetto allo stesso mese dello scorso anno: sono i dati diffusi da Mobilens di comScore.

Il mercato italiano degli smartphone è dominato da Android, installato sui dispositivi del 69,5% degli utenti (67,6% nel 2015), seguito da Apple/iOS, con una quota di mercato pari al 17,7% (17,2% nel 2015), e Microsoft, oltre la soglia del 10% ma in calo rispetto all’11,1% dello scorso anno. La società di misurazione cross-piattaforma ritiene che questi numeri rimarranno stabili nel corso dei prossimi mesi. Una volta scelto, il sistema operativo rappresenta un elemento fidelizzante, e a dimostrarlo sono le intenzioni di acquisto per i prossimi sei mesi: solo il 13% degli utenti Android dichiara di voler passare a piattaforma Apple, e il 16% degli utenti Apple è disposto a fare il percorso inverso.
Si può invece immaginare un effetto cannibalizzazione dei dispositivi non-smartphone: oltre la metà (53%) di coloro che possiedono un telefono cellulare di vecchia generazione e intenzionati a un prossimo upgrade dichiarano la preferenza per Android nel momento del passaggio a uno smartphone.

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Samsung in cima ma Huawei cresce di più
Se Samsung detiene il 42,4% di quota di mercato, al di sopra di Apple (17,7%) e Nokia (8,9%), quest’ultima, in calo, è incalzata da Huawei, arrivato all’8,1% di quota di mercato e in crescita del 140% nell’ultimo anno.
Gli utenti che hanno acquistato uno smartphone nel corso di maggio 2016 sono pari a 1,4 milioni (sono stati 1,2 milioni nello stesso mese del 2015), il 75% dei quali ha optato per Android come SO, con Apple/iOS a seguire al 18,2% e Microsoft al 5,2%.
Samsung si conferma il brand di smartphone più diffuso anche negli ultimi acquisti (33,8%), mentre i dispositivi Apple sono stati poco meno di un quinto del totale (18,2%), a seguire Huawei con il 14,7% e LG con il 6,6%.
Guardando la top 10 dei modelli, otto dei primi dieci smartphone più acquistati a maggio 2016 sono dispositivi Samsung o Apple, anche se il più acquistato in assoluto (con il 6,7% del totale acquisti) è stato il Huawei P8 Lite.
Seguono iPhone 6s (4,8%) e 5s (4,4%), Samsung Galaxy J5 (3,1%) e S6 (2,7%). Gli ultimi dispositivi Apple dotati di schermo di grandi dimensioni come l’Iphone 6 Plus non appaiono ancora nelle prime posizioni.
Quasi 4 acquirenti su 5 hanno speso oltre 400 € per il nuovo smartphone (19,2%), segue la fascia di chi ha speso tra i 170 € e i 249 € (18,6%).

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Ma che tipo di smartphone cercano gli utenti nel 2016? Sempre secondo la rilevazione comScore, ci si sta spostando verso dispositivi con display di maggiori dimensioni e con caratteristiche più potenti. A maggio 2016 oltre metà degli utenti (54,4%) ha acquisito dispositivi con display compreso tra i 5″ e i 6″, mentre nello stesso mese dello scorso anno erano al 27,9% a fronte del 58,4% che aveva acquisito un nuovo smartphone tra con display compreso tra i 4″ e i 5″.
Stesso discorso per la risoluzione della fotocamera, con la maggioranza di fotocamere nei nuovi dispositivi comprese tra i 12 e i 14 Megapixel (39,7%, erano al 12,3% nel 2015), seguiti dalle fotocamere con risoluzione tra 8 e 10 Megapixel (28,9%, erano al 41,7% nel 2015). La motivazione della ricerca di caratteristiche più potenti nei nuovi dispositivi può essere individuata, oltre alla maggiore disponibilità e alle fisiologiche evoluzioni del prodotto, nell’utilizzo che gli utenti fanno del proprio smartphone, che si configura sempre più come strumento per attività diverse dalla classica telefonata.
Sono infatti quasi 16 milioni gli utenti che dichiarano di aver guardato video o contenuti televisivi sul proprio dispositivo (in crescita del 17% rispetto a maggio 2015 e pari al 52% della smartphone audience), oltre 13 milioni (43%) coloro che hanno condiviso foto o video con amici, parenti e conoscenti (crescita del 14% in termini di utenti) e hanno ascoltato musica (in crescita dell’11%).

SBS, nuovi accessori smart sotto l’albero

Musica, sport e fitness, rigorosamente on-the-go: ormai i dispositivi mobili ci seguono ovunque andiamo, ci controllano e ci intrattengono. È un movimento trasversale che copre quasi tutte le fasce di età: facile pensare che quest’anno a Natale, al posto del libro o dell’orologio poco smart, ci saranno sotto l’albero gadget appartenenti alla grande famiglia dell’elettronica da consumo: dalle cuffie agli accessori per smartphone, dai dispositivi per il fitness e lo sport agli altoparlanti.

SBS, azienda piemontese specializzata nella distribuzione di accessori per telefoni cellulari, smartphone e tablet, propone alcune novità che saranno proposte attraverso le più grandi catene nazionali di distribuzione e nei negozi specializzati.

Tra le cuffie spicca il design delle Studio Mix DJ, bianche con Union Jack, mentre i freddolosi apprezzeranno le cuffie FIOCCO, un crossover tra cuffia e copri orecchie che consente di ascoltare musica e parlare al telefono senza sfilare guanti e cappello. Sono dotate di microfono e tasto risposta. Più agili e discreti sono gli auricolari bluetooth.

Per sentire la musica in compagnia c’è Piper, uno speaker Bluetooth che grazie al tasto di risposta si trasforma in vivavoce. È predisposto anche per contenere una scheda SD ed essere quindi trasformato in un lettore Mp3.

Alla famiglia in grande sviluppo dei dispositivi per lo sport e il fitness appartiene la HD SPORT CAM SBS, con sensore CMOS che rende le immagini più nitide e luminose. Risoluzione HD 1280 x 720 pixel e 2” monitor LCD

Il braccialetto go fitness e la fascia toracica sono collegate a un’App, scaricabile gratuitamente su tutti i sistemi operativi, che tiene traccia dell’attività fisica e della qualità del sonno.

bikeAgli amanti della bici che non si spostano senza il loro dispositivo hi-tech che tiene traccia delle loro performance è dedicato il supporto per bicicletta, anti-pioggia, anti umidità e resistente a tutte le condizioni meteo. Il sistema touchscreen rimane protetto ma comunque accessibile.

Per ricaricare il proprio smartphone senza prese c’è il power bank SBS. Il dispositivo è dotato di 2 luci led che indicano la fase di ricarica. All’interno della confezione è incluso un cavo micro-usb per la ricarica, ma è anche possibile utilizzare il cavo del proprio smartphone. Ha un’autonomia di oltre 15 ore.

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