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La fabbrica del cioccolato Lindt a Expo

Manca solo Willy Wonka, ma il padiglione di Lindt Italia a Expo ha già attirato nella prima settimana di Expo oltre 35 mila visitatori. Situato da fianco al cluster del cacao e del caffè The Chocolate Factory ha l’obiettivo di diffondere la cultura del cioccolato di qualità secondo la tradizione che anima l’azienda fin dal 1845, producendolo nel rispetto dei più elevati principi etici e di sostenibilità, dall’approvvigionamento del cacao alla produzione, fino al consumo.

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Il team di Maîtres Chocolatiers ha già realizzato live 5.500  praline decorate secondo la tradizione della maison, 13.000  tavolette con ingredienti a vista e 15.000 boule Lindor (quelle dell’irresistibile scioglievolezza).

Progettata e costruita in collaborazione con Eurochocolate, la “The Chocolate Factory” Lindt si apre con un percorso emozionale ed educativo dedicato ai segreti della produzione del cioccolato Lindt, dalla selezione delle fave di cacao fino alla tavoletta, passando per le diverse fasi di lavorazione come la tostatura, la raffinazione, il concaggio, il modellaggio e il confezionamento.

Alla Cascina Triulza- Expo Plef discute del “senso ritrovato”

© 2015 Alberto Prina > Cascina Triulza

All’interno di Expo 2015 Cascina Triulza è il luogo di riferimento delle organizzazioni ella società civile, il laboratorio, crediamo, dove sarà più forte e più diretto il legame con il tema dell’Esposizione universale “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.

“É il primo Expo che dedica un Padiglione alla Società Civile. Ognuno deve fare il suo per costruire un mondo migliore. Basti pensare che solo nei prossimi dieci anni il gap tra domanda e offerta di cibo si acuirà del 20%. Non possiamo tollerare che donne, uomini e peggio bambini muoiano di fame. A Expo, dentro Cascina Triulza portiamo i valori del territorio, della persona, dell’inclusione. La nostra partecipazione é una scelta valoriale convinta“, ha dichiarato Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative.

Tra i protagonisti di Cascina Triulza Plef (Planet life economy foundation), che si occupa di dare concretezza ai principi della Sostenibilità inseriti nelle dinamiche dell’impresa, Plef organizza il progetto “Il senso ritrovato“, insieme a 5 imprese romagnole associate e sponsor del progetto (Curti spa, Stafer Spa, Gruppo Erbacci, Coop. Zerocento e Mpr), e a 12 organizzazioni no profit che porteranno la loro testimonianza all’interno degli altrettanti appuntamenti organizzati in Cascina Triulza nel corso dei 6 mesi.

Si comincia il 13 maggio con la giornata dell’Economia sul tema Una nuova economia è possibile. Le economie sostenibili si incontrano, con un programma che al mattino affronta il tema della responsabilità sociale dei territori attraverso il rapporto che le imprese hanno con i consumatori, fornitori e la comunità dei Paesi di approvvigionamento. Verranno presentati i risultati del progetto “mobilitarsi per una nuova economia”, dando vita a un dibattito pubblico su come è possibile creare reti territoriali partendo dalle specificità dei singoli territori. Nel pomeriggio uno spettacolo teatrale e un dibattito pubblico spiegheranno come i cittadini possono incidere sul comportamento delle aziende, facendo cambiare convenienze e strategie sostenibili

Simply aderisce al Patto per Expo per accogliere al meglio i visitatori

Simply Italia aderisce a “Patto per Expo”, l’accordo che il Comune di Milano ha sottoscritto con le principali Associazioni di categoria, i Distretti Urbani del Commercio e le Associazioni dei Consumatori in occasione dell’Esposizione Universale. Obiettivo dell’accordo è di garantire ai numerosi visitatori, attesi da tutto il mondo durante i sei mesi dell’Expo, servizi commerciali e prestazioni di qualità nella massima trasparenza e all’insegna dell’accoglienza.

Dai primi di maggio a fine ottobre, in oltre 60 supermercati Simply, IperSimply e PuntoSimply di Milano e provincia, il visitatore dell’Esposizione Universale può crearsi il proprio “sacchetto del turista Expo”, sia con prodotti ready to eat e panini preparati al momento con salumi e formaggi tipici della tradizione italiana per uno spuntino veloce, sia con una selezione di eccellenze enogastronomiche lombarde da degustare successivamente: Dop, Igp, Stg e prodotti Made in Italy conosciuti in tutto il mondo.

Per quanto riguarda l’offerta non alimentare, nei supermercati Simply, IperSimply e PuntoSimply di tutta Italia saranno disponibili diversi prodotti personalizzati con la mascotte ufficiale dell’Esposizione Universale “Foody” by Walt Disney: articoli casalinghi e di cancelleria, tshirt e prodotti tessili per la casa, cancelleria e giocattoli, articoli di profumeria e per l’igiene della persona.

Oltre alle varie iniziative a carattere commerciale per valorizzare la ricchezza enogastronomica del nostro paese, nei supermercati Simply, IperSimply e PuntoSimply sono disponibili materiali di comunicazione ufficiali targati Expo. I supermercati aderenti sono identificati dalla vetrofania del Comune di Milano, che riporta il QR Code tramite il quale il visitatore dell’Esposizione Universale potrà trovare, in base alla sua posizione, il supermercato Simply più vicino.

L’adesione a “Patto per Expo” sarà supportata dalla campagna di comunicazione “Sapori d’Italia”, focalizzata sui prodotti tipici della tradizione italiana e veicolata in-store e outdoor, sui alcuni impianti stradali e sul circuito dei taxi milanesi.

Per enfatizzare le caratteristiche delle eccellenze italiane e il tema Expo, nei supermercati sarà inoltre presente una comunicazione bilingue dedicata.

 

Fidenza Village e gli ambasciatori del made in Italy

Ambassador + Ceo Value Retail
Davide Oldani, Patrick Tuttofuoco, Desirée Bollier, Mario Boselli

Durante i prossimi sei mesi, Fidenza Villag sarà la vetrina del made in Italy nell’arte,nel  cibo, nella moda, nel design, nella musica.

Sarà infatti teatro di eventi ispirati a tre temi cardine dell’italianità: l’Opera, la Dolce Vita, la Passione.

Fino al 30 giugno celebrerà la grande Opera con un allestimento di regia, scenografia e costumi.

Luglio e agosto saranno invece dedicati alla Dolce Vita e avranno per protagonista lo stile di vita italiano.

Infine, gli ultimi mesi saranno all’insegna della Passione Italiana: in tutti i campi del made in Italy i visitatori potranno godere di esperienze multisensoriali.

“L’essenza dell’Ambasciata del Made in Italy  – ha affermato Desirée Bollier, CEO di Value Retail – è la volontà di valorizzare tutto il patrimonio che caratterizza il territorio in cui Fidenza Village è posizionato e che rappresenta il cuore e il meglio del made in Italy. L’obiettivo di Value Retail è sempre stato la valorizzazione e la promozione del territorio attraverso collaborazioni creative a beneficio dei visitatori che provengono da tutto il mondo. Expo è davvero l’occasione perfetta per farlo”.

Ambasciatori e partner delle iniziative sono il presidente onorario della camera della Moda Mario Boselli (moda), lo chef stellato Davide Oldani (cibo), l’artista e perforare Patrick Tuttofuoco (arte), la Fondazione Arena di Verona (musica).

Per l’area del design Fidenza Village nei prossimi mesi lavorerà con un partner di eccezione, Oxfam, per realizzare un’iniziativa i cui proventi verranno proprio destinati ai progetti della Ong.

 

Obiettivo 50 miliardi di export per il food italiano

La fotografia degli ultimi 12 mesi dell’export agroalimentare italiano delinea le sfide più importanti per un settore che ha condiviso con il Governo un piano strategico per portare entro il 2020 il valore delle esportazioni a quota 50 miliardi.

Nel corso della presentazione del padiglione Cibus è Italia Federalimentare ha illustrato l’“Atlante geografico del food made in Italy nel mondo”, sottolineando la presenza di 500 aziende che racconteranno anche digitalmente la tradizione del saper fare, le innovazioni tecnologiche, la sostenibilità e il futuro della produzione alimentare italiana.

Oggi 1 miliardo e 200 mila persone nel mondo consumano prodotti agroalimentari italiani, soprattutto vino, dolci, formaggi, pasta e ortaggi trasformati. Sono consumatori europei e nord-americani in primis, ma anche giapponesi, canadesi, russi, australiani, cinesi, coreani, turchi e via dicendo. E se è vero che viene esportato solamente il 20,5% della produzione globale alimentare italiana (una percentuale inferiore a quella di altri Paesi europei), va anche sottolineato che l’export italiano è mediamente di qualità superiore e, conseguentemente, ha valore e prezzo maggiore. Per esempio, la percentuale di export della Germania è del 33% sul totale prodotto, ma il valore aggiunto delle loro merci raggiunge appena gli 11 miliardi di euro di valore contro i 24 miliardi dell’export italiano.

Per aumentare l’export italiano è necessario fare sistema, imprese e Governo, ridurre la polverizzazione ed il nanismo delle imprese, sviluppare piattaforme distributive all’estero e contrastare barriere non tariffarie pretestuose e la contraffazione, come ha spiegato Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare: “L’industria alimentare italiana è la più grande creatrice al mondo di valore aggiunto nella trasformazione dei prodotti alimentari. Le enormi potenzialità per l’export stanno tutte in questo semplice principio, sta a noi saperle cogliere. Non possiamo accontentarci del +3,5% dell’export registrato nel 2014 e neanche del +5/6% previsto per l’anno in corso. Dobbiamo essere più ambiziosi sfruttando il fatto che per la prima volta l’intero sistema Paese (reti diplomatiche, organizzazioni di supporto all’export, ministeri competenti etc) ha deciso di considerare l’aumento dell’export agroalimentare un obiettivo strategico da perseguire”.

La definizione di una alleanza virtuosa tra imprenditori, istituzioni e realtà fieristiche è stata sottolineata anche da Carlo Calenda, vice Ministro dello Sviluppo Economico che tra l’altro ha detto: “Sono convinto che la creazione del padiglione Cibus è Italia a Expo 2015 sia molto importante: l’Esposizione Universale di Milano è un evento che non solo sarà il foro di discussione delle strategie alimentari globali, ma che dovrà anche dare un ulteriore slancio all’export del nostro settore agri-food, il migliore del mondo per qualità e varietà dei prodotti. Questa grande area espositiva, predisposta da Federalimentare, darà ai visitatori la giusta prospettiva dell’industria alimentare italiana, del suo valore complessivo e delle sue specificità, così come dell’unicità del territorio nazionale e dell’enorme assortimento di eccellenze che viene dalla nostra tradizione. Cibus è Italia ben si affianca alle iniziative del governo nel quadro del nuovo Piano straordinario ‘Made in Italy’”.

Per meglio valutare l’ampiezza della domanda di cibo italiano che arriva da ogni continente è utile analizzare la Top ten dei nuovi mercati per il Made in Italy alimentare, riportata nell’“Atlante geografico del food made in Italy nel mondo” che evidenzia l’aumento dell’export nei nuovi mercati:

 

mercati agroalimentari a più alta crescita

Oltre a vino, dolci, latte e formaggi, pasta e ortaggi trasformati (passata di pomodoro in testa), esportiamo anche prosciutto, salumi e carni trasformate, caffè, riso, birra… Vecchi e nuovi classici del food made in Italy che vanno fatti conoscere e vanno spiegati ai consumatori di tutto il mondo.

Expo è uno dei momenti di condivisione della cultura alimentare italiana, della sua storia e della varietà unica dei suoi prodotti. 13 filiere dei prodotti italiani saranno presentati ai visitatori di Expo nei 5.000 metri quadrati a disposizione del padiglione “Cibus è Italia”: due piani destinati alla esposizione e un terzo, la lounge della terrazza dedicata a workshop, convegni, degustazioni, incontri con i buyer esteri, per un totale di 200 eventi, programmati nei 6 mesi di Expo. Il padiglione è dislocato vicino all’entrata Est di Expo, a poca distanza da Lake Arena e Padiglione Italia.

 

Pilsener Urquell protagonista al padiglione della Repubblica Ceca a Expo 2015

Tutto è pronto per fare del Czech Pavillon un punto di incontro, cultura, intrattenimento e ottima gastronomia fino a tarda sera. A supportare il Paese in questa grande avventura la birra che è l’orgoglio del popolo ceco: la birra Pilsner Urquell, rigorosamente non pastorizzata.

La Pilsner Urquell infatti sarà talmente fresca da essere proprio come quella che si beve nelle cantine del birrificio. La birra sarà trasportata in pochissimo tempo da Plzen a Milano, in cisterne refrigerate (tank).

«Nel padiglione della Repubblica Ceca a Expo 2015 con i nostri tank, la nostra storia e tanti eventi interessanti si potrà scoprire il mondo della birra che ha dato origine a tutte le chiare», racconta Luca Beretta, direttore della Business Unit di Pilsner Urquell in Italia. «Anche dopo l’Expo, abbiamo intenzione di mantenere alcuni tank in Italia, come sta già accadendo in Europa».

L’avventura di Pilsener Urquell in Italia, in quanto Business Unit dedicata all’interno di Peroni e sotto il grande cappello della sudafricana SabMiller, comicia cinque annio fa. Oggi sviluppa un mercato da 40.000 ettolitri per il 90% nel canale fuori casa e solo per il 10% nel modern trade. «Siamo convinti che siamo solo all’inizio di un percorso che inevitabilmente ci porterà a crescere anche in Gdo, perché il consumatore che fa l’esperienza del consumo di Pilsener Urquell fuori casa cerca di ripeterla con l’acquisto per il consumo domestico. Soprattutto nelle regioni settentrionali abbiamo questo riscontro. Per questo motivo a partire da quest’anno cominceremo a porre più attenzione anche al canale moderno. Una opportunità interessante sono le lattine vintage da 500 cl in confezione multipack da quattro che in Italia stanno riscuotendo un scerto successo e di cui abbiamo programmato altri due lanci nel corso dell’anno».

Quale impulso pensate possa dare la vostra presenza a Expo?
«Abbiamo calcolato che dei 2,5 milioni di visitatori al padiglione della Repubblica Ceca, circa un milione consumeranno almeno un boccale di Pilsener Urquell in uno dei diversi punti di mescita presenti. È un patrimonio di consumatori potenziali importantissimo e crediamo che poter provare il prodotto nelle condizioni ottimali sia uno stimolo a cercarlo successivamente nei punti vendita».

L’ibridazione tra momento di consumo fuori casa e acquisto per la casa sarà così importante nei prossimi anni?
«Certamente questo è un tema cruciale. Così come sarà cruciale per la distribuzione osservare con maggiore attenzione che cosa accade nel fuori casa per tarare meglio l’offerta sugli scaffali. Perché questa è la direzione che darà maggior valore anche agli assortimenti e migliorerà la marginalità».

La birra è una categoria a questo proposito significativa. Le speciali, le superpremium, le birre artigianali sono delle opportunità da cogliere per ridare impulso al lineare, come ha evidenziato l’analisi di Iri sul mercato della birra pubblicato sull’ultimo numero di inStore, che si può leggere qui nella versione online.

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Expo: Confapi Industria dà visibilità alle Pmi

A poco più di cinquanta giorni dal taglio del nastro, si stanno mettendo a punto tutte le mosse per fare di Expo 2015 un evento che coinvolga il più gran numero di istituzioni, organizzazioni, imprese. Anche Confapi Industria è scesa in campo con un evento dal titolo “Ci siamo tutti” con l’obiettivo di offrire una vetrina ale eccellenze della piccola e media industria manifatturiera e di servizio alla produzione.

Dal 1° maggio al 31 ottobre, in una location di circa 600 metri quadri in via Forcella 7 – in zona Tortona che negli anni Sessanta ha rappresentato una delle principali aree di fermento e sviluppo industriale – troveranno spazio sale espositive e convegni dove avranno luogo incontri B2B tra aziende e un ricco calendario di eventi.

Questa iniziativa è stata concepita metaforicamente come uno stadio sportivo in cui tutti sono contestualmente espositori e visitatori.

La particolarità è un’offerta modulare di partecipazione che comprende spazi espositivi flessibili, disponibili settimanalmente; una sala convegni per presentazioni, seminari, tavole rotonde, salette private e una zona lunge, oltre a garantire visibilità sui media digitali attraverso una serie di pacchetti variabili per livello di visibilità e per costi dell’investimento.

Si parte infatti da un pacchetto di minima visibilità attraverso la distribuzione di gadget e la presenza di totem interattivi alla visibilità amplificata che prevede iniziative dedicate, passando per eventipersonalizzati e sponsorship dell’iniziativa per periodi definiti o per tutta la durata di Expo.

Per maggiori informazioni e dettagli scrivere a info@web-research.it

Micro-alghe per il pdv del futuro Coop nel Future Food District Expo 2015

Producono ossigeno e assorbono anidride carbonica in quantità dieci volte superiore ad alberi ed erba: per questo le alghe potrebbero essere in futuro la soluzione ai problemi del riscaldamento globale ed energetici del Pianeta. Magari inserite in tetti e pareti hi-tech come le Algaetecture presentati in anteprima al Salone del Mobile del 2014 ma realizzati per il Future Food District, una delle Aree Tematiche sviluppate per Expo Milano 2015. Proprio l’area che vedrà realizzato il Supermercato del Futuro di Coop, Official Food Distribution Premium Partner dell’Esposizione.

Un connubio, quello tra alimentazione, sostenibilità e tecnologie, che sarà il filo conduttore dell’intero padiglione, curato da Carlo Ratti, direttore del SENSEable City Lab al Massachusetts Institute of Technology. Qui gli strumenti informatici saranno utilizzati per esplorare la conservazione, la distribuzione, l’acquisto e il consumo alimentare, con particolare attenzione alle scelte individuali di ciascun consumatore e a come queste influenzeranno l’approvvigionamento alimentare privato e commerciale.

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Tra le soluzioni presentate, Urban Algae Canopy è un prototipo della prima copertura bio-digitale al mondo che unisce micro-alghe e protocolli digitali di coltivazione e che potrebbe generare una enorme quantità di ossigeno utile per il Pianeta, ma anche in forma di biomassa produrre energia. Integrato nel Future Food District, Urban Algae Canopy produrrebbe una quantità di ossigeno equivalente a quella generata da quattro ettari di foresta e 150 kg di biomassa al giorno, composta al 60% da proteine naturali vegetali.

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Tecnologico, sostenibile ed interattivo sarà anche il supermercato del futuro realizzato sul posto da Coop, dove si potrà provare un’esperienza inedita e interattiva di acquisto, dove ciascuno potrà essere produttore e consumatore al tempo stesso. Durante Expo, Coop offrirà i propri prodotti, e altri prodotti alimentari di fornitori Italiani e internazionali, e della rete delle Cooperative di Consumatori e ospiterà una serie di eventi nel padiglione del Supermercato del Futuro sulla sicurezza, la sostenibilità e l’educazione alimentare.

Il Future Food District è situato nella parte sud del Sito Espositivo, in corrispondenza dell’Open Air Theatre e della passerella di collegamento con Cascina Merlata.

Expo Milano 2015 prende forma: vista aerea del cantiere

Quanti si chiedono: ma Expo Milano 2015 dov’è? Com’è? A che punto sono i lavori? Dopo le polemiche, gli arresti, il commissariamento, il tempo che passa si riuscirà a terminare ed essere pronti all’appuntamento con il primo maggio 2015?

Una prima risposta ce la dà questo filmato ripreso da un drone che ha sorvolato l’immenso cantiere di Expo a Rho.

Ogni settimana ci sarà un aggiornamento che accompagnerà fino al termine dei lavori.

Giro dell’Expo in 56 padiglioni

A poco meno di 200 giorni dall’inizio dell’Expo una prima panoramica di come sarà l’evento milanese in 56 padiglioni (e 58 foto).

Webitmag, il sito dedicato al sistema turismo edito da Fiera Milano Media che fa parte dello stesso network di inStoremag, pubblica questa fotogallery.

Molti i rendering dei padiglioni in via di costruzione (con quello della Repubblica Ceca già terminato) , più una mappa dettagliata con le aree più importanti in evidenza, nonché padiglioni di aziende e di cluster tematici.

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