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Moncalvo (Coldiretti): alla Gdo ruolo importante nel rinascimento dell’agricoltura italiana

Robero Moncalvo, presidente di Coldiretti, nel corso del Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione risponde ad alcune domande di inStore sui rapporti tra sistema agricolo e gdo. Nella visione di Coldiretti, la sfida della modernità passa anche attraverso progetti di filiera che garantiscano la qualità del cibo sugli scaffali dei supermercati. Ne è un esempio il progetto per una filiera agricola tutta italiana che Coldiretti sta sviluppando.

Parlando poi della totale opposizione agli Ogm, Moncalvo ha detto: «L’offensiva crescente cui stiamo assistendo non è slegata dalla trattativa commerciale in corso con gli Stati Uniti, dietro la quale si annida la tentazione di cedere sulla qualità in cambio di un aumento della quantità di export dall’Italia. Gli Ogm sono parte integrante della trattativa. Il nostro no agli Ogm non riguarda la salute per l’uomo, anche se la comunità scientifica è divisa al riguardo, ma è di natura socioeconomica. Gli Ogm sono incompatibili con la distintività e i legami con la tradizione dell’agricoltura, mettono in discussione le comunità rurali nel mondo».

Conad e Finiper (Iper e Unes) si alleano

Conad e Finiper mettono a fattor comune le conoscenze e competenze per fare sviluppo e creare convenienza per i clienti e tutelare le eccellenze della filiera agroalimentare nazionale.

Insieme i due gruppi sviluppano un giro d’affari di 14,1 miliardi di euro e raggiungono una quota di mercato nel largo consumo del 14,2%.

L’accordo avrò una durata di cinque anni con rinnovo automatico per altri cinque. In un colpo solo i due gruppi superano la logica della supercentrale e si concentrano sulle specificità del fare distribuzione.  Alla base dell’intesa ci sono i rispettivi punti di forza: per Conad il prodotto a marchio – un quarto delle vendite, stessa qualità dei prodotti leader ma un prezzo inferiore del 30 per cento – e una presenza in tutte le province italiane e all’estero attraverso i partner di Core (i belgi Colruyt, gli svizzeri Coop e i tedeschi Rewe); per Finiper l’ampio settore non‐food rappresentato dagli ipermercati e dai punti di vendita U2, che hanno inventato una formula nuova, per coniugare la convenienza degli hard discount con la qualità dei supermarket. Sarà sviluppata una collaborazione comune nel non-°©‐food per scambiare le rispettive conoscenze nei servizi e negli assortimenti, con particolare attenzione agli ipermercati. Inoltre saranno messe a punto delle strategie per valorizzare la marca del distributore, ricorrendo a una logistica sviluppata e i prodotti autenticamente italiani. Queste attività riguarderanno anche un’opportuna collaborazione in fase di negoziazione per sviluppare nuovi prodotti con fornitori nazionali e internazionali e migliorare la qualità dei servizi offerti ai clienti. Una premessa anche per l’apertura di nuovi cantieri di lavoro nell’ambito della logistica e dei comparti con più alto tasso di innovazione come gastronomia, pescheria, affettati.

«Questa partnership – ha dichiarato l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese – è un’opportunità di ulteriore crescita. I due gruppi hanno risorse e capacità adeguate per poter cogliere le opportunità offerte dalla crisi, proponendo convenienza e servizi sempre più vicini alle esigenze dei cittadini ma anche tutelando la qualità delle produzioni della filiera agroalimentare italiana».

Punto di partenza per rafforzare la presenza nel mercato italiano, definisce l’accordo il presidente di Finiper Marco Brunelli, che aggiunge: «La partnership con Conad ci permetterà di confrontare le rispettive prerogative, puntando all’eccellenza. Fedeli al nostro principio che vuole rendere la qualità accessibile a tutti, saranno soprattutto i consumatori a beneficiarne».

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