CLOSE
Home Tags Formaggi

Tag: formaggi

Parmigiano Reggiano, presentate le nuove etichette a Cibus

Il Consorzio Parmigiano Reggiano lancia a Cibus un nuovo progetto che mira a rendere riconoscibile la DOP al momento dell’acquisto nel punto vendita. Il Parmigiano Reggiano può essere infatti acquistato a peso fisso (in questo caso l’etichetta è già presente sul packaging) o a peso variabile al banco gastronomia dove è più difficile distinguere la DOP dagli altri formaggi a pasta dura. Rendere riconoscibile il Parmigiano Reggiano a peso variabile, cioè quello che arriva al supermercato e viene tagliato e confezionato al banco gastronomia, diventa sempre più un’esigenza imprescindibile per “fidelizzare” il cliente.

L’idea è nata per aiutare il consumatore a capire quale formaggio ha davanti per poter scegliere con maggiore consapevolezza. Spesso, infatti il packaging del Parmigiano Reggiano a peso variabile è troppo simile a quello degli altri formaggi a pasta dura: da una recente ricerca Ipsos è emerso che il 40% dei consumatori non riesce a individuare subito i plus del prodotto e quindi a distinguere tra i diversi tipi di formaggi. Le confezioni non sono sufficientemente esplicite e solo il 28% riesce a distinguere il Parmigiano Reggiano da altri formaggi.

Per rendere il consumatore più consapevole, il Consorzio Parmigiano Reggiano ha ideato un packaging system per valorizzare il prodotto tramite il logo e una serie di bollini corrispondenti alle principali caratteristiche del formaggio.

Il Parmigiano Reggiano, come previsto dal disciplinare di produzione, deve essere tagliato, confezionato e grattugiato in zona di origine da soggetti autorizzati dal Consorzio e inseriti nel sistema di controllo da parte dell’Organismo incaricato (OCQPR). Quest’ultimo prevede che – come unica eccezione a quanto sopra riportato – sia consentito ai soli punti vendita di tagliare e imballare sul luogo il Parmigiano Reggiano per la commercializzazione diretta al consumatore finale. Tali operazioni possono essere effettuate partendo da materia prima certificata (forme intere di Parmigiano Reggiano o porzioni preimballate e certificate) e devono avvenire nello stesso luogo in cui il prodotto è venduto, inoltre l’etichettatura deve rispondere alla normativa vigente che riguarda i prodotti imballati sui luoghi di vendita su richiesta del consumatore o preimballati per la vendita diretta.

Capofila di questo progetto – che prevede una seconda etichetta di forma triangolare che l’operatore attaccherà sulla pellicola del prodotto di vendita al banco gastronomia – sono state Esselunga e Basko (Gruppo Sogegross).

È stata applicata l’etichetta al prodotto a peso variabile che riporta il logo del Parmigiano Reggiano, rendendolo quindi ben distinguibile. Inoltre dà ulteriori informazioni: mette ben in evidenza la stagionatura, contiene il claim che ribadisce la caratteristica dell’essere 100% naturale, senza conservanti.

I dati del primo step sperimentale ha evidenziato che la crescita del tempo medio di attenzione dei consumatori al banco dei prodotti di peso variabile è aumentato alla presenza delle etichette e del logo del Parmigiano Reggiano – dai 5 – 10 secondi senza etichetta a 10 – 20 secondi in presenza dell’etichetta – oltre alla percentuale di consumatori esclusivisti che è slittata dal 17% del 2019 al 18% del 2021.

Nonno Nanni, in arrivo nuovi pack compostabili

Nonno Nanni intensifica il proprio impegno nei confronti dell’ambiente e presenta sul mercato nuovi formati e pack compostabili per tre referenze della sua gamma di prodotti: il Fior di Stracchino, lo Stracchino con fermento Probiotico e lo Stracchino con fermenti lattici vivi dello Yogurt. Inoltre, l’intera linea di stracchini è, da oggi, Carbon Neutral attraverso un progetto di corporate social responsibility che prevede la compensazione totale delle emissioni di CO2.

Ad accogliere la deliziosa bontà del Fior di Stracchino, non c’è più la vecchia vaschetta in plastica da 150g, ma un nuovissimo pack nel formato da 165g realizzato interamente da materiale compostabile che può essere gettato nell’umido e diventare fertilizzante per la terra. Una confezione che nasce dalla natura per aiutare la natura e che riprende nella grafica gli elementi iconografici e distintivi di Nonno Nanni: i bordi dal tipico colore rosso che aumentano la visibilità a scaffale e l’immagine del prodotto spalmato sul pane, che ne esalta già a colpo d’occhio la freschezza e la cremosità.

Anche lo Stracchino con fermento Probiotico e lo Stracchino con fermenti lattici vivi dello Yogurt sono disponibili, in aggiunta alle versioni già presenti sul mercato da 250g e 125g, in un nuovissimo formato da 100g e in un pack compostabile: flowpack e vaschetta interna sono realizzati con un materiale creato dai residui della lavorazione di prodotti agricoli che possono essere gettati direttamente nell’umido, come conferma anche la certificazione UNI EN 13432 emessa dall’ente DIN CERTCO ottenuta da Nonno Nanni. Oltre ad essere rispettoso dell’ambiente, il nuovo pack mantiene inalterate tutte le proprietà dei prodotti: nello Stracchino con fermenti lattici vivi dello Yogurt, la sua cremosità viene esaltata dalle peculiari proprietà dei fermenti dello yogurt, restituendo al palato una combinazione vincente e gustosa; mentre lo Stracchino con fermento Probiotico, grazie all’aggiunta dei fermenti probiotici Lactobacillius acidophilius e casei, regala ai consumatori una versione più dolce e delicata dello stracchino classico.

L’azienda, dopo gli investimenti mirati allo sviluppo del pack compostabile per lo Stracchino classico da 100g lanciato nel 2019, si fa nuovamente promotore di un packaging che risponde ai concetti di economia circolare e che, al contempo, mantiene intatte la bontà, le proprietà organolettiche e la durata del prodotto. La confezione stessa diventa veicolo di comunicazione: sul fronte è inserito un bollino verde che consente ai consumatori di conoscere, già ad un primo sguardo, l’impegno di Nonno Nanni nei confronti dell’ambiente.

Questo intervento fa parte di un più ampio progetto di corporate social responsability: “La Bontà In Ogni Gesto” che ispirerà e guiderà tutte azioni che mirano ad un cambiamento etico, sociale ed ambientale. Infatti, Fior di Stracchino, Stracchino con fermento Probiotico e Stracchino con fermenti lattici vivi dello Yogurt insieme a tutti gli altri Stracchini di Nonno Nanni diventano, da da quest’anno, Carbon Neutral attraverso la compensazione delle emissioni di CO2.

«Il packaging compostabile è una delle best practice che abbiamo avviato da qualche anno e in cui crediamo fermamente, da qui la nostra scelta di estendere questa innovazione anche ad altri prodotti Nonno Nanni come il Fior di stracchino, lo Stracchino con fermento Probiotico e lo Stracchino con fermenti lattici vivi dello Yogurt. Siamo convinti che sia necessario intraprendere un percorso di sostenibilità organico, coerente e a lungo termine: per questo abbiamo deciso di adottare tutta una serie di interventi ambientali, ma anche etici e sociali che, racchiusi sotto il concept “La Bontà in Ogni Gesto”, siano espressione del nostro impegno a favore di un cambiamento a beneficio delle generazioni future» – afferma Silvia Lazzarin, Amministratore di Nonno Nanni.

Formaggi nel LCC, un mercato in crescita. L’analisi di IRI

Il Covid-19 ha stravolto la vita e le abitudini di tutti noi: le misure di contenimento varate dal governo per fronteggiare la pandemia hanno causato il crollo dei consumi Fuori Casa e, specularmente, un incremento di quelli casalinghi. La conseguenza più immediata è stata la crescita registrata in alcuni canali del LCC. Un esempio lampante di questo trend – come evidenzia uno studio di IRI – viene dal comparto Latte&Derivati, che con un giro di affari pari a 12,2 miliardi di euro, nel 2020 ha registrato una crescita complessiva del +8%. Tale incremento delle vendite è stato diffuso in tutti i mercati del comparto con la sola eccezione del Latte Fresco, condizionato sia da una crisi di lungo periodo, dovuta soprattutto ai cambiamenti degli italiani nel modo di fare colazione, sia dalla penalizzazione del lockdown, inevitabile per un prodotto dal consumo giornaliero.

Formaggi & Co.

Il maggior tempo trascorso tra le mura domestiche ha indotto il consumatore a cucinare di più; una nuova abitudine confermata dall’andamento particolarmente positivo dai prodotti utilizzati normalmente in cucina come ad esempio panna/besciamella e burro, che segnano incrementi rispettivamente del +17,1% e del +17,2% (IRI Liquid Data – Iper+Super+Libero Servizio Piccolo+Discount – Anno Terminante gennaio 2021). Nell’ultimo anno i Formaggi – il mercato più grande del comparto – con un valore di oltre 7 miliardi di euro, hanno mostrato una performance davvero brillante, registrando una crescita attorno al +10%.

Dal monitoraggio dei mercati LCC effettuato da IRI Liquid Data , emerge come nel 2020 la crescita delle vendite di Formaggi è stata molto più accentuata sulla componente a Peso Imposto (PI). In realtà, la maggior dinamicità delle referenze a Peso Imposto è un fenomeno in atto già da tempo e nell’ultimo anno è stato ulteriormente accentuato. La componente a Peso Variabile invece è stata penalizzata dal timore dello shopper ad approcciare i banchi assistiti, considerando più “sicuri” i prodotti confezionati rispetto a quelli tagliati/porzionati al momento. Inoltre, i banchi assistiti sono stati in molti casi chiusi nella prima fase della pandemia, un fattore che ha contribuito ulteriormente a contenere le vendite. I Formaggi a Peso Variabile sono comunque riusciti a raggiungere una crescita di oltre il 3%, dato interessante soprattutto se confrontato con altri settori del Largo Consumo, dove i prodotti non calibrati hanno accusato delle flessioni, in alcuni casi anche molto rilevanti. Un esempio è la Gastronomia (-13,9% nei canali Iper + Super – Anno Terminante a Gennaio 2021).

Formaggi a Peso Imposto

In questo segmento, la crescita del mercato nell’ultimo anno è stata di oltre mezzo miliardo di euro. Tutti i canali hanno contribuito a questo incremento: in primis quello più frequentato per gli acquisti, ossia il Supermercato, ma in particolare si è distinta la performance del Discount, canale che ha registrato la crescita più elevata (+18%) e che è arrivato ad assorbire circa il 25% del fatturato complessivo della categoria. La crisi economica derivata dalla pandemia ha incrementato la domanda di convenienza contribuendo ad accelerare la crescita del Discount, formato di convenienza per eccellenza. La crescita del canale è confermata da un’indagine sui consumatori condotta a novembre 2020 da REM-Lab, secondo la quale il 91,4% dei rispondenti ha dichiarato di frequentare regolarmente i Discount e la fedeltà al canale è cresciuta del 20%. È tuttavia riduttivo attribuire il successo del Discount al solo fattore della convenienza, altri driver – come l’ampiezza assortimentale – spiegano il trend. Merita una menzione speciale il canale Online, che è letteralmente esploso durante questa pandemia in tutti i mercati del Largo Consumo. Per il mercato dei Formaggi, il canale Online ha segnato una crescita del +165%.

Tipicità, free from e bio

Uno dei più importanti macrotrend di consumo che negli ultimi anni ha influenzato le tendenze dei mercati è l’orientamento dello shopper verso prodotti tipici/d’origine, legati alla tradizione e di provenienza locale. Questo orientamento è ben evidente nel mercato dei Formaggi, dove i prodotti DOP (+13,1% – Anno Terminate Gennaio 2021) e quelli con latte 100% italiano (+11,7% – Anno Terminate Gennaio 2021) mostrano tassi di crescita molto elevati. Sul fronte dei prodotti tipici, si è particolarmente distinto il Gorgonzola, con un aumento della spesa pari al +25%. Un altro macrotrend relativo alle nuove abitudini dei consumatori è quello legato alla preferenza di prodotti “salute/benessere”. L’affermarsi di nuovi stili di consumo e la consapevolezza che una dieta sana è un importante fattore di prevenzione delle malattie legate all’invecchiamento, hanno determinato l’affermazione di fenomeni come il “Free From” e il Biologico. Nel caso dei Formaggi questa tendenza si legge nella significativa crescita dei prodotti senza lattosio, sia per le tipologie di prodotto naturalmente senza lattosio, sia per le tipologie dove invece i diversi Brand hanno inserito nelle proprie gamme di prodotto alcune varianti prive di lattosio (essenzialmente Formaggi Freschi come mozzarella, ricotta ecc.) Il Biologico, invece, sembra faticare ad affermarsi nel mercato: rimane una nicchia pari all’1% e addirittura segna una flessione delle vendite nell’ultimo anno. Infine, l’analisi delle tendenze delle diverse tipologie di Formaggio rivela che i prodotti a contenuto di servizio, ed in particolare quelli destinati alle preparazioni alimentari, come mozzarella da cucina e mascarpone, hanno vissuto un anno eccezionale.

Previsioni

Questo lo scenario attuale, sul futuro, sottolinea lo studio di IRI, regna ancora l’incertezza.Tuttavia, il buon senso suggerisce che, ancora una volta sarà l’andamento della pandemia a determinare i risultati: tanto più lungo sarà il periodo di tempo necessario a raggiungere l’immunità di gregge, tanto più potremo attenderci un consolidamento dei risultati ottenuti nel 2020. Una volta ripristinate le condizioni pre-Covid, o nel momento in cui verrà raggiunta una nuova normalità, è invece presumibile attendersi una ripresa dei consumi fuori casa, che con ogni probabilità influenzerà negativamente le vendite destinate al consumo casalingo.

Da aprile carta d’identità obbligatoria per latte e formaggi in vendita in Italia

Sugli scaffali dei supermercati e delle botteghe arrivano i formaggi con la carta d’identità. L’obbligo scatterà dal prossimo 19 aprile: sull’etichetta del prodotti lattiero-caseari in vendita in Italia (da latte vaccino, ovino, caprino, bufalino o di altra origine animale) dovrà essere indicata l’origine. L’obbligo scatta con l’avvenuta pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’apposito decreto da parte del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.

Un sistema innovativo e sperimentale che pone l’Italia all’avanguardia nella tutela del consumatore. L’etichetta di nuova generazione fornirà agli acquirenti informazioni chiare sulla provenienza delle materie prime di prodotti come il latte UHT, il burro, lo yogurt, la mozzarella, i formaggi e i latticini con l’esclusione dei soli prodotti Dop e Igp, che dispongono già di disciplinari che regolano anche la provenienza del latte. «Vogliamo garantire – dichiara il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina – la massima tutela e trasparenza per consumatori e produttori. Con la sperimentazione dell’origine in etichetta, infatti, chi acquista potrà scegliere in modo informato e consapevole il made in Italy. Si tratta di una svolta storica che consente un rapporto nuovo tra gli allevatori, i produttori e i consumatori. L’Italia continuerà a spingere perché questo modello si affermi a livello europeo e per tutte le produzioni agroalimentari, perché è una chiave decisiva per la competitività e la distintività dei modelli agricoli».

Nella pratica, il decreto prevede che il latte o i suoi derivati debbano avere obbligatoriamente indicata l’origine della materia prima in etichetta in maniera chiara, visibile e facilmente leggibile. Due le diciture previste: Paese di mungitura e Paese di condizionamento o trasformazione. Qualora il latte sia stato munto, confezionato e trasformato nello stesso Paese, l’indicazione di origine può essere assolta con l’utilizzo di un’unica dicitura. Se le fasi di confezionamento e trasformazione avvengono in più Paesi che non siano l’Italia, possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: latte di Paesi UE se la mungitura avviene in uno o più Paesi europei; latte condizionato o trasformato in Paesi UE: se queste fasi avvengono in uno o più Paesi europei; se le operazioni avvengono al di fuori dell’Unione europea, verrà usata la dicitura Paesi non UE.

Bilancio 2014 Asiago DOP: produzione stabile, redditività in crescita

Bilancio 2014 positivo per l’Asiago Dop e per le 159 aziende produttrici. L’anno infatti si è chiuso con una leggera crescita nelle produzioni totali passate dalle 1.620.136 forme del 2013 alle 1.626.198 forme del 2014, con un aumento pari a +0,37%. Grazie al piano di crescita programmata introdotto un anno fa, che ha garantito quotazioni stabili per tutto il 2014, è stato possibile – spiega una nota del Consorzio Tutela Formaggio Asiago – “non solo garantire una diversa redditività rispetto al passato ma, anche e soprattutto, di concentrare le energie sul miglioramento continuo della qualità, a tutto vantaggio dell’immagine complessiva del prodotto e della sicurezza del consumatore”.

Il 2014 segna inoltre una parziale staffetta tra le due principali tipologie di formaggio, con la riduzione del 3,16% della produzione di Asiago DOP Fresco e l’aumento del 22,86% rispetto al 2013 della produzione di Asiago DOP Stagionato. In dettaglio, la produzione di Asiago Fresco è stata di 1.356.132 forme (-44.191 forme), mentre quella dell’Asiago Stagionato di 270.066 forme (+50.253).

Per quanto riguarda i mercati esteri, le esportazioni di Asiago DOP negli ultimi cinque anni sono cresciute a volume del 40,9% e a valore del 64%, con un 2014 che vede oltre 1.600 tonnellate esportate e un +7,6% del fatturato export rispetto all’anno precedente.  Da segnalare il trend positivo nelle aree in cui il Consorzio ha messo in atto azioni promozionali. In Germania, dove l’export – in precedenza stabilmente ancorato alle 100 tonnellate annue – è raddoppiato nell’arco degli ultimi due anni, sfiorando le 200 tonnellate esportate nel 2014 ed avviandosi ad ulteriori incrementi nel corso del 2015. A fine 2014, la classifica dei paesi di destinazione delle vendite estere conferma al primo posto la Svizzera seguita dagli Stati Uniti e dalla Germania. Buone anche le performance in Francia e Austria mentre crescono le occasioni di consumo in Croazia, Canada e Australia.

Asiago DOP protagonista in cucina a MasterChef Italia

Prosegue e si rafforza, nel 2015, la collaborazione tra Asiago DOP e MasterChef Italia dedicata a far conoscere ed apprezzare l’Asiago DOP Fresco e Stagionato, i due fratelli protagonisti dello spot “Fratelli di latte” raccontati secondo stili di vita e abitudini diverse che ben rappresentano la storia e le passioni dei 40 aspiranti chef, selezionati tra oltre 18.000 candidati, che si sfidano nella quarta edizione del programma.

Nella nuova edizione di MasterChef Italia il cibo è il protagonista assoluto del racconto e Asiago DOP è un partner ideale, garantito da uno scrupoloso disciplinare e  interprete di tanti piatti gutosi e veloci.

Dopo il successo riscosso nel 2014, Asiago DOP torna protagonista anche della seconda edizione di Junior MasterChef Italia, a fianco dei quattordici giovanissimi e talentuosi  piccoli cuochi in un gioco dedicato ad avvicinare le giovani generazioni al mondo del gusto e della sana alimentazione.

Previsti spot e telepromozioni a partire dall’11 gennaio nelle trasmissioni di MasterChef Italia e in primavera anche di Junior MasterChef Italia.

Doriano e Nonno Nanni insieme promuovono la bontà genuina

Dal 14 novembre fino a fine dicembre nei punti vendita delle più importanti catene distributive Doriano di Doria e Nonno Nani di Latteria del Montello saranno protagonisti di un’attività di co-marketing.

Per tutta la durata dell’iniziativa, organizzata da Latteria Montello e ideata da In Action, Agenzia specializzata nelle iniziative di co-marketing, le hostess ai desk personalizzati offriranno in degustazione ai consumatori il nuovo formaggio Fresco Spalmabile Nonno Nanni accompagnato dal cracker Doriano, quale base ideale per esaltarne cremosità e sapore.

Obiettivo per i due brand è proprio quello di portare all’assaggio, leva fondamentale per trasmettere la reale unicità sia della nuova referenza della linea Nonno Nanni che dello storico Doriano.

Bertinelli lancia il Senza, formaggio senza lattosio né glutine

Si chiama Senza ed è un formaggio di latte vaccino crudo, prodotto utilizzando la stessa filiera del Parmigiano Reggiano e stagionato 60-90 giorni.

Prodotto dall’azienda agricola Bertinelli, il Senza viene prodotto con caglio vegetale, privo di conservanti e additivi. Non contiene lattosio e glutine ed è ottenuto trasformando il solo latte delle bovine che pascolano sui colli del parmense. Il Senza è un formaggio ricco di proteine (quasi 30 gr su 100 gr di prodotto), privo di carboidrati e zuccheri. Contiene acidi grassi Omega 3 (0,3 gr su 100 gr di prodotto), cosa che lo rende adatto alla dieta dei vegetariani, dei lattosio intolleranti, dei galattosio intolleranti, dei diabetici e dei celiaci, oltre ad aiutare a prevenire le malattie cardiovascolari, per la presenza di acidi grassi Omega 3.

È disponibile per il canale moderno sia porzionato, in tranci e vaschetta anche affettato, sia grattugiato in busta.

Nicola Bertinelli, il giovane imprendotore agricolo titolare dell’azienda parmense, ha recentemente ricevuto a New york dal sindaco Bill de Blasio il Premio “Man of The Year” assegnato da ILICA – Italian Language Inter-Cultural Alliance. Creata da un gruppo di businessman italiani negli Usa, ILICA è una fondazione impegnata nella promozione della lingua e della cultura italiana. Bertinelli è stato premiato “per il suo talento imprenditoriale e per la sua capacità di dare nuova linfa all’azienda agricola di famiglia, conciliando alla perfezione tradizione e modernità”: caratteristiche che lo hanno portato ad avere successo con i suoi prodotti nel mercato Usa.

Nuova campagna adv per il gorgonzola Dop

«Dopo gli anni in cui abbiamo puntato anche con ironia alla golosità, all’appagamento del piacere sensoriale, oggi, di fronte a consumatori più esigenti di conoscenza, puntiamo sulle caratteristiche uniche del gorgonzola», ha spiegato il presidente del Consorzio per la tutela del formaggio gorgonzola Dop Renato Invernizzi, illustrando la nuova campagna adv da domani in TV e sui quotidiani nazionali.

Nuovo testimonial della campagna pubblicitaria è Antonino Cannavacciuolo, che in una serie di spot televisivi e di annunci stampa caratterizzati dal claim “Più lo conosci, più ti piace”.

Naturalmente lo chef dà ampia dimostrazione, nei cinque spot che presentano altrettante ricette, della versatilità in cucina del gorgonzola sia nella sua variante dolce sia in quella piccante. «Ho sempre apprezzato questo formaggio fin da bambino. Nella mia professione poi il gorgonzola rappresenta quanto di più versatile ci sia e si presta ad accostamenti anche inconsueti (nel corso della conferenza stampa ne ha elencato diversi) che ne possono esaltare le caratteristiche di cremosità, di dolcezza ma anche di amarognolo che ne fanno un ingrediente che esalta i contrasti, così come è nella linea di cucina di Cannavacciuolo (lo si vede nelle ricette degli spot, dove il gorgonzola è abbinato al cioccolato o ai petali di fiori, oltre che ai più classici risotto, pera e crudité.

A tessere le qualità di questo formaggio Dop, il nutrizionista Nicola Sorrentino. Ricco in vitamine del gruppo B, A, PP, in calcio, in fosforo e magnesio, il gorgonzola ha altre caratteristiche meno note. Grazie alle muffe e ai fermenti lattici sono benefici gli effetti sulla flora intestinale rendendolo molto digeribile. La triplice fermentazione, inoltre, ne fanno un formaggio senza lattosio (e questa è probabilmente una cosa poco nota) e la quantità di colesterolo è inferiore a quella di altri formaggi come il parmigiano, la fontina e la mozzarella.

Prodotti in Piemonte e Lombardia, il gorgonzola Dop ha un giro d’affari al consumo di 550 milioni di euro ed è il terzo formaggio di latte vaccino per importanza nel panorama dei formaggi Dop italiani, dopo i due grana, rileva una nota del Consorzio.  Le 38 aziende associate, con il latte conferito da  circa tremila aziende agricole, hanno prodotto 4,1 milioni di forme, di cui il 30% destinate all’export. Ad agosto 2014 la produzione è stata di 2.786.475 forme, con un +6,45% rispetto all’anno precedente. In Italia le vendite si suddividono per il 65% nel nord-ovest, 19% nel nord-est, 7% centro e 9% sud e isole. Nel 2013 sono cresciute le famiglie acquirenti (+2,6%) con un aumento dei volumi (+1,85%). Viene acquistato principalmente in supermercati e ipermercati dove si preferisce il prodotto a peso variabile sul take away.

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare