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Pam local punta su Roma: aperto oggi il quarto pdv, altri due nei prossimi mesi

Pam ha aperto oggi a Roma, in via delle Botteghe Oscure, il quarto negozio Pam local della Capitale. Il format di Pam tarato sulla prossimità, che coniuga la qualità e la convenienza alla praticità e al servizio della tradizionale bottega del centro, con soluzioni facili e veloci pensate per chi ha poco tempo in cucina, è rivolto agli abitanti della zona, ma anche ai numerosi lavoratori degli uffici del centro e turisti, spesso alla ricerca di un‘idea per un pranzo veloce o uno spuntino a prezzi convenienti.

L’apertura di Botteghe Oscure, che darà lavoro ad una decina di persone, tutte sono i 28 anni, rientra in un importante piano di sviluppo che prevede, tra fine di febbraio e inizio marzo, altre due aperture romane a piazzale Adriatico e in via San Martino della Battaglia.

Situato nei locali dell’ex libreria Rinascita, il nuovo supermercato di via delle Botteghe Oscure sancisce l’importanza della città di Roma per Gruppo Pam. “Roma è un capoluogo fondamentale per noi – afferma Andrea Zoratti, Direttore di canale di Pam local – Vogliamo essere presenti e vicini ai romani dando loro quello che ogni giorno ci impegniamo a fare in tutti i nostri negozi: qualità e risparmio, ma anche vicinanza e servizio. Il successo del format local, nuova ed innovativa soluzione pensata per una modalità di fare la spesa tipicamente cittadina, ottenuto con i tre punti vendita aperti sino ad oggi a Roma, ci ha spinto a proseguire nello sviluppo degli spazi di vendita in questa direzione”.

 

Proposta ad hoc tra monoporzioni, piatti pronti e prodotti locali

Generalmente posizionati in contesti cittadini, nei centri storici come nei quartieri, i punti vendita Pam local propongono una vasta scelta di prodotti alimentari e di soluzioni facili e veloci pensate anche per chi ha poco tempo in cucina, per i single, gli intolleranti e tutti coloro che cercano qualcosa di sfizioso e pratico, e vogliono spendere poco. L’attenzione è rivolta anche alle confezioni monoporzione per risparmiare ed evitare inutili sprechi.

I prodotti freschi sono già pesati e prezzati, per una spesa facile e veloce. Non solo frutta e la verdura di stagione, in consegna tutti i giorni entro le ore 7:00, ma anche il pane, prodotto dai migliori panifici locali, la carne e il pesce, già pulito e pronto per essere cucinato.

Ampia la proposta di salumi e formaggi, IGP e DOP, preparati ed affettati tutti i giorni e di piatti pronti, freddi e caldi, a marchio “Fresche Bontà”. Particolare attenzione è poi posta alla produzione locale dove, accanto alle proposte di salumi e formaggi, si trova una vasta scelta di pasta fresca, pasticceria, vini e liquori tipici.

I Pam Local operano un servizio di consegna a domicilio e un orario di apertura allargato, 7 giorni su 7 fino alle 22.00, molto apprezzato dalle persone che lavorano e che rientrano a casa tardi la sera.

Auchan a Cesano Boscone mette il car sharing tra i servizi

Il centro commerciale Auchan di Cesano Boscone punta sulla mobilità ecologica e sostenibile, con due iniziative, una rivolta al pubblico e una interna: il car pooling e il car sharing. Grazie all’alleanza con il Comune di Cesano Boscone, e alla sinergia con due aziende specializzate nei processi di mobilità eco-sostenibile, BringMe e «e-vai».

Carsharing tra i servizi alla clientela

Partirà sabato prossimo, con inaugurazione alle ore 15, presso il parcheggio del centro commerciale Auchan, Via Don Sturzo 1, una nuova postazione di «e-vai», il primo car sharing diffuso su base regionale, integrato con il servizio ferroviario e green, con un parco auto di oltre 100 vetture, per oltre i due terzi elettriche. Da sabato 17 infatti una delle tre postazioni cittadine, in seguito a una riorganizzazione operata per una maggiore efficienza del servizio, si sposterà presso il centro commerciale Auchan.

Chi parteciperà all’inaugurazione del nuovo punto «e-vai», dotato di 4 stalli di sosta, potrà iscriversi al servizio beneficiando di un’offerta speciale di due ore gratis ed effettuare test drive gratuiti sulle auto elettriche presenti. “Con questo progetto confermiamo l’importanza di promuovere all’interno dei nostri centri commerciali, veri e propri centri di vita, iniziative concrete di sostenibilità ambientale ed economica, rivolte alle persone che li frequentano e vi lavorano – afferma Raffaella Colacicco, Property Manager del Centro Commerciale Auchan di Cesano Boscone –. L’opportunità di usufruire dei sistemi di car sharing e car pooling amplia l’offerta di servizi utili, come lo sportello Comunale e il dentista, presenti in questa galleria per semplificare la vita degli abitanti del territorio».

 

Car-pooling aziendale utilizzato da un dipendente su cinque

L’impegno verso l’ambiente tramite una razionalizzazione dei trasporti era già iniziato a dicembre, quando il centro commerciale Auchan e il Comune di Cesano Boscone hanno attivato il servizio di car pooling aziendale JoJob di BringMe, per i dipendenti dell’ipermercato e della Galleria, con l’obiettivo di incentivare la condivisione delle vetture per gli spostamenti casa-lavoro da parte dei dipendenti dei diversi uffici e di altre aziende limitrofe.

“Da oltre un mese abbiamo attivato il servizio di Jojob, cui ad oggi hanno aderito più del 20% dei nostri collaboratori. Sono certo che presto si confermerà come un’abitudine virtuosa, oltre che vantaggiosa. Il valore del progetto consiste nella forte dinamica d’integrazione delle persone che lavorano nel centro commerciale con il territorio, penso agli abitanti, ai lavoratori delle altre aziende e del Comune” spiega Gérald Gounon, Direttore dell’Ipermercato Auchan di Cesano Boscone.

Pedon, nuova Mdd per Eurospin e sbarco in Messico

Una nuova linea con marchio privato “Mi voglio bene” per la catena discount Eurospin e l’ingresso nell’importante mercato messicano: sono queste le due novità che Pedon, azienda vicentina specializzata nella lavorazione, il confezionamento e la distribuzione di cereali e legumi secchi, porterà a Marca.

Per Eurospin, Pedon ha realizzato “Mi Voglio Bene”, una nuova linea benessere formata da otto referenze a base di semi e cereali antichi, pronti in 10 minuti, NO OGM, privi di ingredienti artificiali, adatti per chi segue una dieta vegetariana e certificati Vegan Ok. La gamma comprende il kamut (bio), la quinoa bianca, couscous integrale, semi di chia, semi di lino, semi di girasole, un mix di semi e il bulgur di soia, una novità assoluta per il settore. Pensata per un’alimentazione bilanciata con un alto contenuto nutrizionale, la linea “Mi voglio bene” si presenta in un sacchetto confezionato in atmosfera protettiva che riporta sul retro un QR Code per scaricare ricette e consigli per la prima colazione, insalate, primi piatti e molto altro. Il ricettario è anche scaricabile dal sito www.pedon.it. Una riprova dell’interesse di una catena discount come Eurospin ad allargare la sua proposta a nuove fasce di clientela più esigenti e “di nicchia” con prodotti innovativi.

Per Costco Messico, la principale catena americana di ipermercati all’ingrosso, Pedon ha prodotto il mix di cereali e risi “Arroces & Granos Ancestrales”, distribuito in 33 punti vendita della catena. È il primo approccio di Pedon al mercato messicano, decisamente interessante per volumi e consumi potenziali e futuri.

Pedon è oggi presente in tutti i moderni canali distributivi sul mercato internazionale, sia con prodotti a proprio marchio, sia come private label per la GDO con oltre 100 linee a marchio privato e 3.000 referenze. L’azienda è stata premiata all’ultima edizione del PLMA di Chicago con il SALUTE TO EXCELLENCE AWARD nella categoria Natural Foods per i prodotti a marchio Meijer.

Lista della spesa, avanzi, pasto in comune strategie di risparmio degli italiani

Foto Desi @Flickr licenza CC https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/legalcode

La crisi non è finita, e gli italiani, che lo sanno, al momento di fare la spesa attuano una serie di strategie per risparmiare destinate probabilmente a resistere anche al di là della congiuntura economica. Ma quali sono queste stratagemmi? Ce lo rivela un’indagine Coldiretti/Censis. Che parte da un’usanza intramontabile: la lista della spesa. Vuoi con carta e matita o su una ipertecnologica app per smartphone, l’usanza di scrivere a casa i prodotti da comprare al supermercato è seguita regolarmente dalla metà degli italiani (49,8  per cento), ai quali si aggiunge un 34,5 per cento che la fa solo qualche volta per non essere travolto dagli acquisti di impulso, e quindi soprattutto per risparmiare. Dunque spazio per le insegne che vogliano creare applicazioni utili e accattivanti per la clientela e magari con contenuti discreti (nel senso di non invadenti) ma strategici c’è, eccome.

Poi ci sono le scorte di prodotti alimentari, fatte sapientemente con gli articoli in promozione: una pratica operata da una famiglia italiana su tre.

Ma “il ritorno al passato – spiegano a Coldiretti/Censis – si avverte anche tramite forme di sapiente sobrietà nell’utilizzo dei cibi acquistati e cucinati come, ad esempio, l’utilizzo di cibi avanzati preparati per precedenti pasti praticato da 22,8 milioni di famiglie, e regolarmente da 9,9 milioni”.

Aspetti positivi dunque che vanno nel senso della riduzione dello spreco alimentare che vede ogni anno andare in fumo la metà delle derrate alimentari e che, secondo il protocollo di Milano, se azzerato potrebbe risolvere il problema della fame nel mondo. Ma non è l’unico aspetto “virtuoso”: la crisi infatti, sempre secondo l’indagine, terrebbe più unite le famiglie, quanto meno all’ora dei pasti, importante momento di socializzazione. Sono 10,6 milioni le famiglie italiane che, anche per contenere le spese, ogni giorno della settimana fanno almeno un pasto insieme a colazione, a pranzo o a cena: il 61,8 per cento dei nuclei familiari, se si escludono le famiglie con un solo componente. Circa 2,5 milioni di famiglie italiane (il 14,3 per cento) fanno addirittura insieme tutti e tre i pasti per tutti e sette i giorni della settimana, mentre solo 342mila famiglie fanno al massimo un pasto insieme due volte a settimana. I momenti in cui più facilmente ci si trova insieme sono, non a sorpresa, la cena (con 8,8 milioni di famiglie che cenano, 5,2 milioni pranzano e 4,6 milioni di famiglie fanno colazione insieme tutti e sette i giorni della settimana) e il week-end, con 8,1 milioni di famiglie che fanno colazione, 12,8 milioni che pranzano e 11,4 milioni che fanno la cena sempre tutti insieme il sabato e la domenica. Anche in questo caso, rendere disponibili contenuti e soluzioni per diversificare il pranzo in comune potrebbe essere una buna chiave per giungere al cuore e al portafoglio (attentamente “sorvegliato”, come abbiamo visto) di un cliente sempre più sfuggente.

Sisa a Marca: Qr code sui pack e ampliamento delle referenze

Tecla Ardizzoni - Sisa
Tecla Ardizzoni, responsabile Mdd Sisa

Alla vigilia di Marca, dove presenterò le novità per le tre linee di prodotti  Mdd, anche per Sisa sono positivi i risultati 2014 di vendita dei prodotti a marchio.  La Responsabile MDD SISA, Tecla Ardizzoni evidenzia che, con più di 1500 referenze, il peso sul totale del fatturato è di circa il 14%, ma arriva al 25% in cura casa, 19% nel freddo e 16% nel fresco. Inoltre, la linea di alta gamma Gusto&Passione risulta essere il segmento maggiormente promettente.

Le linee di prodotti a marchio SISA, Gusto&Passione e Primo continuano infatti ad offrire convenienza, qualità e garanzia al consumatore sempre più esigente ed informato e ad ampliare la propria offerta con nuove referenze e revisioni del pack, anche in funzione dell’adeguamento alla legge 1169/2011 UE, sulla fornitura in etichetta delle informazioni sugli alimenti, e al regolamento CLP per la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio delle sostanze chimiche.

Inoltre, su tutti i pack SISA e Gusto&Passione è inserito il Qr Code, che permette di accedere da smartphone e tablet alle approfondite informazioni sui prodotti. Magari utilizzando anche l’App SISA, nella specifica sezione dedicata alla MDD.

Per il 2015 è previsto lo sviluppo nel reparto salutistico di prodotti da forno senza glutine, nel segmento surgelati con referenze come croissant, focacce e torte, nel reparto cura persona con prodotti viso e mani e nella linea vini.

 

Delizie VéGé, la Mdd del gruppo cresce, evolve e comunica a Marca

Una qualità sempre più ricercata, un assortimento organico e un prezzo concorrenziale e flessibile, capace di adeguarsi al micro mercato di riferimento: sono questi i punti di forza di Delizie VéGé, l’evoluzione della marca del distributore Delizie del Gruppo VéGé.

A livello strategico il gruppo distributivo, che riunisce 21 imprese mandanti per complessivi 1495 punti vendita, è orientato verso una crescita innanzitutto qualitativa, attraverso la costruzione di un assortimento valido e organico, nel quale ogni categoria e ogni singola referenza ha motivo di esistere in termini di soddisfazione dei bisogni e dei gusti del cliente finale e nei confronti delle imprese socie VéGé.

È una proposta in crescita fisiologica, perché permette al consumatore di soddisfare le proprie esigenze quotidiane con un prodotto di ottima qualità, ai migliori prezzi sulle singole piazze. Uno dei suoi punti di forza, infatti, consiste nella possibilità per ogni impresa del Gruppo di personalizzare il prezzo al pubblico in funzione del micro mercato di riferimento e del proprio scaffale, nel rispetto di una scala prezzi definita per categoria e delle regole che garantiscono la “convivenza” territoriale di tutti i punti vendita.

Come vuole poi l’evoluzione del mercato, il rafforzamento della marca del distributore passa anche dalla proposta di contenuti interessanti e distintivi e da un uso attento dei social network. In questo senso va considerato il progetto Le Delizie di Leonardo, programma settimanale di “video-ricette” reinventate, preparate e spiegate dal critico enogastronomico Leonardo Romanelli, già da mesi in programmazione sul canale Youtube Delizie Club e comunicate sulla community Facebook, postate in pillole anche su Instagram e richiamate sul canale Twitter, dove la marca del distributore Delizie VéGé gioca da assoluta protagonista.

In occasione  di  Marca 2015, Gruppo  VéGé  ha  scelto  di  dare  una  dimostrazione  concreta  delle potenzialità dei nuovi strumenti di comunicazione, trasformando il proprio stand nel set di Le Delizie di Leonardo, con Leonardo Romanelli che effettuerà una “due giorni” di live show cooking.

“In meno di due anni e pur essendo un progetto tuttora in fase di espansione e completamento, Delizie VéGé è cresciuta e si è consolidata al punto di essere già oggi una sintesi compiuta dei valori di Gruppo VéGé – dichiara Nicola Mastromartino, Presidente di Gruppo VéGé -. Abbiamo lavorato intensamente sulla nostra marca del distributore, privilegiando quelle referenze e quei segmenti che portano un reale valore aggiunto sia alla categoria sia al consumatore finale, ma anche per aumentare la fiducia, l’empatia ed il coinvolgimento di quest’ultimo. Per il prossimo futuro abbiamo in programma il progressivo completamento degli assortimenti rinforzando sempre più il segmento mainstream, senza peraltro escludere nuovi lanci in altri segmenti”.

Selex: i prodotti a marchio del distributore crescono del 3,5%

La segmentazione dell’offerta è alla base della crescita dei prodotti a marchio del distributore del Gruppo Selex, che, nonostante la crisi dei consumi hanno registrato un incremento del 3,5%.

«La Marca del Distributore è la migliore risposta che possiamo dare ai consumatori che ci chiedono qualità a prezzi sempre più accessibili. Per mantenere questa promessa è sempre più importante avere come partner produttori efficienti e capaci di innovare i prodotti» afferma Maniele Tasca, Direttore Generale del Gruppo Selex.

Per l’anno in corso l’impegno di Selex, presente con un suo stand alla Fiera Marca di Bologna (14 e 15 gennaio), prosegue nella direzione della segmentazione dell’offerta e della rivisitazione degli assortimenti esistenti perché corrispondano in pieno alle attese dei consumatori, in termini di qualità e aggiornamento delle proposte.

Da alcuni anni, infatti, Selex ha lanciato linee specialistiche rivolte a precisi target di consumo molto apprezzate dalla clientela, come le declinazioni del marchio Selex nelle linee Natura Chiama, Vivi Bene e Primi Anni, e del marchio Vale nelle linee Natura in Tavola e Le Specialità, e nuovi brand di fantasia di grande appeal.

Tra questi, la linea Saper di Sapori, firmata “Il meglio di Selex” che comprende prodotti di alta qualità e tipicità legate al territorio, frutto dell’esperienza di antiche lavorazioni artigianali.

Il mondo Vivi Bene Selex si è poi arricchito di una nuova linea, Vivi Bene Senza Glutine, composta dai prodotti più importanti per chi soffre di celiachia: dalla pasta al pane, dai cracker ai biscotti. In tutto una ventina di referenze certificate senza glutine dall’Associazione Italiana Celiachia e dal Ministero della Salute.

Importante anche l’ampliamento dell’offerta de Le Vie dell’Uva, selezione esclusiva dei vini più rappresentativi delle regioni italiane e di Atmosfera&Benessere, articoli di alta qualità dedicati alla cura persona.L’assortimento delle marche del distributore del Gruppo Selex copre oggi le più importanti categorie merceologiche, con oltre 5.000 referenze.

«Fattori di successo delle marche del distributore di Selex – sottolinea Luca Vaccaro, Direttore Marche del Distributore del Gruppo Selex – oltre al contenuto innovativo delle proposte, l’ottimo rapporto qualità-prezzo e la sicurezza garantita dalla selezione accurata dei fornitori e dai controlli effettuati dal Servizio Assicurazione Qualità della Centrale. Importante anche il coordinamento con il marketing, che ci permette di raggiungere la clientela con promozioni particolarmente interessanti nel corso dell’anno».

GDO UK: è già iniziata la guerra dei prezzi 2015

Trecento milioni di sterline per ridurre nei primi tre mesi dell’anno il prezzo di 2.500 prodotti di prima necessità: freschi compresi latte, carne e pesce, cereali e pannolini: con questa mossa l’insegna britannica Asda entra a gamba tesa in quella che è già stata definita la guerra dei prezzi 2015. Impegnate sono le quattro grandi insegne principali: oltre ad Asda, Sainsbury’s, Morrisons e Tesco. Il taglio dei prezzi è un obiettivo anche per Sainsbury’s, che ha già annunciato tagli per 150 milioni di sterline nel corso del 2015. L’ex leader Tesco, in grosse difficoltà dopo lo scandalo dei bilanci truccati dell’anno scorso ma che gli analisti vedono in ripresa, seguirà certamente con altre strategie. Obiettivo comune: conquistare il mercato di fascia media, schiacciato nella fascia alta da Waitrose e in quella bassa dalle catene discount Lidl e Aldi.

Questo del resto è il periodo dell’anno in cui tradizionalmente le catene cercano di attirare nel pdv clienti recalcitranti e spossati dalle spese natalizie con la promessa di grandi affari, non sempre mantenute.

Già tre mesi fa Morrisons aveva fatto parlare per l’iniziativa della propria carta fedeltà Match and More, un sistema che assicura il miglior prezzo sulla piazza oppure un guadagno in punti su ogni prodotto più caro in confronto ai competitor: Lidl e Aldi compresi.

Certo i tempi sono grami. Se Waitrose ha incassato 728 milioni di sterline di vendite nelle cinque settimane prima del 3 gennaio con un incremento del 2,8%, +26,3% di vendite online, Sainsbury’s nell’ultimo trimestre 2014 ha registrato perdite sugli incassi dello 0,4% (vendita di benzina esclusa) e 2,5% (benzina inclusa).

Una corsa al massacro? Secondo Mark Price, managing director di Waitrose “probabilmente puoi trovare dei gamberi che costano meno dei nostri in altri supermercati ma non sono uguali. Alcuni clienti vogliono comprare le cose migliori: con un gusto, una qualità e un’etica superiore”. Intanto però anche Waitrose ha investito 45 milioni di sterline l’anno scorso per ribassare i prezzi e rendere l’insegna più competitiva…

Anna Muzio

A Marca la Gdo incontra l’Industria

È ormai alle porte il tradizionale appuntamento che la marca del distributore si dà ogni anno a BolognaFiere: il 14 e 15 gennaio 2015 il quartiere fieristico del capoluogo emiliano ospiterà infatti l’undicesima edizione di Marca byBolognaFiere-Private Label Conference and Exhibition, l’unica manifestazione italiana interamente dedicata ai prodotti a marchio insegna.

L’edizione 2015 si svolge in un momemto particolare per la marca del distributore che nel corso del 2014 ha registrato un rallentamento, frutto di una riduzione della quota a scafale della mdd e della competizione sui prezzi che ha visto i prodotti di marca leader venduti in promozione a un prezzo inferiore a quelli dei prodotti mdd non in promozione.

La due giorni è diventata un think tank, rafforzando, anno dopo anno, la propria influenza e la capacità di portare innovazione nel settore. Nella scorsa edizione sono state 6.600 visite degli operatori professionali, 454 le aziende espositrici, di cui 15 insegne della distribuzione, che quest’anno diventano 18. In generale, negli ultimi quattro anni gli spazi espositivi sono cresciuti del 33% e gli espositori sono aumentati del 36%, mentre la presenza di buyer internazionali è aumentata del 30%.

Fitto come da trasizione il programma degli eventi che si terranno nei tre padiglioni (16, 21 e 22) di BolognaFiere. A cominciare dalla convegnistica, che presenta importanti occasioni di confronto e approfondimento per tutti gli stakeholder del settore.
Con il Convegno di apertura organizzato da ADM, l’associazione, patrocinatrice della manifestazione, che riunisce tutte le principali imprese della distribuzione moderna, l’obiettivo è quello di ribadire il ruolo della Distribuzione Moderna nella valorizzazione delle filiera agroalimentare italiana quale volano di crescita del sistema Paese: verrà dato particolare riferimento ai prodotti del comparto del fresco e dell’ortofrutta, nel cui ambito vi sono anche molti prodotti DOP ed IGP il cui reale valore non sembrerebbe essere ben percepito dal consumatore e che conseguentemente richiede risposte chiare ad alcuni quesiti emergenti. Qui il programma.

Altro tradizionale appuntamento il 15 gennaio è il Rapporto Annuale sull’evoluzione della Marca del Distributore, giunto all’ XI edizione: realizzato in collaborazione con Adem Lab, spin off dell’Università di Parma, sarà articolato su una prima fase di analisi quantitativa dei dati Iri, seguita da un’analisi delle policy delle insegne e degli espositori a seguito dell’elaborazione dei dati raccolti con questionari specifici. Seguirà poi una focalizzazione tematica che riguarderà il tema della convenienza e dei prezzi relativa della MDD all’interno degli assortimenti del largo consumo.

Il programma di Marca 2015 prevede inoltre workshop specialistici come il convegno IBC, previsto per il pomeriggio del 14 gennaio, dal titolo La fabbrica dei consumi. Il convegno è finalizzato a sottolineare il ruolo, il peso, il contributo dell’Industria Italiana dei Beni di Consumo nel contesto dell’economia nazionale evidenziandone nel contempo l’apporto all’export italiano e le sfide che l’attendono nell’economia globale.

Il Marca Tech focus Packaging, in programma giovedì 15 gennaio nel pomeriggio, cercherà di fare il punto sullo stato delle soluzioni tecnologiche che oltre al requisito dell’economicità, garantiscano la migliore conservazione e durata del prodotto, salvaguardino la salute del consumatore e offrano le massime garanzie in termini di sostenibilità ambientale (quindi biodegradabili e/o ad alta riciclabilità).

 

Retail: 10 tendenze per il 2015

Siamo a fine anno, è tempo di bilanci ma anche di previsioni sull’anno prossimo a venire. Cosa ci possiamo aspettare nel prossimo futuro dal retail? Spulciando su vari siti stranieri abbiamo distillato per voi dieci tendenze che possiamo aspettarci guideranno le evoluzioni della distribuzione. Eccole.

  1. Approccio personalizzato grazie alle tecnologia. Il cliente si sente scelto e capito grazie alla comunicazione che avviene tramite app e alla possibilità di interpretare i suoi desideri e le sue scelte da parte dei retailer. Ma anche..
  2. I tempi sono cruciali. On e offline il tempo è per certe fasce di clientela (20-50 anni, donne che lavorano, famiglie con bambini) un fattore determinante nella scelta su dove acquistare. Largo quindi alle consegne veloci e a dispositivi per la spesa rapida nel pdv (fast check in, fast payment, app per lista della spesa, click and drive e click and collect, disponibilità di prodotto o spedizione veloce in caso di mancanza).
  3. Assistenti virtuali e digitali. Specie nella fascia alta del mercato i consumatori si aspetteranno sempre più un supporto da parte di tecnologie hi-tech che guidino alla scelta. Rfid, beacon e schermi touchscreen regneranno nel pdv.
  4. Polarizzazione dei prezzi. La classe media tende a sparire, e così il prezzo medio. La tendenza è sempre più verso i due estremi, il low-cost e il lusso. La novità è che la stessa persona può attingere indifferentemente ai due estremi: per dire, yogurt low cost del discount e aceto balsamico tradizionale da Eataly.
  5. Vendite cross settoriali. Caffè nelle librerie, assicurazioni nei supermercati, musica in caffetteria, ormai tutti vendono tutto. Un esempio avanzato? Monop’lab di Parigi gare Montparnasse,(nella foto), che cambia assortimento ogni mese a seconda dei desideri dei consumatori, in partnership con il ristoratore Elior.Monopl'lab Monoprix
  6. Personalizzazione dei prodotti o personalizzazione di massa. La produzione di massa non soddisfa più le esigenze del consumatore, che quasi mai si può permettere un vero tailor-made. E allora largo in futuro ai prodotti limited edition creati anche grazie all’input dei clienti, o a quelli per nicchie di mercato (il dilagare del gluten free ne è un esempio).
  7. “Anta” alla riscossa. La popolazione invecchia e l’offerta si adeguerà. Sempre meno teenager, sempre più anziani che richiederanno prodotti “da casa”, consegne a domicilio, confezioni facili da aprire e scritte grandi e leggibili.
  8. Donne. Il mercato più grande al mondo resta sostanzialmente ignorato da brand e retailer. Ma molte cose stanno cambiando sotto il cielo e prima o poi anche loro dovranno accorgersene. Già oggi le donne decidono nel 65% dei casi che auto comprare e nell’81% quali prodotti finanziari acquistare. Le opportunità per chi per primo saprà “parlare” all’altra metà del cielo sono immense. Un esempio? Lo store women only di Nike a Newport Beach, California (nella foto qui sotto), con centro fitness annesso che propone anche corsi di yoga
    Nike-FI_Store_11.19.14-12_native_600
  9. Emozione e marca. Far percepire al consumatore connesso e informato i plus di una marca sarà fondamentale e per questo suscitare emozioni è il grimaldello per conquistarne il cuore e il portafogli. Un esempio? WHSmiths, storica catena di cartolerie UK, che vende corsi di cucina e voli in mongolfiera.
  10. valori emozionali e lo storytelling guideranno anche il posizionamento, la differenziazione e la capacità di raccontare la storia di un brand. Purché sia autentica e legata alla sua essenza più profonda, perché non sia solo intrattenimento ma conquisti realmente il cliente al brand.

Anna Muzio

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