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Centri commerciali: consumatori in altalena, ma a novembre è stata crescita

Dopo tre anni di trend in calo, intervallato da schiarite a metà e fine anno, l’affluenza dei consumatori ai punti di vendita della grande distribuzione sembra essere entrata in una fase altalenante, che apre a più consistenti possibilità di ricupero. La nota positiva arriva da Experian Plc, leader mondiale nei servizi informativi per la prevenzione dei rischi di credito e di frode, il marketing e la protezione dei dati di aziende e consumatori, che elabora su base settimanale e mensile l’indice FootFall per la rilevazione dell’affluenza dei  consumatori ai centri commerciali e della grande distribuzione, di riferimento per il settore in tutta Europa (è utilizzato dal 25%n dei punti vendita della Gdo italiana con un bacino d’utenza del 30% della popolazione e da centinaia di superfici in Europa per un  bacino d’utenza di oltre 500 milioni di visitatori/mese).

Secondo l’indice Experian FootFall, l’affluenza dei consumatori italiani a centri commerciali, grandi magazzini, iper e supermercati ha avuto lo scorso novembre un balzo del 17,8% sul mese precedente, portandosi a più di 110 punti. Per Experian, il valore raggiunto non basata a evocare l’inversione di tendenza, ma ne alimenta l’attesa.

La performance di novembre arriva dopo che nei tre mesi precedenti l’indice (99,7 ad agosto, 98 a settembre e 93,7 a ottobre, e in calo sia su base mensile che annuale) aveva mostrato un andamento sotto tono anche rispetto alle attese stagionali. A novembre l’indice ha invece ripreso quota e, soprattutto, il calo rispetto all’anno prima è risultato molto contenuto (-0,8%) e in relativo in relativo ricupero.

indice FootFall

«I dati osservati riguardano il solo afflusso ai punti di vendita, ma non sono certo slegati dalle intenzioni d’acquisto e danno segnali predittivi agli addetti ai lavori. Da qui l’attesa innescata dagli indici di novembre. Ma la conferma per dire che siamo alla svolta non c’è ancora: siamo passati da un trend in calo a una fase in cui dati positivi e negativi si alternano, anche se poi questo, almeno in prospettiva, è già meglio di prima», ha commentato Nicola Fagnoni, Country Manager di FootFall per l’Italia, che ha aggiunto: «Certo è che ci vorrà ancora tempo per tornare ai livelli pre-crisi.  Nel frattempo gli operatori della Gdo hanno una ragione in più per mettere a fattor comune tutte le informazioni sulle dinamiche d’affluenza, per capirne meglio le ragioni e invogliare di più all’acquisto».

Ancora un’acquisizione per il Gruppo Isa (VéGé) in Sardegna

Fine d’anno all’insegna dell’espansione per il Gruppo Isa, protagonista della gdo in Sardegna che mette a frutto un’altra acquisizione strategica e porta 5 supermercati Il Vascello dei Fratelli Concas nel Gruppo VéGé. L’acquisizione giunge dopo quelle di Supermercati Romagnolo e di due punti vendita di Supermercati Olivo e l’investimento per la stazione di rifornimento Nonna Isa con centraline per la ricarica di auto elettriche, tutte operazioni che hanno rafforzato la leadership regionale di Isa e ampliato considerevolmente il presidio del mercato isolano da parte di Gruppo VéGé

Per il Gruppo Isa il 2014 è stato un anno di rafforzamento, come dice l’amministratore delegato Michel Elias: «Al termine di un anno positivo, ma anche molto impegnativo, abbiamo scelto di fare un ulteriore sforzo per cogliere l’opportunità di acquisire i Supermercati Il Vascello, collocati strategicamente in mete turistiche di richiamo nella Sardegna sud-orientale, che già oggi sviluppano un giro d’affari considerevole, pur avendo ancora ampi margini di crescita».

I cinque punti vendita che entrano a far parte del Gruppo Isa, con insegna Dimeglio, hanno superfici commerciali da 400 a 1300 mq e si trovano in tre località costiere di grande richiamo turistico: Muravera, Villasimius e Castiadas.

Per il gruppo sardo si tratta di un’acquisizione importante (sia per il volume d’affari sia ai fini della crescita in Sardegna della rete Dimeglio) e giunge a conclusione di un anno vissuto a vele spiegate, da protagonista di una strategia di espansione che.

«La nostra presenza sull’isola è sempre più forte grazie ai successi del Gruppo ISA che ancora una volta si conferma leader e protagonista indiscusso della distribuzione in Sardegna per dinamismo, intraprendenza e lungimiranza strategica: qualità tanto più degne di apprezzamento perché esercitate in un contesto economico regionale particolarmente difficile» ha commentato il presdiente del Gruppo VéGé Nicola Mastromartino.

Manzo e Agnello inglesi, in Italia vanno forte. E Carrefour lancia una promozione

Tramite Eblex, l’Ente che si occupa di promuovere e sostenere l’industria inglese delle carni bovine e ovine, sono stati resi noti i dati di export di manzo e di agnello provenienti dalla Gran Bretagna nei primi due quadrimestri del 2014.

E l’Italia si è rivelata un mercato decisamente importante: stando al rapporto, infatti, il nostro Paese con 4.175 tonnellate di beef importato registra un + 17,79% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (allora erano 3.544 tonnellate). Grazie a questa performance il nostro Paese è fra i primi 5 importatori di carne bovina d’oltremanica, piazzandosi dopo i Paesi Bassi, l’Irlanda, la Francia e il Belgio. Altrettanto bene per le carni ovine: nei primi 8 mesi dell’anno verso l’Italia sono state esportate dalla Gran Bretagna 1.921 tonnellate di lamb, circa il 10% in più rispetto al 2013 (1.741 tonnellate).

«Eblex ha registrato un rafforzamento delle esportazioni in Italia, un dato che sicuramente si confermerà anche alla fine dell’anno – afferma Jeff Martin, responsabile Eblex in Italia. – Il nostro obiettivo per il 2015 sarà di continuare a consolidare la nostra presenza proprio nel mercato italiano, per questo motivo abbiamo in programma importanti attività». La prima riguarda una promozione con Carrefour: dal 19 dicembre fino alla fine dell’anno, infatti, l’agnello inglese sarà in vendita presso gli iper e supermercati della catena francese, nei banchi di carne fresca, in piccoli tagli adatti per i pranzi delle prossime festività. La promozione si avvale inoltre della collaborazione di Simone Rugiati, chef e noto volto TV, che per l’occasione ha ideato per Eblex 3 ricette a base di agnello. Collegandosi al portale italiano della società inglese interamente dedicato al mondo della carne, il consumatore troverà procedimenti e immagini dei 3 piatti che lo Chef ha creato appositamente per il Natale, tre idee facili e gustose per offrire ai propri ospiti una ricetta ‘firmata’.

Il segreto del successo

Un aspetto per cui beef e lamb hanno successo è la loro versatilità: gli inglesi, infatti, forti della loro lunga tradizione, hanno portato in Italia anche nuovi tagli, più moderni, più facili da cucinare e in molti casi anche meno costosi. Non più solo le classiche costolette d’agnello, deliziose ma costose e con poca resa. Ora dall’Inghilterra arrivano pure il cosciotto o la spalla: basta un solo taglio per preparare un pranzo per tutta la famiglia.

Chi è EBLEX

È una divisione di Agriculture and Horticulture Development Board (AHDB), ente britannico non governativo per il sostengo e lo sviluppo dell’industria agroalimentare. Il ruolo di EBLEX è di sostenere l’industria inglese delle carni bovine e ovine in tutta la filiera: dall’allevamento all’esportazione. I suoi obiettivi sono promuovere l’industria delle carni, contribuire in modo diretto al miglioramento dell’efficienza nei settori bovino e ovino e stimolare la domanda in Inghilterra e all’estero attraverso attività di comunicazione e marketing.

 

Lidl vince anche a Natale?

Tra i due litiganti spesso il terzo vince, si dice. E così nella “guerra delle pubblicità milionarie” tra le catene della Gda inglese, che ha visto un faccia a faccia tra Sainsbury’s (Grande Guerra) e John Lewis (pinguino Monty) la più efficace, anche se certamente meno spettacolare, è proprio questa di Lidl che vedete qui. La ragione? Secondo un’indagine presso i consumatori effettuata da Millward Brown, è quello che “più facilmente spingerà le persone a comprare in quella catena”.

Il messaggio della pubblicità è infatti molto semplice e diretto, ma utile per far cambiare la percezione dei consumatori circa l’offerta del (ex?) discount, che, come ci fa vedere lo spot, vende anche aragoste e prodotti locali e gadget per un Natale tradizionale.

Il brand Gourmet di Carrefour apre anche a Roma

Ha riaperto dopo un restyling completo il Carrefour Market “Gourmet” di piazzale Morelli 52 a Roma. Su una superficie di circa 1.400 mq, il punto vendita segue il nuovo format di supermercato, già sperimentato nel pdv di Piazza Gramsci 13 a Milano aperto a settembre scorso, che punta su un ambiente curato nei particolari, per una shopping experience innovativa, e su una selezione di prodotti italiani d’eccellenza, senza dimenticare la convenienza. Anzi, gusto, ricercatezza e convenienza si fondono in un assortimento pronto a soddisfare i “food lovers” più accaniti, e che beneficerà anche della praticità, la comodità e la convenienza di un supermercato di quartiere.

_AMP4096redPrimizie di stagione in ortofrutta, prodotti a km zero, pesce unicamente fresco al banco servito, grandi specialità della tradizione italiana in macelleria, pane caldo fino al tramonto, oltre 400 tra salumi e formaggi, una cantina ricca di vini e una speciale selezione nei reparti dell’alimentare a scaffale completano l’assortimento di prodotti di grande marca e di prodotti Carrefour.

_AMP4144redPer Stéphane Coum, Direttore Supermercati Carrefour Italia “Dopo Milano è la volta di Roma e anche in questo caso la mission di Carrefour Market è quella di soddisfare al meglio i nostri clienti in ogni luogo ove siamo presenti. Abbiamo intrapreso una sfida importante in cui crediamo fortemente: differenziare il ruolo del Supermercato, per soddisfare un cliente evoluto, informato e consapevole, che ama risposte specifiche ai propri bisogni. In questo senso la strategia dei Supermercati Carrefour, che prevede differenti modelli commerciali con un posizionamento chiaro e preciso, va in questa direzione”.

_AMP4075redPer Grégoire Kaufman, Direttore Commerciale e Marketing Carrefour Italia “La  ricerca attenta di produttori strettamente legati al territorio di Roma e del Lazio e la nostra politica di referenziamento di prodotti locali è alla base della proposta commerciale del nuovo Market di Piazzale Morelli. In questo modo crediamo di valorizzare l’enorme patrimonio di tradizione, di cultura intesa anche come cultura del cibo, di cui l’Italia è la massima espressione. Con questa apertura inoltre, siano certi di contribuire a dare impulso allo sviluppo economico delle piccole e medie imprese agroalimentari”.

Un focus, quello sulla tradizione gastronomica capitolina, che è stato ribadito fin dall’inaugurazione per la stampa, con il live show cooking dell’Oste della Bon’Ora Massimo Pulicati e la performance di Michele La Ginestra, tra i protagonisti della scena teatrale romanesca in salsa culinaria.

Conad chiude a +1,5% il 2014. A febbraio lo sbarco in Cina

Nel consueto incontro con la stampa di fine anno l’amministratore delegato di Conad  Francesco Pugliese ha presentato il preconsuntivo 2014 e i programmi di Conad per il 2015, non senza dare qualche stoccata all’industria di marca.
Cominciamo dai numeri.

Nel 2014 Conad registra una performance in controtendenza rispetto all’andamento del mercato, con il giro d’affari attestato a 11,73 miliardi di euro – 173 milioni in più del 2013 –, in crescita dell’1,5 per cento (fonte: Fatturato Rete Conad). Risultato ottenuto con la riqualificazione della rete di vendita e un piano strategico di sviluppo realizzato anche per linee esterne (Billa, Despar e Eurospar). La rete è cresciuta con 351 punti di vendita, 89 dei quali rappresentati da nuove aperture mentre il resto sono ristrutturazioni o cambi di insegna. L’investimento complessivo è stato di 350 milioni di euro e ha creato 1.890 nuovi posti di lavoro, portando il totale a 48.604.

Ad inizio 2015 la rete si amplierà con altri 40 punti di vendita Billa, frutto di acquisizioni per 38.581 mq e un fatturato stimato di 205 milioni di euro. Servirà a incrementare la quota di mercato, salita quest’anno all’11,4 per cento, e rafforzare la leadership nel canale supermercati, ora al 18,6 per cento (+0,4 punti percentuali rispetto al 2013), e nei punti di vendita di prossimità, al 14,3 per cento (fonte: Guida Nielsen Largo Consumo).

La rete
SuperstoreNel complesso la rete di vendita cresce di 33.818 mq, pur essendo diminuita di 12 unità rispetto al 2013 a causa della riorganizzazione: i punti di vendita sono 3.007 (37 Conad Ipermercato, 192 Conad Superstore, 1.003 Conad, 970 Conad City, 560 Margherita Conad, 180 Todis e 65 altri canali) per 1.784.461 mq di superficie. Una rete che soddisfa ogni esigenza di acquisto e che è improntata all’impegno per l’italianità dei prodotti.  “Dopo la chiusura del rapporto con Leclerc abbiamo riportato gli ipermercati sotto l’insegna Conad. 22 li abbiamo trasformati in Superstore, altri li abbiamo ridimensionati nela superficie. Oggi tutti gli ipermercati viaggiano con una crescita dell’1%. Le operazioni di rebranding saranno terminate nel corso del 2015” ha detto Pugliese.

“Non abbiamo bisogni di metro quadrati in più, ma di punti vendita in line con le esigenze di oggi. Oggi abbiamo verificato che rimodernare il punto vendita genera da subito un aumento di vendite del 25-30%. Realizzarne uno nuovo ha dei tempi, anche da questo punto di vista, decisamente più lunghi”.

Promozioni=cocaina
Sull’industria di marca, rilevando come il 53% delle aziende del largo consumo ha ridotto gli investimenti in comunicazione nei primi 9 mesi del 2014, il 40% ha ridotto la comunicazione e aumentato le promozioni e solo il restante ha investito di più in comunicazione e ridotto le promozioni, Pugliese ha affermato: “La pressione promozionale è una droga che prima o poi ci travolgerà. Sono come la cocaina che dà dipendenza dopo averla assunta la prima volta. Come porvi rimedio? Noi abbiamo scelto due strade: la valorizzazione dell’insegna e la targettizzazione dei clienti. Perché il commercio deve passare dalla massificazione alla targettizzazione dell’offerta. Non parlo delle promozoni ad personam. Quelle sono nel libro dei sogni. Noi stiamo sviluppando un sistema di scavo nei big data dei comportamenti dei nostri clienti in tutti i touch point per individuare dei cluster su cui lavorare.
Già nel 2014 come Conad abbiamo ridotto la pressione promozionale di un punto percentuale. Occorre arrivare a un corretto posizionamento del prezzo dei prodotti”.

 Robin Hood e lo sceriffo di Nottingham
“Non siamo Robin Hood. Come distributori negli ultimi cinque anni abbiamo visto i nostri margini scendere sempre di un po’, i bilanci dell’industria crescono. Noi stiamo ridando alla gente ciò di cui ha bisogno, ma non possiamo durare a lungo”.

La Marca del distributore
Per il primo anno la MDD segna il passo. “Per gli altri. In Conad è cresciuta del 5,4% a valore e del 2,7% a volume. Mi piacerebbe sapere quante sono le industrie di marca che possono vantare questi dati. Se hanno volumi e valori in negativo, si chiedano perché.
Ma se poi analizziamo meglio, la quota della MDD sulle vendite totali è del 27,2% (contro il 19,1% del mercato), allineata con le performance europee e la differenza con la media italiana è del +8,1%, quasi raddoppiata rispetto al 2007 quando era del 4,8%. Ciò significa che Conad da un grande contributo alla crescita della MDD nel suo complesso”.

La produttività
produttivita gdo«Rispetto alla produttività media italiana di 5.350 euro al metro quadrato, Conad registra 6.160 euro/mq. Ma con una superficie media per punto vendita di 600 metri quadrati, molto inferiore rispetto  a Coop, Iper, Eurospin che la precedono. Non considero Esselunga perché è un fuoriclasse: con i suoi 18.020 euro al metro quadrato si confronta con i migliori europei. Ma anche Conad in area 1 e 2 ha già varcato le Alpi, con oltre 11.000 euro al metro quadrato e i punti vendita Sapori & Dintorni raggiungono la punta d’eccellenza di 21 mila euro al mq”.

Le minacce
C’è una spada di Damocle che pende sulla distribuzione italiana, già provata da due anni di calo dei consumi: si chiama reverse charge dell’Iva. «Se sarà definitivamente approvata nella legge di stabilità, la reverse charge sarà un’altra bella botta per la liquidità dei distributori, pari a tre volte l’effetto dell’articolo 62.

La Cina è vicina
Finalmente qualcuno dei (pochi) grandi retailer tricolori ci ha pensato ad andare in Cina per veicolare l’italian food, uno dei pochi valori italiani a mettere d’accordo tutti. E così lo fa Conad, che si è accordato con un imprenditore cinese e con un’azienda statale che apriranno a febbraio cinque punti vendita a Shanghai e in due province con un assortimento di250 prodotti Sapori e Dintorni (che si chiameranno Creazioni d’Italia) e Conad tra fresco, secco, surgelati e vini. “L’obiettivo è di aprire 1000 punti vendita e di espandere il modello cooperativo di Conad in Cina, puntando sul nostro dna di imprese di persone”.
Oltre a ciò saranno installate 400 vending machines in tutta la Cina contenenti prodotti monoporzione in assaggio. Chi li acquista, li prova e se gli piacciono può ordinare via internet con consegna in tutto il Paese in 24 ore.
Nel 2014 l’export di Conad ha superato i 60 milioni di euro alla vendita. Dalla Cina arriverà un deciso incremento.

L’alleanza con Finiper
“Per scelta condivisa non faremo acquisti insieme a Finiper nelle piccole e medie imprese. L’accordo è decennale ed è un’alleancza che vuole essere di più di quello che si vede oggi. Sono tante le aree di scambio e gli effetti si vedranno con il tempo”.

Il Natale alle porte
“Secondo le nostre stime, dall’avvio della campagna di vendita per le feste, non siamo molto ottimisti. Se le cose vanno bene il Natale si potrà chiudere con un -1,5/1,8% rispetto al 2013. Nellìipotesi peggiore registreremo -2,5/2,8% sull’anno scorso”. In assoluto vale a dire 200-300 milioni di euro, passando dai 10,8 miliardi spesi nel 2013 ai 10,5-10,6 stimati nel 2014

 

Fabrizio Gomarasca

Visita a City, il nuovo format Simply

Debutta in via Tartini a Milano in un quartiere popolare storico della città, Bovisa, il nuovo format di Simply Simply City (che gioca con l’inglese semplicità). Niente promozioni ma prezzi bassi tutti i giorni, grande spazio al fresco, grande profondità nell’assortimento, percorsi facilitati da etichette chiare (senza glutine, senza zucchero, senza colesterolo, bio, ecc) e comunicazione pulita ed essenziale sono i cardini lungo i quali il supermercato, un Punto Simply che ha riaperto venerdì dopo dieci giorni di ristrutturazione, vuole fare la differenza presso la clientela locale. Grazie all’utilizzo di scaffalature più alte e alla riduzione del numero di facing per referenza, è stata amplificata la densità di assortimento, inserendo in 400 mq di area vendita circa 7.000 referenze. Per ora non sono previste altre aperture e via Tartini è in fase sperimentale. Siamo andati a visitare questo nuovo format ed ecco cosa abbiamo trovato.

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Anna Muzio

Francesco Pugliese è il nuovo presidente di Core

Francesco Pugliese, Ceo ofConad and Chaiman of Core

Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, è stato eletto presidente di Core, la nuova alleanza strategica in cui sono presenti Colruyt (Belgio), Conad, Coop (Svizzera) e Rewe Group (Germania). Un’alleanza capace di dare risposta alle crescenti sfide competitive della concorrenza in Europa e al processo di internazionalizzazione del commercio di prodotti agroalimentari.
La sede è a Bruxelles e la forma giuridica è quella di una società cooperativa belga.
Nel 2013 i quattro gruppi hanno registrato un giro d’affari di circa 90 miliardi di euro – il 6,7 per cento circa del valore dell’intero mercato europeo – con una rete di 20 mila punti di vendita presenti in 18 Paesi dell’Europa.
Nel consiglio di amministrazione sono presenti Frans Colruyt e Christophe Dehandschutter (Colruyt), Joos Sutter e Philipp Wyss (Coop Suisse), Alain Caparros e Manfred Esser (Rewe Group) e Francesco Avanzini (Conad).

I cassieri di Edeka eseguono Jingle Bells. E i clienti applaudono

Jingle bells suonato dai cassieri di Edeka con un virtuoso utilizzo del beep dello scanner. I primi timidi accenni di nota, le luci si spengono e la magia del Natale entra al supermercato. I clienti, prima perplessi, poi sorridenti si abbandonano al ‘magico momento’. Anche questo è fare retail.

Simply: apre il suo 50° pdv a Milano in via Murillo

Simply Italia continua a investire nel territorio milanese, aprendo in viale Murillo 5 il 50° punto vendita diretto. Il nuovo Simply ha una superficie di vendita di 770 metri quadrati e una squadra di 24 collaboratori. Per quanto riguarda l’assortimento, delle 7.000 referenze presenti, circa il 43% è rappresentato dai prodotti freschi: frutta e verdura della migliore qualità, salumi e formaggi di prima scelta, gustosi piatti pronti, pane e focacce sfornate in giornata, pesce freschissimo, carne controllata e garantita. Molto ampia anche la cantina dei vini con circa 1000 etichette.

Per agevolare il cliente nella spesa, anche nel nuovo Simply di viale Murillo sono stati inseriti percorsi d’acquisto specifici: Verdenatura Bio, Verdenatura Eco e Equo e solidale, che raggruppano prodotti biologici e a ridotto impatto ambientale per scelte di consumo consapevole; Senza glutine e Senza lattosio, che segnalano articoli per particolari necessità salutistiche; Benessere più e Leggerezza più, che evidenziano particolari ricettazioni per sentirsi in forma rinunciando al superfluo e rafforzando le proprie difese; Prodotto locale, che suggerisce i sapori e tradizioni del territorio: frutta, verdura, gastronomia e formaggi di prima scelta, punto di forza dell’insegna.

Ampia e profonda anche l’offerta di prodotti a marchio Simply contraddistinti dallo stopper Confronta e scegli il risparmio Sì, dalle ricche promozioni quindicinali sui prodotti delle Grandi Marche e dall’OPERAZIONE SALVASP€SA: il blocco dei prezzi di 300 prodotti di uso quotidiano.

In linea con i nuovi negozi, anche il nuovo Simply di viale Murillo è dotato di interventi tecnici per ridurre il consumo energetico: banchi carne, surgelati e salumi e formaggi a libero servizio coperti da vetri a scorrimento, sensori per regolare il flusso luminoso, corpi illuminanti a led, inverter sulla centrale frigorifera e banchi frigoriferi con illuminazione a cappello.

 

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