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Un nuovo Sigma nel centro commerciale Vittoria a Castellarano (RE)

Un supermercato a insegna Sigma ha riaperto le porte all’interno del centro commerciale Centro Commerciale Vittoria a Castellarano, ampliato e interamente rinnovato.  È il ventitreesimo punto vendita dell’insegna nella provincia di Reggio Emilia, e oltre il 60esimo in Emilia Romagna.

Sviluppato su una superficie di 1.100 metri quadri, è a gestione diretta Realco S.C, società cooperativa, operante da oltre 50 anni nel settore della Gdo presente con insegne Sigma, Ecu e D’Italy, e conta un’offerta di circa 10.000 referenze alimentari, contraddistinte dalla qualità e dalla convenienza garantita da Sigma.

[Not a valid template]Al suo interno sono presenti tutte le principali aree merceologiche dedicate al food: ortofrutta, pane con produzione interna, surgelati, latticini e salumi, gastronomia di produzione propria, carni, a cui si aggiungono un nuovo reparto pescheria, una vasta offerta di prodotti del territorio e tanti prodotti esclusivi a marca privata Sigma. A disposizione di tutti i clienti inoltre c’è il parcheggio gratuito.

All’interno del negozio sono stati mantenuti interamente i lavoratori assunti precedentemente agli interventi di rinnovamento in segno di continuità con il passato, a cui si aggiungono 4 nuove assunzioni per un totale di 22 persone impiegate.

Realco è una società cooperativa con sede a Reggio Emilia, della fondata nel 1959 divenuta negli anni un vero e proprio centro di servizi forniti ai propri soci. Realco rappresenta il socio fondatore del Gruppo Sigma Nazionale. Opera in Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Piemonte, Marche, Veneto e Liguria con supermercati ad insegna Sigma, supermercati a insegna D’Italy e discount a insegna Ecu.

Il Gigante, come ti ristrutturo un punto vendita “storico”

Come si ristruttura un punto vendita “storico”, nello stesso posto dal 1973? Integrando le soluzioni testate nei nuovi punti vendita e che sono state valutate positivamente in passato. Anche scelte di base dell’azienda come frigoriferi, riscaldamento, luci a led che hanno un grande impatto sia dal punto di vista ambientale sia economico: è la filosofia de il Gigante che ha appena rinnovato dopo otto settimane di lavori il punto vendita di via Grandi a Sesto San Giovanni. 

Nel supermercato l’assortimento è di oltre 15mila referenze, il 10% a marchio con circa 1500 prodotti. È qui il cuore dell’azienda e dei clienti, come spiega il direttore commerciale Gianluca Bassani: “i clienti sono affezionati, siamo una realtà forte nel territorio, da sempre sponsorizziamo la squadra di calcio Pro Sesto ad esempio, e ad aprile faremo un evento per la cittadinanza. Non solo il Gigante è partito da qui, abbiamo una presenza importante, con altri quattro supermercati in città”.

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Tra i progetti futuri, l’allargamento dell’eCommerce con consegna a casa, mentre otto mesi fa è partito il drive in sette punti di ritiro, da dark store presso Novara, (area Varallo Pombia e Dormelletto fino a Canegrate e Cornaredo).

Tra circa otto mesi inizierà la consegna a casa iniziando da Milano Nord. Il drive ad oggi è un po’ sotto all’1% ma è in crescita, anche se lentamente: “molti vengono dalla home delivery e passano al clicca e ritira perché non obbliga il cliente a stare in casa. È sicuramente complementare. Nella spesa online va molto bene anche il fresco, si può scegliere il peso ma anche lo spessore del salume affettato, come se si fosse davanti al banco”.

Il Gigante rinnova un punto vendita storico, nella “sua” Sesto San Giovanni

Era nato nel 1973, in un’altra era geologica, quella industriale della “Stalingrado d’Italia”, e apre oggi completamente rinnovato il punto vendita de Il Gigante di Sesto San Giovanni in via Grandi. Immortalato come novità assoluta in una delle scene di Romanzo Popolare, indimenticabile pellicola del 1974 di Mario Monicelli con Ugo Tognazzi e Ornella Muti.

Focus sui freschi, soluzioni ecologiche che permettono di risparmiare fino al 50% di costi energetici e un layout rinnovato, con lavorazioni interne di panetteria e gastronomia, restituiscono al quartiere un supermercato tutto nuovo dopo otto settimane di lavori. Un legame forte con il territorio (l’insegna è anche sponsor della Pro Sesto, squadra di calcio della città) ricorda il sindaco di Sesto Roberto Di Stefano, “una famiglia Panizza che è sempre stata presente per il territorio nell’offrire posti di lavoro servizi ma anche nel sociale”. Secondo punto vendita dell’insegna nata 45 anni fa proprio a Sesto, in viale Marelli, è stato però il primo a proporre anche alimentari, come ricorda il direttore commerciale Gianluca Bassani.

Oggi un realtà da 50 punti vendita e 5mila dipendenti che si apre al nuovo con l’attivazione del drive (già avviati in parte della rete vendita, saranno per la prima volta a Sesto proprio in questo punto vendita) e le ristrutturazioni (“quest’anno ne prevediamo altre quattro” ha detto Bassani, che rivela: “Tra otto mesi partiremo con l’eCommerce con consegna a domicilio, una sfida ormai imprescindibile per il settore”.

A brev su instoremag la fotogallery del punto vendita.

Contratto Lidl: i dubbi dell’Unione sindacale di base

“È come la corazzata Potemkin”, e chiunque abbia visto il secondo e popolarissimo film della saga di Fantozzi può completare la frase: è il commento dell’Unione sindacale di base al contratto firmato da Lidl con le organizzazioni sindacali FISACAT-CISL e UILTUCS-UIL (vedi Accordo sindacale per 13mila lavoratori Lidl, novità su welfare e work-life balance), che, come si legge in una nota, “una volta letto bene” rivelerebbe “tutte le magagne” che evidenziano “come l’accordo introduca una serie di elementi di peggioramento di una condizione del lavoro già non semplice nei negozi”.

In particolare, ecco i punti che secondo l’Usb costituiscono anziché un progresso, un peggioramento della condizione precedente. 

Orario di lavoro: determinerebbe un’ulteriore flessibilità per la gestione aziendale dell’orario di lavoro, dando al’insegna la possibilità di variare e collocare le ore lavorate settimanalmente in maniera unilaterale. Anche la sperimentazione sul part-time avrebbe natura equivoca: infatti, nel caso in cui al lavoratore interessi utilizzare la flessibilità, dovrà permettere all’azienda di mettere mano all’orario di lavoro individuale, il tutto in deroga alla legge.

Lavoro domenicale: contrariamente a quanto previsto nel CIA2009, in assenza della volontarietà del personale, l’azienda potrà intervenire unilateralmente in una “programmazione degli orari domenicali rivolta a TUTTI i collaboratori.” 

La maggiorazione del 135% sulle domeniche: venduta ai lavoratori e ai media come grande conquista sindacale, “era in vigore già dal 2012 e l’azienda anche senza accordo sindacale non avrebbe potuto rimuovere questa erogazione in quanto prassi collettiva consolidata in paga oraria”.

Welfare: il contratto, integrativo, non eroga salario aggiuntivo, né in paga oraria né sotto forma di sistema premiante. “Ma in più viene introdotto un sistema di Welfare demandato dal già pessimo CCNL. Per la gioia dell’azienda che su queste erogazioni non pagherà nemmeno un centesimo in tasse e per la buona pace dei lavoratori che poi le tasse “qualcuno dovrà pur pagarle””. Stesso discorso per la sanità integrativa, messa in mano a una società privata di cui ancora non si sa come sarà gestita “e anche qui, ci chiediamo come un sindacato può avvalorare ulteriormente la sanità privata a sfavore di quella pubblica”.

Missioni: Nell’integrativo non sarebbe fatta menzione a come si limitano e su che basi l’azienda possa utilizzare questo strumento, “che oggi viene utilizzato in modo a nostro avviso quasi perverso”. Si sceglie di non trascrivere la prassi aziendale. Peggiorando nei fatti la norma.

Supermercato24 debutta a Sud e parte da Catania

Si allarga la rete di Supermercato24, attore per la spesa online che sfrutta la rete fisica locale della catena preferita, con il fondamentale ingresso nel Sud Italia, area peraltro finora poco coperta dall’eCommerce grocery.

Debutta infatti a Catania da oggi la formula per la spesa online con consegna a domicilio che consente di fare la spesa ovunque da Pc o da cellulare, coniugando servizio, comodità e risparmio di tempo.

Supermercato24 mette infatti in contatto chi desidera ricevere la spesa con un personal shopper che ne fa le veci, effettuando la spesa al suo posto. I clienti hanno la possibilità di scegliere il loro supermercato di fiducia, i prodotti da acquistare tra quelli del punto vendita selezionato e quelli in offerta sulla piattaforma, per poi farsi consegnare il tutto all’indirizzo desiderato nella fascia oraria preferita (in giornata e anche entro un’ora), pagando con carta di credito, Apple Pay o Paypal. Indipendentemente dall’importo speso il costo di consegna è di 4,90 euro.

Supermercato24 è ora operativo in 22 province italiane tra Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Lazio, Sicilia e in oltre 400 comuni.

 

Carrefour si impegna in due progetti di Csr, a favore di donne e bambini

Prima le donne e i bambini, in un’ottica di Corporate Social Responsability: due progetti che coinvolgono Carrefour stanno partendo in questi giorni e raccontano l’impegno delle imprese per educare, rieducare e sostenere le categorie più deboli.

 

Insieme rendiamo il mondo più bello”, educazione alla sostenibilità

Il primo progetto, destinato all’infanzia, vede in realtà la costola italiana del gruppo francese, assieme a Moige e Istituto Italiano Imballaggio, come partner di L’Oréal Italia nel progetto di corporate social responsibility “Insieme rendiamo il mondo più bello”. L’obiettivo è sensibilizzare e formare i bambini delle scuole primarie sul tema della raccolta differenziata e del riciclo degli imballaggi con il coinvolgimento nell’ambito del triennio 2017-19 (siamo al secondo anno dell’iniziativa) di 500 complessi scolastici di tutta Italia, per un totale di 150mila bambini tra i 6 e i 10 anni formati. In particolare nel 2018 saranno coinvolte 150 scuole e 45mila bambini. E dal 6 marzo al 6 aprile nei punti vendita della rete Carrefour Italia, per ogni prodotto acquistato, Garnier devolverà 50 centesimi al Moige a sostegno dell’attività di formazione nelle scuole.

Il progetto sta dando risultati incoraggianti, almeno a giudicare dai risultati della survey online svolta a fine 2017 sugli studenti e sugli insegnati che hanno partecipato al primo anno del progetto. L’85% dei bambini ha gradito il progetto e soprattutto il 77% di essi ha confessato di avere prestato più attenzione a una corretta raccolta differenziata in famiglia, con influssi positivi sui comportamenti virtuosi della stessa. Insomma, con questo progetto è stato avviato un percorso di consapevolezza che per molti bambini potrebbe essere senza ritorno.

«Siamo entusiasti e orgogliosi dei risultati raggiunti dall’avvio dell’iniziativa – dice Alberto Ponchio, direttore di Garnier -. In linea con i nostri impegni di brand sul tema della sostenibilità, questo progetto ci ha permesso di investire le nostre energie, insieme con i nostri partner, sulle nuove generazioni e sulla loro capacità di costruire un mondo migliore, più bello e più pulito. Garnier ritiene infatti che sia fondamentale garantire non solo prodotti di bellezza sostenibili e accessibili, incoraggiando i consumatori a operare scelte di acquisto più consapevoli, ma anche puntare al continuo miglioramento delle proprie pratiche lungo tutta la value chain, dalla produzione responsabile, scelta accurata degli ingredienti, adozione di packaging riciclati e riciclabili sino all’attenzione nei confronti della comunità in cui operiamo come azienda».

Importante l’impegno di Carrefour Italia che, come ricorda Flavia Marè, responsabile qualità assicurazione e coordinatrice CSR Carrefour Italia, “da diversi anni implementa un programma di buone pratiche aziendali contro qualsiasi generazione di spreco, dalla donazione a enti o associazione dei prodotti non vendibili ma ancora consumabili a una miglior e più efficiente separazione e raccolta dei vari materiali riciclabili, al fine di dare loro una seconda vita e produrre meno impatto possibile sull’ambiente”.

 

Con WeWorld per il sostegno delle donne in diffcoltà

E Carrefour raddoppia l’impegno anche a favore delle donne con l’avvio della partnership con WeWorld Onlus, organizzazione che da vent’anni difende i diritti dei bambini e delle donne in Italia e nel mondo, per promuovere il rafforzamento dei diritti e della condizione lavorativa delle donne. Carrefour Italia sosterrà l’associazione attraverso una donazione destinata agli Spazi Donna di WeWorld, luoghi educativi in cui donne e mamme provenienti da situazioni di violenza, povertà o discriminazione sono sostenute attraverso percorsi psicologici, formativi e scolastici. Inoltre, Carrefour Italia contribuirà in maniera concreta al percorso professionale di alcune donne seguite dall’organizzazione, fornendo loro un’opportunità di reinserimento nel mondo del lavoro e la possibilità di ricostruirsi un futuro. “L’intero gruppo Carrefour – fa notare Paola Accornero, direttrice risorse umane di Carrefour Italia – ha da tempo posto al centro delle sue priorità la parità di genere, creando un ambiente di lavoro inclusivo e favorevole alle pari opportunità. Questa collaborazione conferma il nostro impegno costante nel supportare organizzazioni che lavorano per la tutela dei diritti e della dignità delle donne”.

All’extracoop Esp di Ravenna la spesa da sabato ha un ostacolo in meno

Quotidianità e disabilità, un tema delicato che sabato prossimo incasserà una piccola buona notizia: il 10 marzo all’extracoop Esp di Ravenna di Coop Alleanza 3.0  saranno presentati due carrelli per la spesa “Caroline’s cart”. La Cooperativa, insieme all’associazione onlus “Il sorriso di Giada”, ha infatti acquistato un paio di dispositivi pensati e progettati per consentire a chi entra in negozio con una persona disabile, bambino o adulto, di fare compere senza dover utilizzare ulteriori carrelli e carrozzine. Un modo per permettere alle famiglie di fare shopping tranquillamente, senza doversi destreggiare con vari dispositivi.

I Caroline’s Cart sono stati ideati in USA e prendono il nome della figlia dell’inventrice, Drew Ann Long. Coop Alleanza 3.0 è la prima realtà della grande distribuzione in Italia a dotarsi dei Caroline’s Cart.

Saranno presentati nel punto vendita sabato 10 marzo alle 11.30 alla presenza di Ouidad Bakkali, assessore comunale alla Pubblica istruzione,  Paolo Gabrielli direttore di Territorio Ravenna di Coop Alleanza 3.0, Pamela Zingale presidente dell’associazione “Il sorriso di Giada”, onlus ravennate attiva nell’assistenza e supporto, anche materiale e psicologico, ai bambini e ragazzi con problemi di disabilità e alle loro famiglie,  e, in rappresentanza dei soci, il presidente di Zona, Matteo Ghetti. Nel pomeriggio alle 16.30 nell’area dedicata ai libri “Scelti per voi” di Librerie.coop dell’extracoop spazio al tema dell’autismo con la presentazione del libro “Se ti abbraccio non aver paura”di Fulvio Ervas, la vera storia di un viaggio in America tra Franco e suo figlio Andrea, affetto da autismo. Presenti lo scrittore Fulvio Ervas, Roberto Parmeggiani del Centro di documentazione handicap di Bologna, Pamela Zingale. A moderare il dibattito sarà il giornalista Mauro Sarti. 

Durante la giornata saranno presenti i volontari clown dell’associazione Perepè Tazum, onlus che si occupa di clownterapia, e gli animatori per il “trucca bimbi” presso lo spazio giocattolo dell’extracoop, per animazioni con giochi e intrattenimenti.

Leggi anche Anche i disabili possono fare shopping da Target, grazie agli appositi carrelli

Gruppo ISA (Végé) lancia il click and collect a Cagliari e Sassari

Punta ancora sull’e-commerce ma con una modalità diversa, il click and collect, il ritiro in negozio della spesa ordinata online, Gruppo ISA S.p.A., impresa socia di Gruppo VéGé che in Sardegna conta oltre 400 punti vendita di proprietà e affiliati con le insegne Nonna Isa, Dimeglio e Sidis.

Il servizio, partito il 7 marzo, è disponibile nel sito di e-commerce del gruppo. Sviluppato in collaborazione con Restore.shopping, servirà inizialmente le aree urbane di Cagliari (Supermercato di Nonna Isa di Via Sonnino) e Sassari (Centro Commerciale La Piazzetta), consentendo alla clientela di fare la spesa da casa o dall’ufficio e di ritirare i propri acquisti presso il punto vendita prescelto, saltando la fila alle casse. Resta la possibilità di usufruire degli sconti presenti su volantino e accumulare punti sulla fidelity card.

Il servizio coprirà entro la fine del 2018 una decina di punti vendita sul territorio e offrirà la scelta tra la consegna presso il punto vendita e quella a domicilio. Da subito, l’assortimento online mette a disposizione un vasto numero di referenze food e non-food, con oltre 10.000 articoli.

 

Vini in Gdo, bianchi, bollicine e regionali i preferiti del 2017, 648 milioni di litri acquistati

È il canale principale del vino la Gdo, e con 648 milioni di litri venduti nel 2017 diventa un osservatorio privilegiato sui gusti in evoluzione degli italiani: che nel 2017 hanno privilegiato i vini bianchi fermi e gli spumanti secchie e i vini a denominazione d’origine e regionali. La fotografia la dà la ricerca elaborata per Vinitaly (a Verona, dal 15 al 18 apriledall’istituto di ricerca IRI. Gli italiani hanno acquistato 648 milioni di litri nella Grande distribuzione, per un valore che vede il traguardo dei 2 miliardi di euro (1 miliardo e 849 mila milioni di euro), dati inclusivi dei Discount.

Nelle tabelle gli andamenti delle principali tipologie per regione e tipologia. 

 

 

Tra i vini i cui acquisti crescono a doppia cifra: Grillo (Sicilia), Primitivo (Puglia), Ortrugo (Emilia Romagna), Ribolla (Friuli Venezia Giulia), Valpolicella Ripasso (Veneto), Cortese (Piemonte), Passerina (Marche), Chianti Classico (Toscana), Cannonau (Sardegna), Pecorino (Abruzzo/Marche), Falanghina (Campania). Mentre i campioni assoluti rimangono Lambrusco, Chianti e Montepulciano d’Abruzzo.

Le bottiglie da 0,75 a denominazione d’origine crescono nel 2017 del 2% rispetto all’anno precedente con 280 milioni di litri venduti. Gli spumanti (e champagne) aumentano del 4,9% con 68 milioni di litri. Da notare anche la performance del rosato frizzante che cresce del 3,9%.

Prosegue il trend negativo dei “bottiglioni” (fino a 2 litri) che perdono un ulteriore 2,5%, mentre i brick registrano una flessione dello 0,6%. Ancora di nicchia ma in crescita il formato “bag in box”.

In forte crescita le vendite di vino e spumante biologico che superano i 4 milioni di litri venduti, confermando un percorso che ha ancora ampi margini di crescita.

“Se la quantità di vino acquistato nella Grande Distribuzione è stabile da anni, i consumatori mostrano di apprezzare le novità, accogliendo favorevolmente le proposte delle cantine – spiega Virgilio Romano, Business Insight Director di IRI, coordinatore della ricerca –. I vini a denominazione d’origine vendono 5,5 milioni di litri in più nel 2017, così come crescono bollicine e vini bianchi, inoltre aumentano le tipologie regionali che si fanno apprezzare ogni anno per i tassi di crescita. I Vini emergenti si fanno apprezzare per posizionamenti di prezzo non bassi (oltre la metà superiore a 4 euro) e questo è un aspetto positivo perché dimostra la disponibilità del consumatore a premiare novità e valore. Il successo degli Spumanti ha spinto molte cantine a dedicarsi a questo prodotto, ormai sulla via della destagionalizzazione nella versione Secco. Infine, i prezzi nel 2018 dovranno sostenere una sfida non banale a causa della vendemmia 2017 poco generosa e al conseguente rialzo atteso».

Appuntamento a Vinitaly il 16 aprile alla tavola rotonda di approfondimento sulle vendite di vino nella Gdo, dove sarà presentata la ricerca IRI nella sua completezza,  con un focus sul mercato del vino italiano nei supermercati USA. Il 16 e 17 aprile si terranno gli incontri B2B del Gdo Buyers’ Club.

«La grande distribuzione organizzata si mantiene un canale di vendita molto importante per il mercato italiano – commenta Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere – capace di far emergere nuovi vini e territori e di assecondare nel tempo la richiesta di prodotti di maggiore qualità anche per il consumo quotidiano. Un’evoluzione che Vinitaly sta seguendo negli anni diventando il luogo di analisi e confronto tra gdo e settore enologico e soprattutto proponendo alle cantine espositrici incontri B2B con i buyer delle insegne della distribuzione organizzata. Con l’International Packaging Competition Vinitaly da oltre venti anni promuove la cultura del comunicare con efficacia attraverso l’etichetta e la confezione il valore del prodotto»

8 marzo, Coop Alleanza 3.0 con Pink is Good sostiene un anno di ricerca

Otto marzo di nome e di fatto per Coop Alleanza 3.0 che decide di sostenere la ricerca sul tumore al seno, patologie che ogni anno in Italia colpisce 50mila donne, donano 30mila euro al progetto “Pink is Good” della Fondazione Umberto Veronesi con un obiettivo preciso: una borsa di ricerca annuale per la dottoressa Mariaelena Pistoni dell’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.

La borsa di ricerca consentirà alla dottoressa Pistoni, 40 anni, laureata in Scienze Biologiche a Parma e specializzata a Londra, di proseguire i suoi studi su come è possibile agire sulle cellule tumorali del seno usando farmaci che influenzano il Dna, per gestire e ridurre le resistenze alle terapie in uso.

Con la donazione, accompagnata dalla campagna “Sostenere le donne è nel nostro Dna”, la Cooperativa intende dare un contributo concreto a un progetto rilevante dalla parte delle donne: che guarda alla salute femminile e, al tempo stesso, dà lavoro a una professionista di un settore, quello della ricerca medico-scientifica, che vive, specie in Italia, numerose difficoltà, e dove, ancora oggi, sono riservate agli uomini maggiori possibilità.
La borsa di ricerca viene erogata attraverso la Fondazione Umberto Veronesi, che grazie al progetto “Pink is Good” sostiene la ricerca scientifica d’eccellenza e promuove l’importanza della prevenzione contro i tumori femminili.
Ogni anno in Italia oltre 50.000 donne si ammalano di tumore al seno; negli ultimi tempi, la ricerca scientifica ha compiuto enormi passi avanti e più del 90% delle donne a cui il tumore è stato diagnosticato in fase iniziale riesce a guarire completamente.

Da sempre Coop Alleanza 3.0 celebra l’8 marzo sostenendo progetti di solidarietà in favore delle donne, in coerenza con i propri valori e il proprio impegno per dare risposte ai bisogni delle persone e delle comunità, in tutti i territori in cui è presente: 12 regioni italiane, dove conta oltre 400 negozi. Coop Alleanza 3.0, del resto, è un’impresa “al femminile”: su 22 mila dipendenti circa il 75% sono donne e la presenza delle lavoratrici nei ruoli di responsabilità sfiora il 42%, mentre nel gruppo dirigente supera il 28%. E anche tra i 2,5 milioni di soci della Cooperativa prevale la componente femminile: le donne sono più del 55%.

Tra le iniziative per le pari opportunità ci sono gli interventi per facilitare la conciliazione tra vita familiare e impegno lavorativo, con varie agevolazioni e forme di sostegno, dedicate in particolare alla cura della famiglia. 

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