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Beecher’s, un caseificio nel cuore della Grande Mela

Cambiare il modo in cui mangiano gli Americani non è certo una missione né facile, né modesta, ma da sempre sono gli entusiasti, per non dire i fanatici, che, nel bene e nel male, trasformano il mondo. E un pizzico di fanatismo Kurt Beecher Dammeier deve coltivarlo se, nel giugno del 2011, dopo tre anni di riflessioni, ricerche e calcoli economici decise di aprire uno dei più strani e affascinanti negozi alimentari della città; proprio nel cuore di Manhattan, nel Flatiron District, e precisamente al9 00 della Broadway, all’angolo della 20° St.

La prima volta che un turista Italiano lo scopre (ma anche molti scafati consumatori Americani) la sorpresa è certa. Anche noi non avremmo mai immaginato di trovare un piccolo caseificio nel cuore della Grande Mela, … un caseificio combinato con la vendita al dettaglio di formaggi e un’area di ristorazione. Ma tutto ciò che riguarda Kurt è curioso e singolare.Beechers - Coop Lombardia (new York City 2013) 2 23

Prima di tutto il fatto che questo gourmet (con la passione del formaggio sin dai tempi dell’infanzia) la cui educazione culinaria è frutto dell’auto-apprendimento, è cresciuto a Seattle (WA) sull’altra sponda degli USA. Quella città, peraltro è da sempre una fucina di idee per il retail; infatti, vi hanno preso l’avvio o messo la loro sede Cinnabon, Starbucks, Amazon, Costco, … Beecher’s vi ha aperto, nel 2003, la sua prima location, all’interno del Pike Place Market (lo storico mercato della città) subentrando alla vecchia gestione di un punto di vendita obsoleto.

Il primo store

La novità consistette nel materializzare un concetto semplice, ma difficile: A) proporre un’offerta di formaggi assolutamente genuini e della massima qualità sia come lavorazione, sia come materia prima: soluzione resa possibile accordandosi con un agricoltore-allevatore locale che fornì a Kurt le partite di latte prive di additivi e di residui chimici tipici degli allevamenti intensivi, necessarie a qualificare la sua missione. B) unire gli aspetti dell’esperienza che nasce dall’informazione e dalla degustazione del prodotto, a quelli più specifici della scelta e dell’acquisto dello stesso. Dunque, adottando la moda dei lunghi tavoli conviviali che caratterizzano molti odierni casual restaurant e proponendo un insieme di ricette che si possono trovare anche nel libro di Kurt: “Pure Flavor: 125 Fresh All-American Recipes from the Pacific Northwest”, il nuovissimo Beecher’s conquistò i primi clienti con snack, lunch e dinner a base di formaggio, arricchiti dai giusti accoppiamenti con frutta, mieli e salse e vino e birra. Certamente aprire un secondo punto di vendita di così complessa e difficile gestione, a Manhattan, dove templi della gastronomia come Dean & DeLuca, Balducci, Di Palo, Citarella, Zabar, … vantavano da lungo tempo la propria fama di qualità e varietà eccelse, sembrava nel 2011 un’idea bislacca, per non dire folle. La New York dell’euforia finanziaria evaporata nel nulla, che ancora tremava al ricordo dei rischi paurosi corsi con il crollo del 2008, non sembrava proprio il luogo in cui proporre soluzioni così curiose, insolite e non proprio competitive in fatto di prezzi. Un sandwich Big Deal nello store di New York costa 10$, il formaggio Flagship 22 $ alla libbra, tanto per dare un’idea. Noi stessi visitando questo Beecher’s, poco dopo la sua apertura, pensammo quindi che sarebbe stato un tentativo effimero, che non avrebbe avuto futuro, L’ennesimo progetto tra i tanti ispirati dalle follie della Grande Mela e … ci sbagliammo.Beecher's - Broadway 900 - NYC-38

I casari

Infatti, oggi, l’azienda necessita di una produzione supplementare per tenere il passo con le vendite e questa produzione dove potrebbe aver luogo se non nel Wisconsin? In questo stato, i cui cittadini vanno fieri del nome affibbiato loro di Cheeseheads, stanno accadendo cose interessanti. I suoi formaggi stanno seguendo il percorso dei vini della California (un tempo ridicolizzati, oggi apprezzati e rispettati nei più reputati concorsi enologici). Nel Wisconsin stanno imparando a produrre ottimi formaggi, che hanno il solo difetto: imitare, nel nome, quelli Italiani e Francesi. Dunque Beecher’s attualmente integra la sua offerta con una produzione del Wisconsin, rendendola complementare a quella realizzata in loco nei suoi due store. Tuttavia, non commette l’errore menzionato, di adottare l’“Italian o il French sounding”. Offre propri formaggi dai nomi fantasiosi: No Woman, Just Jack, Marco Polo, Flagship, ecc. unici, nel bene e nel male.

Beechers - Coop Lombardia (new York City 2013) 2 16Ma cerchiamo di descrivere l’ambiente alla luce della (da noi tanto citata) “consumer experience”, peraltro (da noi) assai poco praticata. Innanzitutto si enfatizza il fattore “vista”. Transitando dalla 20° strada, il passante può gettare lo sguardo all’interno e osservare i cheesemonger (o casari) che raccolgono o rompono la cagliata prima di darle una forma. Ancor meglio si può osservare il tutto dal salotto ricavato dal sovrastante mezzanino, magari concedendosi una bella porzione di Mac&Cheese (the Best of the World! È il claim dell’insegna). In effetti i maccheroni non sono così scotti come in tanti altri luoghi e le due varietà di formaggi stagionati Flagship e Just Jack convergono nel produrre una mantecatura molto più godereccia nei nostri (più dietetici) 4 formaggi. Ovviamente le varianti smoked o tex-mex, che sono parte di un menu piacevole pur nella sua sinteticità, consentono anche qualche deviazione moderatamente esotica.

Gli spazi interni

Una seconda caratteristica è il visual merchandising del luogo. Grazie alle “diaboliche” arti dello store design di impronta Americana, il luogo ha comunicato da subito l’idea del vissuto, pur senza calcare quel falso shabby chic che è dilagato ovunque in America e che oggi sembra mostrare segni di stanchezza, puntando su una palesemente falsa, esagerata e ostentata vecchiezza artificiosa. I materiali utilizzati da Beecher’s, ovvero legni e metalli industriali sono combinati così da creare un ambiente caldo e pulito (nel senso delle geometrie, ma anche in quello igienico, spesso discutibile nei locali della Grande Mela, che pur è adusa ad atmosfere hard-boiled!). Le esposizioni sono essenziali e leggibili. D’altronde essendo un negozio monomarca la logica dell’assortimento poco profondo è del tutto compatibile con la promessa fatta al cliente.Beechers - Coop Lombardia (new York City 2013) 2 27

Non va dimenticata poi la notevole importanza assunta dal servizio di catering e di gift, anche in questo caso a prezzi non esattamente bassi: 8 pezzi da 200 gr costano 89$!

Molto interessante è poi lo spazio ricavato nell’interrato e chiamato The Cellar. Lo stile archeo-industriale dei suoi interior è riuscito a trasformare la cantina di un edificio di 135 anni in un casual restaurant d’atmosfera. Infatti, nell’ambiente raccolto dello scantinato è possibile gustare un menu che prevede una bella serie di piatti semplici, tra cui ovviamente assaggi di charcuterie e formaggi in vari abbinamenti. Nello stesso luogo si svolge poi con grande successo l’attività di education al pairing con vini, birre, whisky. In conclusione, vige ancora una volta, come sempre il sacro principio del retail specializzato americano: eccellere indiscutibilmente in UNA cosa, distintiva, memorabile, inimitabile, da completare poi con i necessari servizi aggiuntivi. E, da questo punto di vista, l’intuizione imprenditoriale di Kurt Beecher’s può dirsi certamente riuscita.

di Daniele Tirelli e Marco Tirelli

Legge antispreco: l’opinione di Federdistribuzione

Legge antispreco: a un giorno dalla sua approvazione in Senato, ferve già il dibattito e l’opinione pubblica è concorde nel plauso. Visto che il tema è uno di quelli caldi, sentiti e dibattuti e a cui già da tempo si cerca di trovare una soluzione. Secondo, infatti, uno studio del Politecnico di Milano (Surplus Food Management – Against food waste) la distribuzione ogni anno dona prodotti alimentari per 65.000 tonnellate (pari a oltre 220.000 pasti al giorno). Una quantità che sta crescendo nel tempo e che ora potrebbe essere ulteriormente aumentare grazie al provvedimento approvato ieri.

“Questa legge – commenta infatti Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione – rappresenta un importante passo per semplificare il processo di donazione delle rimanenze alimentari, un’attività nella quale le nostre imprese sono impegnate già da molto tempo nonostante le numerose difficoltà. Prima di questa norma assistevamo al paradosso che destinare i prodotti a rifiuto costava più che donarli. Questo a causa dei pesanti adempimenti burocratici necessari per fare le donazioni. Ora si sono invece create migliori condizioni per raggiungere l’obiettivo più volte indicato dal Ministro Martina, cioè raddoppiare le attuali 480.000 tonnellate di donazioni da parte dell’intera filiera, raggiungendo il milione di tonnellate annue”.

“Apprezziamo il lavoro svolto dall’Onorevole Gadda, impegnata in prima linea nell’intero percorso parlamentare della legge e sempre disponibile al confronto. Una disponibilità importante, che ha consentito di giungere a una formulazione finale ampiamente condivisa da tutti gli operatori coinvolti. Stesso apprezzamento per il Senato, che ha saputo accelerare i tempi per l’approvazione di un provvedimento da tutti ritenuto efficace”.

“Per dare impulso alle donazioni sarà importante che gli enti locali recepiscano l’invito contenuto nella norma, riducendo la tassa sui rifiuti per i soggetti che donano. Più donazioni significa meno rifiuti e meno costi per il sistema, e noi auspichiamo che almeno una parte di questi risparmi possano essere distribuiti a chi alimenta questo percorso virtuoso”.

“Diffondere il messaggio positivo delle donazioni è fondamentale per alimentare un senso di responsabilità nelle imprese e nei cittadini. Per questo Federdistribuzione, insieme a Federalimentare, Fondazione Banco Alimentare e Unione Nazionale Consumatori partecipa al progetto “LIFE-Food Waste Stand up”, proprio con l’obiettivo di sensibilizzare al contenimento dello spreco e di educare al recupero delle eccedenze”.

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Gruppo MD arriva a quota 730 con il nuovo pdv di Fuorigrotta

Gruppo MD inaugura in Campania il suo 80° punto vendita, il 13° nel napoletano, nel cuore di Fuorigrotta, a pochi passi dallo Stadio San Paolo.

Salgono così a 730 i negozi sul territorio nazionale.

“La Campania e Napoli in particolare – commenta il patron Patrizio Podini – rimangono centrali nelle strategie di crescita del Gruppo. MD è un marchio che ha saputo diventare famigliare al Sud dove conta schiere di fedelissimi. Non potevamo “non premiare” i nostri clienti con un punto vendita particolarmente bello e funzionale.”

Il punto vendita di via Diocleziano, infatti, esprime il nuovo format di vendita adottato di recente dal Gruppo, basato su grandi superfici, di grande luminosità e caratterizzate da reparti “serviti” che non hanno nulla da invidiare a negozi di vicinato della migliore qualità: il fresco è infatti il tratto identitario dell’azienda.

Il nuovo format MD si presenta con il reparto ortofrutta di 100 mq, che introduce i clienti verso qualcosa di unico nel panorama del discount: il laboratorio del pane in doratura, al quale si affiancano i curatissimi reparti gastronomia e macelleria assistiti, oltre a un corner per la vendita di pesce fresco confezionato di nuova concezione.

Il tutto esposto in modo chiaro e lineare, tra ampi corridoi dove lo sguardo spazia da un versante all’altro su corsie simmetriche e perfettamente illuminate da impianti LED di ultima generazione e a basso impatto ambientale. Il punto vendita inoltre è dotato di un impianto fotovoltaico che fornisce energia pulita e sostenibile a tutto lo store.

Anche il “non food” riveste un ruolo importante nel punto vendita di Napoli via Diocleziano dove sono esposte tipologie di elettrodomestici che abitualmente si trovano solo dagli specialisti di settore e tecnologia innovativa con un prezzo competitivo.

 

Pam Panorama: le Olimpiadi giocate dai bambini. Anche nei centri estivi

Pam Panorama prosegue il suo impegno nel campo dell’educazione alimentare, con le “Olimpiadi della sana alimentazione”, un progetto didattico rivolto ai centri estivi, con l’obiettivo di condurre i più piccoli alla scoperta dei segreti del cibo e dei prodotti freschi, anche a scuola conclusa.

25 gli appuntamenti in programma che, durante i mesi di luglio e agosto, stanno coinvolgendo i centri estivi sparsi sul territorio nazionale, con l’obiettivo di trasmettere l’importanza di un’alimentazione sana ed equilibrata.

Per raggiungere l’obiettivo, Pam Panorama si affida all’ormai consolidato metodo del progetto “Nutri il sapere”, di cui le “Olimpiadi della sana alimentazione” rappresentano il naturale proseguimento estivo: il gioco, la pratica, l’interattività e la manipolazione sono gli ingredienti fondamentali per veicolare concetti talvolta difficili, ma che diventano di immediata e concreta comprensione anche per i più piccoli, se trasmessi in modo pratico e sperimentale.

Le sfide

Le attività, distinte per fascia d’età, consistono in un insieme di gare e sfide che mettono a confronto le squadre di bambini, coordinate da operatori specializzati.

Come si fa la spesa perfetta? Per saperlo bisogna conoscere i principali pasti della giornata e gli alimenti più sani di cui riempire la nostra dispensa.

Cosa sappiamo della piramide alimentare? I bambini si sfidano per costruire la propria piramide conquistandone i pezzi in un gioco a “rubabandiera”.

Non manca poi lo spazio dedicato all’agricoltura biologica, i cui prodotti sono sempre più diffusi tra gli scaffali del supermercato: con materiali semplici e di recupero, i ragazzi sono chiamati a difendere il proprio orto biologico dagli sfidanti in modo del tutto naturale, costruendo il miglior spaventapasseri.

Al termine delle gare, come in ogni Olimpiade che si rispetti, si svolge la cerimonia di premiazione: i partecipanti ricevono l’attestato di partecipazione personalizzato ma, soprattutto, le squadre vincitrici ricevono la medaglia delle “Olimpiadi della sana alimentazione”!

L’esperienza si chiude infine con la consegna di un piccolo sussidiario educativo sulla Matematica e del nuovo fumetto “Pam Up, sulle tracce dello Yeti”, a ricordo dell’esperienza.

I primi appuntamenti si sono tenuti a Pontedera, Pistoia, Parma, Sassuolo, Cassino e Latina, con grande entusiasmo dei partecipanti e degli operatori locali. Le prossime tappe coinvolgeranno Roma e tante altre città di Toscana, Piemonte, Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia.

Le attività delle Olimpiadi della sana alimentazione sono curate per Pam Panorama da Pleiadi, società di divulgazione scientifica attiva con la sua rete sul territorio nazionale.

CRAI e Geimax: lettera d’intenti per sviluppare il marchio Leader Price

Geimex e il gruppo di distribuzione italiana CRAI hanno sottoscritto una lettera di intenti finalizzata a concludere un accordo di partenariato per lo sviluppo nel mercato discount del marchio Leader Price in Italia.
L’accordo prevede la creazione di una società comune tra CRAI e Geimex che svilupperà il marchio Leader Price in Italia nel quadro di franchising concesso da Geimex.

Questo progetto segna la continuazione della strategia di sviluppo internazionale del concetto Leader Price nei mercati in crescita del discount, basato sul know how di un attore locale indipendente.
Le prime aperture di punti vendita potrebbero avvenire già nel 1° semestre 2017.

Presentazione di CRAI:
Il Gruppo CRAI, società leader in Italia nel settore della distribuzione moderna, ha una rete multicanale di oltre 3500 punti vendita operanti nei seguenti settori: canale Alimentare, Cura Casa e Cura Persona, Cash & Carry.
La quota di mercato totale detenuta da CRAI in Italia è del 4 % – con una leadership di quota del 10.6% nel Libero Servizio (100 – 399 mq.) –  e un fatturato alle casse nel 2015 di tutta la rete di oltre 5 miliardi di euro.

Presentazione di Geimex:
Geimex è la società proprietaria del marchio Leader Price a livello internazionale.
Il Gruppo Casinò, che deteneva il 50% del capitale della società, ha acquisito lo scorso maggio anche il 50% di proprietà della famiglia Baud con la condizione sospensiva dell’approvazione dell’Autorità garante della concorrenza (comunicato stampa del 26 maggio 2016).

Presentazione di Leader Price:
Fondata nel 1990, Leader Price ha oltre 1.100 punti vendita discount in Francia, tra cui 400 Leader Price Express. Leader Price è un marchio del Gruppo Casinò.

Nestlé Vera arriva sugli scaffali con una nuova veste

Nestlé Vera, brand del Gruppo Sanpellegrino, si presenta sugli scaffali di tutta Italia con una veste rinnovata, in grado di esprimere al meglio l’identità e i valori del brand. Un nuovo logo, una nuova etichetta e nuovi pack per evidenziare origine e affidabilità del prodotto.

Protagonisti della nuova etichetta sono i tre valori chiave del brand: famiglia, qualità e sostenibilità. Attraverso nuovi visual e messaggi, Nestlé Vera racconta il suo gusto adatto a tutte le età e le sue caratteristiche di “amica” dei bambini, testimoniati anche dal riconoscimento ministeriale di acqua indicata per la preparazione degli alimenti dei lattanti, conferito all’acqua naturale proveniente dalla fonte “Naturae”[1], e di acqua indicata per l’alimentazione dei neonati e per la preparazione degli alimenti dei neonati per l’acqua naturale “In Bosco”[2]. Un sigillo che rende la gamma Nestlé Vera ideale per assicurare una corretta idratazione davvero a tutta la famiglia. La nuova etichetta garantisce maggiore visibilità anche all’impegno per la tutela dell’ambiente, grazie ai messaggi di sensibilizzazione che invitano i consumatori alla raccolta differenziata. Un’attenzione particolare è dedicata, sulle etichette e i fardelli da 6 bottiglie provenienti dalla fonte “Naturae”, al tema della riduzione dei combustibili fossili, totalmente azzerati presso il nuovo stabilimento di Castrocielo (FR) che utilizza il 100% di energia proveniente da fonti rinnovabili.

Nestlé Vera_new pack2

Grande evidenza in etichetta è riservata all’indicazione della provenienza dell’acqua, che valorizza le qualità delle diverse fonti dalle quali sgorga l’acqua Nestlé Vera e il suo ’approccio multiregionale.

A caratterizzare fortemente la nuova etichetta è il legame con il Gruppo Nestlé, garanzia di qualità, origine e sicurezza del prodotto. Anche il nuovo logo, che vede un riequilibrio delle proporzioni, dedica uno spazio più evidente alla presenza del marchio Nestlé, mentre rimangono immutati gli elementi iconici che rappresentano l’identità di Nestlé Vera: l’acqua e la famiglia.

Nestlé Vera celebra, inoltre, i 150 anni di storia del Gruppo Nestlé con uno speciale logo dedicato all’importante anniversario presente sui fardelli di Nestlé Vera. Un’occasione straordinaria per celebrare un secolo e mezzo di qualità e benessere insieme ai consumatori che ogni giorno scelgono l’acqua Nestlé Vera per prendersi cura di sé della propria famiglia e che quotidianamente si affidano al Gruppo Nestlé, da 150 anni garanzia di qualità, affidabilità e innovazione.

Pokemon al Carrefour. E anche gli youtuber vanno a caccia

Cacciatori di Pokemon, questa notizia è dedicata a voi.

Il bottino è scarso? La ricerca langue? Niente paura. Con un po’ di fortuna, ogni giorno, troverete un vero e proprio raduno nei pressi di oltre cento punti vendita Carrefour, che, grazie a questa iniziativa, diventa la prima insegna della GDO in Italia ad aver organizzato iniziative per gli amanti di “Pokémon GO”.

E tutto questo, grazie all’attivazione di moduli esca (veri e propri centri di aggrazione per gli appassionati del genere) nei dintorni dei punti vendita, così da consentire ai cercatori di Pokémon di aumentare il numero di esemplari catturati. Sarà possibile avere aggiornamenti e seguire l’iniziativa sui canali social Carrefour, dove verranno comunicate tutte le informazioni e le novità utili ai cercatori di Pokemon. E che l’iniziativa di Carrefour sia sempre più apprezzata, lo dimostra il fatto che abbia attirato anche tre dei più popolari youtuber: Simone Paciello, Antony Di Francesco e Riccardo Dose.

Lanterna porta la Focaccia Vegana sugli scaffali della GDO

Sono circa 4 milioni le persone che oggi, nel nostro Paese, preferiscono evitare alimenti di origine animale, dalla carne al pesce alle uova, latte e latticini, e il numero cresce del 15% all’anno.

In tutti i supermercati si trova almeno uno scaffale dedicato ai più rigorosi tra questi nuovi consumatori, i vegani, ma la variante vegana dei cibi tradizionali più gustosi non è ancora completa. Per esempio, fino ad oggi mancava la focaccia. Ma ci ha pensato, Lanterna, il marchio stesso della ‘fugassa’ genovese nel mercato GDO e Food Service(e dal 2015 nel gruppo Vandemoortele), lanciando la sua nuova linea.

La Linea Premium Lanterna presenta ben tre tipi del goloso snack in versione vegana: la Focaccia con cipolla di Tropea IGP certificata, la Focaccia al Timo e Rosmarino e la Focaccia di semola di grano duro; tre alternative alle ricette tradizionali per dare ancora più gusto a questa specialità tipica italiana diventata un vero e proprio simbolo del moderno street food. L’aggiunta del timo al rosmarino e l’utilizzo della cipolla rossa di Tropea, al posto di quella bianca, sono innovazioni che conferiscono infatti maggior profumo e sapore al prodotto, rendendo la focaccia Lanterna per vegani ancor più unica; la versione a base di farina di semola infine è pensata per chi preferisce un gusto delicato.focacce vegan

La Linea Premium Lanterna garantisce il rispetto assoluto dei principi vegani più rigorosi attestato dal marchio Vegan Qualità Vegetariana rilasciato dell’Associazione Vegetariana Europea (EVU), collegata alle associazioni vegetariane europee.

Non sono da meno i valori nutrizionali e salutistici delle focacce vegane Lanterna, per le quali si impiegano il lievito madre, secondo le diffuse esigenze di naturalità, l’olio extra vergine d’oliva e l’olio d’oliva, senza grassi né margarina vegetale.

Comunicazione in store

Sono forniti in pratici cartoni da 4 pezzi 40×30, ognuno avvolto singolarmente in un film plastico brandizzato e con codice EAN, e sono accompagnati da un packaging che assicura la massima visibilità al prodotto. Si tratta di sacchetti di carta per la vendita al pubblico brandizzati vegani per una immediata individuazione del prodotto a scaffale da parte del consumatore.

Le focacce sono pronte per essere dorate in forno e gustate come fresche.

Lanterna offre inoltre materiali di comunicazione per il punto vendita quali i volantini dedicati alla Linea che ne evidenziano i punti di forza e i benefici per i consumatori, e il ‘pendolino’ del marchio di ceritificazione vegana da apporre sullo scaffale per dare evidenza al prodotto valorizzando la propria offerta e un completo supporto al sell-out dei prodotti.

Prezzemolo&Vitale porta a Londra i sapori made in Italy

Prezzemolo&Vitale, insegna palermitana con ben 6 punti vendita nel capoluogo siciliano (e socia Coralis dalla fine dell’anno scorso),  ha appena aperto uno store anche nella capitale inglese, lungo Newington Causeway nel quartiere di Elephant & Castle in pieno centro, all’interno di Mercato Metropolitano, una realtà tutta italiana che sta esportando il suo format nel mondo.

“ Siamo davvero felici per Giuseppe e Giusi e auguriamo loro tutto il meglio per questa nuova sfida nel mercato britannico” ha dichiarato Eleonora Graffione Presidente di Coralis “ E’ per noi un orgoglio annoverare tra i nostri soci, persone che hanno saputo esportare il cibo italiano e l’arte culinaria italiana, dimostrando che la Piccola Distribuzione Organizzata ha la forza di varcare i confini nazionali e diventare ambasciatore del Made in Italy nel mondo!”

All’interno del food store di Prezzemolo&Vitale sono in vendita prodotti siciliani d’eccellenza insieme con salumeria, ortofrutta e articoli internazionali.

“Esportiamo il nostro format ma lo adattiamo alle esigenze locali”, spiega Salvo Prezzemolo, figlio di Giuseppe e Giusi, un master alla Bocconi e la determinazione giusta per affrontare questa nuova avventura.

All’interno del punto vendita, aperto dalle 8 alle 23, sette giorni su sette, non si troveranno solo i prodotti sugli scaffali ma anche degustazioni di vini con sommelier, cooking show con le ricette del giorno, aperitivi e molto altro.

Lidl apre a Peschiera del Garda e dà il via a 12 nuove assunzioni

Lidl continua il suo piano di espansione, inaugurando un nuovo punto vendita in Via Bell’Italia a Peschiera del Garda.
Il nuovo supermercato Lidl, che si aggiunge al punto vendita di Via Frassino operativo dal 2004, occuperà una superficie di oltre 1.400 mq e metterà a disposizione della clientela un ampio parcheggio, con circa 140 posti auto. La nuova struttura Lidl di Peschiera è uno store di nuova concezione caratterizzato da ampie vetrate che migliorano la luminosità interna e da un layout ancora più gradevole e funzionale per il cliente, con corsie spaziose e una disposizione dei prodotti visivamente più efficace. Inoltre, in linea con la sempre maggiore attenzione dell’azienda per le tematiche di sostenibilità ambientale, il punto vendita vanta un impianto fotovoltaico da 38 kW.

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Il supermercato, aperto tutti i giorni, sarà gestito da un affiatato team di 25 collaboratori, di cui 12 nuovi assunti in occasione della nuova apertura. Queste assunzioni si collocano all’interno di un piano di sviluppo più ampio annunciato ad inizio anno dall’azienda che prevede circa 2.000 nuovi inserimenti in organico per il biennio 2016-2017. Il forte investimento sulle risorse umane, sia in termini di assunzioni che di costante formazione e sviluppo, è valso all’azienda per il secondo anno consecutivo il riconoscimento di “Best Workplace” conferito dal Great Place to Work Institute.

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