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Millennials vs Generazione Z: consumi a confronto. L’analisi HYPE

Photo by Leah Kelley from Pexels

Le generazioni non sono tutte uguali, specialmente nel modo di gestire il proprio denaro o di vivere i propri consumi. Ed anche tra due generazioni apparentemente simili – come la Generazione Y e la Generazione Zeta – qualche differenza c’è.

Un’analisi in merito, che parte dai numeri e offre un interessante spaccato di tipo sociologico, è stata effettuata dall’Ufficio Studi di HYPE, la soluzione di banking digitale che funziona attraverso un’app mobile.

Gestione del denaro digitale

Primo dato significativo è la frequenza giornaliera di accesso all’app: 0,68 volte al giorno per i giovanissimi della Generazione Z e 0,57 volte per i Millennial: una differenza che pare infinitesimale, ma che in realtà rappresenta un chiaro indicatore di come i giovanissimi ricorrano con maggiore naturalezza alla propria mobile bank. Si tratta di un gesto sempre più frequente, anche se non ancora meccanico come, per esempio, il consultare Whatsapp, ma l’incremento nell’abitudine di utilizzo è netto.

I numeri evidenziano come HYPE sia ormai uno strumento utilizzato abitualmente per la gestione delle entrate tanto dalla Generazione Y, che lo utilizza anche per l’accredito dello stipendio (+214% il numero dei Clienti che ha accreditato il proprio stipendio su HYPE nel 2019 rispetto all’anno precedente), che dalla Generazione Z, i quali pur non avendo un’entrata fissa, presumibilmente ricorrono all’app per ricevere la «paghetta» dai propri genitori. Il 70% degli under 18 utilizza l’app per ricevere abitualmente denaro (l’8% delle transazioni totali di P2P ricevente di HYPE riguardano gli under 18).

Le principali voci di utilizzo di HYPE mostrano come entrambe le generazioni abbiano comportamenti simili (con una spiccata propensione all’utilizzo della soluzione come abituale strumento di pagamento) ma non identici. 

Gli acquisti

A far la parte del leone sono gli acquisti presso i negozi al dettaglio. Spicca l’importante peso specifico degli acquisti relativi ad abbigliamento ed accessori, che caratterizza maggiormente il cluster della Generazione Z (11,8% della spesa, rispetto a un più limitato 5,78% dei Millennials). Al secondo posto si posizionano gli acquisti relativi al food, che evidenziano una significativa differenza di comportamento tra generazioni: mentre i giovanissimi della Generazione Z mostrano una maggiore  propensione al consumo di cibo fuori casa (spendono l’8,71% in ristoranti, il 3,78% in fast food), la Generazione Y sceglie sì in maniera significativa la ristorazione (7,39% ristoranti), ma bilanciata da un 6% di spesa per alimentari presso la grande distribuzione (la Generazione Z si ferma a 3,43%), segno della propensione al consumo di pasti preparati in casa. 

Vedi alla voce risparmio

Una delle funzioni più utilizzate di HYPE, la cui analisi avvalora ancora di più le tendenze già evidenziate, è quella degli Obiettivi, il “salvadanaio virtuale” che consente l’accantonamento progressivo di cifre destinate ad una finalità preimpostata. 

Emergono come diametralmente opposte, tra i due target, le finalità legate agli accantonamenti a medio termine: per la Generazione Z, il principale obiettivo di risparmio riguarda l’acquisto di prodotti elettronici o software, quindi un investimento sul patrimonio tecnologico personale, mentre i Millennial sono più orientati verso il consumo “analogico”, presentando come principale voce di risparmio la categoria “Veicoli e trasporti”, con un peso relativamente significativo anche della voce “Viaggi e Vacanze”.

«Le giovanissime generazioni confermano – anche per quanto riguardo le scelte di utilizzo del denaro – quella tendenza ormai acquisita all’online», conferma Antonio Valitutti, General Manager di HYPE «ovvero al comprendere nella sfera del digitale anche le proprie passioni e relazioni quotidiane».  

Metodologia

L’analisi ha comparato i dati relativi all’utilizzo di HYPE nella gestione del denaro e negli acquisti di beni e servizi relativamente ai due cluster di clienti appartenenti all’oltre milione di clienti attivi: gli oltre 70mila clienti under 18 (HYPE dà infatti la possibilità di aprire un conto a partire dai 12 anni), e gli oltre 500mila appartenenti alla Generazione Y (o Millennial, i nati tra il 1981 e il 1996).

Millennials Hypers: un tag svela le loro preferenze d’acquisto

Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay

Non solo Millennials (target socio economico di grande rilevanza attuale e futura), ma anche Hypers. Utilizzatori cioè dell’app Hype che conta oggi oltre 700 mila clienti attivi, in crescita al ritmo di 2 mila ogni giorno.

L’età media  è di 33 anni e il loro zoccolo duro è rappresentato dagli utenti tra i 18 e i 29 anni (che solo nel 2018 sono aumentati del 300%). Sono loro i più assidui utilizzatori di una delle funzioni più smart e innovative della app, quella che dà la possibilità all’utente di “taggare” con un hashtag ogni acquisto effettuato con HYPE, archiviando così spese e movimenti per categorie. Grazie a questo sistema, ricercare le spese registrate con lo stesso hashtag è semplicissimo, e in questo modo è possibile tenere sotto controllo in maniera semplice i propri movimenti.
Aggregando gli hashtag più utilizzati per categorie merceologiche e di servizi, l’Ufficio Studi di HYPE ha analizzato verso quali categorie merceologiche e di servizi si orienta oggi la spesa degli Hypers Millennials italiani. 

Ecco cosa è emerso. Al primo posto per numero di transazioni (e al secondo per ammontare complessivo di spesa) si posizionano gli acquisti per abbigliamento e accessori, al secondo posto l’acquisto di strumenti di elettronica e software: un dato che sottolinea come in Italia il bene materiale abbia ancora un’attrattività molto forte e guidi le tendenze d’acquisto, e offre una chiave di lettura differente rispetto, per esempio, a uno studio effettuato da PWC a livello globale secondo il quale il 52% dei consumatori della generazione Millennial spende i propri soldi non per assicurarsi il possesso di beni materiali, ma per acquisti di servizi di tipo esperienziale.

Un’«economia dell’esperienza» che si ritrova, nei dati dell’Ufficio Studi HYPE, a partire dalla terza posizione, e riguarda principalmente transazioni relative alla categoria viaggi e turismo, cui  seguono le spese per la ristorazione, l’intrattenimento e la pratica sportiva.

UNDER 30
Top 10 obiettivi under 30 (12-29 anni) Numero di transazioni Ammontare (euro)
Abbigliamento e Accessori24.36811.092.628
Elettronica e Software8.9205.693.026
Viaggi e Vacanze6.7794.908.270
Veicoli e Trasporti4.76811.827.462
Rimborsi2.2321.611.060
Ristoranti e Caffe’2.1771.899.496
Intrattenimento2.020543.269
Sport e Hobbies1.9141.968.008
Regali e Donazioni1.889493.070
Casa1.4293.546.434

Un percorso di consumi che vede poche variazioni se si analizzano in parallelo lo spaccato maschile e quello femminile degli under 30 italiani:

Top 10 obiettivi under 30 (12-29 anni) donne Numero di transazioni Ammontare (euro)
Abbigliamento e Accessori1.870575.617
Viaggi e Vacanze739344.414
Veicoli e Trasporti343255.451
Elettronica e Software298147.919
Regali e Donazioni21845.440
Rimborsi18889.223
Ristoranti e Caffe’18277.742
Casa135429.143
Cura del corpo10636.801
Intrattenimento9920.473
 

Top 10 obiettivi under 30 (12-29 anni) uomini

 

Numero di transazioni

 

Ammontare (euro)

Abbigliamento e Accessori18.9029.066.592
Elettronica e Software8.1135.266.071
Viaggi e Vacanze4.5833.639.030
Veicoli e Trasporti3.77011.155.909
Intrattenimento1.739476.108
Rimborsi1.6771.293.442
Sport e Hobbies1.6471.922.027
Ristoranti e Caffe’1.6421.639.089
Regali e Donazioni1.237320.518
Casa1.0281.880.264

 

Millennials vs Generazione X

E se confrontiamo i giovani con chi giovane lo è di meno?

Beh, non ci sono differenze epocali. Vediamo infatti che anche per la generazione X a trainare gli acquisti sono, per numero di transazioni, la categoria Abbigliamento e Accessori e la categoria Elettronica e Software. Nessun balzo generazionale, dunque, quanto – piuttosto – una certa continuità.

La spiegazione? Probabilmente il fatto che che, indipendentemente dall’età, l’Hyper è in ogni caso quello che statisticamente si definisce un «utente evoluto», che ha scelto una piattaforma di gestione del denaro e di pagamento full digital e a prevalente utilizzo da mobile. Una scelta «culturale», più che tecnica, e che quindi va al di là delle consuete suddivisioni generazionali.

 

 

 

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