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Amadori cerca personale, previste 700 assunzioni in tutta Italia

Il gruppo Amadori ha avviato un importante percorso di ricerca personale e assunzione per oltre 700 persone su tutti i siti principali della sua filiera integrata: in particolare in Romagna, per gli stabilimenti produttivi di Cesena e Santa Sofia (FC), per i siti in Abruzzo, a Mosciano S. Angelo (TE) e per le altre sedi in tutta Italia.

L’azienda sta cercando figure ad ogni livello professionale: dagli addetti alla produzione ai magazzinieri, da figure tecniche e ingegneristiche legate alla manutenzione a diversi ruoli tecnico-amministrativi, oltre a figure in ambito HR, Marketing, IT e commerciale.

Per facilitare il processo di selezione, Amadori ha riprogettato tutta la sezione “Lavora con Noi” del sito all’interno del quale si possono trovare tutte le opportunità di lavoro e a cui ci si può candidare. La sezione è completata da una serie di informazioni integrative e interviste ai dipendenti, che mirano a raccontare nel dettaglio la diversificata offerta professionale che Amadori propone lungo tutta la sua filiera integrata.

Questa importante campagna di recruiting conferma la strategia di sviluppo e crescita che Amadori sta perseguendo da diversi anni e che intende portare avanti attraverso importanti investimenti strategici, che stanno rendendo sempre più innovative e tecnologicamente avanzate le strutture produttive del Gruppo.

“Il gruppo Amadori dà lavoro oggi a quasi 9.500 persone, di cui 51% donne e il 49% uomini, in rappresentanza di oltre 80 nazionalità differenti: una comunità varia e integrata, che rappresenta la nostra forza ed esprime al meglio i valori aziendali”, ha dichiarato Flavio Amadori, presidente di Amadori S.p.A. “Investiamo da anni nella formazione professionale, attraverso la nostra Amadori Academy che, nel solo 2021, ha erogato oltre 54 mila ore di formazione ad ogni livello. Continueremo a investire in questo ambito strategico per tutti i dipendenti. Il nostro obiettivo è crescere insieme alle nostre persone”.

Questo piano di assunzioni su larga scala è coerente con la crescita a doppia cifra di Amadori che, grazie a un ambizioso piano di investimenti, punta a raggiungere i 2 miliardi di euro di fatturato nei prossimi 5 anni.

Amadori
Fondata nel 1969 e con una quota di mercato di circa il 30% sul totale carni avicole in Italia, Amadori sta estendendo la propria offerta a tutto il campo delle proteine: bianche, rosa e verdi. Il Gruppo, che può contare sulla collaborazione di oltre 9.000 persone, tutte in Italia, si distingue sul mercato per la gestione integrata della propria filiera, formata da: 6 stabilimenti di trasformazione alimentare, 5 incubatoi, 4 mangimifici e 1 in conto lavorazione, oltre 800 allevamenti sia a gestione diretta che in convenzione, 3 piattaforme logistiche e 19 centri di distribuzione fra filiali e agenzie, che garantiscono una distribuzione capillare in tutto il Paese.

Action, 500 nuove assunzioni nel 2023

Action, la catena di discount non food a più rapida crescita in Europa che ha debuttato in Italia nell’aprile 2021 e conta già 500 dipendenti in 24 punti vendita in Lombardia, Piemonte e Veneto, prevede di assumere più di 500 persone nel 2023 per sostenere la crescita della sua rete di negozi nel Paese.

Il marchio, che ha debuttato in Italia nell’aprile 2021 a Vanzaghello (Milano) e Torino, punta ad espandere la propria presenza nel Nord Italia e verso le regioni centrali il prossimo anno prevedendo di raddoppiare le proprie dimensioni. Le posizioni aperte sono per impiegati di negozio, assistenti di negozio, store manager, regional manager in sei nuove regioni: Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo e Trentino-Alto Adige, oltre a Lombardia, Piemonte e Veneto, dove il marchio è già presente.

Oltre ai requisiti specifici richiesti per ciascuna figura professionale, come diploma di scuola superiore o universitario, esperienza nel campo della vendita al dettaglio e in particolare nei beni di largo consumo, Action richiede persone motivate ed entusiaste che sposino i valori del brand. Ma non solo. A livello centrale Action ha aperto la ricerca di altre figure professionali come facility store coordinator, real estate process coordinator, project manager, avvocati, HR business partner, compensation manager.

“Con la nostra rapida crescita, il prossimo anno raddoppieremo le dimensioni dell’Azienda in Italia” ha dichiarato Davide Patruno, HR Manager in Italia di Action. “Per tutte le posizioni che occupiamo – dai dipendenti dei negozi, ai real estate managers – condividiamo i valori di Action: orientamento al cliente, lavoro di squadra, semplicità, disciplina, attenzione ai costi e rispetto. Questi sono il fulcro del nostro successo, poiché forniscono la base per la nostra interazione reciproca, con i nostri clienti e i nostri partner commerciali”.

Lavorare in Action significa entrare in un programma di crescita professionale ed economica strutturato. Attualmente, più del 50% degli store manager è costituito da personale promosso internamente grazie a un percorso di formazione e crescita che accompagna i dipendenti dal momento in cui entrano a far parte della realtà Action.

“Siamo convinti che le promozioni interne siano un driver di ingaggio e fidelizzazione dei nostri dipendenti, così come gli elementi necessari per preservare il nostro DNA. La nostra rapida espansione ci dà la possibilità di offrire diverse opportunità di promozione interna perché per noi le persone sono la chiave del nostro successo. Il loro impegno e la loro energia ci consentono di soddisfare le nostre ambizioni”, ha concluso Patruno.

Per candidarsi basta collegarsi al sito https://it.action.jobs/job-alert selezionando l’area di interesse o la posizione che si desidera ricoprire.

Dispensa Emilia cerca 35 risorse per l’apertura nel C.C. Auchan di Rescaldina

Trenta operatori e cinque assistenti allo store manager: sono le figure ricercate da Dispensa Emilia, catena leader nella ristorazione tradizionale con servizio veloce, che ha aperto le selezioni per la sua prossima apertura a Rescaldina (MI), presso il Centro commerciale Auchan.

L’azienda sta lavorando alla costruzione dell’intero team del nuovo ristorante, e le 35 figure andranno ad aggiungersi alle 250 persone in staff nei suoi altri 10 ristoranti di proprietà in Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Toscana.

La figura di Assistente allo Store Manager è responsabile del ristorante durante il proprio turno di servizio. Sono richieste figure con comprovata esperienza nel coordinamento di gruppi, maturata nella ristorazione organizzata. Il contratto di lavoro offerto è full time e l’inserimento in azienda prevede un periodo di formazione di almeno tre mesi presso gli altri ristoranti della società e un successivo sviluppo accademico.

Per la figura di Operatore, Dispensa Emilia è alla ricerca di persone solari, dinamiche e con ottime doti relazionali. L’operatore in Dispensa Emilia ricopre tutte le postazioni di lavoro previste nel punto vendita: dalla preparazione dei prodotti, al servizio al cliente, alle pulizie, alle operazioni di cassa. L’inserimento in azienda prevede un periodo di formazione di un mese presso uno degli altri ristoranti della catena in zona e contratto part time.

Tutti gli interessati potranno inviare il proprio cv all’indirizzo e-mail dedicato personale@dispensaemilia.it o compilando la scheda anagrafica direttamente sul sito di Dispensa Emilia: http://www.dispensaemilia.it/it/lavora-con-noi

Nata a Modena nel 2004, Dispensa Emilia conta oggi dieci ristoranti distribuiti tra Emilia Romagna (Modena, Bologna e Reggio Emilia), Toscana (Campi Bisenzio), Lombardia (Arese @”Il centro” e Orio al Serio) e Veneto (Verona). È tra le prime catene in Italia nel segmento della ristorazione tradizionale con servizio veloce, che mette al centro della sua offerta la tigella, sottile pane rotondo tipico dell’Appennino Emiliano farcito con salumi, formaggi e verdure di stagione, ma propone anche piatti della tradizione emiliana, insalate e una selezione di Lambruschi e vini al calice tipici della Regione. Tutto è preparato al momento, con ingredienti freschi e genuini: basta ordinare e pagare alla cassa, accomodarsi al tavolo e attendere pochi minuti per essere serviti.

Un dispositivo “Trovami” aiuta gli assistenti di sala a individuare il tavolo, in modo da offrire un servizio rapido e preciso.

Settimane del commercio equo Fairtrade, al via dal 13 al 28 ottobre

Una maggiore convenienza nell’acquisto dei prodotti equsolidali, in vista di una loro maggiore diffusione e conoscenza da parte del consumatore: è questo il senso delle Settimane Fairtrade, che tornano quest’anno dal 13 al 28 ottobre.

Al motto “Fai la spesa cambia il mondo”, migliaia di consumatori potranno beneficiare di promozioni e iniziative speciali in centinaia di supermercati e ipermercati di tutto il territorio nazionale per acquistare prodotti “giusti”, che rispettano i diritti dei lavoratori nei Paesi in via di sviluppo e sono ottenuti con pratiche ambientali sostenibili. Lo assicura Fairtrade, il Marchio internazionale del commercio equo.
Grazie a Fairtrade, infatti, i contadini e i lavoratori ricevono per il loro raccolto un prezzo minimo tale da coprire i costi medi di una produzione sostenibile, il cosiddetto Prezzo minimo Fairtrade. Inoltre, viene corrisposto loro il pagamento di un margine di guadagno aggiuntivo, il Premio Fairtrade, per sostenere progetti di sviluppo democraticamente decisi dalle comunità. Si tratta ad esempio di programmi sociali, sanitari, di salvaguardia dell’ambiente o di miglioramento della produzione.
Caffè, banane, zucchero, cacao e molto altro ancora. La scelta dei prodotti è molto ampia e riguarda sia prodotti alimentari sia prodotti non food, tutti ottenuti nel rispetto dei diritti dei lavoratori.
Una ricerca di mercato Nielsen, presentata lo scorso maggio, conferma che il 29% del campione intervistato tende ad acquistare sempre di più i prodotti del commercio equo (con una crescita di 6 punti percentuali rispetto ad una analoga indagine svolta nel 2014), e che in generale, le persone tendono a comprare con maggiore frequenza i prodotti “etici” all’interno dei punti vendita tradizionali: supermercati, ipermercati, discount e negozi al dettaglio.

Kiabi cerca addetti per il nuovo store di Napoli, l’11 ottobre è Job Dating

KIABI sbarca a Sud e arriva a Napoli: per il nuovo store l’azienda di abbigliamento francese della famiglia Mulliez, che possiede anche il gruppo Auchan, è alla ricerca di addetti. Che saranno selezionati giovedì 11 ottobre con il KIABI Job Dating

L’azienda è alla ricerca di circa 20 risorse per il prossimo store che inaugura nel cuore di Napoli, in stazione centrale: in Italia, per la prima volta, arriva in centro città.

Il KIABI Job Dating è in programma presso Cisterna Café&Bistrot in via Cisterna Dell’Olio, 6/A 80134 Napoli. Dalle 16 alle 22 i ragazzi interessati dovranno presentarsi nel locale e, curriculum alla mano, convincere KIABI di essere il candidato perfetto, il tutto in soli 7 minuti.

Il KIABI Job Dating è nato dall’idea dai famosi speed date americani, i colloqui al buio nei quali, in meno di 7 minuti, è possibile incontrare l’anima gemella. Ragazzi giovani, studenti o neolaureati, con una forte passione per la moda si potranno conquistare il proprio ruolo all’interno del nuovo team superando una prova di recruiting davvero unica. Si cerca una squadra capace di esprime i valori stessi del brand: emozione, divertimento, unicità e professionalità.

L’azienda di abbigliamento continua a investire nella formazione e nella crescita dei propri collaboratori e, grazie ad appuntamenti come questo, offre concrete opportunità di lavoro.

A ogni partecipante al Job Dating sarà offerto un drink, per concludere la serata nel migliore dei modi.

Al centro logistico Aldi di Oppeano 226 collaboratori assunti

Rifornisce quotidianamente i 37 punti vendita di ALDI in Italia attraverso processi ottimizzati, e impiega finora 226 collaboratori al proprio interno il centro logisticola di Oppeano, in provincia di Verona, all’avanguardia a livello di efficienza logistica e riduzione dell’impatto ambientalehe

Su una superficie di quasi 94.500 metri quadri, la prima piattaforma logistica ALDI si sviluppa su un’area di 58.920 metri quadri dedicata allo stoccaggio e alla movimentazione delle merci, che passano attraverso 98 porte di carico. All’interno della struttura sono presenti anche uffici e un centro di formazione, l’ALDI Accademia. Il centro logistico è operativo 24 ore su 24, per assicurare il miglior servizio possibile ai clienti di tutti i 37 punti vendita ALDI aperti nel Nord Italia.

Una presenza, quella del centro logistico, che ha generato nuovi posti di lavoro e prodotto importanti ricadute sul territorio di Oppeano dal punto di vista economico, dell’indotto e dell’occupazione, inserendosi nel più ampio piano di sviluppo di ALDI che prevede l’assunzione di circa 1.500 collaboratori entro la fine del 2018.
“Per il nostro Comune è un orgoglio ospitare ad Oppeano una delle più importanti realtà a livello internazionale nel settore della Gdo, con punti vendita in tutto il mondo. ALDI col suo insediamento ha dato spazio a 226 posti di lavoro sul territorio; posti di lavoro che corrispondono ad altrettante famiglie; il fatto che in un momento di difficoltà economica globale un’azienda di tale qualità venga ad investire nel nostro territorio, significa che sono stati creati i presupposti per l’insediamento, a livello di viabilità ma anche di offerta di servizi. Un motivo di vanto per l’Amministrazione Comunale che ha dimostrato elevata sensibilità per il lavoro e l’impresa, due valori che devono crescere e progredire insieme – spiega il Sindaco di Oppeano Pierluigi Giaretta -. Un’attenzione al sociale, ulteriore motivo di grande soddisfazione per l’Amministrazione Comunale, con l’auspicio che vi sia continuità nella collaborazione tra aziende del territorio e tessuto sociale, a favore della comunità. Un supporto più che gradito da parte di ALDI, che testimonia la volontà di questa multinazionale di investire e sostenere la realtà economica di Oppeano, credendo appieno nelle sue potenzialità; un grazie sentito da parte del Sottoscritto e dell’Amministrazione comunale di Oppeano ad ALDI”.

 

Logiche green

In grado di unire l’efficienza delle funzioni logistiche a un basso impatto ambientale, il centro di distribuzione di Oppeano pone grande attenzione alla sostenibilità delle proprie attività. Per ottimizzare il processo di distribuzione, infatti, ALDI rifornisce i propri negozi a fronte di reali esigenze giornaliere e con tempistiche di approvvigionamento brevi, per garantire prodotti di massima freschezza e ridurre al minimo la giacenza di merce in eccesso. L’attenta pianificazione dei tragitti, a cui risponde anche la scelta di posizionare il centro logistico in un’area strategica, situata in prossimità di uno snodo stradale, assicura tempi di trasporto brevi e la riduzione al minimo dell’impatto ambientale.

 

Il secondo centro in costruzione a Landriano

Per garantire un’ottimale organizzazione logistica, infine, il centro operativo di Oppeano verrà presto affiancato da una nuova sede: sono iniziati infatti lo scorso marzo i lavori di costruzione del secondo centro di Direzione Regionale, situato a Landriano (PV). Su una superficie di quasi 102.000 metri quadri, la nuova piattaforma logistica consterà di 52.000 metri quadri di deposito merci e circa 3.700 metri quadri suddivisi tra uffici e un centro di formazione, l’ALDI Accademia. Una volta completato, il sito creerà altri 200 posti di lavoro e permetterà di rifornire più da vicino i punti vendita delle regioni del Nord Ovest e di formare i nuovi collaboratori all’interno dell’ALDI Accademia.

Esselunga apre le candidature per la Job Week milanese, al via dal 9 al 12 ottobre

Esselunga ha aperto le candidature per la Job Week di Milano che si terrà da martedì 9 a venerdì 12 ottobre. L’evento di recruiting, organizzato direttamente dall’azienda, è finalizzato alla ricerca e selezione di personale per il potenziamento degli organici dei negozi.

In particolare, questa iniziativa si focalizza sul recruiting di Allievi Carriera Direttiva di Negozio, posizione che prevede un percorso di crescita professionale all’interno del punto vendita.

Per accedere all’evento a numero chiuso, possibile solo previo invito, si deve effettuare la registrazione compilando il form di iscrizione sul sito Esselungajob fino a domenica 16 settembre. Partecipando alla Job Week, i candidati convocati hanno la possibilità di conoscere l’organizzazione, scoprire i percorsi di crescita professionale all’interno dell’azienda e incontrare il team di selezione. L’incontro con i candidati nel corso dell’evento si articola in una presentazione della realtà aziendale di Esselunga, nonché della posizione lavorativa ricercata e, a seguire, un breve colloquio individuale con i selezionatori.

Nel corso delle 4 giornate di selezione a Milano, Esselunga conta di incontrare in colloquio circa 1.200 candidati.

L’iniziativa di Esselunga a Milano è la terza organizzata in città dopo quella di novembre 2016 e di settembre 2017. Nelle ultime due edizioni sono stati invitati 3.500 candidati. Nel 2018 anche Torino, Bologna, Firenze, Como e Roma hanno ospitato i Job Day Esselunga.

Le informazioni su requisiti, descrizione del profilo e altre offerte di lavoro sono visualizzabili a questo link.

 

Amazon creerà 1.700 nuovi posti di lavoro in Italia nel 2018

Dall’ingegnere allo sviluppatore di software all’operatore di magazzino: sono 1.700 i posti di lavoro a tempo indeterminato in Italia che Amazon creerà entro la fine dell’anno: lo ha annunciato oggi l’azienda, che in questo modo supererà i 5.200 dipendenti, dai 3.500 di fine 2017. 

Molti dei ruoli sono disponibili nei nuovi centri di distribuzione aperti nell’autunno 2017 a Passo Corese (RI) e a Vercelli così come nel centro di distribuzione Amazon già esistente a Castel San Giovanni (PC), nel Customer Service di Cagliari, nel Centro di Sviluppo di Torino e nella nuova sede direzionale a Milano. Dal 2010 la compagnia di Bezos ha investito oltre 1,6 miliardi di euro per sviluppare le sue attività in Italia.

“Siamo impegnati a investire in Italia per migliorare continuamente i servizi che offriamo ai nostri clienti e per portare innovazione, in tutta Europa e in Italia, attraverso la ricerca e lo sviluppo in particolare negli ambiti del Machine Learning e della Robotica. Nel 2018 – ha detto Mariangela Marseglia, Country Manager Amazon.it e Amazon.es – 1.700 nuovi dipendenti rafforzeranno i nostri team italiani per assicurare ai nostri clienti consegne più veloci, una selezione più ampia e maggiore convenienza”.

Ecco le “basi” da cui Amazon lavora in Italia:

Centro direzionale – Milano: la nuova sede di Milano ospiterà oltre 600 dipendenti a tempo indeterminato entro la fine dell’anno. Il nuovo edificio è composto da due strutture di 9 e 6 piani per un totale di 17.500 metri quadri nel distretto di Porta Nuova. Qui si ricerca un’ampia molteplicità di posizioni corporate e Amazon Web Services, dagli account manager retail, agli specialisti del cloud, fino agli account manager che aiutano le piccole e medie imprese (PMI) ad aumentare le loro vendite sulla dotcom; così come ingegneri, solution architect, tech evangelist e molti altri.

Centro di Sviluppo – Torino: il Centro di Sviluppo a Torino è focalizzato sulla ricerca sul riconoscimento vocale e la comprensione del linguaggio naturale che supporterà la tecnologia per l’assistente vocale Alexa, utilizzata per servizi e prodotti come Amazon Echo, Echo Dot, Amazon Fire TV e i tablet Amazon Fire.

Logistica: Dopo l’apertura di due nuovi centri di distribuzione a Passo Corese e Vercelli e di cinque depositi di smistamento in tutta Italia nel 2017, Amazon ha aperto quest’anno tre nuovi depositi di smistamento – a Buccinasco (Milano), Burago (Monza e Brianza) e Roma – e aprirà un nuovo centro di smistamento a Casirate (Bergamo). Oltre all’assunzione di responsabili operativi, ingegneri, specialisti nelle risorse umane, specialisti IT e di operatori che prelevano, imballano e spediscono gli ordini dei clienti, l’azienda sta assumendo anche ruoli altamente qualificati per il Tech Center di Vercelli focalizzati sul l’implementazione di processi tecnologici dei suoi centri di distribuzione.

“La continua creazione di posti di lavoro a tempo indeterminato nei nostri centri di distribuzione e il nuovo Tech Hub a Vercelli sono una dimostrazione dell’impegno di Amazon in Italia – ha detto Fred Pattje, Amazon Operations Director per l’Italia e la Spagna -. Questa espansione ci consentirà di migliorare ulteriormente il nostro servizio ai clienti e alle piccole imprese italiane che utilizzano il nostro sito web per far crescere i loro ricavi in Europa. Allo stesso tempo, Amazon si impegna a garantire un ambiente di lavoro ottimale per i dipendenti, con opportunità di sviluppo professionale, retribuzioni competitive e benefit”.

 

Polemiche e opportunità

Sono dell’inizio dell’anno le polemiche sui braccialetti utilizzati dagli operatori della logistica, e soprattutto sull’alto livello di stress subito dai lavoratori della logistica. Su questo fronte, l’azienda spiega in una nota che “tutti i dipendenti Amazon che lavorano nei centri di distribuzione, nel customer service o negli uffici corporate ricevono una retribuzione competitiva e un pacchetto completo di benefit, compresa l’assicurazione medica privata dal primo giorno di lavoro, assicurazione sulla vita, uno sconto per acquisti su Amazon e un piano pensionistico aziendale. Amazon offre inoltre ai dipendenti dei centri di distribuzione un programma innovativo chiamato Career Choice che copre per quattro anni fino al 95% dei costi della retta e dei libri per corsi di formazione scelti dal personale, fino ad un massimo di 8.000 euro”.

Meno problemi, evidentemente, per quanto riguarda le posizioni a più alto valore aggiunto, dato l’alto livello di innovazione della compagnia di Jeff Bezos che, come sappiamo, una ne fa e 100 ne pensa, dai droni alle consegne nel frigo di casa e nel bagagliaio. Quest’anno Amazon è stata infatti indicata da Universum come uno dei “Datori di lavoro più attrattivi” in Italia. La classifica è stata stilata in base alle risposte di oltre 38.000 studenti in 44 diverse università italiane, e Amazon ha ottenuto il 4° posto tra tutte le aziende italiane secondo gli studenti del settore business, salendo di 6 posizioni rispetto allo scorso anno, e il 7° posto per gli studenti di ingegneria.

Per esplorare le opportunità di lavoro in Amazon, si può visitare il sito www.amazon.jobs.

Amazon si accorda con i sindacati per i turni nel centro logistico di Castel San Giovanni

Il centro di distribuzione Amazon di Castel San Giovanni (PC).

Un accordo “storico”, il primo tra Amazon e i lavoratori rappresentati dalle organizzazioni sindacali di categoria, Filcams-Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Ugl Terziario, è stato firmato a Piacenza (nel sito di Castel San Giovanni). “Storico” secondo i sindacati anche per le novità introdotte in tema di organizzazione del lavoro e riconoscimenti economici integrativi del contratto collettivo di lavoro.
L’accordo è stato siglato il 22 maggio su mandato dei lavoratori che hanno votato al referendum indetto dai sindacati a margine di cinque assemblee. Al voto ha partecipato circa un terzo degli aventi diritto; favorevoli all’accordo poco meno del 70% dei votanti.
“Siamo soddisfatti di un risultato al momento unico in Europa – sottolinea Massimo Mensi, che per Filcams Cgil Nazionale segue le vertenze Amazon –, che speriamo possa spianare la strada nell’apertura di tanti altri tavoli di confronto in tutti i Paesi dove Amazon ha una propria sede”.

Principio ispiratore dell’accordo è l’equità, con una redistribuzione dei carichi di lavoro che elimina l’obbligo per alcuni lavoratori del lavoro notturno o pomeridiano, con una riorganizzazione più equa tra tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori dei turni di copertura lavorativa nei weekend.

 

Turno notturno volontario

L’accordo avrà durata annuale, a decorrere dal prossimo 17 giugno, e fissa un primo paletto a quattro mesi dall’introduzione, per una attenta verifica dei risultati ottenuti.
“L’accordo prevede che il lavoro notturno sia inizialmente effettuato solo da dipendenti volontari, contemplando tra l’altro, una maggiorazione del 25% del compenso previsto dal contratto di lavoro – spiega ancora Mensi – ricorrendo ad una turnazione complessiva tra tutti i lavoratori solo nel caso non ci fossero le coperture richieste”.
Nella ripartizione del servizio nei weekend, inoltre, la turnazione sarà scandita sulla base delle otto settimane, con quattro fine settimana liberi consecutivi e turni alternati tra sabati e domeniche lavorative.

“Siamo di fronte ad un accordo importantissimo – ha detto Maria Grazia Gabrielli, segretaria generale Filcams Cgil Nazionale – anche alla luce degli scioperi e delle proteste dello scorso novembre, quando in occasione del Black Friday molti dipendenti hanno incrociato le braccia proprio per chiedere condizioni di lavoro meno pesanti e impattanti con la vita privata e famigliare. Un accordo che può ora aprire la strada verso nuove relazioni aziendali e affrontare temi rilevanti come quello della salute e della sicurezza dei luoghi di lavoro”.

Best Workplaces for Women 2018, Mars Italia è la prima azienda food

Guadagna la quarta posizione Mars Italia nella classifica “in rosa” del Great Place to Work Institute, qualificandosi come uno dei migliori ambienti di lavoro in Italia anche secondo il parere femminile dietro a W.L. Gore Associati, Hilton e H&M, e dunque prima azienda nel food (la classifica completa è visionabile a questo link che vede per la Gdo Lidl all’undicesimo posto)
Il riconoscimento si aggiunge al “Premio Sviluppo”, ottenuto per il sostegno al talento e al benessere di tutti gli associati, donne in primis, che da sempre caratterizza Mars

I Best Workplaces for Women è la classifica redatta dal Great Place to Work Institute che valuta l’ambiente di lavoro sulla base dell’opinione dei dipendenti femminili, analizzando oltre 120 aziende e ascoltando circa 109.000 lavoratori.

Questo riconoscimento si aggiunge a una lunga serie. Da oltre 10 anni, infatti, Mars Italia è fra i primi posti della classifica Best Workplaces; nel 2018, ha ottenuto il 3° posto nella categoria Medium Enterprises della classifica Great Place to Work e ha tenuto saldo il suo 1° posto tra le aziende del largo consumo. Oltre a questi, è arrivato anche il Premio Sviluppo, uno speciale award sulla crescita professionale che, come recita la motivazione ufficiale del Great Place to Work Institute, premia Mars Italia “per la propria capacità di ispirare ogni persona a raggiungere il suo pieno potenziale attraverso opportunità, risorse e politiche all’avanguardia messe al servizio di tutti gli Associati, veri protagonisti del proprio sviluppo e della propria carriera”.

Una collezione di risultati di grande orgoglio per Mars, che conferma il successo delle sue politiche e che oggi ha un peso ancora maggiore perchè ha ottenuto il riconoscimento ufficiale anche da parte delle donne. Il loro parere costituisce infatti un’ulteriore conferma del carattere trasversale di queste politiche e di come l’azienda investa realmente sulle persone, sostenendo il talento di tutti e creando un ambiente di lavoro che risponda ai veri bisogni degli associati. Scommessa vinta anche guardando la crescita consecutiva registrata dall’azienda negli ultimi 4 anni.

 

Formazione 70-20-10

Per Mars, sostenere il talento di tutti significa dare a ciascuno la possibilità di seguire percorsi di formazione personalizzati e di partecipare a progetti di respiro internazionale. Questo è possibile anche grazie al suo modello di formazione ‘70/20/10’, una formula in cui il 70% dell’apprendimento è costituito dall’opportunità di provare le esperienze in prima persona, anche attraverso programmi di job rotation. Il 20% deriva da quanto si assimila attraverso programmi di coaching e mentoring, portati avanti dai manager dell’azienda che per questo sono adeguatamente formati e seguono a loro volta programmi di formazione come il Great Line Management. Il restante 10% dipende da corsi e lezioni di qualità avanzata, possibili anche grazie alla Mars University, il portale online di Mars dedicato alla formazione. Inoltre, ad integrazione di questo modello, l’azienda dà l’opportunità di partecipare a progetti di sviluppo professionale all’estero, come il Mars Graduate Program, un percorso di crescita accelerata per i neolaureati, e il Mars Ambassador Program, che prevede la partecipazione a programmi volti a sostenere le comunità in cui Mars opera.

 

Smart working e agevolazioni

Per investire sulle persone e, di conseguenza sull’azienda, Mars Italia promuove inoltre la creazione di un ambiente lavorativo che metta al centro i reali bisogni delle persone. Mars è stata infatti pioniera dello smart working in Italia, adottando fin dal 2009 politiche che consentono agli Associati di conciliare al meglio vita privata e lavorativa, gestendo in autonomia modalità e orari di lavoro. A questa flessibilità corrisponde un alto livello di responsabilizzazione che, come rivela la denominazione stessa di ‘Associato’, considera i lavoratori parte attiva nella gestione dell’azienda. Mars Italia mette a disposizione degli Associati gli strumenti necessari per poter svolgere il proprio lavoro in qualsiasi luogo e con tempi personalizzati: dai pc portatili all’abolizione di tutte le linee telefoniche fisse a favore di cellulari che permettono di gestire chiamate e altre funzioni sia personali che professionali.

Venire incontro ai bisogni degli Associati e creare le migliori condizioni di lavoro possibili passa anche attraverso un pacchetto di agevolazioni e benefit che facilitano ulteriormente la gestione degli impegni personali e del tempo libero. Particolarmente significativo, soprattutto per le donne – spesso ancora principali caregiver nel nostro Paese – è la possibilità di usufruire di una grande flessibilità nella gestione del proprio tempo, possibile con alcune misure specifiche previste da Mars: la possibilità di prendere ulteriori permessi retribuiti per assistere figli e genitori non autosufficienti o la possibilità, attiva da quest’anno, di convertire parte del proprio premio di risultato in una serie di servizi utili alla famiglia (quali spese d’istruzione, baby sitter, supporto nel lavoro domestico).

Con le sue politiche, Mars crea per tutti le stesse opportunità di crescita e a dimostrarlo sono anche i numeri: oggi in azienda le donne rappresentano più del 50% del numero totale degli Associati e il 40% delle posizioni fra i membri del Board. Un risultato, quest’ultimo, ancora più importante se confrontato con la media nazionale di donne al vertice che raggiunge appena il 29%[1]. Su questo fronte, Mars si è impegnata concretamente anche sottoscrivendo il Manifesto per l’occupazione femminile di Valore D, un programma in nove punti a sostegno dell’empowerment femminile.

“Siamo orgogliosi di aver ricevuto questo premio che dimostra ancora una volta come siano gli Associati i primi a riconoscere l’efficacia delle nostre politiche – commenta Cristiana Milanesi People and Organization Director di Mars Italia –. In Mars Italia, infatti, investiamo sullo sviluppo dei nostri Associati, senza nessuna distinzione di genere, con la sola preoccupazione che le persone possano esprimersi al meglio potendo contare su un buon equilibrio con la loro vita privata”.

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