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Heineken sceglie la logistica ecologica di Pgm, consegna merci a emissioni zero

La logistica ecologica è non solo un impegno che ogni azienda dovrebbe affrontare all’interno delle pratiche di responsabilità aziendale, ma anche una necessità data la presenza sempre più diffusa nelle aree urbane di Ztl, zone a traffico limitato. Heineken Italia ha scelto PGM Logistica, azienda di distribuzione beverage operante a Bergamo e provincia con mezzi elettrici, per effettuare consegne “ad emissione zero” nell’area coperta. La multinazionale della birra a partire dal 2011 ha avviato diverse iniziative volte a ridurre le emissioni di CO2 prodotte dalle attività logistiche, sviluppando in particolare l’intermodalità e scegliendo mezzi sempre più ecologici.

Pgm dispone al momento di un furgone Nissan e-NV200 a zero emissioni, cui presto se ne aggiungeranno altri (si prevede di arrivare a 30 veicoli nei prossimi tre anni), per le consegne dell’ultimo miglio (per la distribuzione delle merci a Milano e a Bergamo, a partire dalle ZTL del centro e in Città Alta). Una colonnina per la ricarica è già attiva nel piazzale dell’azienda, e a breve entrerà in funzione un impianto fotovoltaico capace di azzerare i costi di carburante dei mezzi della PGM ma anche totalmente le sue emissioni di CO2.
L’azienda è certificata UNI EN ISO 9001 e registrata alla piattaforma internazionale ECOVADIS, società che opera nel campo della valutazione, il monitoraggio e la certificazione delle catene di approvvigionamento globali, con il fine di migliorare le politiche ambientali e migliorare le performance di sostenibilità..

Amazon dietro le quinte: apre al pubblico il centro logistico di Piacenza

Cade il velo su uno degli aspetti strategici di Amazon. Da giugno sarà possibile partecipare a delle visite guidatepresso i centri di distribuzione in Europa, compreso quello italiano di Castel San Giovanni alle porte di Piacenza. Il centro, aperto l’anno scorso su una superficie di 85 mila metri quadrati ha sostituito quello precedentemente aperto nel 2011 sempre a Castel San Giovanni. Nel centro di distribuzione Amazon riceve, immagazzina smista, imballa e spedisce le merci di deine di migliaia di aziende che vendono i loro prodotti attraverso il marketplace di Amazon, oltre a fornire il servizio di gestione dei resi.

Amm. del. Amazon Logistica
L’amministratore delegato di Amazon Italia Logistica Tareq Rajjal

«Poter vedere da vicino il modo in cui i nostri addetti spediscono decine di milioni di pacchi ogni anno suscita molta curiosità – afferma l’amministratore delegato di Amazon Italia Logistica Tareq Rajjal – e vogliamo offrire l’opportunità a tutti di scoprire cosa accade dopo aver cliccato “Acquista” sul sito Amazon.it».

Così dal 18 giugno – per un giorno al mese – sarà possibile effettuare un tour alla scoperta del dietro le quinte di Amazon.

L’infrastruttura logistica consente una rapida evasione degli ordini: nella giornata di picco degli ordini registrata lunedì 15 dicembre 2014, è stata gestita la spedizione di oltre 249.137 unità in Italia e in oltre 50 diversi paesi esteri. Sono stati così evasi 396.261 ordini di clienti, al ritmo di oltre 4 al secondo.

Centro distributivo amazon 2

Con il programma Spedizione Mattino, 1.301 CAP italiani possono ricevere il prodotto entro le ore 12.00 del giorno successivo. Mentre con Spedizione Sera la consegna è possibile nella stessa giornata in 44 codici postali del milanese.

I tour si svolgeranno ogni terzo giovedì del mese e saranno aperti a tutti i clienti con età superiore ai sei anni. Ogni tour avrà la durata di circa un’ora e il numero massimo di partecipanti sarà di 30 persone alla volta. Per registrarsi è sufficiente collegarsi al sito http://amazontours.it e compilare il modulo di iscrizione.

 

Apre Ipack-Ima. Il mercato del packaging vale 42 miliardi di euro

Quante volte in un giorno abbiamo a che fare con un imballaggio, scatola o bottiglia, sacchetto o astuccio, tappo o vaschetta che sia? E’ stato calcolato almeno 35. Si tratta di un mercato che vale a livello planetario 540 miliardi di euro e nel quale l’Italia vanta eccellenze di primo piano: dalle confezioni per i farmaci alle bustine del tè, dai pacchetti di sigarette alle bottiglie di plastica per l’acqua minerale. In media il 25% delle tecnologie per confezionare nel mondo parla italiano. Le aziende italiane del settore – fortemente export oriented – forniscono tecnologie di punta per il confezionamento dei prodotti food e non food ai grandi marchi italiani ed esteri e alla grande distribuzione, generando un fatturato annuo di circa 42 miliardi di euro (tra macchine e materiali per imballaggio).

Schermata 2015-05-18 alle 17.22.03Apre domani i battenti a Fieramilano Rho, fino al 23 maggio, Ipack-Ima, in contemporanea con altre cinque manifestazioni (Meat-Tech, Dairytech, Fruit Innovation – dal 20 al 22 maggio – Converflex, Intralogistica Italia) in un evento professionale e di filiera senza precedenti.

La settimana del packaging e delle tecnologie alimentari riunirà circa duemila espositori (con il 33% da 54 paesi) occupando una superficie di 160.000 mq distribuita su 11 padiglioni e ospiterà 500 delegazioni di buyers da oltre 50 paesi, di cui 270 ufficiali organizzate grazie alla collaborazione con il Mise e ICE-Agenzia.

“Quando si beve un espresso a Shanghai, o New York, pochi sanno che non solo il caffè è probabilmente italiano, ma che lo è anche la cialda che lo contiene: una su due nel mondo è prodotta infatti con macchinari italiani” dice Guido Corbella, amministratore delegato di Ipack-Ima spa. “E una su quattro delle bustine di zucchero in circolazione è stata realizzata su confezionatrici prodotte in Italia. Ma forse non vi piace il caffè espresso e preferite quello in stick? Bene, uno stick su 5 nasce su macchine automatiche prodotte da aziende italiane”.

Succede in molti altri comparti. Per esempio quello del thé, o dei detergenti per la casa, dove le nuove pratiche monodosi per lavastoviglie e lavatrici che si sciolgono in acqua prendono forma e contenuto grazie a materiali e linee automatiche ad alta velocità realizzate in Italia ed esportate in tutto il mondo. Per non parlare della pasta secca, settore in cui la tecnologia nel mondo è indiscutibilmente tricolore (e Ipack-Ima è leader): dal sacco di farina quando entra in stabilimento fino al pacco o alla scatola di pasta che arriva ai supermercati e quindi nella cucina di ognuno di noi.

I cinque giorni di Ipack-Ima sono anche un’occasione unica per incontrarsi, confrontarsi e approfondire le sfide prossime venture: di un settore che come pochi altri ha una stretta attinenza con i grandi temi della sicurezza alimentare, della conservazione corretta del cibo ed eliminazione degli sprechi, dell’alimentazione sana e per tutti.

Ai grandi quesiti sul futuro sollevati da EXPO, Ipack- Ima e le sue verticali danno una risposta: quella della tecnologia, che già oggi è disponibile e che può aiutare grandemente a superare malnutrizione, sprechi e squilibri inaccettabili, come quello che contrappone 800 milioni di essere umani sottoalimentati a 1,6 miliardi di esseri umani in sovrappeso o obesi.

Proprio in quest’ottica vanno visti i due principali appuntamenti convegnistici in programma: il convegno di apertura del 19 in cui si parlerà di innovative forme di packaging digitalizzato e della sua interazione con il consumatore, e la conferenza internazionale del 20 maggio, che proverà a ipotizzare i megatrend che l’agroindustria globale dovrebbe imboccare per reggere l’impatto di oltre 9 miliardi di consumatori da qui al 2050.

Numerosi altri eventi sveleranno mercati in rapido sviluppo, dagli integratori alimentari (2,3 miliardi di euro e + 8% di crescita annua a valore) ai prodotti Halal per il mondo islamico (come la carne, il cui consumo è in rapida crescita anche in Italia).

Lamberet: la catena del freddo su quattro ruote è anche green

Presente in 35 paesi con un fatturato di 140 milioni di euro, Lamberet è un player europeo nel settore del trasporto frigorifero con un’ampia varietà di soluzioni per chi opera nel food ai diversi livelli, dalla gdo alla ristorazione, dal negozio al dettaglio all’industria alimentare. Si tratta sempre di veicoli isotermici con casse realizzate con materiali brevettati per un’elevata tenuta della temperatura, cellule integrate con alte performance, telaio specifico per frigo per una perfetta integrazione tra veicolo, allestimento e sistemi di refrigerazione.

Il tutto per garantire standard di prestazione e qualità con un occhio di riguardo al trasporto cittadino “green” con insonorizzazioni per ridurre la rumorosità, rispettando le norme PIEK, a partire dal pianale in alluminio speciale fino alla porta sollevabile isotermica con assistenza pneumatica, alla sponda e al gruppo frigo silenziati. L’elevata manovrabilità dei mezzi LAMBERET permette di arrivare nei supermercati cittadini trasportando 33 euro pallets o 66 pallets su due livelli con un’unica consegna, riducendo così il numero dei veicoli in città con un grande risparmio energetico.

Tra le ultime realizzazioni di Lamberet, presentate all’ultima edizione di Tuttofood vi sono due allestimenti Peugeot per il trasporto dei freschi: Peugeot Pianale Cabina Partner con cella isotermica 4 m³ e gruppo frigo Carrier mod. Xarios 200 RS 220 V e Peugeot Telaio Cabinato Boxer con box Lamberet Frigoline 10 m³ e gruppo frigo Carrier mod. Xarios 350.

Con Ford invece due allestimenti per il trasporto dei freschi e dei surgelati: Ford Transit V363 con cella isotermica Lamberet da 15 m³ e gruppo frigo Carrier modello Xarios 350 e Cassa rimorchio 750 KG PPT da 2,8 m³.

MD Discount inaugura un polo logistico nazionale non food. Presto l’e-commerce

Gricignano d’Aversa, provincia di Caserta: qui il Gruppo Lillo (MD Discount-Ld Market) ha inaugurato l’8 maggio, a soli sei mesi dall’avvio dei lavori, un nuovo polo logistico nazionale per il non food: oltre 6 mila metri quadrati di superficie per 4,5 milioni di investimento. Il magazzino può accogliere 1000 container all’anno per 20 mila tonnellate di prodotti, dispone di 7 mila posti pallet e 8 porte di carico che possono lavorare contemporaneamente e, quel che conta, aumenterà la capacità distributiva del gruppo di oltre il 40%. Inoltre un sistema di illuminazione a Led che si attivano solo al passaggio degli addetti e un impianto di climatizzazione di ultima generazione garantiscono l’efficienza energetica e la riduzione dei consumi.

Patrizio Podini, patron e fondatore di Lillo Spa, secondo player italiano del discount con le insegne MD Discount e LD Market
Patrizio Podini, patron e fondatore di Lillo Spa, secondo player italiano del discount con le insegne MD Discount e LD Market

L’inaugurazione, festeggiata con i dipendenti e i fornitori di MD-LD, fondata nel 1994 da Patrizio Podini, bolzanino con l’idea di sviluppare il canale discount nel Sud, negli anni in cui il fenomeno esplodeva in Italia, riveste una serie di valenze che vale la pena raccontare.

La location. La nuova ala non food completa il polo distributivo del gruppo che si estende su una superficie di 62 mila metri quadrati e si trova nella Zona ASI di Gricignano, salito alle cronache in queste settimane perché qui si trova anche l’impianto Indesit che i neo proprietari di Whirlpool intendono chiudere, con ricadute pesanti sull’occupazione del territorio. Il contrasto con un’azienda distributiva che invece investe per crescere è clamoroso. E se ne sono accorti anche i rappresentanti delle istituzioni presenti all’inaugurazione. tanto che è stata annunciata (ma siamo in campagna elettorale) l’ipotesi di creare una zona franca industriale nell’area con detrazione per tre anni per le aziende che assumono.

Sulla motivazione di creare un polo logistico nazionale concentrato, Podini, che sull’efficienza logistica ha costruito il successo del gruppo, ha le idee molto chiare: «Importiamo dalla Cina prodotti che generano l’80% del fatturato non food. Avevamo quindi bisogno di essere vicini a un porto. L’area di Gricignano è poi più adeguata per servire la Sicilia e la Sardegna più di quanto fosse Genova. D’altro canto i nostri camion non fanno mai un viaggio a vuoto e questo ci consente un risparmio di qualche milione all’anno».

La strategia. Patrizio Podini l’ha ripetuto più volte. «Il non food è strategico per il nostro gruppo. Completa l’assortimento non alimentare ed essendo continuativo serve a portare clienti nei nostri punti vendita». Il polo di Gricignano ha infatti una valenza nazionale. Da qui verranno serviti gli altri cinque depositi del gruppo (Trezzo, Mantova, Macomer, Bitonto ed Enna) e i punti vendita di riferimento.

Per inciso, a Macomer in Sardegna, è prevista la trasformazione del deposito di 45 mila metri quadrati in un nuovo polo da 210 mila metri quadrati nei prossimi due anni.

Ma il non food è talmente strategico per il gruppo Lillo che 1.000 metri quadrati dei 6.000 complessivi sono destinati alla nuova attività di e-commerce, che sarà online da giugno. Una sfida impegnativa non solo per il  fatto che si tratta del primo discounter italiano ad entrare nell’e-commerce. Ma anche perché è immediato il confronto con Amazon ed eBay, due competitori non da poco. «Nell’online ci crediamo ed è necessario fare esperienza in questo canale», sottolinea Podini, che però esclude il ricorso al click & collect ritenendolo troppo oneroso dal punto di vista organizzativo.

L’assortimento prevede non solo i prodotti a marchio MD come MxD e Axil nelle lampadine a basso consumo (Led) «acquistate in Italia, perché più performanti», ma anche alcuni prodotti di marca soprattutto nell’elettronica.

Lo sviluppo. Ma l’orizzonte strategico nell’online non fa perdere di vista i canali fisici. Con 2 miliardi di euro di vendite, 5.000 dipendenti e 720 punti vendita il Gruppo Lillo ha una quota del 15% nel comparto del discount ed è il secondo player italiano. Ma la marcia non si arresta. «Due mesi fa è partita una nuova società MD Immobiliare – spiega Podini – con il progetto di aprire 60 nuovi punti vendita in cinque anni grazie a un investimento di 250 milioni di euro e di realizzare un nuovo format da 1.200-1.500 metri quadrati con 200-250 posti auto e la previsione di assumere 1250 persone». Intanto sta partendo il piano rinnovo dei punti vendita e di sostituzione dell’illuminazione con nuove lampadine Led che in cinque anni cambierà il volto a tutta la rete MD Discount, destinata a diventare l’unica insegna del Gruppo.

Ma non è tutto, perché, non dichiarate, ci sono ancora altre novità che traghetteranno MD in un ampliamento dell’offerta a settori che solo qualche anno fa il discount non considerava nemmeno.

Allora, abbiamo chiesto, ha senso ancora parlare di discount? Patrizio Podini non ci pensa nemmeno un secondo: «Oggi il discount costituisce ancora un valore perché spiega ai consumatori che cosa facciamo e qual è la nostra promessa».

Un mercato unico digitale europeo: l’Ue ha un piano

Dovrebbe essere finalizzato entro la fine del 2016 il piano per creare un mercato unico digitale nell’Unione europea. Presentato dal Vice-Presidente della commissione Andrus Ansip, il piano risponde a un obiettivo: utilizzare il potere di un mercato unico per la rivoluzione digitale che sta cambiando le nostre vite.

“Al momento, le barriere online implicano che i cittadini perdano opportunità di beni e servizi: solo il 15% di loro fa acquisti online da un altro Paese Ue, le aziende online e le start-up non possono avvantaggiarsi pienamente delle opportunità della crescita online; le aziende e i governi non stanno traendo tutti i benefici possibili dagli strumenti digitali” si legge in un comunicato dell’UE.
Lo scopo di un mercato unico digitale darebbe quello di abbattere le barriere e creare, da 28 mercati nazionali, un mercato unico comune, che potrebbe contribuire con 415 miliardi di euro l’anno all’economia europea e creare migliaia di nuovi posti di lavoro.
La Strategia per un singolo mercato digitale adottata comprende 16 azioni che dovrebbero essere intraprese entro la fine dell’anno prossimo e si sviluppano lungo tre direttive. Un migliore accesso per i consumatori e le aziende ai beni e servizi digitali in tutta Europa. La creazione delle giuste condizioni e un campo d’azione uniforme perché possano fiorire network digitali e servizi innovativi. Infine, la massimizzazione del potenziale di crescita dell’economia digitale.
“Oggi, gettiamo le fondamenta del futuro mercato digitale europeo – ha dichiarato il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker – . Voglio vedere reti di telecomunicazioni paneuropee, servizi digitali che varcano le frontiere, e un’ondata di start-up innovative europee. Voglio vedere ogni consumatore cogliere gli affari migliori e ogni azienda avere accesso a un mercato più grande, ovunque in Europa”.

“La tecnologia deve essere il nostro futuro” dice Juncker nel video.

DHL porta nuove soluzioni per il trasporto food a Expo

Sta per partire e durerà sei mesi la grande kermesse di Expo dedicata ormai tutti lo sanno all’alimentazione. Tonnellate di cibo di tutte le fogge, i sapori e i profumi saranno movimentate per tutti il periodo, da tutto il mondo verso i padiglioni e i ristoranti del sito espositivo, ma anche in partenza per i visitatori che hanno approfittato del viaggio per acquistare eccellenze agroalimentari Made in Italy. Chi li trasporterà dovrà averne massima cura e attenzione, specie se si tratti di alimenti freschi, garantendo la catena del freddo. Nuove soluzioni per il trasporto food in sicurezza sono state messe in campo da DHL Express. Monitoraggio continuo, assistenza dedicata e pack innovativi per le spedizioni a temperatura controllata fanno parte di un un sistema di processi e soluzioni sviluppati per il settore specifico, che prevede anche un manuale di autocontrollo basato sui principi del sistema HACCP, validato in collaborazione con RINA SERVICES.

Per le spedizioni più sensibili alle variazioni di temperatura DHL Express mette a disposizione un nuovo pack per il trasporto a temperatura controllata, appositamente ideato per garantire il mantenimento delle condizioni termiche più idonee, contribuendo alla corretta conservazione dei prodotti trasportati.

Il trasporto di questi prodotti diventa ancor più attento e scrupoloso, attraverso l’attivazione di un servizio di monitoraggio dedicato. Qualora infatti il viaggio della spedizione subisse un imprevisto, un team specializzato potrà intervenire in modo proattivo per agevolare il più possibile il buon esito della spedizione.

Le nuove soluzioni food di DHL sono pronte alla prova dei fatti a EXPO Milano 2015. Qui, attraverso una serie di partnership con player di primo piano del mercato presenti con un proprio Padiglione, DHL Express è presente per offrire ai visitatori la possibilità di spedire nei Paesi di origine i propri acquisti alimentari, attraverso service point e corner dedicati, un servizio di assistenza e consulenza in loco, indicazioni e pack su misura in base alle regolamentazioni doganali delle nazioni di riferimento.

Logistica urbana, l’ultimo miglio lo faccio in bicicletta

La logistica delle spedizione, lo rivelano varie ricerche, è un aspetto sempre più cruciale dell’e-commerce e delle vendite online, con consumatori che si aspettano consegne gratuite ed efficaci, con vari punti di contatto. Ma soprattutto veloci. E cosa c’è di più veloce, nel traffico cittadino, di una bicicletta che sfreccia ovunque, zone pedonali comprese? Senza parlare della sostenibilità ambientale e dell’allure “green”, una preoccupazione per una fascia di clienti sempre più ampia.

Così ha pensato PrimoTaglio, portale di 400 prodotti italiani d’eccellenza, anche freschi, che assicura consegne entro 48 ore dall’ordine, in collaborazione con PonyZero, giovane startup che offre servizi di consegne in bicicletta. Per ora il servizio è attivo a Milano città, a breve si estenderà a Torino. Tutto ciò è possibile grazie a biciclette dotate di cassoni coibentati, progettati per preservare la catena del freddo, dalla presa del box fino al recapito a casa del consumatore. Soluzioni di nicchia? Non tanto. “Con la crescita esponenziale dell’e-commerce, stiamo assistendo anche a un incremento significativo delle consegne ‘ultimo miglio’, che oggi sono per lo più effettuate da furgoni certamente non ecologici e spesso riempiti solo in parte” spiega Antonio Romano, responsabile di PrimoTaglio. Basti pensare che persino il best in class Amazon, lo scorso dicembre, testava la consegna di pacchi tramite bicicletta: un mezzo più ecologico (e realistico) degli elusivi droni.

PrimoTaglio è un brand della società E-food, che fa capo al gruppo alimentare Amodio, consegna attualmente a Milano, Monza e Varese e provincia, e presto anche a Torino e Roma, 6 giorni su 7, dal martedì alla domenica.

Gruppo Iperal e Axiante, come la tecnologia aiuta a differenziare l’offerta dei pdv

Una forte attenzione alla clientela locale tramite la differenziazione dell’offerta merceologica in ciascun dei suoi 32 punti vendita (ipermercati, supermercati e iperstore): questa caratteristica, da sempre nel DNA del Gruppo Iperal, ha reso funzionale la partnership con Axiante, system integrator dalla consolidata expertise nel mercato retail. Grazie a soluzioni innovative di space optimization, è stato possibile ottimizzare e velocizzare la personalizzazione dell’assortimento in singolo punto vendita.
Con l’obiettivo di elevare costantemente la qualità della customer experience nei negozi, il Gruppo Iperal aveva l’esigenza di adottare un sistema in grado di generare piani di gestione del merchandising tempestivi ed allineati alle specificità dei singoli punti vendita. Finora sono stati adottati planogrammi clusterizzati: ogni punto vendita riceveva il planogramma relativo al proprio cluster di riferimento, che, tuttavia, non risultava pienamente efficace, in quanto gli assortimenti erano diversi per ogni sito, così come le strutture e le performance dei singoli articoli. Il management Iperal si è posto l’obiettivo di creare planogrammi differenziati a livello di punti vendita in modo da fornire un piano di posizionamento ideale per ogni referenza. Grazie all’infrastruttura tecnologica e al supporto fornito da Axiante, nella sede centrale Iperal si ricevono informazioni rapide e precise sugli assortimenti e sulle performance di vendita di ogni punto periferico, alimentando in modo automatico i dati utili alla creazione dei planogrammi.

Con gli strumenti forniti da Axiante, l’ufficio centrale di space allocation è in grado di ottimizzare tutte le performance chiave in termini di margini, vendite e stoccaggio, riducendo notevolmente rotture ed eccessi di stock. Iperal, inoltre, può creare centralmente planogrammi perfettamente in linea con la struttura di ogni sito periferico, ovvero in base alla quantità di ripiani e spazio disponibile, per un’adeguata allocazione delle singole categorie merceologiche. È possibile pianificare le strategie di category management più adatte a ciascun contesto creando planogrammi che tengono conto del lay out, dei profili e delle abitudini dei consumatori e delle specifiche politiche di merchandising adottate nel negozio. La soluzione adottata da Iperal, infine, si integra perfettamente con la piattaforma gestionale, consentendo un’accurata analisi dei dati a supporto della personalizzazione dello store e della customer loyalty.

Nell’arco di due mesi, la soluzione di space optimization è stata implementata in tutti i punti vendita del Gruppo Iperal, i quali hanno potuto immediatamente beneficiare di una maggiore semplicità di gestione del merchandising, velocizzando le decisioni su tutti gli aspetti, dal posizionamento a scaffale, fino all’assortimento delle categorie merceologiche e ottenendo un maggior controllo sul flusso dei prodotti a vantaggio delle performance di vendita. I planogrammi sono accessibili via web, consentendo agli addetti di utilizzare, condividere e modificare le informazioni in tempo reale, risparmiando sui processi di stampa e confermando, quindi, l’attenzione di Iperal alla salvaguardia del territorio. Nell’ottica del consumatore, tutto ciò si traduce in una risposta puntuale, tempestiva e coerente alle sue necessità, con l’incremento della sua soddisfazione e il miglioramento della sua esperienza nello store.

Conad Adriatico sceglie JDA per ottimizzare la gestione del magazzino

Con l’obiettivo di ridurre i costi operativi ottimizzando le operazioni di gestione delle scorte e di incrementare il livello di servizio fornito alla base sociale, Conad Adriatico ha scelto la soluzione JDA Advanced Warehouse Replenishment di JDA Software Group, Inc. L’impresa Cooperativa tra dettaglianti che aderisce al Consorzio Nazionale Conad, con 355 punti vendita tra Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e, oltrefrontiera, in Albania e Kossovo, vuole in tal modo identificare e rinnovare i processi per ottenere maggiore integrazione su tutta la filiera delle merci, dal punto vendita al produttore, con una conseguente riduzione dei costi legati alla logistica e allo stock e un incremento del livello di servizio erogato.

CONAD Adriatico ha scelto la soluzione JDA per ridurre i costi legati allo stock e alla logistica dei magazzini. JDA Advanced Warehouse Replenishment infatti fornirà un’unica visione d’insieme delle esigenze di rifornimento dei magazzini e dei punti vendita, sulla base di previsioni accurate dei pattern di domanda di ciascuna referenza. Utilizzando queste previsioni come input, la soluzione JDA definirà le policy di stock più redditizie, inclusi nuovi schemi di consegna dal fornitore ai magazzini periferici, che ottimizzano la produttività delle operazioni di magazzino ed il livello di servizio, riducendo allo stesso tempo le spese logistiche e di stock.

“Il nostro obiettivo consiste nell’attuare una trasformazione della supply chain che porti al giusto equilibrio tra proprietà dello stock ed esigenze dei punti vendita – ha spiegato Mirco Papili, Chief Information and Logistics Officer di CONAD Adriatico -. Inoltre, ridurremo al minimo la frammentazione degli ordini, determinando la giusta frequenza di acquisto per ogni prodotto, tenendo allo stesso tempo in considerazione limiti logistici quali l’utilizzo della capacità di carico degli automezzi e le quantità d’ordine minime. Ovviamente tenendo sempre, come riferimento primario, l’aumento del livello di servizio da fornire alla base sociale”.

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