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Il 74% degli italiani ha una carta fedeltà, ma per Nielsen si può “personalizzare” di più

Ci piacciono, i programmi fedeltà. Quasi tutti noi siamo iscritti ad almeno uno, più spesso a più d’uno. Lo rivela la “global survey” di NielsenRetailer loyalty: card-carrying consumer perspectives on retail loyalty-program participation and perks” elaborata su un campione di oltre 30mila persone in 63 nazioni. Un’indagine che fotografa l’Italia come un Paese estremamente interessato alla fidelizzazione del cliente tramite sconti e vantaggi, ma con ampi margini dì crescita: il 74% degli Italiani infatti ammette di essere iscritto a un programma fedeltà presso almeno un rivenditore che offre questo tipo di servizio, un dato ben superiore alla media europea e mondiale che è del 66%. Il 44% dei nostri connazionali aderisce a un numero compreso tra 2 e 5 di questi programmi, mentre un consumatore su sei (il 17%) è iscritto ad almeno sei programmi.

E che queste tessere non stiano soltanto là ad appesantirci il portafogli ma sono realmente utilizzate lo dimostra il fatto che il 62% del campione dichiara di preferire, ove possibile, fare acquisti nei negozi che offrono carte fedeltà, naturalmente a parità di prezzo e di condizioni. Addirittura per il 60% il programma fedeltà costituisce l’unico motivo per continuare a preferire un negozio a un suo concorrente, e il 55% è disposto a spendere maggiori somme di denaro presso chi lo fa sentire un cliente “speciale”.

In questi modo aziende globali forniscono un servizio che viene percepito quasi “sartoriale” dal cliente. «La personalizzazione dell’offerta – spiega Giovanni Fantasia, amministratore delegato di Nielsen Italia – costituisce il futuro dei programmi di fidelizzazione soprattutto in Italia, dove i margini di crescita in questo sono ancora molto ampi. Occorre costruire una relazione personale per interagire in maniera diretta con il cliente, ad esempio attraverso i social media. Occorre quindi mettere in atto strategie di marketing che differenzino i contenuti delle singole iniziative per non far perdere la propria efficacia. Il compenso in denaro non può più essere considerato l’elemento differenziante. Si tratta quindi di mettere in cantiere progetti altamente coinvolgenti. Per esempio un’azienda che voglia consolidare la propria reputazione nella corporate social responsibility potrà far partecipare i propri clienti a iniziative di charity o ecosostenibili, espressamente dedicate a chi ha dimostrato di essere sensibile ad esempio a prodotti ecosostenibili».

La nuova frontiera del commercio ha però ancora confini tradizionali. Il pubblico, per dire, sembra gradire ancora la tessera di plastica rispetto a quella virtuale: in Italia il 79% dei consumatori preferisce tirarla fuori dalla tasca ogni volta, un dato inferiore a quello della Gran Bretagna (82%) e di poco superiore a quello della Germania (76%), laddove invece in Francia e Spagna il dato scende rispettivamente al 64 e al 45%. Nell’online non a caso siamo piuttosto indietro: solo il 19% del campione dichiara di avere un account digitale e ancora meno (il 15%) utilizza le app del retailer sul proprio dispositivo. Un dato inferiore a quello del resto d’Europa, in coerenza con la minore penetrazione di Internet da noi (62%).

Sconti e punti se si entra in negozio, è l’App CheckBonus, che raccoglie investitori

C’è anche Mediaset tra i nuovi investitori di CheckBonus che hanno operato un aumento di capitale di 2 milioni di euro: punto d’incontro tra store fisico ed esperienza mobile, l’app incentiva lo store traffic premiando i consumatori che entrano in negozio con buoni sconto, punti o gift card.
La startup fondata da Pierluigi Casolari e Yuri Ceschin nel 2013 ad oggi ha oltre 200.000 utenti e collabora con oltre 2.000 negozi appartenenti a 10 gruppi commerciali. Tra questi Chicco, La Feltrinelli, OVS, Salmoiraghi & Viganò, Geox, Flying Tiger Copenhagen, Profumerie Douglas, Toys Center
L’applicazione, disponibile per iOs e Android, si basa su un principio semplice: più tempo trascorri nei negozi, più punti vendita visiti tra quelli convenzionati, più accumuli punti che ti permettono di acquisire sconti attraverso buoni acquisto e gift card, oltre a ottenere offerte e promozioni esclusive. Un modo coinvolgente per promuovere “la pedonalità nei punti vendita”.

Come funziona

4-prize-catalogLato azienda, l’App consente, grazie a un’innovativa piattaforma di proximity marketing, a brand e insegne di comunicare nel punto vendita con i propri consumatori aumentando il traffico e la fidelizzazione del consumatore. Gli ingressi vengono certificati attraverso la tecnologia iBeacon. 

L’utente,  da parte sua, visualizza sullo smartphone i negozi convenzionati più vicini. Appena entra in uno di questi, riceve un avviso relativo alle offerte in corso nel punto vendita, e inizia ad accumulare punti. Automaticamente, l’utente riceve una notifica dei punti raccolti e delle promozioni presenti in negozio. In alcuni store il punteggio aumenta in base al reparto che si visita. Tra le notifiche è possibile salvare quelle di interesse, usufruendo subito dei buoni sconto ad esse collegati. È anche possibile monitorare il proprio punteggio e decidere a quale premio accedere nell’elenco di CheckBonus, che propone sconti da 5 a 50 euro su viaggi, elettrodomestici, alimentari, beauty e altro.

Amaro Montenegro, Jack Daniel’s e Vecchia Romagna sparigliano su FB

Amaro Montenegro, Jack Daniel’s e Vecchia Romagna, conquistano il podio della classifica stilata da Blogmeter nel comparto superalcolici, per quano attiene l’engagement. Sambuca Molinari  e Brancamenta sono invece i migliori in termini di nuovi fan.
Dall’analisi, la prima evidenza che balza agli occhi è che i brand del settore Liquors & Spirits mostrano innanzitutto una predilezione per Facebook per comunicare con i propri consumatori italiani, mentre la loro presenza su Twitter è molto ridotta.

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L’engagement
La classifica relativa al total engagement su Facebook, metrica che misura la capacità delle pagine di coinvolgere gli utenti, si apre con Amaro Montenegro che totalizza quasi 68.000 interazioni mensili. L’amaro di origini bolognesi, quarto tra l’altro per numero di nuovi fan, conquista gli utenti con contenuti che mettono al centro il prodotto, accompagnati dall’hashtag ufficiale #saporevero. Il secondo brand della categoria più coinvolgente ad ottobre è Jack Daniel’s il whiskey del Tennessee che punta su una comunicazione divertente e al tempo stesso emozionale. Completa il podio dell’engagement Vecchia Romagna che, grazie al nuovo posizionamento “remix” promosso dalla campagna con protagonista Bob Sinclair, spopola tra i giovani con le sue foto dedicati alle serate, alla musica e al divertimento. Seguono, rispettivamente in quarta e quinta posizione Sambuca MolinariAmaro Lucano che sula sua pagina pubblica post ironici e nostalgici al tempo stesso contenenti l’hashtag #Lucano1894, che hanno l’obiettivo di comunicare la longevità del brand.

Nuovi fan
E  Molinari Sambuca bissa il successo conquistando la vetta della classifica dei brand che accrescono maggiormente la propria fan-base. Il merito è anche l’utilizzo strategico dell’hashtag #Piùchiarodicosì, claim dell’azienda, presente in quasi tutti i post di Molinari, e di #molicord l’hashtag che accompagna i post dedicati ai vecchi spot di Molinari. Il secondo brand che colleziona un elevato numero di nuovi fan su Facebook è Brancamenta, grazie soprattutto al successo del concorso a premi #BrrrDate, mentre segue al terzo posto Belvedere Vodka che con John Legend e la campagna di CSR #endAIDS ha appassionato gli utenti a ottobre. In quinta posizione per nuovi fan, infine, dopo Amaro Montenegro (quarto dietro Belvedere Vodka), troviamo Jägermeister che risulta essere la pagina più attiva tra quelle presenti in classifica, con una media ben 18 post al giorno: la maggior parte dei contenuti sono stati pubblicati in occasione di due festival di musica elettronica che si sono tenuti in Italia ad ottobre, in occasione dei quali Jägermaister ha partecipato con l’iniziativa #JagerHunters.

I coupon digitali personalizzati saranno 362 miliardi nel 2020, spinti da social e IA

Sempre più personalizzati e mirati, sempre più digitali, e, ovviamente, convogliati su smartphone tramite tecnologie di prossimità quali i beacon: è questo il futuro delle promozioni secondo Juniper Research che dà anche i numeri: tra cinque anni nel 2021 raggiungeranno globalmente quota 362 miliardi, il 60% in più rispetto agli attuali 224 miliardi.

Secondo la ricerca, Mobile & Online Coupons: Loyalty & Beacon Engagement 2016-2021 la crescita sarà dovuta in parte alla volontà dei retailer di proporre promozioni sempre più mirate e personalizzate.

Tra i nuovi sistemi utilizzati dalle aziende saranno sempre più utilizzati i Bot, programmi di intelligenza artificiale (IA) in grado di interagire online con il cliente tramite i canali social o programmi di chat o messaggistica come Facebook Messenger. Tra i retailer che stanno giù utilizzando questo tipo di applicazioni c’è il super tecnologico Domino’s Pizza e Iceland Air.

Tecnologia meno avanzata ma al momento più diffusa è quella degli aggregatori di promozioni sui canali social, Coupy in India e PennyCat in Nord America, ma anche in Italia yooDeal, youppit e Dealrapido.

La diffusione dei beacon, i dispositivi bluetooth ideati per interagire con il cliente con un breve raggio e testati in Italia dall’insegna Végé (vedi Tra beacon e prossimità Végé immagina lo store del futuro), su larga scala secondo la ricerca sarebbe stata bloccata da questioni pratico-legali. Il principale ostacolo sarebbe la necessità da parte del cliente di decidere di partecipare al coinvolgimento online con un marchio o un retailer, tramite l’installazione della sua app sul proprio smartphone o seguendo il suo account sui social media. Un problema che potrebbe essere superato grazie all’uso di più canali d’accesso come un browser we (già utilizzato dai beacon di Google).

Ciò che più interessa poi dei beacon lato retailer è la mole di dati utili e di valore che sono in grado d raccogliere, come sottolinea Lauren Foye, autrice della ricerca: “Uno dei più importanti strumenti in mano ai retailer è la conoscenza dei propri clienti. Tracciando i loro movimenti nel punto vendita è possibile inviare loro offerte e azioni di marketing mirate, e allo stesso tempo raccogliere dati e statistiche di gran valore per l’azienda, che possono essere in seguito utilizzati per incrementare le vendite”.

Pink Lady presenta Pinkids, le mele “dell’Era Glaciale”

Pink Lady®, la mela dal bollino a forma di cuore, presenta Pinkids®, le mele personalizzate con i personaggi del nuovo film d’animazione “L’Era glaciale: In rotta di collisione”, di cui sarà presto disponibile il DVD.
Questa è l’idea di Pink Lady® per inaugurare il primo raccolto Pinkids® dell’anno e attirare i più piccoli verso un alimento spesso trascurato, come la frutta. Infatti queste mele, grazie alle dimensioni ridotte, rispondono perfettamente ai bisogni dei bambini, che spesso non riescono a mangiare per intero una mela tradizionale, garantendo un frutto dalle alte qualità nutrizionali e che, allo stesso tempo, incentiva la lotta contro gli sprechi alimentari, dando anche ai frutti più piccoli la possibilità di arrivare sul mercato.
Con questa scelta Pink Lady® coniuga i suoi valori, il rispetto per l’uomo, per la terra e per le tradizioni, a quelli del nuovo episodio della saga “L’era Glaciale”, l’umorismo, l’avventura e lo spirito d’amicizia, in ottica di un posizionamento strategico con un franchise universalmente conosciuto e rivolto allo stesso target di Pinkids®.
Il co-branding tra Pinkids® e Fox, che durerà da inizio novembre a fine dicembre di quest’anno, porta sul mercato un packaging brandizzato in edizione limitata, con grafica, bollini e stickers de “L’Era Glaciale” on pack. Le Pinkids® son disponibili in tre formati diversi: referenze da 4, 6 o 8 mele.

Birra senza barriere: Birra 32 sceglie il braille

Birra senza barriere, anche per i non vedenti. Il birrificio 32 via dei Birrai, infatti, ha scelto di rinnovare la sua bottiglia, stampando – direttamente sul vetro e in alfabeto Braille – la scritta “Birra 32”.

32 via dei Birrai ha scelto le bottiglie Verallia (disponibili dal 7 novembre), come garanzia di una produzione rapida, capace e flessibile che tenga al centro le esigenze del cliente, ma che, allo stesso tempo, ha sviluppato negli anni una vera e propria passione per la CSR, la dimensione umana del business e la sostenibilità. Inoltre, Verallia ha un valore aggiunto: è uno dei player principali del riciclo del vetro post-utilizzo in Italia, grazie ai suoi due impianti Ecoglass che riciclano circa 650.000 tonnellate di rottame di vetro ogni anno. Oggi, infatti, è in grado di produrre la bottiglia di Birra 32 raggiungendo fino al 90% di vetro riciclato, senza intaccarne la bellezza del design: cosa che ne fa una bottiglia etica, solidale, ma anche bella.

“Questa iniziativa nasce dalla mia esperienza personale con un mio carissimo amico non vedente”, afferma Loreno Michielin, co-fondatore e responsabile commerciale di “Birra 32”. “Mi ha sempre colpito il fatto che ogni gesto per me scontato, come scegliere una bottiglia, per lui possa rappresentare una sfida pressoché insormontabile. Questo è il mio piccolo contributo per aiutarlo”.

“A noi le sfide piacciono, soprattutto quando si possono concretizzare in una buona azione verso qualcuno in difficoltà”, afferma Alessia Cappellin, Responsabile Marketing di Verallia. “Quando Loreno ci ha raccontato con passione il suo progetto, l’abbiamo sentito subito anche nostro e ci siamo attivati al nostro interno per cercare di inserire la scritta nel punto migliore dal punto di vista produttivo e di ergonomia per il consumatore finale. Il risultato credo sia un successo, per tutti.”

 

 

FRoSTA lancia la nuova campagna: orsi e conigli i testimonial

Orsi (bianchi e bruni, per par condicio) e conigli. Ecco i nuovi testimonial di FRoSTA, uno dei principali produttori di alimenti surgelati in Europa, che ha lanciato la sua prima campagna di comunicazione in Italia “La natura ha scelto FRoSTA”.

L’obiettivo è quello di promuovere la gamma prodotti “100% naturale” e divulgare i valori fondanti dell’azienda, il primo dei quali è la trasparenza. FRoSTA, infatti, ha portato in Italia prodotti completamente privi di additivi e introdotto la localizzazione di tutti gli ingredienti tramite un QRcode riportato sulla confezione, che rimanda alla piattaforma www.localizzailtuocibo.it.
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La scelta dei testimonial, da parte dell’agenzia di comunicazione partenopea Question Mark Communication, non è casuale: chi meglio di un orso può fiutare la bontà dei salmoni selvaggi FRoSTA? Chi potrebbe, se non un coniglio, scegliere gli spinaci più gustosi e teneri? Insomma, è la stessa natura a dare il suo imprimatur.frosta_orso-bruno_

“Quale miglior controllo qualità se non quello della natura stessa? – spiega infatti Meike Stöber, Brand Manager Frosta-.  Abbiamo scelto l’approccio creativo di Question Mark Communication perché è quello che meglio è riuscito a rappresentare i valori aziendali di FRoSTA, che da sempre si distingue sul mercato per la genuinità dei suoi prodotti, la trasparenza dei processi e il rispetto dell’ambiente. Abbiamo lanciato nel 2015 la linea “100% naturale” e siamo convinti che i nostri nuovi testimonial riusciranno a conquistare il cuore degli italiani, grandi e piccini”.

La campagna vivrà sul web attraverso la pianificazione su Facebook e Instagram e grazie a display su blog e magazine; mentre nella città di Roma sarà presente con oltre 1.700 impianti: in formato 300×200 sulla rete stradale, 300×140 nella linea metropolitana e in formato maxi retro bus.

Gamification, Auchan lancia un gioco per votare i premi della carta fedeltà

Un modo per incentivare e rendere più attraenti quei premi da riscattare alla fine di ogni campagna della carta fedeltà che a volte lasciano i clienti indifferenti, o decisamente insoddisfatti: è l’iniziativa di Auchan, che usa le logiche della gamification, e che, fino al 4 novembre, invita i titolari de LaTua!Card, il programma fedeltà di Auchan, Simply e Lillapois, a costruire il nuovo catalogo 2017/2018, votando i propri premi preferiti.

Sarà sufficiente accedere al sito www.latuascelta.com e, settimana dopo settimana, votare attraverso un sistema di gioco semplice e divertente i premi tra quelli presenti in cinque categorie: Coupon sconto e servizi, Cucina, Casa, Wellness e Tecnologia. I premi più votati entreranno a far parte del catalogo LaTua!Collection 2017/2018.

Partecipando al gioco, sarà anche possibile accelerare la raccolta punti. Tutti i titolari de LaTua!Card che effettueranno una spesa con attribuzione di punti nel periodo del concorso, in uno dei punti vendita Auchan, Simply e Lillapois, riceveranno un codice Gioco digitale che potrà essere utilizzato sul sito www.latuascelta.com per provare a vincere i premi in palio.

L’iniziativa, realizzata in partnership con Inthera, la società del Gruppo Mondadori specializzata in strategia, progettazione e sviluppo di soluzioni di content & data driven marketing, ha come obiettivo il coinvolgimento diretto dei clienti per rafforzare il legame di fedeltà.

Addio per Simply, in Francia sarà un marchio unico con Auchan

Un nome, Auchan, per tutti i formati: sembra segnata la sorte del marchio Simply e Simply Market in Francia appartenente al Gruppo Auchan.  Il “progetto di convergenza delle insegne verso un marchio unico” è stato annunciato ufficialmente ai manager e alle parti sociali dal presidente esecutivo di Auchan Retail France Patrick Espasa il 29 settembre. Il progetto sarà “al servizio di un cliente unico divenuto multicanale – si legge in una nota -. che farà riferimento alla forza e alla notorietà del marchio Auchan. Il progetto punta a creare un marchio multicanale e digitale presente su tutto il territorio nazionale e comune all’insieme delle attività dell’impresa nel paese: ipermercati, supermercati, prossimità, e-commerce e drive. I dettagli e le forme precise che prenderà questo progetto saranno affinate nei prossimi mesi. Questa decisione segna una nuova tappa nella costruzione di una azienda efficiente e responsabile, al servizio dei suoi collaboratori e dei suoi clienti e a fianco dei suoi partner”.

Non si tratta solo di rafforzare l’identità di marca: questa primavera infatti il tribunale di Parigi ha stabilito che i due marchi utilizzati negli ultimi 20 anni per designare i supermercati di Auchan, Simply e Simply Market, non possono essere registrati in quanto “troppo generici e non sufficientemente distintivi”. Certamente, il confluire di tutti i formati sotto l’ombrello comune di Auchan consentirà politiche più unitarie e comuni.

Il marchio Simply è nato nel 2005 e in Francia ha 300 punti vendita, di proprietà diretta o in franchising, che impiegano 13.500 persone. Auchan Retail France ha 72.400 collaboratori e 642 punti vendita. L’azienda ha registrato nel 2015 423 milioni di visite nei punti vendita e 170 milioni di visite online.  Utilizzato negli ultimi 20 anni per il formato dei supermercati del gruppo, il marchio Simply è oggi presente anche in altri tre Paesi, Italia, Spagna e Polonia, mentre in Russia compare con il nome Attak.

 

Carrefour innova ancora la sua piattaforma di e-commerce

Carrefour, inarrestabile, continua a migliorare il proprio canale e-commerce, che oggi (ecco l’ultimo step) vede una sempre maggiore integrazione tra i contenuti on line del sito carrefour.it e il servizio di e-commerce.

L’obiettivo lo spiega  Enrico Fantini, Responsabile e-commerce Carrefour Italia “Miriamo a garantire ai nostri clienti un’esperienza di navigazione e di acquisto sempre più facile ed ingaggiante. Con un solo click, ad esempio, è possibile ordinare tutti gli ingredienti necessari per realizzare la ricetta che si sta consultando sul magazine on line di carrefour.it. Prestiamo ovviamente particolare attenzione alle tendenze di mercato più vicine al target dei nostri clienti e-commerce ed è per questo che stiamo sperimentando alcune interessanti innovazioni dell’offerta. Ad esempio la possibilità di ordinare on line il sushi fresco preparato direttamente in punto di vendita, e riceverlo a casa con il resto della spesa. Per noi di Carrefour, comodità, flessibilità e qualità sono le parole d’ordine”.

Guerilla urbana

as3y8429-2-bisE per dare a questa novità l’onore della ribalta, Carrefour ha organizzato – insieme all’agenzia Essense un’installazione ad hoc sia lungo i Navigli a Milano che in Piazza Gnoli a Roma. Protagonisti di questo evento un centinaio di delivery boy, intenti ad arrampicarsi sugli edifici delle vie per consegnare la spesa direttamente a casa delle persone, portando con sé un sacchetto della spesa Carrefour. Niente paura, però: nessun rischio si tratta infatti di  omini realizzati attraverso una stampa 3D, p e indossano vestiti reali.as3y8450-2-bis

Sulle pettorine “Ghe pensi mi” per i milanesi e “Nun te scomodà” per i romani, veicolano un unico messaggio: “Goditi il tempo risparmiato, alla spesa ci pensa Carrefour”.

Hobby, tempo e relax

Sul concetto  di tempo risparmiato da poter dedicare ai propri hobby, l’insegna punta molto e vuole trasmetterlo ai propri clienti grazie anche alla campagna #OreSpeseBene. as3y7839-2-bisPer chi farà la spesa online su carrefour.it, ci sarà infatti un contest on line con cui è possibile vincere una tra numerose esperienze pensate da Carrefour, dal viaggio in elicottero all’attività total wellness, proprio per rimarcare il concetto per il quale, grazie alla spesa on line, le persone possono risparmiare del tempo che possono dedicare anche a se stesse.

 

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