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Sorgenia entra nel programma fedeltà Payback

Payback, il più grande programma di fedeltà multipartner in Italia che annovera tra  suoi soci Carrefour, Mondadori ed Esso, vede l’adesione di Sorgenia, fornitore di energia elettrice e gas.
Payback ha superato gli 11 milioni di clienti e conta oltre 80 Partner dalla Gdo alla telefonia, dal banking allo shopping online, per arrivare a viaggi, cultura, tempo libero. L’obiettivo di Sorgenia è garantire ai propri clienti ancora più vantaggi, attraverso un sistema di punti che si trasformano in sconti immediati presso Carrefour, Mondadori ed Esso o in premi da scegliere su un catalogo dedicato che verrà rinnovato in occasione del lancio della seconda edizione del programma.

«Siamo molto soddisfatti dell’ingresso di Sorgenia nella famiglia PAYBACK – dichiara Luca Leoni, Vice President e Managing Director di Payback Italia – la nostra carta è già presente in una famiglia su tre e questa nuova partnership ci consente di completare la nostra offerta in un settore fondamentale come quello dell’energia».
«L’accordo con Payback è in linea con il rinnovato posizionamento di Sorgenia, proiettata verso la scelta di una customer experience che offra ai clienti opportunità di risparmio, ma anche di scelta e personalizzazione – afferma Simone Lo Nostro, Direttore Mercato & Ict di Sorgenia. I clienti ci mostrano che i programmi fedeltà ben strutturati riscuotono grande successo: i dati di una recente ricerca Nielsen evidenziano che il 74% degli Italiani è iscritto a uno di essi e il 62% preferisce negozi che offrono i vantaggi di una raccolta punti. Siamo convinti che questa partnership, dunque, renderà ancora più interessante la nostra offerta che assicura risparmio in bolletta e adesso, con Payback, anche vantaggi nella vita di tutti i giorni».

I clienti Sorgenia potranno accumulare punti Payback da trasforma in premi o sconti: si ottengono fino a 1.380 punti all’attivazione di un contratto di fornitura luce o gas (con addebito automatico sul conto corrente bancario) e fino a 2.380 per la scelta di un contratto sia luce, sia gas.
Inoltre, ogni mese si accumulano 50 punti se i pagamenti sono regolari e 1.000 se si decide di cambiare metodo di pagamento, passando all’addebito automatico sul conto corrente bancario.

 

Il lungo viaggio della Gdo verso l’esperienza mobile

Il 60% degli utenti naviga da smartphone, il mobile advertising aumenta del 53% in un anno, le applicazioni si moltiplicano, dalle app che monitorano la salute all’auto connessa al supermercato senza cassa di Amazon, sono oltre 830 le start-up finanziate in questo ambito a livello internazionale negli ultimi due anni ma solo il 14% delle aziende italiane ha una visione strategica sul canale mobile. Gli ostacoli sono sia tecnologici sia di ordine culturale e organizzativo secondo Marta Valsecchi che presenta le evidenze emerse dal nuovo Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnico di Milano
L’80% dei navigatori internet Mobile utilizza lo Smartphone per prendere decisioni d’acquisto o relazionarsi con i propri marchi preferiti. Il 34% lo usa anche per finalizzare la transazione. È alta la percentuale dei Mobile Surfer che non disattivano mai la connettività dei propri Smartphone: oltre due terzi (68%) ha il wi-fi sempre attivo, mentre la percentuale scende a poco più di un terzo (37%) per la geo-localizzazione e al 19% per il bluetooth.
Per quanto riguarda la tipologia di App di brand scaricate sugli Smartphone: il 72% ha installato almeno un’App di un gestore di telefonia, il 61% di una banca (valutate come le qualitativamente migliori), il 39% di un’insegna della Gdo, il 29% di un gestore utility e il 23% di un brand dell’abbigliamento. Rispetto ad altri settori è leggermente più basso il voto che gli utenti danno alle app della grande distribuzione, che sono usata in media 1,8 volte al mese: il 31% le giudica molto negativamente e il 36% pensa sia inutile. Fondamentale dunque è trovare i servizi e i contenuti che possano risultare utili ai consumatori.
Infatti, ben il 57% dei Mobile Surfer negli ultimi tre mesi ha abbandonato un sito/App perché non funzionava o non era sufficientemente veloce. Oltre all’usabilità, un tema caldo è quello della privacy: la sensazione che le aziende monitorino le ricerche personali è molto forte per tutte le fasce di età, mentre il consenso al tracciamento per ottenere offerte e messaggi mirati genera sensazioni ambivalenti, a metà tra il fastidio per l’intrusione e l’utilità percepita per possibili vantaggi che ne deriverebbero.

Kiko festeggia i 20 anni con sette capsule collection di stilisti emergenti

design by Kengo Kuma

Sette capsule collection create da stilisti emergenti nei negozi da marzo a novembre: è solo la principale delle iniziative che coinvolgeranno gli store di Kiko in occasione dei 20 anni del brand ideato da Stefano e Antonio Percassi.

L’iniziativa è stata ideata in collaborazione con Vogue Italia, che ha selezionato per l’occasione sette brand internazionali legati a stilisti emergenti. I designer, scelti all’interno del progetto Vogue Talents, celebreranno l’essenza di Kiko e i suoi valori più importanti: il colore, la creatività, il talento e lo stile made in Italy del brand. Ecco le uscite:

LESS IS BETTER – Super DuperHats (marzo 2017)

TROPIC HEAT – Leitmotiv  (aprile 2017)

ACTIVE FLUOArthur Arbesser (maggio 2017)

MINI DIVASBenedetta Bruzzichese (giugno 2017)

ASIAN TOUCH – Isa Arfen  (settembre 2017)

CANDY SPLIT – Giannico (ottobre 2017)

INTO THE DARK – Au Jour le Jour (novembre 2017)

Per fare vivere più a lungo e coinvolgere il cliente nell’iniziativa Kiko proporrà alle clienti un braccialetto che potrà essere arricchito da sette charm diversi, ognuno dei quali legato a una delle capsule collection. In questo modo, chiunque potrà collezionare i charm acquistando i prodotti delle relative collezioni limited edition e personalizzare il proprio braccialetto.

Come ulteriore iniziativa a supporto di arte, moda e nuovi talenti, l’insegna sponsorizzerà alcuni designer emergenti per le Fashion Weeks della stagione Autunno/Inverno 2017 di Londra, Milano e Parigi.

«Una crescita esponenziale e costante, quella di Kiko nei suoi primi vent’anni” – ha dichiarato Stefano Percassi, fondatore e CEO di Kiko Milano -. Il segreto sta nel non fermarsi mai, sempre alla ricerca di soluzioni innovative in grado di soddisfare le esigenze dei clienti, spinti dal desiderio di una continua evoluzione. Il modo migliore per celebrare questi primi venti anni del brand Kiko è proprio credere nella fantasia di un gruppo di giovani capaci di imprimere con forza e far risaltare le prerogative insite nel DNA del marchio: italianità, sperimentazione, innovazione e stile».

Il primo punto vendita aperto il primo settembre 1997 si trovava all’interno dello storico negozio di Fiorucci. Il design dei primi store monomarca è stato realizzato ad opera di Francesco e Alessandro Mendini. Oggi, Kiko è presente in ben 20 Paesi con più di mille store, un terzo dei quali in Italia. Il brand ha una presenza capillare in Europa oltre a Turchia, Medio Oriente, Stati Uniti, Hong Kong, India e Brasile. On line Kiko è presente in 36 paesi con www.kikocosmetics.com. Il brand ha una gamma di oltre 1400 prodotti tra make-up, skincare, accessori beauty e oltre mille prodotti nuovi che ogni anno vengono proposti in collezioni ad edizione limitata.

 

I “vegetali storti” di Asda votati prodotto dell’anno in Uk

Segno dei tempi, quest’anno tra i tipici prodotti confezionati, pizze in scatola e biscotti Oreo, detersivi monodose e salsicce gourmet, i consumatori britannici hanno votato come prodotto dell’anno le cassette di “Vegetali storti” (wonky in inglese o brutti, come li chiamano i francesi, noi diciamo brutti ma buoni) che da un anno Asda, insegna britannica, propone, al 30% in meno con frutta e verdura di stagione buona ma “poco presentabile”, ovvero fuori standard perché troppo piccola, bitorzoluta o, appunto, storta.

Da gennaio 2016, Asda ha venduto 120mila scatole di vegetali “fuori forma”, ovvero 10mila la mese,  “salvando” dalla discarica 600 tonnellate di ortofrutta.

Spiega Ian Harrison, direttore tecnico della produzione Asda: «Siamo fieri di essere stati dei pionieri nella rivoluzione dei vegetali brutti e la vittoria come prodotto dell’anno lo testimonia, soprattutto perché è votata dai consumatori. La risposta del pubblico alle nostre scatole di vegetali brutti è stata incredibile. La lotta allo spreco è una priorità per noi e abbiamo lavorato con i nostri fornitori e rivisto le specifiche in modo che finisca sugli scaffali la maggior quantità di prodotto possibile. Il feedback dei nostri clienti da quando vendiamo le scatole è prezioso, soprattutto quando ci sono problemi di approvvigionamento come in questo momento [le condizioni meteo avverse hanno causato grossi problemi nei supermercati inglesi con tagli delle consegne specie dalla Spagna, tanto che insegne come Tesco e Asda hanno messo un “tetto” all’acquisto da parte di una singola persona di melanzane, zucchine e peperoni, ad esempio non è possibile comperare più di tre insalate iceberg, ndr]. Le nostre specifiche flessibili consentono ai nostri fornitori di vendere i loro prodotti e mantenere la disponibilità per i nostri clienti senza compromettere la qualità».

La nuova Nutella limited edition è unica grazie alla tecnologia

Milioni di pezzi uno diverso dall’altro che rendono la confezione di Nutella, di fatto, unica: è la promessa della nuova limited edition della spalmabile più famosa del mondo.

Ciascun vasetto è infatti identificato da un numero seriale progressivo e da una grafica diversa che lo rende un pezzo unico. La nuova Special edition si avvale di una tecnologia che si basa sullo sviluppo grafico di un “pattern” da cui, grazie a uno zoom e tecniche di rotazione randomiche, è stato possibile ottenere milioni di stampe diverse e uniche. Lo sviluppo del processo tecnologico è stato realizzato in due anni affinché l’idea potesse diventare un progetto concreto.

Nei punto vendita della Gdo da metà gennaio, la nuova edizione è accompagnata da una campagna di comunicazione la cui colonna sonora è firmata dalla cantautrice Lidia Schillaci che interpreta una versione inedita del celebre brano di Rita Pavone “Come te non c’è nessuno”, canzone che recita il claim scelto da Nutella per la sua special edition.

I Nutella lovers potranno creare un video su Facebook di 18 secondi scegliendo le foto dal loro profilo che li ritrae con una persona cara alla quale potranno dedicare la video dedica con il sottofondo della canzone “Come te non c’è nessuno” interpretata da Lidia Schillaci.

La personalizzazione è uno delle richieste del consumatore di oggi, che vuoi (almeno l’illusione) di essere almeno un po’ unico. Un percorso che già Nutella aveva intrapreso con le precedenti campagne con le confezioni con il nome, messaggi e infine parlando i dialetti da nord a sud dell’Italia. Ma questa volta la personalizzazione si è spinta oltre, dando uno sguardo su ciò che potrà essere il futuro.

Acqua Minerale San Benedetto “puffa” tanti premi per le famiglie

Acqua Minerale San Benedetto per la sua linea dedicata ai più piccoli, lancia il nuovo concorso “PUFFA E VINCI SEMPRE” in cui i protagonisti sono i personaggi del film di Sony Pictures “I Puffi – Viaggio nella Foresta Segreta”, in uscita nelle sale cinematografiche il prossimo 6 aprile 2017. Saranno proprio i simpatici e storici ometti blu a diventare i nuovi soggetti  delle grafiche di tutte le bottiglie della linea Baby (Acqua Minerale, The, Camomille e  Bio).

PUFFA E VINCI SEMPRE è il concorso pensato per famiglie e bambini che garantisce un premio certo per ogni partecipazione. Dal 16 gennaio al 31 maggio 2017, infatti, tutti coloro che acquisteranno le bottigliette San Benedetto Baby (più ricche e divertenti grazie alle nuove grafiche che richiamano le immagini del film), troveranno sul retro di ogni etichetta un codice univoco da giocare online o via sms, per ricevere sempre un gadget digitale e provare a vincere i premi in palio.

Inoltre, coloro che parteciperanno a PUFFA E VINCI SEMPRE avranno anche  la possibilità di aggiudicarsi come super premio finale un viaggio per 4 persone (2 adulti + 2 bambini) nella magica  Finlandia, terra che evoca le ambientazione delle avvincenti avventure delle piccole creature blu. Un’esperienza unica che permetterà ai fortunati vincitori di scoprire tutti i segreti di una terra intrigante tra lunghe distese di foreste e l’emozionate spettacolo dell’aurora boreale.

L’estrazione finale premia anche una delle scuole segnalate  che riceverà un buono spesa per l’acquisto di materiale didattico del valore di 1000 euro e un miniset di arredamento in cartone Worldcart.

Balocco: nel 2017 on air con un nuovo flight dedicato ai Frollini

Balocco, Azienda di Fossano, inaugura il 2017 con una novità in comunicazione. Lancia infatti  un nuovo flight della campagna di comunicazione TV dedicata ai Frollini per la prima colazione.
La campagna sarà on air per 4 mesi, a coppie di 2 settimane alternate, per complessive 8 settimane.
In questo periodo saranno trasmessi tutti gli spot dei Frollini nei formati da 10’’, sempre seguiti da
codini da 5’’ dedicati a Girandole e Novellini. Questi due prodotti saranno infatti presentati nella nuova veste grafica e con la nuova ricetta, per valorizzare l’importante operazione di restyling e il grande impegno in ricerca e sviluppo che ha consentito all’azienda di proporre l’intera gamma dei frollini Balocco senza olio di palma. Il primo flight sarà così strutturato: dal 1° al 7 gennaio vedremo lo spot da 10’’ di Pastefrolle, seguito dal 5’’ dedicato a Girandole; dall’8 al 14 gennaio sarà invece il turno dello spot da 10’’ di Cruschelle, seguito dal 5’’ focus su Novellini. La campagna della prima colazione comincerà quindi appena una settimana dopo la fine di quella natalizia, creando continuità, in modo da ribadire la sempre maggiore presenza della marca Balocco nella comunicazione in TV, mezzo al quale nell’ultimo anno si è affiancata con crescente forza anche la radio. La Balocco, tra i principali player del dolciario, continua dunque a sostenere la divisione dei prodotti continuativi con investimenti costanti, che l’hanno aiutata negli ultimi anni a diventare il secondo attore nel mercato dei frollini per la prima colazione. La campagna TV coinvolgerà tutte le principali emittenti generaliste e digitali, con spazi di alta qualità e focus sul prime time.

Lidl Italia “calca le scene” e diventa set per il film “Poveri ma ricchi”

Lidl Italia si affaccia al cinema italiano con un progetto di marketing innovativo, che si realizza nella partecipazione al film di Brizzi “Poveri ma Ricchi”, nelle sale dal 15 dicembre.

Lidl ha deciso di attivare la partnership con il film, prodotto da Wildside e Warner Bros. Entertainment Italia e distribuito da Warner Bros. Pictures, con l’obiettivo di sfruttare nuovi strumenti di comunicazione e raggiungere un target sempre più ampio.

La sinergica collaborazione tra Lidl e QMI, Agenzia italiana di Entertainment Marketing and Communication, ha permesso di sviluppare un progetto integrato che non comprende soltanto il product placement nella pellicola, ma un inserimento più articolato che ha toccato anche l’intreccio narrativo del film.

Infatti, alcune scene sono state girate proprio all’interno dei punti vendita Lidl, che si sono trasformati per l’occasione nel set del film. Gli attori hanno recitato tra le corsie del supermercato, ovviamente circondati da prodotti Lidl. Anche la trama ha visto l’Insegna protagonista, basti pensare che la figlia della famiglia Tucci, impersonata da Federica Lucaferri, nel film lavora proprio in un supermercato Lidl.

L’Amministratore Delegato di Lidl italia Marcello Candelori, commenta così l’importante iniziativa: “Lidl ha scelto di inserirsi nella commedia “Poveri ma ricchi” per avvicinarsi sempre di più agli italiani, con una forma di intrattenimento che rispecchiasse alcuni valori importanti: essere veritieri, coerenti e integrati nello sviluppo dell’azione cinematografica.” Continua l’AD – “Con questo progetto ci auguriamo di poter essere sempre più vicini alle persone, specialmente in questo momento festivo.

E alla fine, anche da noi è Black Friday-mania

Folle con sacchi a pelo fuori dalle porte dei grandi magazzini pronti ad affrontare la notte che avanza, con i fiocchi di neve che cadono. Obiettivo: shopping. Succede solo negli USA, d’accordo, ma non solo per l’arrivo dell’ultimo prodotto Apple o consolle di giochi. Succede una volta l’anno, da 50 anni circa, in occasione del Black Friday, il venerdì dopo il giorno del ringraziamento quando tradizionalmente i negozi americani applicano sconti pazzi prima delle feste di Natale. Alle prime luci dell’alba livida di novembre, perché l’apertura è anticipata anche alle 4 di mattino, parte l’epocale parapiglia, con corse sul filo della rissa per accaparrarsi gli affari migliori.

Poi arriva Amazon, grande scardinatore di usi e costumi consolidati, con due conseguenze: il Black Friday esce dalla cultura tipicamente anglosassone e invade il mondo. Ma anche, da giorno solitario dove far follie e rischiare il malleolo per accaparrarsi quell’imperdibile promozione da ora o mai più, segno dei tempi e della crisi del commercio, il Venerdì Nero s’allunga a dismisura e prolunga sconti e promozioni ad una o due settimane. Seguito da negozi fisici, supermercati, marchi di cosmesi e chi più ne ha più ne metta.

In calo di consensi il Cyber Monday “puro”, il giorno degli sconti nei siti di e-commerce, relitto di un’epoca in cui gli acquisti si facevano non da smartphone, come fanno tutti ora, ma dal computer dell’ufficio, il lunedì dopo il fine settimana dedicato alle spese natalizie. Si comprava ciò che non s’era trovato in negozio, oggi è piuttosto il contrario. Il New York Times consiglia addirittura di evitare folla e stress del venerdì fatale e comprare tutto online, che tanto i migliori “bargain” si trovano oramai lì, giorno e notte e senza orari.

Pare proprio insomma che questo sia l’anno del Black Friday in salsa italica, non se n’è mai parlato tanto qui da noi. Amazon l’ha allungato a 11 giorni, Carrefour propone due giorni di sconti al 20%. Un cambio netto di prospettiva, se si pensa al sistema dei saldi italiano (che son sempre partiti, rigorosamente, dopo Natale). Un sistema tuttora imposto per legge (cui l’e-commerce comunque sfugge).

E, se come sempre Amazon ha fatto strada, ed è già nel pieno della campagna sconti che culminerà proprio venerdì prossimo, non è certo il solo: secondo Rocket Fuel, agenzia di marketing digitale, “il 35-40% dei nostri clienti, ovvero tutti gli e-commerce di Retail&Shopping, stanno pianificando offerte e budget ad-hoc per i cinque giorni che vanno da uno/due giorni prima del Black Friday fino al Cyber Monday. In media ogni cliente che opera nell’e-commerce sta pianificando il 20% in più del budget che normalmente pianifica in un mese. Tutto da concentrare in questi giorni con messaggi pubblicitari specifici” spiega Enrico Quaroni, Regional Director Southern Europe e MENA Region di Rocket Fuel Inc.
Intanto Google ci mette lo zampino, e, in vista del traffico aumentato tipico del venerdì nero, lancia una nuova funzione: la segnalazione dell’affollamento di negozi, bar, musei, e ristoranti in tempo reale, basata sul conteggio anonimo degli utenti. Compare come barre rosse negli Orari con il maggior numero di visite in Google Search e Map. Come dire: sovraffollamento? Se lo consoci, lo eviti.

Come si diceva, in Italia il periodo precedente l’apertura ufficiale dei saldi (inizi di gennaio) è regolamentato da leggi regionali, che impediscono di effettuare promozioni. In Lombardia ad esempio vige il divieto di fare sconti dal 25 novembre (proprio il giorno del Black Friday) al 5 gennaio, primo giorno di saldi. Tanto che Confcommercio Varese ha organizzato una giornata di sconti per giovedì 24. Anche quest’anno si prevedono infrazioni, mentre l’anno scorso sono arrivate multe anche salate ai commercianti. che chiedono, quanto meno, regole condivise per tutti, piccoli negozi e grandi catene.

 

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Ma perché “Venerdì nero”?

Il nome ha origine controversa; la tesi più accreditata riguarda il fatto che solo il primo vero giorno di shopping natalizio i commercianti registrino conti in positivo ovvero in nero, m il nome potrebbe anche derivare dal giorno nero per il traffico cittadino, e sarebbe stato coniato dalla polizia di Philadeplhia all’inizio degli anni ’80. Ora, per i corsi e ricorsi della storia, il venerdì nero del traffico potrebbe trasferirsi dai centri città alle autostrade: un parlamentare britannico ha lanciato l’allarme per la sicurezza stradale posto da centinaia di guidatori di camion e Tir costretti a lavorare anche 20 giorni di fila per consegnare pacchi degli acquisti e-commerce, su e giù per il Paese.

DominoDisplay.com amplia la gamma con tre totem multimediali

DominoDisplay.com, primo shop on line di soluzioni multimediali per la visual communication, amplia la gamma della Serie T con nuove soluzioni esclusive: tre totem multimediali di grande formato personalizzabili nel design e nella grafica.

Destinati alla veicolazione di comunicazioni commerciali e informative in ambito retail, hospitality, healthcare e corporate, i nuovi totem hanno un elevato contenuto high-tech. Cuore della Serie T extra wide sono i monitor DME di Samsung da 65”, 75” e 82”, da cui i totem prendono rispettivamente il nome di T65”, T75” e T82”. Questa tecnologia collaudata impiega un’ampia gamma cromatica, offrendo prestazioni al top in termini di definizione dei dettagli. Caratteristiche che, unite alle grandi dimensioni, permettono di trasmettere video e contenuti multimediali garantendo un coinvolgimento di grande impatto. Gli schermi assicurano un funzionamento affidabile e prolungato 24/7.

“I nuovi modelli della Serie T sono un esempio della nostra capacità di stare al passo con l’evoluzione tecnologica offrendo un perfetto time-to-market – afferma Alberto Masserdotti, fondatore di DominoDisplay.com. – La continua presentazione di nuove soluzioni hardware evolute del nostro partner tecnologico Samsung sono un costante stimolo per mettere a punto sistemi digital signage unici progettati dal nostro reparto R&D interno. Una strategia di business che ci permette di proporre a rivenditori e clienti finali soluzioni all’avanguardia in grado di soddisfare target sempre più esigenti e coprire tutti i segmenti di mercato”.

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