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Digitalizzazione, ormai una priorità per le aziende del largo consumo

Automazione nel marketing, migrazione al cloud e miglioramento dell’esperienza dei dipendenti: sono queste le priorità delle aziende italiane che operano nel settore dei beni di largo consumo. Le evidenze emergono da una recente ricerca condotta da Vanson Bourne con la società di consulenza con Atlantic Technologies per sottolineare sia la strategia digitale delle aziende del settore, sia le azioni che stanno mettendo in atto per rendere più efficienti i loro processi interni e migliorare la soddisfazione dei clienti.

Se lo scorso anno le aziende italiane del largo consumo erano focalizzate principalmente sul miglioramento dell’efficienza nelle vendite e della collaborazione tra i team, per il biennio 2023-2024, il 71% dei CIO (chief information officer) rispondenti considera la marketing automation l’area più importante dove investire, per liberare risorse e tempo a vantaggio di attività a più alto valore aggiunto. Altro tema fondamentale è l’integrazione dei dati, che viene giudicato un asset chiave e decisivo, in grado di migliorare sia i processi interni all’azienda connessi alla produzione sia quelli legati al rapporto con il cliente.

Sebbene tutti i responsabili IT intervistati concordino sulla necessità di intraprendere un percorso di trasformazione digitale e nonostante il 62% dichiari di disporre già di una strategia in tal senso, a rallentare il processo di digitalizzazione delle aziende del settore vi sono la dipendenza dai processi manuali, seguita dalla mancanza di competenze digitali interne e dall’assenza di una cultura dell’innovazione. Tema importante è infatti quello del change management che, secondo quanto emerso dalla ricerca, si rivela determinante per impostare un approccio strutturato che aiuti tutti i dipendenti ad abbracciare il cambiamento e le nuove tecnologie adottate in aziende. Si tratta di un passaggio indispensabile per le imprese del settore, sia per il miglioramento dell’esperienza offerta ai clienti, sia per i vantaggi a beneficio del business aziendale. In particolare, la maggior parte dei responsabili IT considera la scarsa integrazione dei dati nei processi decisionali delle proprie aziende un punto debole rimasto ancora senza soluzione. 

“Oggi il ruolo di un partner di consulenza è sempre più quello di comprendere le reali esigenze del cliente, supportandolo con la propria expertise sia nella scelta e nell’implementazione delle soluzioni tecnologiche, sia nel cambiamento culturale necessario per sfruttare al meglio le grandi potenzialità derivanti da un processo di trasformazione digitale” – dichiara Fabio Momola, CEO di Atlantic Technologies. “Ciò vale anche per le aziende che operano nell’ambito dei beni di largo consumo, che, consapevoli delle sfide future e della necessità di accelerare la propria digital transformation, scommettono sempre più sulla tecnologia, mirando a implementare nuove strategie digitali nel prossimo triennio per ottimizzare i propri processi interni e soddisfare al meglio le richieste dei consumatori, che si fanno sempre più esigenti e interessati a temi quali la trasparenza e la sostenibilità”,

“La ricerca che abbiamo condotto per Atlantic Technologies e che ha visto la partecipazione di 100 aziende italiane del largo consumo, dimostra che molti attori del settore, pur riconoscendo l’importanza del digitale, faticano a definire una roadmap puntuale per la loro trasformazione digitale” aggiunge Rowan Haslam, Research Manager di Vanson Bourne. “Se da un lato i CIO prevedono un aumento di budget per le soluzioni tecnologiche, dall’altro vedono una serie di difficoltà legate a un approccio culturale ancora poco incline al digitale e a strategie manageriali che non puntano sull’utilizzo dei dati su larga scala. Ciò a discapito del business e del rapporto con il cliente che, al contrario, potrebbe beneficiare ampiamente di un approccio data-driven”.

Marketing, crescono le opportunità ma serve competenza per ottenere risultati

Durante l’evento di Netcomm – il Consorzio del Commercio Digitale Italiano – incentrato sullo scenario e sulle sfide del digital marketing per l’eCommerce e il new retail in Italia, si è parlato di come il marketing oggi costituisca un sistema complesso e occorra seguire costantemente le sue evoluzioni per rispondere alle esigenze di un consumatore sempre più attento e propenso a impiegare il proprio tempo per cercare gli articoli di interesse online.

Nell’era post-cookie, tutto questo passa anche per live streaming commerce, social commerce e nuovi spazi virtuali, canali, ma anche strumenti da sperimentare e comprendere per poter proporre offerte distintive in chiave di prodotti e servizi.

L’appuntamento, dal titolo “Meno budget e più risultati, il digital marketing nell’era dell’incertezza”, ha riscosso ampio consenso, coinvolgendo i principali imprenditori, manager ed esperti di aziende e merchant che gestiscono piattaforme e servizi di digital marketing.

“È ormai chiaro che l’abbandono dei cookie non determini una rinuncia alla profilazione del consumatore e alla personalizzazione del marketing digitale, a patto di adottare una strategia omnicanale e trovare nuove strade per entrare in contatto e instaurare rapporti diretti con i clienti”, ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm. “Si tratta di passare da una strategia basata sui third-party data a una in cui i first-party data siano centrali. Questo è possibile solamente sfruttando ogni punto di contatto del customer journey del cliente, avvalendosi dei nuovi canali digitali e investendo in strumenti tecnologicamente innovativi che permettono di raccogliere e clusterizzare i dati. È quindi urgente investire in strumenti e competenze digitali”.

A caccia di informazioni online: il ritratto del consumatore multicanale
Negli ultimi anni, il percorso di acquisto è mutato profondamente e sono emersi nuovi comportamenti, sempre più associabili a quelli della generazione Z: i consumatori oggi sono più consapevoli, esigenti e multicanale. L’online è entrato a far parte dei canali preferenziali per raccogliere informazioni su prodotti e brand, dati che poi orientano le scelte di acquisto. I consumatori dedicano sempre più tempo alla ricerca online e rispondono positivamente nei confronti di comunicazioni, prodotti e servizi customizzati. Ne deriva un customer journey sempre più articolato e multicanale, caratterizzato dall’attivazione di touchpoint online e offline. Tutto ciò ha forti ripercussioni sulle strategie di marketing, che si dimostrano efficaci quanto più riescono a diversificare i mezzi e a padroneggiarli, sfruttandone le specificità e creando esperienze personalizzate.

Il digital marketing nell’era dell’incertezza: sfide e opportunità
A rendere il contesto attuale incerto sono diversi fattori, primo tra tutti il rallentamento della crescita degli acquisti online che si sta stabilizzando dopo il boom dei due anni pandemici. Poi da un lato c’è il progressivo abbandono dell’uso dei cookie di terze parti e l’aumento dell’attenzione alla privacy che limitano la possibilità di profilare il consumatore con i metodi tradizionali; dall’altro, l’aumento dei costi del digitale pone nuovi interrogativi sul contesto competitivo del settore. Al tempo stesso emergono nuovi canali e strumenti di comunicazione digitale: live streaming commerce, social commerce e i primi metaversi, con conseguente aumento della complessità per la progettazione di esperienze digitali personalizzate.

Si tratta di modalità e canali spesso ancora in fase di sperimentazione e dalle regole non ancora ben definite, ma che saranno decisivi nei prossimi anni per creare soluzioni di marketing distintive, facendo leva sui big data e sulle innovazioni della marketing automation per ottimizzare gli investimenti e aumentare il conversion rate. Sono concetti condivisi dalla maggior parte delle realtà del settore, che infatti considerano prioritari l’aumento dei budget (il 71% lo considera fondamentale) e lo sviluppo di competenze e del team (indicato dal 64%).

Paglieri si affida a BPress per riposizionamento online

Paglieri, azienda familiare che produce e commercializza prodotti per la cura delle persone e della casa, ha scelto l’agenzia di comunicazione BPress per avviare un percorso di riposizionamento attraverso una strategia di media relations e reputation building.

Oltre alla gestione dell’ufficio stampa, BPress si occuperà dello sviluppo del canale Linkedin per contribuire ad aumentare le interazioni tra lo storico brand alessandrino e le community di riferimento attraverso il racconto della nuova Future Vision aziendale fondata su quattro pilastri: Governance, Cultura, Sviluppo e Innovazione.

“La nostra storia rappresenta per noi una grande eredità, ma anche la consapevolezza di un’importante responsabilità verso le persone, il pianeta e il territorio in cui operiamo” – commenta Debora Paglieri, Amministratore Delegato di Paglieri Spa. “Oggi l’evoluzione dei mercati e i rinnovati bisogni delle persone ci pongono di fronte a nuove sfide e vogliamo perpetuare la nostra presenza storica con strategie a lungo termine per segnare i prossimi 200 anni e oltre. Abbiamo quindi deciso di affidarci a mani esperte nel dialogo con i media proprio per raccontare quello che stiamo facendo e dove stiamo andando”.

Nel commentare l’acquisizione del nuovo incarico Diego Biasi, Fondatore e Presidente di BPress ha dichiarato: “Le aziende familiari rappresentano un grande patrimonio del Made in Italy e siamo davvero felici di mettere la nostra esperienza a disposizione di una tra le realtà più longeve e conosciute del nostro Paese. La nuova Paglieri avrà tanto da condividere: innovazione, sostenibilità, ma anche tradizione, famiglia e cura delle proprie persone. Siamo a bordo per contribuire al racconto di questa bellissima storia”.

Paglieri è una storica azienda italiana, con sede nella provincia di Alessandria, presente in più di 50 Paesi con un’ampia gamma di prodotti per la cura della persona come quelli delle linee Felce Azzurra, Cleo e Labrosan, e per la cura del bucato e della casa, come i prodotti del marchio Mon Amour.

ProScores, la novità IRI per ottimizzare campagne di comunicazione

IRI, leader globale in soluzioni e servizi innovativi per aziende del Largo Consumo, retail e media, lancia una nuova soluzione per migliorare il ritorno degli investimenti media delle aziende attraverso strumenti efficaci per il targeting e la misurazione granulare.

Fino ad oggi, IRI, tramite la soluzione IRI Media Lift, ha offerto ai clienti la possibilità di misurare dettagliatamente e comprendere l’andamento delle vendite durante e al termine di una campagna. Inoltre, con la soluzione Marketing Mix, IRI è in grado di fornire informazioni estremamente granulari per una misurazione accurata delle performance di campagne pubblicitarie, canali e singoli brand con l’obiettivo di ottimizzare l’investimento media.

Da oggi IRI lancia anche la nuova soluzione IRI ProScores grazie alla quale sarà possibile usufruire di ulteriori potenzialità in termini di pianificazione e targeting, con l’obiettivo di ottimizzare le campagne di comunicazione digitale e il loro ritorno sugli investimenti. IRI ProScores è infatti in grado di individuare aree di potenzialità per un determinato brand, utilizzando dati deterministici e probabilistici, facilitando la determinazione dei target e la loro copertura. La soluzione ProScores di IRI permette ai clienti di comprendere e misurare l’intero panorama delle vendite nel retail e fornisce indicazioni dettagliate sulle quote di mercato e sulle tendenze di vendita, nonché una propensione all’acquisto per categoria e brand a livello di singolo codice postale. In questo modo è possibile intercettare i consumatori attraverso una pubblicità mirata, in totale sicurezza in termini di privacy, aumentando la penetrazione in modo sostenibile.

Commentando questo importante passo avanti per tutto il settore, Jennifer Pelino, EVP Omni Channel Media di IRI ha dichiarato “Le abitudini di acquisto dei consumatori, la trasformazione digitale e le modifiche alle normative sulla privacy hanno generato un contesto difficile per chi deve investire, pianificare e gestire l’execution delle campagne media. In un mondo in cui i KPI sulle performance delle diverse attività sono dominanti per la valutazione dei risultati di chi investe in comunicazione, la necessità di avere dati, informazioni dettagliate e sistemi connessi è diventata fondamentale per garantire un processo decisionale efficace”.

“Gli operatori del marketing devono affrontare queste sfide avendo a diposizione dati, analisi e tecnologia affidabili. Le soluzioni media di IRI sono potenti strumenti stand-alone, ma diventano rivoluzionarie se utilizzate insieme in modo integrato. Questi strumenti insieme rappresentano la chiusura del cerchio”.

Una simile soluzione di misurazione offre la possibilità di identificare e trasformare in azioni gli insights che vanno dalla pianificazione all’attivazione dell’audience, monitorando l’impatto sulle vendite con sicurezza e rigore. Soluzioni complete di pianificazione e misurazione come questa rappresentano lo strumento necessario per sopperire alle crescenti esigenze di business che hanno gli operatori del settore del Largo Consumo.

Bennet con Tiendeo punta sul volantino online

Il lockdown causato dal COVID-19 ha trasformato lo scenario del retail italiano, con conseguenze importanti sia sul comportamento d’acquisto dei consumatori sia sul media mix attuato dai dipartimenti di marketing. Con il risultato che i volantini promozionali cartacei sono stati improvvisamente interrotti.

Bennet ha reagito, investendo sul canale digitale come principale alleato per mantenere una comunicazione flessibile ed efficace.

Prima del periodo del lockdown la strategia pubblicitaria dell’insegna comprendeva per una discreta parte la comunicazione di promozioni attraverso la stampa e la distribuzione massiccia di volantini e cataloghi promozionali in forma cartacea. Da gennaio 2020, anche grazie alla collaborazione con Tiendeo, Bennet ha ulteriormente accelerato il suo percorso nell’implementazione del volantino online, come parte del suo progetto di trasformazione digitale, vedendo così ridursi la stampa e la distribuzione di volantini e cataloghi promozionali.

La sospensione della produzione dei supporti cartacei durante la quarantena, ha spinto Bennet a ridisegnare la sua strategia di diffusione media: lontani dal frenare il proprio investimento pubblicitario davanti all’incertezza della situazione e grazie a flessibilità e rapidità nel prendere decisioni, l’azienda ha deciso di applicare una ridistribuzione del budget destinato al marketing virando verso la comunicazione online e rafforzando l’investimento su questo canale.

Bennet si è affidata anche a Tiendeo per ridisegnare una strategia online drive-to-store, moltiplicando per 10 la distribuzione online di volantini e cataloghi attiva fino a quel momento. Una forte scommessa per il digital attuata per incrementare la visibilità delle promozioni, la loro reach e per generare un’audience di valore.

Simone Pescatore, Direttore Marketing e Comunicazione di Bennet, afferma: «Se da una parte è evidente che il lockdown ha rappresentato una grande sfida per il settore, in Bennet l’abbiamo accolto come un’opportunità per potenziare il nostro piano di trasformazione digitale moltiplicando i propri investimenti sull’online attraverso una mirata e impattante strategia di digital marketing.»

I risultati ottenuti in soli tre mesi hanno dimostrato l’alta efficienza delle azioni online implementate:

Quadruplicata la reach dei consumatori potenziali: a causa della quarantena, il canale online ha guadagnato grande protagonismo nella pianificazione degli acquisti dei consumatori, diventando in questo momento il mezzo ideale per raggiungere un target interessato intercettandone i micromomenti di attenzione. Il posizionamento premium delle offerte di Bennet nei distinti canali di Tiendeo con il fine di incrementare la visibilità delle sue promo ha permesso di raggiungere un’audience potenziale altamente qualificata in un momento decisivo della customer journey.

Decuplicato l’interesse per i suoi prodotti e le sue promozioni: oltre alla comunicazione nei canali propri della piattaforma, Tiendeo invia notifiche di nuove promozioni e sconti dei negozi Bennet attraverso tutti i canali disponibili: e-mail, annunci geo targettizzati e notifiche push a consumatori potenziali che si trovano vicini al negozio. Il risultato ottenuto è l’incremento delle interazioni, moltiplicando per 10 le letture dei suoi cataloghi e con un aumento del 30% nel CTR dei click per prodotto.

Mantenute le visite ai negozi fisici: si è continuato a generare affluenza di clienti verso i punti vendita, il grande obiettivo dei retailer italiani durante la quarantena.

Grazie alla forte scommessa per promuovere le sue offerte nel canale online con una strategia drive-to-store, Bennet ha potuto mantenere il traffico dei suoi clienti abituali e addirittura aumentare le visite da parte dei clienti potenziali.

La sospensione della distribuzione di promozioni cartacee e il forte incremento dell’uso del canale online nella pianificazione degli acquisti, negli ultimi mesi hanno accelerato la transizione digitale già iniziata dai principali attori del retail. Formati come il catalogo online, apportano una grande flessibilità e consentono di raggiungere risultati misurabili, dimostrando di poter offrire un’alta efficienza.

Danone e Waze lanciano la prima campagna CPG di trade marketing

Danone ha realizzato con Waze la prima campagna CPG di trade marketing in Italia studiata per il prodotto Alpro Caffè distribuito in esclusiva presso i punti vendita Autogrill e MyChef, con l’obiettivo di aumentare la brand awareness del prodotto e di incentivare le navigazioni dei potenziali consumatori.

Per la campagna, attiva su un totale di 198 stazioni di servizio suddivise tra 178 punti Autogrill e 20 MyChef, sono stati utilizzati formati pubblicitari di Waze con una modalità di visualizzazione personalizzata. I Pin brandizzati e geolocalizzati per consolidare la presenza sulla mappa e aumentare la location awareness mentre, per comunicare in modo efficace l’offerta e aumentare la considerazione, Waze ha attivato il formato Takeover che appare sullo screen quando l’automobilista dista 10 chilometri dal punto vendita. Infine la Search gratuita per aumentare l’engagement e incentivare il drive to store.

La campagna ha registrato risultati molto positivi: 6.3 milioni sono le impression registrate, più di 1 milione di utenti raggiunti e quasi 10mila navigazioni attivate sull’app. L’efficacia della campagna attivata da Danone e Waze si conferma anche grazie ai dati relativi all’ad recall e alla navigation lift, rispettivamente +247% e +83%.

“Le persone ormai sono sempre più in movimento e per i brand diventa sempre più difficile connettersi in modo significativo. Tuttavia Waze essendo il primo mezzo di in-car advertising, ad oggi si dimostra lo strumento ideale per capitalizzare gli spostamenti e portare le persone al negozio attraverso strategie di destination marketing. Inoltre il concetto di trade marketing in ottica Waze e applicato nella campagna di Danone si riassume proprio nel suo essere ponte tra il mondo digitale e fisico. I risultati ottenuti con Danone sono un’ulteriore conferma del nostro andamento in Italia nel 2019 in cui la media italiana rivela che un automobilista esposto ad adv su Waze ha il 47% di probabilità in più di dirigersi verso un negozio e che le navigazioni verso i retailer sono aumentate di ben 43 punti percentuali” commenta Dario Mancini, Regional Manager Italy & EMEA Emerging Markets.

 “Il successo della campagna ha dimostrato come un prodotto di largo consumo, grazie a un partner come Waze, possa efficacemente aumentare l’awareness da un lato e far crescere le vendite dall’altro. I risultati ottenuti dimostrano come campagne di questo genere, quasi pionieristiche nel nostro Paese ed estremamente sinergiche, siano vincenti e win-win per tutti i player coinvolti” commenta Elisabetta Corazza, Head of Digital Marketing Italy di Danone.

Gruppo Masserdotti presenta soluzioni green su tessuto stampato con inchiostri ecologici

Si lavora sempre di più e con crescente impegno per una shopping experience dall’anima green. Una delle nuove leve è l’utilizzo del tessuto per la comunicazione in-store che permette la totale riciclabilità del prodotto, fornendo così ai brand una soluzione che si adatta perfettamente alle loro necessità di sostenibilità, senza impattare sui costi. Il tessuto presenta infatti numerosi vantaggi rispetto ai classici PVC, tra cui la possibilità di essere trasformato in filato e re-immesso nel mercato come nuovo prodotto.

E’ in questo contesto che si inserisce la proposta del Gruppo Masserdotti, pensata per rispondere alle emergenti esigenze di sostenibilità ambientale, puntando sul tessuto stampato con inchiostri ecologici base acqua. Questa lavorazione, totalmente inodore e realizzata con tecnologie di ultima generazione, è ideale per allestimenti soft signage anche all’interno dei pdv, presentando vantaggi anche in termini di sostenibilità finanziaria. Immagini di qualità eccelsa possono essere riprodotte in elevati volumi per grandi commesse su varie tipologie di tessuto garantendo costanza cromatica, particolarmente richiesta da insegne e catene con store dislocati non solo in Italia ma anche in tutta Europa. Per queste realtà il TCO (Total Cost of Ownership) relativo all’utilizzo del tessuto vede un significativo risparmio derivante dall’ottimizzazione degli imballaggi e di tutta la logistica, grazie alla possibilità di piegare facilmente il materiale riducendone l’ingombro. “La stampa sublimatica su tessuto permette di gestire l’imballaggio con scatole di cartone che, a differenza delle soluzioni tubolari usate per supporti come i classici banner o i pannelli in forex, occupano meno spazio, sono più leggere e non prevedono l’impiego di plastica, enfatizzando l’anima green del tessuto”, spiega spiega Alberto Masserdotti, CEO dell’omonimo Gruppo. “La sostenibilità di queste applicazioni deriva anche dal fatto che il risparmio per pack, trasporto e stoccaggio può essere reinvestito per sostenere i costi di riciclo e re-immissione del materiale sul mercato a impatto zero”.

In linea con il nuovo payoff, ‘Image evolution’, Gruppo Masserdotti – pioniere della stampa digitale e precursore del digital signage in Italia – persegue dunque un costante sviluppo delle aree di intervento puntando sull’offerta di prodotti soft signage e digital textile. Lavorazioni che faranno presto capo a una divisione aziendale dedicata atta a rispondere con la massima efficienza alle nuove tendenze della comunicazione visiva, con una particolare attenzione alle esigenze planet-friendly. Dopo un’attenta analisi delle soluzioni disponibili sul mercato, Masserdotti ha implementato il sistema a sublimazione Durst Rhotex 325 con esacromia estesa, capace di garantire produttività, qualità, affidabilità e automatizzazione di processo in chiave Industry 4.0. Questa tecnologia consente al Gruppo bresciano di offrire versatilità grazie alla possibilità di alternare in pochi minuti la stampa diretta su tessuti in poliestere e misto poliestere e quella su carta transfer. Una caratteristica che assicura non solo una migliore resa cromatica su qualsiasi tipologia di filato, ma anche un’estrema libertà nella scelta dei supporti tessili che possono essere impiegati per vestire e rivestire i punti vendita rendendoli spazi confortevoli e flessibili con un occhio di riguardo anche all’ambiente.

Comunicazione in store? Stampa in tempo reale il tuo progetto

Sapete perché il self publishing piace? Perché si può stampare velocemente il proprio libro, nel numero di copie necessarie e a costi ragionevoli.

E se la cosa funziona con gli scrittori o aspiranti tali, perché non utilizzare la formula anche per la comunicazione in store?

OKI Europe Ltd, divisione di OKI Data Corporation, marchio globale dedicato alla creazione di stampanti, applicazioni e servizi per le imprese,  si è posta la domanda. E si è anche data la risposta, proponendo la nuova Serie C800 di stampanti A3 a colori ultracompatte,  in grado di fornire un servizio completo ai suoi utenti.

Vuoi stampare un volantino, un collarino promozionale o una segnaletica orizzontale che accompagni i tuoi clienti nel percorso d’acquisto? Nessun problema.

La Serie C800, infatti, è in grado di gestire una gamma impareggiabile di supporti a colori in HD, dai supporti prefustellati ai poster e ai banner. Le dimensioni compatte, le velocità di stampa elevate e i risultati di alta qualità fanno della Serie C800 la scelta perfetta per qualsiasi tipo di azienda, in particolare per il retail.

Tra i plus non dimentichiamo l’efficienza energetica  dell’innovativa tecnologia di fusione che consente l’attivazione, il riscaldamento e l’arresto dei dispositivi Serie C800 in modo super veloce, permettendo alle aziende di risparmiare tempo e denaro senza compromettere la qualità o le prestazioni.

[Not a valid template]La gamma Serie C800

La serie comprende:

La C824, soluzione ideale per singoli e gruppi di lavoro con esigenze diverse. È in grado di offrire una stampa documentale quotidiana conveniente e consente di ottenere anche risultati di forte impatto su un’ampia gamma di materiali marketing e di vendita. Interamente predisposto per gestire sia grammature leggere che pesanti, da 64 a 256 g/m² con risoluzione di 1200 x 600 dpi, il modello C824 gestisce documenti nei formati da A6 ad A3, inclusi banner lunghi fino a 1,3 m.

Il modello C834 che offre le stesse prestazioni di C824 e ha una dotazione standard che prevede il wireless e funzionalità di stampa “tap & print”, in modo che gli utenti possano stampare direttamente dal proprio smartphone o tablet (solo Android). Inoltre, è compatibile con AirPrint di Apple Inc e Google Cloud Print 2.0. C834 offre eccezionale qualità di stampa High Definition ProQ2400 Multilevel e risoluzione di 1.200 x 600 dpi per una stampa nitida, chiara e di facile lettura.

La C844 che porta le vendite, il marketing e la segnaletica per i clienti a un livello superiore, offrendo immagini e testi nitidi e di altissima qualità con una risoluzione di stampa di 1200 x 1200 dpi.  

“Il lancio della nuova Serie C800 di stampanti A3 a colori segna un passo interessante per la stampa in-house”, afferma Anna Emilia Dorrington, Senior Product Marketing Manager di OKI Europe Ltd. “A sostegno del mantra di OKI nel rendere la stampa accessibile a tutti, le aziende possono stampare più materiale in-house senza compromettere la qualità. In questo modo si crea un enorme potenziale per qualsiasi tipo di azienda, che si tratti di rivenditori nel settore automotive, moda, food and beverage o altro. Le comunicazioni visive a elevato impatto sui clienti possono essere create in modo semplice, veloce e conveniente garantendo la stessa qualità che ci si aspetterebbe da un servizio di stampa professionale di terze parti”.

Il California Prune Board rinnova il suo brand

Il California Prune Board, consorzio di promozione delle prugne della California, rinnova il proprio brand, mettendo in evidenza gli aspetti che rendono eccellenti le prugne della California, oltre ad esaltarne le proprietà benefiche. Il design del nuovo logo, oltre a ribadire la provenienza del prodotto, ne enfatizza il nuovo concept: “Prunes. For life”. Le prugne della California apportano infatti  grandi benefici nella vita, in ogni sua fase.  “Il nuovo brand del California Prune Board trasforma le prugne da cibo consumato occasionalmente in un piacere quotidiano. E questo fatto è veramente ideale dal momento che le prugne della California fanno bene all’intestino, al cuore e alle ossa”, afferma Donn Zea, Executive Director del California Prune Board. 

L’Executive Director del California Prune Board spiega inoltre che i consumatori sono più che mai attenti a ciò che mangiano e questo è il momento giusto per promuovere le prugne della California con una visione più completa. “Quando si tratta di prugne, la California è al primo posto. Le prugne della California si sono guadagnate una reputazione di prodotto di altissima qualità nei mercati di tutto il mondo”, continua Zea. “Il messaggio del nostro nuovo brand è chiaro: scegliete la California come il paese di provenienza delle migliori prugne in assoluto”. 

La comunicazione del nuovo brand delle prugne della California si completa con il lancio del nuovo sito www.californiaprunes.org  – presto disponibile anche per l’Italia.  Il nuovo brand verrà comunicato anche tramite i canali Social del California Prune Board, in particolare in Italia tramite Facebook, e Instagram con #PrugnedellaCalifornia #PrunesforLife. Per quanto riguarda l’Italia, infine, a seguito del lancio odierno del nuovo brand seguirà una campagna adv Trade dedicata.

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