CLOSE
Home Tags Marketing

Tag: marketing

Borbonese: nello store un nuovo paradigma comunicativo

Borbonese brand del lusso Made in Italy – ha intrapreso un processo di trasformazione digitale, in collaborazione con Dominodisplay e Samsung, che rinnova il paradigma della comunicazione nel punto vendita. L’obiettivo? Intraprendere un nuovo percorso che parta dal brand rilanciandolo, passi per le collezioni e arrivi al retail alla conquista di un mercato più giovane.

Gli utenti, abituati alla ricerche sul web, si aspettano di ricevere contenuti significativi per le proprie esigenze”, commenta Marcello Lamperti, general manager e managing partner di Dominodisplay, brand del Gruppo Masserdotti specializzato nello studio, progettazione e realizzazione di soluzioni multimediali customizzate. “Nella trasformazione digitale del retail oggi in atto, il concetto di omnicanalità è fondamentale per comprendere il cliente e per lo sviluppo di una strategia vincente. Il negozio fisico oggi ha la possibilità di giocare un ruolo centrale nella customer journey”. Lo conferma Alessandro Pescara, amministratore delegato di Borbonese: “Oggi il cliente è più informato e pronto a sfruttare le nuove soluzioni messe a disposizione dal mercato tecnologico. Borbonese intende seguire questo spirito di innovazione, aumentando e migliorando l’esperienza in ambito digital all’interno delle proprie boutique, attraverso avanzati sistemi digitali per il Retail”.

La boutique di Parigi

Il progetto, che si traduce nell’implementazione di soluzioni tecnologiche multimediali firmate Samsung presso i negozi, parte dalla nuova boutique di Parigi. L’indirizzo è quello prestigioso di rue Boissy d’Anglas, cuore dello shopping internazionale. Gli interni dello store hanno arredi industrial-chic, abbinati a marmo travertino, cemento e ferro battuto. Il tratto è lussuosamente minimal, esaltato dal pavimento ricoperto da soffice moquette maculata con il celebre occhio di pernice. Il tutto con il tocco digital di 1 videowall lineare della lunghezza totale di 6 m dove vengono trasmessi non stop video e immagini che raccontano l’essenza di Borbonese nella sua nuova veste. “Sui monitor programmiamo lo streaming video dei nostri eventi, oltre a diffondere contenuti istituzionali”, spiega Alessandro Pescara. “Insieme al nostro partner tecnologico Dominodisplay abbiamo progettato questa installazione digital signage per offrire ai clienti un’esperienza comunicativa coinvolgente”.

Lo store di Milano

Più finalizzato all’engagement il progetto messo a punto per il flagship store di Milano, dove per due mesi le vetrine sono state animate da 3 ledwall da 150×200. “Stiamo raccogliendo i feedback di queste prime implementazioni tecnologiche in termini di visite negli store e incremento di vendite, per modularle successivamente negli altri monomarca che verranno presto sottoposti a un refurbishment in linea con l’inedito concept parigino”, aggiunge Pescara annunciando che entro fine 2019 sono già in programma due new opening in linea con l’espansione internazionale che punta su Cina e Giappone. Per il prossimo futuro Borbonese prevede di proseguire nel processo di digitalizzazione affidandosi alla consulenza specializzata di Dominodisplay  e alle tecnologie Samsung, he di recente ha confermato la propria leadership a livello mondiale nel digital signage per il decimo anno consecutivo.

Il progetto Borbonese è un esempio che dimostra come la Digital Transformation possa contribuire a esaltare la specifica identità di ogni azienda” ha dichiarato Antonio La Rosa, Head of IM B2B di Samsung Electronics Italia. “Samsung, grazie alla propria rete di partner, è in grado di aiutare le aziende a individuare le modalità migliori per affrontare questo percorso di innovazione per poi seguirle anche dopo la fase di implementazione”.

Le nuove frontiere del marketing: a tu per tu con Nicoletta Polliotto

«Quando diceva che “La musica è solo di due tipi: quella buona e quella cattiva” Louis Armstrong era già sul pezzo.

Perché il succo del discorso è proprio quello: è la qualità che fa la differenza. In ogni cosa. In ogni attività umana. Compresa l’accoglienza. Al di là delle varie tipologie e dei diversi stili che contraddistinguono il variegato mondo horeca, infatti,  tutto si risolve in una essenziale dicotomia: accoglienza buona vs accoglienza cattiva.»

E’ un fiume in piena Nicoletta Polliotto, anche perché questi argomenti sono la sua quotidianità da tempo. Per la precisione da quando fondò (12 anni fa) la società Muse Comunicazione, per occuparsi di accoglienza turistica e di ristorazione, sempre più volano del turismo.

«L’accoglienza buona – prosegue Nicoletta – è quella capace di  individuare e soddisfare i bisogni dei clienti, e di sapersi raccontare senza mai rinunciare all’autenticità del proprio brand. Soprattutto oggi, in un panorama in cui le abitudini alimentari e di customer journey sono sempre più frammentate ed evolute.»

Quindi cosa cambia nelle modalità di narrazione?

I media, essenzialmente. Basti pensare che quattro utenti su cinque vanno on line, in cerca di soluzioni soddisfacenti e appaganti: dallo sfogliare il catalogo cartaceo si è passati a scrollare le pagine virtuali.

E tutto questo ha impattato anche sulle modalità di fruizione: più veloci e “contaminate”, sempre più improntate alla ricerca di stimoli, spunti e parametri di confronto.

Un cambio epocale, dunque?

Già; una vera rivoluzione copernicana, che ha reso oggi il cliente (anche se preferirei parlare di ospite), assolutamente centrale rispetto alla scelta del prodotto.

Se ancora negli anni ’80 del secolo scorso comunicare equivaleva a pubblicizzare la merce da piazzare, oggi il consumatore deve (e vuole) essere coinvolto. Si deve entrare in empatia con lui per condividere nuovi valori.

Non più e non solo, dunque, marketing esperenziale. Parliamo piuttosto di marketing esistenziale. Il che significa che per ottenere un vero  e profondo coinvolgimento si deve andare là dove si trova il consumatore: on line. Conquistarlo e fare branding.  Anche nel food & beverage.

Come dimostra il crescente successo del food delivery e di certo e-commerce (penso per esempio a quello più tradizionale di Esselunga, ma anche a esperimenti come Cortilia e Foodscovery).

Il mondo horeca è variegato e ricco di sfaccettature, ma esiste un fil rouge unico gli operatori del settore possono seguire in rete?

Capire quali elementi tecnologici siano facilmente applicabili nel proprio quotidiano e individuare verso quale direzione viaggiare. Il rischio, specialmente per le realtà più piccole, è quello di essere travolti dal web mobile marketing e dai social. Per questo è fondamentale un canale di proprietà, facilmente gestibile e indissolubilmente connesso con il proprio brand. E qui la scelta è ampia:  si va dal sito web, all’app (consigliata a realtà più grandi e con maggiore massa critica) sino ad arrivare – sul mobile – al local marketing, argomento che approfondirò il 9 marzo durante TUTTOFOOD.  

Solo successivamente, forti di questo strumento identitario (e magari con il supporto di un consulente che aiuti a declinare e mettere a frutto questa presa di coscienza), si potrà accedere all’immensa piazza del web,  creare commistioni e confrontarsi con altri soggetti anche al di fuori del proprio settore. Perché indossare occhiali altrui e cambiare prospettiva  è sempre fonte di arricchimento. E segno di apertura al nuovo, al diverso, al cambiamento.

 

 

Quickcommunities: la rivoluzione delle ricerche qualitative online

Toluna, leader nel digital market research e nel fornire insight on demand in tempo reale sul consumatore, presenta QuickCommunities, piattaforma DIY che consente di ottenere insights qualitativi in tempo reale, poiché recluta il target direttamente dal Panel Toluna Global, utilizzando tutte le variabili di profilazione avanzate.

A circa un anno dal lancio, solamente in Italia, la tecnologia ha visto una rapida adozione da parte dei clienti Toluna che hanno svolto oltre 60 QuickCommunities, di cui il 50% gestite in totale autonomia, e il restante 50% con il supporto del team Digital & Research di Toluna, con risultati straordinari oltre le aspettative. 

I magnifici 4

Quattro i plus che  contraddistinguono Toluna nel settore delle ricerche di mercato online:

RECLUTAMENTO – più rapido grazie al processo di attivazione in tre passaggi e al link diretto con il panel Toluna;

  • CAMPIONE – più ampio rispetto alla media: da un numero medio 20-50 partecipanti a oltre 150/200;
  • INTERFACCIA – brandizzabile e ispirata a WhatsApp, la più famosa chat di live-discussion;
  • INTERAZIONE – focalizzata principalmente sul “one-to-many”.

La discussione della community inoltre può essere sincrona (modalità «live chat»), asincrona (modalità «forum») e ottenere un engagement superiore anche attraverso l’utilizzo di mood/sentiments markers (like-thumb, emojis).

A renderla unica sul mercato anche un ricco ed integrato sistema di analisi attivo già durante l’attività di moderazione e lettura dei commenti che permette di organizzare il materiale prodotto in diverse categorie secondo la logica dei tag. Grazie a TolunaAnalytics è possibile invece visualizzare in tempo reale l’andamento della fase di screening, le statistiche di partecipazione e i dati socio-demo con l’opportunità poi di scaricare tutto il materiale verbale e multimediale prodotto in un file excel e personalizzarne layout e contenuti.

 

L’evoluzione di QuickCommunities

Da quando è stata lanciata nel 2017,  sulla piattaforma sono state fatte nuove release, che hanno portato l’annessione delle seguenti features:

  • scheduling dei post di discussione, che permette di caricare la guida discussione in un’unica volta e attivare i vari topic quando vuoi tu
  • possibilità di attivare anche chat one-to-one o one-to-many quando i membri sono online nella discussione
  • incremento della capacità di upload di immagini e contenuti multimediali
  • pin-up-topic: che permette di mettere in evidenza, rispetto ad altri, alcuni topic particolarmente rilevanti ai fini della discussione
  • tag dei contenuti: ti permette di dividere i commenti in categorie di appartenenza (i tag creati saranno presenti anche nel file excel con gli estratti della discussione, e renderanno quindi il documento filtrabile e organizzabile)
  • tag dei partecipanti: sia moderatori che partecipanti, potranno rivolgersi in modo diretto ad un qualsiasi altro membro della community digitando “@” + il nickname

QuickCommunities: la sperimentazione

Sono stati effettuati test anche in diversi progetti quali-quanti. Coinvolgendo un campione più ampio della media delle qualitative (80-100 partecipanti) è stato possibile anche lanciare mini-survey sullo stesso campione, tramite link Toluna Quick Survey cliccabili, a cui i partecipanti possono partecipare direttamente dalla community. I clienti hanno molto apprezzato così la possibilità di avere, in parallelo, evidenze quantitative a sostegno degli insight qualitativi e report integrati. In questo caso la vera innovazione è la possibilità di portare avanti in parallelo due fasi (sia qualitative che quantitative) di solito consecutive, a costi più accessibili

SMS marketing: come incrementare le vendite anche nel turismo

SMS marketing: può la comunicazione via SMS rivelarsi ottimale anche nel settore turistico?

Secondo SMSAPI, fornitore leader a livello europeo di servizi di SMS di massa (bulk sms), sì: la comunicazione nel turismo può svolgere diversi ruoli ed essere vantaggiosa sia per il mittente che per il destinatario. Vediamo in quali occasioni e con quali obiettivi.

Notifiche immediate

Posti prenotati e annullati allo scadere del tempo, arrivi in ritardo all’aeroporto o mancanza di documenti obbligatori possono facilmente causare frustrazione sia da parte del cliente che dell’organizzatore. Il modo migliore per evitare inconvenienti è quello di inviare notifiche via SMS (alerts) sia in fase di prenotazione che pochi giorni prima del viaggio. Tale messaggio può includere l’ora esatta, il punto di raccolta o l’elenco dei documenti richiesti.

Last minute e remarketing

Gli SMS possono diventare uno strumento molto utile quando si tratta di rinnovare i rapporti con gli ex clienti. Gli SMS di Remarketing possono essere preziosi soprattutto per le aziende che collocano i clienti fidelizzati nella loro strategia preoccupandosi di mantenerli tali.

A volte può capitare che i membri del viaggio disdicano all’ultimo momento lasciando uno spazio libero che potrebbe essere riassegnato. Questa è un’occasione perfetta per inviare ai già clienti degli SMS per offrire la possibilità di acquistare un viaggio all’ultimo minuto ed aumentare così la fidelizzazione.

Indagine sulla soddisfazione

La fidelizzazione e l’acquisizione di nuovi clienti diventa sempre più difficile, soprattutto in un settore come il turismo. Molte aziende utilizzano la comunicazione via SMS per raccogliere feedback tramite l’invio di link a sondaggi. Se un’azienda prende in considerazione le opinioni dei propri clienti e apporta migliorie basate su di esse, può solo creare una forte reputation e brand awarness.

Servizio clienti

Ogni giorno i nostri clienti ci mostrano come un valido servizio clienti durante i viaggi, i voli o i soggiorni sia un indicatore chiave della loro soddisfazione e fidelizzazione. Essi affermano che sia più efficace investire in strumenti di supporto al servizio clienti come gli SMS al fine di acquisire nuovi clienti. In particolare i clienti possono essere interessati alla cucina locale oppure a nuovi luoghi da visitare. Molto probabilmente vorranno essere invitati alle serate organizzate dall’hotel o essere ricordati nei momenti importanti della loro vita (es. compleanno). Inoltre, è possibile informarli sui cambiamenti improvvisi in agenda o ricordare il punto di ritrovo: in questo caso l’SMS è lo strumento più adatto in quanto veloce, affidabile e che non richiede una connessione a internet.

Occhio al Meteo

Un viaggio dovrebbe sempre essere pianificato molto tempo prima della partenza, in modo che ogni partecipante possa essere preparato. Purtroppo, il clima ama giocare brutti scherzi, soprattutto quando manca poco alla partenza! Questo significa che a volte è necessario cambiare immediatamente i propri piani e il modo migliore per informare chi partecipa è quello di inviare un messaggio di testo. Lo stesso accade quando si vogliono apportare delle modifiche volontariamente. Non c’è modo migliore di comunicare le informazioni se non attraverso semplici e veloci SMS.

Le Terrazze di La Spezia invita i suoi clienti alla mostra delle macchine di Leonardo

Prosegue all’insegna dell’ entertainment, della didattica e delle innovazioni tecnologiche la strategia comunicativa del Centro Commerciale Le Terrazze, che si pone come luogo di aggregazione per la catchment area di riferimento con proposte moderne e accattivanti per i diversi target di consumatori.

Il suo obiettivo di essere una vera e propria “piazza sociale”, si concretizzerà ancora una volta dal prossimo 23 marzo, quando debutterà la mostra (aperta alpubblico fino al 14 aprile) dedicata a  Le Macchine di Leonardo: un grande evento in onore del genio vinciano, che coinvolgerà tutti i visitatori del centro Le Terrazze, proprio in occasione del cinquecentenario dalla morte del grande inventore, avvenuta nel Castello di Amboise in Francia il 2 maggio 1519.

L’iniziativa, gratuita e aperta a tutti, è solo l’ultimo di una serie di eventi coinvolgenti che hanno animato il Centro Commerciale negli scorsi mesi, a partire dall’autunno che si è caratterizzato per tre appuntamenti dedicati al mondo tecnologico. Si è iniziato con “Space Gate”, la prima escape-room ambientata nello spazio dove i visitatori di tutte le età hanno sfidato le proprie capacità di logica ed enigmistica con prove virtuali. In seguito è stata la volta di “Virtual Box”: una sala giochi strutturata in diverse aree e simulatori per provare numerose attività, dalla Super Car all’esplorazione dei fondali marini, dal “Vertigo” alle Spade Laser. Ha chiuso questa serie di appuntamenti tech, l’entusiasmante Laser Room: un gioco che combina innovazione, tecnologia e divertimento.

Ludico anche il mese di novembre, quando Le Terrazze ha accolto il laboratorio di “Paw Patrol”, ricco di colorate e vivaci attività per sensibilizzare tutti i bambini sull’importante tema del riciclo dei materiali.

Nel periodo natalizio, poi, è stata la volta della “Christmas Factory”che ha contribuito a rendere il Natale davvero memorabile, con un ricco programma di attività. Per l’occasione è stato realizzato uno spettacolare villaggio di Natale con area selfie, per scattare foto ricordo a tema e coinvolgere i visitatori in prima persona.

Anche il nuovo anno è iniziato con eventi di grande appeal, di respiro internazionale. Nel mese di febbraio si è tenuta “PhotoArk”: 60 splendide fotografie realizzate dal grande fotografo di National Geographic Joel Sartore, esposte in una mostra gratuita all’interno del centro commerciale. Un’importante iniziativa che ha portato i visitatori a scoprire, attraverso un percorso nelle gallerie, l’affascinante progetto di Sartore in difesa della biodiversità.

Le Terrazze ha aderito con entusiasmo alla campagna promossa dal CNCC, ospitando la raccolta fondi di Croce Rossa Italiana domenica 17 e 24 febbraio. 

In occasione del Carnevale, le Terrazze ha accolto “L’Isola che non c’è”: una grande festa per coinvolgere grandi e piccini con numerose attività di animazione, oltre alla ricostruzione di un bellissimo Galeone Spagnolo, particolarmente realistico nelle ambientazioni.

 

 

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano lancia una campagna in Medio Oriente

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano lancia una campagna pubblicitaria su larga scala in Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Kuwait. L’iniziativa si inquadra in un piano di investimento pluriennale che punta a sviluppare le potenzialità di mercato nell’area del Golfo.

La campagna, sviluppata da Hirux International (leader nei mercati del Medio Oriente nel settore distribuzione e comunicazione), è basata su uno spot televisivo da diffondere sulle principali emittenti satellitari dei Paesi target. La direzione dello spot, articolato nei format 3, 5, 6, 15 e 30 secondi, è stata affidata al libanese Salim El Turk con il supporto di Pomedia Agency.

La strategia del Consorzio punta a educare i consumatori arabi alle specificità del Parmigiano Reggiano, un formaggio che si distingue per la selezione degli ingredienti migliori e 100% naturali e il rispetto della stessa ricetta da mille anni.

Una ricerca Hirux/Nielsen commissionata ad hoc ha evidenziato come i consumatori confondano il Parmigiano Reggiano con il generico parmesan. Tanto che, se si considera il giro d’affari dei formaggi a pasta dura nei tre Paesi target, solo il 30% del mercato appartiene al Parmigiano Reggiano mentre il restante 70% al parmesan.

Lo story board dello spot mette pertanto in scena la contrapposizione tra i due prodotti: in una tipica famiglia araba, la madre – interpretata da Carol Hannoun – cerca di convincere il figlio a mangiare il generico parmesan. Il bimbo chiama la polizia che, dopo una spettacolare irruzione nella casa, smaschera la donna che si rivela essere una impostora. Lo spot si chiude con l’apparizione del Parmigiano Reggiano.

La campagna televisiva prevede 1886 spot sui canali Pan Arab e 1369 su quelli Pan Asia per un totale di 3.200 GRP sui primi e 3.030 sui secondi. In parallelo sarà avviata anche una campagna web su YouTube, Facebook e Instagram per intercettare quanti più consumatori possibili, inclusi i numerosissimi expat che a Dubai costituiscono oltre il 70% della popolazione.

“Il progetto – afferma Riccardo Deserti, direttore generale del Consorzio Parmigiano Reggiano – servirà ad aprire una porta sui mercati dell’area del Golfo. Emirati Arabi, Arabia Saudita e Kuwait sono tra i Paesi con i redditi pro capite più alti del mondo: l’obiettivo per i prossimi 3 anni è incrementare lo share del Re dei Formaggi”.

Comunicazione OOH: cresce l’importanza del digital

Italiani sempre più “mobili” e sempre più fuori casa: secondo i dati Audimob, infatti, oggi l’84% della popolazione italiana, cioè circa 43 milioni di individui, è in movimento e pertanto potenzialmente esposta alla pubblicità esterna, e si stima che gli heavy user, ovvero coloro che hanno una frequenza di spostamenti giornalieri pari almeno a 4, siano circa 36 milioni di persone.

Si tratta dunque di una platea privilegiata per la comunicazione OOH: manifesti, insegne, cartelloni, decorazioni sui mezzi di trasporto e anche l’ambient advertising.

Il ruolo del digital advertising

Una ricerca proprietaria di Rapport, l’agenzia OOH specialist del gruppo IPG Mediabrands, indaga il mondo dell’Out of Home anche in relazione alle dinamiche del digital.     
L’Out of Home si conferma un mezzo con grandi potenzialità, dovute principalmente alla netta percezione di miglioramento qualitativo dell’offerta pubblicitaria che lo porta, insieme al web, ad essere considerato il mezzo più recettivo in termini di innovazione e qualità, attuale e futura. Infatti, web e OOH sono i mezzi più ricettivi alla qualità e che andranno incontro ad una forte innovazione nel corso dei prossimi anni.

L’Out of home è migliorato negli ultimi tre anni, più in termini media che creativi. Per il 47,3% dei rispondenti il digital è il miglior “partner” dell’OOH.

L’analisi effettuata su circa 300 professionisti, appartenenti sia al mondo media sia quello creativo, evidenzia che accanto all’Out of Home si è affermato, da qualche tempo, il Digital Out of Home (DOOH), un settore che sta crescendo in modo rilevante soprattutto grazie alla sinergia con i mezzi digitali e all’interattività con l’audience. Le opportunità del DOOH sono presenti sia per chi si occupa di media che per chi si occupa di creatività. Digital OOH e Mobile sono le aree di maggior interazione tra web e affissione.

Dal punto di vista media, la misurazione dell’audience rappresenta ancora un aspetto debole dell’OOH che richiede un maggior sviluppo. Dal punto di vista creativo, l’OOH è considerato come un mezzo stimolante dal 54,8% degli intervistati, ma anche qualitativo e spettacolare. Sulla base di queste evidenze, l’Outdoor può, a buon diritto, essere maggiormente implementato nelle strategie di comunicazione dei clienti.

Inoltre dalla ricerca Rapport si evince che l’integrazione dell’OOH con gli altri mezzi si conferma un tema cruciale che potrebbe dare ancora maggiore impulso alla crescita del Out of Home e questa è la direzione che il mercato di riferimento sembra stare intraprendendo.

Le aziende più social del Pet Food? Blogmeter fa la classifica

Sono Trainer, Hill’s e Royal Canin le marche di pet food che se la cavano meglio sui social: lo dice la nuova edizione della Top Brands di Blogmeter che, facendo leva sulla nuova piattaforma integrata di social intelligence Blogmeter Suite, ha analizzato tutte le pagine ufficiali Facebook, Twitter, Instagram e YouTube dei marchi di Pet Food presenti sul mercato italiano.

Dai 27 brand presi in esame è nata una classifica in cui sono stati evidenziati i 5 brand risultati migliori per interazioni totali (escluse le views di YouTube), nel trimestre dal 1° luglio al 30 settembre 2018. Nell’analisi sono state valutate anche le performance relative al total engagement per i cinque brand risultati primi per total interactions.

 

Le migliori usano ironia, consigli e responsabilità sociale

La medaglia d’oro del rating stilato da Blogmeter va a Trainer, marchio Novafoods nato in Italia nel 1991. Trainer, che propone cibo per cani e gatti completamente naturale e Made in Italy, ottiene con la sua attività social oltre 273 mila interazioni totali e guadagna, nel periodo di riferimento, 16mila nuovi fan. A stimolare l’engagement sono soprattutto i consigli in pillole che vengono ironicamente proposti sulla pagina Facebook di Trainer come Gat-tips e Can-sigli.

Al secondo posto troviamo Hill’s Pet, specializzata in alimenti di mantenimento e dieteteci per animali domestici, che grazie ai suoi 83 post pubblicati su Facebook, nel trimestre, ottiene un engagement pari a 223 mila interazioni. L’hashtag #SalvaUnAmico utilizzato da Hill’s per promuovere la sua iniziativa contro l’abbandono, in collaborazione con Amici di Casa Coop, risulta essere il più engaging tra quelli usati dal brand.

Terzo posto per Royal Canin, che produce e commercializza alimenti per cani e gatti in base a taglia, stile di vita e razza specifica. Le oltre 216mila interazioni totali di Royal Canin provengono per il 90% dal canale Facebook del brand, dove sono stati pubblicati 72 dei 105 contenuti social totali e l’hashtag #nonabbandoniAMO risulta tra i più coinvolgenti del periodo. 

Quanto al resto della classifica, al quarto posto si posiziona Cesar che colleziona un total engagement pari a 59mila interazioni provenienti per il 100% dalla sua pagina Facebook. Il brand coinvolge i suoi follower attraverso Call To Action che invitano a pubblicare le foto o a condividere le storie dei propri amici a quattro zampe. Quinto posto per Schesir che ottiene 55mila interazioni (ben 312mila includendo le views di YouTube) e concentra oltre l’80% del suo total engagement proprio sul suo canale YouTube. Tra i video più apprezzati spiccano, per numero di visualizzazioni, quelli dedicati al contest indetto da Schesir, dal titolo: io e il mio cane/gatto viviamo dai Bio, in riferimento alla nuova linea di alimenti biologici lanciata dal brand. Infine, menzione speciale per Sheba, marchio dedicato esclusivamente ad alimenti umidi per gatti. Grazie alla sua campagna #graziegatto lanciata sui canali Facebook e YouTube, Sheba ottiene oltre 2,9 milioni di visualizzazioni e si aggiudica il premio di most viewed content della classifica di Blogmeter.

La Blogmeter Top Brands Pet Food è stata realizzata a partire da un panel di profili/pagine corporate ufficiali italiane delle principali aziende del settore di riferimento. Il valore “Total Interactions” rappresenta la somma delle interazioni ricevute dai singoli profili social come da dettaglio: Facebook: likes e reactions, comments e shares. Twitter: retweets e favorites. Instagram (solo profili business): likes e comments. YouTube: likes, dislikes, comments. Mentre il valore “Source Engagement” rappresenta la somma delle interazioni (divise per fonte) ricevute dai singoli profili social come da dettaglio: Facebook: likes e reactions, comments e shares. Twitter: retweets e favorites. Instagram (solo profili business): like e comments. YouTube: views, likes, dislikes, comments.

Ikea Catania accoglie i cani randagi e fa il giro (social) del mondo

Sembrerebbe un caso di marketing da manuale la vicenda del negozio Ikea di Catania che dalla provincia dell’impero (del brand svedese) ha fatto il giro prima dei social per finire poi sulla stampa di mezzo mondo. I fatti: i dipendenti del pinto vendita siciliano decidono di accogliere all’interno del negozio, in mezzo ai mobili esposti (che vogliono dare come in tutte le Ikea del mondo uno spaccato di vita vissuta, con oggetti e libri in evidenza) alcuni cani randagi. Cui danno non solo riparo dalle intemperie (ricordiamo che la Sicilia è stata pesantemente coinvolta nell’emergenza maltempo) ma anche cibo e acqua.

La figlia di una cliente, tale Martina Taccia, nota i cani mentre dormono e li riprende. La mamma posta sui social. Il video non solo diventa virale – 1,5 milioni di vsualizzazioni in due settimane – ma scatena numerose reazioni (per la gran parte positive, anche del tipo “mi avete conquistato, sarò vostro cliente a vita”). Che non si limitano all’Italia ma fanno – letteralmente – il giro del mondo, dal Canada alla Corea del Sud.

Sembra proprio che in questo caso il non meglio identificato staff di Ikea abbia centrato l’obiettivo di far parlare positivamente di sé e soprattutto del brand. Magie dei social pet.

Poco importa poi se nel frattempo, alla vigilia del Black Friday, il Gruppo Ikea annuncia tagli per 7.500 esuberi in 30 Paesi nei prossimi due anni, come denunciano i sindacati. Il nuovo piano di ristrutturazione aziendale sarebbe dovuto al calo delle vendite nei negozi e all’aumento di quelle attraverso gli store online. Di conseguenza, il 5% della forza lavoro sarà congedato, mentre si apriranno 11.500 nuove posizioni legate allo sviluppo di nuovi formati di negozio e dell’e-commerce.

Segno dei tempi, e della società dei social.

 

 

Il Viaggiator Goloso lancia la recensione a scaffale

La recensione degli utenti in bella vista sullo scaffale: è l’innovativo sistema lanciato per i prodotti del Viaggiator Goloso, brand premium di Unes, con l’iniziativa “Vota VG” che per la prma volta porta i giudizi dei consumatori direttamente sotto il prodotti nel punto vendita.

Collegandosi al sito www.ilviaggiatorgoloso.it, gli utenti possono esprimere la loro opinione sui prodotti firmati VG. La media del punteggio ottenuto (da 1 a 5 stelline), ma anche alcune recensioni, sono riportate in un’apposita etichetta elettronica visibile negli store a insegna il Viaggiator Goloso a fianco di quella del prezzo. Il numero di etichette elettroniche installate cresce sempre di più per coprire l’assortimento, ed è presente nei tre punti vendita a insegna il Viaggiator Goloso di Milano Viale Belisario, Milano 3 Basiglio e Buccinasco.

 

Già 80mila recensioni
L’iniziativa è stata apprezzata dai fan del brand premium di Unes, a giudicare dalle oltre 80.000 recensioni finora pubblicate sul sito. Con Vota VG, gli utenti possono esprimere la loro opinione su tutte le referenze del brand, assegnando a ciascun prodotto un punteggio da 1 a 5 stelle e lasciando un commento in cui descrivere liberamente la propria esperienza di gusto con i prodotti il Viaggiator Goloso. Alcuni commenti sono riportati nelle etichette elettroniche di maggiori dimensioni.
“Quest’iniziativa è un perfetto esempio di virtuosa integrazione tra la presenza digitale dell’insegna e i punti vendita fisici – ha commentato Rossella Brenna, Direttore Vendite, Marketing e Comunicazione di Unes -. È la prima volta che ciò avviene nella Gdo italiana. Le recensioni dei clienti influenzano positivamente gli acquisti di altri clienti, guidano lo sviluppo e il miglioramento dei prodotti, oltre a essere fonte di ispirazione per le nostre attività di comunicazione offline.”
Dal 4 ottobre al 4 novembre 2018, i consumatori che voteranno i prodotti firmati il Viaggiator Goloso potranno scaricare un buono sconto di 5 euro da utilizzare sulla spesa in uno dei 120 punti vendita diretti a insegna U! Come tu mi vuoi, U2 Supermercato e il Viaggiator Goloso, oltre che negli ipermercati Iper, La grande i.

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare