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Coca-Cola sceglie l’approccio “tutti per uno” per spingere le versioni light

Coca-Cola cambia approccio di marketing e decide di pubblicizzare le quattro versioni della bevanda (Coca-Cola, Coca-Cola Zero, Coca-Cola light e Coca-Cola Life) insieme anziché separatamente. Per rendere ancora più evidente la strategia “one Brand” (un unico marchio) è anche previsto il restyling dei packaging. Stessa grafica della “rossa”, cambiano solo i colori: verde, argento e nero. Obiettivo: “rendere più facile la scelta al consumatore”. Ma come mai questa decisione?

Coca-Cola è finita spesso nel mirino delle campagne contro l’obesità e i danni provocati dalle bevande zuccherate su piccoli e grandi consumatori. Da qui, l’immissione nel mercato di versioni light della Cola a piene calorie. Ed ecco sorgere un problema: i clienti non percepiscono la reale differenza tra le varie versioni della Coca-Cola, ad esempio uno su due non sa che la zero ha zero calorie ed è priva di zucchero. Eppure la strategia della multinazionale di Atlanta vorrebbe che le versioni low calories coprissero entro il 2020 la metà della quota di mercato del suo brand. La campagna, con restyling del packaging che evidenzierà anche le caratteristiche di ogni variante, partirà a maggio nel Regno Unito e si espanderà presto in altri 11 Paesi europei. Ma non in Italia, dove del resto non è ancora arrivata la versione “verde”, la Coca-Cola life dolcificata con stevia.

“Con il nostro approccio a ‘marchio unico’ stiamo unendo quattro brand diversi sotto l’ombrello Coca‑Cola. Pensiamo che le nostre varianti a basse calorie o senza calorie beneficeranno di una associazione più vicina alla Coca-Cola e che, mostrando tutte le varianti in una stessa pubblicità, sarà più chiara ai consumatori la scelta che offriamo loro” ha detto Jon Woods, General Manager di Coca‑Cola Great Britain & Ireland. Nel 2015 gli investimenti in pubblicità delle versioni a basse calorie raddoppieranno.

In Spagna Coca-Cola seguirà la stessa strategia, ma con una grafica diversa delle lattine. Come chiariscono da Coca-Cola Italia “Ogni attivazione locale rientra in un più ampio piano globale che comporta l’introduzione di due differenti stili di packaging, entrambi immediatamente riconoscibili dai consumatori di tutto il mondo come Coca-Cola ed ognuno espressione della stessa strategia, in modo da misurare l’efficacia dell’iconografia Coca-Cola per tutti i brand della marca. I nuovi design e l’innovativa strategia di marketing sono in fase di lancio in 12 Paesi: 11 di questi adotteranno una versione monocolore, mentre la Spagna ha scelto un aspetto ‘split’, con una suddivisione orizzontale”.

La versione spagnola della nuova campagna “one brand”.

 

Da Plinio 2.0 a Vintag, il futuro del vino sta nell’App

Tutti gli esperto sono d’accordo: la comunicazione è una leva fondamentale per vendere, e bene, il vino. Il consumatore ha fame di informazioni che possono andare dalla conoscenza del territorio, del vitigno e del tipo di produzione al giusto accostamento con la pietanza. Tutti elementi che potrebbero e dovrebbero essere coinvogliati anche dagli scaffali dei supermercati, specie ora che il prodotto sta vivendo una ripresa delle vendite che andrebbe accolta e incentivata. In questo molto può fare la tecnologia NFC, la Near field Communication che tramite cartellini elettronici contenenti un microprocessore, connessi tramite UMTS o WI-FI, trasmette allo smartphone avvicinato all’etichetta ogni tipo di info visibili sull’App scaricata dall’utente.

Tocca il problema cruciale della contraffazione, ma al contempo consente di visualizzare vari contenuti sul vino e la cantina produttrice l’App Vintag. Basta infatti avvicinare un telefono di ultima generazione ad un’etichetta predisposta perché si attivi sullo schermo del cellulare un’interfaccia multimediale. L’utente può così scaricare un certificato di autenticità e accertarsi che quello che ha di fronte non sia un falso: lo garantisce un numero univoco della bottiglia e una serie di informazioni accessorie, come lotto di produzione, origine della parcella del vigneto, numero della botte di affinamento, ecc. Tra i contenuti visualizzabili ci sono videodegustazioni guidate o scheda tecnice, il collegamento diretto con i social network o la visita del sito aziendale. Grazie alla geolocalizzazione, il produttore ha la possibilità di conoscere con esattezza luogo e momento di consumo di ogni singola bottiglia, controllando così mercati paralleli e arginando fenomeni di distribuzione in canali non autorizzati. Dietro l’etichetta è nascosto un microchip predisposto per la lettura attraverso la tecnologia NFC invisibile agli occhi. L’applicazione è stata sviluppata da Axatel Smart Applications di Vicenza e al momento è stata adottata da quattro aziende: l’azienda agricola Le Morette di Peschiera del Garda per il Lugana, la Tenuta Il Poggione di Montalcino che tutela l’autenticità del suo Brunello, l’azienda vitivinicola e agriturismo Isola Augusta di Palazzolo dello Stella (Udine) per la sua Ribolla Gialla e l’Acetaia Marchi di Modena.

Prende invece il nome dal grande studioso romano e autore della Naturalis Historia che, quasi 2000 anni fa è riuscito a classificare decine di vitigni, l’App Plinio 2.0 creata dal CRA, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. L’App trasmette al tablet o allo smartphone le schede informative, con tutte le informazioni ampelografiche, genetiche, agronomiche e tecnologiche, delle viti inquadrate. il software utilizza cartellini elettronici contenenti un microprocessore che sfrutta la tecnologia NFC per accedere a delle vere e proprie carte di identità elettroniche di ciascun vitigno. Oltre alle schede sarà possibile anche consultare tutto il portale web contenente il database del vigneto del CRA – Viticoltura di Arezzo, ricco di oltre 550 varietà di vite, tra cui una vasta raccolta di cloni e biotipi del vitigno Sangiovese, dove per ora è stata sperimentata l’App.

Entrambe le App saranno presentate a Vinitaly 2015.

L’E-commerce degli italiani: fermi ai viaggi, solo l’8% comprerebbe alimentari

La Global Survey di Nielsen fotografa la propensione all’e-commerce degli italiani (e di altri 60 Paesi) rilevando affinità e (soprattutto) differenze con le punte più avanzate.

Come ai tempi pionieristici delle compagnie low-cost dunque, nel nostro Paese chi fa e-commerce pensa soprattutto al biglietto aereo, scelto dal 42% della popolazione. Solo l’8% è favorevole a comperare prodotti alimentari, vini e liquori sul web (in linea in realtà con la media europea fatta eccezione per l’Inghilterra, dove è il 26% che predilige l’online per i prodotti alimentari).

Anche l’abbigliamento nella patria dello stile fatica ad affermarsi: se a livello globale vestiti, accessori e scarpe con il 46% guidano la graduatoria degli acquisti via web, in Italia sono acquistati online solo dal 30%, piazzandosi dietro la prenotazione di alberghi (35%) e i libri cartacei (32%). L’elettronica di consumo è acquistata online dal 24% della popolazione. Il 21% degli italiani compra online gli e-book, e il 17% i prodotti di cosmesi o per l’igiene personale, ricercati però su web dal 19% della popolazione. Per quanto concerne auto e moto accessori, solo l’8% degli intervistati acquista online. in linea con l’Europa con l’eccezione dell’Inghilterra, dove il 19% fa ricerca su internet e il 17% compie l’acquisto online. Tre italiani su 4 preferiscono ricercare di persona giochi e prodotti per l’infanzia.

I social network sono impiegati da un italiano su tre (32%) per tenersi aggiornato sul business in Rete. L’82% acquista da PC (80% dato globale) seguito dal cellulare al 36% (44% globale) e dal tablet al 25% (31% globale).

«In Italia ci sono ancora ampi margini di sviluppo del mercato dell’online soprattutto negli acquisti di alimentari o prodotti per la persona – a detto l’ad di Nielsen Italia Giovanni Fantasia -. È sintomatico il fatto che la maggior parte degli acquisti in Rete venga fatta da PC, a differenza di ciò che avviene in quelle aree con uno sviluppo tecnologico più recente (soprattutto Asia), dove l’acquisto online si espleta in movimento (cellulari e tablet). D’altra parte, anche in Italia si sta affermando una politica di vendita integrata, che vede il web giocare un ruolo complementare al negozio fisico. Occorre accelerare un circolo virtuoso tra punto di vendita e Rete, poiché se da una parte quest’ultima può sostituire il negozio, è anche lo stimolo a visitare il punto vendita».

Comodo e conveniente sì, ma con diffidenza

La ragione principale per cui si ricorre all’online è la comodità, è chiaro. Un motivo citato in media dal 76% degli intervistati globalmente, dal 70% degli europei e dal 75% degli inglesi, ma che in Italia convince solo il 58%, mentre il 42% ancora non si fida a dare le informazioni della carta di credito (media UE 41%). Prima di procedere all’acquisto online il 60% degli italiani legge recensioni del prodotto/servizio.

Altra  motivazione che spinge all’e-commerce sono i prezzi bassi: il 52% pensa sia più conveniente fare acquisti su web che in negozio, e il 50% di potere beneficiare del prezzo migliore. Le spese di spedizione costituiscono però una barriera allo shopping online. Il 36% degli italiani vorrebbe che questa voce venisse eliminata dalle offerte dei vari prodotti. In Europa il valore oscilla tra il 30% della Germania e il 38% della Francia.

Il marketing diretto è una leva importante utilizzata nel commercio online: il 42% del campione accoglie favorevolmente le e-mail del retailer e il 38% ne chiede l’iscrizione per tenersi aggiornato. Le App sono usate per pianificare la spesa (dal 32%) ma solo il 21% gestisce la spesa nel negozio con un tool online. Il 27% pensa che i siti dei retailer non siano di immediato utilizzo.

Promo, vicinanza e rapporto umano spingono in negozio

Ma cosa spinge oggi il consumatore ad entrare in negozio? Le novità di prodotto sono approcciate grazie alle promozioni (53%) o ad uno sconto tramite coupon (35%), ma anche per provare qualcosa di nuovo (41%) o un gusto nuovo (32%). Il campione gratuito nel negozio funziona solo per il 17% dei consumatori, mentre il display scende al 13%. Per il 24% è attirato ancora dalle formule pubblicitarie classiche (giornali, tv, outdoor), il 18% da un packaging rinnovato.

La leva prezzo spinge il 61% degli italiani a visitare un nuovo punto vendita (media UE 70%, global 68%). Anche se le promozioni speciali attirano nuovi acquirenti (47%), il 55% dei consumatori sceglie il negozio/supermercato in funzione della comodità (vicinanza). La qualità del prodotto motiva il 41% degli acquirenti, mentre il 31% è sensibile all’assortimento dell’offerta. Il 35% sottolinea che il punto vendita deve essere ordinato e pulito mentre il 22% sottolinea l’importanza della presenza di uno staff professionale nel momento dell’acquisto.

L’indagine “Nielsen Global Marketing Effectiveness in the retailer landscape and the impact of e-commerce” è stata eseguita su un campione di 30.000 individui in 60 Paesi.

«Eletto prodotto dell’anno» premia l’innovazione. Ecco i 45 premiati

Assegnati ieri i premi Eletto prodotto dell’anno 2015. Il premio, fondato in Francia nel 1987, è ora presente in oltre 35 Paesi nel mondo e ogni anno identifica, attraverso il giudizio di 12.000 consumatori, i prodotti innovativi venduti sul mercato italiano che si fregiano per un anno del logo, ormai riconosciuto da 8 consumatori su dieci.

Alla base del premio Eletto prodotto dell’anno vi è una ricerca di mercato svolta da Iri secondo cui è forte la domanda di innovazione da parte dei consumatori, che però lamentano una mancanza di differenziazione. Tanto che se innovazione va a braccetto con convenienza, sono disposti a pagare un prezzo premium solo in presenza di requisiti pienamente soddisfacenti. In questo contesto la marca aumenta il suo valore di rassicurazione, purché inserita in un contesto di trasparenza e di onestà.

Ecco l’elenco dei 45 prodotti dell’anno 2015

 

abbronzatura farmacia Protezioni Solari e Autoabbronzanti Vichy
acque ecosostenibili San Benedetto 1L Easy Progetto Eco Green 
anti rughe Rilastil Re-Sleep Siero
bevande analcoliche premiscelate Crodino Twist
bevande gassate San Benedetto Prima Spremitura
birre Heineken Mini 15CL
carta casa Tutto Flash
cibo cane e gatto negozi specializzati Miocane e Miogatto
cibo gatto supermercato Migliorgatto Sterilized
cioccolato Ritter Sport Fondente Extra 73%
collant Golden Lady MySecret e MyBeauty
conserve Callipo ConTonno
conserve di pomodoro Linea Petti “Il Pomodoro al Centro”
cura corpo farmacia Rilastil Elasticizzante Olio
cura gola ZerinolVox Emolliente e Protettivo
dentifrici Biorepair Gengive Delicate
detergenti superfici Smac Express Sgrassatore Universale
detersivi per stoviglie Dual Power Piatti Gel Concentrato con Dispenser
farine e lieviti Ruggeri Lievito Madre Attivo con Germe di Grano
frutta secca Noberasco Linea Super Frutti
igiene femminile Tantum Rosa Intimo Quotidiano Detergenti Intimi
insalate Bonduelle Le Primizie di Stagione
integratori benessere interiore Magnesia S.Pellegrino Erbal
integratori di vitamine Supradyn Energy
latticini Il Fresco Spalmabile Nonno Nanni
lavastoviglie Whirlpool Gamma Power Dry
maionesi e salse Calvé Salse Extragusto
materassi Eminflex Mito Plus Bioenergy
olio auto Shell Helix Ultra con PurePlus Technology
patatine Crik Crok Limited Edition
ped capelli Linea Imetec Bellissima Revolution
ped preparazione bevande Sodastream Gasatori Play, Source, Crystal Shine e Revolution
prodotti dolci da forno Fiesta Caffè
prodotti per la casa ecologici Winni’s 
prodotti senza lattosio Sottilette Senza Lattosio
profumatori auto Belair Sensation by Arbre Magique
puericultura leggera Mustela Pasta per il Cambio 1-2-3
puericultura pesante Chicco Culla LullaGo
rasatura femminile Gillette Venus & Olaz
salmone affumicato Fjord Salmone Affumicato Norvegese con Alga Nori
stendibiancheria Colombo New Scal Stendibiancheria Titano
succhi Tropicana Ambient
the freddi Thè San Benedetto T-Surf 
tisane funzionali Istituto Erboristico L’Angelica Linea Tisane Fredde
vegetali surgelati Bonduelle Gamma Millefoglie

 

Nutri il Sapere: scuole alla scoperta del cibo negli iper Panorama

Informare e sensibilizzare gli studenti delle scuole primarie ad una alimentazione corretta e consapevole , con una formula nuova per  un ipermercato: laboratori studiati ad hoc e tenuti presso i banchi dei freschi dagli esperti di Pam Panorama– è questo il senso dell’iniziativa “Nutri il sapere” di Pam, che, da marzo sino a fine maggio, coinvolgerà numerosi punti vendita Panorama sul territorio nazionale e numerose scuole primarie.

Nutri il sapereL’iniziativa, realizzata con il supporto di Gruppo Pleiadi, sarà strutturata in laboratori della durata di un’ora circa ciascuno, durante i quali i piccoli partecipanti approfondiranno la conoscenza ed apprenderanno i segreti del mondo ittico e del processo di produzione del pane, toccando con mano e sperimentando in prima persona quanto raccontato e spiegato a voce dal personale di Pam Panorama.

“Nell’anno di Expo2015 durante il quale il tema della corretta nutrizione del Pianeta diventa centrale come non mai, abbiamo deciso di investire fortemente in un progetto dedicato ai più piccoli per sensibilizzarli all’importanza di una consapevole e corretta alimentazione sin dalla loro giovane età – afferma Michela Airoldi, Direttore Marketing di Pam Panorama –. Per far questo abbiamo messo a disposizione l’esperienza ultra cinquantennale che abbiamo maturato sul campo, le competenze in materia di chi come noi quotidianamente si impegna per offrire il meglio da portare in tavola e gli strumenti più adeguati affinché anche i più piccoli possano capire l’importanza ed il valore della scelta di materie prime di qualità”.

 

Pesce e pane sotto la lente

Durante i laboratori tematici, gli studenti verranno a conoscenza di tantissimi aspetti e curiosità legate al mondo del pesce e della panificazione.

Relativamente al pesce, scopriranno i segreti della catena del freddo e tutte le fasi di lavorazione necessarie per offrire un prodotto fresco come appena pescato; analizzeranno il prodotto anche con il supporto di microscopi, osservandone le caratteristiche dal punto di vista tessutale e cellulare; studieranno la composizione, le funzioni vitali, le proprietà nutrizionali, come capire quando un pesce è fresco nonché gli accorgimenti necessari per offrire un prodotto di qualità 365 giorni l’anno.

Per quanto riguarda il pane, gli studenti apprenderanno, direttamente al banco forno, quali sono gli ingredienti principali e tutto il cammino e le trasformazioni che le materie prime devono fare prima di arrivare negli scaffali di vendita: scopriranno le diverse tipologie di pane in base alle specifiche caratteristiche, svilupperanno il concetto di trasformazione della materia coinvolgendo tutti i sensi e toccando con mano i principali ingredienti che lo vanno a formare, conosceranno i valori e le caratteristiche nutrizionali di questo importante alimento tanto amato nel nostro Paese e, attraverso immagini iconografiche, apprenderanno tutte le fasi della filiera.

Al termine delle attività, dopo un breve riepilogo dei punti salienti affrontati, gli studenti riceveranno dei gadget in omaggio accompagnati da veri e propri sussidiari di approfondimento sui temi trattati durante gli incontri.

Dopo Treviso e Marghera, il prossimo appuntamento con “Nutri il Sapere” è previsto per venerdì 13 marzo presso l’ipermercato Panorama di Roma Tiburtina.

Il supermercato del futuro? Un mercato rionale con AppleWatch come guida

Un mercato rionale con freschi in esposizione e l’atmosfera un po’ campagnola, ma con una guida virtuale che informa su cosa comprare, cosa cucinare, e perché. Così si immagina il supermercato del futuro il londinese Rehab Studio che in questo video immagina come sarà la spesa in un futuro che potrebbe essere assai vicino (le tecnologie ci sono già) guidati da un Apple Watch.

Lungo il percorso sull'”orologio intelligente” compaiono consigli personalizzati tarati sui propri gusti ma anche sulle proprie esigenze di salute e informazioni su provenienza, stagionalità e data di scadenza. Una cassa intelligente consente di effettuare il pagamento immediatamente ma anche di suggerire qualche acquisto finale basato su ciò che c’è nel carrello. E si accorda sull’orario di spedizione della spesa a casa, perché il click and collect promette di essere il metodo di elezione per il ritiro della spesa nel futuro. “Con i dispositivi indossabili è come avere un personal shopper che conosce i tuoi gusti e ti guida nel negozio” ha detto a PSFK il Creative partner di rehabstudio Tim Rodgers.

Lo studio ha anche ridisegnato il layout del supermercato eliminando le corsie e immaginando un open space, una cucina comune e dei giardini, con spazi per dimostrazioni ed assaggi. Non un luogo dove si va per acquistare prodotti necessari alla vita di tutti i giorni ma piuttosto uno spazio dove scoprire cosa mangiare, come cucinarlo e per conoscere nuovi alimenti. E la tecnologia? “La tecnolgia utilizzata per supportare questa esperienza, dai beacon alla realtà aumentata, funzionerà o fallirà a seconda di quanto riuscirà ad essere fluida e personalizzata e a dare un valore aggiunto al consumatore” ha concluso Rodgers.

Con “Birra io ti adoro“ Assobirra racconta la birra alle donne. E sulle accise torna alla carica

Screenshot Birraiotadoro.it“Birra io t’adoro”, il nuovo claim della campagna lanciata da Assobirra a trent’anni dal celebre “Meditate gente, meditate” di Renzo Arbore, avrà lo stessa capacità di imporsi nell’immaginario collettivo? Tanto più che questa volta il soggetto è donna, quella millennial tra i 18 e i 35 anni che, anche in Italia, stanno diventando una tipologia sociologica da studiare ma anche da corteggiare per il loro anticonvenzionalismo. In Assobirra sono pronti a scommetterci, considerando che l’Italia è il Paese con il più alto numero di consumatrici di birra in Europa (6 su 10), pur mantenendo il minor consumo procapite (solo 14 litri). Sono le donne che amano la birra così come ce le racconta la ricerca Doxa effettuata ad hoc.

La protagonista di “Birra, io t’adoro” è una donna moderna, indipendente, ironica, impegnata, che anche nella vita frenetica di tutti i giorni riesce a ritagliarsi dei momenti di piacere e socialità in cui il gusto della birra è complemento perfetto.

La campagna sarà on air da metà febbraio su stampa, outdoor, media online e sulle principali piattaforme social. AssoBirra la porterà avanti per tutto il 2015 integrando l’advertising con attività di PR. E infatti, Birra io t’adoro vivrà anche su un blog (birraiotadoro.it) e 5 profili social (Facebook, Twitter, YouTube, Pinterest e Instagram) per contribuire a farne conoscere la storia, creare cultura di prodotto e raccontare la cultura della birra.

Filippo Terzaghi direttore AssoBirra
Filippo Terzaghi direttore AssoBirra

L’associazione che riunisce i produttori di birra ha deciso questa campagna in un momento particolare per i consumi di birra, decisamente sotto pressione dopo l’aumento delle accise a gennaio. «Gli acquisti dei consumatori si stanno spostando verso i prodotti di primo prezzo», spiega il direttore di Assobirra Filippo terzaghi. «Ma forse il governo non ha considerato che in tal modo per recuperare una parte di accise sta aprendo voragini nell’iva, perché il gettito, su un prezzo di vendita più basso è inferiore. Con il bel risultato di non trarre grandi giovamenti sul fronte delle entrate ma di aver assestato un colpo a tutta la filiera della birra, che parte, non dimentichiamolo, dall’agricoltura». Proposte? «Non sta a noi trovare strade alternative, anche se intervenire sugli sprechi della pubblica amministrazione dovrebbe essere la prima opzione. Di certo chiederemo di ridurre le accise. Stiamo parlando di ricercare entrate sostitutive per 23 milioni di euro,. Che per il bilancio dello Stato italiano non dovrebbe essere impossibile».

L’iper-rilevanza ovvero quando l’Internet of everything cambia il comportamento d’acquisto

Lo shopping deve essere comodo, facile ed efficiente: parola di consumatore. A ribadirlo una recente ricerca dedicata al retail da Cisco Consulting Services da cui emerge che non basta personalizzare l’esperienza, ma occorre andare oltre, verso un servizio basato sull’”Iper rilevanza”.

Ne parla un articolo dal titolo “un affare da 1.500 miliardi” punbblicato sul numero di inStore, sfogliabile anche online.

Per raggiungere questo obiettivo – si legge nell’articolo – si deve partire dai dati al fine di analizzarli e tracciare l’esperienza d’acquisto più idonea al contesto in cui il consumatore si venga a trovare. Ma secondo i clienti, quali sono i momenti e le situazioni in cui occorre operare un intervento per migliorare l’esperienza d’acquisto?  Il 39% dei consumatori ha indicato il processo di selezione e acquisto dei prodotti: la richiesta sarebbe quella di un intervento che renda più facile trovare con certezza in negozio ciò che si cerca e di avere maggiore efficienza al momento del pagamento.  Ma quali concept di shopping vanno per la maggiore?  Cisco ha testato con i consumatori coinvolti nella ricerca 19 diversi concept di shopping.

Leggi qui tutto l’articolo

A Hack Wine, contest di H-Farm e Vinitaly, idee digitali accompagnano il vino nel terzo millennio

“Come si comunica il vino nel 2015”? a questa domanda hanno cercato di rispondere più di 300 giovani tra sviluppatori software, designer ed esperti di comunicazione accorsi da tutta Italia a Roncade (TV) presso la sede di H-FARM Ventures il 14 e 15 febbraio per partecipare alla seconda edizione di H-ACK Wine. Promosso da Vinitaly International, la piattaforma creata da Veronafiere per promuovere le eccellenze vitivinicole italiane nel mondo, e H-Farm l’evento aveva lo scopo di progettare, nelle 24 ore a disposizione delle “squadre” di creativi e geek presenti, nuove soluzioni digitali e nuove idee per rispondere alle esigenze delle aziende vinicole che hanno partecipato all’evento e che quest’anno erano Gruppo Vinicolo Santa Margherita, Zonin1821, Tenuta Col Sandago-Case Bianche e Tommasi Family Estates.

Stevie Kim.
Stevie Kim.

“Il consumo del vino è calato a livello nazionale negli ultimi anni, ma anche in mercati emergenti come la Cina ci sono difficoltà a capire il settore vitivinicolo italiano, o anche a pronunciare nomi come “Valdobbiadene”, “Rondinella” e “bollicine”. Abbiamo bisogno di idee per coinvolgere le generazioni più giovani, specialmente i millennials, con un linguaggio non solo accessibile ma anche moderno e divertente” ha detto Stevie Kim, Managing Director di Vinitaly International.
“Il trucco è trasmettere la storia e i valori che stanno dietro una bottiglia di vino ridefinendo le regole della comunicazione in modo innovativo. È stata una delle esperienze più incredibili della mia vita: 300 ragazzi che probabilmente avevano troppe idee e la cosa bella è che nessuno di loro aveva a che fare col vino” ha detto Francesco Zonin di Zonin 1821.

Quattro vincitori

Le squadre vincitrici.
Le squadre vincitrici.

Tra i 26 progetti elaborati, che avevano solo 5 minuti per essere presentati, ogni azienda, che aveva fatto una richieste specifica, ha selezionato il migliore.
Tommasi aveva chiesto di creare una lista di vini digitale collegata con le tecnologie per lo scambio e l’interattività (quali Beacon, NFC, QRcode) da usare nei ristoranti e che desse visibilità al mondo dei vino Tommasi e incrementasse le vendite assicurando un valore aggiunto sia al ristoratore sia al consumatore. Ha vinto T-Mood con “List mood” una app che abbina alla carta del vino approfondimenti multimediali sulla sua storia e origini.
Santa Margherita ha scelto The42, con un soluzione per raggiungere i clienti reali o potenziali presenti a un evento che utilizza il gaming per gli eventi esterni, e offre il free wi-fi nel caso di degustazioni ed eventi interni. È piaciuta tanto che potrebbe essere presentata a Vinitaly o a Expo.
Abbina gaming e dinamiche e linguaggio social Moowine, la piattaforma web premiata da Zonin. Tramite sfide a quiz si testa la conoscenza del vino delle giovani generazioni e si accumulano punti a ogni risposta giusta che poi possono essere accumulati e dare accesso a premi quali visite guidate in cantina o sconti nei negozi digitali.
Tenuta Col Sandago infine voleva una piattaforma mobile e/o web per l’abbinamento di cibo e vino, in grado anche di incrementare le vendite sia nazionali sia all’estero, e ha premiato Gourmeet del team The Grapes: un viaggio enoculturalgastronomico lungo le infinite vie del vino.

Al di là dei quattro vincitori, è interessante sapere che molte dei progetti presentati prevedevano tecniche di gaming, concorsi e strategie di profilazione dei clienti attraverso soluzioni mobile o web, mentre l’altro comune denominatore era la combinazione di un vino con la musica, il cibo e anche l’umore dell’utilizzatore dell’App. Che sia qui il futuro del vino 3.0?

Auchan e Simply lanciano il nuovo programma fedeltà LATUA!CARD

Rinforzare la relazione con il cliente: con questo obiettivo Groupe Auchan dopo cinque anni di esperienza nella loyalty coalition (con Nectar), lancia per le insegne Auchan e Simply il nuovo programma di fedeltà multi-partner LATUA!CARD.

Varie le modalità per la raccolta punti, che valorizza i prodotti di Auchan e Simply, i prodotti freschi di Simply e i prodotti dedicati alla cura della persona e profumeria di LillaPois.

La raccolta punti parte il 1 marzo 2015 mentre dal 1° Aprile è possibile accumulare punti anche rifornendosi di carburante nelle oltre 4.000 eni station aderenti.

Sconti riservati ed esclusivi sono riservati ai tanti prodotti delle Grandi Marche. Ma i punti si possono collezionare anche online, grazie ai numerosi web partner tra cui Tui.it, la Feltrinelli, BottegaVerde, Groupalia ed eDreams.

Sul fronte dell’impegno sociale, ogni volta che i clienti presentano LATUA!CARD in cassa, Auchan, Simply e LillaPois donano 1 centesimo di euro a favore della ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare (senza alcun onere per i clienti) a Fondazione Telethon. Si tratta del primo programma di loyalty con donazione continuativa ad una charity.

Il catalogo LATUA!CARD, valido da marzo 2015 a febbraio 2016, contiene un centinaio di premi ma anche numerosi buoni ingresso in luoghi di intrattenimento, buoni sconto e carte regalo da utilizzare nelle principali catene di arredo casa, abbigliamento, calzature e sui siti di e-commerce, come Zalando e Showroomprive.it.

La carta è disponibile da sabato 14 febbraio nei 49 ipermercati Auchan diretti, in oltre 900 supermercati Simply, IperSimply e PuntoSimply diretti e in franchising, e dal 19 febbraio nei drugstore LillaPois, per un totale di 1.000 punti vendita coinvolti in 18 regioni d’Italia.

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