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La curved bottle di Coca-Cola compie 100 anni

Una campagna di marketing in 130 mercati, tra le più imponenti di Coca-Cola, per celebrare i 100 anni della iconica bottiglia che ha colpitop non solo l’immaginario di milioni di consumatori ma anche di artisti, attori e cantanti (da Andy Wharol a Elvis Presley a Marilyn Monroe.

Cento anni fa, infatti, il 16 Novembre del 1915 segnò un momento memorabile nella storia di Coca-Cola: la nascita dell’iconica bottiglia in vetro.

Qui una carrellata delle bottiglie nella storia della casa di Atlanta

«Sin dalla sua creazione nel 1915, la bottiglia di Coca-Cola ha raggiunto lo status di icona e rimane una risorsa importante per il nostro business di oggi», ha affermato Marcos de Quinto, Chief Marketing Officer, The Coca-Cola Company. «La campagna, che verrà eseguita in più di 130 paesi, è il nostro invito ai consumatori di tutto il mondo per condividere il piacere di una Coca-Cola ghiacciata».

The Coke Bottle 100 campaign” ha preso il via ad Atlanta, in ‘casa’ Coca-Cola lo scorso 26 Febbraio, con un piano di attività e iniziative articolate, parte delle quali verranno declinate e attivate in modo differente nei vari Paesi.

Tra queste:
coca-cola-bottle-is-100-years-young-an-america-icon-at-100· Una mostra presso l’High Museum di Atlanta intitolata “The Coca-Cola Bottle: An American Icon at 100” che ha aperto i battenti il 28 febbraio 2015 e andrà avanti fino al 4 ottobre.
· Una mostra d’arte itinerante intitolata “The Coca-Cola Bottle: Inspiring Pop Culture for 100 Years” che farà tappa in più di 20 Paesi durante il corso del 2015.
· Una campagna integrata dal titolo “Kissed By” con protagonisti icone del mondo della musica e del cinema ritratti mentre bevono dalla bottiglia Coca-Cola.
· Una campagna “Mash Up” in cui protagonista è l’emblematica bottiglia in vetro Coca-Cola reinventata da artisti e designers contemporanei.
· Un libro celebrativo della Coca-Cola edito da Assouline, dal titolo “Kiss The Past Hello”.
· Una App – “Story of the Coca-Cola Bottle App” – che permetterà di compiere un viaggio interattivo negli archivi Coca-Cola ad Atlanta.
· Ben 14 tra spot televisivi e film digitali, prodotti da Ogilvy & Mather Paris, Wieden + Kennedy Portland, Sid Lee Canada e McCann Madrid.

Anche l’Italia, che si conferma come uno dei Paesi al mondo con la più alta brand love di Coca-Cola, darà presto il via alle celebrazioni del centenario della bottiglia in vetro.

Plakkontrol fa proximity marketing con App ed e-couponing

Lo smartphone, lo dicono le ricerche, è sempre più utilizzato all’interno del punto vendita dal consumatore. E le aziende si stanno attrezzando per proporre contenuti e promozioni ad hoc, convogliati da un sempre più prezioso e multifunzionale “mobile”. In questo senso va il progetto di proximity marketing di Plakkontrol, brand del gruppo Ideco specializzato in prodotti per l’igiene orale, che ha come obiettivi incentivare il sell out, fidelizzare i clienti e acquisire lead in ottica CRM.

Collutorio protezione totale_AR-01Plakkontrol lancia un’App abbinata alla realtà aumentata (AR) che consente la fruizione di video tutorial che guidano il consumatore nelle scelte d’acquisto già nel punto vendita. Inquadrando un bollino posizionato sul pack dei prodotti top di gamma interessati dall’iniziativa, parte un video che ne descrive le caratteristiche e le modalità di utilizzo. Dalla visione all’interazione, con la possibilità di registrarsi per aderire alla campagna di e-couponing realizzata grazie all’esperienza consolidata di Kiwari BuonMercato. I buoni sconti digitali potranno essere utilizzati per l’acquisto di altre referenze Plakkontrol distribuite nel canale GDO e nelle farmacie, favorendo la fidelizzazione al brand.

I prodotti Plakkontrol interessati dall’iniziativa sono il Collutorio Protezione Totale adatto per tutta la famiglia perché privo di alcool e in grado di inibire la crescita della placca e l’alitosi di origine dentale; il Dentifricio Ionosens studiato per chi soffre di ipersensibilità dentinale; gli Scovolini Brush & Clean e lo Spazzolino Perfetto Carbon.

Alla campagna “Birra io t’adoro” il Premio Immagini Amiche (della donna)

Birra-io-t-adoro-foam-claimIn Italia le campagne pubblicitarie e l’arena televisiva raramente promuovono un’immagine della donna realistica e moderna. Per questo è significativo il premio Immagini Amiche assegnato alla campagna di AssoBirra “Birra io t’adoro” nella categoria affissioni. Ispirandosi alla risoluzione del Parlamento Europeo del 2008 sull’impatto del marketing e della pubblicità sulla parità fra donne e uomini, il premio intende premiare quelle campagne che diamo un’immagine della donna moderna e non schiacciata su stereotipi di genere ledendone la dignità, e vuole valorizzare una comunicazione da parte di pubblicitari e aziende committenti che veicoli messaggi creativi positivi e socialmente responsabili. Il riconoscimento è promosso dall’Unione Donne in Italia (UDI) e dall’Ufficio d’Informazione in Italia del Parlamento Europeo, in partnership con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, il Dipartimento per le Pari Opportunità e l’Assessorato alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità di Roma Capitale.

“Siamo molto soddisfatti di aver ricevuto il Premio Immagini Amiche – commenta Filippo Terzaghi, direttore di AssoBirra -. La protagonista di questa campagna, con cui siamo tornati a fare comunicazione dopo tanti anni, è una donna moderna, indipendente, ironica, impegnata, che anche nella vita frenetica di tutti i giorni riesce a ritagliarsi dei momenti di piacere e socialità, in cui il gusto della birra è complemento perfetto. L’obiettivo di questa campagna è fare cultura di prodotto, sfatare alcuni luoghi comuni ma anche spiegare alle giovani adulte che il consumo, sempre e solo prudente e consapevole, di birra può essere compatibile con uno stile di vita moderno, equilibrato e attivo”.

Campagna per tutto il 2015

La campagna è on air da metà febbraio su stampa, outdoor, media online e sulle principali piattaforme social. AssoBirra la porterà avanti per tutto il 2015 integrando l’advertising con attività di PR, tramite un blog e cinque profili social (Facebook, Twitter, YouTube, Pinterest e Instagram) per contribuire a farne conoscere la storia e raccontare la cultura della birra.

La creatività della campagna è dell’agenzia Mensch di Copenhagen. MediaVest è stata coinvolta per la pianificazione e il media buying, mentre il piano PR è seguito dall’Istituto Nazionale per la Comunicazione – INC.

Coca-Cola sceglie l’approccio “tutti per uno” per spingere le versioni light

Coca-Cola cambia approccio di marketing e decide di pubblicizzare le quattro versioni della bevanda (Coca-Cola, Coca-Cola Zero, Coca-Cola light e Coca-Cola Life) insieme anziché separatamente. Per rendere ancora più evidente la strategia “one Brand” (un unico marchio) è anche previsto il restyling dei packaging. Stessa grafica della “rossa”, cambiano solo i colori: verde, argento e nero. Obiettivo: “rendere più facile la scelta al consumatore”. Ma come mai questa decisione?

Coca-Cola è finita spesso nel mirino delle campagne contro l’obesità e i danni provocati dalle bevande zuccherate su piccoli e grandi consumatori. Da qui, l’immissione nel mercato di versioni light della Cola a piene calorie. Ed ecco sorgere un problema: i clienti non percepiscono la reale differenza tra le varie versioni della Coca-Cola, ad esempio uno su due non sa che la zero ha zero calorie ed è priva di zucchero. Eppure la strategia della multinazionale di Atlanta vorrebbe che le versioni low calories coprissero entro il 2020 la metà della quota di mercato del suo brand. La campagna, con restyling del packaging che evidenzierà anche le caratteristiche di ogni variante, partirà a maggio nel Regno Unito e si espanderà presto in altri 11 Paesi europei. Ma non in Italia, dove del resto non è ancora arrivata la versione “verde”, la Coca-Cola life dolcificata con stevia.

“Con il nostro approccio a ‘marchio unico’ stiamo unendo quattro brand diversi sotto l’ombrello Coca‑Cola. Pensiamo che le nostre varianti a basse calorie o senza calorie beneficeranno di una associazione più vicina alla Coca-Cola e che, mostrando tutte le varianti in una stessa pubblicità, sarà più chiara ai consumatori la scelta che offriamo loro” ha detto Jon Woods, General Manager di Coca‑Cola Great Britain & Ireland. Nel 2015 gli investimenti in pubblicità delle versioni a basse calorie raddoppieranno.

In Spagna Coca-Cola seguirà la stessa strategia, ma con una grafica diversa delle lattine. Come chiariscono da Coca-Cola Italia “Ogni attivazione locale rientra in un più ampio piano globale che comporta l’introduzione di due differenti stili di packaging, entrambi immediatamente riconoscibili dai consumatori di tutto il mondo come Coca-Cola ed ognuno espressione della stessa strategia, in modo da misurare l’efficacia dell’iconografia Coca-Cola per tutti i brand della marca. I nuovi design e l’innovativa strategia di marketing sono in fase di lancio in 12 Paesi: 11 di questi adotteranno una versione monocolore, mentre la Spagna ha scelto un aspetto ‘split’, con una suddivisione orizzontale”.

La versione spagnola della nuova campagna “one brand”.

 

Da Plinio 2.0 a Vintag, il futuro del vino sta nell’App

Tutti gli esperto sono d’accordo: la comunicazione è una leva fondamentale per vendere, e bene, il vino. Il consumatore ha fame di informazioni che possono andare dalla conoscenza del territorio, del vitigno e del tipo di produzione al giusto accostamento con la pietanza. Tutti elementi che potrebbero e dovrebbero essere coinvogliati anche dagli scaffali dei supermercati, specie ora che il prodotto sta vivendo una ripresa delle vendite che andrebbe accolta e incentivata. In questo molto può fare la tecnologia NFC, la Near field Communication che tramite cartellini elettronici contenenti un microprocessore, connessi tramite UMTS o WI-FI, trasmette allo smartphone avvicinato all’etichetta ogni tipo di info visibili sull’App scaricata dall’utente.

Tocca il problema cruciale della contraffazione, ma al contempo consente di visualizzare vari contenuti sul vino e la cantina produttrice l’App Vintag. Basta infatti avvicinare un telefono di ultima generazione ad un’etichetta predisposta perché si attivi sullo schermo del cellulare un’interfaccia multimediale. L’utente può così scaricare un certificato di autenticità e accertarsi che quello che ha di fronte non sia un falso: lo garantisce un numero univoco della bottiglia e una serie di informazioni accessorie, come lotto di produzione, origine della parcella del vigneto, numero della botte di affinamento, ecc. Tra i contenuti visualizzabili ci sono videodegustazioni guidate o scheda tecnice, il collegamento diretto con i social network o la visita del sito aziendale. Grazie alla geolocalizzazione, il produttore ha la possibilità di conoscere con esattezza luogo e momento di consumo di ogni singola bottiglia, controllando così mercati paralleli e arginando fenomeni di distribuzione in canali non autorizzati. Dietro l’etichetta è nascosto un microchip predisposto per la lettura attraverso la tecnologia NFC invisibile agli occhi. L’applicazione è stata sviluppata da Axatel Smart Applications di Vicenza e al momento è stata adottata da quattro aziende: l’azienda agricola Le Morette di Peschiera del Garda per il Lugana, la Tenuta Il Poggione di Montalcino che tutela l’autenticità del suo Brunello, l’azienda vitivinicola e agriturismo Isola Augusta di Palazzolo dello Stella (Udine) per la sua Ribolla Gialla e l’Acetaia Marchi di Modena.

Prende invece il nome dal grande studioso romano e autore della Naturalis Historia che, quasi 2000 anni fa è riuscito a classificare decine di vitigni, l’App Plinio 2.0 creata dal CRA, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. L’App trasmette al tablet o allo smartphone le schede informative, con tutte le informazioni ampelografiche, genetiche, agronomiche e tecnologiche, delle viti inquadrate. il software utilizza cartellini elettronici contenenti un microprocessore che sfrutta la tecnologia NFC per accedere a delle vere e proprie carte di identità elettroniche di ciascun vitigno. Oltre alle schede sarà possibile anche consultare tutto il portale web contenente il database del vigneto del CRA – Viticoltura di Arezzo, ricco di oltre 550 varietà di vite, tra cui una vasta raccolta di cloni e biotipi del vitigno Sangiovese, dove per ora è stata sperimentata l’App.

Entrambe le App saranno presentate a Vinitaly 2015.

L’E-commerce degli italiani: fermi ai viaggi, solo l’8% comprerebbe alimentari

La Global Survey di Nielsen fotografa la propensione all’e-commerce degli italiani (e di altri 60 Paesi) rilevando affinità e (soprattutto) differenze con le punte più avanzate.

Come ai tempi pionieristici delle compagnie low-cost dunque, nel nostro Paese chi fa e-commerce pensa soprattutto al biglietto aereo, scelto dal 42% della popolazione. Solo l’8% è favorevole a comperare prodotti alimentari, vini e liquori sul web (in linea in realtà con la media europea fatta eccezione per l’Inghilterra, dove è il 26% che predilige l’online per i prodotti alimentari).

Anche l’abbigliamento nella patria dello stile fatica ad affermarsi: se a livello globale vestiti, accessori e scarpe con il 46% guidano la graduatoria degli acquisti via web, in Italia sono acquistati online solo dal 30%, piazzandosi dietro la prenotazione di alberghi (35%) e i libri cartacei (32%). L’elettronica di consumo è acquistata online dal 24% della popolazione. Il 21% degli italiani compra online gli e-book, e il 17% i prodotti di cosmesi o per l’igiene personale, ricercati però su web dal 19% della popolazione. Per quanto concerne auto e moto accessori, solo l’8% degli intervistati acquista online. in linea con l’Europa con l’eccezione dell’Inghilterra, dove il 19% fa ricerca su internet e il 17% compie l’acquisto online. Tre italiani su 4 preferiscono ricercare di persona giochi e prodotti per l’infanzia.

I social network sono impiegati da un italiano su tre (32%) per tenersi aggiornato sul business in Rete. L’82% acquista da PC (80% dato globale) seguito dal cellulare al 36% (44% globale) e dal tablet al 25% (31% globale).

«In Italia ci sono ancora ampi margini di sviluppo del mercato dell’online soprattutto negli acquisti di alimentari o prodotti per la persona – a detto l’ad di Nielsen Italia Giovanni Fantasia -. È sintomatico il fatto che la maggior parte degli acquisti in Rete venga fatta da PC, a differenza di ciò che avviene in quelle aree con uno sviluppo tecnologico più recente (soprattutto Asia), dove l’acquisto online si espleta in movimento (cellulari e tablet). D’altra parte, anche in Italia si sta affermando una politica di vendita integrata, che vede il web giocare un ruolo complementare al negozio fisico. Occorre accelerare un circolo virtuoso tra punto di vendita e Rete, poiché se da una parte quest’ultima può sostituire il negozio, è anche lo stimolo a visitare il punto vendita».

Comodo e conveniente sì, ma con diffidenza

La ragione principale per cui si ricorre all’online è la comodità, è chiaro. Un motivo citato in media dal 76% degli intervistati globalmente, dal 70% degli europei e dal 75% degli inglesi, ma che in Italia convince solo il 58%, mentre il 42% ancora non si fida a dare le informazioni della carta di credito (media UE 41%). Prima di procedere all’acquisto online il 60% degli italiani legge recensioni del prodotto/servizio.

Altra  motivazione che spinge all’e-commerce sono i prezzi bassi: il 52% pensa sia più conveniente fare acquisti su web che in negozio, e il 50% di potere beneficiare del prezzo migliore. Le spese di spedizione costituiscono però una barriera allo shopping online. Il 36% degli italiani vorrebbe che questa voce venisse eliminata dalle offerte dei vari prodotti. In Europa il valore oscilla tra il 30% della Germania e il 38% della Francia.

Il marketing diretto è una leva importante utilizzata nel commercio online: il 42% del campione accoglie favorevolmente le e-mail del retailer e il 38% ne chiede l’iscrizione per tenersi aggiornato. Le App sono usate per pianificare la spesa (dal 32%) ma solo il 21% gestisce la spesa nel negozio con un tool online. Il 27% pensa che i siti dei retailer non siano di immediato utilizzo.

Promo, vicinanza e rapporto umano spingono in negozio

Ma cosa spinge oggi il consumatore ad entrare in negozio? Le novità di prodotto sono approcciate grazie alle promozioni (53%) o ad uno sconto tramite coupon (35%), ma anche per provare qualcosa di nuovo (41%) o un gusto nuovo (32%). Il campione gratuito nel negozio funziona solo per il 17% dei consumatori, mentre il display scende al 13%. Per il 24% è attirato ancora dalle formule pubblicitarie classiche (giornali, tv, outdoor), il 18% da un packaging rinnovato.

La leva prezzo spinge il 61% degli italiani a visitare un nuovo punto vendita (media UE 70%, global 68%). Anche se le promozioni speciali attirano nuovi acquirenti (47%), il 55% dei consumatori sceglie il negozio/supermercato in funzione della comodità (vicinanza). La qualità del prodotto motiva il 41% degli acquirenti, mentre il 31% è sensibile all’assortimento dell’offerta. Il 35% sottolinea che il punto vendita deve essere ordinato e pulito mentre il 22% sottolinea l’importanza della presenza di uno staff professionale nel momento dell’acquisto.

L’indagine “Nielsen Global Marketing Effectiveness in the retailer landscape and the impact of e-commerce” è stata eseguita su un campione di 30.000 individui in 60 Paesi.

«Eletto prodotto dell’anno» premia l’innovazione. Ecco i 45 premiati

Assegnati ieri i premi Eletto prodotto dell’anno 2015. Il premio, fondato in Francia nel 1987, è ora presente in oltre 35 Paesi nel mondo e ogni anno identifica, attraverso il giudizio di 12.000 consumatori, i prodotti innovativi venduti sul mercato italiano che si fregiano per un anno del logo, ormai riconosciuto da 8 consumatori su dieci.

Alla base del premio Eletto prodotto dell’anno vi è una ricerca di mercato svolta da Iri secondo cui è forte la domanda di innovazione da parte dei consumatori, che però lamentano una mancanza di differenziazione. Tanto che se innovazione va a braccetto con convenienza, sono disposti a pagare un prezzo premium solo in presenza di requisiti pienamente soddisfacenti. In questo contesto la marca aumenta il suo valore di rassicurazione, purché inserita in un contesto di trasparenza e di onestà.

Ecco l’elenco dei 45 prodotti dell’anno 2015

 

abbronzatura farmacia Protezioni Solari e Autoabbronzanti Vichy
acque ecosostenibili San Benedetto 1L Easy Progetto Eco Green 
anti rughe Rilastil Re-Sleep Siero
bevande analcoliche premiscelate Crodino Twist
bevande gassate San Benedetto Prima Spremitura
birre Heineken Mini 15CL
carta casa Tutto Flash
cibo cane e gatto negozi specializzati Miocane e Miogatto
cibo gatto supermercato Migliorgatto Sterilized
cioccolato Ritter Sport Fondente Extra 73%
collant Golden Lady MySecret e MyBeauty
conserve Callipo ConTonno
conserve di pomodoro Linea Petti “Il Pomodoro al Centro”
cura corpo farmacia Rilastil Elasticizzante Olio
cura gola ZerinolVox Emolliente e Protettivo
dentifrici Biorepair Gengive Delicate
detergenti superfici Smac Express Sgrassatore Universale
detersivi per stoviglie Dual Power Piatti Gel Concentrato con Dispenser
farine e lieviti Ruggeri Lievito Madre Attivo con Germe di Grano
frutta secca Noberasco Linea Super Frutti
igiene femminile Tantum Rosa Intimo Quotidiano Detergenti Intimi
insalate Bonduelle Le Primizie di Stagione
integratori benessere interiore Magnesia S.Pellegrino Erbal
integratori di vitamine Supradyn Energy
latticini Il Fresco Spalmabile Nonno Nanni
lavastoviglie Whirlpool Gamma Power Dry
maionesi e salse Calvé Salse Extragusto
materassi Eminflex Mito Plus Bioenergy
olio auto Shell Helix Ultra con PurePlus Technology
patatine Crik Crok Limited Edition
ped capelli Linea Imetec Bellissima Revolution
ped preparazione bevande Sodastream Gasatori Play, Source, Crystal Shine e Revolution
prodotti dolci da forno Fiesta Caffè
prodotti per la casa ecologici Winni’s 
prodotti senza lattosio Sottilette Senza Lattosio
profumatori auto Belair Sensation by Arbre Magique
puericultura leggera Mustela Pasta per il Cambio 1-2-3
puericultura pesante Chicco Culla LullaGo
rasatura femminile Gillette Venus & Olaz
salmone affumicato Fjord Salmone Affumicato Norvegese con Alga Nori
stendibiancheria Colombo New Scal Stendibiancheria Titano
succhi Tropicana Ambient
the freddi Thè San Benedetto T-Surf 
tisane funzionali Istituto Erboristico L’Angelica Linea Tisane Fredde
vegetali surgelati Bonduelle Gamma Millefoglie

 

Nutri il Sapere: scuole alla scoperta del cibo negli iper Panorama

Informare e sensibilizzare gli studenti delle scuole primarie ad una alimentazione corretta e consapevole , con una formula nuova per  un ipermercato: laboratori studiati ad hoc e tenuti presso i banchi dei freschi dagli esperti di Pam Panorama– è questo il senso dell’iniziativa “Nutri il sapere” di Pam, che, da marzo sino a fine maggio, coinvolgerà numerosi punti vendita Panorama sul territorio nazionale e numerose scuole primarie.

Nutri il sapereL’iniziativa, realizzata con il supporto di Gruppo Pleiadi, sarà strutturata in laboratori della durata di un’ora circa ciascuno, durante i quali i piccoli partecipanti approfondiranno la conoscenza ed apprenderanno i segreti del mondo ittico e del processo di produzione del pane, toccando con mano e sperimentando in prima persona quanto raccontato e spiegato a voce dal personale di Pam Panorama.

“Nell’anno di Expo2015 durante il quale il tema della corretta nutrizione del Pianeta diventa centrale come non mai, abbiamo deciso di investire fortemente in un progetto dedicato ai più piccoli per sensibilizzarli all’importanza di una consapevole e corretta alimentazione sin dalla loro giovane età – afferma Michela Airoldi, Direttore Marketing di Pam Panorama –. Per far questo abbiamo messo a disposizione l’esperienza ultra cinquantennale che abbiamo maturato sul campo, le competenze in materia di chi come noi quotidianamente si impegna per offrire il meglio da portare in tavola e gli strumenti più adeguati affinché anche i più piccoli possano capire l’importanza ed il valore della scelta di materie prime di qualità”.

 

Pesce e pane sotto la lente

Durante i laboratori tematici, gli studenti verranno a conoscenza di tantissimi aspetti e curiosità legate al mondo del pesce e della panificazione.

Relativamente al pesce, scopriranno i segreti della catena del freddo e tutte le fasi di lavorazione necessarie per offrire un prodotto fresco come appena pescato; analizzeranno il prodotto anche con il supporto di microscopi, osservandone le caratteristiche dal punto di vista tessutale e cellulare; studieranno la composizione, le funzioni vitali, le proprietà nutrizionali, come capire quando un pesce è fresco nonché gli accorgimenti necessari per offrire un prodotto di qualità 365 giorni l’anno.

Per quanto riguarda il pane, gli studenti apprenderanno, direttamente al banco forno, quali sono gli ingredienti principali e tutto il cammino e le trasformazioni che le materie prime devono fare prima di arrivare negli scaffali di vendita: scopriranno le diverse tipologie di pane in base alle specifiche caratteristiche, svilupperanno il concetto di trasformazione della materia coinvolgendo tutti i sensi e toccando con mano i principali ingredienti che lo vanno a formare, conosceranno i valori e le caratteristiche nutrizionali di questo importante alimento tanto amato nel nostro Paese e, attraverso immagini iconografiche, apprenderanno tutte le fasi della filiera.

Al termine delle attività, dopo un breve riepilogo dei punti salienti affrontati, gli studenti riceveranno dei gadget in omaggio accompagnati da veri e propri sussidiari di approfondimento sui temi trattati durante gli incontri.

Dopo Treviso e Marghera, il prossimo appuntamento con “Nutri il Sapere” è previsto per venerdì 13 marzo presso l’ipermercato Panorama di Roma Tiburtina.

Il supermercato del futuro? Un mercato rionale con AppleWatch come guida

Un mercato rionale con freschi in esposizione e l’atmosfera un po’ campagnola, ma con una guida virtuale che informa su cosa comprare, cosa cucinare, e perché. Così si immagina il supermercato del futuro il londinese Rehab Studio che in questo video immagina come sarà la spesa in un futuro che potrebbe essere assai vicino (le tecnologie ci sono già) guidati da un Apple Watch.

Lungo il percorso sull'”orologio intelligente” compaiono consigli personalizzati tarati sui propri gusti ma anche sulle proprie esigenze di salute e informazioni su provenienza, stagionalità e data di scadenza. Una cassa intelligente consente di effettuare il pagamento immediatamente ma anche di suggerire qualche acquisto finale basato su ciò che c’è nel carrello. E si accorda sull’orario di spedizione della spesa a casa, perché il click and collect promette di essere il metodo di elezione per il ritiro della spesa nel futuro. “Con i dispositivi indossabili è come avere un personal shopper che conosce i tuoi gusti e ti guida nel negozio” ha detto a PSFK il Creative partner di rehabstudio Tim Rodgers.

Lo studio ha anche ridisegnato il layout del supermercato eliminando le corsie e immaginando un open space, una cucina comune e dei giardini, con spazi per dimostrazioni ed assaggi. Non un luogo dove si va per acquistare prodotti necessari alla vita di tutti i giorni ma piuttosto uno spazio dove scoprire cosa mangiare, come cucinarlo e per conoscere nuovi alimenti. E la tecnologia? “La tecnolgia utilizzata per supportare questa esperienza, dai beacon alla realtà aumentata, funzionerà o fallirà a seconda di quanto riuscirà ad essere fluida e personalizzata e a dare un valore aggiunto al consumatore” ha concluso Rodgers.

Con “Birra io ti adoro“ Assobirra racconta la birra alle donne. E sulle accise torna alla carica

Screenshot Birraiotadoro.it“Birra io t’adoro”, il nuovo claim della campagna lanciata da Assobirra a trent’anni dal celebre “Meditate gente, meditate” di Renzo Arbore, avrà lo stessa capacità di imporsi nell’immaginario collettivo? Tanto più che questa volta il soggetto è donna, quella millennial tra i 18 e i 35 anni che, anche in Italia, stanno diventando una tipologia sociologica da studiare ma anche da corteggiare per il loro anticonvenzionalismo. In Assobirra sono pronti a scommetterci, considerando che l’Italia è il Paese con il più alto numero di consumatrici di birra in Europa (6 su 10), pur mantenendo il minor consumo procapite (solo 14 litri). Sono le donne che amano la birra così come ce le racconta la ricerca Doxa effettuata ad hoc.

La protagonista di “Birra, io t’adoro” è una donna moderna, indipendente, ironica, impegnata, che anche nella vita frenetica di tutti i giorni riesce a ritagliarsi dei momenti di piacere e socialità in cui il gusto della birra è complemento perfetto.

La campagna sarà on air da metà febbraio su stampa, outdoor, media online e sulle principali piattaforme social. AssoBirra la porterà avanti per tutto il 2015 integrando l’advertising con attività di PR. E infatti, Birra io t’adoro vivrà anche su un blog (birraiotadoro.it) e 5 profili social (Facebook, Twitter, YouTube, Pinterest e Instagram) per contribuire a farne conoscere la storia, creare cultura di prodotto e raccontare la cultura della birra.

Filippo Terzaghi direttore AssoBirra
Filippo Terzaghi direttore AssoBirra

L’associazione che riunisce i produttori di birra ha deciso questa campagna in un momento particolare per i consumi di birra, decisamente sotto pressione dopo l’aumento delle accise a gennaio. «Gli acquisti dei consumatori si stanno spostando verso i prodotti di primo prezzo», spiega il direttore di Assobirra Filippo terzaghi. «Ma forse il governo non ha considerato che in tal modo per recuperare una parte di accise sta aprendo voragini nell’iva, perché il gettito, su un prezzo di vendita più basso è inferiore. Con il bel risultato di non trarre grandi giovamenti sul fronte delle entrate ma di aver assestato un colpo a tutta la filiera della birra, che parte, non dimentichiamolo, dall’agricoltura». Proposte? «Non sta a noi trovare strade alternative, anche se intervenire sugli sprechi della pubblica amministrazione dovrebbe essere la prima opzione. Di certo chiederemo di ridurre le accise. Stiamo parlando di ricercare entrate sostitutive per 23 milioni di euro,. Che per il bilancio dello Stato italiano non dovrebbe essere impossibile».

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