Un giovane italiano su 4 cucina in casa per amici, e tra gli under 35 è food-mania

Italia patria del cibo, anche per le nuove generazioni. Un giovane su quattro (24,5 per cento) tra i 18 ed i 34 anni ama stare ai fornelli e la buona cucina e considera il cucinare come un’attività di svago, relax e affermazione personale. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Censis: un amore non nuovo che era dilagato ad esempio nel dopoguerra, con una novità però. La nuova passione per i fornelli oggi ha contagiato sia uomini sia donne. Anzi: secondo la Coldiretti sta emergendo una “mascolinità di nuovo conio che esprime la sua soggettività in termini creativi nel rapporto con la cucina, con la manipolazione del cibo che si afferma come una modalità attraverso la quale si esprime se stessi”.
Tutto ciò si esprime concretamente ad esempio attraverso i classici inviti a cena degli amici nel fine settimana che diventano dei veri e propri show cooking casalinghi. Un fenomeno che sta di fatto trascinando il boom dell’informazione legata all’enogastronomia: infatti, il 32,6 per cento dei giovani legge e utilizza ricettari spesso scaricati su internet, il 31,9 per cento segue programmi televisivi di cucina, il 13,9 per cento non segue religiosamente i consigli di chef celebri. Altra conseguenza è l’attenzione e la ricerca alle materie prime che si vogliono fresche e genuine, possibilmente a chilometro zero direttamente dai produttori agricoli o nei mercati di Campagna Amica, i mercati agricoli di Coldiretti.
La passione per il cibo si esprime anche fuori casa con quasi tre giovani under 35 anni su quattro (71 per cento) che partecipano, specie nel weekend, al rito dell’apericena. Una pratica che piace anche perché consente di risparmiare rispetto alla cena tradizionale fuoricasa, senza rinunciare alla socialità. Sono tutte occasioni per assaggiare e imparare a conoscere i diversi tipi di vino di cui è particolarmente ricca l’Italia, ma anche per gustare formaggi, salumi e prodotti del territorio.
Un interesse sempre più diffuso, tanto che il 48,9 per cento degli under 35 dichiara di partecipare a iniziative di degustazione, il 4,8 per cento regolarmente e il 44,1 per cento di tanto in tanto: parliamo di 5,4 milioni di italiani.
La riscoperta del valore del cibo da parte dei giovani è confermata dalle iscrizioni a corsi di sommelier ma anche da quanti vedono nel cibo una opportunità di lavoro con l’apertura di osterie, vinerie, ristoranti. Non è un caso che l’alberghiero ha raggiunto ben il 9,3 per cento del totale delle iscrizioni al primo anno delle scuole secondarie e si posiziona al secondo posto, dopo lo scientifico, fra le scuole superiori più richieste in Italia. Tanto che, sulla base delle iscrizioni alle prime classi scuola secondaria di secondo grado, statali e paritarie, nell’anno scolastico 2014/2015, si potrebbe prevedere che nell’Italia del futuro ci saranno più di due cuochi per ogni operaio.
“Il boom dei giovani che si mettono ai fornelli conferma il trend che vede oggi in Italia quasi uno studente su quattro scommettere su una prospettiva di lavoro futuro nell’agricoltura e nel cibo – ha dichiarato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo -: più in generale, il sempre crescente interesse per la cucina e il mangiar bene è anche ‘figlio’ dei primati che l’Italia ha conquistato in questi anni in termini di qualità dei suoi prodotti agroalimentari e che è una delle leve principali che spingono i visitatori stranieri a venire in Italia per l’Expo”.