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Mdd, Italia 11esima in Europa con 31,8% di quota

Oggi i prodotti a marchio del distributore rappresentano quasi il 32% di quelli acquistati dagli italiani tra gli scaffali della distribuzione moderna del nostro Paese, con una quota di mercato in aumento di 3,5 punti percentuali negli ultimi cinque anni (dal 2019 al 2024) e hanno generato nel 2024 un fatturato di 26 miliardi di euro, in aumento del +2,4% sul 2023 e del +35,4% rispetto al 2019. Secondo il rapporto “Il ruolo guida della Distribuzione Moderna e della Marca del Distributore per la transizione sostenibile della filiera agroalimentare” a cura di TEHA (The European House – Ambrosetti), il nostro Paese sta progressivamente riducendo la distanza con la media europea, che oggi è pari al 35,8% di prodotti mdd sul totale e in aumento dello 0,5% nell’ultimo anno.

SVIZZERA, SPAGNA E PAESI BASSI AL TOP, NORVEGIA ULTIMA
Con il 31,8% di prodotti mdd sui nostri scaffali, l’Italia si posiziona all’11° posto tra i principali Paesi europei per quota di mercato dei prodotti “a marchio” in una classifica guidata da Svizzera (52,3% di quota di mercato), Spagna (45,6%) e Paesi Bassi (45,2%). Fra gli altri Regno Unito, Portogallo e Austria si attestano al 44%, la Germania al 41% e il Belgio al 39,8%. Al di sotto della media europea, insieme all’Italia, anche Francia (34,4%), Danimarca (34%), Svezia (30%) e, a seguire, Ungheria, Polonia, Grecia, Repubblica Ceca e Norvegia che chiude la classifica con il 21,4%. “Se la quota di mercato della mdd italiana si allineasse ai primi tre paesi UE, nel 2030 il fatturato supererebbe i 50 miliardi di euro generando un fatturato aggiuntivo cumulato di 58 miliardi di euro tra il 2024 e il 2030, con un impatto significativo dal punto di vista economico, sociale e di evoluzione nelle dinamiche d’acquisto degli italiani” ha commentato Valerio De Molli, Managing Partner e CEO, TEHA.

I PRODOTTI A MARCHIO DEL DISTRIBUTORE SOSTENGONO LA CRESCITA DELLA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA, SOCIALE E AMBIENTALE
Dalla ricerca TEHA emerge con chiarezza come la marca del distributore sia sempre più una leva fondamentale per la crescita sostenibile dell’intero settore della distribuzione moderna e delle aziende che ne fanno parte: dal 2015 al 2023, le imprese con oltre l’80% di fatturato legato all’ MDD hanno avuto un incremento medio del giro d’affari dell’8,5%, creando così più occupazione (+5,5% tra il 2015 e il 2023) e generando un valore aggiunto del 9,3%. I prodotti “a marchio” inoltre hanno contribuito a far risparmiare alle famiglie italiane quasi 20 miliardi di euro tra il 2020 e il 2024, favorendo l’accesso a prodotti alimentari sani a prezzi contenuti. Non solo: nel 2024, le aziende della distribuzione moderna hanno recuperato 14.000 tonnellate di cibo grazie alla collaborazione con Banco Alimentare. Sul fronte ambientale, per ogni euro di fatturato il settore distributivo ha ridotto le emissioni di CO2 del 30% tra il 2013 e il 2022, stimolando innovazioni nella filiera alimentare e guidando le imprese coinvolte verso una maggiore sostenibilità.

“La transizione sostenibile è il cuore della nostra visione per il futuro del Paese – ha dichiarato Mauro Lusetti, Presidente ADM. La distribuzione moderna e, in particolare, l’offerta dei prodotti a marca del distributore si affermano come una leva strategica per la crescita economica delle aziende italiane, ma contribuiscono altresì al rafforzamento del benessere sociale, promuovendo occupazione stabile e garantendo un accesso più equo ai consumi. Guardiamo al futuro con la consapevolezza che la sostenibilità, nelle sue dimensioni economica, sociale e ambientale, debba essere integrata con l’innovazione tecnologica, in un processo che continui a generare efficienza, a offrire maggiore servizio ai clienti e a generare un impatto positivo sul sistema economico e sociale. Le imprese del retail moderno, che già guidano il 58% delle aziende partner verso pratiche più sostenibili, sono sempre più impegnate a essere un modello virtuoso, capace di coniugare sviluppo, inclusione e responsabilità”.

Mdd, una leva di crescita per l’Italia: raggiunti 26 miliardi nel 2024 (+2,4%)

Nel 2024 i prodotti a marchio del distributore hanno raggiunto i 26 miliardi di euro (DMO+discount) di fatturato (+2,4% rispetto al 2023 e +35,4% sul 2019) e cumulati in un’unica azienda sarebbe la quarta in Italia. I dati emergono dall’analisi “Il ruolo guida della Distribuzione Moderna e della Marca del Distributore per la transizione sostenibile della filiera agroalimentare” a cura di TEHA (The European House – Ambrosetti). La ricerca analizza il valore degli impatti economici, sociali e ambientali per il Paese della distribuzione moderna che, proprio attraverso la MDD, si dimostra sempre più guida e riferimento negli standard di sostenibilità per interi comparti e per le aziende della filiera che producono e collaborano con il settore. “La transizione sostenibile non è più una scelta, ma una responsabilità” ha dichiarato Mauro Lusetti, Presidente ADM – Associazione Distribuzione Moderna. “Il nostro settore sta dimostrando con i fatti come crescita economica, sociale e tutela ambientale possano andare di pari passo. Investiamo in innovazione, creiamo lavoro, riduciamo gli sprechi e sosteniamo il risparmio delle famiglie italiane garantendo prodotti di qualità accessibili a tutti. Questo impegno è e continuerà a essere la nostra priorità strategica per il futuro del Paese”.

OLTRE L’80% DEI CONSUMI ALIMENTARI ITALIANI PASSA DALLA DISTRIBUZIONE MODERNA.
Più di 8 italiani su 10 fanno riferimento oggi alla distribuzione moderna per la propria spesa alimentare: il 65% tra supermercati e ipermercati, mentre il 16% preferisce il discount. Il restante 20% circa di consumatori frequenta mercati rionali (6,2%), si reca direttamente dal produttore (4,8%) o fa i propri acquisti in gastronomia (4,7%). “La distribuzione moderna – ha commentato Valerio De Molli, Managing Partner e CEO, TEHA – genera in Italia 208 miliardi di euro di valore aggiunto, il 10% del PIL tra il valore diretto (oltre 27 miliardi) e la filiera indiretta (181 miliardi). Un settore chiave che da anni coniuga la sostenibilità nella sua accezione più ampia alla crescita ascoltando le esigenze del mercato: secondo una nostra ricerca recente tre quarti degli italiani intervistati sono stati disposti a spendere fino al 20% in più per un prodotto sostenibile”.

SOSTENIBILITÀ ECONOMICA: PIÙ PRODOTTI MDD, PIÙ FATTURATO, OCCUPAZIONE E VALORE
Secondo l’analisi TEHA per ADM (Associazione Distribuzione Moderna) le aziende il cui giro d’affari deriva per oltre l’80% dai prodotti a marchio del distributore, tra 2015 e 2023, hanno avuto un incremento medio annuo di fatturato dell’8,5%, meglio della media dell’industria alimentare (+3,9%). Analogamente chi aumenta l’offerta in MDD ha creato più occupati (+5,5% all’anno tra il 2015 e il 2023 per chi ha un’offerta di MDD oltre l’80%) e valore aggiunto (+9,3%). “La marca del distributore – ha commentato Lusetti – si dimostra, nel contesto della distribuzione moderna, una leva di crescita per il tessuto economico del Paese: è un acceleratore per i ricavi e per gli investimenti delle piccole imprese che contemporaneamente stimola le scelte sostenibili”.

SOSTENIBILITÀ SOCIALE: OLTRE 3 MILIONI DI OCCUPATI, LA MDD HA FATTO RISPARMIARE ALLE FAMIGLIE 20 MILIARDI IN 5 ANNI
La distribuzione moderna impiega direttamente 447 mila persone e considerando la filiera sostiene oltre 2,9 milioni di posti di lavoro. Secondo i dati TEHA i contratti a tempo indeterminato rappresentano l’89% dei rapporti di lavoro con un’alta incidenza di donne (65%) e under 30 (20%). Negli ultimi anni l’inflazione alimentare ha raggiunto picchi del 13,5% mettendo in sofferenza i bilanci familiari soprattutto delle famiglie a basso reddito. Grazie ai prodotti a marca del distributore, però, sono stati generati quasi 20 miliardi (19,8) di euro di risparmi complessivi per le famiglie dal 2020 al 2024, grazie a prezzi rimasti mediamente più bassi rispetto ai prodotti di marca, consentendo un accesso più democratico a stili alimentari sani e sostenibili. “Sempre nell’ottica della sostenibilità, nel 2024 – ha sottolineato il Presidente di ADM – sono state recuperate 14 mila tonnellate di cibo nel 2024 solo grazie alla collaborazione con Banco Alimentare (pari al fabbisogno annuo di 18 mila persone in difficoltà)”.

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: -30% EMISSIONI CO2 IN 10 ANNI
Dal 2013 alla fine del 2022 si è passati da 8,7 kg di CO2 per euro generato dalla distribuzione moderna a 6,2 kg, una diminuzione del 30%. All’aumentare del fatturato le emissioni sono calate, un obiettivo e uno stimolo per tutti gli operatori della filiera. “Secondo un sondaggio che abbiamo realizzato insieme ad ADM in questi ultimi mesi – ha concluso De Molli – oltre il 46% delle imprese dell’industria alimentare migliorerà l’efficienza dei processi produttivi, ma è la distribuzione moderna che assume il ruolo di guida per il 58% delle imprese alimentari coinvolte: oltre la metà di loro ha dovuto introdurre cambiamenti per soddisfare i requisiti di sostenibilità della distribuzione moderna con un impatto molto o abbastanza significativo”.

 

 

Bilanci: Conad chiude il 2024 a 21,1 miliardi (+4,5%). Decisiva la mdd

Conad chiuderà il 2024 ancora in crescita, con un fatturato di 21,1 miliardi di euro, in aumento del 4,5% sull’anno precedente. In un contesto macroeconomico complesso, caratterizzato da un’inflazione contenuta, da una ripresa lenta e con i consumi delle famiglie stagnanti, Conad consolida dunque il proprio percorso di crescita con un tasso superiore a quello del mercato, trainato da un aumento dei volumi, nel solco di una tendenza che l’ha vista incrementare il proprio fatturato del 70% negli ultimi dieci anni. In questo scenario, risulta la brillante performance dei negozi specializzati, con PetStore Conad (+17,8%), il nuovo “urban format” TuDay Conad (+ 5,8%) e con Conad Superstore (+5,7%).

“Conad si conferma la più grande impresa del commercio italiano, la sola presente con un’unica insegna in tutte le regioni d’Italia, con tutti i principali indicatori economici in crescita rispetto all’esercizio 2023 – ha dichiarato Mauro Lusetti, Presidente di Conad -. Il nostro ruolo nell’economia reale è fondamentale: difendiamo il potere d’acquisto dei clienti e delle famiglie, motore della società e delle Comunità sul territorio. Ringraziamo i soci e le cooperative associate a Conad, che vivono con passione questo impegno, offrendo prodotti e servizi di qualità a prezzi competitivi, sostenendo l’economia locale e promuovendo l’occupazione e lo sviluppo delle piccole e medie imprese del settore agroalimentare”.

Il 2024 ha visto anche l’ulteriore crescita della mdd Conad, con un fatturato a 6,3 miliardi di euro (+4,7% a valore) e una quota sul totale delle vendite al 33,7% (+0,5 punti) nel canale ‘supermercati’. Gli investimenti sulla marca commerciale si sono concentrati sui prodotti di base, sulla valorizzazione delle marche premium e sul rilancio di Piacersi Conad. “Da qui al 2030 prevediamo una crescita contenuta del mercato Gdo, unita a una forte pressione sui margini, dovuta alla riduzione del potere d’acquisto e alla crescita del discount. L’arena competitiva rimarrà affollata, con la crescita degli specialisti di valore e di convenienza, canali nei quali Conad dovrà incrementare la propria presenza – ha aggiunto Francesco Avanzini, Direttore Generale di Conad -. Per questo, avranno un ruolo ancora più fondamentale gli investimenti in digitalizzazione e sostenibilità, così come lo sviluppo di nuove linee di business nei servizi ai clienti, che compenseranno la minore crescita attesa dei canali tradizionali.

Conad conferma il piano di investimenti, secondo un’agenda strategica caratterizzata da due priorità – “Consolidare il presente” e “Gettare le Basi per il Futuro” – e da cinque pilastri strategici: efficienza, canalizzazione, digitalizzazione, sviluppo delle competenze e sostenibilità. In tema di sostenibilità, lo scorso ottobre Conad ha presentato ai propri partner industriali fornitori di prodotti mdd (oltre 700 imprese di tutta Italia, con oltre 110mila occupati complessivi) un programma di lavoro pluriennale finalizzato al raggiungimento degli obiettivi ESG, in particolare per la decarbonizzazione e l’attenzione alla salute e benessere dei clienti. Infine, la digitalizzazione ha visto nell’ultimo anno lo sviluppo di diversi servizi relativi all’ecosistema digitale HeyConad, con l’avvio di proposte dedicate a viaggi e tempo libero, a salute e benessere, alla cura degli animali e alle assicurazioni, con una vasta gamma di prodotti di protezione, tra cui infortuni-salute, casa-famiglia e viaggi. L’ecosistema sarà ulteriormente arricchito con nuovi progetti nel 2025. Infine si segnala la partnership con RCS Sports & Events: Conad sarà sponsor della “Maglia Bianca” del Giro d’Italia, riservata al leader della classifica dei migliori giovani.

Nuovo bilancio di sostenibilità per Conad, migliorano logistica e riciclo packaging

Conad ha pubblicato l’edizione 2023 del Bilancio di Sostenibilità, che evidenzia gli ultimi avanzamenti dell’insegna sulle tematiche ESG (Environmental, Social and Governance). Il documento presenta la matrice di doppia materialità, strumento che consente di valutare con maggior precisione le direttrici di sviluppo legate agli specifici criteri ESG e che offre indicazioni per l’elaborazione di Piani di Sostenibilità per il miglioramento delle performance ESG di Conad Consorzio Nazionale e delle 5 cooperative associate – Conad Nord Ovest, Conad Centro Nord, CIA-Commercianti Indipendenti Associati, Conad Adriatico, PAC 2000A – per i prossimi anni.

Dai dati del rapporto emerge come Conad abbia completato un ulteriore efficientamento delle proprie attività logistiche. A fronte di un aumento delle merci trasportate del 3,4%, le emissioni di Co2 sono aumentate solo dell’1,4%, determinando una crescita dell’efficienza del 2,2%. Ciò è stato possibile grazie alla selezione di fornitori virtuosi per i servizi di trasporto, e grazie alla progressiva implementazione di Conad Logistics, modello unico in Italia basato sul trasporto franco fabbrica, che consente di ritirare la merce direttamente dai fornitori e gestire a livello centrale i trasporti verso i centri di distribuzione di Conad e delle cooperative associate. Nel 2023, tra le altre cose, Conad ha lavorato per raggiungere livelli di maggiore sostenibilità nei propri packaging. Il risultato più evidente è la crescita dell’impiego di materiali riciclabili utilizzati negli imballaggi dei prodotti a marchio Conad, che raggiunge quota 78,4% del totale, superando il target del 75% fissato per il 2023 e avvicinando l’obiettivo dell’80% dichiarato per il 2024. Particolarmente significativo anche il contributo di Conad nei confronti delle comunità in cui opera. L’insegna ha infatti rinnovato il suo sostegno a favore di iniziative sociali per istituzioni scolastiche, per lo sport inclusivo, la ricerca scientifica e le persone più fragili, destinando nel 2023 21,6 milioni di euro (+17,7%), ai quali si aggiungono 1,9 milioni di euro erogati dalla Fondazione Conad ETS.

“Da tempo la sostenibilità è al centro dei comportamenti quotidiani di Conad, negli interventi a sostegno delle persone e delle famiglie, oltre che in azioni per la tutela dell’ambiente” ha commentato Mauro Lusetti, Presidente di Conad. “Abbiamo deciso che la sostenibilità stia in cima alla nostra piramide strategica, assieme ai soci imprenditori e alla nostra marca commerciale, sia come tendenza ineludibile di lungo periodo, sia per i vantaggi che porta nel breve e nel medio periodo in termini di condizioni di accesso al credito, contenimento dei prezzi di energia e acqua e, soprattutto, per il favore dei clienti, che chiedono e scelgono in modo crescente prodotti a minore impatto ambientale”.

Conad supera i 20 miliardi nel 2023. Ruolo centrale per la mdd

Con un fatturato che ha oltrepassato la soglia dei 20 miliardi di euro, in crescita dell’8,11% rispetto al 2022, Conad archivia il 2023 confermandosi l’insegna leader della Gdo italiana. In un anno caratterizzato da consumi in contrazione a volume e un tasso di inflazione consistente, Conad ha infatti ottenuto una quota di mercato del 15,01% nei canali iper + super + discount (Fonte: Guida Nielsen Largo Consumo), consolidando il dato di fine 2022 (14,96%) e confermando la leadership nel canale supermercati (23,49%). Il Patrimonio Netto Aggregato di sistema è pari a 3,49 miliardi di euro (+7,4% rispetto al 2022). La marca del distributore riconferma inoltre il suo ruolo centrale per la crescita dell’intero sistema, raggiungendo il 33,2% di quota sul totale del largo consumo confezionato in Italia nel canale super. Oltre un terzo dei prodotti venduti dall’insegna è a marchio Conad e le referenze private label sono al primo o al secondo posto tra quelle più vendute nel 75% delle categorie merceologiche. Questi risultati hanno permesso di generare un fatturato per quanto riguarda i prodotti a marchio pari a 6 miliardi di euro nel 2023, in crescita del 12,9% rispetto all’anno precedente.

“Nonostante il 2023 sia stato un anno complesso per l’economia italiana e per i consumi, la totalità delle componenti del nostro sistema ha continuato a crescere a un tasso superiore a quello d’inflazione, raggiungendo la soglia di 20 miliardi di fatturato” ha commentato Mauro Lusetti, Presidente di Conad. “Si tratta di un risultato frutto dell’impegno dei soci e delle cooperative Conad, che vogliamo consolidare con un piano ambizioso a livello di rinnovamento della rete di vendita, di innovazione e di ulteriore potenziamento della nostra marca del distributore, che si distinguerà all’insegna di qualità, convenienza e attenzione per la sostenibilità. Particolare attenzione sarà riservata alla riciclabilità del packaging, al benessere animale e ai diritti sociali dei lavoratori, sia dei collaboratori Conad sia di quelli delle aziende che forniscono i nostri prodotti a marchio, in ottica di una collaborazione più ampia di filiera”.

Conad ha inoltre approvato il piano di investimenti nel triennio 2024-2026 da 1,7 miliardi di euro, sulla base dei cinque pilastri strategici dell’insegna: efficienza, canalizzazione, digitalizzazione, sviluppo delle competenze e sostenibilità, insita da sempre nel modo di fare business di Conad, in linea con la strategia di sostenibilità concreta del Gruppo “Sosteniamo il Futuro”. “Le future scelte strategiche di Conad seguiranno le strade dello sviluppo del core business attraverso lo sviluppo della canalizzazione, del recupero di efficienza distributiva e della formazione di nuove competenze interne in grado di accompagnare il cambiamento della società, degli stili di vita e dei consumi degli italiani – ha aggiunto Francesco Avanzini, Direttore Generale Operativo di Conad –. In particolare, proseguirà lo sviluppo dei fatturati attraverso l’ulteriore crescita dei prodotti di marca commerciale a cui si affiancheranno nuovi servizi ai clienti, con l’ecosistema digitale Hey Conad, che, oltre ai consolidati servizi di spesa on-line, vedranno nuove iniziative commerciali nel settore dei viaggi, della salute per persone e animali e, infine, nel settore assicurativo. Vogliamo diventare leader nella relazione con le oltre 12 milioni di famiglie che ci riconoscono quotidianamente un ruolo fondamentale e riconosciuto per accompagnarli nelle loro scelte di acquisto”.

Conad rinnova il sostegno a Fondazione Falcone per realizzare una biblioteca

Fondazione Conad ETS rinnova il suo sostegno alla Fondazione Falcone per il terzo anno consecutivo, supportando la realizzazione della Biblioteca all’interno del Museo del presente e della memoria della lotta alle mafie, affinché possa diventare un punto di riferimento culturale per tutti i cittadini e le nuove generazioni. La biblioteca del museo sarà intitolata a Conad e avrà anche uno spazio per poter ospitare convegni e conferenze.

“Siamo orgogliosi di sostenere la realizzazione della Biblioteca del Museo dedicato ai giudici Falcone e Borsellino, un passo importante per continuare l’importante attività di mantenimento della memoria della lotta alla mafia della società civile, siciliana e nazionale” ha dichiarato Mauro Lusetti, Presidente di Conad. “Ogni giorno siamo impegnati, nei nostri negozi e in tutte le nostre strutture, a combattere l’illegalità perché con l’impegno di tutti possiamo concorrere al rafforzamento e alla crescita di quella cultura della legalità che consente a noi e ai nostri clienti di vivere e lavorare in comunità forti e sane”.

“Abbiamo scelto di essere al fianco della Fondazione Falcone per contribuire a mantenere viva la memoria di chi si è battuto per la legalità. Un modo per sensibilizzare anche le nuove generazioni che rappresentano il futuro delle nostre comunità” ha aggiunto Maria Cristina Alfieri, Direttrice di Fondazione Conad ETS. “Siamo fieri di partecipare alla nascita di questa nuova Biblioteca all’interno del Museo, che potrà contribuire a diffondere una sempre più profonda cultura della legalità, aiutando i giovani a non dimenticare attraverso utili strumenti di conoscenza e riflessione”.

L’educazione alla legalità è un tema centrale dell’attività di Fondazione Conad, come testimonia il Progetto Scuola, che nelle sue edizioni 2023 e 2024 ha trattato in più occasioni questo tema, grazie a eventi in live streaming aperti agli studenti di tutta Italia con il Presidente Pietro Grasso, che recentemente con la sua Fondazione Scintille di Futuro si è reso protagonista di un lavoro di dialogo e sensibilizzazione dei giovani a riconoscere e contrastare ogni forma di mafia, attraverso webinar formativi ai docenti e incontri con gli studenti.

La collaborazione tra la Fondazione Conad e la Fondazione Falcone, sbocciata due anni fa in occasione del 30° anniversario delle note stragi mafiose, ha visto nel 2022 il sostegno di Fondazione Conad ETS al progetto di produzione culturale “La Memoria di tutti”, inaugurato dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella in diretta Rai, e che si è tradotto nella realizzazione e installazione di opere d’arte contemporanea nei luoghi simbolo della lotta alla mafia, a cominciare da Palermo, luogo di nascita dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Lo scorso anno invece, Fondazione Conad ETS attraverso il Consorzio Conad ha contribuito alla nascita del Museo del presente e della memoria della lotta alle mafie, presieduto da Maria Falcone e diretto dal curatore generale Alessandro De Lisi, presso Palazzo Jung a Palermo. Il museo, dedicato alla vita, alla memoria e al presente della lotta alle mafie, e intitolato a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e a tutte le vittime di mafia, è uno spazio fluido di incontro e riflessione, vitale, interattivo e narrante. Con l’obiettivo di rivolgersi ai giovani e alle generazioni che non hanno vissuto la stagione delle stragi mafiose, il Museo si pone come luogo simbolo di un nuovo patto generazionale a sostegno della legalità.

Boom per la Mdd: nel 2023 oltrepassato il fatturato di 25 miliardi di euro

Con un fatturato record pari a 25,4 miliardi di euro nel 2023, i prodotti a marca del distributore (Mdd) rappresentano oggi il 31,5% dell’intero giro d’affari del mercato della distribuzione moderna in Italia, compresi i discount – nel 2019 era al 28,3% -, affermandosi come strumento fondamentale delle imprese della distribuzione moderna per sostenere il potere di acquisto delle famiglie, offrendo qualità e convenienza. I dati emergono dall’analisi “Marca del Distributore e Made in Italy: il ruolo della Distribuzione Moderna” realizzata da The European House – Ambrosetti per ADM – Associazione Distribuzione Moderna.

La marca del distributore si afferma dunque come unico canale in crescita sostenendo l’intero settore del retail alimentare: +332 milioni di euro anche nell’ultimo anno, e la tendenza probabilmente non si arresterà. Secondo i calcoli realizzati da The European House – Ambrosetti , la distribuzione moderna è l’attivatore di una filiera lunga e articolata e, con 15 settori e 37 sotto-settori coinvolti, abilita la creazione di circa il 12% dell’intero PIL italiano, oltre 200 miliardi di euro: dai 30 miliardi generati direttamente dalla distribuzione moderna, se ne sviluppano ulteriori 178 dalle filiere attivate a monte tra componenti industriali attive, settore agroalimentare e intermediazione.

“La distribuzione moderna ha contribuito in maniera significativa a sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, contenendo la spinta inflattiva e sostenendo soprattutto le fasce di reddito più basse, che soffrono in maniera particolare l’aumento dei prezzi al consumo”, ha commentato Mauro Lusetti, Presidente ADM – Associazione Distribuzione Moderna. “L’impegno delle nostre aziende ha limitato l’aumento del prezzo medio di vendita, assorbendo parte dei rincari ricevuti sui prodotti del largo consumo dell’industria di marca. Da gennaio 2019 la distribuzione moderna ha registrato aumenti inferiori dei prezzi di vendita di 6 punti percentuali rispetto all’industria di marca. I prodotti a marca del distributore, garantendo un’offerta che coniuga qualità e convenienza, si sono dimostrati uno strumento efficace e molto apprezzato dagli italiani nel contrastare l’aumento dei prezzi. Il settore distributivo si conferma come un asset strategico dell’economia del Paese, sia per il valore aggiunto che riesce a generare sia per il contributo all’occupazione e il sostegno alle filiere del Made in Italy”.

“Si è appena chiuso un 2023 complesso che ha visto una riduzione dei volumi di vendita in tutti i canali distributivi, dal discount ai supermercati fino al piccolo servizio, dovuta alla pressione dell’inflazione sulle famiglie con effetti asimmetrici: la spesa incomprimibile pesa 21 punti percentuale in più sul bilancio familiare del quintile più povero. In un contesto in cui i consumi alimentari sono già immobili da oltre un decennio, è necessario un cambio di rotta per salvaguardare i consumi, alimentari e non, che generano il 60% del PIL italiano” ha aggiunto Valerio De Molli, managing partner e CEO, The European House Ambrosetti.

Conad chiude il 2023 a circa 20 miliardi e conferma gli investimenti futuri

Conad continua a consolidare la propria quota di mercato, ora pari al 15,0% sul totale Italia, con una crescita delle vendite del 9,6% (+7,9% a parità di rete). Particolarmente performanti risultano i concept (+15%) – Parafarmacia, Ottico e PetStore Conad – e Conad Superstore (+12%), mentre continuano a crescere il format supermercato Conad (+8,7%), le insegne di prossimità TuDay Conad e Conad City (+8,5%), così come le grandi superfici Spazio Conad (+7,7%).

Il fatturato complessivo del 2023 è pari a circa 20,2 miliardi di euro, in crescita del 9,1% sul 2022. “Pur essendo stato un annus horribilis dal punto di vista dei consumi, con volumi in contrazione e un tasso di inflazione che ha toccato in alcune rilevazioni mensili anche la doppia cifra, vediamo all’orizzonte dei segnali di ripartenza: dalla resilienza economica del Paese a spiragli di apertura per il recupero del potere d’acquisto grazie al comportamento responsabile di tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione” commenta Mauro Lusetti, Presidente di Conad.

“Intendiamo continuare a spingere sull’acceleratore degli investimenti nonostante il contesto economico particolarmente sfidante” aggiunge Francesco Avanzini, Direttore Generale Operativo di Conad. “Dall’omnicanalità, ai prodotti a marchio del distributore, alla sostenibilità fino alla digitalizzazione, con l’ampliamento della piattaforma HeyConad a nuove tipologie di servizi. Questi sono i driver che ci consentiranno di continuare a crescere e di recuperare efficienza, gettando le basi per un futuro solido e che apra anche al settore del beyond trade. Da qui al 2025, prevediamo una crescita media superiore al tasso di inflazione di circa il 5%, che ci consenta di consolidare il nostro ruolo di leader della Grande Distribuzione italiana”.

Fiore all’occhiello dell’impegno di Conad per la difesa del potere d’acquisto delle famiglie resta Bassi & Fissi, iniziativa con cui dal 2013 viene offerto un paniere di prodotti indispensabili di alta qualità e al miglior prezzo possibile. Nel 2023 hanno fatto parte del paniere Bassi & Fissi oltre 600 prodotti, rappresentativi di 115 categorie merceologiche, con un risparmio medio per i consumatori pari al 27,8%. Per il primo trimestre del 2024, Conad si impegnerà a tenere ancora bloccati i prezzi dei prodotti del paniere, contribuendo al raffreddamento del caro vita con azioni concrete.

In un contesto economico e sociale difficile, Conad conferma pure il piano di investimenti nel triennio 2023-2025 di quasi 2 miliardi di euro, secondo un’agenda strategica caratterizzata da due priorità – “Consolidare il presente” e “Gettare le Basi per il Futuro” – e dai cinque pilastri strategici dell’insegna: efficienza, canalizzazione, digitalizzazione, sviluppo delle competenze e sostenibilità, insita da sempre nel modo di fare business di Conad, e che si concretizza attraverso la strategia di sostenibilità concreta “Sosteniamo il Futuro”.

Conad aderisce all’iniziativa anti inflazione, oltre 600 prodotti a prezzi calmierati

Conad aderisce al “Trimestre anti inflazione”, l’iniziativa promossa dal Ministero dell’Industria e del Made in Italy e sottoscritto dalle associazioni della distribuzione e del commercio. Lo farà con la totalità della sua rete, composta da oltre 3.300 punti vendita sull’intero territorio nazionale, offrendo oltre 600 prodotti a prezzi calmierati fino alla fine dell’anno.

“Per Conad aderire al trimestre anti inflazione è una scelta di responsabilità” ha commentato Mauro Lusetti, Presidente di Conad. “Sentiamo il dovere di continuare a fare la nostra parte per limitare gli effetti dell’inflazione. Lo facciamo in continuità con la nostra identità, Persone oltre le cose, con il nostro impegno sociale nelle comunità e per le comunità attraverso i nostri soci, e con le azioni già messe in atto per assorbire parte dei rincari apportati dal mondo della produzione e della trasformazione. Le referenze con cui aderiamo al trimestre anti inflazione appartengono a “Bassi e Fissi”, l’iniziativa con cui da dieci anni offriamo ai nostri clienti prodotti indispensabili a prezzi ribassati e con una qualità che non teme confronti”.

L’iniziativa Bassi e Fissi comprende centinaia di prodotti a marchio Conad fondamentali per la vita quotidiana a prezzi ribassati rispetto la media di mercato, rappresentative di più di 100 categorie merceologiche, che hanno consentito nel 2022 un risparmio medio alle famiglie italiane del 26,5%. A sostegno dell’adesione di Conad al “Trimestre anti inflazione”, sono previste iniziative di comunicazione ad hoc, con campagne pubblicitarie sull’adesione del paniere dei prodotti Bassi e Fissi all’iniziativa del Governo.

Conad, Francesco Avanzini alla guida del Gruppo

I dati del Sistema Conad evidenziano una solida crescita che consente di confermarsi leader della Gdo italiana con una quota del 14,96%. Il fatturato della rete Conad è arrivato a 18,49 miliardi di euro, in aumento dell’8,7% rispetto all’anno precedente, continuando una crescita iniziata 16 anni fa. Il patrimonio netto è salito a 3,25 miliardi di euro (+5% sul 2021), mentre la marca del distributore è salita al 32,2% (+1,2 punti percentuali sull’anno precedente) nel canale ‘super’ (Fonte Circana), circa 10 punti al di sopra della media del mercato italiano.

Prosegue il piano di investimenti triennale 2022/2024 da 2,08 miliardi di euro per gli interventi di modernizzazione della rete di vendita e per i progetti di digitalizzazione, mentre è già in preparazione il nuovo piano triennale di investimenti 2025/2027. La rete Conad mette oggi a disposizione dei consumatori 3.328 punti vendita, con 74.432 i collaboratori, di cui oltre 66.000 collaboratori di rete. Completano la struttura del Sistema Conad 54 Centri Logistici. Conad comunica anche il riassetto organizzativo voluto dal nuovo Consiglio di Amministrazione, che prevede una governance dell’azienda semplificata: il Presidente Mauro Lusetti e il Direttore Generale Operativo Francesco Avanzini hanno assunto la guida dell’azienda, con una nuova definizione degli ambiti di attività. Sono stati confermati nei loro incarichi e nelle loro responsabilità i Direttori e i Dirigenti, con l’obiettivo di confermare più a lungo possibile il primato nella Gdo italiana conseguito dal 2019.

“Conad cresce e si conferma leader di mercato anche in un anno attraversato da eventi drammatici come la guerra in Ucraina, l’impennata dei costi dell’energia e la conseguente inflazione” ha dichiarato Mauro Lusetti, Presidente Conad. “Il sistema Conad è solido in ogni sua componente, come dimostrano i dati. L’impegno dei nostri Soci e delle Cooperative ha affermato un modello che meglio di altri è in grado di soddisfare le attese dei consumatori, anche in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo”.

“Negli ultimi anni la squadra di Direttori e Dirigenti del Consorzio ha contribuito all’affermazione del piano strategico pluriennale dell’insegna, fondato su quattro elementi: multicanalità, marche proprie, sostenibilità e digitalizzazione” ha aggiunto Francesco Avanzini, Direttore Generale Operativo di Conad. Nel 2022 abbiamo dato vita a un nuovo canale di prossimità urbana, TuDay Conad; ampliato la nostra offerta di prodotti a marchio del distributore, considerando sia l’innovazione di prodotto sia il rapporto con i prodotti dei territori dove operiamo; avviato decine di progetti di sostenibilità ambientale, economica e sociale con il programma “Sosteniamo il futuro”; creato l’app “Hey Conad”, un ecosistema digitale che ci consentirà di avviare un dialogo sempre più personalizzato con i nostri clienti. Infine stiamo allargando i nostri orizzonti, entrando in nuovi segmenti di offerta di servizi, forti della fiducia che 11,6 milioni di clienti ci danno ogni settimana entrando nei negozi con la nostra insegna”.

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