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Despar Italia: nuove ricette con meno zucchero

Una nuova ricetta, con una minore quantità di zucchero e un packaging rinnovato graficamente: con queste caratteristiche Despar Italia migliora la linea di bevande a base frutta a marchio Despar, in distribuzione nelle prossime settimane presso i punti di vendita dell’insegna.

La linea è stata rinnovata nell’ambito del progetto “Obiettivo Benessere”, iniziato nel 2018 in collaborazione con i nutrizionisti dell’Università di Parma con l’intento di analizzare, valutare e migliorare le caratteristiche nutrizionali di oltre 300 prodotti a marchio Despar e Despar Scelta Verde Bio, Logico.

A guidare le riformulazioni sono state le indicazioni rilasciate dal Ministero della Salute nel documento: “Obiettivi condivisi per il miglioramento delle caratteristiche nutrizionali dei prodotti alimentari con particolare attenzione alla popolazione infantile (3-12)”.

In particolare, il lavoro svolto dal Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco dell’Università di Parma si è focalizzato sul contenuto di grassi saturi, zucchero, sale e fibre dei prodotti a marchio Despar per individuare possibili miglioramenti delle ricette.

Da questi approfondimenti sono nate le nuove formulazioni delle bevande a base frutta, che contengono una minore quantità di zucchero. Impressionante la riduzione di questo ingrediente in un anno, pari a 105.500 kg (sulla base dei volumi del venduto dell’anno precedente).

Le referenze con le nuove formulazioni coprono tutta la gamma: le bevande alla frutta (con il 30% di frutta); i prodotti succo e polpa (40-50% di frutta) e i succhi con almeno il 60% di frutta senza zuccheri aggiunti. Anche il packaging è stato ridisegnato per essere ricco di contenuti, oltre che graficamente accattivante: sulla confezione il consumatore trova infatti indicata la percentuale di frutta presente e informazioni per il corretto smaltimento della confezione.

“Uno dei principi valoriali di Despar – spiega il Direttore Generale di Despar Italia Lucio Fochesato – è proprio quello della sana alimentazione. Questo aspetto viene declinato in numerose iniziative a livello nazionale e territoriale, come ad esempio il progetto ‘Le Buone Abitudini’ che coinvolge le scuole del Nord-Est. Realizziamo inoltre a cadenza trimestrale il magazine Di Vita, oggi giunto al dodicesimo anno di pubblicazione. Con oltre un milione di copie stampate l’anno, la rivista è il punto di riferimento per chi vuole adottare buone pratiche a livello di alimentazione, scoprire nuove ricette e comportamenti improntati al benessere che partano dalla cucina di casa. Per esempio, promuoviamo il ‘piatto unico’ come strumento per una alimentazione bilanciata e con un corretto apporto calorico”.

Grazie a “Obiettivo Benessere”, Despar Italia rafforza il suo impegno e l’attenzione alla salute dei propri consumatori. Ringrazio l’Università di Parma, in particolare il professor Daniele Del Rio e la dottoressa Daniela Martini, la quale è ora in servizio presso l’Università degli Studi di Milano, che ci stanno supportando nel miglioramento delle formulazioni dei nostri prodotti. Crediamo che una buona alimentazione passi attraverso scelte d’acquisto consapevoli e, proprio per questo, vogliamo offrire ai nostri clienti prodotti più equilibrati a livello nutrizionale e le conoscenze per seguire un’alimentazione bilanciata. Questo progetto, infatti, non solo valorizza il marchio Despar, ma aiuta le persone: dalla tavola può partire uno stile di vita improntato alla salute e al rispetto dell’ambiente”, concludeLucio Fochesato.

Etichette nutrizionali per tutti dal 13 dicembre, istruzioni per l’uso con la guida del Crea

Entrerà in vigore il 13 dicembre del 2016 la nuova normativa europea che obbliga i prodotti alimentari a riportare in etichetta i nutrienti presenti, la loro quantità nonché il loro valore energetico complessivo. Si tratta dell’ultima tranche del regolamento Ue n. 1169/2011 del 25 ottobre 2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori.

Uno strumento in più per favorire una scelta consapevole ai consumatori, nella direzione di un’alimentazione sana ed equilibrata. Che arriva proprio nel momento in cui i consumatori richiedono maggiori informazioni, in particolare sul contenuto in ogni prodotto  di quegli ingredienti ritenuti poco sani quali zuccheri, sale e grassi. Spesso però lo stesso consumatore non possiede le informazioni necessarie per comprendere ciò che legge e per scegliere nel modo giusto.

Proprio in considerazione di ciò, un team multidisciplinare di ricercatori del CREA, Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, coordinato dal Gabriella Lo Feudo, ha messo a punto una nuova e ampliata una nuova edizione della Guida dedicata all’etichetta nutrizionale (ce n’erano già state due precedenti).

Lo strumento, di facile consultazione, ha una grafica che riproduce fedelmente le etichette nutrizionali più diffuse di numerose tipologie di prodotto.

«La ricerca è anche questo – spiega Ida Marandola, direttore generale CREA – fornire ai cittadini elementi certi di conoscenza per poter migliorare la qualità della vita di ogni giorno e per diffondere la consapevolezza dell’unicità del nostro patrimonio agroalimentare».

La guida è scarivabile all’indirizzo http://www.crea.gov.it/wp-content/uploads/2016/09/etichette-nutrizionali-on-line.pdf

Salmone, più sano in conserva che affumicato

Sembra una discussione un po’ capziosa quella di stabilire quali siano, durante le feste più goduriose e ipercaloriche dell’anno, gli alimenti più salutari da consumare, ma in realtà sempre più persone se ne preoccupano. Ad esempio il salmone, alimento che difficilmente manca sulle mense in questo periodo, è più sano in scatola o affumicato?

Una risposta viene da una nuova indagine nutrieconomica promossa da Nostromo, che sottolinea come le referenze di Salmone in conserva Nostromo siano migliori a livello nutrizionale e più economiche. Il motivo? Contengono molto meno sodio e sono più ricche di Omega-3, i grassi amici dell’apparato cardiocircolatorio. Lo studio condotto attraverso l’innovativo Barometro Nutrieconomico del Centro Studi Sprim, software in grado di valutare qualità nutrizionale e prezzo degli alimenti, ha confrontato le porzioni sgocciolate delle conserve di Salmone Nostromo (Filetti di Salmone all’olio di oliva, Filetti di Salmone al naturale) con una porzione di salmone affumicato da 50 grammi. I risultati evidenziano che le conserve di Salmone Nostromo non solo consentono un risparmio economico di oltre il 10%, ma garantiscono una qualità nutrizionale decisamente superiore rispetto a una porzione di salmone affumicato.

Poco sale, tanti Omega 3

Dall’analisi emerge che una porzione di Salmone Nostromo apporta circa il 20% della quantità di Omega-3 raccomandata giornalmente (LARN 2012), mentre il salmone affumicato solo il 5%. “Gli acidi grassi poliinsaturi Omega-3 hanno molteplici effetti benefici, in particolare sulla salute cardiovascolare – spiega Laura Primavesi, ricercatrice del Centro Studi Sprim -. È importante consumare spesso pesce ricco di Omega-3, come il salmone, per avere vantaggi apprezzabili per la salute”.

Un altro importante punto di forza è la minor quantità di sodio: le referenze di Salmone Nostromo apportano il 14% di sodio che andrebbe consumato giornalmente, contro il 47% contenuto in una porzione di salmone affumicato. Il maggior contenuto di selenio e iodio, corrispondente rispettivamente al 20% e al 25% della quantità raccomandata giornalmente, rappresenta un ulteriore plus nutritivo (il salmone affumicato ne possiede il 17% e il 12%).

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