CLOSE
Home Tags Pmi

Tag: Pmi

Zurich Gusto, la soluzione assicurativa per le PMI del food

Zurich Italia lancia Zurich Gusto, la soluzione assicurativa dedicata alle piccole e medie imprese italiane del comparto food. Una protezione personalizzabile e dal costo contenuto creata per sostenere il tessuto produttivo italiano, in questa fase di difficoltà post Covid-19.

“Il nostro obiettivo – precisa Elena Rasa, Chief Underwriting Officer di Zurich Italia – è fornire un supporto concreto alle tante PMI che stanno attraversando un momento di difficoltà contribuendo alla loro protezione e allo sviluppo di una cultura del rischio che crei valore aggiunto. In questa fase di ripartenza, vogliamo essere vicini alle aziende italiane del settore alimentare attraverso un’innovativa offerta dai costi contenuti e, al tempo stesso, personalizzabile in base alle necessità dell’azienda cliente.”

Le piccole e medie imprese costituiscono il tessuto produttivo dell’Italia e, in particolare, le aziende del settore alimentare si confermano un’eccellenza del nostro Paese con 58.000 imprese, 140 miliardi di euro di produzione nel 2018, 2,4 milioni di euro di fatturato medio e 385.000 addetti nel settore.

Zurich Gusto è dedicata alle PMI alimentari a cui offre supporto specifico in tutte le fasi della produzione, coprendone i rischi connessi: dal trasporto della materia prima al ciclo produttivo, dalle fasi di trasformazione agli eventuali richiami di prodotti. Zurich supporta gli imprenditori nella consapevolezza e mitigazione dei rischi attraverso tre momenti fondamentali: analisi dei rischi specifici connessi al settore alimentare, ascolto e dialogo diretto con l’imprenditore, creazione di un pacchetto di coperture e garanzie tagliate su misura del business.

 

 

PMI: fatturato e utile netto in crescita. I dati della ricerca SME Pulse

Le Piccole e Medie Imprese italiane? Non se la cavano male. Anzi. Lo conferma la ricerca SME Pulse, condotta da American Express su circa 3000 PMI di 12 Paesi europei. Lo studio registra infatti una crescita sia a livello di fatturato che di utili, nonostante l’instabilità politica ed economica. Un buon indice di gradimento è stato espresso inoltre nei confronti dei servizi finanziari riservati alle attività, ritenuti complessivamente soddisfacenti.

Scendendo nel dettaglio, vediamo che la ricerca ha riscontrato una crescita del fatturato tra lo 0,1% e il 2% durante lo scorso esercizio per il 65% delle Piccole e Medie aziende italiane, ed una stima per il prossimo anno tra il +2 e il +5% per il 69% di esse. È possibile individuare la medesima tendenza in merito all’utile netto, attestato per il 55% entro il 2% del fatturato, oltre che ad un miglioramento, nei prossimi tre anni, a livello di bottom line e net profit margin tra il 2 e il 5% del fatturato, per il 58% delle PMI.

Per quanto riguarda i rischi che minacciano le PMI, American Express ha voluto delinearne un quadro, individuando l’instabilità politica e normativa, al primo posto per il 70% di esse. Al secondo posto, l’instabilità economica del mercato domestico per il 69% delle aziende e per il 44% il rischio del costo del debito. Tra i fattori esterni che sono visti come un ostacolo al raggiungimento del successo dell’azienda, le tasse (62% delle PMI), la normativa (58% delle PMI) e la crescita dei costi (53% delle PMI).

Sul piano delle previsione, poi, emerge che l’81% delle imprese prevede un aumento della produttività entro il 5% e più della metà di queste (51%) considerano la situazione economica, globale e domestica, positiva. Solo il 4% esprime un giudizio negativo sulla produttività.

La fiducia nella crescita da parte delle PMI rappresenta un punto chiave nella determinazione dei principali obiettivi a lungo termine, l’aumento del fatturato si configura come fattore primario (85%), mentre il 48% mette al primo posto la creazione di una reputazione positiva.

Ma qual è la prospettiva di finanziamento per mettere in moto la crescita? Tra le diverse soluzioni possibili, l’89% delle aziende predilige il circolante, a seguire i prestiti bancari (65%) e i prestiti su garanzia (58%), il trend resta invariato anche nelle proiezioni che interessano i prossimi tre anni, probabilmente per merito dell’alto indice di gradimento espresso riguardo le attuali opzioni offerte dal mercato finanziario (71%). Inoltre, nel processo decisionale per la scelta delle future opzioni di finanziamento un ruolo preponderante è rappresentato dalla propensione alle opzioni di rimborso flessibile (53%), ai Low Fees (45%) e alla semplicità di applicazione (42%).

“In questo studio emerge il profilo di un’Italia sicura, che sostenuta dall’incoraggiante ottimismo delle PMI, è pronta a confrontarsi con obiettivi importanti” – ha dichiarato Davide Grassani, Sales Director SME Global Commercial Services Italia, American Express. – “Siamo orgogliosi di essere da sempre un partner strategico per queste imprese, vero tessuto dell’economia del Paese, e di continuare a lavorare per garantire servizi innovativi dedicati a coloro che decidono di investire su espansione e sviluppo internazionale. Attraverso la comprensione delle prospettive e delle esigenze delle PMI, possiamo supportarle al meglio in un percorso di crescita”.

 

Sono 12.000 le PMI attive su Amazon e all’estero valgono 500 milioni di euro

Sandali di Artefizio

Sono oltre 12.000 le piccole e medie imprese italiane che vendono i propri prodotti su Amazon,  e di queste ben 2.000 sono entrate nel 2018 (+20% rispetto al 2017). Insieme hanno raggiunto la cifra record di oltre €500 milioni nelle vendite all’estero nel 2018, con una crescita costante di più del 50% anno su anno. Le imprese italiane vendono i loro prodotti soprattutto in Europa e alcune anche in tutto il mondo. Quasi il 50% di tutti i prodotti presenti nei centri di distribuzioni italiani di Amazon sono destinati alle aziende terze che vendono su Amazon e il numero dei venditori che si avvantaggiano dei servizi di logistica di Amazon in Italia è cresciuto di oltre il 35% nel 2018.

 

In Europa Amazon sostiene oltre 130.000 piccole e medie imprese attraverso una serie di strumenti di supporto e di servizi che aiutano le PMI ad avviare l’attività online ed a vendere nel mondo attraverso i 19 siti di Amazon, in 12 lingue, raggiungendo milioni di potenziali nuovi clienti. Le aziende indipendenti italiane hanno generato più di 10.000 posti di lavoro per supportare la propria crescita su Amazon; il marketplace di Amazon ha generato oltre 200.000 posti di lavoro in Europa ed oltre 900.000 in tutto il mondo per chi ha avviato o sta facendo crescere il proprio business su Amazon.

Citiamo in proposito, quanto dice Fabio Ortolani Petrillo che ha fondato Artefizio, impresa artigianale alle porte di Bologna che crea tavolini, cinture, portachiavi o sandali da copertoni, scarti del legno ed altri materiali usati grazie alla tecnica dell’up-recycling. “Artefizio vuole trasmettere ad un numero sempre più alto di persone la bellezza e le molteplici potenzialità dei ferri vecchi. Tale prospettiva si sposa direttamente con la rivalutazione della tradizione artigiana ed artistica senza dimenticare l’evoluzione globale e l’e-commerce ci offre un canale per far conoscere i nostri prodotti in Italia e all’estero: grazie ad Amazon esportiamo prodotti in Germania, Francia e USA.”

Continuiamo a fornire strumenti, supporto e consulenza alle piccole e medie imprese presenti su Amazon per ampliare le loro potenzialità di vendita ed allo stesso tempo offrire una maggiore selezione ai nostri clienti” afferma Ilaria Zanelotti, Head of Marketplace di Amazon.it. “Siti come Amazon facilitano le piccole e medie imprese italiane araggiungere nuovi paesi all’estero e nuovi clienti al di fuori del territorio in cui si trovano”.

Per rendere possibile tutto questo, Amazon ha investito, a partire dal 2010, oltre €27 miliardi in Europa e €1.6 miliardi in Italia. Questi investimenti hanno permesso di creare infrastrutture, immobili, posti di lavoro, servizi e contenuti che includono anche la realizzazione dei servizi online e della rete logistica a supporto della rapida crescita delle piccole e medie imprese che vendono su Amazon. Milioni di PMI nel mondo vendono su Amazon in oltre 180 Paesi e permettono di ampliare la selezione e di mantenere prezzi competitivi per i clienti. Amazon fornisce alle PMI la spedizione e la distribuzione dei prodotti, la gestione del customer service nella lingua locale e la traduzione di centinaia di milioni di schede prodotto per consentire a queste imprese di vendere a livello internazionale con un minimo sforzo. Nel 2018, oltre 50.000 PMI hanno superato i $500.000 in vendite globali su Amazon e quasi 200.000 i $100.000. Le aziende indipendenti che vendono su Amazon concorrono al 52% di tutte le vendite sui siti Amazon nel mondo: le piccole e medie imprese esportano prodotti verso clienti in Europa, Nord America, Giappone e India

 

Amazon aiuta le Pmi a vendere in Europa con il Nuovo programma Paneuropeo

Punta sulle Piccole e medie imprese, che spesso hanno difficoltà ad approcciare il “libero” (per ora) mercato europeo, il colosso delle dotcom Amazon, che lancia il Programma Paneuropeo, un servizio che consentirà ai venditori del Marketplace di raggiungere in maniera più efficiente milioni di clienti Amazon in Europa.

Il programma assicurerà ai clienti tempi di consegna più rapidi e costi di spedizione inferiori: i venditori potranno inviare il proprio inventario a un singolo Centro di Distribuzione, dal quale i prodotti saranno inviati verso i vari Centri di Distribuzione europei tenendo conto del diverso livello di richiesta da parte dei clienti in ciascun Paese in modo da spedire i prodotti ai clienti finali dal più vicino Centro di distribuzione in cui i prodotti sono disponibili.

L’Ue sta da tempo lavorando sulle limitazioni imposte dalle aziende che di fatto chiudono il mercato dell’e-commerce europeo tramite i geoblocchi (vedi E-commerce, il mercato non è europeo: 4 siti su 10 applicano il geoblocco). In questo senso potrebbe risultare interessante per le Pmi il nuovo progetto: in effetti sono già decine di migliaia le piccole e medie imprese che utilizzano il Marketplace Amazon per la vendita e la Logistica di Amazon ha permesso di consegnare, nel 2015, più di un miliardo di prodotti ai clienti nel mondo. Inoltre, il numero di venditori europei che vendono prodotti almeno in un’altra nazione estera è aumentato di oltre il 50% nel 2015.

Il nuovo Programma Paneuropeo di Amazon permetterà inoltre ai venditori di rendere i propri prodotti disponibili attraverso il servizio Amazon Prime, beneficiando di un ulteriore strumento di supporto all’espansione del proprio business. Quanto ai costi, i venditori dovranno pagare unicamente le tariffe di gestione dell’ordine applicate nel Marketplace in cui il prodotto è stato ordinato, anche se il prodotto è stato spedito da un Centro di distribuzione estero. Non sono previste commissioni per la ripartizione dei prodotti nei diversi Centri di Distribuzione. Amazon dispone di 29 Centri di Distribuzione in 7 paesi europei e di un servizio di assistenza clienti che opera in 5 lingue.

 

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare