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Beretta acquisisce il prosciuttificio Bedogni e rafforza l’offerta premium

Fratelli Beretta ha acquisito il 100% del capitale sociale di Bedogni, prosciuttificio italiano con oltre sessanta anni di storia fondato da Egidio Bedogni. L’azienda è specializzata nella produzione di prosciutto crudo di Parma, grazie allo speciale microclima del territorio e attraverso un metodo che unisce l’innovazione tecnologica a lavorazioni artigianali di eccellenza.

Grazie all’operazione, il salumificio Bedogni potrà proseguire il proprio percorso di crescita, ampliando l’offerta a nuovi mercati e beneficiando dell’innovazione tecnica e della visione strategica produttiva di un gruppo italiano simbolo di eccellenza alimentare nel mondo, mantenendo inalterato il proprio legame col territorio d’origine. Nel contempo il Gruppo Beretta arricchirà la propria linea di prodotti Dop e Igp, rafforzando il posizionamento nella gamma di prosciutti crudi premium. Prosciutto di Parma Bedogni entrerà infatti nella linea “Le Nostre Eccellenze”, al fianco di grandi classici della salumeria italiana come i prosciutti crudi San Daniele, Carpegna e Toscano.

“Siamo orgogliosi di entrare a far parte della grande famiglia Beretta: questo passaggio rappresenta un volano di sviluppo che permetterà di far apprezzare la qualità del nostro prosciutto di Parma in tutto il mondo e di mantenere viva la tradizione della nostra azienda sul nostro territorio di origine” commenta Carla Saltini, rappresentante della terza generazione della famiglia in azienda.

“Bedogni è una delle più alte espressioni del prosciutto di Parma di qualità, per questo motivo siamo molto soddisfatti di aver completato un accordo che ci permetterà di preservare e valorizzare un’eccellenza della salumeria italiana ed esportarla in tutto il mondo” aggiunge Alberto Beretta, rappresentante del Gruppo Beretta che ha fortemente voluto e seguito l’operazione fino alla sua conclusione.

Giovani, alimentazione e benessere, l’indagine di Citterio

Citterio ha chiesto il parere dei docenti di educazione fisica per far luce sul binomio sport e alimentazione che coinvolge i ragazzi, adolescenti e non, nel nuovo anno scolastico “post Dad”.

Esercizio fisico, sport e stile di vita attivo, nonché un’alimentazione corretta. La pandemia ha inevitabilmente modificato quelle che prima erano consuete abitudini dei più giovani, creando in loro un atteggiamento meno propenso al movimento fisico e con poca attenzione alla corretta alimentazione. Citterio è da sempre attenta agli aspetti che riguardano l’alimentazione dei ragazzi, dall’apporto nutritivo fino alla corretta distribuzione dei pasti durante la giornata, il tutto per favorire il benessere, l’efficienza mentale e la capacità di concentrazione dei più piccoli.

«Purtroppo il Covid ha peggiorato il rapporto dei nostri giovani con lo sport – sottolinea Elen Di Verniere, docente di educazione fisica e coordinatrice di “Docenti di educazione fisica in rete”. Sarebbe interessante che venissero fatti degli studi scientifici per capire in modo più approfondito le conseguenze e le ricadute di quanto è successo ai nostri ragazzi. Se è vero che la cultura legata allo sport sta cambiando è altrettanto vero che è spesso concepito come mera competizione. Invece dovrebbe essere considerato come un compagno di vita in grado di migliorare la salute e creare piacere nel muoversi e faticare fisicamente. Il compito che abbiamo nelle ore di educazione fisica – continua la professoressa – è diverso da un tempo, oggi insegniamo anche teoria per far capire l’importanza e il valore del movimento nella propria vita. Certo a me piace farli “sudare”, perché è da lì che si percepisce il proprio corpo e il benessere che se ne ricava».

È proprio il concetto di benessere, considerato come l’insieme di uno stato complessivo di buona salute fisica, psichica, mentale, relazionale e sociale, ad essersi scontrato con l’attuale periodo di pandemia. Ricostruire il benessere quotidiano dei ragazzi a partire dall’ambiente scolastico, è uno degli obiettivi di “Docenti di educazione fisica in rete”: dalla pratica di attività fisica, alle ore di sonno, al passare del tempo all’aria aperta, fino alla buona alimentazione, il tutto in un contesto di “salute fisica” da sensibilizzare proprio tra i banchi di scuola.

«I docenti di educazione fisica sono i primi che possono aiutare le nuove generazioni ad avere un approccio differente nei confronti della “salute fisica” – afferma ancora la Di Verniere. Per questo è fondamentale che le loro figure vengano inserite all’interno del programma didattico delle scuole primarie, per spingere anche i più piccoli all’attività motoria abbinata ad una corretta educazione alimentare. L’alimentazione gioca infatti un ruolo cruciale nei ragazzi, è quel corretto carburante che serve per poter affrontare nel modo giusto impegno scolastico e attività sportiva».

In questa direzione si è mossa Citterio che, attraverso il suo reparto di Ricerca&Sviluppo, è da sempre alla ricerca di un prodotto non solo di qualità, ma con specifiche caratteristiche nutrizionali, avvalendosi anche della collaborazione con Nutrition Foundation of Italy.

L’azienda italiana ha scelto così di puntare su una gamma di prodotti in linea con il connubio sport e alimentazione, anche tra i più giovani. Si tratta della linea Taglio fresco in Leggerezza (disponibile nelle varianti petto di pollo e petto di tacchino 100% italiani, prosciutto cotto di alta qualità e prosciutto crudo senza conservanti), un prodotto ricco di proteine, senza glutine e con un basso contenuto di grassi, ideale anche per i ragazzi. Le proteine per esempio sono un pilastro fondamentale per una corretta alimentazione dei più piccoli e devono rappresentare fino al 15% delle calorie totali (come indicato dai riferimenti dei LARN). In particolare quelle animali – a differenza delle vegetali – presentano tutti gli aminoacidi essenziali di cui il nostro organismo ha bisogno, perché non in grado di produrli da sé.

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