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Il Viaggiator Goloso raddoppia a Milano 3 Basiglio con un nuovo store

foto: Twitter.

Un nuovo store, il secondo dopo quello di Milano via Belisario, ad insegna il Viaggiator Goloso, marchio d’alta gamma di Unes e U2 Supermercati, ha aperto oggi in Piazza Marco Polo a Milano 3 – Basiglio. Il punto vendita, all’interno del centro commerciale di Milano 3, presenta alcune novità: oltre ai reparti gastronomia e macelleria servite, all’ortofrutta sfusa e alla pescheria, sarà infatti presente il panificio biologico che sforna ogni giorno pane fresco preparato utilizzando unicamente grani integrali, antichi e biologici e lievito madre. Impasti naturali lasciati riposare per almeno due giorni e cotti nel forno a legna, proprio come una volta. Sviluppato su 1180 metri quadri, ha otto casse, 45 addetti ed è aperto 7 giorni su 7.

 

Degustazioni, freschi tutti i giorni, locker Amazon

Non poteva mancare, poi, il reparto sushi e sashimi, dove saranno sempre disponibili preparazioni di pesce curate nei minimi dettagli e capaci di conquistare anche i palati più esigenti. Inoltre, il nuovo punto vendita sarà dotato di un’area degustazioni dove, ogni settimana, sarà possibile assaporare eccellenze gastronomiche selezionate. E per gli amanti dei prodotti freschissimi, tra le novità del reparto ortofrutta ci saranno le macedonie, le spremute e i frullati preparati quotidianamente e pronti per essere gustati.

Presso il reparto macelleria servita sarà possibile acquistare una selezione di carni pregiate che spazia dalle costate riposate per almeno due mesi nella cella di maturazione sino a specialità come il pollo di Bresse DOP, l’Angus allevato in Italia e la carne marezzata di Wagyu.

Presso il reparto gastronomia sarà disponibile una ricca selezione di salumi e formaggi, pasta fresca e prodotti gastronomici della tradizione nostrana e internazionale come ad esempio il caviale.

Il reparto pescheria, gestito da Orobica Pesca, partner con oltre 50 anni di esperienza, tra i pionieri del pesce crudo e delle ostriche francesi, offrirà un’ampissima scelta giornaliera di pesce fresco e preparazioni gastronomiche di propria produzione.

Infine l’enoteca metterà a disposizione un ricco assortimento di etichette italiane e straniere, dagli champagne più pregiati alle bollicine nostrane tra cui Franciacorta e Prosecco di Valdobbiadene, vini rossi D.O.C. e D.O.C.G, passiti e vini dolci da abbinare ai dessert.

Oltre all’intera gamma de il Viaggiator Goloso, ai reparti freschi e alle referenze alimentari selezionate, completano l’assortimento i prodotti dedicati alla cura della casa e della persona (per un totale di 9.000 referenze disponibili tra cui 2.000 a marchio il Viaggiator Goloso). Tra i servizi offerti dal punto vendita vi sono inoltre la lavanderia, il Wi-Fi gratuito, le colonnine per la ricarica dei cellulari e il punto di ritiro self-service Amazon Locker.

Per la realizzazione del punto vendita sono state coinvolte maestranze specializzate di ben 15 nazionalità differenti. La costruzione del forno a legna ad esempio, fiore all’occhiello del punto vendita, è stata seguita da professionisti specializzati, utilizzando materiali che consentono di mantenere una temperatura costante di cottura del pane.

Per festeggiare l’apertura dello store, fino a domenica 3 settembre i clienti riceveranno in omaggio una pratica shopper in TNT e l’etichetta da viaggio firmata il Viaggiator Goloso, insieme a 15 euro in buoni spesa. Mentre i food trucks firmati il Viaggiator Goloso saranno presenti sabato 9 e domenica 10 settembre in occasione della Festa di Basiglio, dove offriranno gustosissimi prodotti.

Il primo punto vendita permanente ad insegna il Viaggiator Goloso è stato inaugurato lo scorso 23 novembre, in viale Belisario 1, a Milano. 

 

 

 

 

 

 

 

Penny Market ecco il nuovo punto vendita di Catania, altri 25 in arrivo quest’anno

Si chiama “Ambiente 3.0” il layout di Penny Market progettato per offrire ai clienti un’esperienza di acquisto di grande qualità ed efficienza. Un concetto seguito anche nel nuovo punto vendita di Catania, in Via Pietro Mascagni, 116 con accesso anche dal Viale Africa, il 354° punto vendita Penny Market della rete italiana (27° in Sicilia).

Il nuovo store è in grado di offrire ai clienti un’ampia scelta di prodotti di qualità a prezzi concorrenziali all’interno di una struttura accogliente e confortevole, per una spesa facile e veloce ogni giorno. Questa apertura, insieme alle altre 25 previste per quest’anno, fa parte del progetto di espansione di Penny Market Italia, all’interno di un piano d’investimenti che tocca i 200 milioni di euro per il biennio 2017-2018, di cui 96 milioni per il 2017. Il punto vendita di Catania prevede l’inserimento di nuovo personale che andrà ad aggiungersi agli oltre 3.000 dipendenti italiani.

Il nuovo punto vendita ospita un vasto assortimento dedicato ai prodotti tipici regionali forniti da aziende strettamente integrate nel territorio, in particolare per le categorie Freschissimi Salumi e Formaggi, Pane Fresco e Vini e, come tutti i punti vendita Penny Market, ha in assortimento circa 60 prodotti a marchio privato CUOR DI TERRA con le migliori tipicità dei prodotti italiani.

L’impegno nell’offrire ai clienti prodotti che corrispondano ad alti standard qualitativi ha un focus specifico sulla stagionalità, garantendo sempre Frutta e Verdura di stagione Siciliana a marchio “Vicino” e comunque 100% Italiana con un vasto assortimento, grazie alla continua selezione e al monitoraggio dei prodotti.

In quest’ottica si inserisce anche l’attenzione verso la territorialità e la tradizione italiana: all’interno del punto vendita sarà presente la Macelleria a libero servizio, dove i clienti potranno apprezzare il meglio dei prodotti regionali disponibili e un banco Gastronomia dove trovare sfiziose specialità ogni giorno. Il pane verrà sfornato durante tutto l’arco della giornata e la cantina di vini, con circa 100 tipologie di vino in assortimento, sarà all’insegna dell’italianità attraverso la vendita di prodotti di fascia elevata provenienti da fornitori diretti, con evidenziazione del territorio e della regionalità.

L’edificio che ospita il primo Penny della città e il quarto Penny della provincia, nasce in un contesto di riqualificazione urbana che ha avuto come oggetto il recupero a Catania di un’area produttiva dismessa. Il nuovo punto vendita si inserisce all’interno del contesto cittadino e più precisamente nella zona del lungomare tra la Stazione Centrale e Piazza Europa. La struttura è stata realizzata secondo le più recenti tecniche costruttive che conferiscono all’edificio caratteristiche di isolamento termico per una maggior efficienza energetica. L’obbiettivo di ottenere la massima qualità riducendo i consumi è stato perseguito utilizzando la tecnologia al Led per l’illuminazione del negozio ed introducendo nuove soluzioni per gli impianti di refrigerazione; questi accorgimenti contribuiscono a risparmi annui fino a 32.000 Kwh che si possono tradurre in circa 8,98 tonnellate equivalenti di petrolio non bruciate, con una mancata emissione di CO2 in atmosfera pari a 19,20 tonnellate.

Al taglio del nastro l’Assessore all’Urbanistica, Decoro Urbano e Manutenzioni Salvatore Di Salvo, l’Assessore al Commercio Nuccio Lombardo, e il Responsabile dell’Area Vendite, Ruggero Romano di Penny Market Italia.

«L’apertura di un nuovo punto vendita a Catania si inserisce perfettamente nella nostra strategia: negozio di prossimità attento ai bisogni dei consumatori, in grado di offrire ogni giorno un vasto assortimento a prezzi contenuti e concorrenziali. – commenta Ruggero Romano –. Siamo infatti convinti che una buona spesa debba necessariamente essere conveniente, facile e di qualità, caratteristiche che noi di Penny Market garantiamo in tutti i nostri store».

L’ipercoop al “Città delle stelle” unico pdv italiano con il “bollino verde” europeo Emas

L’ipercoop più verde d’Italia? Anche quest’anno è quella di Ascoli Piceno, situata nel centro commerciale “Città delle Stelle”, che, unico punto vendita nel nostro Paese, ha ottenuto il certificato Emas (acronimo di Eco-management and Audit scheme), la registrazione europea che ne garantisce l’eccellenza sotto il profilo ambientale. Il “bollino verde” 2017 è stato rilasciato sulla base dei risultati ottenuti nel 2016, grazie a impianti efficienti e alla riduzione degli sprechi, ad attività di sensibilizzazione dei clienti e a continui miglioramenti per la sostenibilità. Completamente rinnovato a marzo di quest’anno, è stato sottoposto a una ristrutturazione che ha ammodernato completamente la struttura anche sotto il profilo degli accorgimenti ambientali.

L’impianto fotovoltaico del centro.

Emas è un sistema al quale possono aderire volontariamente imprese e organizzazioni che vogliano valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali. L’adesione richiede anche attività di informazione e di educazione alla sostenibilità, che, nel caso di Coop Alleanza 3.0, coinvolgono soci, clienti e lavoratori: ogni anno viene prodotta, a questo scopo, una Dichiarazione ambientale, aggiornata con i risultati dell’anno appena trascorso e con gli obiettivi di quelli futuri.

Nel corso del 2016 nel punto vendita di Ascoli anche i clienti e le scuole sono stati coinvolti in attività e laboratori sui temi della sostenibilità. Lo scorso anno le animazioni sul consumo consapevole organizzate da Coop Alleanza 3.0 hanno interessato oltre 300 bambini e ragazzi delle scuole del territorio. È inoltre proseguita l’iniziativa per incentivare il corretto smaltimento degli oli vegetali esausti da cucina, che ha permesso di recuperare complessivamente 2.570 kg di olio.

I banchi frigo, chiusi.

Tutti gli obiettivi “verdi” per il futuro e i risultati ottenuti nel 2016 sono riportati, insieme alle politiche per la sostenibilità di Coop Alleanza 3.0, nella nuova Dichiarazione ambientale dell’ipercoop “Città delle Stelle”: il documento è consultabile sul sito www.coopalleanza3-0.it .

Carrefour offre spazi e servizi agli over 65 nel difficile agosto milanese

Zone relax con in dotazione libri, riviste, giochi di carte, giochi di società oltre ai servizi a domicilio per i clienti più senior che potranno anche farsi recapitare la spesa ordinata telefonicamente: sono le iniziative prese per tutto il mese di agosto in molti dei 30 Carrefour market di Milano. L’operazione, denominata “Estate a casa market”, ha lo scopo evidente di rendere più piacevole l’estate di tutti i clienti over 65 costretti a rimanere in città.

Nella zona relax allestita in ambienti freschi, sorta di circolo o piazza di paese dove non sempre c’è, si può conversare liberamente, giocare a carte o ad altri giochi di società, leggere libri, riviste e molto altro, tutto fornito gratuitamente da Carrefour market. Per i clienti senior che lo vorranno, saranno messi a disposizione anche alcuni spazi dove poter allestire mostre, frutto di loro attività hobbistica, come fotografie, decoupage, pittura, intarsio, in una logica di supporto anche alla socializzazione, per non sentirsi soli in una città come Milano dove agosto rappresenta un periodo molto complicato dell’anno.

 

Servizi e intrattenimento in una città semideserta

L’operazione “Estate a casa market”, coerentemente con quella che è già la filosofia consolidata di Carrefour market, garantisce, inoltre, di rinforzare importanti servizi come – ad esempio – la possibilità di ordinare telefonicamente la spesa (contattando l’800.203999 dalle 8:00 alle 20:00) e farsela recapitare a domicilio, per gli over 65 ad un prezzo simbolico di 1 centesimo di euro. In aggiunta, attraverso il numero 366.9240405, attivo tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00, tutti i clienti potranno richiedere anche servizi di assistenza tecnica domestica che saranno erogati direttamente da fornitori Carrefour market (idraulico, elettricista, muratore, tecnico della caldaia, frigorista, fabbro e servizi di pulizia).

«Crediamo sia importante, per una realtà come Carrefour market, avere un ruolo attivo e di interesse sociale nelle città dove operiamo – spiega Stephane Coum, direttore supermercati Carrefour Italia -. Questo spirito si traduce in molte nostre iniziative, ma quella comunicata con Estate a Casa market oggi ci rende ancor più fieri poiché siamo certi possa essere di supporto a quella parte di popolazione che proprio nel periodo estivo e festivo in generale soffre i maggiori disagi, primi tra tutti quello di sentirsi soli in una grande città. Milano è una città attenta a questo aspetto e siamo felici di poter contribuire, con i mezzi che ci competono, ad un senso di responsabilità sociale collettiva che tanto può aiutare».

Jungle Jim, lo store che va oltre il supermercato

Fairfield (OH) non è Manhattan. Non è una melting pot che meticcia caoticamente le tra-dizioni alimentari. Ci abitano 43mila individui distribuiti  in 17mila famiglie: 79,0% bianchi, 12,8% Afro- Americani American,  5,5% Ispanici, 2,4% Asiatici  Parliamo di una cittadina assorbita dalla vicina Cincin-nati, la vecchia “Porkopolis”, cosiddetta per l’industria delle carni, con le sue forti radici tedesche e comunque più piccola di Bologna. Ecco uno dei tanti aspetti con-tradditori di un vero enigma nella casistica del retail Americano.A Faifield opera uno di due strani e sorprendenti punti di vendita denominati: Jungle Jim International Market (JJIM). Non si tratta del frutto recente della nuova moda dei formati che adottano, appunto, l’identificativo “In-ternational Market” e che stanno fiorendo in varie parti degli USA. Questa insegna, venne fondata, nel 1971, da, un giovanotto fresco di college con la vocazione del commerciante.In realtà si trattava di un banco di frutta semiperma-nente vicino ad una stazione di servizio in disuso. Jim, l’aveva riadattata a magazzino e si era adattato a viverci dentro. Ebbene, per quanto incredibile, oggi, il frutto evolutivo di quello stand si riassume in alcu-ne cifre sbalorditive: 180.000 referenze (in grande maggioranza alimentari), di cui 60.000 di importazione, su una superficie di 26mila m2; oltre 5 milioni di clienti ogni anno, provenienti da tutto l’Ohio,  l’Indiana e il Kentucky. Il secondo punto di vendita fu aperto a Eastgate, (OH) nel 2012, a 45 km dal primo, lungo il grande anello autostra-dale che per 160 km, circonda la città, passando per tre stati. Questo store pare sia riuscito a rivitalizzare un’area di un centro commerciale in pieno declino.

Rendere l’idea di quel che offre il punto di vendita di Fairfield è tecnicamente difficile, ma può aiutarci uno degli slogan coniati da Bonaminio: “If it exists, we get it for you – well, almost always.” Semplice, non è vero? Anche se in un’in-tervista egli ebbe a dire, rammarican-dosi: “I can’t get camel humps. People want them because they make soup out of them. But I can’t get them.” Insomma: “Jungle Jims is a WAY more than a supermarket”, come affermano i clienti affezionati da decenni, che si aspettano di trovarvi tutto ciò che il mondo offre in tema di alimentazione.

Offerte impensabili

In quale altro posto si può pensare di vendere, ogni settimana, 100 teste di agnello (complete di occhi), fresche e sotto-vuoto, considerate, in molte nazio-ni europee e anche da diversi americani, una raffinata delicatezza? Oppure, dove trovare un assortimento tanto profondo di ogni genere di insetti commestibili confezionati, tra cui quelli della ormai celebre marca Thailand Unique? O le uova di struzzo, di emù o quelle dei “cent’anni”? Tutto questo in una cittadina come tante, si è detto, a dimostrazione che, in un grande mercato come quello americano, la regola generale del retail è che… “non esistono regole!”. La passione di JimSicuramente un formato come JIM è per definizione irripetibile.

Non riproducibile, anche se Jimmy e Chris, i figli di Jim, sono ben intenzionati a calcare le orme del padre che peraltro sta rallentato il proprio impegno dalle abituali 80 ore settimanali di lavoro, a 70 “sol-tanto”. Parliamo cioè di un imprenditore conosciuto personalmente che riesce, da 45 anni,  a divertirsi nel vero senso della parola. Potrebbe stupire, infatti, la sua abitudine di travestirsi, a seconda del tema dei tanti eventi organizzati nel corso dell’anno, al fine di essere il primo animatore di un luogo dove il diver-timento si coniuga con il piacere dello shopping. Nel corso dell’anno lo si può trovare vestito da pom-piere per premiare i vincitori del “Weekend of Fire” la fiera-competizione dedicata alle salse piccanti (nel reparto dedicato ce ne sono 1.500!), oppure da mago che viaggia su un Segway per far divertire i bambini, o nella sua “classica” tenuta da esploratore africano come il personaggio dei comics che gli fruttò il so-prannome, per l’abitudine di indossare pantaloncini caki, mentre scaricava cocomeri e meloni per il suo stand improvvisato.I vari guru del marketing e i manager delle grandi catene hanno sempre visto questo folklore con suffi-cienza, bollandolo con l’epiteto del kitsch della peggior cultura popolare.  Ed effettivamente il layout e il visual mechandising del luogo non furono certo il risultato di pianificazioni e concept partoriti da archistar.

La passione di Jim

Sicuramente un formato come JJIM è per definizione irripetibile. Non riproducibile, anche se Jimmy e Chris, i figli di Jim, sono ben intenzionati a calcare le orme del padre che peraltro sta rallentato il proprio impegno dalle abituali 80 ore settimanali di lavoro, a 70 “sol-tanto”. Parliamo cioè di un imprenditore conosciuto personalmente che riesce, da 45 anni,  a divertirsi nel vero senso della parola. Potrebbe stupire, infatti, la sua abitudine di travestirsi, a seconda del tema dei tanti eventi organizzati nel corso dell’anno, al fine di essere il primo animatore di un luogo dove il diver-timento si coniuga con il piacere dello shopping. Nel corso dell’anno lo si può trovare vestito da pompiere per premiare i vincitori del “Weekend of Fire” la fiera-competizione dedicata alle salse piccanti (nel reparto dedicato ce ne sono 1.500!), oppure da mago che viaggia su un Segway per far divertire i bambini, o nella sua “classica” tenuta da esploratore africano come il personaggio dei comics che gli fruttò il so-prannome, per l’abitudine di indossare pantaloncini caki, mentre scaricava cocomeri e meloni per il suo stand improvvisato.I vari guru del marketing e i manager delle grandi catene hanno sempre visto questo folklore con suffi-cienza, bollandolo con l’epiteto del kitsch della peggior cultura popolare.  Ed effettivamente il layout e il visual mechandising del luogo non furono certo il risultato di pianificazioni e concept partoriti da archistar.

Il layout

Gli attuali 26mila metri quadrati sono stati ottenuti per progressive acquisizioni di terreno e gli allestimenti dei reparti sono stati dettati dalle opportunità del momento. Così le vetrate dell’edificio sono a prova di proiettile non perché vi siano dei rischi, ma semplice-mente perché frutto di una svendita vantaggiosissima. Il parco esterno dedicato al pubblico infantile che rappresenta una sorta di zoo con giraffe ed elefanti di plastica a grandezza naturale deriva dal riutilizzo del materiale di un mini-golf dismesso, così come il serpente marino lungo 24 metri è un residuato di un acquario del Kentucky.  Persino le lettere giganti delle insegne dei vari reparti provengono dal restauro di materiali recuperati dalle ristrutturazioni di edifici di Cincinnati. Se si aggiungono le sculture commerciali dell’interno: camion dei pompieri, vecchie carrozze, un battello, pupazzi animati, ecc. che tematizzano le diverse aree, il risultato è un’estetica deprogrammata che scandalizza i puristi, ma diverte i bambini e con-seguentemente i loro genitori.

Dedicato ai fornitori

Jim Bonaminio ha costruito in questo modo un proprio mondo autosufficiente che comprende anche al piano superiore soprastante all’ipermercato, laboratori e am-pie sale in cui ospitare eventi ed esposizioni dei suoi fornitori.  Così realizza l’Oktober Fest, il Weekend of Fire, Big Cheese Festival, International Wine Festival e altre mini-fiere che attraggono tantissimi fornitori specializzati da tutti gli Stati Uniti e che in JJIM trovano, quasi certamente, l’opportunità di farsi conoscere da una clientela variegata per età, status e interessi, che mediamente spende 50 dollari a visita.

L’offerta

Venendo all’offerta esibita in quel luogo, lo spazio de-dicato ci consente soltanto di commentare brevemente diverse cifre in sé impressionanti. Menzioniamo, dunque, i 1.600 formaggi provenienti da 40 Paesi, che sono oggetto di numerosi corsi della Cooking School e della Tasting Room, dedicati all’assaggio e al pairing con vini e birre. E, a proposito di birre, le 4.000 etichette esposte trovano un contraltare soltanto in specialisti come Binny’s o Bevmo! È la profondità assortimentale ad essere, insomma, il tratto comune di ogni categoria: le 50 varietà di caffè Seven Hills, sia di origine (dal Guatemala Huehuetenango Huixoc, al Kona Extra Fancy, all’ Indonesia Sulawesi Toraja), sia blend, sia aromatiz-zate possono essere assaggiate al tasting bar, assieme ad una selezione di vini tra i 15.000 messi a scaffale, a cui si aggiungono quelli di gran riserva, custoditi nella cantina di Bonaminio.

E ancora un centinaio e oltre di mieli tra cui molti monoflorali. Ancor più impressionate risulta la visita ai reparti del freschissimo. Le carni, quelle bovine sia dry aged, sia fresche prevedono ogni tipo di taglio ed elaborazione, così come quelle suine, ma colpiscono la fantasia dei foodies soprattutto le carni esotiche: alligatore, struzzo, bisonte, cervo, serpente, renna, ed ogni altra ammessa dalla legge. Il pesce viene venduto sfilettato in varie decine di varietà e una decina di esse sono vive, in acquario, tra cui aragoste e astici. Il tutto con il complemento di decine di molluschi e crostacei vari.L’ortofrutta, considerata il cuore pulsante dello store, gode anch’essa di ampi spazi in cui sono allineate le varietà nordamericane in stagione e quelle in contro-sta-gione importate dal Centro-America, dall’emisfero Au-strale e dall’Asia. Vi si trovano, dunque, durian, jackfruit, mamey, cerimoya, miracle berry, uva muscadine… Ovviamente il concetto di varietà si dispiega ancor più ampiamente nel settore del grocery “secco” con un universo di marche di cioccolato, candies, preparati, sughi, bevande dissetanti, conserve, condimenti, pa-ste, biscotti, … che eccede ogni probabilità di averne esperienza nel corso di un’intera esistenza.

La formazione

Tuttavia, come nota finale, vogliamo sottolineare il ruolo svolto dalla Cooking School che, negli ultimi tre anni è stata riconosciuta essere la migliore tra quelle dell’area di Cincinnati. Basteranno solo alcuni titoli dei tanti corsi recreational e instructional volti ad accrescere effettivamente la cultura culinaria e di consumo del-la clientela: “Hands-On Knife Skills”; “Grilled Tuscan T-Bone”; “The Tasting Room: A Wine and Cheese Primer from Italy”; “Table of Polenta”, “Bourbon, Tequila and Food Pairing Dinners”… Concludiamo, infine, con un claim di Jungle Jim Inter-national Market: “Discover a World of Food and More!” riadattandolo alla nostra business community. Scoprire e analizzare un caso estremo come questo certamente aiuta a comprendere meglio quale sia il ruolo dell’impren-ditore nella attività commerciale indipendente e quanto ampi siano i limiti gestionali tuttora inesplorati riguardo la varietà assortimentale e la relazione con il cliente.

Testi e foto di Daniele Tirelli e Marco Tirelli (Amagi)

Coop si rifà il look, continuano i restyling: aprono rinnovate anche Jesi e Campogalliano

L'inaugurazione del punto vendita di Jesi. Da sin. il sindaco di Jesi e il presidente di Coop Alleanza 3.0 Adriano Turrini.

Tre aperture in un giorno: continua a più sospinto il rinnovo dei punti vendita che fanno capo a Coop Alleanza 3.0, con Bologna San Donato, Jesi via Gallorodoro e Campogalliano (Mo) che si sono presentate al pubblico con un layout e un assortimento rinnovati.

A Jesi sfavilla dopo i lavori di ristrutturazione iniziati il 22 maggio e proseguiti a negozio aperto il punto vendita di via Gallorodoro 72. Chi ha effettuato la spesa il giorno dell’inaugurazione ha ricevuto in omaggio una piantina aromatica a scelta tra basilico, rosmarino, salvia, timo e menta. Inoltre, fino al 31 agosto, chi diventerà socio di Coop Alleanza 3.0 otterrà un buono spesa di 15 euro, utilizzabile fino al 9 settembre presso lo stesso punto vendita. L’inaugurazione è stata preceduta dall’esibizione del Coro Federico II, mentre ulteriori momenti di intrattenimento hanno scandito la giornata tra cui una rappresentazione di flamenco e i canti popolari del gruppo “La Macina”. Un presidio Slow Food della Condotta Vallesina ha offerto degustazioni di prodotti tipici del territorio.

Il supermercato, che impiega 79 lavoratori, è stato rinnovato grazie a investimenti per 2,5 milioni di euro. Su 2.500 metri quadri, offre un assortimento ancora più vasto – con un incremento del 20% dei prodotti alimentari – e alcuni nuovi servizi dedicati ai consumatori e agli oltre 13 mila soci di Jesi. Tra le novità l’area salute e benessere, caratterizzata dalla presenza del Coop Salute, in cui i clienti potranno contare sulla professionalità di quattro farmacisti pronti a offrire supporto e consiglio per scegliere tra oltre 2.000 prodotti, tra farmaci senza obbligo di ricetta e parafarmaci, inclusi quelli a marchio Coop, alimenti confezionati, tra cui quelli per i bambini, quelli pensati per le intolleranze alimentari, quelli “funzionali” e i free from. In negozio sono presenti inoltre i banchi assistiti della macelleria, pescheria, gastronomia e pane-pasticceria. In pescheria e macelleria si possono acquistare pietanze già pronte per essere cucinate, mentre la gastronomia offre anche prodotti caldi, come primi, secondi e contorni. Tutti i reparti sono dotati di confezioni take-away, e si aggiunge il servizio di pane self. Ampio spazio anche ai reparti freschi e freschissimi, a partire dalla piazza dell’ortofrutta, che valorizza i prodotti di stagione del territorio. La cantinetta dei vini da particolare risalto alle produzioni enologiche locali e alle birre artigianali. Il nuovo supermercato è “amico dell’ambiente”, grazie all’illuminazione con luci a led, a frigo e freezer chiusi e alla controsoffittatura a “taglio termico”. I clienti possono pagare la spesa in 8 casse tradizionali, 4 fai-da-te e 3, di nuova introduzione, dedicate al “Salvatempo”. 

 

A Campogalliano più personale e più ecologia

Dopo un breve periodo di chiusura per lavori di ristrutturazione ha riaperto anche la storica Coop di Campogalliano (Mo), inaugurata nel 1977, in via Marconi 13. 

Per l’inaugurazione una borsa Coop riutilizzabile in omaggio a chi ha effettuato la spesa e, fino al 26 agosto, un buono spesa di 15 euro, utilizzabile fino al 23 settembre nel negozio a chi deciderà di diventare socio di Coop Alleanza 3.0.

Il supermercato è ampio 352 metri quadri e può contare su 24 lavoratori, tre in più rispetto al periodo precedente i lavori. La struttura è stata completamente rinnovata grazie a investimenti per 430 mila euro. Gli oltre 3.500 soci di Campogalliano e i consumatori troveranno un percorso spesa che si snoda dalla piazza con frutta e verdura di stagione, ai banchi pasticceria, gastronomia e macelleria, tutti serviti da addetti. Non mancheranno i banchi dei salumi, dei latticini e della pescheria – con pesce fresco confezionato da un fornitore Coop selezionato – con prodotti in comode confezioni take away: inoltre, a disposizione della clientela, sarà presente il nuovo servizio di pane self. Presente anche una fornita cantinetta, con vini e birre in un ricca proposta di etichette locali.  Tre le casse a disposizione per il pagamento della spesa. Grazie ai lavori di ristrutturazione la Coop di Campogalliano presenta alcuni accorgimenti green: come l’impianto d’illuminazione con luci al led e la pompa di calore collegata al frigorifero che permette di produrre acqua calda in inverno per il riscaldamento e fredda d’estate per il condizionamento.

 

Riapre a Bologna la Coop di San Donato dopo il restyling da 2 milioni di euro

Bologna, 27/07/2017. Inaugurazione punto vendita Coop San Donato. Tutte le foto: ARCHIVIO COOP ALLEANZA 3.0 – foto Paolo Righi/Meridiana Immagini.

Riapre i battenti oggi dopo otto settimane di lavori di ristrutturazione (erano iniziati il 4 giugno a negozio aperto e proseguiti dopo la chiusura dall’8 al 26 luglio) la “storica” Coop di San Donato, in via San Donato 87, a Bologna. Inaugurata nel dicembre del 1978, la Coop di San Donato è un punto di riferimento per i soci e i consumatori della zona. I lavori di ristrutturazione, che hanno interessato anche la facciata esterna, hanno richiesto a Coop Alleanza 3.0 investimenti per quasi 2 milioni di euro.

Il supermercato di oltre 1.100 metri quadrati ha uno staff di 40 lavoratori. Pensato per le esigenze della spesa quotidiana, unisce la praticità a un’offerta ricca e varia. Rinnovato anche nel layout espositivo, presenta al suo interno il nuovo servizio di pane self, che si affianca al reparto del pane e pasticceria, servito da addetti, che propone piccola pasticceria e paste da colazione.

Il supermercato è dotato anche del banco di gastronomia assistito e, nella piazza dell’ortofrutta, un nuovo spazio è riservato all’ortofrutta biologica e alla gamma delle eccellenze legate al territorio. Presente anche la cantinetta dei vini che dà particolare risalto alle produzioni enologiche locali e alle birre artigianali. Il percorso della spesa è reso più agevole anche dai banchi della macelleria – che presenta anche pietanze “pronto cuoci” – e della pescheria con confezioni take away. La Coop di San Donato, inoltre, offre tutto l’assortimento dei prodotti a marchio Coop, compresi quelli delle linee Fior Fiore e Vivi Verde, e una vasta offerta di prodotti salutistici e biologici. Il supermercato è anche “amico dell’ambiente”, grazie all’illuminazione con luci a led, e a frigo e freezer chiusi che consentono un notevole risparmio energetico, così come una migliore conservazione degli alimenti.

A disposizione dei clienti cinque casse tradizionali e quattro nuove casse automatiche. 

All’inaugurazione delle 8.30 ha partecipato il presidente del quartiere San Donato-San Vitale Simone Borsari, l’amministratore delegato allo Sviluppo e finanza di Coop Alleanza 3.0 Paolo Cattabiani e, in rappresentanza dei soci, il presidente del Consiglio di zona Enrico Ardizzoni. Dopo i saluti istituzionali don Paolo Dall’Olio, della parrocchia San Vincenzo de Paoli ha benedetto la struttura e quindi il punto vendita è stato aperto al pubblico. Tutti i partecipanti hanno ricevuto in omaggio una shopper riutilizzabile della Coop.

Accordo Olivetti e Satispay, così lo smartphone parla con la cassa (e paga)

Accordo tutto italiano tra Olivetti e Satispay: lo storico brand dell’industria elettronica ha riconosciuto il carattere di forte innovazione della giovane società italiana specializzata in soluzioni innovative di pagamento (che a luglio 2017, a un anno e mezzo dal suo lancio, ha già 17mila negozi convenzionati in Italia e circa 250mila download di cui 135mila figurano come clienti attivi) e ha deciso di inaugurare una partnership per entrare nella nuova era dei pagamenti via smartphone. I registratori di cassa Olivetti Nettun@ 7000 potranno accettare i pagamenti inviati dai clienti tramite l’app Satispay che permette un risparmio dei costi di transazione delle operazioni effettuate tramite carta di credito o carta di debito grazie all’indipendenza dai circuiti tradizionali.

Il funzionamento del pagamento è semplice. Quando il cliente invierà il pagamento effettuato tramite Satispay tramite lo smartphone, sul registratore di cassa Olivetti si attiverà l’applicazione Satispay Business e all’esercente non resterà che selezionare il comando “accetto”. I pagamenti così effettuati saranno bonificati direttamente a fine giornata sul conto corrente dell’esercente, che pagherà solo 20 centesimi per ogni operazione sopra ai 10 euro (sotto tale importo non ci sarà alcuna commissione). Per il cliente l’operazione sarà invece a costo zero. Il sistema permetterà di velocizzare le operazioni in fila e anche di attivare particolari promozioni per i clienti Satispay.

Olivetti detiene circa il 30 per cento del mercato delle casse nel nostro Paese. L’integrazione con Satispay sarà presto estesa anche a modelli di cassa meno avanzati, e a tutti gli altri impianti, compresi quelli che ancora devono essere lanciati sul mercato. Per Satispay l’accordo con Olivetti rientra nella strategia di offrire a tutti gli esercizi commerciali la possibilità di utilizzare il servizio con gli strumenti già in funzione in negozio.

Più grande e rinnovato: riapre a Torino l’U2 di via Pacchiotti

Riapre il punto vendita U2 Supermercato di Via Pacchiotti 49/G a Torino con un nuovo orario di apertura, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 24, più spazio e il debutto del banco pescheria servita. Oltre ai reparti macelleria e gastronomia servite, all’ortofrutta sfusa e alla panetteria self – service già presenti, il rinnovato store di via Pacchiotti offre così ai suoi clienti la possibilità di acquistare ogni giorno delizioso pesce fresco. Inoltre, grazie ai lavori di ampliamento, il pubblico potrà usufruire di un secondo parcheggio coperto per fare la spesa in tutta comodità.

Per festeggiare la riapertura dello store, fino a domenica 23 luglio, i clienti riceveranno in omaggio una pratica shopper in TNT e 10 euro di buoni sconto ad ogni spesa.

Su una superficie di 1.139 metri quadri, lo store ha otto casse, impiega 40 addetti e ha un parcheggio con 85 posti auto coperti e 20 posti moto e bici. In via Pacchiotti, sono disponibili 9.950 referenze tra le quali 300 di gastronomia/panetteria, 150 di ortofrutta, 300 di carne, un vasto assortimento di latticini (900 referenze), surgelati (500 referenze), scatolame (5.800 referenze), e prodotti non food (200 referenze) per un totale di 750 referenze freschissime e 9.200 referenze a scaffale.

Lo store di Via Pacchiotti aderisce alla formula Every Day Low Price di U2 Supermercato che coniuga la qualità dell’assortimento con una linea prezzi più competitiva e un approccio controcorrente: non realizza promozioni, non stampa né distribuisce volantini, non ha un programma di fidelizzazione con tessere a punti o simili. Inoltre, sempre in linea con la filosofia che distingue U2 Supermercato, l’attenzione verso l’ambiente e la sostenibilità sono caratteristiche fondamentali del nuovo punto vendita.

Retail sotto attacco dall’e-commerce, ma sono i servizi la chiave per sopravvivere

Il settore retail sta cambiando, i negozi online stanno guadagnando spazio su quelli tradizionali e questi ultimi possono reagire soltanto alzando il livello del servizio. Lo rivela la terza consumer survey condotta da Jda Software Group, Inc. su oltre mille consumatori negli Usa, che delinea un quadro interessante anche per noi: il mondo dei clienti al momento è diviso in due metà quasi perfette: il 54% degli intervistati preferisce effettuare acquisti nei negozi fisici, il 46% privilegia altri canali quali online, mobile e social media. Questi ultimi rappresentano l’ultima frontiera del cybershopping: poco più di un quarto degli intervistati (26,3%) ha utilizzato i social media per un acquisto online, per lo più giovani tra i 18 e i 29 anni (35%) e su Facebook (81%). Ma circa tre tecnoacquirenti su quattro non avrebbero problemi a tornare nei negozi tradizionali qualora essi offrissero loro un’esperienza di acquisto facile e veloce.

 

Click and collect in aumento

La chiave potrebbe essere la formula Bopis (buy online and pick-up in store) che prevede l’acquisto online e il ritiro in negozio. Metà degli intervistati ha utilizzato questa modalità negli ultimi 12 mesi, con un aumento del 44% rispetto alla survey del 2015. Gli intervistati che hanno utilizzato questi servizi dichiarano che evitare la consegna a domicilio (39,6%) e ricevere il prodotto più velocemente (33,1%) rappresentano le ragioni principali per la scelta di questa opzione, risultati simili a quelli del 2016 e del 2015. E il 58% degli intervistati ha affermato di non aver avuto alcun problema lo scorso anno. Da parte dei consumatori c’è però una domanda di maggiori incentivi: l’80% degli intervistati prenderebbe in considerazione il servizio se i rivenditori proponessero sconti o promozioni. Del resto, incoraggiare il Bopis conviene anche ai negozianti: il 40% degli intervistati che utilizza questa opzione confessa di avere a volte effettuato ulteriori acquisti in negozio.

I problemi principali del servizio Bopis sono legati alla gestione del personale. Al 23% degli intervistati è capitato di aspettare molto tempo perché l’addetto in negozio trovasse l’ordine nel sistema, e il 16% ha dichiarato che nel punto vendita non c’era personale dedicato a questa mansione. Risultati che evidenziano la necessità di addestrare il personale alla gestione dei nuovi canali di fulfillment per essere competitivi nello scenario retail odierno.

 

I resi dell’online? Un’opportunità

L’altra faccia del Bopis è il Boris, ovvero il Buy online and return in store (acquista online e restituisci in negozio). Ebbene, sembra strano ma anche i resi possono portare i loro frutti al negozio. I consumatori utilizzano questa formula il 20% in più rispetto all’anno precedente, e lo fanno principalmente per non affrontare il problema della spedizione del reso (oltre il 30%) e perché convinti di ottenere il rimborso o il cambio più velocemente (il 17%). Quale che sia il motivo, si tratta sempre di potenziali clienti che varcano la soglia di un negozio tradizionale.

 

Saldi, ormai l’online ha le sue date fisse

Infine i tempi del commercio online. La maggior parte degli intervistati (il 57%) confessa di preferire i saldi nel corso dell’anno, sia nei negozi che online, piuttosto che a Natale. Per i regali il 25% degli intervistati preferisce acquistare online durante il cosiddetto “cyber monday”, il 12% sceglie le offerte che trova nei negozi il “black friday” e il 6% l’Amazon Prime Day. Inoltre, durante le svendite la maggioranza degli intervistati (53%) occasionalmente acquista più di quanto aveva preventivato.

 

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