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…e tre, Carrefour inaugura “Supeco”, il nuovo format soft discount a Trofarello (To)

Arriva il terzo format Carrefour in poche settimane: dopo 3 Minuti a Roma e Attrazione 2.0 a Pomezia l’insegna francese ha aperto a Trofarello (To) Supeco, un nuovo punto vendita soft discount. Il remodelling del precedente punto vendita Carrefour di Torino 236/238 del quale solo ad inizio anno era stata annunciata la chiusura vuole essere un punto di riferimento per i cittadini e per le aziende ho.re.ca (Hotellerie – Restaurant – Café) locali che punta su convenienza, qualità e grandi formati.

Esteso su una superficie di 1.550 metri quadri lo store è organizzato attorno a spazi pensati per ogni tipo di necessità. È infatti possibile percorrere una vera e propria “piazza” del Mercato, con un’ampia scelta di prodotti freschi selezionati e confezioni pensate per l’ho.re.ca. Tra i reparti presenti vi sono la gastronomia con antipasti pronti, la rosticceria e una panetteria con forno per la doratura. Arricchisce l’offerta, inoltre, un’ampia macelleria affidata a un partner piemontese specializzato che ogni giorno propone una vasta selezione di piatti pronti per la cottura e un servizio di taglio con lavorazione a vista.

Presso il nuovo Supeco i clienti possono fruire di 6.300 referenze divise in 4.500 referenze di secco, liquidi e non food e 1.800 referenze di fresco e ortofrutta. Tra i prodotti presenti, il 50% dell’assortimento del secco è composto da primi prezzi pensati per le esigenze di consumatori attenti. Non manca un ampio parcheggio di 1.800 metri quadri.

«Abbiamo scelto Trofarello, una realtà importante per noi di Carrefour in una Regione chiave per lo sviluppo del Gruppo, per dare il via a una formula innovativa di offerta coerente con l’evoluzione del mercato e della domanda. Con “Supeco”, infatti abbiamo voluto dare una risposta concreta alle esigenze quotidiane dei nostri clienti in cerca di una convenienza sempre affidabile» ha commentato Alberto Coldani, Direttore Cash&Carry.

 

L’ipercoop Miralfiore di Pesaro riapre con un nuovo look

Nuovo look per l’ipercoop Miralfiore nell’omonimo centro commerciale a Pesaro, che riapre giovedì 13 luglio dopo un intervento che ha interessato l’intera galleria del centro commerciale per un investimento totale di 6,7 milioni.

Il nuovo negozio ha una superficie di 5.500 metri quadri e dà lavoro a 300 persone (30 in più di prima). L’idea di chi ha progettato il nuovo spazio è quella di creare un percorso di spesa semplice e funzionale, chiaro e con un occhio di riguardo alle specialità del territorio. Tra le principali novità, l’Isola dell’Orto, dove frutta e verdura verranno lavorate in loco per preparare piatti pronti da consumare; il Salad Bar in cui mangiare insalate, spremute, frullati e macedonie, il corner territori.Coop, uno spazio dedicato alle specialità delle regioni in cui è presente Coop, suddiviso in tre aree dedicate al Nord, al Centro e al Sud e con uno spazio particolare per quelli marchigiani come il ciauscolo, la casciotta di Urbino e il salame Fabriano. C’è anche un’area Show Cooking che ospiterà eventi culinari. Ristrutturati i banchi assistiti (macelleria, pescheria, gastronomia e panetteria). La cantina darà particolare risalto ai vini marchigiani e alle birre artigianali.

Come sempre in questi casi la ristrutturazione ha reso il negozio più “green” grazie a un nuovo impianto di illuminazione con luci a led che garantisce un risparmio energetico del 40%, ai banchi frigo chiusi da sportelli e dotati di dispositivi per il recupero dell’energia termica prodotta, e a un impianto di climatizzazione a basso consumo.

Trentuno le casse, 19 tradizionali e 12 fai-da-te, oltre a due casse automatiche nella zona dei prodotti freschi per il pagamento dei prodotti da consumare all’interno dell’ipercoop. Il negozio sarà aperto dal lunedì alla domenica dalle 8.30 alle 21.

Alla cerimonia di inaugurazione parteciperanno il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, l’amministratore delegato alla Gestione di Coop Alleanza 3.0 Massimo Ferrari e il presidente del consiglio di zona Marta Cecconi. La giornata sarà ricca di momenti di musica e intrattenimento. A tutti coloro che faranno la spesa il giorno dell’inaugurazione sarà donato un pacchetto di biscotti prodotti dalla comunità di San Patrignano. Inoltre, fino al 31 luglio, chi deciderà di diventare socio di Coop Alleanza 3.0 riceverà un buono spesa di 25 euro, utilizzabile dal giorno dell’inaugurazione al 14 agosto.

Un nuovo Famila (Selex) al via a Teolo, Padova con un format tutto nuovo

Il Gruppo Unicomm di Vicenza (associato a Selex Gruppo Commerciale) debutta oggi con il 49° punto di vendita ad insegna Famila a Teolo, a meno di 20 chilometri da Padova. Il supermercato propone una nuova immagine che man mano sarà estesa al resto del canale e alle nuove realizzazioni. Il nuovo format esalta il ruolo dei reparti più innovativi, come il biologico, il benessere e salutistico, sempre più apprezzati dalla clientela e una cantina dove trova posto un ampio assortimento di vini locali.

Su una superficie complessiva di 2.000 metri quadri e un’area netta di vendita di circa 1.500 metri quadri, il nuovo Famila ospita 14.000 referenze. Lo staff del punto di vendita è composto da 30 addetti e dispone di cinque casse. Numerosi i servizi, per una spesa all’insegna della praticità e del relax. Come il parcheggio con 90 posti auto. 

Presenti tutti i reparti freschi, dalla macelleria, servita da personale specializzato, alla salumeria gastronomia, con un’articolata scelta di prodotti locali, a testimonianza della profonda vicinanza al territorio che caratterizza Unicomm così come le altre imprese del circuito Selex, al reparto ortofrutta, oltre alla pescheria (che ha anche un banco con una scelta di pesce fritto al momento) e alla panetteria. Tutte le aree del fresco sono sia a vendita assistita sia a self service, per assicurare un servizio completo alla clientela. Esauriente l’assortimento in tutti i comparti, dove giocano un ruolo di punta i prodotti a marchio Selex, che assicurano la massima convenienza in tutte le principali categorie merceologiche, grazie al rapporto qualità-prezzo. Non manca una selezione mirata di articoli non alimentari, per le esigenze di tutti i giorni.

 

Soluzioni “green”

Il nuovo Famila di Teolo si caratterizza anche per le molteplici soluzioni adottate per favorire il risparmio energetico. Sono state infatti utilizzate solo lampade a led, a minor consumo rispetto alle tradizionali, e banchi freddi a basso consumo. Ciò permette anche di conservare meglio i cibi, di consumare meno energia e di emettere meno CO2 nell’ambiente. Inoltre, meno spese per il riscaldamento in inverno. Un ulteriore recupero energetico viene portato dall’impianto di refrigerazione alimentare. Lo stesso impianto infatti genera sia l’aria condizionata (caldo e freddo) per gli ambienti che il freddo per i comparti alimentari freschi.

L’impronta ecofriendly si esprime anche nella presenza del vino sfuso, molto richiesta dai clienti, che dà la possibilità di riutilizzare la bottiglia che ci si porta da casa, riducendo gli sprechi di vetro e con conseguente sensibile risparmio anche sul prezzo di acquisto.

Il cliente Censis della Dmo: scaltro, infedele, superinformato

Il nuovo consumatore? È scaltro, infedele e superinformato. Lo rivela la ricerca del Censis «Lo sviluppo italiano e il ruolo sociale della Distribuzione moderna organizzata» presentata a Roma, che scatta la fotografia al consumatore del dopo-crisi (nel primo trimestre 2017 i consumi delle famiglie hanno registrato un aumento dell’1,3% rispetto al trimestre precedente e l’incremento annuo è il più alto dal 2011, +2,6%). Una fotografia molto diversa rispetto a dieci anni fa. L’unica cosa rimasta uguale è il favore accordato alla distribuzione moderna organizzata (supermercati, ipermercati, centri commerciali, grandi magazzini e grandi superfici specializzate) che resta il luogo d’elezione dove fare la spesa, dall’alimentare all’abbigliamento, dall’arredamento al bricolage e il giardinaggio, la profumeria e la cosmetica.

 

Infedele (sei volte su dieci)

Il nuovo consumatore è prima di tutto molto infedele al punto vendita: il 60,3% degli italiani che si rivolgono alla distribuzione moderna organizzata per fare la spesa alimentare acquista dove più conviene, senza sentimentalismi legati a un’insegna o a un punto vendita. Va dove ti porta il portafogli, insomma. La quota dei “fedifraghi” è addirittura del 74,7% nell’abbigliamento e nelle calzature, del 72,2% nell’arredamento, del 70% nell’elettronica e telefonia.

 

Informato (su sociale e web)

Naturalmente per inseguire l’affare bisogna essere molto informati. Sono ben 31,7 milioni gli italiani maggiorenni che nell’ultimo anno hanno letto i giudizi sui prodotti nei social network e nei blog per decidere se e cosa acquistare. E di questi 10,7 milioni lo fanno regolarmente. E a sua volta il consumatore diventa produttore di informazioni: 20,4 milioni di italiani (6,2 milioni regolarmente) hanno pubblicato post su siti web o social network con commenti personali o con il racconto di proprie esperienze relative a prodotti, spese, luoghi della grande distribuzione.
Altro “skill” necessario è la grande dimestichezza con i mezzi informativi sia tradizionali sia digitali: 46,8 milioni di italiani (29,7 milioni regolarmente) nell’ultimo anno sono venuti a conoscenza di promozioni e offerte dai volantini cartacei e 26,7 milioni (10,7 milioni regolarmente) da app scaricate sugli smartphone.

 

Smaliziato (e omnicanale)

Ma l’aspetto forse più interessante del consumatore evoluto è la capacità di combinare spazio fisico e spazio virtuale per massimizzare le opportunità di risparmio. Una delle tecniche maggiormente usate dal consumatore smaliziato è testare un prodotto nel negozio tradizionale per poi ordinarlo online per risparmiare: 30,5 milioni di italiani lo hanno fatto almeno una volta nell’ultimo anno e 8,8 milioni lo fanno spesso. Così come 19,6 milioni (5,4 milioni regolarmente) hanno ordinato prodotti tramite il web e poi li hanno ritirati presso il punto vendita mentre sono 14,4 milioni i nostri connazionali che si sono fatti consegnare la spesa a casa dopo averla ordinata per telefono o sul web (per 5,7 milioni è una pratica abituale). Quelli che sono rimasti ancorati allo shopping tradizionale sono ancora tantissimi: 46,6 milioni di italiani, dei quali 24,5 habituée.

 

Tutto, sempre, velocemente: il supermercato del futuro nei desiderata dei clienti

E spostandoci avanti con la fantasia, come si immaginano gli italiani il punto vendita del futuro? Un luogo versatile, in cui possano trovare dai farmaci, ai carburanti, alle polizze assicurative (43,8%). L’idea è quella di un grande magazzino con coupon personalizzati da scontare subito alla cassa (42,3%), personale preparato e disponibile che aiuti a capire e scegliere velocemente (33,3%), modalità più rapide e semplici di pagamento (29,2%), orari di apertura più flessibili e prolungati (sera tardi, domeniche, festivi: 25,9%), offerte personalizzate recapitate in tempo reale sullo smartphone (21,4%), disponibilità di servizi utili (posta, banca, lavanderia: 21,1%), e naturalmente il wi-fi (17,8%). Insomma, un negozio tailored e multiforme. Il futuro del consumo è adesso.

Pascar Coralis punta sui collaboratori insegnando loro a “chiedere scusa”

Tutte le ricerche evidenziano l’importanza del contato umano nel punto vendita e dunque dei collaboratori come asset strategico, che veramente può fare la differenza, anche nella Gdo. Da qui deriva l’importanza della formazione e la cura della relazione, anche nei suoi aspetti meno evidenti, e in questo senso è interessante l’iniziativa di Pascar, socio del Consorzio Coralis, che promette “nuove vie per dare nuovo valore ai collaboratori nei punti vendita”.

Ma di cosa si tratta esattamente? Pascar ha organizzato una giornata di confronto con i propri dipendenti sul tema del “saper chiedere scusa”. «Scusarsi con qualcuno non significa semplicemente addossarsi le colpe. Molto spesso dietro questa azione si nasconde la volontà di salvaguardare una determinata relazione, mettendo in secondo piano il proprio orgoglio» spiega Carmine Passarelli, direttore marketing del Gruppo Pascar.

È questo il principio su cui si è basato l’incontro: un diverso modo di interpretare l’azienda ed i rapporti interpersonali trasmettendo ai collaboratori il senso più proprio degli errori e delle azioni che ne conseguono. La riunione con i vertici della società si è svolta in una location atipica e allo stesso tempo collegata al concetto chiave del summit: il ristorante Sushi Home di Taranto, che propone cucina tipica giapponese, abbracciando in toto la cultura orientale, fondata sugli assiomi di garbo, gentilezza e cortesia verso il prossimo. Grazie alla presenza del critico cinematografico tarantino Guido Gentile von una numerosa serie di clip, estrapolati ad arte da alcuni dei capolavori del grande schermo, è stato possibile introdurre conversazioni motivazionali sull’errore, il senso di colpa, la sincerità, l’efficacia delle scuse, il rapporto tra pubblico e privato e, per ultimo, il perdono. «Insieme è possibile fare squadra, conquistare obiettivi comuni e raggiungere la piena soddisfazione dei clienti che percepiranno l’armonia e il senso di collaborazione e condivisione che si respira dentro i nostri punti vendita» ha continuato Passarelli. 

Il Gruppo, 14 supermercati attivi lungo tutta la provincia tarantina, ha fatto della  preparazione del personale e del suo costante aggiornamento uno dei suoi punti di forza insieme a una politica commerciale che prevede  prezzi bassi tutti i giorni senza l’utilizzo del volantino promozionale, fatta eccezione per il periodo natalizio e pasquale.

 

Startegia a 360 gradi

«La crescita dei collaboratori è un percorso trasversale che passa dall’approfondimento delle tecniche di vendita, al rispetto ed al riconoscimento dei clienti, all’ottimizzazione delle competenze professionali, senza tralasciare le relazioni tra i colleghi e il management delle aziende – spiega Eleonora Graffione, Presidente Coralis -. Abbiamo individuato, negli ultimi anni, strumenti pratici per riorganizzare e migliorare le performance dei punti vendita attraverso l’operato dei collaboratori e alcuni tra i nostri soci hanno sviluppato pratiche  e laboratori adeguati alla realtà e alle relazioni che vivono ogni giorno, nei propri specifici territori».

Commentando il progetto di Pascar Graffione dice: «Modificare abitudini e stili comportamentali acquisiti non è semplice ma il lavoro di squadra, le iniziative messe in campo dal Consorzio a favore dei soci che hanno sempre come focus le persone, lo scambio di conoscenza, l’appartenenza al proprio territorio e il rispetto per le diversità che diventano risorse, stanno cominciando a dare i frutti sperati e Pascar ne è una prova». 

Gdo, un cliente omnicanale cerca punti e convenienza online e sceglie in tempo reale

Il picco della crisi sarà anche passato ma non la tendenza all’infedeltà e alla ricerca di promozioni del cliente, specie nella Gdo: sette clienti su dieci visiterebbe più spesso un supermercato dove non vanno abitualmente se si potessero raccogliere punti, il 90% andrebbe più spesso nel proprio se ci fosse la possibilità di essere premiati tramite la piattaforma di rewarding (con relativa facilità di accumulare punti per accedere alle gift card in palio). Tra questi il 60% degli utenti sarebbe disposto anche ad allontanarsi maggiormente da casa pur di accedere a una maggiore convenienza legata alla spesa. Sono i risultati di una ricerca di Check Bonus ottenuti attraverso un questionario somministrato a 5.000 utenti di un’App delle principali insegna della Gdo italiana (Carrefour, Coop, Esselunga, Gigante, Iper, Penny market, ecc…).

“Attraverso l’attività di CheckBonus ci siamo accorti che fedeltà e infedeltà all’insegna sono concetti superati a fronte di un cambiamento di percezione del consumatore con cui si costruisce un patto di fedeltà in tempo reale che va alimentato in ogni momento – spiega Pierluigi Casolari, CEO di CheckBonus – il consumatore mobile è un consumatore in grado di recepire in tempo reale informazioni fondamentali per la sua esperienza d’acquisto. Questa ricerca ci ha dato modo di verificare che è in atto un vero e proprio cambiamento per quanto riguarda i modelli di fidelizzazione, dal coupon al rewarding mobile e in tempo reale. Il consumatore oggi vuole nuovi modelli di marketing e di customer experience più in linea con le nuove sfide del mobile».

 

Al centro il mobile, il processo d’acquisto e la gratificazione istantanea

«I risultati della ricerca risultano fortemente consistenti con una serie di trend in atto e in crescita – chiarisce Maria Luisa Bionda, fondatrice di 2B Research e docente in Università Cattolica di Milano -. Da un’analisi articolata e multidisciplinare del comportamento del consumatore emerge infatti come la forte crescita dell’accesso al web da mobile rilevata costantemente da Audiweb e la diminuzione della cosiddetta mobile penalty (ovvero la velocità, la qualità, il costo della connessione sempre più favorevoli) generino un consumatore sempre più omnicanale, connesso attraverso più touchpoint, alla ricerca della costruzione della customer journey migliore possibile (più ingaggiante, più gratificante, più conveniente). Anche l’American Marketing Association sottolinea come l’ominicanalità sia in costante crescita e il consumatore omnicanale dimostri una spiccata predisposizione ad uno stile di consumo edonistico, in cui la propria gratificazione risulta centrale e, quando raggiunta, si trasforma in valore (visite/acquisti più frequenti, maggiore fidelizzazione, ecc.). In questa ricerca di gratificazione e dell’elaborazione di un piacere che non si limita al piacere derivato dall’acquisto/possesso, ma si concretizza anche nelle modalità con le quali l’acquisto/possesso avviene, la logica del dono può giocare un ruolo cruciale e il dono può assumere molteplici forme». 

Commerce ed e-commerce ormai anche per la grande distribuzione sono diventate due facce di una stessa medaglia. I nuovi consumatori digitali, i Millennials, sono consumatori evoluti e connessi. Per i singoli brand e per le insegne della Gdo è fondamentale quindi costruire con il proprio pubblico di riferimento un vero e proprio processo conversazionale. Tutte le aziende stanno lavorando per implementare le proprie strategie di marketing e retail con la tecnologia, soprattutto con quella mobile. In questo senso iBeacon, scansione del codice a barre, geolocalizzazioni, sono solo tre delle innovazioni affermate che entrano in gioco per una relazione che offre vantaggi ai clienti, informazioni sui prodotti o gift card.

Oggi ci si rivolge a un consumatore omnicanale che è molto esigente rispetto al proprio customer journey e vuole un’esperienza a 360 gradi con tutte i device, in store e online. Il vecchio modello del couponing, sentito come uno strumento per ottenere un buon affare, resta in voga ma si trasforma. Dalla sola carta si passa al digitale e le App diventano il primo strumento per relazionarsi al mondo delle offerte anche mentre si fa la spesa al supermercato.

Un’indagine del 2016 di RetailMeNot del resto aveva già riscontrato che, su 10.800 intervistati, il 42,8% utilizzava app mobile per cercare coupon, e il fenomeno presumibilmente è cresciuto in modo esponenziale nel 2017, anche grazie alle novità introdotte da colossi come Amazon, Walmart, Groupon ed eBay. 

Pedon inaugura a Milano il suo primo ristorante “Green Station”, casual e sostenibile

Pedon inaugura a Milano (in via Spadari) “Green station”, il suo primo ristorante, un nuovo locale dal concept innovativo improntato alla sostenibilità. E con un ambizioso obiettivo: creare la prima catena di ristorazione internazionale “Fast Casual” che fa della sostenibilità il suo valore principale, anche nella proposta gastronomica.

Cereali, legumi e semi sono infatti i veri protagonisti dell’offerta Green Station, proteine vegetali dallo straordinario apporto nutritivo che stanno incontrando il favore di un numero crescente di consumatori. Ingredienti semplici e naturali reinterpretati in chiave moderna per trasformarsi in piatti leggeri, gustosi e belli a vedersi in un mix di colori e sapori accattivanti, ma con un occhio sempre attento al benessere. Uno spazio animal e planet friendly grazie a un menù 100% meat free, realizzato attraverso il sostegno a centinaia di piccoli agricoltori, in Italia e all’estero, che ogni giorno si impegnano per la tutela dell’ecosistema e la promozione della biodiversità. Un locale dall’anima “green”, quindi, i cui valori sono ben espressi anche nell’utilizzo di materiali e imballaggi riciclabili, coerentemente alla filosofia che da sempre caratterizza Pedon.

Carrefour inaugura un altro format, apre a Pomezia il superstore “Attrazione 2.0”

Non c’è due senza tre, e il due è partito: come aveva annunciato Gregoire Kaufman, direttore commerciale e marketing di Carrefour Italia alla presentazione dell’Osservatorio Non Food e solo un giorno dopo l’apertura del format 3 minuti a Genova è partito a Pomezia in via del Mare 117 il primo Carrefour market “Attrazione 2.0” d’Italia. Il nuovo formato, aperto 24 ore 7 giorni su 7, con oltre 16.000 referenze, si estende su una superficie di vendita di 2.500 metri quadri e unisce le migliori eccellenze tra servizi e assortimento, creando così un vero e proprio punto di riferimento in termini di qualità e vicinanza alle esigenze del cliente. Il terzo format prenderà il via a Trofarello, presso Torino, e sarà un cash and carry BtoC che sostituirà l’ipermercato a rischio chiusura all’inizio dell’anno

Focus del modello sono sicuramente la promozione, il prezzo e la convenienza, con prezzi bloccati tutto l’anno, grandi formati ed offerte dedicate, mantenendo grande attenzione ai localismi, cuore pulsante dell’offerta assortimentale del punto vendita, che conta oltre 1.000 referenze dedicate.

Per quanto concerne la parte food, uno spazio di circa 60 metri quadri viene dedicato alla zona BIO con oltre 800 referenze, tra cui prodotti provenienti da agricoltura biologica, prodotti senza glutine, per vegetariani, vegani, salutistici e free from. Ci sono un’oliveria, la baccaleria, la gastronomia tradizionale, la macelleria con hamburgheria, la pescheria a servizio basata sul pescato locale del Tirreno (Anzio, Gaeta), la panetteria con il forno tradizionale con pizza alla teglia e una ricca cantina di vini con le migliori etichette del territorio.

Una parte del market è dedicata alla profumeria shop in shop con assortimento completo di profumi, cosmetici e prodotti per la cura del corpo. Proposto in modo innovativo anche il Non Food Stagionale, il Bazar Casalingo con l’area piccoli prezzi e il Tessile con il Corner Tex che propone un’ampia scelta di abbigliamento tecnico per l’attività sportiva.

 

Largo ai servizi con la blue box

Il nuovo Attrazione 2.0 può vantare anche di un punto accoglienza arricchito con tutti i servizi del modello “blue box”, grazie al quale è possibile prenotare le prestazioni di professionisti come il fabbro, l’elettricista o l’idraulico direttamente dal proprio supermercato di fiducia, o usufruire di servizi come la lavanderia, la stampa foto, la digitalizzazione delle videocassette o l’acquisto di biglietti TiketOne. A disposizione di tutti i clienti, anche servizi finanziari di Carrefour Banca (credito finalizzato, prestiti personali, rateizzazioni), la telefonia fissa e mobile di TIM ed il Corner ottico con la partnership con Optic Box.

Aree conviviali e di relax offrono la possibilità ai clienti di potersi rilassarsi, leggere le news, guardare la TV o consumare in loco quello che si é acquistato. Prossimamente aprirà un Bar con edicola, per la colazione o una pausa durante la giornata.

Un’area dinamica verrà proposta a fornitori locali e nazionali per creare dei veri Shop in Shop, per poter presentare ai clienti i propri prodotti.

«Siamo davvero orgogliosi di questa nuova apertura. Abbiamo scelto di cominciare da Pomezia per proporre al mercato un formato che unisce le eccellenze di Carrefour market in termini di servizio e qualità dei prodotti, risultato di un approccio sempre rivolto all’innovazione e alla soddisfazione dei nostri clienti. Siamo certi di aver portato a Pomezia una realtà unica nel suo genere e aspettiamo con grande interesse di sapere quali saranno le prima impressioni e reazioni da parte dei nostri clienti» dice Stephane Coum, direttore supermercati Carrefour Italia.

Carrefour lancia a Genova il format “3 minuti” per la spesa ultraveloce

Richiama a prima vista i convenience store giapponesi il nuovo format presentato a Genova da Carrefour per la spesa veloce e senza intoppi: aperto in via degli Orefici, il nuovo punto vendita di Carrefour Express sfoggia orgogliosamente l’insegna “3 Minuti”. Come a dire, il tempo sufficiente per fare una spesa semplice e rapida. A ciò si aggiungono però tutta una serie di servizi quali Wi-Fi gratuito, stampa foto, acquisto di biglietti per la mobilità urbana o di biglietti in promozione per le principali attrazioni della città (Acquario, Cinema, Aquafan), utilizzo di tablet, ricariche telefoniche e servizi finanziari quali sportelli bancomat, money transfer e la possibilità di pagare bollettini, di acquistare giftcard o carte prepagate Mastercard. Tutti servizi utili per le commissioni quotidiane, attivi ogni giorno dalle ore 7 alle 23.

L’innovativo format di Carrefour Express permetterà ai clienti di trovare nel proprio punto vendita di riferimento una colazione veloce e di alta qualità, una rapida pausa pranzo, uno snack o una cena già pronta. “3 minuti Express” offrirà inoltre numerosi servizi come la stampa di foto digitali, 

Il punto vendita si estende su una superficie di 160 metri quadri ed entra a far parte dei 147 punti vendita Carrefour Express distribuiti in tutta la Liguria, tra i quali 71 attualmente operativi nella città di Genova. L’organizzazione dei prodotti nei reparti specializzati rende la spesa semplice e veloce per i clienti, che avranno a disposizione aree dedicate alla drogheria dolce e salata, aree per la cura della casa e per la cura della persona e aree dedicate a prodotti per animali. Oltre all’ortofrutta, il reparto gastronomia offre un vasto assortimento di prodotti, anche regionali, serviti ai clienti attraverso monoporzioni pronte per il consumo.

«Il punto vendita di via Orefici a Genova rappresenta un esempio di come il nostro Gruppo stia crescendo con velocità e visione strategica nel capoluogo ligure. Con questo nuovo format cerchiamo di andare ulteriormente incontro alle esigenze dei nostri clienti fornendo un servizio sempre più veloce che ben si adatta ai tempi di una città con il piede sull’acceleratore dell’innovazione quale è Genova» ha commentato Gabriele di Teodoro, Direttore Prossimità Carrefour Italia.

 

Per Costco, supermercati all’ingrosso, in Francia esordio con il botto: aspettando l’Italia?

Sbarca in Francia e pensa all’Italia Costco, la grande catena americana di supermercati all’ingrosso, che ha aperto il suo primo magazzino oltralpe allargando così la sua presenza in Europa dopo i 28 store in Gran Bretagna, i due in Spagna e quello aperto a maggio in Islanda. Un’espansione che secondo voci piuttosto insistenti presto potrebbe interessare anche il nostro Paese, considerato molto interessante per il colosso di Issaquah, nello stato Usa di Washington, a causa dei grandi margini di espansione individuati nel nostro Paese. Del resto, spesso nel mondo della grande distribuzione la Francia anticipa di poco quello che accade in Italia.

 

Prezzi stracciati anche per prodotti di alta gamma, layout spartano

L’arrivo di Costco con il suo modello inedito di vendita sarebbe rivoluzionario: si tratta infatti di un ipermercato assolutamente peculiare, una sorta di club (secondo il modello del “wholesale club”) con una tessera d’iscrizione di 36 euro l’anno (in Francia) che vende all’ingrosso prodotti di marca (oppure della private label Kirkland) a prezzi bassi e in grandi quantitativi, ciò che rende l’acquisto interessante soprattutto per ristoranti, alberghi, comunità, aziende e per famiglie molto grandi.

Costco riesce a tenere i prezzi bassi (il margine in Europa è del 14%, negli Usa ancora meno) grazie a politiche di contrattazione con i fornitori molto aggressive, evitando spese di imballaggio (i clienti devono portarsi le buste da casa) e disponendo gli articoli direttamente sui pallet, risparmiando sull’illuminazione artificiale grazie allo sfruttamento al massimo di quella naturale, riducendo al minimo il décor dei punti vendita. Altra caratteristica, il rimborso totale delle merci che non hanno soddisfatto il cliente. Anni fa Costco fece notizia per il rifiuto di vendere prodotti della Coca-Cola a causa del rifiuto della multinazionale di Atlanta di abbassare i prezzi.

Nel suo primo giorno di apertura a Villebon-sur-Yvette, alla periferia di Parigi, lo scorso 22 giugno, il nuovo negozio Costco ha fatto registrare quasi 2mila nuove iscrizioni e oltre 6500 scontrini.

«È stata una giornata magnifica. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo in termini di giro d’affari. Siamo molto soddisfatti» ha detto ha caldo Gary Swindells, presidente di Costco Francia. Molto felici anche i clienti, che in molti casi hanno fatto anche un’ora di viaggio per raggiungere l’ipermercato, venendo ripagati da un’accoglienza particolarmente calorosa da parte del personale. In molti hanno mostrato di conoscere già l’insegna, che sorprendentemente poteva vantare già una comunità di fan in Francia.

Grande anche l’afflusso di giornalisti ansiosi di raccontare questa nuova realtà del commercio all’ingrosso che ha grandi numeri sin dalla carta d’identità: 13.750 metri quadri di superficie, 3.880 referenze di assortimento quasi tutte in formato XXL, alcune offerte ancora più esagerate. Quello che però ha colpito i primi testimoni è che tutte le merci sono esposte in modo “democratico”, ovvero con la stessa visibilità, senza favorire un marchio piuttosto che un altro, e che malgrado il motivo per cui si va da Costco è il risparmio c’è anche un’offerta di alta gamma. Nel negozio parigino, ad esempio, quasi tutte le carni sono “label rouge”, tra i prosciutti è ben rappresentato l’”iberico bellota”, il top del mondo, e ci sono 24 varietà di caviale.

 

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