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Le nuove frontiere tecnologiche per il retail: cosa avverrà nel 2024?

Il mondo del retail vive un processo di trasformazione che coinvolge soluzioni e tecnologie sempre più innovative mentre, allo stesso tempo, la digitalizzazione si sta rivelando un supporto fondamentale per ottimizzare i processi aziendali interni ed esterni. Il ruolo svolto dalla digital transformation e dall’omnicanalità è determinante. Ma cosa devono aspettarsi aziende, retailer e consumatori nel nuovo anno? Ecco quali sono i temi che, secondo Manhattan Associates, saranno di tendenza del 2024: 

Vecchie tecnologie per nuove applicazioni
I retailer dipendono sempre più dai loro punti vendita per gestire gli ordini sia negli store che online. Tuttavia, la loro attività è spesso rallentata da una scarsa precisione dello stock di prodotto. La tecnologia RFID può automatizzare i processi di tracciamento e rifornimento dello stock, riducendo la necessità di controlli manuali e garantendo che i prodotti siano sempre disponibili. Inoltre, la tecnologia RFID genera una grande quantità di dati, che possono essere utilizzati per ottenere informazioni sul comportamento dei consumatori, sulle variazioni delle scorte e sulle performance del punto vendita. Dati e insight possono essere utili per il pricing e le campagne di marketing offrendo ai clienti un’esperienza più personalizzata e priva di interruzioni.

Per quanto riguarda la security in-store, i retailer possono utilizzare le etichette RFID come antifurto e rafforzare le misure di sicurezza al fine di identificare i comportamenti sospetti e ridurre così eventuali perdite. Infine, la RFID può fornire una maggiore trasparenza e tracciabilità nella supply chain, dai produttori ai centri di distribuzione fino ai punti vendita, consentendo un migliore controllo della logistica e aiutando ad affrontare in modo più efficiente problemi come la visibilità dello stock, la contraffazione o il ritiro dei prodotti. Ciò contribuisce a ridurre l’eccesso di scorte e gli sprechi e aiuta i consumatori a fare scelte più consapevoli sui prodotti che acquistano.

L’ascesa dell’intelligenza artificiale nelle interfacce utenti
Oggi, la collaborazione perfetta tra uomo e macchina è in grado di aumentare l’efficienza come mai prima d’ora. I LLM (Large Language Models) sono diventati eccezionali nell’analizzare le richieste che provengono dal linguaggio naturale, nel comprenderle e nel suddividerle in attività e obiettivi. I progressi dell’IA generativa hanno modificato l’equazione unilaterale dell’interazione uomo-macchina in una relazione bidirezionale e multimodale, in cui i computer sono ora in grado di comprendere e comunicare anche con il linguaggio dell’uomo. Ciò consentirà un cambiamento nelle interfacce utente rispetto a quanto si è visto e sperimentato negli ultimi 30 anni. Sebbene sia già presente in parte con assistenti virtuali come Alexa, Siri e Google, l’IA generativa inizierà a diffondersi sempre di più e ad inserirsi nelle applicazioni di consumo e aziendali di tutti i giorni.

La cloud innovation non si fermerà
Negli ultimi anni si è registrata una tendenza all’adozione del cloud e ci si aspetta un’ulteriore accelerazione della domanda di software cloud-based nel prossimo futuro. L’esigenza si è spinta oltre l’operatività e l’alleggerimento delle funzioni sui software provider, per ottenere l’accesso alle innovazioni più recenti e aggiornate a un ritmo molto più veloce. Ora con il software cloud versionless le aziende possono accedere a nuove innovazioni ed essere in grado di reagire alle aspettative dei clienti e alle tendenze del mercato in tempo reale ogni pochi mesi. È necessario che le imprese tengano il passo con i rapidi cicli di innovazione guidati da tecnologie come l’IA generativa, o rischiano di essere considerate obsolete.

Un approccio unificato end-to-end
I ritmi della supply chain di oggi ha reso più importante che mai la necessità di un’unificazione end-to-end, che significa: migliorare l’efficienza, pianificare le risorse e le operazioni, ridurre le tempistiche e le spese. Va oltre l’integrazione, quindi. Grazie a una soluzioni unificata, un TMS, ad esempio, ha la possibilità di ripianificare, regolare e ottimizzare le operazioni in base alle variazioni che inevitabilmente si verificano una volta che un piano di trasporto viene consegnato al sistema di gestione del magazzino. Ciò si traduce in una migliore organizzazione, una maggiore visibilità e una riduzione dei costi per spedizionieri, organizzazioni logistiche e retailer.

PVC biodegradabile: svolta green per credit, loyalty e gift card

Da una parte c’è la tendenza a dematerializzare i pagamenti e a incentivare i programmi fedeltà  ricorrendo all’uso di carte di credito, badge per il controllo accessi, gift card e loyalty card, strumenti sempre più diffusi nel Retail e in GDO. Dall’altra parte cresce il trend di limitare ogni tipo di impatto ambientale ricorrendo ad alternative biodegradabili, necessarie ad adeguarsi alle direttive europee e spendibili anche sul fronte del marketing. Ergo, serve trovare un punto d’incontro. Un po’ come ha fatto Partitalia, azienda italiana del settore ICT dal 2001 che produce e commercializza smart card, tag e lettori RFID in tutta Europa e che da gennaio 2020 ha ampliato la proposta commerciale con card RFID e smart card in PVC biodegradabile, meno inquinante e più rispettoso della salute.

PVC biodegradabile: la svolta green
Mentre il PVC standard èun polimero termoplastico composto per il 57% da sale marino e per il 43% da petrolio greggio ed è quindi causa di importanti conseguenze per l’ambiente, (come specifica il Libro Verde “Problematiche ambientali del PVC”, presentato a Bruxelles dalla Commissione Europea a giugno 2000), la composizione chimica del PVC biodegradabile è invece caratterizzata dall’aggiunta di additivi che ne accelerano la degradazione in ambienti ricchi di microbi. Si tratta di additivi particolarmente ‘appetibili’ dai microrganismi normalmente presenti nella spazzatura, che metabolizzano le sostanze di cui è composto il PVC, trasformando il polimero in molecole semplici (acqua, anidride carbonica, metano), biomassa e composti inorganici. Per questo, le card in PVC biodegradabile si decompongono in tempi più rapidi rispetto al materiale tradizionale, già nella frazione organica. Invece, per quanto riguarda la tecnologia, le performance tecniche non cambiano.

Luca Del Col Balletto, CEO dell’azienda lainatese, spiega così come è partita l’iniziativa: «Con il nuovo millennio l’industria europea del PVC ha aderito al programma decennale Vinyl 2010 e nel 2011 è partito VinylPlus, il nuovo piano di sviluppo sostenibile del PVC, che interessa l’Europa e riunisce circa 200 aziende partner in rappresentanza della filiera. Questo ci ha stimolato a intraprendere un progetto di Ricerca & Sviluppo sui materiali usati per stampare le card nel nostro stabilimento»

 

 

 

Etichetta RF/RFID UNO: migliori prestazioni e sostenibilità

Debutta una nuova versione dell’etichetta RF/RFID UNO di Checkpoint Systems. 

Lanciata recentemente al NRF 2020, brevettata e completamente integrata, la nuova etichetta RF/RFID UNO  è compatibile con tutte le nuove versioni di chip RFID, tra cui il chip Impinj M750 lanciato di recente.

La nuova etichetta offre ai retailer ii vantaggi della protezione EAS all’uscita dello store e, allo stesso tempo, la gestione dell’inventario RFID se abbinata ad appositi hardware e software. Ciò fornisce ai retailer dell’abbigliamento una tecnologia dalla doppia utilità, in quanto da oggi sarà necessaria un’unica etichetta, con conseguente ulteriore riduzione di costi di manodopera e tempi.

Unendo le tecnologie RF e RFID, Checkpoint contribuisce anche a mitigare la schermatura del corpo e a ridurre l’attenuazione del segnale, fattori che possono influenzare le singole tecnologie.

Chip RFID RAIN Impinj M750: i vantaggi

Essendo uno dei più piccoli chip del suo genere sul mercato, il chip Impinj M750 è più piccolo del 40% rispetto alle versioni precedenti e ciò si traduce, lato Checkpoint, in una riduzione del consumo di materiale del 18%.

I nuovi Inlay abbinati ai chip Impinj M750 hanno una sensibilità di ricezione più alta (-24 dBm) di qualsiasi altro RAIN tag IC e ottimizzano le prestazioni per una vasta gamma di materiali e frequenze operative.

Obiettivo multicanalità: Celio punta sull’RFID nei 750 store europei

Entro novembre 2018 i 750 punti vendita europei di Celio, il brand francese di prêt-à-porter maschile, saranno dotati di tecnologia RFID, tramite il software Nedap !D Cloud. Il roll-out sarà implementato in meno di 10 mesi. Obiettivo principale: raggiungere oltre il 98% di accuratezza dell’inventario.
La suite software !D Cloud è una soluzione Software-as-a-Service (SaaS), sviluppata da Nedap proprio per l’applicazione dell’RFID nel settore retail, offre ai retailer la via più breve per implementare questa tecnologia. La visibilità in tempo reale dei livelli delle scorte e dell’esatta posizione di ogni articolo è una prerogativa fondamentale per poter diventare realtà omnicanali e sviluppare soluzioni di acquisto come “click & collect” per ordinare online e ritirare in negozio.
“Siamo una società retail multinazionale, multisourcing e multicanale, il che significa che ogni cambiamento nel mercato ha un effetto amplificato – ha detto David Teboul, Senior Vice President Global Retail di Celio -. L’evoluzione verso un vero sistema retail omnicanale è davvero entusiasmante, ma significa anche dover fare un “salto di qualità” per migliorare l’accuratezza delle scorte e dare informazioni dettagliate ai punti vendita. !D Cloud ci consente di offrire una migliore esperienza d’acquisto, infatti entro la fine del 2018 i nostri clienti potranno decidere quando, dove e come vogliono comprare un prodotto del nostro marchio e riceverlo con la stessa qualità del servizio”.

 

Precisione nella localizzazione e lotta alle differenze inventariali

Come primo intervento, Celio si concentra sull’aumento dell’accuratezza delle giacenze nei punti vendita, sfruttando la tecnologia RFID per la ricezione delle merci e il conteggio settimanale dell’inventario nei punti vendita. Per fare ciò, Celio si affida al software !D Cloud in combinazione con i lettori RFID portatili Zebra, per trasmettere al suo sistema SAP ERP dati precisi sulle giacenze. Inoltre, il punto vendita è integrato con !D Cloud per monitorare le vendite e i resi e utilizza l’RFID per la sorveglianza elettronica degli articoli, fondamentale per prevenire le differenze inventariali e consentire la piena visibilità di ogni articolo nel punto vendita.
“Volevamo una soluzione che, oltre ad apportare i già conosciuti benefici della tecnologia RFID, fosse anche di facile utilizzo e il riscontro che stiamo ricevendo dai punti vendita è molto positivo. Il livello di accettazione e la soddisfazione del nostro personale nei punti vendita sono molto alti, perché la soluzione li aiuta a garantire un servizio migliore” aggiunge Teboul.
“Siamo molto orgogliosi che Celio ci abbia scelti come partner RFID per trasformarsi in un vero e proprio retailer omnicanale. La nostra piattaforma software !D Cloud è un database EPCIS indipendente dall’hardware, o “hardware agnostico”, che offre ai retailer la visibilità dettagliata sulle giacenze, perché ogni evento, come gli spostamenti della merce, le vendite o i resi, vengono tracciati a livello di singolo articolo. Conoscendo esattamente quali articoli sono disponibili e dove si trovano, si può agire con maggiore rapidità, offrendo ai clienti una migliore esperienza d’acquisto e aumentando le vendite”, commenta Rob Schuurman, Managing Director di Nedap Retail.

Checkpoint presenta Wind RFID, l’etichetta ad hoc per prodotti di Health & Beauty

Checkpoint Systems, Inc. presenta l’etichetta Wind RFID (disponibile da subito) per le categorie di prodotti cosmetici e per molte altre applicazioni di merchandise visibility.

La nuova etichetta è caratterizzata dal chip Monza® R6-P di Impinj dotato della tecnologia RAIN RFID, ha un inlay di 50mm x 30mm, è conforme alla normativa ISO18000-6C e può essere codificata e stampata per contenere i dati EPC in diversi formati, con la stampa dei codici a barre e del testo leggibile associato. Wind è, inoltre, unica perché pienamente compatibile con i più comuni sistemi di lettura, come i lettori portatili, ma anche quelli fissi e altamente richiesti come le antenne basate sulla tecnologia Wirama di Checkpoint (E10 2.0), i sensori montati al soffitto (OverHead 2) e i tunnel RFID nei CeDi.

“La nostra partnership con Checkpoint – ha detto Craig Cotton, VP Marketing e Gestione Prodotti presso Impinj  – consente di creare soluzioni moderne e di etichettare nuove categorie di articoli. Il chip Monza R6-P è dotato della tecnologia Integra™, che permette alle etichette RAIN RFID di garantire un’affidabilità e un’accuratezza dei dati elevate, essenziali per le implementazioni nel Retail.”

Alberto Corradini, Country Manager di Checkpoint Systems Italia, ha affermato: “Molti grandi Retailer hanno mostrato particolare interesse nell’ampliamento delle categorie RAIN RFID per includere prodotti di Health & Beauty. I nuovi tag RFID Wind pensati per questi prodotti aiuteranno i Retailer a raggiungere gli obiettivi prefissati in termini di riassortimento automatico e gestione dell’inventario.”

 

 

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