CLOSE
Home Tags Salutismo

Tag: salutismo

Salute e cura della persona, Iper La Grande i vara l’iniziativa IperBenessere

Si chiama IperBenessere ed è l’iniziativa varata da Iper La grande i che mira a promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza della nutrizione e della cura della persona. Già presente nello store di Milano Portello (MI), dal 15 marzo disponibile anche negli store di Montebello (PV), Varese e Seriate (BG) con l’obiettivo di estenderlo ad altri otto punti vendita, IperBenessere si inserisce nel filone dei servizi di ottica e parafarmacia, rispettivamente IperOttica e IperFarma, già presenti negli ipermercati.

Attraverso questo progetto, Iper La grande i si propone quindi di fornire ai clienti strumenti per comprendere e adottare uno stile di vita sano ed equilibrato. In un’area dedicata, con un allestimento e una comunicazione creata ad hoc, IperBenessere presenta un assortimento di integratori: dai sostitutivi del pasto, alle soluzioni specifiche per lo sport, senza dimenticare le diverse esigenze di benessere e cura personale. Inoltre, grazie alla partnership con Nutramis, azienda proprietaria di Vitaminstore – catena di negozi specializzati nel settore degli integratori alimentari in Italia – Iper La grande i offre il servizio di consulenza per ricevere consigli da esperti qualificati nel campo della nutrizione e del benessere. Scansionando il QR-code presente sulla comunicazione nelle aree dedicate nel punto vendita, i clienti potranno contattare telefonicamente un consulente e ricevere consigli sugli integratori. Il servizio di consulenza è disponibile dal martedì al sabato, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 18.30.

Inoltre IperBenessere prevede, nei punti vendita di Montebello e Varese, l’installazione di Infinity360, cabina di ultima generazione che integra un ecosistema certificato di teleconsulto e che permette di analizzare e monitorare il proprio stato di salute e nutrizionale. Realizzate dalla società BewellConnect, le cabine consentiranno ai clienti di rilevare autonomamente, in soli due minuti, i propri parametri antropometrici per determinare la composizione corporea, attraverso i seguenti strumenti:

  • bioimpedenziometro, che permette di comprendere la composizione corporea in termini di massa grassa, massa magra e stato di idratazione;
  • bilancia, per il rilevamento del peso;
  • altimetro, per misurare l’altezza.

I clienti potranno accedere al servizio Nutrinclick di Innovabiohealth, azienda italiana che sviluppa soluzioni avanzate e digitali per la salute e il benessere, utilizzando il QR-code ottenuto dopo l’analisi. Compilando un questionario online sulle proprie abitudini alimentari, riceveranno via e-mail i risultati del test insieme a consigli alimentari e suggerimenti sui percorsi da seguire. Successivamente potranno decidere se prenotare un video consulto gratuito di 15 minuti con un nutrizionista oppure se optare direttamente per uno dei 5 percorsi di Nutrinclick proposti in base ai propri obiettivi:

  • dimagrimento: volto a perdere peso migliorando le proprie abitudini alimentari;
  • sport: mirato al miglioramento delle performance sportive e della composizione corporea, aumentando la massa muscolare;
  • veg: studiato per le persone che seguono un’alimentazione vegana o vegetariana e necessitano di un piano ben bilanciato per sostituire i derivati animali, in modo da non avere carenze nutrizionali;
  • ho un problema: indicato per chi soffre di intolleranze o allergie al glutine, al lattosio, ed altri alimenti; per chi soffre di disturbi intestinali e di digestione; per chi è soggetto a patologie autoimmuni per le quali l’alimentazione presenta un ruolo importante;
  • gravidanza/allattamento: adatto alla fase di gravidanza o allattamento per monitorare il fabbisogno di macro e micronutrienti e supportare il maggiore dispendio calorico.

Dal 15 marzo nei due punti vendita di Montebello e Varese, dove è previsto il servizio della cabina, saranno presenti dei nutrizionisti di Nutrinclick che guideranno i clienti nell’utilizzo di questo servizio. Le informazioni complete sono disponibili su https://www.iper.it/servizi/salute/benessere/

Salutismo? Per gli italiani è più un vorrei ma non posso

Il salutismo è un tema senz’altro “caldo” per gli italiani ma arrivati alla resa dei conti per tre italiani su quattro resta un’aspirazione piuttosto che tradursi in una reale azione. È ciò che emerge da una ricerca di Squadrati commissionato dal California Prune Board, che ha indagato la percezione degli italiani in merito al proprio grado di salutismo.

Una sorta di autovalutazione dunque, secondo la quale solo il 25% degli intervistati si è dichiarato “molto” salutista, mentre la maggioranza 75% ha optato per un più sobrio “abbastanza” salutista. Sono soprattutto i giovani tra i 25 e i 34 anni (30%) a definirsi “molto” salutisti o coloro che seguono un regime alimentare particolare (44%), per necessità o altre motivazioni, come la dieta vegetariana o vegana, quella gluten free o del gruppo sanguigno.

 

Benessere, sempre voluto poco praticato

I vantaggi di uno stile di vita e di alimentazione salutista sono ben chiari, complici le innumerevoli campagne della stampa e gli appelli degli esperti: tra motivazioni dichiarate per essere salutisti c’è in primis la volontà di godere di un maggiore benessere generale (73%), ma anche quella di seguire determinate abitudini alimentari perché le si sente in linea con il proprio stile di vita (39%). Non manca chi lo fa per ragioni di linea: ben il 44% di intervistati desidera perdere peso o mantenere quello attuale. Tra gli incentivi al salutismo ci sono anche necessità sportive (17%) o motivazioni mediche come intolleranze e allergie (8%). Pochi segnalano, invece, ragioni di circostanza: “perché è di tendenza” (3%) o “perché lo fanno anche i miei amici” (3%).

 

Dal dietista al web, c’è fame di informazioni

Per avere consigli su un’alimentazione sana è importante informarsi e rimanere costantemente aggiornati. Le persone a cui rivolgersi, così come i canali, sono diversi. Gli italiani intervistati ricercano consigli soprattutto rivolgendosi al medico di famiglia (36%) e al dietista/nutrizionista (26%) o al dietologo (17%). E sono soprattutto coloro che si definiscono “molto” salutisti a preferire questi professionisti, considerandoli una fonte autorevole. Ma c’è anche chi dichiara di volere fare di testa propria (18%), quasi un intervistato su cinque. IN questa fascia naturalmente la fonte di informazione primaria non può essere che il web, canale preferito dal 69% con siti e portali dedicati alla salute (45%) e blog specializzati (24%). Anche la televisione (48%) gioca un ruolo importante, in particolar modo con i programmi specifici sul salutismo (24%); i video tutorial su come restare in forma risultano graditi (15%) così come i profili social di esperti (13%).

 

Più acqua, frutta e verdura, meno sale, carne rossa e insaccati

Non bastano le motivazioni, ma bisogna anche adottare determinati comportamenti. Tra quelli maggiormente adottati per raggiungere questo scopo: il bere almeno due litri di acqua al giorno (58%), il limitare l’utilizzo di sale (56%), il limitare il consumo di salumi (51%), di carne rossa (49%) e di latte e derivati (31%), così come il seguire un’alimentazione basata sul controllo degli zuccheri (51%) e dei grassi (50%).

Si assiste anche alla riscoperta di frutta e verdura. Il 94% degli intervistati dichiara infatti di mangiare tutti i giorni frutta (94%) – che sia fresca, secca o disidratata – e verdura (57%). Emerge inoltre che il consumo di prugne secche è prerogativa di chi si ritiene “molto attento” alla proprio salute.

Alla ricerca hanno partecipato oltre 600 maggiorenni, distribuiti in tutta Italia: Nord (45%), Sud e Isole (32%) e Centro (23%). Il campione è equamente diviso tra rispondenti donne (50%) e uomini (50%) e ha coinvolto principalmente la fascia 45-54 (39%), seguiti dalla fascia 35-45 (35%) e dalla fascia 25-34 (26%).

L’irresistibile ascesa della stevia: +14% nel 2014

La stevia piace sempre di più, ed è sempre più utilizzata dall’industria: secondo la società di consulenza britannica Zenith International le vendite mondiali aumenteranno nel 2014 del 14% raggiungendo le 4.670 tonnellate, per un valore di mercato di 336 milioni di dollari.

Non è insomma solo la Coca Cola con la sua versione verde, la Coca Cola Life, ad avere pensato di utilizzare la stevia per ridurre l’apporto di calorie e dare un’immagine più salutista. L’estratto della pianta sudamericana, conosciuta in Brasile e Paraguay da millenni ma giunta da noi solo pochi anni fa, è ormai utilizzato per dolcificare bevande, ma anche yogurt, dolcificanti sostitutivi dello zucchero e perfino medicinali. “Oggi sempre più consumatori controllano gli ingredienti di alimenti e bevande – ha detto Simon Redwood, Zenith Market Intelligence Consultant -. Per i produttori è fondamentale ridurre il loro contenuto di zucchero, e dal momento che i consumatori stanno iniziando anche ad evitare i dolcificanti artificiali la provenienza naturale della stevia e il suo contenuto calorico vicino allo zero sono dei grandi vantaggi”. In effetti per il solo mercato delle bevande gassate, da tempo nel mirino delle campagne contro l’obesità e a favore di stili di vita più sani,  è previsto un calo del 14% entro il 2018 secondo Euromonitor.

Per contro, Zenith prevede che il mercato mondiale della stevia raggiungerà nel 2017 le 7.150 tonnellate, per un valore di 578 milioni di dollari. “Le preoccupazioni salutiste sono ancora poco sentite nei mercati chiave asiatici quali India e Indonesia, e ci vorrà qualche anno prima che la stevia prenda piede in questi Paesi. Ma quando lo farà, realizzerà a pieno tutto il suo potenziale”, ha concluso Redwood.

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare