CLOSE
Home Tags Sostenibilità

Tag: sostenibilità

Quali iniziative può prendere la Gdo per ridurre la plastica? Le risposte di Morrisons

Sono varie le iniziative che la Gdo può prendere per promuovere un utilizzo consapevole della plastica, e Morrisons, insegna britannica, ha annunciato una serie di misure dichiarando che entro il 2025 tutti i suoi imballaggi in plastica saranno riutilizzabili, riciclabili o compostabili. Morrisons sarà anche uno dei firmatari del WRAP’s UK Plastics PACT, un’iniziativa che mira a trasformare il modo in cui le aziende utilizzano la plastica evitando che venga dispersa nell’ambiente.

Tra i provvedimenti presi dall’azienda per ridurre l’inquinamento plastico ci sono:

    • Da maggio permette ai clienti di utilizzare i propri contenitori per carne e pesce dai banchi macelleria e pescheria.
    • Lavora con tutti i prodotti a marchio per identificare, ridurre e rimuovere ogni imballaggio di plastica non necessario.
    • Sta testando la rimozione degli imballaggi in plastica da frutta e verdura in una serie di punti vendita. L’obiettivo è quello di osservare come l’imballaggio in plastica, che mantiene freschi gli alimenti, possa essere ridotto senza aumentare lo spreco di cibo.
    • Punta a rendere più imballaggi riciclabili. Come primo step, sostituirà i vassoi di plastica nera, usati per carne e pesce freschi, perché difficili da riciclare. Saranno ritirati entro la fine del 2019.
    • ha deciso di installare nei nuovi negozi fontane di acqua potabile. Morrisons ha già reso l’acqua disponibile gratuitamente nei suoi bar per i clienti che vogliono riempire le loro bottiglie d’acqua.

In base ai sondaggi effettuati dall’insegna sui propri clienti, la riduzione della plastica è considerata al momento la terza questione più importante. Attualmente l’82% della plastica nelle confezioni del supermercato è riciclabile. Per raggiungere l’obiettivo del 100%, Morrisons collaborerà con fornitori, altri rivenditori, autorità locali e WRAP.

Tra le iniziative per ridurre la plastica già intraprese c’è l’eliminazione degli acquisti di cannucce di plastica, bastoncini di plastica di cotone con steli di plastica (ma solo di carta) e borse per la spesa monouso, sostituendole con quelle di carat marrone (è stato questa la “mossa” più controversa e che ha fato i titoli dei giornali nel Regno Unito: meglio la plastica, che inquina, o la carta, costosa anche in termini ambientali, da produrre?).

Dal 2010, Morrisons ha ridotto del 50% il peso degli imballaggi usati sui bancali (pari a 10.000 tonnellate).

David Potts, amministratore delegato di Morrisons, ha dichiarato: “Ridurre il danno causato dalla plastica è uno dei problemi più difficili che la società può affrontare. Poiché produciamo la maggior parte del cibo fresco che vendiamo, siamo in una posizione importante per apportare modifiche al nostro packaging”.

 

Foto Theo Moye / Morrisons.

Lidl, stop alla plastica usa e getta entro il 2019

Continua l’impegno della Gdo a fianco della lotta alla riduzione dei rifiuti di plastica, piaga per l’inquinamento di fiumi e mari: dopo il recente annuncio di ridurre del 20% l’utilizzo di plastica entro il 2025, Lidl Italia comunica nuove misure concrete, che le permetteranno di raggiungere questo ambizioso traguardo “Sulla via del domani”. Entro la fine del 2019, l’insegna toglierà dagli scaffali di tutti gli oltre 600 punti vendita i prodotti monouso in plastica come bicchieri, piatti e posate. Al loro posto saranno introdotte soluzioni realizzate con materiali alternativi o riciclabili, che Lidl Italia sta studiando in stretta collaborazione con i propri fornitori, come già fatto da diverso tempo per i bastoncini cotonati. In un secondo momento, inoltre, l’Insegna eliminerà le posate e le cannucce in plastica presenti nei piatti pronti e nelle bevande da asporto, convertendole in versioni più sostenibili.

“Le parole chiave che contraddistinguono la nostra strategia per diminuire l’uso di plastica sono tre: Evitare, Ridurre, Riciclare. Rimuovendo la plastica monouso dal nostro assortimento contribuiamo a ridurre la nostra impronta plastica – ha detto Eduardo Tursi, Amministratore Delegato Acquisti di Lidl Italia -. Questa misura infatti consentirà all’Azienda di risparmiare circa 2.000 tonnellate di plastica all’anno, l’equivalente dei rifiuti plastici prodotti in un anno da oltre 57mila persone in Italia e pari a ben 1.500 metri cubi.”

Lidl Italia ha in programma di esaurire i quantitativi delle referenze usa e getta già acquistati e di passare poi gradualmente a inserire a scaffale soluzioni alternative. In questo modo i clienti continueranno a trovare in punto vendita i prodotti abituali, rispondenti alle loro esigenze.

Tra le iniziative per ridurre l’utilizzo di plastica già intraprese da Lidl Italia c’è il recupero delle plastiche da imballo trasformate ogni anno in nuova materia prima da riutilizzare. Dice Tursi: “Stiamo studiando diverse misure e informeremo i nostri clienti passo dopo passo su tutte le novità e i cambiamenti che implementeremo. In particolare nel packaging dei nostri prodotti si prospettano diverse soluzioni, al momento in fase test, che potranno davvero fare la differenza.”

Lidl e Kaufland fanno parte del Gruppo Schwarz, uno dei maggiori gruppi distributivi al mondo. Il Gruppo, consapevole della propria responsabilità in particolare nei confronti dell’ambiente, sviluppa misure in questo ambito e le implementa in tutti i Paesi in cui opera nel mondo. Questo fa parte di un’ampia strategia sulla plastica a 360° che punta a ridurne l’uso e a favorire la circolarità delle risorse.

Coop scende in campo a supporto della strategia europea sulla plastica

Coop scende in campo per ridurre la plastica. L’impegno è stato annunciato nel corso della XXIX Assemblea generale dei Delegati Nova Coop, tenutasi sabato al Grand Hotel Dino di Baveno (Vb), che ha approvato il bilancio consuntivo 2017 (vedi Nova Coop, nel 2017 superato il miliardo di ricavi, 65 milioni gli investimenti 2018).

La cooperativa ha deciso di aderire alla campagna di impegni a supporto della strategia europea sulla plastica promossa dalla Commissione Europea. In primo piano ci sarà senz’altro il packaging private label. Saranno rivisti gli imballaggi di prodotti come bottiglie di acqua minerale, flaconi detergenza casa e tessuti, vaschette per ortofrutta a marchio Coop e cassette ortofrutta riutilizzabili, con l’obiettivo di incrementare la percentuale di plastica riciclata con impegni quantitativi crescenti, raggiungendo 7.000 tonnellate all’anno nel 2025.

Il Presidente di Coop Italia Marco Pedroni, presente all’assemblea, ha dichiarato: “La cooperazione non è un unico moloch, ci sono tante cooperative ma quando si dice cooperazione dobbiamo tenere fuori le false cooperative che sono i nostri nemici. Noi vogliamo rendere accessibili cibo e prodotti fondamentali a tutti e soprattutto prodotti di qualità. Il ruolo di Coop non cambia nel tempo, cambia il modo di interpretarlo. Cibo buono, sicuro per tutti, con accessibilità, inclusione, apertura, partecipazione. Il nostro ruolo è diffondere valori che si vedono immediatamente: ambiente, salute, sicurezza e qualità”.

«Il nostro agire distintivo rispetto ad altre catene si fonda su valori come l’eticità e la salvaguardia dell’ambiente. Il Prodotto a Marchio è alfiere dei valori e dei principi cooperativi. A questo proposito è emblematica l’adesione dell’intera cooperativa alla Campagna europea di riduzione delle plastiche, elemento della nostra coerenza e dell’impegno verso un tema drammatico per il pianeta. Occorre ragionare come tutti i nostri punti vendita possano diventare una leva per comunicare queste specificità perché l’appartenenza a Nova Coop deve percepirsi con orgoglio come l’appartenenza a un movimento socialmente importante” ha detto il Presidente Nova Coop Italia Ernesto Dalle Rive:

.

Penny Market certifica la sostenibilità e si pone obiettivi per il 2022

Penny Market ha introdotto un Sistema di Gestione dell’Energia (EnMS) conforme alla norma europea UNI CEI EN ISO 50001, per sottolineare l’importanza dell’efficienza energetica definita nella strategia lanciata da REWE Group nel 2008.

L’energia, il clima e l’ambiente formano insieme uno dei pilastri su cui si sviluppa la strategia del gruppo e, a conferma di questo impegno, ad aprile si è tenuta per Penny Market l’audit sul sistema di gestione dell’energia, che ha portato all’ottenimento della certificazione ISO 50001, da parte dell’ente certificatore TUV.

Ma l’attività di Penny Market non si ferma qui. L’insegna infatti si impegna a ridurre il consumo di energia nel lungo termine e ad aumentare l’efficienza energetica in un processo di miglioramento continuo.

In particolare, l’insegna ha introdotto due important obiettivi da realizzarsi entro il 2022: la riduzione del consumo di energia per metro quadrato di superficie di vendita (in kWh/m²) del 13,5% e la dotazione per il 46% dei punti vendita di proprietà di un sistema di riscaldamento che non utilizza combustibili fossili (né petrolio né gas)

“Per noi, gestire l’energia significa avere una visione olistica del problema e analizzare le procedure che incidono sullo spreco energetico, con l’obiettivo di garantire il costante miglioramento delle performance legate all’energia e soddisfare i relativi requisiti legali nonché gli altri impegni di cui ci siamo fatti carico” hanno dichiarato gli Amministratori Delegati Roberto Fagnani e Gotthard Klingan.

Nell’impegno al raggiungimento degli obiettivi energetici strategici, Penny Market dà particolare importanza all’uso di tecnologie innovative e orientate al futuro, utilizzando e promuovendo fonti di energia rinnovabili e a basso impatto ambientale, anche attraverso la formazione continua dei dipendenti affinché possano svolgere le proprie attività nel rispetto della politica energetica.

 

 

 

 

Al via Green Oasis, innovativa linea MDD di ecodetersivi Unes

È stata presentata come “il fratello non food” del Viaggiator Goloso, MDD premium che copre oggi il 15,5% delle vendite MDD (che si attestano a una vertiginosa quota del 43%) Green Oasis,  la nuova linea di prodotti ecosostenibili (per l’ambiente e per la persona) e consigliati da Legambiente di Unes. Fascia d prezzo, sostenibile pure lei, in linea con le marche premium nelle rispettive categorie.

Un segmento, quello del non food ecosostenibile, che sembra la “next big thing”, a detta anche di Romolo De Camillis, Retail director di Nielsen Italia, a seguito del grande tema delle intolleranze che hanno portato al successo del free from (da glutine, lattosio, zuccheri) nell’alimentare, e ora promuovono il free from (da parabeni, nichel, allergeni) anche nel la cura della casa e della persona. Confema un raggiante Mario Gasbarrino. “A una settimana e mezza alla presenza sugli scaffali abbiamo già raggiunto i risultati di vendite che mi ero prefissato in un anno” e scherza; “quando sono arrivato in Unes nel 2006 avevo detto che sarei andato in pensione una volta raggiunto un miliardo di fatturato: l’anno scorso siamo arrivati a 980 milioni. MI sa che dovrò ritoccare le mie previsioni perché quest’anno ci siamo”.

 

Formulazione innovativa

La linea realizzata da Icefor ha parecchi punti innovativi. Ha una bassa percentuale (inferiore all1%) di Voc, quei composti organici volatili che servono a far evaporare le sostanze detergenti a temperatura ambiente per non creare antipatici “aloni”, ma che evaporando, inquinano l’ambiente domestico (in cui trascorriamo anche il 90% del nostro tempo) e tanta parte hanno nell’affermazione di patologie quali asma e bronchite cronica (di cui soffronoil 6 e il 10% degli italiani, rispettivamente). Usano tensioattivi naturali, ricavati dagli scarti della barbabietola da zucchero. Sono privi di metalli (Nichel Cromo, Cobalto tested), ipoallergenici, privi di conservanti e coloranti, con profumo Ecolabel compliant. Il packaging, infine, è realizzato per il 95% con plastica riciclata.

Conclusione del dottor Salvatore Lo Cicero, direttore struttura complessa pneumologia del Niguarda a Milano, “non dico che non impatterà, perché non è possibile, ma impatterà in maniera garbata sul nostro apparato respiratorio”.

 

Gamma completa

 

La linea Green Oasis Casa si compone di prodotti per la cura di:

  • Stoviglie: detergente piatti concentrato, detergente lavastoviglie in tabs e brillantante lavastoviglie con ingredienti naturali.
  • Elettrodomestici: detergente frigoriferi, detergente piastre a induzione, cura lavastoviglie. Con attivi igienizzanti e detergenti di origine naturale.
  • Superfici: detergente pavimenti e piastrelle, detergente parquet e laminati, detergente vetri e multiuso, detergente sgrassatore universale. Con solventi vegetali ricavati dalla glicerina.
  • Bagno: detergente cura doccia, detergente scioglicalcare, detergente disincrostante wc gel. Con acidi derivanti dalla fermentazione naturale del glucosio.
  • Bucato: detersivo lavatrice, detersivo lana e delicati, detersivo capi sicuri, ammorbidente concentrato. Con ingredienti naturali, senza sbiancanti ottici e con fragranze delicate per un bucato naturalmente fresco.

Ma il progetto non si ferma qui. Green Oasis è la nuova marca privata premium firmata Unes pensata per prendersi cura responsabilmente e naturalmente non solo della propria casa ma, in futuro, anche della persona (corpo e capelli) e dei più piccoli. 

 

Un prodotto che va spiegato

In primo piano in questo progetto, è stato sottolineato, in prima linea sarà coinvolto il personale di vendita perché “è un prodotto che va spiegato”. “E l’importanza è confermata dal fatto che “in alcuni punti vendita il Viaggiator Goloso fattura tre volte tanto che negli altri, grazie al personale che consiglia”. Poi, “metteremo accanto al prezzo del flacone il prezzo a lavaggio, perché con formulazioni così diverse è difficile calcolarlo a partire dal peso”. Infine, il canale Amazon: già ora la quota del Viaggiator Goloso è superiore del 50% rispetto ai punti vendita: ci aspettiamo ottimi risultati anche dalla nuova linea”.

Rio Mare segue le rotte delle tartarughe con il Marine Turtle Tracking

Seguite le rotte delle tartarughe Caretta caretta nel Mediterraneo, anche via web, per ricordarsi come questo affascinante animale sia minacciato da inquinamento e pesca: è il cuore del progetto Marine turtle tracking promosso dal Centro di Primo Soccorso dell’Area Marina Protetta Protetta “Isole Egadi” e finanziato da Rio Mare.  Grazie a tag satellitari le tartarughe che sono rimaste in degenza presso il Centro potranno essere seguite nei loro spostamenti una volta tornate in libertà. Non solo: oltre agli scienziati del centro, il sistema consentirà anche agli utenti di “curiosare” tra i tragitti delle tartarughe e di seguirne le rotte sul sito web di Rio Mare, grazie al monitoraggio in tempo reale. I segnali dei tag applicati sulle tartarughe saranno recepiti dai satelliti permettendo di continuare il monitoraggio da remoto degli esemplari curati presso il Centro tartarughe e di conoscerne i tragitti, le tappe e i chilometri percorsi, oltre che di approfondire la conoscenza della specie e le sue abitudini. Il tracker “Iridium”, uno dei dispositivi utilizzati per il monitoraggio delle tartarughe, inoltre, è dotato di una tecnologia innovativa di GPS portatile sperimentata per la prima volta in Italia nell’ambito di questo progetto. Più piccolo e leggero rispetto agli altri e quindi meno invasivo per l’esemplare, ha una durata maggiore che consente un monitoraggio di 12 mesi. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con l’AMP “Isole Egadi”, convenzionata con l’Università di Pisa – Dipartimento di Biologia.

Dal 2014 Rio Mare porta avanti attività dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi”, in cui rientra anche il supporto all’apertura del nuovo Stabulario per le Tartarughe Marine. Infatti, per potenziare la sua attività di recupero e cura delle tartarughe marine ferite, l’AMP “Isole Egadi”, grazie all’aiuto di Rio Mare, sta potenziando il Centro di Primo Soccorso, che diventerà a breve un vero Centro Recupero. L’ambulatorio e la sala operatoria resteranno presso il Palazzo Florio, mentre il nuovo stabulario e l’aula didattica saranno ospitati all’interno del prestigioso Museo della Tonnara di Favignana (ex Stabilimento Florio) – il museo più visitato della Sicilia orientale con oltre 100.000 mila visitatori annui: inaugurazione il 5 giugno 2018, giornata mondiale dell’ambiente. In questo modo, l’AMP potrà garantire non solo il soccorso ma anche un’assistenza completa alle tartarughe recuperate, aumentandone la percentuale di sopravvivenza, guarigione e re-immissione in natura.

“Siamo estremamente orgogliosi di lanciare questo nuovo progetto, che si inserisce all’interno di un impegno concreto che dal 2014 portiamo avanti per l’Area Marina Protetta “Isole Egadi” – dichiara Luciano Pirovano, Sustainable Development Director di Bolton Food – In questi anni, la collaborazione con l’Area Marina Protetta ha dato ottimi frutti e risponde ai valori fondamentali dell’azienda per una pesca sostenibile e la salvaguardia delle risorse dei mari, quali la lotta alla pesca illegale e il rispetto dell’ecosistema marino, creando allo stesso tempo valore condiviso sia per la comunità locale che per la società intera”.

L’iniziativa è espressione del più ampio progetto di Corporate Social Responsibility di Rio Mare “Qualità Responsabile”, le cui aree di azione sono la sostenibilità della pesca e la tutela dell’ecosistema marino, il rispetto dell’ambiente, il rispetto delle persone e la corretta alimentazione.

 

Responsabilità sociale, Aldi lancia “Io riciclo” nella giornata mondiale dell’ambiente

Invitare i clienti a rispettare pratiche responsabili di recupero e riciclo delle confezioni: è il progetto “Io Riciclo” che ALDI lancia in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente.

L’iniziativa si inserisce nel programma di responsabilità sociale dell’insegna tedesca “Oggi per domani”, volto a promuovere un comportamento responsabile nei confronti dell’ambiente e delle generazioni future. 

L’aumento della pratica del riciclo dee confezioni passa anche da indicazioni chiare sul packaging. Per questo il messaggio “Ridurre al minimo, recuperare e riciclare” che ALDI inserisce sulle confezioni dei suoi articoli è non solo un invito ma anche un’informazione sul tipo di materiale impiegato in modo da agevolare un corretto conferimento dei rifiuti nel circuito di raccolta del Comune. Un progetto di sensibilizzazione alla salvaguardia dell’ambiente che non si ferma alla grafica informativa dei packaging, ma si pone l’obiettivo di fornire entro il 2020 confezioni sempre più rispettose dell’ambiente per facilitino il corretto smaltimento di tutti i rifiuti d’imballaggio in un’ottica di economia circolare.

“Io RICICLO!” è un messaggio rivolto anche a tutti i collaboratori ALDI che contribuiscono in tutti i siti a rispettare una corretta raccolta differenziata, monitorata e implementata costantemente. Inoltre, l’azienda si impegna a ridurre la merce in eccesso attraverso una logistica efficiente e collabora con partner affidabili e ONLUS per il recupero di quella invenduta.

Il progetto si inscrive in un più ampio programma che ALDI ha avviato in tutti i Paesi in cui è presente e che ingloba tutte le iniziative di responsabilità sociale promosse dall’azienda nel lungo termine. Obiettivo del programma è quello di operare per uno sviluppo sostenibile a favore dell’ambiente e della società del futuro. Il che comprende l’offerta di prodotti tracciabili, la crescita dei propri collaboratori, una gestione virtuosa dei rifiuti e delle fonti energetiche e progetti sociali sul territorio.

Per maggiori informazioni visitare il sito www.oggiperdomani.it alla sezione Ambiente-Novità.

 

Da Auchan la shopper di Willow aiuta i progetti Wwf

La borsa e la vita: Auchan Retail Italia lancia anche quest’anno una shopper “limited edition” in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente del 5 giugno. La borsa è disegnata dall’artista italiano Willow, che ha vestito con i suoi personaggi pop e coloratissimi le shopper che proprio dal 5 giugno saranno in vendita nei punti vendita Auchan, MyAuchan, Simply, IperSimply e PuntoSimply e i cui ricavi andranno a favore di progetti di conservazione degli habitat e delle specie a rischio nel nostro Paese del WWF, in particolare a supporto del sistema delle oasi gestite dall’associazione.

 

1,67 milioni di euro donati al Wwf in dieci anni 

La collaborazione tra Auchan e WWF è nata nel 2009, quando il gruppo decise di sostituire i sacchetti di plastica con borse riutilizzabili, in largo anticipo rispetto alla normativa nazionale che metteva al bando i sacchetti usa e getta in polietilene. Da allora l’impegno comune si rinnova ogni anno con la raccolta fondi attraverso la vendita delle borse e con altre iniziative che, sottolinea Carlo Delmenico, direttore responsabilità sociale d’impresa di Auchan e Simply, “ci hanno permesso, nel 2017, di raccogliere oltre 180mila euro, arrivando così al risultato di 1,67 milioni di euro in quasi dieci anni di partnership”.

“Quella di Auchan e Simply con il WWF Italia – dice Eva Alessi, responsabile consumi e risorse naturali di WWF Italia – è una collaborazione estremamente importante perché ci dà la possibilità di sensibilizzare il pubblico riguardo alla necessità di ridurre la plastica usa e getta, grave minaccia per le specie e gli habitat marini e terrestri. La possibilità di rivolgersi direttamente alle persone nei luoghi in cui avvengono i consumi è certamente una modalità d’azione efficace per promuovere uno stile di vita più sostenibile, riguardo al tema dei consumi di risorse e dell’inquinamento, due tra le grandi emergenze da affrontare”.

La borsa “special edition” 2018 sarà venduta in due versioni, gialla e blu, al prezzo di 2 euro; è spiritosa e affascinante, zeppa di piccoli personaggi colorati che ne riempiono ogni angolo. Il suo creatore Willow, nome d’arte di Filippo Bruno (www.willow-artblog.com) è uno degli artisti di spicco della scena italiana della Pop Art. Già nel 2016 Willow aveva disegnato la “limited edition” reinterpretando, in quel caso, il panda simbolo del WWF, sempre in chiave pop.

 

FAIRTRADE: vale 130 milioni di euro il carrello equo degli italiani

FAIRTRADE tira le somme per il 2017. E i risultati ottenuti dai prodotti del commercio equo certificati sono a dir poco interessanti: per essi, infatti, lo scorso anno, nel nostro paese sono stati spesi ben 130 milioni di euro che hanno generato per i produttori un premio (ovvero un margine di guadagno aggiuntivo per avviare progetti sanitari, di emancipazione sociale, o di miglioramento della produzione) pari a 1 miliardo e 641 milioni nel suo complesso e così suddiviso: 703.000 euro per le banane, 309.000 euro per il cacao, 334.00 per il caffè e 221.00 per lo zucchero. 

I prodotti più performanti

La crescita più significativa è quella delle banane, che raggiungono volumi di vendita pari a 13.600 tonnellate (+11%), seguono il caffè con 810 tonnellate di caffè verde (+10%), il cacao con 1.600 tonnellate di fave di cacao (+100%) e lo zucchero con 3.300 tonnellate (+10%). Questi i valori diffusi in occasione dell’evento “Il futuro di Fairtrade? Partnership di sostenibilità con le imprese”, che si è svolto a Milano, nel contesto del Palazzo dei Giureconsulti.

FAIRTRADE e i consumatori

Sul rapporto del brand di certificazione e i consumatori, Nielsen ha realizzato una ricerca su un panel rappresentativo. È emerso che sempre più italiani dichiarano di acquistare prodotti etici nei negozi alimentari generici, ovvero supermercati, ipermercati e discount (si tratta di oltre la metà del campione, 51%, a fronte del 36% registrato nel 2014). Inoltre, rispetto a quattro anni fa i consumatori affermano una maggiore preferenza per i prodotti del commercio equo e solidale (si passa dal 23% del 2014 al 29% di quest’anno). Per quello che riguarda FAIRTRADE, la fonte principale di conoscenza del Marchio restano i prodotti, seguiti dalla rete internet. Cresce la conoscenza tra i giovani (fascia d’età 25-34), e nel nord-est del paese, seguito da nord-ovest, centro e sud.

Nuove opportunità di business.

Tra le novità che si prospettano per l’anno in corso, l’introduzione, a livello internazionale, dei “Marchi di Ingrediente Fairtrade”. Le aziende partner del circuito, a fronte di un impegno di acquisto di materie prime certificate Fairtrade da utilizzare in prodotti multingrediente, potranno avvalersi dell’utilizzo di Marchi specifici per la tipologia di materia prima acquistata. Il modello è entrato in vigore per tutte le categorie di prodotto tranne caffè e banane. Attraverso i nuovi “ Marchi di Ingrediente Fairtrade” le aziende hanno a disposizione un modo diverso per collaborare con Fairtrade per ampliare le opportunità di mercato per i produttori agricoli del sistema.

 

 

 

Pam Panorama lancia Eco, linea private label di detersivi “green”

Dopo l’ortofrutta e i piatti pronti, sembra che la consapevolezza verso l’uso di prodotti sostenibili per la persona e l’ambiente stia estendendosi ai detersivi: e anche Pam Panorama amplia la sua offerta assortimentale con la novità del 2018, Eco, la linea di detersivi ecologici a ridotto impatto ambientale grazie a tensioattivi di origine vegetale completamente biodegradabili, meno aggressivi sui materiali rispetto a quelli chimici e provenienti da fonti rinnovabili.

Una gamma completa di prodotti pensati per la pulizia della casa e del bucato e la cui formulazione è realizzata in esclusiva per Pam Panorama. La linea comprende detersivo e ammorbidente per lavatrici, detersivi per lavare i piatti a mano o in lavastoviglie, prodotti per la pulizia dei vetri e del pavimento e, infine, l’appretto per una stiratura perfetta.

Le profumazioni ricordano la natura, con sentori di lavanda, limone e menta per dare un tocco di freschezza alla casa e alla biancheria. Anche le confezioni sono studiate per impattare il meno possibile sull’ambiente: sono infatti realizzate con plastica riciclabile. Ogni prodotto della linea, infine, è formulato per garantire l’efficacia delle prestazioni e il rispetto della pelle ed è nichel tested.

 

Consigli per l’ecouso

L’uso di prodotti ecologici abbinato ad alcune accortezze può davvero fare la differenza per la tutela del nostro pianeta. Per questo motivo, Pam Panorama ha inserito delle apposite istruzioni d’utilizzo su ogni confezione con un focus particolare sui dosaggi. Rispettando le quantità di prodotto consigliate non solo sarà possibile ottenere il massimo del risultato, ma verranno ridotti gli sprechi e l’effetto positivo sulla salvaguardia dell’ambiente risulterà ancora più efficace.

 

 

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare