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Retail e acquirenti internazionali: settembre record in Italia

L’autunno inizia con il piede giusto per il settore retail nostrano che ha registrato una crescita record nelle vendite Tax Free, pari al 20% in più rispetto allo stesso periodo del 2018. La conferma arriva da Planet, società che offre soluzioni integrate per i pagamenti internazionali, inclusi i servizi di rimborso IVA, che nel suo ultimo Planet Intelligence Report ha evidenziato la perfomance dell’Italia in cui spiccano gli ottimi indicatori di Venezia.

Il mercato Tax Free settembrino in Laguna, infatti, ha fatto registrare un aumento delle vendite a turisti internazionali di ben il 25% rispetto al 2018, consolidando una crescita da inizio anno del 5%. Merito soprattutto dei turisti statunitensi che hanno acquistato circa 1 prodotto su 3 fra quelli venduti ai turisti internazionali nel mese di settembre (+46% rispetto allo scorso anno), con uno scontrino medio che supera i € 1.200. Fra le altre nazionalità di spicco, i viaggiatori cinesi si sono attestati sul 17% di market share, anch’essi con acquisti in crescita di ben il 27%, precedendo i turisti taiwanesi, russi e canadesi che hanno rappresentato, rispettivamente, il 12%, il 5% e il 4% nel computo totale delle vendite.

Per quanto riguarda la distribuzione dello shopping Tax Free fra le principali vie del Capoluogo veneto, guidano indiscusse Calle Larga XXII Marzo e Via San Moisè, con rispettivamente il 52% e il 26% di quota di mercato, mentre la crescita nelle vendite più rilevante è stata ottenuta da Mercerie Orologio (+47% di vendite Tax Free nel mese).

“Nel corso del mese di settembre, che ha decretato il record di crescita nel giro d’affari Tax Free per il nostro paese, la città di Venezia ha saputo distinguersi in modo particolare per capacità attrattiva del pubblico internazionale” commenta Sara Bernabè, General Manager di Planet in Italia, e continua: “Si tratta di un risultato che fa ben sperare per gli ultimi mesi dell’anno in cui la città potrebbe consolidare ulteriormente il bilancio del 2019”.

Tax Free estivo: Italia ai vertici con il ritorno dei turisti arabi

Secondo gli ultimi dati dell’Intelligence Report di Planet, società che offre soluzioni integrate per i pagamenti internazionali, dopo un rallentamento della crescita a giugno, la performance relativa allo shopping Tax Free in Europa a luglio ha registrato una notevole accelerazione, con un +10% di vendite nel mese. In questo scenario, i paesi che hanno ottenuto le migliori performance in termini di volume di business esentasse sono stati Spagna (+24%) e Italia (+17%), con però significative differenze a livello di spesa media dei turisti in visita. Se, infatti, per quanto riguarda la Spagna, l’incremento delle vendite è stato accompagnato da un generale decremento dello scontrino medio (-23% vs. 2018), in Italia invece i retailer hanno visto crescere anche la spesa media (+5%), consolidando ulteriormente la propria leadership europea.

L’ottima situazione italiana è stata trainata, da un lato, dai risultati ottenuti dai retailer nella Capitale e a Venezia e, dall’altro, dal ritorno dei turisti arabi nel periodo post Ramadan.
Per quanto riguarda le città, Roma a luglio spicca con un +22% nelle vendite e un +9% nello scontrino medio (pari a 991€). Segue per crescita Venezia, +18% nelle vendite e +5% nella spesa media, che è anche la più alta a livello nazionale con 1.242€. Un ottimo segnale da due dei centri più importanti per lo shopping internazionale nel Belpaese, che sembrano finalmente invertire la tendenza dopo un inizio dell’anno che li ha visti in ritardo rispetto alla crescita generale del mercato italiano.

Oltre alle buone performance delle singole città, un altro elemento rilevante per il comparto Tax Free nel periodo appena trascorso è quello legato ai flussi turistici dei viaggiatori provenienti dal Medio Oriente.
Secondo i dati di Planet, complice la fine del Ramadan, nel bimestre giugno-luglio le vendite Tax Free a viaggiatori provenienti dal Golfo sono aumentate del +33%, con un picco del +74% per i cittadini del Regno del Bahrain e del +59% per quelli del Kuwait. A livello di quota di mercato, la più ampia è da attribuirsi agli shopper sauditi (36% di market share), seguiti dai cittadini degli Emirati (28% di market share).

Sempre con riferimento ai viaggiatori dal Medio Oriente, Planet è stata in grado di identificare ulteriori comportamenti di consumo utili agli esercenti nostrani: dalla settimana più proficua all’interno del periodo, che quest’anno è stata l’ultima di luglio, con il 16% d’incidenza sul totale, alla ripartizione degli acquisti fra Store full price e outlet village, rispettivamente 74% e 26%. A tal riguardo, da segnalare la crescente tendenza anche da parte del turista arabo, storicamente fra i più esigenti e alto spendenti, ad acquistare anche nei mall, dove le vendite sono cresciute di ben il +46% rispetto al 2018.

Serravalle Outlet apre il 2019 con +12% sulle vendite tax free

Tax free a gonfie vele per gli outlet. E l’esempio di Serravalle, che ha visto il 2019 apririsi con incrementi nelle vendite tax free superiori alla media nazionale (+12%), lo dimostra chiaramente.

Ad ogni modo – spiega Sabina Piacenti, Tourism Manager and New Business Development Serravalle Designer Outlet (McArthurGlen Group) – questo andamento positivo ha riguardato anche gli altri punti vendita italiani del gruppo: Noventa di Piave, Barberino, Castel Romano e La Reggia. Tale successo è frutto di una strategia che ha saputo cogliere i segnali del fenomeno turistico fin dalle sue origini. Oggi, il nostro gruppo opera lungo tutta la filera, sia nei principali mercati di origine, creando consapevolezza del Brand a livello B2C e B2B, sia agendo tatticamente nei principali touch-point toccati dal turisti nel loro viaggio in Italia: aeroporti, stazioni, hotel, mezzi di trasporto locali, monumenti e luoghi di attrazione. La creazione di una ‘esperienza di shopping completa ed appagante è cruciale nella proposizione della nostra offerta”.

Tornando a Serravalle, il primo dato che balza agli ochi è la quota relativa al tax free che nel primo quadrimestre si attesta al 37% del totale.

Quanto al mix di nazionalità dei clienti tax free, emerge una certa staticità, rispetto allo scorso anno, di Cinesi e Russi: sono i clienti di oggi, ancora molto presenti, ma cui si affinacano (magari pronti al sorpasso) i clienti di domani. Che provengono essenzialmente dal Sud Est asiatico e dal Golfo.

“Quello che emerge – commenta Piacenti – è uno scenario sempre più variegato, non più polarizzato tra poche nazionalità, e – pertanto – ricco di stimoli e di sfide per noi operatori.”

 

 

 

 

 

Tax free: prosegue la crescita. Forte il ruolo della Cina come source market

La crescita del settore tax free in Italia prosegue anche nel 2019, con un volume di affari che ormai supera di poco i 3 miliardi di euro l’anno. E se il primo trimestre di quest’anno, il nostro Paese si è attestato al 4% (posizionandosi insieme alla Francia in testa ai top 5 mercati di destinazione), nel mese di aprile ha addirittura raddoppiato, segnando un interessantissimo +8%.

Quanto ai source market, nel corso del primo trimestre si nota un exploit di USA, Taiwan e Korea del Sud, rimangono flat, invece, il mercato cinese e quello russo. Cambiano invece le cose ad aprile: la Cina riprende infatti quota con una crescita a valore dell’11% dello scontrino medio, ma anche la Russia sembra risalire la china, seppure in forma più contenuta.

All’interno dello scenario tax free, sottolinea Sara Bernabè, General Manager di Planet, sono gli outlet a rivelarsi i più dinamici. Mentre infatti i full price store perdono un po’ rispetto al 2018 (7,7 vs 7,5), cresce invece il sales mix degli outlet (dal 4,2 al 4,4).

Clienti “vecchi” e nuovi

I cinesi, nonostante il rallentamento registrato, nei primi tre mesi dell’anno  hanno rappresentato il 24% dell’intero mercato outlet, con uno scontrino medio di circa 606 euro.

Quello che si individua, nel loro modo di fare i turisti dello shopping, è un’evoluzione: non più viaggiatori di gruppo, ma sempre più full indipendent driver, consapevoli e selettivi. Proprio questa loro connotazione, spiega Andrea Dacò Marketin Manager di Planet Italia, rende necessario per gli operatori del settore approcciarli (e intercettarli) in tutti gli step del customer journey. E non più solo a monte come per i viaggiatori “in comitiva”.

In generale possiamo dire che  tutto l’Oriente è in fermento: tanto è vero che i viaggiatori dalla Corea del Sud, con il 18% di market share (+49% vs Q1 2018) e uno scontrino medio di 643 euro, scalzano dalla seconda posizione i turisti russi, stabili intorno al 13% di quota di mercato. Al quarto posto troviamo Taiwan, che con circa il 5%, precede gli Stati Uniti  che comunque crescono  del 3,5% sempre più attratti dai mall di lusso, dove si sono registrati i livelli di crescita più alti, tanto in termini di volumi (+55%) che di scontrino medio (+15%), rispetto allo scorso anno.

“La costante crescita del settore tax free anche in un periodo in cui gli arrivi internazionali sono rimasti pressoché invariati (+1% vs Q1 2018) significa che la capacità di attrarre il turista internazionale da parte degli operatori del segmento lusso sta aumentando in modo importante”, commenta Sara Bernabè.

Naturalmente potrebbe incentivare ulteriormente il business, una riduzione della soglia di spesa del tax free. “Scendere dagli attuali 155 euro – spiega infatti Bernabè – consentirebbe a molte realtà più piccole di beneficiare del regime esentasse e avrebbe un ruolo positivo anche per l’immagine dei nostri brand nei confronti degli stranieri”. Tanto più che in Europa tanti Paesi si sono mossi (come La Spagna e la Grecia) o si stanno muovendo (è il caso della Francia) in questa direzione.

 

 

 

 

 

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