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Tonno, una (nuova) passione per gli italiani

Per 1 italiano su 2 le proteine ittiche sono più nobili rispetto a quelle di origine vegetale e il tonno in scatola si conferma un evergreen. La pasta al tonno si conferma un grande must della pausa pranzo: scelta preferita per 1 italiano su 2.

Una ricerca commissionata da ANCIT (Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare) alla Doxa indaga la nuova passione degli italiani per le proteine e rivela quali sono le fonti preferite e le ricette più indicate in pausa pranzo, con un posto d’onore per il tonno in scatola. Il nutrizionista Luca Piretta: “Le proteine svolgono funzioni strutturali, di trasporto e di deposito di altri nutrienti e la loro assunzione è fondamentale. Il tonno è una buona fonte con 25,2 grammi per 100 g di prodotto sgocciolato”

Per dimagrire, per migliorare le prestazioni sportive e mettere su massa muscolare, ma anche per gli anziani: le proteine sono diventate una nuova passione trasversale degli italiani. L’alto contenuto proteico di alcuni alimenti è oggi un fattore fondamentale di scelta nel carrello della spesa, tanto da registrare il +15% dei consumi nell’ultimo biennio con un’attenzione verso le proteine ittiche e vegetali. Con un consumatore sempre più attento alla salute e alla sostenibilità, a registrare un vero e proprio exploit negli acquisti sono gli alimenti “rich-in”, che in etichetta riportano due parole chiave: “proteine” e “omega 3”, con un incremento medio di vendite del +10,2%. I secondi piatti di pesce sono la categoria proteica che cresce di più con il +71% a valore nel 2021/2020 (Fonte: Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy).

IL PASTO D’ELEZIONE È IL PRANZO: SUL PODIO DELLE FONTI PROTEICHE SI PIAZZA IL TONNO IN SCATOLA
Ma quando e in che modo gli italiani amano assumere le proteine? La pausa pranzo è il pasto d’elezione, dando prova di aver finalmente scardinato il (falso) mito, duro a morire, delle proteine come prerogativa della cena. A pranzo, quasi 4 italiani su 10 (37%) prediligono un piatto unico e completo, abbinando proteine a carboidrati, mentre il 26% preferisce cibi proteici con scarso apporto di grassi, per evitare il sonno post-prandiale garantendosi comunque sazietà ed energia. Sul podio delle fonti proteiche più consumate in pausa pranzo si piazzano, quasi a pari merito, il tonno in scatola, fonte preferita per 3 italiani su 10 (33%), le carni bianche (36%) e i legumi (34%). Lo rivela la ricerca “Tonno in scatola e proteine in pausa pranzo” commissionata da ANCIT (Associazione Nazionale Conserve Ittiche e delle Tonnare) alla Doxa e condotta su un campione di 1000 casi rappresentativo della popolazione italiana tra i 18 e i 74 anni con metodo CAWI.

PASTA AL TONNO: CALDA O FREDDA È IL MUST DELLA PAUSA PRANZO PER QUASI UN ITALIANO SU DUE
Il tonno in scatola è consumato praticamente dalla totalità della popolazione (96%) e oltre la metà (57%) lo consuma con regolarità, ossia con cadenza settimanale. Si tratta di un consumo molto trasversale, senza differenze significative secondo il genere e l’età. In Italia, il consumo è geograficamente omogeneo, salvo una leggera prevalenza del centro-sud vs nord-ovest, dove la quota dei consumatori regolari è pari rispettivamente a 60% e 51%. La pasta al tonno si conferma un grande must a pranzo. Tra le preparazioni a base di tonno preferite in pausa pranzo il 44%, quasi 1 italiano su 2, non ha dubbi: vince la pasta al tonno (calda o fredda), a cui fanno seguito altri due evergreen come l’insalatona (36%) e l’insalata di riso (34%). Seguono il tonno con le verdure (27%) e tramezzini/panini/pizze col tonno (21%).

PRATICO, VERSATILE E ANTISPRECO: I DRIVER DEL TONNO IN SCATOLA VINCONO ANCHE A PRANZO
Tra i motivi della scelta del tonno come protagonista della pausa pranzo, ci sono i suoi plus: è pratico, versatile, buono, sano e antispreco. Caratteristiche in linea con le esigenze degli italiani che dedicano mediamente 48 minuti alla pausa pranzo (il 44% circa un’ora contro il 32% che le dedica circa mezz’ora). Si svolge prevalentemente a casa (61%) o sul luogo di lavoro (ufficio, mensa, ecc.). E se rispetto al «pre-covid» la pausa pranzo non è cambiata in modo significativo in termini di durata e modalità, per il 17% è diventata però più salutare e il 15% presta più attenzione ad evitare gli sprechi, manifestando un comportamento virtuoso: se ci sono degli avanzi, il 44% li recupera nel pasto successivo, il 43% cucina solo il necessario per alimentarsi senza abbondare e il 18% compra alimenti che non prevedono scarti come cibi porzionati. Il tonno sott’olio è la variante di tonno più amata dagli italiani. Con uno stacco notevole, la variante sott’olio sbaraglia gli “avversari” con il 72% delle preferenze, a cui fa seguito il tonno in scatola al naturale (43%). In terza posizione, i filetti di tonno sott’olio con il 30% delle preferenze. Il tonno in scatola è alimento antispreco, solo l’1% finisce nel cestino. La sua porzionatura consente di utilizzare il necessario, l’olio del tonno in scatola è un ingrediente che si utilizza come condimento.

ITALIANI INFORMATI SUL RUOLO DELLE PROTEINE: PER 1 SU 2 FAVORISCONO LA CRESCITA MUSCOLARE
Sulle ragioni di questa nuova passione per le proteine influisce il ruolo che queste ricoprono, su cui gli italiani hanno le idee molto chiare: per oltre 1 italiano su 2 sono essenziali per la crescita muscolare. Per oltre 4 italiani su 10 forniscono gli aminoacidi essenziali per la crescita e il mantenimento di cellule e tessuti. Infine, per il 30% del campione le proteine facilitano l’equilibrio del sistema immunitario e per il 29% aiutano il sistema metabolico. Il successo del tonno è confermato dal fatto che nel percepito dei consumatori, le proteine del pesce sono più nobili rispetto a quelle di origine vegetale: per 1 italiano su 2, quelle ittiche sono nutrizionalmente migliori, anche se oltre 1/3 del campione (36%) non ne ha alcuna idea.

IL NUTRIZIONISTA LUCA PIRETTA: “PROTEINE DI ALTO VALORE BIOLOGICO MA NON SOLO”
Le proteine svolgono un ruolo importantissimo per la nostra salute. Insieme a grassi e carboidrati, infatti, sono uno dei tre macronutrienti di base e probabilmente il più importante. “Il tonno in scatola è una buona fonte di proteine ad alto valore biologico (25,2 grammi per 100 grammi di tonno sgocciolato), molto utili per sviluppare e mantenere la massa muscolare – spiega ancora Piretta, gastroenterologo e nutrizionista all’Università Campus Biomedico di Roma – e questo riguarda sia i giovani e gli sportivi che gli anziani, nei quali il tonno in scatola diventa uno strumento fondamentale nella prevenzione della sarcopenia. Le proteine presenti nel nostro organismo sono molecole costituite dalla combinazione variabile di venti aminoacidi, dei quali nove definiti essenziali perché non possono essere sintetizzati nell’organismo e devono essere assunti con l’alimentazione. In generale, le proteine svolgono funzioni strutturali, di trasporto e di deposito di altri nutrienti e altre sostanze. Possono svolgere attività enzimatiche o ormonali, funzionare come recettori o ‘leganti’ per varie sostanze (tra cui farmaci), possono essere coinvolte nella contrazione muscolare, nella risposta immunitaria, nella coagulazione del sangue, ma non solo. Le proteine contenute nel pesce sono di alta qualità perché contengono gli aminoacidi essenziali che l’organismo non può sintetizzare e che non troviamo nelle proteine vegetali e hanno un alto valore biologico, quindi facilmente sfruttabili per la sintesi proteica. Inoltre, le proteine ittiche sono veicolate da altri nutrienti come acidi grassi polinsaturi omega 3 e sali minerali e vitamine”. Viene da sé comprendere quanto la loro assunzione sia essenziale per il buon funzionamento dell’organismo. “Ma mi raccomando di fare sempre attenzione a seguire una dieta equilibrata e non tralasciare altri alimenti essenziali o rinunciare del tutto ai carboidrati”, conclude l’esperto.

LE RICETTE DI GERMANA BUSCA (MAMMAGY) PER UNA PAUSA PRANZO SANA, PROTEICA E ANTISPRECO
“Le conserve ittiche sono un elemento che non manca mai nella mia dispensa – commenta la food blogger Germana Busca in arte Mamma Gy – Sono versatili e pronti per farcire tante preparazioni, soprattutto quando si ha poco tempo da dedicare ai fornelli, come nella pausa pranzo che per molti dura meno di un’ora. Tonno in scatola&co si prestano anche a tante ricette da fare la sera precedente e consumare il giorno dopo a pranzo o secondo necessità, che fanno ancora più comodo a chi ha figli. Inoltre, l’olio del tonno o sgombro in scatola è perfetto anche per condire tutte le insalate o sughi per i primi piatti”. Ed è proprio partendo da questa premessa che ha ideato tre ricette per una pausa pranzo sana, proteica e antispreco: Cous cous freddo con tonno zucchine, feta e menta; Pasta fredda con sgombro, pomodorini, olive e maggiorana; Torta salata con tonno e ricotta”.

Nostromo a Cibus, focus su confezione “Apri Gira Facile”

Nostromo parteciperà alla prossima edizione di Cibus, in programma dal 3 al 6 maggio a Fiere di Parma (Padiglione 05 – Stand B058). L’azienda, brand storico del settore delle conserve ittiche, esporrà la sua ampia gamma di prodotti e le più recenti novità frutto del percorso di innovazione, qualità e sostenibilità compiuto da Nostromo al centro del programma Impegno responsabile promosso da Gruppo Calvo (di cui Nostromo fa parte dal 1993).

Focus sulla nuova confezione ‘Apri gira facile’ con tecnologia Real Peel, la nuova lattina priva di bordo interno, che permette di rovesciare il prodotto direttamente sul piatto senza l’ausilio della forchetta. Coperchio flessibile in alluminio per aprire la confezione in totale sicurezza e facilità, minor impatto ambientale, grazie a una ridotta quantità di olio rispetto al prodotto standard, che consente di gustare il tonno senza sgocciolarlo e ancora più succosità del tonno a pinne gialle, grazie alla nuova tecnologia che migliora il processo di confezionamento, i principali tratti distintivi di quella che è a tutti gli effetti una rivoluzione nel settore delle conserve ittiche.

“Siamo orgogliosi di tornare a Cibus con una delle più importanti innovazioni degli ultimi anni – sottolinea Gianluca Cevenini, Direttore commerciale Nostromo Spa. La nuova confezione ‘Apri gira facile’ è destinata a diventare un vero e proprio spartiacque per il nostro settore e sta già registrando riscontri più che positivi da parte degli operatori. Intercettare le esigenze del consumatore, mantenendo alta l’attenzione sull’evoluzione delle sensibilità ambientali, si conferma un asset strategico fondamentale per Nostromo, da sempre impegnata a crescere insieme ai suoi stakeholder, ricercando soluzioni all’avanguardia per la categoria”.

Nostromo riduce il peso delle confezioni

Prosegue il percorso di innovazione di Nostromo che continua a evolversi nel segno della sostenibilità, coniugando qualità, gusto, benessere e rispetto dell’ambiente.

Dopo la presentazione sul mercato italiano della nuova confezione ‘Apri gira facile’, con tecnologia Real Peel, l’azienda ha compiuto un ulteriore passo in ottica antispreco, riducendo la grammatura dei pack da 80 a 70 grammi, con meno olio e la stessa quantità di prodotto.

Il risultato è un tonno che mantiene intatte le sue proprietà organolettiche e i suoi nutrienti fondamentali per una dieta equilibrata, salutare e amica dell’ambiente. Grazie alla minore quantità di olio sarà quindi finalmente possibile scegliere un prodotto in grado di garantire la qualità e il gusto Nostromo in maniera ancora più sostenibile. La sgrammatura da 80 a 70 grammi ha interessato come prima referenza il Tonno Nostromo in Olio d’Oliva, ma sarà presto estesa anche ai formati al naturale.

“Siamo molto soddisfatti del riscontro positivo che sta registrando ‘Apri gira facile’, riscontro che conferma la leadership di Nostromo in termini di innovazione di prodotto e per la sostenibilità – afferma Gianluca Cevenini, direttore commerciale Nostromo Spa. In un settore come quello del tonno in scatola, la differenziazione non può prescindere dalla volontà di supportare al meglio i nostri clienti, garantendo la qualità di sempre con soluzioni più sostenibili e in linea con i capitolati delle gare pubbliche”.

La riduzione del peso da 80 a 70 gr. delle referenze Nostromo è una delle azioni coerenti con i valori del programma di Impegno responsabile predisposto da Gruppo Calvo – di cui Nostromo fa parte dal 1993 – che definisce 17 obiettivi di sostenibilità da raggiungere entro il 2025 in materia di protezione degli oceani, dell’ambiente e delle persone, comunicato nel logo “Impegno responsabile” presente sul pack.

Mare Aperto, due proposte “low drain” per rimettersi in forma

Con l’inizio del nuovo anno, e dopo gli eccessi a tavola tipici delle festività, torna la voglia di rimettersi in forma, riprendendo un’alimentazione più sana e leggera.

Mare Aperto Foods propone come alleati in cucina due prodotti che uniscono in un’unica scatola gusto e benessere. Si tratta di “Leggero” e “Solo un goccio d’acqua minerale naturale e fior di sale”, che fanno parte della gamma di referenze Mare Aperto “low drain”, ovvero quelle che non richiedono di essere sgocciolate prima dell’uso, a beneficio dell’ambiente.

“Leggero” è un tonno con solo un filo di olio extravergine di oliva e un pizzico di sale. Un prodotto ideale per chi vuole seguire una dieta corretta e bilanciata, senza rinunciare al gusto della buona cucina. Realizzato con tonno a pinne gialle proveniente da specie non sovrasfruttate – come garantito dalla certificazione Friend of The Sea – contiene il 60% di grassi in meno rispetto alla variante standard in olio, per soddisfare le diverse esigenze dei consumatori: dagli sportivi a coloro che per motivi legati alla salute e al benessere hanno bisogno di tenere sotto controllo l’apporto di grassi e il quantitativo di sale, ma anche semplicemente chi desidera tornare a gustare piatti più leggeri ma al tempo stesso sfiziosi.

La sua confezione multipla, inoltre, contenente lattine con speciale apertura facilitata che riduce il rischio di tagli accidentali, è composta da cartoncino certificato FSC – Forests For All Forever, poiché proveniente da boschi gestiti responsabilmente.

Mare Aperto Foods propone una nuova referenza di tonno

Il Tonno “Solo un goccio di acqua minerale naturale e fior di sale”, è la nuova proposta di Mare Aperto Foods, tra le principali aziende attive in materia di sostenibilità nel comparto delle conserve ittiche, facente capo a Jealsa, uno dei principali produttori a livello mondiale.

L’azienda si impegna da sempre nella messa in atto di procedimenti industriali realmente sostenibili, come testimoniato dal programma We Sea che riunisce la strategia e l’impegno di Mare Aperto e della casa madre Jealsa in materia di sostenibilità e responsabilità sociale.

Per il tonno “Solo un goccio d’acqua minerale naturale e fior di sale” Mare Aperto utilizza solo tonno pinne gialle certificato MSC – Marine Stewardship Council, appartenente cioè a specie marine non sovrasfruttate, pescate secondo metodi sostenibili che rispettino gli oceani, i mari e le risorse marine, in linea con il 14° obiettivo dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Materie prime, quindi, non derivanti dalla cosiddetta IUU, la pesca illegale non dichiarata e non regolamentata. Anche il packaging è green e riciclabile, con un cartoncino certificato FSC, proveniente da boschi gestiti responsabilmente.

La presenza del “fior di sale” garantisce inoltre al prodotto due fondamentali caratteristiche: il sapore unico e autentico, grazie all’utilizzo del primo strato di sale che si forma sulla superficie dell’acqua marina, dunque non raffinato; la leggerezza, per l’uso dell’acqua minerale naturale nella giusta quantità, evitando così inutili sprechi. “Solo un goccio d’acqua minerale naturale e fior di sale” fa parte, infatti, della gamma di prodotti Mare Aperto “low drain”, che non richiedono di essere sgocciolati prima dell’uso, a beneficio dell’ambiente.

Mare Aperto, un nuovo tonno che coniuga sostenibilità e benessere

Mare Aperto Foods presenta il tonno “Pescato a canna solo un filo di olio EVO BIO e fior di sale”. Si tratta dell’unico “pescato a canna” della gamma, con il quale l’azienda, che fa capo alla casa madre spagnola Jealsa, rimarca l’attenzione verso metodi di lavorazione responsabili, necessari per una migliore gestionedella pesca e delle comunità che vivono in relazione con essa.

Lo dimostra la collaborazione con l’associazione non governativa IPNLF (International Pole & Line Foundation), di cui il Gruppo Jealsa fa parte dal 2018, che contribuisce ad evitare la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, promuovendo al contrario attività svolte secondo le norme stabilite e facilitando l’accesso al mercato ai pescatori artigianali. Inoltre il packaging del prodotto è realizzato incartoncino certificato FSC, perciò proveniente da foreste gestite responsabilmente.

Non solo sostenibile: gustoso e perfetto per le tue ricette invernali
Oltre al metodo di lavorazione, un’altra qualità del “Pescato a canna solo un filo di olio EVO BIO e fior di sale” deriva dalla scelta di arricchire il prodotto con pregiati ingredienti naturali: l’olio extravergine di oliva certificato biologico, nella giusta quantità in modo da non dover sgocciolare il prodotto, e il fior di sale non raffinato, ovvero il primo strato che si forma sulla superficie dell’acqua marina nelle saline, conferendo al tonno un gusto saporito, senza aggiunte extra.

Il “Pescato a canna solo un filo di olio EVO BIO e fior di sale” è dunque il prodotto ideale per chi ha a cuore l’ambiente e anche per chi non vuole rinunciare al gusto della dieta mediterranea,il regime alimentare più sano e conosciuto al mondo certificato patrimonio dall’UNESCO. Infatti, il prodotto ideale anche utilizzato come ingrediente di base per realizzare gustose ricette, anche nella stagione fredda.

Ricetta invernale a base di tonno
“Pescato a canna solo un filo di olio EVO BIO e fior di sale”:
Genovese di tonno con polvere di peperone crusco

Tempo di preparazione: 30 min
Cottura: 2 ore circa

Ingredienti per 4 porzioni:
1 kg di cipolle
6 lattine di Tonno Mare Aperto “Pescato a canna”
1 carota
1 stelo di sedano
60 gr di concentrato di pomodoro
2 peperoni cruschi
Una foglia di alloro
Un rametto di finocchietto selvatico
Olio di oliva q.b.
Sale q.b.
320 gr di pasta – formato a piacere

Procedimento:
Affettare le cipolle in modo sottile. Pulire il sedano e la carota eliminando le parti filamentose, la buccia e le estremità. Rosolare in un tegame ampio e a bordi bassi (meglio se di coccio) il sedano e la carota in olio extravergine di oliva e poca acqua. Dopo 3-4 minuti aggiungere le cipolle tagliate a julienne, il sale, il concentrato di pomodoro e mescolare bene. Coprire, cuocere le cipolle a fuoco basso e aggiungere alloro e finocchietto selvatico. Aggiungere anche un peperone crusco precedentemente fritto in olio extravergine d’oliva ben caldo (inserirlo nel tegame una volta raffreddato, sbriciolandolo).

Leggero di Mare Aperto, il tonno col 60% di grassi in meno

Nutrire i consumatori in modo sostenibile e sano, accompagnandoli a tavola durante i vari pasti della giornata. È questa da sempre la mission di Mare Aperto Foods, tra le principali aziende attive in materia di sostenibilità nel comparto delle conserve ittiche, facente capo a Jealsa, uno dei principali produttori a livello mondiale, che presenta ora il tonno “Leggero” nel formato 3×60 grammi.

“Leggero” garantisce contemporaneamente qualità, benessere e gusto, venendo incontro alle esigenze di coloro che desiderano tenere sotto controllo l’apporto dei grassi, consumando una pietanza nutriente, sana e saporita. Realizzato con tonno pinne gialle, appartenente a specie non sovrasfruttate e pescato con metodi sostenibili, contiene il 60% di grassi in meno rispetto alla variante standard in olio e solo un pizzico di sale. La sua confezione multipla, inoltre, contenente lattine con speciale apertura facilitata che riduce il rischio di tagli accidentali, è composta da cartoncino certificato FSC- Forests For All Forever, poiché proveniente da boschi gestiti responsabilmente.

Con “Leggero”, dunque, non solo è garantito il rispetto dell’ambiente – contenendo solo un filo di extra vergine di oliva, che permette peraltro di non dover sgocciolare l’olio – ma anche quello delle esigenze alimentari di varie tipologie di consumatori. Gli sportivi, ad esempio, grazie al limitato apporto di grassi rispetto alle proteine, ma anche i lavoratori alla ricerca di un pasto leggero e veloce, da consumare facilmente in ufficio oppure a casa nelle brevi pause pranzo.

Pausa pranzo con “Leggero”: idee e ricette

Tonno con riso basmati, frutta e verdure

Tempo di preparazione: 30 min circa

Ingredienti:
200 g Tonno Mare Aperto “Leggero”
200 riso basmati 200 g
1 gambo di broccolo romanesco
Peperoncino fresco q.b.
150 g zucca
1 Peperone rosso
1 Melograno
1 grappolo di uva nera

Olio extravergine d’oliva q.b.
4 Cipolle rosse
Timo limonato q.b.
Foglie di menta q.b.

Procedura:
Lavare, sbucciare e tagliare, sia le verdure che la frutta, a cubetti piccoli e simmetrici.
Per la ratatouille, rosolare la cipolla di tropea in una padella antiaderente con un filo di olio extravergine d’oliva. Dopo 2 minuti, iniziare a cuocere le verdure: prima la zucca e il broccolo romanesco e lasciarli andare, a fuoco vivace, per 8 minuti. Subito dopo aggiungere il peperone e lasciarlo cuocere per altri 8 minuti. A fuoco spento unire i chicchi di melograno, i cubetti di uva nera e salare.
Per il riso basmati: cuocere in acqua bollente e salata per 10 minuti, lasciarlo raffreddare nella padella con le verdure. Aggiungere il tonno Mare Aperto “Leggero”, mescolare il tutto con cura e inserire il composto in un vasetto di vetro.Se lo si desidera, è possibile condire il tutto con menta oppure con un pizzico di peperoncino fresco.

Mare Aperto Foods lancia il tonno “Basso in Sale”

Per chi desidera portare in tavola benessere e gusto, Mare Aperto Foodssocietà genovese che fa capo al Gruppo Jealsa – propone il nuovo tonno “Basso in Sale”.

Con questa nuova referenza, dunque, l’azienda risponde alle esigenze del consumatore, sempre più attento ad inserire nella propria dieta quotidiana prodotti che favoriscano un’alimentazione corretta. Si è infatti constatato come nel 2020, il 17% degli italiani abbia acquistato prodotti salutistici in più rispetto al 2019 e il 66% ha continuato a consumarli anche dopo il lockdown. Anche l’acquisto dei prodotti “senza” – quindi in assenza di specifici ingredienti – è aumentato dal 41% al 48% da luglio a dicembre 2020*.

Da qui il lancio di un tonno a tasso ridotto di sale, il 75% in meno rispetto a 100g (peso netto e sgocciolato) di tonno in olio di oliva Mare Aperto 80 g classico. È dimostrato, infatti, che la maggior parte delle persone consumi in media circa il doppio del livello massimo di assunzione di sale raccomandato (5g), tanto che gli stati membri dell’OMS hanno stabilito come obiettivo la riduzione dell’assunzione di sale da parte della popolazione mondiale del 30% entro il 2025.**

“Il tonno in scatola è un alimento molto versatile in cucina e vanta un profilo nutritivo di tutto rispetto: le sue carni sono ricche di proteine pregiate, che contengono tutti quegli aminoacidi essenziali necessari all’organismo per crescere e ricambiare i tessuti. È buono anche il suo contenuto di sali minerali, soprattutto di ferro e di fosforo.” commenta la Dott.ssa Martina Donegani, Biologa nutrizionista, web contributor e consulente alimentare.

Basso in Sale è realizzato con tonno appartenente a specie non sovrasfruttate, pescato con metodi sostenibili e certificato Friend of the Sea (FOS), che garantisce l’origine sostenibile dei prodotti ittici. Al tonno viene aggiunto olio extravergine biologico, in linea con i principi dell’azienda in termini di sostenibilità e impegno reale verso l’ambiente.

“A differenza di quello che spesso si crede, le carni del tonno in scatola sono estremamente magre.  Per questo è preferibile consumare tonno conservato in olio extravergine d’oliva, meglio ancora se biologico come in questo caso: il suo utilizzo, infatti, comporta l’aumento di lipidi di ottima qualità, che forniscono una quota importante di sostanze antiossidanti, come i tocoferoli e i polifenoli. Anche il basso contenuto di sale è un plus fondamentale: optare per il tonno in scatola con un quantitativo di sale ridotto è un’opzione da privilegiare. Ridurre l’apporto di sale, infatti, è particolarmente importante perché l’eccesso di sodio favorisce l’ipertensione, causa primaria di infarto e ictus, oltre che di malattie cronico-degenerative, quali i tumori dello stomaco, osteoporosi e malattie renali” – conclude la dott.ssa Donegani.

Come per tutte le altre referenze di Mare Aperto, anche su Basso in Sale è presente il sistema di apertura facilitata, inoltre anche per questa referenza il packaging è completamente riciclabile, e segue l’approccio clean label ovvero trasparenza in ogni dettaglio informativo, tanto che tutti gli ingredienti sono riportati sul fronte della confezione e il cartoncino di tutti i cluster è certificato da FSC (Forest Stewardship Council) come proveniente da boschi gestiti responsabilmente.

 

*Fonte: IRI Ricerca abitudini alimentari Post Covid-19 Unione Italiana Food

**Fonte: Piano d’Azione globale 2013-2020 dell’Oms per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili (“Global action plan for the prevention and control of NCDs 2013-2020”).

 

Tonno in scatola: crescono i consumi, ma sempre in ottica sostenibile

Nei mesi clou della pandemia il tonno in scatola ha registrato un incremento delle vendite a volume pari al +33,6% (Fonte: Iri), ma questa propensione non ha fatto dimenticare agli italiani  l’importanaza della sostenibilità anche per questa categoria di prodotti. Come rileva infatti l’indagine dell’Istituto Ixè realizzata per lOsservatorio Nutrizione e Benessere – promosso da Nostromo in collaborazione con ANDID, Associazione Nazionale Dietisti – il 71% dei consumatori ritiene che il concetto di sostenibilità sia importante anche per la pesca e per la produzione di tonno in scatola e di conserve ittiche in generale. La percentuale sale al 78% tra i più informati, 76% per chi mangia tonno in scatola una volta la settimana e 72% tra chi sceglie questo prodotto qualche volta al mese.

Nell’ambito delle conserve ittiche, la sostenibilità riguarda innanzitutto i metodi di pesca: per il 42,3% del campione di ricerca le aziende produttrici dovrebbero garantire il rispetto dei periodi di pesca e delle dimensioni del pescato, ed evitare pratiche poco rispettose del mare e della biodiversità, come la pesca a strascico. In seconda battuta, per il 13,3% degli intervistati, è importante l’impiego di confezioni amiche dell’ambiente (riciclabili, riutilizzabili, biodegradabili). Tra i più giovani questa sensibilità raggiunge il 33% degli intervistati, attenti anche al tema della riduzione dell’inquinamento del mare (25%) sia nella fase di pesca che in quella di lavorazione, mentre il dato medio su questo argomento si attesta al 12,2%.

Gli italiani intervistati confermano la rilevanza di questa tematica anche dichiarandosi disponibili a pagare in media l’8,5% in più per un prodotto “sostenibile”, mentre un consumatore su otto arriverebbe a spendere anche oltre il +10%.

In riferimento ai dati rilevati dall’indagine Ixè, ANDID sottolinea che “L’impegno in termini di sostenibilità rappresenta senza dubbio un plus importante per l’intero settore agroalimentare e proprio sulla filiera ittica sono stati avviati importanti progetti. È però necessario che le aziende lavorino sulle buone pratiche e sulla buona informazione, condividendo con il consumatore il proprio impegno ambientale e a garanzia di prodotti di qualità.”

Gli obiettivi del gruppo Calvo

E partendo da una visione che integra responsabilità, innovazione ed eccellenza, Gruppo Calvo – di cui Nostromo fa parte dal 1993 – ha predisposto un ambizioso programma, presentato nel 2019, che definisce 17 obiettivi di sostenibilità da raggiungere entro il 2025 in materia di protezione degli oceani, dell’ambiente e delle persone.

Una roadmap il cui grado di avanzamento è verificato annualmente da organismi indipendenti e consultabile su grupocalvo.com, con obiettivi definiti e misurabili distinti per ciascuna delle tre aree individuate:

  • Oceani. Tonno proveniente per il 100% da una pesca responsabile e sostenibile per tutti i brand del Gruppo; 100% dei prodotti finiti tracciabili fin dal momento della pesca (luogo, imbarcazione, specie, porto di approdo e stabilimento di lavorazione); riduzione del numero di FAD (Fishing Aggregating Devices) a 300 per peschereccio (dagli attuali 359 e a fronte del limite legale di 450) con impiego di dispositivi 100% biodegradabili; crescita dal 16% al 30% di catture senza l’utilizzo di FAD; progettazione di programmi di collaborazione per il miglioramento della gestione dei rifiuti in mare, con particolare attenzione allo smaltimento della plastica.
  • Ambiente. Anche l’efficienza è una priorità, e in questo senso Gruppo Calvo si impegna a ridurre del 10% il consumo di acqua ed energia, e le emissioni per tonnellata prodotta; ad accrescere dal 14% al 50% l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili; a valorizzare i rifiuti generati nel corso del processo produttivo per arrivare all’obiettivo “zero rifiuti” in discarica; a impiegare confezioni riciclabili al 95%, con una percentuale di materiali utilizzati per la produzione provenienti da fonti riciclate o certificate come sostenibili all’85%.
  • Persone. Crescita della presenza femminile nel direttivo dal 20% al 30%; aumento dal 37% al 44% di donne nel middle management aziendale; raggiungimento del 100% di audit sociali e ambientali effettuati su fornitori ad alto rischio di conformità; riduzione del 10% degli infortuni sul lavoro sia in termini di frequenza che di gravità. Tra gli impegni del Gruppo nei confronti delle persone, inoltre, il garantire che il 100% dei propri prodotti continui a essere sano e nutriente.

Tonno Mareblu: il 95% nel 2018 è sostenibile e proviene da approvvigionamenti FIP

Dall’inizio del 2018, oltre il 90% del tonno venduto in Europa da Thai Union, multinazionale di cui fa parte il brand Mareblu, è stato ricavato da pesca certificata MSC (Marine Stewardship Council) o è proveniente da fonti di approvvigionamento FIP (Fishery Improvement Project), il progetto finalizzato al raggiungimento degli standard di sostenibilità MSC. La buona notizia viene dal gruppo, che specifica come per il marchio Mareblu, operante solo sul territorio italiano, questa quota raggiunge addirittura il 95% del tonno prodotto nel 2018, principalmente grazie all’approvvigionamento da FIP.

 

Entro il 2020 il 75% sostenibile

Il Gruppo thailandese è intenzionato a raggiungere entro il 2020 l’importante traguardo del 75% delle materie prime approvvigionate a livello globale con metodi sostenibili, in linea con la strategia di sostenibilità SeaChange, per poi puntare al 100% negli anni successivi.
A dimostrare la determinazione e l’impegno di Thai Union, il gruppo ogni anno pubblica un’ampia relazione sullo stato di avanzamento della sua strategia di sostenibilità dell’approvvigionamento di tonno, e ha investito 90 milioni di dollari in iniziative finalizzate all’incremento dell’offerta di tonno sostenibile, alla riduzione dell’impatto ambientale e al miglioramento della gestione delle aree di pesca.

La relazione di Thai Union relativa allo scorso anno illustra numerosi importanti successi, tra cui spicca lo storico accordo siglato con Greenpeace..

Tra i principali risultati ottenuti dalla multinazionale nel corso del 2017 si segnala l’attivazione dei progetti FIP, di cui due facilmente rintracciabili sul sito fisheryprogress.org; la concretizzazione di rapporti di lavoro sempre più stretti con i rivenditori, in modo da aiutarli a crescere e raggiungere i propri impegni di sostenibilità; la conferma dell’impegno con i governi, la società civile e le Organizzazioni Regionali per la Gestione della Pesca, per garantire una regolamentazione efficace dei sistemi di pesca; l’adesione alla Dichiarazione di Tracciabilità del Tonno 2020 del Forum Economico Mondiale, a supporto degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

“Oggi, più che mai, Thai Union ha pienamente abbracciato il suo ruolo in prima linea nel promuovere cambiamenti positivi. Il nostro concreto investimento mira a trasformare l’approvvigionamento di tonno per l’intero settore e dimostra, allo stesso tempo, il nostro forte impegno per la sostenibilità dei nostri oceani -sostiene Darian McBain, Direttrice Globale per lo Sviluppo Sostenibile di Thai Union -. Siamo orgogliosi dei progressi che abbiamo compiuto per il raggiungimento del nostro obiettivo volto all’approvvigionamento in modo sostenibile del 100% del tonno e continueremo a impegnarci nel nostro lavoro con la società civile, le imprese e i governi per sostenere pratiche di pesca sostenibili”.

Il rapporto completo sullo stato di avanzamento della strategia di sostenibilità dell’approvvigionamento di tonno di Thai Union è disponibile a questo link.

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