
La crescente complessità della supply chain impone scelte precise ed aziende manifatturiere e i retailer ne sono consapevoli, tanto che l’80% dichiara di aver adottato processi e metodi avanzati come la segmentazione della stessa: è ciò che emerge dal JDA Vision 2015 Supply Chain Market Study, un nuovo report realizzato da Talant per JDA Software Group che ha coinvolto 255 decisori aziendali di retailer e aziende manifatturiere in 17 Paesi.
Le strategie sono peraltro diverse, e non sempre utilizzano soluzioni tecnologiche avanzate e best practice comprovate. “Le supply chain di retailer e aziende manifatturiere sono diventate sempre più complesse, spesso distribuite su più aree geografiche, con decine di partner commerciali coinvolti – ha dichiarato Kevin Iaquinto, Chief Marketing Officer di JDA -. Il nostro report dimostra che, nonostante i decisori aziendali riconoscano tale complessità, nei fatti vi è una lenta adozione di pratiche e soluzioni tecnologiche all’avanguardia per gestire le sfide in aree chiave quali pianificazione e programmazione della produzione, pianificazione ed esecuzione della supply chain, gestione della domanda e dei trasporti”.
Il 58% ha citato “l’integrazione dei processi di Sales and Operations Planning (S&OP)” come priorità strategica per i prossimi 12 mesi, mentre il 46% ha indicato tra le priorità strategiche “migliorare l’agilità dei processi di pianificazione e produzione.
Tre le tendenze principali emerse dalla ricerca:
1- Pianificazione ed esecuzione della supply chain: innovazione necessaria, ma non supportata
Quali sono le priorità in tema di gestione delle scorte? Pochi i dubbi e le sfumature, visto che il 93% degli Executive ha risposto “Migliorare i livelli di servizio” e l’88% “Allineare le scorte alla domanda”. Manca però un metodo chiaro per misurare e migliorare l’efficacia in questa area: gli intervistati hanno indicato almeno 25 parametri diversi per valutare le performance in ambito di gestione delle scorte. Inoltre, la maggior parte delle aziende non dispone di strumenti tecnologici avanzati e specifici. Il 59% degli intervistati pensa che “Implementare l’automazione” per gestire le scorte sia un’iniziativa chiave per il futuro. I tre principali obiettivi relativi alla pianificazione ed esecuzione della supply chain indicati sono: integrazione di processi S&OP con il processo di pianificazione dell’inventario (indicato dal 100%); miglioramento della produttività degli addetti alla pianificazione tramite una migliore gestione delle eccezioni e una maggiore automazione (indicato dal 93%); razionalizzazione del portafoglio prodotti (indicato dal 90%).
2- Gestione della domanda: lanci e promozioni frequenti richiedono previsioni più accurate
Per soddisfare le esigenze dei consumatori di oggi, attenti al prezzo e orientati all’innovazione, retailer ed aziende manifatturiere hanno sostenuto ingenti investimenti per lanciare frequentemente nuovi prodotti e sostenere campagne promozionali più aggressive. Dal sondaggio di JDA emerge però che le aziende non dispongono di soluzioni avanzate per prevedere gli effetti di queste costose iniziative. Per il lancio di nuovi prodotti, il 59% delle aziende interpellate non utilizza strumenti predittivi o fa affidamento su stime retrospettive sviluppate dai team di vendita e marketing, e solo il 3% dei responsabili intervistati ha indicato che la propria organizzazione utilizza tecnologie a supporto delle metodologie statistiche per prevedere i risultati delle promozioni commerciali.
3- Gestione dei trasporti: meno costi grazie a partnership e tecnologia
La gestione dei processi di trasporto rappresenta il momento della verità in termini di redditività, eppure, in media, il panel della survey JDA ha riferito che il 33% degli ordini richiede azioni aggiuntive di expediting, riducendo sensibilmente i margini. Un numero sorprendente di aziende non impiega né gli strumenti avanzati né le buone pratiche che possono risolvere questo problema. Solo il 26% delle organizzazioni adotta un modello basato su servizi condivisi per la gestione centralizzata dei trasporti e solo il 46% ha istituito un programma per i vettori. Inoltre, solo il 43% delle società utilizza soluzioni software per ottimizzare la gestione di processi e operazioni nell’ambito dell’organizzazione dei trasporti.