
È entrato in vigore il 12 maggio l’obbligo di apporre un sigillo di garanzia su ogni esemplare di tonno rosso che arriverà nei porti siciliani o per il tonno pescato da palangari. Dal 26 maggio l’obbligo sarà esteso a tutti i porti italiani e per tutta la pesca professionale. Al momento dello sbarco e della convalida del documento elettronico di cattura (eBCD), il sigillo con ben visibile l’origine e altre informazioni verrà apposto per facilitare il tracciamento del pesce in tutte le fasi della commercializzazione, sia quando è presentato intero che eviscerato. “Con questa misura – spiega Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste – compiamo un ulteriore passo avanti nella lotta alla pesca illegale e nella tutela della filiera ittica virtuosa. Il sigillo permetterà di identificare ogni esemplare e assicurare che giungano sulle tavole degli italiani prodotti sicuri, certificati e garantiti”.
I sigilli – predisposti dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato – saranno distribuiti a tutte le Autorità Marittime coinvolte. L’obbligo si applica inizialmente agli sbarchi effettuati da unità autorizzate alla pesca con palangari e successivamente per tutte le catture di tonno. “Sostenere la pesca significa difendere il lavoro di chi, come i nostri pescatori, rispetta le regole e garantisce ai cittadini un prodotto di eccellenza. Con il sigillo di garanzia – conclude Lollobrigida – rafforziamo la credibilità del nostro sistema e valorizziamo una risorsa strategica per l’economia italiana”.
Positivo il commento di Coldiretti Pesca, che ha definito la misura “Un passo avanti verso la trasparenza rispetto a una situazione del settore ittico che, a causa di un’indicazione dell’origine obbligatoria ma poco chiara, rende oggi difficile distinguere sui banchi dei supermercati e delle pescherie il pesce nazionale da quello straniero. Senza dimenticare il pesce servito ai ristoranti, dove non c’è alcuna etichetta. Ma l’obbligo del sigillo contribuirà a ridurre soprattutto l’illegalità – conclude Coldiretti Pesca – tutelando il lavoro della flotta nazionale”.