
Il 29 luglio ha aperto il negozio di Alimentari e cura per la casa su amazon.it. Una vera rivoluzione nel settore della spesa on-line che non può essere sottovalutata dalla Gdo. Infatti, secondo i dati dell’Osservatorio Netcomm Politecnico di Milano, gli italiani comprano sempre di più on-line , basti vedere che nel 2015 il mercato dell’eCommerce è cresciuto del 16% e la categoria Food&Grocery a oggi vale ben 377 milioni di euro. I primi brand a credere in questo nuovo canale di distribuzione sono stati Barilla, Valfrutta, Knorr, Rio Mare, San Benedetto, Mulino Bianco, Plasmon, Mellin e Huggies e quelli per la cura della casa come Chanteclair, Dash, Scottex e Cuki.
Ma il numero delle aziende presenti è in continua crescita e come spiega Federico Sargenti, Project Manager Consumables di Amazon per Italia e Spagna «oggi amazon.it offre ai suoi clienti oltre 7.000 referenze. I nostri clienti acquistano davvero di tutto, e attualmente i prodotti che vanno per la maggiore sono pasta, biscotti e cialde per la macchinetta del caffè. Questa selezione, però, è davvero molto mutevole, i prodotti più venduti cambiano continuamente, sulla base di vari fattori come le esigenze del momento o particolari offerte sul sito».
Si compra 7/7 h 24
Sembrano ormai trascorsi migliaia di anni da quando bisognava ricordarsi di fare la spesa durante gli orari diurni e i giorni feriali. Adesso le persone vogliono poter acquistare in qualsiasi momento della giornata e spesso preferiscono farlo dall’ufficio o da casa propria alla sera. Alcuni supermercati si sono attrezzati creando un negozio virtuale con un sistema di consegna a domicilio o di ritiro nel punto vendita, ma per ora si tratta di pochi esempi. Uno dei servizi più completi è quello di Esselunga, che sul sito esselungaacasa.it dispone di un assortimento di oltre 13.000 articoli e spazia dai super freschi come verdura, carne, pesce, latticini e prodotti gastronomici, ai prodotti surgelati fino ad articoli di grocery tradizionale: pane, pasta, pelati, detersivi. Non solo. Esselunga permette di programmare la propria spesa, di riceverla in un giorno stabilito nell’arco temporale di due ore e di pagare alla consegna col pos.
Un altro esempio è il servizio ‘Clicca & Ritira’ di Carrefour che consente di fare la spesa sul sito e poi decidere se andare in un punto vendita a ritirarla (dove sarà pronta dopo un’ora) e pagarla oppure farsela mandare a casa scegliendo una fascia oraria disponibile con un costo di consegna di 4.99 euro (gratuito dopo 70 euro). Anche NaturaSì ha attivato da marzo 2014 shop.naturasi.it che copre l’intero territorio nazionale, incluse isole e aree disagiate di consegna. Questo servizio, fanno sapere dalla catena del biologico, «è stato pensato sia per valorizzare la sinergia con il canale di distribuzione fisica dove sono presenti i punti vendita, sia per raggiungere nuovi consumatori, soprattutto nelle aree dove non sono presenti negozi, avvicinando, così, il biologico specializzato a tutti, rendendo l’acquisto più facile e immediato, con un assortimento maggiore e sempre aggiornato rispetto a quanto normalmente disponibile in ogni singolo negozio». Inoltre, come Amazon, ha sviluppato anche una app gratuita, ma per ora «è superiore l’utilizzo del sito sia in modalità desktop sia in modalità responsive per tablet e mobile, anche perché, proprio per evitare sovrapposizioni tra app e sito mobile, la app è stata configurata per offrire informazioni aggiuntive e servizi integrativi ai consumatori abituati all’acquisto nei punti vendita».
Amazon un concorrente?
Indipendentemente dalla grandezza della catena di supermercati con il quale lo si vuole paragonare, è innegabile che Amazon debba essere considerato un concorrente, per le sue dimensioni, per la sua organizzazione e per la sua sempre maggiore penetrazione negli usi e costumi degli acquirenti italiani.
Uno dei plus di Amazon è sicuramente il servizio di consegna. «Amazon offre una moltitudine di opzioni: ci adattiamo alle necessità dei nostri clienti, dalla consegna il giorno stesso durante la fascia oraria nella quale sappiamo che c’è qualcuno in casa (Spedizione Sera: dalle 18 alle 21) fino alla possibilità di inviare i prodotti a uno delle migliaia di punti di ritiro che ci sono in Italia. Da poco tempo poi è attivo il Prime Now, il servizio dedicato ai clienti Prime (l’abbonamento è disponibile per 19,99 euro all’anno) grazie al quale possono beneficiare di consegne in un’ora al costo di 6,90 euro, in finestre di due ore su oltre 15.000 prodotti, alcuni dei quali sono disponibili solo tramite il nuovo servizio, per esempio pane, yogurt, gelato o minestrone surgelato» sottolinea il Project Manager.
Tutto in un solo click
Un altro plus di Amazon è la possibilità di poter trovare in un unico negozio tutto il necessario per ogni occasione. Ad esempio, si può organizzare una serata con amici comprando popcorn, bibite, DVD e il più innovativo sistema di home entertainment mettendo tutto nello stesso ‘carrello’. In più col Negozio di Cucina Premium, si ha una selezione di pentole, teglie, utensili, elettrodomestici, pasticceria e stoviglie delle migliori marche per poter comprare in una volta sola l’occorrente per cucinare, apparecchiare e servire. Il negozio ospita anche uno spazio dedicato alle ricette, con video tutorial e testi che guidano il cliente passo-passo alla realizzazione del piatto, e un’area pensata per le cucine tipiche come quella asiatica e indiana.
Ma manca ancora…
Per ora il limite più grande di Amazon è quello di non comprendere il fresco tra i prodotti venduti, come mai? «Perché prima di lanciare una nuova categoria parliamo con i fornitori, analizziamo il segmento di mercato e prepariamo la nostra infrastruttura logistica per poter gestire determinate tipologie di prodotto. In questo momento in Italia abbiamo iniziato con alimenti a lunga conservazione e prodotti per la cura della casa. Il modello della distribuzione online di prodotti freschi è diverso da quello che già conosciamo e lo stiamo ancora studiando. Amazon per il momento vende prodotti freschi solo in alcune città degli Stati Uniti. Il nostro obiettivo è quello di poter dare ai clienti italiani un’offerta di acquisto sempre più completa, ma non possiamo ancora prevedere quando e se amplieremo la nostra selezione ai prodotti freschi» spiega Sargenti. Esiste però anche un altro limite che riguarda il rapporto col cliente. Infatti, per ora, non si è ancora instaurato quel rapporto di fidelizzazione che le grandi catene hanno costruito in molti anni attraverso strumenti di marketing come le carte fedeltà o le raccolte punti. Ma anche con la creazione di private label esclusive. A oggi quindi la Gdo tradizionale può ancora contare da un lato sulla fiducia dei consumatori nei confronti dei propri prodotti, dall’altro sulla sua conoscenza approfondita dei propri clienti, grazie alla quale sa cosa vogliono. Come spiegano da NaturaSì «noi per esempio sul nostro sito puntiamo sulla cura delle descrizioni dei singoli prodotti, un plus importante che offriamo ai clienti perché teniamo conto del loro interesse per questo genere di informazioni».
di Elena Cassin