Oltre 5 milioni gli utilizzatori in Italia di e-coupon

Secondo i dati emersi dalla “e-Coupon Consumer Survey” realizzata da Kiwari solo il 19% degli italiani è fedele agli stessi prodotti, senza lasciarsi influenzare dagli sconti a fronte di un 48% che invece si dichiara sensibile al prezzo finale e alle formule promozionali.

Tutti pazzi per i coupon quindi? Sembrerebbe di sì, soprattutto se si trovano online. Non solo il 61% dei consumatori dichiara di conoscerli, ma oltre 5 milioni di persone, circa il 20% dei navigatori italiani, li ha utilizzati almeno una volta negli ultimi 12 mesi, tanto che nel 2013 la loro diffusione ha subito un incremento del 400% rispetto all’anno precedente.

Cambia anche il modo di comporre la lista della spesa. Dal classico check della dispensa si passa a pc e smartphone per consultare volantini e siti di comparazione prezzi, ma soprattutto per cercare buoni sconto da stampare. Spopolano dunque siti come Sconty, piattaforma per la distribuzione di coupon digitali, le cui proposte sono veicolate anche da portali come alfemminile, risparmiosuper, scontomaggio e dimmicosacerchi, che insieme danno vita al più importante coupon network in Italia, che conta più di 100.000 utenti registrati che hanno stampato in nove mesi oltre 1 milione di buoni sconto.

L’impegno di questo nuovo modello di consumatore non si esaurisce con la ricerca di sconti e offerte. La parola d’ordine è “controllo” ed inizia tra le mura domestiche proseguendo poi tra gli scaffali. Durante lo shopping infatti oltre il 12% degli italiani controlla il prezzo dei prodotti sullo smartphone e alla cassa addirittura l’74% verifica immediatamente che tutti gli sconti a scaffale, le promozioni e i buoni sconto vengano effettivamente registrati.

Conquistare i consumatori prima che inizino il loro percorso tra le corsie dei supermercati è diventata la sfida da vincere per marche e insegne, impegnate nella ricerca di nuove leve promozionali e strumenti innovativi che escano dal punto vendita per coprire l’ultimo miglio e difendere le proprie quote di mercato. Sono sempre più numerosi i brand che scelgono il couponing per promuovere i prodotti e sostenere il sellout, con un incremento degli investimenti dell’11% registrato nel 2013, e che per il 2014 si stima supererà il 40%.