Prosegue la missione di Ritter per produrre cioccolato a zero emissioni

Ritter, azienda che produce le note tavolette quadrate di cioccolato, lavora a un ambizioso progetto: limitare l’utilizzo di combustibili fossili per raggiungere maggiore autonomia e autosufficienza a livello energetico. Entro la fine del 2023 più della metà del fabbisogno elettrico dell’azienda sarà coperto da energia autoprodotta da fonti rinnovabili. “Vogliamo contribuire a realizzare la svolta energetica, dimostrando che una rivoluzione in questo senso è possibile”, afferma il CEO Andreas Ronken.

Ritter ha intrapreso la strada della neutralità climatica più di venti anni fa, riducendo le emissioni di gas serra con attività mirate a lungo termine: dal 2002 infatti approvvigiona unicamente energia verde. La sede produttiva di Waldenbuch è dotata di un impianto fotovoltaico di cogenerazione in cui l’energia solare viene convertita in energia elettrica dai circa 1.000 pannelli fotovoltaici e, all’inizio del 2023, ha elettrificato la logistica interna tra magazzino, sito di produzione e centro logistico e ora impiega camion alimentati dall’elettricità prodotta dall’ impianto fotovoltaico posizionato nell’edificio che ospita il magazzino. In questi mesi entrerà poi in funzione la turbina eolica della società a Münchberg, in Baviera, mentre una seconda è attualmente in costruzione: entrambi gli impianti avranno così una potenza totale di circa 5,5 megawatt.

Ritter Sport, inoltre, è un’azienda climaticamente neutra dal 2020. Lavora per raggiungere la piena neutralità climatica dell’intera filiera e prevenire le emissioni piuttosto che compensarle in seguito. Entro il 2025, in conformità con il Greenhouse Gas Protocol e in collaborazione con i fornitori di materie prime, anche le emissioni sulle quali Ritter Sport per ora non ha alcuna influenza (Scope 3 non influenzabile) saranno rese completamente neutre dal punto di vista climatico.