
Con un fatturato di circa 3 miliardi di euro e una crescita del 7,5 per cento, la marca Conad rappresenta il 30 per cento di un mercato che vale 10 miliardi di euro. La quota si attesta al 27,4 per cento sul Largo consumo confezionato, staccando di 8,2 punti percentuali la media Italia, salita al 19,2 per cento dal 18,8 dell’anno precedente (fonte: IRI, nov 2016). Per semplificare: quasi un prodotto su tre venduti è a marchio Conad. Marchio che si conferma uno degli asset strategici del gruppo distributivo, dietro al quale c’è il lavoro di 620 fornitori.
La marca Conad registra una crescita generalizzata, al punto di essere leader nel 45 per cento delle categorie e occupare la seconda posizione nel 75 per cento in virtù del migliore rapporto tra la qualità dei prodotti, paragonabile a quella della marca industriale, e la convenienza, con prezzi inferiori del 25-30 per cento. Qualità controllata con 650 mila analisi e circa 2.500 visite ispettive agli stabilimenti, con un investimento complessivo cresciuto di oltre il 10 per cento lo scorso anno.
“Oggi la marca Conad vale circa un terzo del mercato della marca del distributore in Italia. È un dato importante, risultato dell’impegno e della validità del lavoro svolto da dieci anni a questa parte ponendo il prodotto a marchio tra gli obiettivi al vertice della strategia del nostro sistema”, commenta il direttore commerciale di Conad Francesco Avanzini. “Per l’anno in corso abbiamo in programma la realizzazione di moltissimi progetti di sviluppo relativi ai prodotti e di rivisitazione delle gamme. Potenzieremo e miglioreremo i brand nel nostro portafoglio tramite innovazione e segmentazione all’interno delle varie categorie – attualmente quelle in cui siamo presenti sono più di 300 – per presidiarle nel modo migliore con il marchio Conad”.